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LATEST POSTS from Erica Di Paolo

Spaghetti alle volgole con crema di avocado

E' più forte di me: un piatto di spaghetti alle vongole, come tradizione comanda, non mi riesce. E' il mio primo piatto preferito per eccellenza, non lo baratterei con niente al mondo, ma se voglio mangiarlo secondo tradizione, mi cerco un ristorante, o mi affido alle mani esperte di amici cuochi. Nella mia cucina, se non elaboro, non sono contenta :D Ho, quindi, elaborato. Ho anche rischiato di non fare arrivare l'elaborazione nel piatto. Perché, come spesso accade, le elaborazioni mi conquistano al punto da creare dipendenza e attivare un movimento meccanico braccio - mano - bocca che non lascia scampo. "Amour ti faccio assaggiare una delle cose più goduriose che tu abbia mai assaggiato". Ho rischiato doppiamente, nel proporre il divin boccone, ma il cucchiaio dalla parte del manico l'ho tenuto io :D Ben saldo!! E quando il piatto è stato composto, e l'insieme si è palesato sul palato, sono partite le danze!! Il bello delle tradizioni è che rimangono lì, ti aspettano, ti confortano, ti sanno sempre soddisfare. Ma davanti ad una rivisitazione di questa entità, alzo le mani  e, all'innovazione, m'inchino. Madre natura ci offre il meglio, sta a noi saperlo esaltare. Ingredienti 180 g di spaghettoni (per me Rummo n. 220) 500 g di vongole veraci 1/2 avocado 1 cucchiaino di pesto di foglie di carote scorza di 1/2 limone biologico 10 g di olio extravergine di oliva sale pepe Sbucciate l'avocado e tagliatelo a dadini. Scaldate una padella e fatelo saltare, a fiamma dolce, con un po' di acqua, pepe e scorza di limone, fino a quando sarà morbido. Toglietelo dal fuoco e tenetelo da parte. Sciacquate le vongole e mettetele in un wok, sul fuoco. Copritele e fatele aprire, quindi spegnete la fiamma. Filtrate il liquido ottenuto e raccoglietelo in un bicchierone. Aggiungete l'avocado, olio extravergine di oliva e frullate, fino a creare una crema vellutata. Aggiungete un cucchiaino di pesto di carote alle vongole e fate insaporire, a fiamma dolce, per pochi minuti. Versate, quindi, la crema di avocado e mantenete al caldo. Cuocete la pasta in abbondante acqua salata, quindi scolate e trasferite tutto nel wok. Saltate a fiamma viva per un paio di minuti e servite, con un filo di olio extravergine di oliva e, a piacere, una grattugiata di scorza di limone. abc

Biscotti chiocciola gluten free e senza lattosio alle noci

Seppur la mia cucina sia sperimentazione continua, sia ricerca di sapori, combinazioni, soluzioni sempre nuove e mai uguali (anche quando cerco di replicarle :) ), capita che mi si chieda "hai una buona ricetta per...?" e io no, non ce l'abbia. Perché, nero su bianco, non l'ho mai scritta. E così quando mamma mi ha detto che Ester avrebbe necessitato di una soluzione per un dolce gluten free e senza lattosio, mi sono accorta che, una proposta di questo tipo, non l'ho mai pubblicata, nonostante mi diverta spesso a giocare con queste necessità. Sfide, più che esigenze, ma che, quando diventano esigenze, meritano un posto in primo piano! Allora ho aperto la mia dispensa e, nonostante sia in attesa di nuove e preziose farine, ho attinto dalle scorte per creare la frolla perfetta, divertendomi con nuove forme di biscotti, che per le mie colazioni sono proprio calzanti :P Scrocchiano, sono friabili, si mantengono nel tempo, stuzzicano, sono insoliti, conquistano. Per me sono vincenti!! Ingredienti Per la frolla all'olio 110 g di farina di ceci 90 g di farina di riso 30 g di zucchero Mascobado 40 g di olio extravergine di oliva scorza di 1/2 limone biologico 1/2 cucchiaino di vaniglia 40 g di bevanda vegetale di avena 1 tuorlo d'uovo 1 pizzico di bicarbonato di sodio Per la farcia 100 g di crema di cioccolato 50 g di noci Setacciate le farine e mescolatele, insieme al pizzico di bicarbonato. Polverizzate lo zucchero. Aggiungete l'olio e frullate, fino a creare uno sciroppo. Aggiungete la farina, la scorza di limone grattugiata, la vaniglia e impastate. Unite poco latte alla volta e, per ultimo, il tuorlo d'uovo. Lavorate fino ad ottenere un impasto compatto. Avvolgetelo in un foglio di pellicola trasparente e fatelo riposare in frigorifero per almeno mezz'ora. Riprendete la pasta e stendetela in una sfoglia rettangolare, spessa circa mezzo centimetro. Spalmate sulla sua superficie uno strato di cioccolato, avendo cura di lasciare libero un centimetro su un lato. Spezzettate sopra le nocciole e iniziate ad arrotolare la sfoglia, stretta, lasciando la parte libera dalla crema di cioccolato al fondo. Avvolgete bene il rotolo appena ottenuto nella pellicola e lasciate riposare ancora per mezz'ora. Schiacciate leggermente il rotolo e tagliate delle fettine spesse appena mezzo centimetro. Adagiate le fettie su una teglia e cuocete, a 175°, per circa 20 minuti. Controllate che non scuriscano troppo: la farina di ceci tende a brunire facilmente!! Sfornate e lasciate raffreddate. Quindi assaporate!! Si conservano in un barattolo ben chiuso per una settimana buona. abc

La buona dispensa – martedì 13 e giovedì 15 marzo dalle ore 19.30

Torna l'appuntamente con la buona dispensa.

Dopo aver approcciato la filosofia della sana alimentazione, che non può prescindere da una dispensa curata e organizzata, La Cuocherellona apre le porte della propria cucina per affrontare un nuovo tema: OSPITI, STUPIRLI.

Si utilizzeranno prodotti di stagione, si imparerà a sfruttare anche gli scarti e si conosceranno forme nuove e insolite per sorprendere gli ospiti di casa.

Non perdertei l'occasione, anzi LE OCCASIONI: MARTEDI' 13 MARZO - dalle ore 19.30 e GIOVEDI' 15 MARZO - dalle ore 19.30 presso La Cuocherellhome

Scrivi per info e costi a info@lacuocherellona.it oppure compila questo modulo e assicurati il posto!!

Il corso verrà confermato con un minimo di 6 iscritti, ed un massimo di 10.

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Tagliatelle alla spirulina con spada marinato al whiskey su crema di topinambur

Ci sono abitudini che un po' si perdono, che cambiano lentamente. Trasformazioni che ci affacciano su panorami nuovi, da scoprire e da fare nostri. Io li chiamo percorsi. Tempi. E, inevitabilmente, diventiamo la proiezione dei nostri cambiamenti. Ma poi succede qualcosa, comunque e sempre traccia del destino, frutto di un desiderio, ma anche incontro di energie, e torni ad affacciarti a tradizioni, a sapori accantonati. Per dirla in termini più pragmatici: non sono una mangiatrice di pasta, ma sono tornata a questa tipologia di pietanza sfruttando un palato ben contento di farlo. E, giusto perché certe abitudini non si perdono mai, quando decido che sia pasta, lo è a modo mio: farine selezionate, mani sporche e il valore aggiunto del benessere. Nasce così l'idea di questa tagliatella. Semplicissima pasta all'uovo, come la faceva papà ogni domenica, come ci ha insegnato lui settimana dopo settimana, mese dopo mese, anno dopo anno, in un'incessante sfida del "ma senti che buona!! Sono stato veramente bravo", in cui lui, col sorriso compiaciuto, risultava (e sarebbe sempre risultato, noi poveri illusi :) ) invincibile. Ho preso l'asse di legno, ho versato la farina come faceva lui, ho creato una fontana, ci ho rotto un uovo dentro e ho iniziato a sbatterlo con la forchetta, a incorporare farina, a sporcarmi le mani e a lavorare l'impasto fino a quando tutte le briciole si sono unite in un unico panetto. Certo è che, ai tempi, mai ci saremmo sognati di parlare di spirulina, ma.... che spunto migliore potrebbe esserci nel tornare alla tradizione, se non l'evoluzione? [embed]https://youtu.be/XAvuEAUej-8[/embed] Ingredienti Per la pasta 100 g di farina di grano duro Senatore Cappelli 1 uovo 3 g di spirulina in polvere sale q.b. Per il condimento 80 g di pesce spada 75 g di topinambur (pulito) 150 g di latte (per me di avena) 1 cucchiaino di olio extravergine di oliva 1 cucchiaio di whiskey Laphroaig 1/2 limone biologico liquirizia in polvere q.b. pepe q.b. sale q.b. Tagliate il pesce spada a cubetti e conditelo con l'olio, il sale, il pepe e la punta di un cucchiaino di polvere di liquirizia. Aggiungete qualche goccia di succo di limone e mescolate. Scaldate il whiskey in un pentolino e sfiammatelo, in modo da bruciare l'alcool. Fatelo raffreddare e versatelo sul pesce. Mescolate nuovamente, coprite con un foglio di pellicola trasparente e lasciate marinare tutto per almeno un paio di ore. Mescolate la farina con la spirulina. Formate una fontana sulla spianatoia, rompeteci l'uovo all'interno, salate q.b. e iniziate ad impastare. Formate un panetto, avvolgetelo in un panno umido e lasciatelo riposare per mezz'ora circa. Tagliate il topinambur e inseritelo in un pentolino, insieme al latte e alla scorza del mezzo limone. Portate a ebollizione, quindi abbassate la fiamma e lasciate sobbollire fino al quasi completo assorbimento del liquido. Comunque fino a quando il topinambur risulterà morbido. Spegnete e lasciate intiepidire. Frullate tutto, aggiungendo poco sale, fino ad ottenere una crema vellutata. Stendete la pasta in una sfoglia sottile e tagliatela creando delle tagliatelle. Fatele cuocere in acqua salata per 4 minuti circa (il tempo dipenderà dallo spessore della pasta), quindi scolatela, conditela con un filo di olio a crudo e servitela sulla vellutata di topinambur. Adagiatevi sopra il pesce spada marinato e servite, con una spolverata di pepe e un filo di ottimo olio extravergine di oliva.abc

Crostatine integrali “avo-choc” e pera al burro di arachidi

Ancora dolci. Ancora cioccolato. Ancora avocado. Ancora il binomio cioccolato-pera. Ancora scelte mirate verso ingredienti sani. Ancora il desiderio di dimostrare che il benessere ha sapori davvero travolgenti. Ancora le mie folli planate verso un ridottissimo utilizzo di zuccheri. Beh, ormai sapete che la piega presa sia quella di farmi paladina del sano con stile e soprattutto del sano con gusto. Questo non vuol dire arenarsi su concetti già assunti, ma divertirsi a provare, cercare, migliorare, scoprire, testare e anche condividere, per dimostrare e convincere quanto fondate siano queste teorie e, soprattutto, quanta concretezza prendano nella pratica. E allora beccatevi queste crostatine che, lo confesso senza timori di presunzione, profumavano di successo già in fase embrionale :D Ma che vengono a bussare sui vostri monitor in una replica che sarà sicuramente perpetuata, gustata, apprezzata, divorata, amata.... Perché se si fa del buono e ci si diverte, vale sempre la pena ripetersi. E, nel ripetersi, migliorarsi anche. Ingredienti Per la base 200 g di burro di arachidi* 180 g di farina di farro integrale 30 g di crusca di avena 20 g di zucchero bruno (per me Mascobado) 30 g di bevanda vegetale (per me di avena) 1/2 cucchiaino di vaniglia in polvere Per la farcia 100 g di polpa di avocado 150 g di cioccolato fondente (per me 75%) 25 g di bevanda vegetale (per me di avena) 5 g di cacao amaro in polvere 1 pera Pesate gli ingredienti secchi e mescolateli tra loro. Uniteli al burro di arachidi freddo (io lo preparo e lo conservo in frigorifero) e iniziate ad impastare. Aggiungete il latte necessario a creare un impasto compatto, ma non troppo umido. Dovrà sbriciolarsi piuttosto facilmente, ma rimanere legato. Ungete le formine da crostatina (con queste dosi ne vengono circa 10 da 10 cm di diametro) e riempitele con un cucchiaio e mezzo di impasto. Dovrebbe rimanervene una parte, che potrete lavorare con un po' di latte, da avvolgere in un foglio di pellicola trasparente e lasciare nel frigo. Schiacciate la pasta nelle formine, con un cucchiaio, in modo da creare una base uniforme e non troppo spessa. Fate riposare gli stampi, in frigorifero, per un'oretta. Inserite in un boccale il cioccolato fondente e tritatelo. Aggiungete il cacao, la polpa di avocado e frullate tutto insieme. Versate il latte e amalgamate bene. Fate sciogliere il composto, a bagnomaria o nel microonde, fino a creare una crema liscia e omogenea. Pelate la pera e tagliatela in fettine sottili, aiutandovi con una mandolina. Sistemate poche fettine alla base delle crostatine. Copritele con un buon cucchiaio abbondante di crema al cioccolato e decorate con striscioline, ottenute stendendo l'impasto lasciato a parte in precedenza. Cuocetele a 170° per 45 minuti circa. Sfornatele e lasciatele raffreddare completamente, in modo che diventino friabili e possano essere estratte dagli stampini. Si conserveranno in frigorifero per una settimana, per cui non temete di eccedere con le dosi: moltiplicate a piacere e godetene a dismisura!! * Il burro di arachidi, per questa occasione, l'ho preparato piuttosto morbido: 180 g di arachidi e 30 g di olio extravergine di oliva. E un grammo circa di sale integrale.abc

Tartufini di datteri, cocco e mandorle al cacao salato

Amo le cose che nascono per caso. Amo le sorprese. Amo lo stupore che ti coglie all'improvviso. Amo il "quando meno te lo aspetti". Amo i tentativi che falliscono per portarti al successo. Amo i tentativi riusciti al primo colpo. Amo smentirmi. Amo scoprire, conoscere, imparare. Amo stravolgere. Amo mettermi in gioco, sfidarmi, superarmi. Amo lo stupore negli occhi della gente. Amo quell'espressione del "quanta bellezza". Amo i sapori di sempre che incontrano forme nuove. Amo le coccole, quelle date e quelle prese. Amo i gusti pieni, sul palato e sottopelle. Amo ribaltare i "mai nella vita". Amo la mia vita, la mia strada. Amo le attese. Amo gli incontri. Amo la semplicità, quella lontana dalla banalità. Amo dar voce alle emozioni. Amo gli intrecci di mani. Amo gli abbracci. Amo i sorrisi che riempiono gli occhi. Amo i miei sogni. Amo le mie scelte. Amo la cosa giusta al momento giusto. Amo l'insolito che diventa abitudine. Amo le abitudini diventate cambiamenti. Amo il presente. Amo condividere. Amo le farfalle nello stomaco. Amo le emozioni incontenibili. Amo i progetti. Amo renderli reali. Amo. In ogni respiro, amo. Ingredienti 60 g di datteri Medjoul 40 g di polpa di avocado 30 g di cocco rapé 30 g di mandorle 20 g di crusca di avena 1 cucchiaino di maca in polvere cacao q.b. sale rosa Eliminate il nocciolo dai datteri e inseriteli in un bccale. Aggiungete l'avocado, il cocco e le mandorle. Tritate, a più riprese, fino ad ottenere un composto il più possibile omogeneo. Unite, quindi, la crusca di avena e la maca in polvere e mescolate fino a rendere tutto uniforme. Prelevate poco impasto alla volta e date una forma sferica. Passate ciascun tartufino in un misto di cacao e sale rosa e sistematelo su un tagliere. Fate riposare in frigorifero almeno un'ora, prima di assaggiare. Si conserveranno, chiusi in un barattolo al fresco, per una settimana. Ma vi sfido a farceli arrivare.... :) abc

No-scotch eggs ai lupini con salsa agrodolce di pera

Se dovessi descrivermi attraverso un'immagine mi racconterei così: un po' vaso, un po' grondaia. Non del tutto poetica, come immagine, ma non possiamo essere solo poesia. Mi sento un vaso che raccoglie, raccoglie, raccoglie. E, racchiuse là dentro, tutte queste immagini, informazioni, idee, pensieri, si muovono come particelle cellulari che elaborano e si evolvono. Per poi fluire. Ed eccomi grondaia. Tutte queste informazioni, queste immagini, questi pensieri, elaborati e strutturati, scivolano via, per lasciare spazio a tutto il nuovo che potrà arrivare e che arriverà. Circa un anno e mezzo fa ho coronato due sogni: visitare Londra e incontrare una persona magica, Olga, conosciuta grazie a questo mio piccolo spazio. Tre giorni intensi, belli, emozionanti, in cui ho scoperto meraviglie, condiviso, imparato, ricevuto tantissimo e....assaggiato. Sedute su una gradinata, vicina al chiosco presso cui abbiamo acquistato il nostro pranzo, Olga mi ha fatto assaggiare il primo Scotch Egg. Da sempre curiosa di assaggiare questo concentrato di sapori, ho percorso contromano la strada delle mie abitudini alimentari per svelare il grande mistero al mio palato. Beh, non certo una scelta da portare nella mia quotidianità, ma ricordo di aver pensato "Devo farle. Rivisitate. A modo mio. Con i miei ingredienti. Con le mie cotture. Ma devo farle!!". Era il 5 luglio 2016, e dal vaso questo pensiero è finalmente scivolato nella grondaia e ha preso forma. Il successo??? Machevvelodicoaffare! Le vedete? Ecco, la loro bellezza non arriva neanche ad un quarto, rispetto al valore della loro bontà! Mia cara Olga, il primo pensiero, ovviamente, è per te e per quei momenti che nessuno mai cancellerà dai miei ricordi. Miei cari tutti :) vi esorto ad applicarvi. Rimarrete estasiati!! Ingredienti Per le uova 2 uova 70 g di lupini puliti 50 g di cavolfiore 60 g di funghi (a piacere) 5 g di olio extravergine di oliva 1 cucchiaino di paprika affumicata 1 cucchiaino di lievito alimentare sale pepe pangrattato di riso

Per la salsa 1 pera 1 cucchiaino di senape 5 g di olio extravergine di oliva 1/2 limone biologico sale pepe

Mettete le uova in un pentolino, copritele con acqua fredda e posizionatele sul fuoco. Portate ad ebollizione e, raggiunto quel momento, lasciate bollire per 4 minuti. Trascorso il tempo prelevate le uova e immergetele in acqua ghiacciata. Nel frattempo cuocete a vapore il cavolfiore e i funghi, fino a quando saranno morbidi. Pulite i lupini e inseriteli in un boccale. Unite il cavolfiore e i funghi, la paprika affumicata, l'olio, il lievito alimentare, poco sale e pepe. Tritate e frullate tutto, fino ad avere in composto pastoso e omogeneo. Se fosse troppo morbido aggiungete lievito alimentare (o un cucchiaino di farina, farina di ceci, farina di riso, fecola di patate o amido di riso). Sgusciate le uova, facendo attenzione a non romperle. Su un foglio di carta assorbente versate il pangrattato. Prelevate un buon cucchiaio di impasto, sistematelo nel palmo di una mano e fateci un incavo nel mezzo. Sistemateci un uovo e lavoratelo in modo da distribuire l'impasto tutto intorno. Se fosse necessario aggiungetene altro, fino ad arrivare alla metà dell'impasto preparato. Adagiate la sfera appena ottenuta nel pangrattato e ruotatelo, in modo da essere completamente impanato. Ripetete anche per l'altro uovo. Lasciate riposare le uova, in modo che la panatura si compatti bene. Prendete, a questo punto, la pera. Sbucciatela e tagliatela a tocchetti. Frullatela, insieme alla senape, all'olio, alla scorza e al succo di 1/2 limone, al sale e al pepe. Dovrete ottenere una crema liscia e ben emulsionata. Tenetela da parte. Irrorate le uova con un filo di olio extravergine di oliva e adagiatele delicatamente nel cestello dela friggitrice ad aria calda. Nel caso in cui non aveste ancora ceduto a questo prezioso elettrodomestico (ancora?????? :D ) posatele su una placca da forno. Cuocete a 200° per 15 minuti (funzione ventilata, se utilizzate il forno). Quando satanno ben dorate estraetele e servitele, insieme alla salsa agrodolce e ad un contorno a piacere (ma sempre di stagione!!).

Tagliatele a metà, afferratene una, pucciate e addentate. NON servirà altro :D

Con questa ricetta partecipo al contest The Free Food Lover, questo mese ospitato da Senza è Buono.

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Paste di meliga all’avocado

Avrei dovuto essere fedele ai miei propositi di continuità e regolarità, senza arrivare a mttere da parte il mio ricettario. Avrei voluto riuscire a cucinare, fotografare, condividere e "provocarvi" con le mie stranezze senza saltare un solo appuntamento settimanale. Avevo programmato di sperimentare, studiare e assaggiare questi biscotti, e molto altro, secondo una tabella di marcia che non ho rispettato. Non ce l'ho fatta. La ragione è una, e in questa è mille!! Amo il tempo che scorre denso di progetti, impegni, pensieri, idee, emozioni. Anche se mi manda in aria i piani. E questo anno è iniziato così, con la decisione di dare un seguito a idee e progetti. E ho iniziato prendendo carta e penna, un'agenda e sedendomi al mio amato tavolo di lavoro. Ho scritto tutto, trasformando pensieri in obiettivi. E ho iniziato a scadenzarli. Ho iniziato a dare loro un aspetto più tangibile. Questo ha richiesto, e richiede, molto tempo. Tempo in cui si lavora nell'ombra. Tempo in cui si costruisce, per poter condividere. Così mi sono trovata a lasciare che quell'ultima ricetta permanesse come ultima pubblicazione per più del tempo solito di permanenza. Ma ho anche dato spazio ad argomenti diversi, arricchendo aree di questa casa che diventano sempre più importanti. E i miei pranzi sono regolarmente condivisi (e apprezzati). Allora, quando la richiesta di una mamma golosa rimane in cantiere per qualche tempo in più di quello preventivato, penso che alla fine l'importante sia che arrivi ad essere soddisfatta. Ed eccola soddisfatta, magari tardi, ma rispettando tutte le necessità. Le mie origini sono piemontesi. Da parte di mamma, piemontesi nel midollo. E il Piemonte mi ha offerto sapori, tradizioni, culture che hanno accompagnato il mio percorso di crescita. E anche se oggi sono il frutto di una trasformazione, quei ricordi rimangono, e provo ad adattarli. Parlando con lei di quei biscotti favolosi che sono le paste di meliga, raccontandole quanto fossero buone quelle che proposi con la mia margarina home made, lei mi chiese: "si potranno fare con l'avocado al posto della margarina?". Beh, potrebbe esistere occasione migliore per sfidarsi? Così, nel giro di qualche giorno, eccomi emulsionare avocado al posto di lecitina di soia. Ed eccomi impastare biscotti profumati. Ed eccomi..... nooooooooooo, la sparabiscotti è NON PERVENUTA!!!!!! Già, era fuori dai giochi da un po', da quell'ultima volta in cui ha deciso che non avrebbe più compiuto il suo lavoro. E adesso? Si va di sac à poche. Così ecco le mie bizzarre paste di meliga, che sono più bocconcini, ma che fanno pienamente centro. Rispondo a mamma, e nel rispondere a lei rispondo a tutti: SI PUO' FARE!!!!! Credeteci sempre, non mollate mai!!! E... bonne appétit ;) Ingredienti 100 g di polpa di avocado 40 g di olio extraverdine di oliva 140 g di farina di grano duro Senatore Cappelli 70 g di farina di mais fioretto 1 uovo 1 limone biologico (con la buccia edibile) 20 g di zucchero bruno* 3 g di cremor tartaro (o lievito per dolci) 2 g di sale rosa 1 pizzico di bicarbonato Pulite l'avocado, tagliatelo in tocchetti e inseritelo in un boccale. Versateci l'olio, il sale e lavoratelo con un frullatore ad immersione, a più riprese, fino a quando sarà cremoso e vellutato. Tra una ripresa e l'altra lasciatelo riposare in frigorifero, al fresco, in modo che i grassi evitino di separarsi. Setacciate e mescolate le farine, il cremor tartaro e il bicarbonato e tenetele da parte. Aggiungete al burro di avocado lo zucchero e montatelo, con la frusta elettrica, fino a farlo diventare leggero e spumoso. Aggiungete, quindi, l'uovo e la scorza grattugiata del limone e lavorate nuovamente. Aggiungete, poco alla volta, il mix di farine, incorporandolo perfettamente all'impasto. Quando otterrete un composto compatto, avvolgetelo in un foglio di pellicola trasparente e lasciatelo riposare in frigorifero per un'ora circa. Riprendete l'impasto e, aiutandovi con una sparabiscotti o un sac à poche, create dei biscotti direttamente su una teglia coperta da carta forno. Cuocete a 170° per circa 30 minuti (ma dipenderà dallo spessore che avrete dato ai vostri biscotti), fino a quando inizieranno a dorarsi. Sfornate e lasciate raffreddare. Quindi..... toglietevi ogni dubbo sulla bontà di questi dolcetti!! * La mia dieta è stata adeguata, nel tempo, a livelli di zucchero quasi nulli. Comprendo che per molti 20 g di zucchero siano una scelta più incline a diventare un biscotto salato :D Per me, invece, le proporzioni comuni tra zucchero e il resto degli ingredienti sono davvero improponibili. Imparate a ridurrlo gradualmente e vedrete che, arrivando ai fatidici 20 g, apprezzerete la dolcezza, senza rinunciare alla salute.abc

Il Vietnam che non ti aspetti

Seppur il Vietnam sia associato ad un trascorso di guerre, con conseguenze che hanno segnato la storia del Paese e non solo, oggi questa terra assume un'identità più accogliente. E, ad acque calme, si può scoprire tutta quella che è la sua vera storia, ben più antica. Una storia che risale a molti secoli fa e che identifica un popolo straordinario, colto e civilizzato. Il suo spirito di accoglienza sposa perfettamente la meraviglia del luogo: dal nord, con il delta del Fiume Rosso, a sud, con il delta del Mekong, attraverso tutta la fascia costiera, con le sue risaie. E poi le città, dalla capitale Hanoi, crocevia di cività asiatiche, cinesi e francesi, a Ho Chi Minh (o Saigon), città chiave della guerra, ricca di monumenti coloniali francesi. La baia di Ha Long, con le sue acque color smeraldo e la moltitudine di isole di origine calcarea ricoperte di foreste pluviali, offre spunti per immersioni, arrampicate, escuriosnismo. La varietà climatica che caratterizza il territorio rende il Vietnam una destinazione visitabile tutto l'anno: se per il sud la stagione più secca va da dicembre ad aprile, per la zona costiera, invece, si va da giugno ad ottobre. La zona settentrionale ha una stagionalità simile alla nostra: inverni freddi e umidi da novembre ad aprile ed estati calde da maggio ad ottobre, con le eccezioni delle zone montane. Tra giugno e novembre si concentra, nell'area centrale e settentrionale, la stagione dei tifoni. Probabili, non certi!! Tanti gli eventi e tanti i Festival, che rendono viva e vivace questa terra dai colori accesi. Decidete voi se visitarla con un tour organizzato, oppure in libertà, con treni notturni (attenzione, però, occorre saper scegliere!!), bus, biciclette. Decidete se optare per il confort di un hotel o per soluzioni più semplici, con pernottamenti in famiglia ed esperienze di vita locale. Ma affidatevi a mani esperte, perché l'incanto di questa terra magica possa riservarvi solo il meglio!

FREE AND EASY VIETNAM

Day 1: Hanoi - Free All’arrivo all’aeroporto di Hanoi, disbrigo delle formalita’ doganali ed incontro con il nostro corrispondente per il trasferimento in hotel. Resto della giornata a disposizione. Pernottamento. Day 2: Hanoi - Free Prima colazione. Giornata a disposizione. Pernottamento. Day 3: Hanoi / Pu Luong Dopo la prima colazione, partenza prevista con un piccolo gruppetto verso Mai Chau, attraverso una strada con una vista spettacolare. All’arrivo, faremo una breve passeggiata incontrando gli abitanti appartenenti ad un’etnia Thai. Pranzo e breve riposo prima di iniziare il nostro trekking attraverso la Riserva Naturale di Luong Pu. Qui si potrà entrare a contatto con gli abitanti del luogo ed osservarli nella loro vita quotidiana. Passeremo poi la notte in una tipica casa ecosolidale in stile thailandese. Tempo libero per riposare e doccia, poi una cena tradizionale . Pernottamento. Day 4: Pu Luong / Hanoi Dopo la prima colazione, continueremo il nostro facile trekking attraverso le splendide vallate e villaggi incontaminati. Successivamente, saliremo sul pullman per il viaggio di ritorno ad Hanoi. Tempo a disposizione per una doccia e per un po’ di relax. Resto della serata a disposizione. Pernottamento. Day 5: Hanoi / Ha Long All'arrivo ad Hanoi, trasferimento in un hotel nei pressi della stazione per una doccia e per la colazione. Successivamente, partenza alla volta della Baia di Halong in bus condiviso ( circa 4 ore di strada) . All’arrivo, imbarco sulla junka. Piccolo briefing sulla sicurezza e pranzo a bordo a base di frutti di mare. Mentre la barca scivola sull’acqua. Godetevi il panorama. Piccola fermata per nuotare, rilassarsi e visitare la misteriosa grotta di Bai Tu Long Bay. Per chi lo desidera e’ possibile fare un giro in kayak. Risalita sulla junka per godersi il tramonto e cenare. Pernottamento a bordo. Day 6: Halong / Hanoi / Hue Possibilita’ di alzarsi presto ed ammirare l’alba sulla baia. Intorno alle 8 colazione a bordo mentre si ammirano i locali che vivono nella baia, iniziare le loro attivita’ mattutine. Pranzo a bordo prima di rientrare ad Hanoi con lo shuttle bus e trasferimento in treno notturno per Hue. pernottamento a bordo del treno in cuccetta condivisa. Day 7: Hue All'arrivo ad Hue la guida vi attendera' alla stazione del treno per iniziare le visite della citta'. Non puo' mancare una fermata al Dong Ba Market. Giro in barca sul fiume Perfume e visita alla Thieng Mu Pagoda, alla citta' Imperiale e al Palazzo Reale. Pranzo in un ristorante locale. Nel  pomeriggio visita al Mausoleo dei Nguyen’s Kings. Sara' possibile vedere due delle tombe dei 6 regnanti, nella loro originale architettura. Rientro in hotel per il pernottamento. Day 8: Hue/ Hoian Prima colazione in hotel. Trasferimento in auto con solo autista per raggiungere Hoi An ( circa 3 ore) . Resto della giornata a disposizione. Pernottamento in hotel. Day 9: Hoian Prima colazione in hotel. Mattinata in bicicletta con la vostra guida per girare un po' per le strade della citta' ed i villaggi circostanti. Pranzo a base di piatti tradizionali in una famiglia locale, piatti che avrete contribuito a preparare voi stessi, sotto la sapiente guida dei locali. Dopo pranzo rientro in hotel ad Hoian in bicicletta. Tempo a disposizione per relax o per attività individuali. Pernottamento in hotel. Day 10: Hoian Prima colazione in hotel. Giornata a disposizione per attività individuali. Pernottamento in hotel. Day 11: Hoian / flight to HCM City Prima colazione in hotel. Trasferimento in tempo utile per Danang, per il volo verso Ho Chi Minh. All’arrivo, trasferimento in hotel e pernottamento. Day 12_ Ho Chi Minh City / Delta Mekong / Ho Chi Minh City Prima colazione in hotel. Oggi ci uniremo ad un picco gruppetto e partiremo alla volta di My Tho. Qui, dopo aver visitato la pagoda Vinh Trang, ci imbarcheremo su una tipica imbarcazione locale e percorreremo il fiume tra case tipiche locali, piantagioni di frutta e villaggi di pescatori. Sosta prevista presso L'isola Tartaruga dove avremo il pranzo in un giardino di orchidee. Proseguiremo poi la nostra navigazione verso Ben Tre: qui potremo visitare una famiglia locale che ci mostrerà come si sviluppava la vita rurale di un tempo. Infine, prenderemo un bus locale per far ritorno ad Ho Chi Minh City. Pernottamento. Day 13 e 14: Ho Chi Minh City Prima colazione in hotel. Giornate a disposizione per escursioni individuali. Pernottamenti in hotel.   Day 15: Departure HCM City Prima colazione in hotel e trasferimento in tempo utile per il volo di rientro in Italia.

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La buona dispensa – giovedì 8 febbraio dalle 19.30

La Cuocherellhome apre le porte al primo incontro. Impareremo a strutturare la dispensa, eliminando le scorte insane, scoprendo nuovi alleati, scegliendo il meglio.

Giovedì 8 febbraio dalle 19.30 alle 21.30 presso la Cuocherellhome

Seguirà degustazione dei piatti preparati.

Conferma la tua partecipazione scrivendo a info@lacuocherellona.it, oppure compilando il form.

Il corso sarà confermato con un minimo di 6 partecipanti e un massimo di 10.abc

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