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Ceci al forno con la paprika: una cena dai presupposti giusti

Non so se anche a voi capiti. Per me è un desiderio piuttosto ricorrente. Non sempre possibile da soddisfare, ma quando i presupposti ci sono tutti.......ecco che i cuscinoni si dispongono a dovere, il tavolino si imbandisce, il dvd parte e la mia cena è gustata direttamente sul tappeto.  Non è facile riuscire a concedermi numerosi momenti simili, ma è un modo così spassoso di coccolarmi che, quando accade, è come se il mondo si fermasse. Ovviamente non posso pensare di assaporarmi un branzino, o barcollare con un cucchiaio di minestra, tanto meno di perdermi ad arrotolare sulla forchetta quattro spaghetti o di rosicchiare ancora una coscia di pollo (soprattutto perché il rito della pulitura della coscia di pollo, come qualsiasi sezione di carne a cui è annesso un osso, richiede un attentissimo lavoro certosino che solo chi ha potuto osservare può comprendere!). Ci vuole qualcosa di maneggevole, pratico e.....goloso!! Ecco un'idea. Questo piatto si presta anche come ghiotto aperitivo. I miei ospiti sono sempre stati favorevolmente colpiti da questa stranezza.... Io cedo spesso alla tentazione: sono croccanti in superficie, morbidi all'interno, invitanti per il loro sapore di paprika....insomma, si mangiano uno dietro l'altro senza riuscire a fermarsi. Si possono anche cuocere in padella, senza l'aggiunta di olio, visto che è già presente nel condimento. Sicuramente è una cottura più veloce e dagli ottimi risultati!

Ingredienti

60 g di ceci secchi
1 cucchiaio di olio evo
paprika dolce
sale

Mettete in ammollo i ceci secchi in acqua fredda per 10 ore. Sciacquateli bene e fateli bollire in acqua leggermente salata per una ventina di minuti. La cottura dipenderà dal calibro del legume: assaggiate per verificare che vadano bene. Dovranno essere morbidi, ma non dovranno sciogliersi in bocca.... Ricordate che dovranno passare un'altra cottura!!!! Scolateli bene e versateli in una terrina. Aggiungete l'olio, la paprika dolce a piacere e il sale. Lasciate insaporire per almeno 1 ora. Coprite una teglia con carta forno e buttateci sopra i ceci con il loro condimento. Infornate a 200° ventilato per 20/30 minuti. A questo punto sono pronti per essere gustati. Attenzione però....sono tanto invitanti quanto roventi!!



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Questione di contrasti: cialde di mela con erbette e pinoli

Contrasto di sapori, gioco di colori...un piatto che incuriosisce. Questa necessità nasce quando il contorno accompagna una pietanza semplice e dal gusto piuttosto delicato, o neutro. Trovo che l'insieme del dolce, dell'acre e del salato di questo contorno ne esalti la versatilità. A voi la scelta del fedele compagno di piatto.
Ho usato una mela Granny Smith, che amo particolarmente proprio per la sua importanza sul palato. Per attenuare questo contrasto, però, trovo possa essere adatta una renetta. Ho un ricordo delizioso delle mele renette cotte al forno: mia madre le preparava insieme all'arrosto di maiale ed era uno di quei piatti che mangiavo con gli occhi....ancor prima che arrivasse nel piatto! Mai, davvero mai, me ne sarei stancata!

Ingredienti

1/2 mela Granny Smith
1 mazzetto di erbette
1 spicchio d'aglio
5 g di pinoli
sale
15 g di farina di riso (io uso quella impalpabile)
olio evo
cannella

Lavate le erbette e tagliatele a striscioline. Fate scaldare un filo di olio in una padella e, quando sarà caldo, aggiungete lo spicchio d'aglio tagliato a metà e privato dell'anima. Fate insaporire l'olio per qualche istante e aggiungete le erbette. Salate a piacere, copritele e fare cuocere fino a quando si sarà consumata l'acqua.
Tagliate metà mela. Sbucciatela e privatela del torsolo, quindi tagliatela a julienne (io mi servo sempre di una mandolina.... rende tutto più semplice e veloce) e raccoglietela in una terrina. Conditela con un cucchiaio di olio, un pizzico di sale, la cannella (secondo il vostro personale gusto) e mescolate. Aggiungete quindi la farina di riso, continuando a mescolare delicatamente affinché si distribuisca in modo uniforme.
Coprite a questo punto una teglia con carta forno e versate un paio di cucchiaiate della julienne di mela, che schiaccerete leggermente per formare una cialda. Con queste quantità dovrebbero venirvi 3 o 4 cialde. Fate cuocere in forno per 15 minuti a 200°. Trascorso questo tempo togliete la teglia dal forno e, con l'aiuto di un batticarne o con il fondo di un bicchiere, schiacciate bene le cialde. In questo modo si appiattiranno per bene. Mettete nuovamente in forno e fate cuocere ancora per 10 minuti. Ricordate sempre che ogni forno ha le sue caratteristiche: regolatevi in base al vostro. Sfornate e trasferite ciascuna cialda in un piatto.
Aggiungete i pinoli alle erbette e mescolate bene. Dividetele in base al numero delle cialde e posate, sopra ognuna di queste, la giusta porzione. Ecco fatto....siete pronti ad assaporare!



abc

Alla ricerca del dolce perduto: biscotti di mais e fiocchi di soia al cocco

Sono continuamente alle prese con un'implacabile voglia di dolce. Ma rincorro sempre un modus operandi che eviti di farmi inciampare nei sensi di colpa. Studio miscele, abbinamenti, alternative....il mio piano di lavoro si riempie di ampolle, tanto da sembrare il tavolo di un piccolo chimico. Questa volta ho voluto rendere partecipi dei graditissimi fiocchi di soia tostati, che, fino ad ora, ho utilizzato soltanto in preparazioni salate. L'uovo è ormai bandito e il latte è sostituito da una gustosa bevanda di riso aromatizzata alla vaniglia. Ho voluto eliminare anche il miele.....sostituendolo con del malto d'orzo. Insomma, togli di qui e aggiungi di là, quanto ho sfornato si è dimostrato all'altezza delle mie aspettative. Vi avviso che il grado di dolcezza di questi biscotti è piuttosto basso, per cui ritenetevi liberi, se foste amanti del dolce....dolce, di apportare le vostre modifiche.... Su di voi garantisco che i miei sensi di colpa non valgono!!

Ingredienti

130 g di latte di riso alla vaniglia 89,4 kcal
30 g di acqua
10 g di malto (ma anche 15 andranno bene) 2 kcal
20 g di fiocchi di soia tostati 80.4 kcal
10 g di semi di lino 47 kcal
10 g di cocco disidratato 60,4 kcal
50 g di farina di manitoba (0) 158,4 kcal
100 g di farina di mais fioretto 359 kcal
20 g di olio di soia 180 kcal
1/2 bustina di lievito per dolci 13 kcal
1 pizzico di sale

Mischiate 70 g di latte di riso con 30 g di acqua, aggiungeteci i fiocchi di soia tostati e portate ad ebollizione. Fate bollire a fuoco basso per 10 minuti. Intanto tritate i semi di lino e uniteli ai fiocchi. Spegnete il fuoco e lasciate riposare per almeno mezz'ora. Unite adesso le farine, il malto e il lievito, mescolando bene affinché non rimangano grumi, e aggiungetevi l'olio, il sale, i restanti 60 g di latte di riso, il cocco e il composto di fiocchi di soia e semi di lino. Impastate fino ad ottenere un'impasto solido, che avvolgerete nella pellicola e lascerete riposare in frigorifero per un'oretta.
Stendete l'impasto su una spianatoia infarinata in una sfoglia di mezzo centimetro di spessore e tagliate a vostro piacimento. Sistemate i biscotti che avrete ottenuto su una placca coperta da carta forno. Infornate a 180° per 10/15 minuti. Controllate la cottura....ogni forno lavora a modo suo!! Lasciate raffreddare su una griglia (il momento più difficile per me....mia amata tentazione) e assaporate....





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Amore a prima….. Basmati integrale con uovo strapazzato e alga Wakame

Quando si dice amore a prima vista..... Questo è stato qualcosa del genere, ovviamente adattato al senso coinvolto che va ben oltre la vista, diventando amore alla prima forchettata. Ciò che ho sempre amato della cucina cinese è un piatto piuttosto classico e tra i più semplici da un punto di vista di impatto metabolico, visto l'enorme quantitativo di grassi utilizzati generalmente nelle preparazioni. Si tratta del riso alla cantonese. Ciò che realmente mi piace del riso alla cantonese è quell'insieme di agglomerati di uovo così profumati che si adagiano armoniosamente sul palato! "Lo provo"!! E l'ho fatto in un modo semplice, che rende questo piatto riconoscibile alle mie papille gustative alla semplice vista!! Come una sorta di sistema domotico: l'occhio vede, lo stomaco fibrilla! Ho pensato ad un basmati, rigorosamente integrale, perché credo che il suo sapore possa valorizzare il gusto dell'uovo. E per non "spezzare" questa armonia, ma arricchire il piatto, ci ho aggiunto l'alga Wakame. Il risultato è un gioco di profumi e consistenze che deliziano l'olfatto e incantano il palato.

Ingredienti

40 g di riso basmati integrale
1 uovo
2 g di alga Wakame (dose giornaliera consigliata)
olio evo
sale
pepe

Mettete l'alga Wakame in ammollo in acqua per una decina di minuti.
Versate il riso in un pentolino e copritelo con il doppio del volume di acqua. Aggiungete un pizzico di sale (l'acqua si consumerà, per cui non salate come una comune pasta!) e mettetelo sul fuoco. Portate l'acqua ad ebollizione a fiamma bassa e rigorosamente coperto. Da quando inizierà a bollire fate cuocere per circa 15 minuti senza mescolare. Spegnete la fiamma (accertatevi che l'acqua sia stata interamente assorbita) e lasciate riposare.
Sbattete l'uovo in un piatto con un pizzico di sale e un po' di pepe macinato. Fate scaldare un filo d'olio evo in padella e, quando sarà caldo, versateci l'uovo sbattuto. Continuate a girare l'uovo con una forchetta, in modo che si rapprenda in piccoli bocconcini. E' questione di un minuto al massimo. Togliete dal fuoco, aggiungete il riso e spezzettateci sopra l'alga, che avrete prelevato dall'ammollo e strizzato delicatamente. Mettete nuovamente la padella sul fuoco, aggiungete un cucchiaio scarso di olio evo e saltate, a fuoco vivo, per qualche secondo. Il vostro riso è pronto e il mio stomaco......fibrilla!!
E' ottimo da gustare anche freddo, per un pranzo fuori casa!



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Spiedini di branzino e pera con riduzione al mosto d’uva, un racconto e il sapore del successo

Avete presente quelle giornate.... wow...che iniziano con il sorriso e con una carica in corpo pazzesca? Il sole splende alto, la lista delle cose da fare è notevole, ma contempla solo impegni graditi e passioni, anche nel lavoro. Parto in quarta, sapendo che ci sarà da galoppare, ma ogni cosa si incastra alla perfezione nei ritmi quotidiani e negli orari. E lo sento.....oggi è una di quelle giornate da successo!! Sì, oggi concluderò grandi cose.
Amo il mio lavoro, lo amo con tutta me stessa, e quando c'è da correre dietro ad un filo che non riesce ad entrare nella cruna dell'ago....un po' mi sento stimolata. E oggi di stimoli ne ho avuti tanti!! Ma loro.....intendo dire.....i miei amici Ivano e Irene, che quegli stimoli me li hanno procurati.....sono all'oscuro di tutto! Loro mi immaginavano con i capelli dritti, il fumo nelle orecchie e le occhiaie nero pece, gestire le loro richieste e accogliere le indecisioni, mentre le mie idee, sollecitate da quel turbinio scomposto di viaggi, date, ombrelloni, orari e quotazioni, si definivano intorno a questo piatto che.... corona magistralmente i presupposti di un risveglio da favola! Cari amici miei, questo piatto racconta di voi e porta con sé quel sapore di.....tropici!!!! Perché, sì, lo ammetto.....è arrivato anche il secondo successo: ho accontentato la loro richiesta. Valigie in vista!!!!!!!!!!!! L'anniversario speciale si tinge di magia...

Ingredienti
1 branzino (oppure 2 filetti)
1 pera Williams rossa
1 cucchiaio di mosto d'uva cotto
2 cucchiai di aceto balsamico
1 carota
25 g di porro
sale
pepe
zenzero
6 bacche di ginepro

Lavate la pera e tagliatela a spicchi. Bagnatela con il composto di mosto e aceto balsamico a cui avrete aggiunto 4 cucchiai di acqua e le bacche di ginepro. Di tanto in tanto girate gli spicchi, in modo che insaporiscano bene su entrambi i lati. Lasciate marinare per un paio d'ore almeno.
Sfilettate il branzino e ricavate delle striscioline larghe un paio di centimetri e lunghe una decina (dipenderà dalla grandezza del filetto). Con i ritagli create un fumetto, aggiungendo la carota pulita e tagliata a rondelle e il porro affettato. Salate, unite lo zenzero a piacere e lasciate bollire a fuoco dolce fino a quando l'acqua si sarà quasi completamente consumata. Passatela con un frullatore ad immersione rendendola una crema vellutata e tenetela al caldo.
Preparate gli spiedini alternando le fettine di pera con quelle di branzino arrotolate su se stesse. Ponete gli spiedini su una teglia, salateli, aggiungete pepe a piacere e infornate, a 200°, per circa mezz'ora. Il branzino dovrà risultare dorato, ma non dovrà seccare.
Raccogliete il mosto in un pentolino e fatelo ridurre, a fiamma bassa, insieme alle bacche di ginepro. Controllate che non bruci, mi raccomando!!!! E' facile che accada quando inizierà a consumarsi....
Quando gli spiedini saranno cotti sfornateli e sistemateli su un piatto.
Versateci sopra la riduzione di mosto e accompagnate il tutto con la salsina di carote, che avrete versato in uno scodellino.
Il dolciastro del mosto, insieme alla pera, daranno valore alla delicatezza del branzino. La vellutata contrasterà i sapori, rendendo vario e gradevole il vostro piatto!

Credo che questa sia davvero una giornata di successi!!!




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Storia di una dipendenza: lasagna di crépes d’orzo con crema di lenticchie rosse e granella di pistacchi

Sono una crèpes dipendente. Mangerei crèpes a qualsiasi ora, in qualsiasi versione, tutti i giorni della settimana senza MAI stancarmi. Mi piace il sapore avvolgente, mi piace la consistenza, mi piace il croccante che si forma sul bordo, mi piace il profumo di dolcezza che emana. Non mi prodigo affinché vengano tutte perfette, in cottura. Se mai dovessi sbagliarne una, beh, come dire, di certo non andrà sprecata! Qualche tempo fa, sul sito di A Tavola con Gioia, ho letto di una ricetta senza uova e con farina integrale. Mossa dalla curiosità l'ho provata e.....amore a prima vista!!!! Ho pensato: allora potrò crearne di differenti tipi, utilizzando farine diverse, acqua, latte, uova e quant'altro.... E ogni volta cerco di vestire una semplice crépe con qualcosa che possa valorizzarne il gusto. Stasera ho optato per una farina d'orzo....e un ripieno davvero speciale....
[Per la versione vegana sostituite le crèpes di farina d'orzo con le crèpes integrali]

Ingredienti
30 g di farina d'orzo 100 kcal
100 g di latte di avena 40 kcal
10 g di olio evo 90 kcal
1 g di sale
noce moscata < 1 kcal
1 albume 12 kcal
25 g di porro 7 kcal
40 g di lenticchie rosse 115 kcal
15 g di pistacchi sgusciati non salati 88 kcal
paprika dolce < 1 kcal

Stemperate la farina d'orzo con il latte di avena, mescolando attentamente in modo da non far venire grumi. Aggiungete il sale, l'olio, l'albume e la noce moscata, amalgamate bene tutto e lasciate riposare in frigo per un'ora circa.
Nel frattempo preparate le lenticchie. Sciacquatele molto bene sotto l'acqua corrente, aiutandovi con un colino. Mettetele in acqua fredda (l'acqua dovrà avere circa il doppio del volume) e portatele ad ebollizione, a fiamma moderata. Dal momento in cui l'acqua inizierà a bollire fate cuocere per circa 10-15 minuti. Accertatevi che l'acqua copra sempre le lenticchie durante la cottura! Quando sarà terminato il tempo, spegnete la fiamma e salatele. Versatele poi in un bicchiere da mixer, senza scolarle troppo dall'acqua di cottura.
Pulite il porro, tagliatelo in piccoli pezzi, e fatelo ammorbidire in padella con un filo d'olio e un goccio d'acqua. Quando sarà pronto aggiungetelo alle lenticchie, versateci la paprika e passate con un frullatore ad immersione, fino ad ottenere una crema vellutata e liscia. Assaggiate di sale e, eventualmente, correggete.
Riprendete la pastella e cuocete le crépes in un pentolino antiaderente, leggermente unto. Con queste dosi dovrebbero venirvene circa sette (ho perso il conto di quelle che ho sbagliato....hihihihi).
Passate quindi alla composizione: direttamente in un piatto mettete un po' di crema di lenticchie sul fondo. Posateci sopra la prima crèpe, copritela con una bella cucchiaiata di crema e tritateci sopra parte dei pistacchi. Ripetete l'operazione, strato per strato, fino a terminare le crèpes.
Infornate per 10 minuti a 190°, facendole dorare bene in superficie. Dopodiché......gustate!! Come tutte le cose che appagano il palato.....finisce sempre presto!!!! L'apporto calorico? 453 kcal di bontà!




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La cura della semplicità: spinaci con semi di zucca e pinoli

Ci metto un po' prima di capire ciò che il mio palato voglia gustare, ma dal momento in cui decido cosa mangiare.....ecco sfilare in testa le mille differenti cotture. Sono gli step quotidiani con cui mi approccio ai pranzi e alle cene, perché ha poca importanza che un piatto giusto, se il giorno risulta essere quello sbagliato. Ero partita con l'idea di fare una bella insalata di spinacini freschi, appena cotti al vapore. Sapore delicato, ottimo accompagnamento, ideali, ho pensato. Ma c'era ancora qualcosa che non si adagiava perfettamente alle mie necessità. Trovo che gli spinaci, seppur lasciati al loro sapore naturale, si accostino molto bene ai semi di zucca. Anche i pinoli non disdegnano la compagnia. E allora perché non metterli insieme, in un piatto semplice, veloce e sfizioso?

Ingredienti

4 o 5 cespi di spinaci freschi 24 kcal
10 g di semi di zucca non salati 61,5 kcal
10 g di pinoli 62 kcal
1 cucchiaio di olio evo 108 kcal
sale
noce moscata < 1 kcal

Tagliate la radice ai cespi di spinaci e lavateli accuratamente in acqua. Cuoceteli al vapore per non più di 5 minuti. Scaldate in una padella l'olio e fate saltare gli spinaci, aggiungendo sale e noce moscata a piacere. Unire poi pinoli e semi di zucca, lasciare sul fuoco ancora un paio di minuti e servire. E' un velocissimo contorno che, con solo 256 kcal appagherà il palato e sarà fonte di un importantissimo apporto di proteine (i semi di zucca ne hanno il 18%, contro il 24% di carboidrati e i pinoli il 13%), di sali minerali e di acidi grassi insaturi. Tutto in estrema semplicità!



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Sandwiches di melanzane al prosciutto cotto…. poi si cambia rotta

Questa ricetta nasce la scorsa estate. Non so dire cosa mi passasse per la testa. Ricordo solo che le melanzane facevano spesso tappa nel mio frigorifero, il prosciutto cotto era una costante, il parmigiano non mancava mai.....figuriamoci i pistacchi: non hanno mai registrato un'assenza! Ad oggi, al massimo, resisto senza aprire la confezione.....perché il solo taglietto nell'angolino del sacchetto è garanzia di vita breve! Ironia della sorte qualche tempo dopo una carissima amica, Stefania, mi regala, in occasione del mio compleanno, il libro della dieta del dott. Mozzi. E' una sorta di selezione che individua alimenti consentiti, neutri e sfavorevoli al nostro organismo in base al gruppo sanguigno. La dirò tutta: ero stata colpita dall'effetto che questa dieta (intesa come regime alimentare) avesse sortito su di lei e così, incuriosita, le ho dimostrato la mia propensione ad approfondire la conoscenza. E dirò di più: il giorno in cui ho aperto il libro mi sono detta "Erica mi raccomando.....NON ALLA LETTERA!". Sì, perché mi conosco abbastanza bene da sapere che basta poco per farmi rivoluzionare le abitudini! Dove porterà mai tutto questo panegirico? Tra gli alimenti sconsigliati a chi ha il mio gruppo sanguigno ci sono: melanzane, pistacchi, prosciutto cotto e parmigiano. "Mi raccomando Erica.... NON ALLA LETTERA". Ecco..... da quel giorno mi nutro del suo ricordo. Ma è una ricetta così buona che.....non vi svelerò mai il mio gruppo sanguigno!!

Ingredienti

1 melanzana tonda
5 fette di prosciutto cotto
5 fettine di parmigiano
100 g di pistacchi non salati
olio

Lavate e asciugate la melanzana. Tagliatela a fette di circa 1 cm di spessore, senza togliere la buccia. Sistematela a strati in uno scolapasta aggiungendo del sale grosso tra uno strato e l'altro. Schiacciatele con un peso e lasciate che perdano l'acqua, e con questa il sapore amarognolo, per almeno un'ora. Sciacquatele e grigliatele. Tritate quindi i pistacchi e raccoglieteli in un piattino. Impanate le melanzane in questo preparato e farcitele, due alla volta, con una fettina di prosciutto avvolta sul parmigiano. Quando tutti i sandwiches saranno composti scaldate un po' di olio in una padella e fate dorare le melanzane da entrambi i lati, a fiamma viva. Caldi o freddi, sono comunque una bontà. Ma io credo che sarà difficile aspettare che raffreddino!!


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Il carpaccio si tinge di rosso

Per me è un classico: il pranzo è spesso rappresentato da un delizioso piatto di carpaccio. Di tonno, di bresaola, di tacchino, di pesce spada, di carne salada.....amo assaporarne il gusto naturale e mi diverto ad arricchirlo con sfizio. Trovo che la frutta ben si sposi con questi sapori. Il dolce che contrasta il salato, l'aspro che esalta l'armonia del piatto, e poi le sfumature di colori che si contrastano. Perché un piatto.....lo si mangia anche con gli occhi!
Questa è una versione di stagione di un semplice carpaccio di bresaola di tacchino (....le mie continue attenzioni alimentari.). Ma più che altro vuole essere uno spunto per farvi sbizzarrire a creare la vostra tavolozza di colori personalizzata...e a gustarne la delicatezza.

Ingredienti

80 g di bresaola di tacchino
10 g di semi di zucca
10 g di gherigli di noci
5 fragole
olio evo
pepe

Sistemate le fette di carpaccio su un piatto piano (usate ciò che desiderate: bresaola, pesce affumicato, carne cruda....). Distribuiteci sopra i semi di zucca e le noci spezzettate. Lavate le fragole, asciugatele con cura e tagliatele a spicchi, distribuendole sul piatto. Versate un filo di olio evo e un po' di pepe.
Semplicemente....gustate!!


abc

Un pranzetto “sui tacchi”… Insalata di pollo con fragole e pera

Ci sono giornate in cui decido di coccolare i miei sensi e di dare spazio unicamente alle mie passioni. Capita quando il cielo è terso, il sole caldo, la temperatura gradevole. Metto in borsa un libro, le cuffie, una bottiglia d'acqua, un telo e parto. Generalmente non esco sprovvista di pranzo e la scelta, neanche da dirlo, non è mai banale: che sia stuzzicante, leggero ma completo, pratico da trasportare e non troppo laborioso da consumare. Il breve periodo in cui sono stata costretta al pranzo in ufficio ho affinato la capacità di assecondare tutti questi aspetti, e di farlo cercando sempre di variare le pietanze, seguendo magari le stagioni, alternando gli ingredienti, in modo da non stancarmi mai e da rendere piacevole anche un pranzo sui tacchi. Questo è il periodo di........fragole!!!! E fragole siano, in qualsiasi versione!!

Ingredienti
2 cosce di pollo bollite
1 pera Williams
6 fragole grandi
aceto balsamico
olio evo

Cuocete in brodo le cosce di pollo (io le avevo cotte il giorno prima per la preparazione del risotto alle fragole), e quando saranno tenere sfilettatele in un recipiente, eliminando pelle e cartilagine. Lavate una pera e le fragole e tagliatele a piacimento, aggiungendole al pollo. Condite con un cucchiaio di aceto balsamico e un po' di olio evo. Io non ci aggiungo sale, ma seguite i vostri gusti.
A piacimento potrete aggiungere frutta secca come noci, mandorle, pinoli, oppure semi di zucca, di girasole, o ancora del parmigiano.... Insomma, questo potrebbe essere uno spunto per creare la vostra insalata di pollo personalizzata. Un po' di pepe non guasterebbe...... :)abc

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