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Pancakes d’orzo alle zucchine: storia di un viaggio che ha fatto breccia…. nella gola!

Ho scoperto i pancakes per la prima volta in viaggio in Sudafrica. Viaggio meraviglioso che mai dimenticherò e che è stato, è e sarà parte dei momenti migliori che abbia mai vissuto. Durante una tappa nello Mpumalanga ci imbattiamo in uno di quei momenti di chiari e non ignorabili languori e ci troviamo in faccia ad una vetrina, tra le tante, così bella e caratteristica che ci strega all'istante. Il nome, confesso, ci ha ispirato parecchio: Mama e qualcosa.... che, beh, è un gran bel dire raccontarvi di quanto sia stata fonte di ispirazione senza ricordarne interamente la natura. Ma quell'ambiente stile british, caldo e accogliente.... insomma, non abbiamo certo incappato in un tranello: quel Mama e qualcosa ci ha deliziato alla grande. E non solo perché fossimo affamati!! Pancakes in tutte le salse: salati, dolci, in un numero così infinito di varianti che...... cosa scegliamo???? Ricordo di aver pensato: "mio bel pancake tu non uscirai più dalla mia vita!!". E alla fine non c'è mai uscito, come quei ricordi e quel compagno di viaggio che ancora c'è, in una forma differente, ma comunque, e sempre, speciale.

Ingredienti

Per circa 6 pancakes di 10 cm di diametro
1 uovo
100 ml di latte d'avena (o vaccino)
100 g di farina d'orzo
5 g di olio evo
1/2 cucchiaino raso di sale
1/2 cucchiaino raso di bicarbonato di sodio

Per il condimento
2 zucchine
1 pezzo di porro
10 g di pinoli
10 g di semi di zucca
olio evo
sale
pepe

Mettete a scaldare un po' di olio in una padella e fate soffriggere un po' di porro tagliato a fettine sottili. Lavate le zucchine e tagliatele a rondelle fini. Fatele saltare in padella per 15 minuti circa in modo da farle rosolare e dorare, ma fate attenzione a non farle bruciare! Salate e pepate a piacere. Verso fine cottura aggiungete i pinoli e i semi di zucca e lasciate insaporire.
Separate il tuorlo dall'albume. Aggiungete al tuorlo il latte, l'olio e mescolate fino a rendere tutto omogeneo. Aggiungete quindi la farina, il sale e il bicarbonato e sbattete con una frusta elettrica (se fosse.... a mano lavorate energicamente) fino a quando il composto risulterà soffice. In ultimo montate a neve fermissima l'albume e incorporatelo delicatamente al restante impasto, mescolando con un cucchiaio di legno dal basso verso l'alto, fino al completo assorbimento. Dovrà rimanere una crema liscia e omogenea.
Scaldate una padella antiaderente (io ho usato una crèpiera) e ungetela con un foglio di carta assorbente e poco olio. Quando sarà ben calda versateci un cucchiaio colmo di impasto, date una forma tondeggiante e spessa in centimetro circa e fate cuocere a fiamma moderata. Dopo un minuto circa girate e cuocete i pancakes dall'altra parte.
Trasferiteli in un piatto e farciteli a piacere: formate una torretta alternata da pancakes e zucchine, oppure preparateli singolarmente.
Mani o forchetta....non c'è regola: l'importante è goderne!!!!abc

La rubacuori: insalata con tofu, fragole, olive e piccoli dettagli

Ciò che amo delle insalate in un piatto è la vivacità dei colori e le sfumature che si possono creare. Ciò che amo dell'insalata prima del piatto..... è il cuore. E ciò che dell'insalata non arriva mai al piatto è.... lo stesso cuore. Non ci posso fare nulla: inizio a sfogliarla per lavarla e quelle foglie che diventano sempre più piccine, sempre più chiare, sempre più tenere, mi incantano fino a non poter resistere. Si perderebbe un simile dettaglio in mezzo a tanta sostanza, mi dico. E, come per magia, il cuoricino non c'è più. A dirla tutta è una "passione" che mi porto dietro da quando ero piccola, quando in casa l'insalata si metteva spesso a foglia intera e scondita in tavola, perché tanto..... al condimento non ci sarebbe mai arrivata! E si mangiavano le foglie grandi per giustificare quella fogliolina che, di tanto in tanto, scappava nel mucchio e che ci si contendeva avidamente. Così oggi vi presento la mia insalata senza cuore, che detta così non è bella..... quindi ve la presento come.... la mia insalata rubacuori!

Ingredienti

1 cespo di insalata little gem
125 g di tofu alle erbe
15 g di gherigli di nozi
15 g di olive taggiasche
1 costa di sedano
10 g di semi di girasole
5 fragole
olio
sale
aceto balsamico

Scaldate una padella senza aggiungere grassi. Tagliate il panetto di tofu un striscioline lunghe circa un paio di centimetri e spesse 2 millimetri al massimo e fatele saltare a fiamma viva, salandole leggermente. Dovranno diventare dorate e croccanti.
 Lavate l'insalata e asciugatela delicatamente. Ovviamente..... rubatele il cuore. Posizionate ai bordi di una terrina le foglie più grandi, mentre le altre spezzettatele sul fondo. Pulite una costa di sedano dai suoi filamenti e tagliatela a tocchetti. Aggiungete ora i gherigli di noce sminuzzati grossolanamente, le olive taggiasche ben scolate dal loro olio di conservazione, le fragole lavate e tagliate a spicchi e i semi di girasole.
Preparate un'emulsione con olio, aceto balsamico e sale (nelle dosi a vostro piacimento) e versatelo sopra.
Mescolate bene.... e gustate. Se voleste potrete accompagnare con crostini di pane, o gallette, o grissini....abc

Quiche soffice agli asparagi, l’importanza di farsi notare in un dettaglio che dà carattere

Desiderio, forte desiderio, di torta salata. Ma non la classica torta salata dalla base classica e il ripieno gustoso. No.... volevo che il gusto particolare stesse nell'impasto e che la farcia fosse solo una delicata nuvola di piacere. Ho idealizzato un impasto che non richiedesse uova e che non fosse appesantita da ingenti quantitativi di burro. Che fosse consistente, ma non pastosa, che potesse essere cornice e, al tempo stesso, soggetto del quadro. Ho messo insieme un paio di idee e..... ci ho provato. Non vi aspettate una frolla. Non aspettatevi neanche una sfoglia. Quella che avete davanti a voi è una pasta leggera, che avvolge e guida un tortino che sa il fatto suo!!

Ingredienti

Per la pasta (impasto vegano)
130 g di farina integrale
30 g di margarina
2 coste di sedano
1 carota piccola
20 g di gherigli di noci
sale

Per il ripieno
200 g di ricotta
15 asparagi
1 uovo
sale
noce moscata

Lavate due gambi di sedano e puliteli dai filamenti. Tagliateli a tocchetti e tritateli, insieme alla carota sbucciata e ai gherigli di noce. Dovrà formarsi una poltiglia piuttosto compatta e ben sminuzzata. Se utilizzaste un robot da cucina o un'impastatrice, aggiungete margarina, sale e farina e fate lavorare per il tempo necessario. Se le vostre manine faranno il vostro unico ausilio, formate una fontana con la farina e versate nel mezzo la margarina, il sale e il trito di verdure e noci. Impastate fino ad avere una pasta compatta, ma comunque morbida.
Avvolgete l'impasto nella pellicola e lasciatelo riposare in frigo per mezz'ora. Preparate, nel frattempo, la farcia. Io ho utilizzato degli asparagi buonissimi dell'orto di famiglia, congelati. Se anche voi non li utilizzaste freschi, provvedete ad eliminare quanta più acqua possibile. Diversamente fateli bollire per una decina di minuti e raffreddateli nell'acqua fredda per fermarne la cottura. Tagliate il fondo degli asparagi in tocchetti di circa 1 centimetro, fino a lasciare la parte più tenera dell'asparago intera. Tenete da parte. Mescolate con una frusta la ricotta con il sale, la noce moscata e il tuorlo dell'uovo.
Accendete il forno a 180° e stendete l'impasto formando un disco di mezzo centimetro circa di spessore. Foderate una teglia (28 cm di diametro) con alluminio e rivestite con la sfoglia. Tornate ora alla farcia. Montate a neve fermissima l'albume e aggiungetela alla ricotta amalgamando delicatamente. In ultimo incorporate gli asparagi a tocchetti e continuate a mescolare fino ad ottenere una crema omogenea.
Versate la farcia sull'impasto, sistemate gli asparagi interi in superficie. piegate i bordi della pasta e infornate, per 45 minuti, in forno ventilato.
Sfornate quando sarà ben dorata in superficie.
Tagliate e servite.
La pasta rimarrà morbida, ma non asciutta, darà carattere con il suo sapore e metterà in risalto il soufflé di ricotta, delicato e discreto.... ma presente e gradevole!

abc

Anelli di zucchina farciti… quando al piacere del gusto si somma il piacere del riutilizzo

Ho una particolare propensione per le ricette "svuotafrigo". Non butto mai niente, anzi, mi diverto a creare nuovi sfiziosi piatti combinando i vari rimasugli. Non nascondo che di tanto in tanto faccio piccoli disastri, ma in fondo.... chi è causa del suo mal pianga se stesso. E io, queste torture, non le condivido con alcuno!
Avevo insomma la mia bella scorta di zucchine, che sto collezionando in pietanze di ogni genere, forma e condimento e qualche bocconcino di salmone fresco, ben sigillato dal giorno del tagliolino Senatore. Mi sono detta: perché non creare un goloso e singolare appetizer? In sostanza quello che vi voglio proporre è un modo di interpretare le zucchine, perché nel ripieno potrete metterci ciò che vorrete o che.....avrete da far fuori!! : ) E ovviamente, quando si tratta di ricette "svuotafrigo", le dosi sono sempre approssimative.

Ingredienti

2 zucchine medie
50 g circa di salmone fresco
parmigiano
2 foglie di basilico
sale
olio evo

Tagliate e lavate le zucchine. Asciugatele e dividetele in tronchetti da circa 5 centimetro. Con l'aiuto di un levatorsolo scavatele all'interno togliendo la polpa. Fatele bollire in acqua salata per circa 1 minuto. Terminata la cottura passatele in acqua gelata, affinché rimangano croccanti.
Nell'acqua di cottura fate bollire il cuore delle zucchine, in precedenza tolto, e il salmone. Trasferite tutto in un bicchiere da mixer, aggiungete le foglie di basilico lavate e asciugate, il sale, un filo d'olio, 10 g circa di parmigiano e passate con un frullatore ad immersione, fino ad ottenere una crema omogenea. Non dovrà risultare troppo morbida, per cui eventualmente aggiungete un po' di parmigiano o della farina di riso addensante. Riempite bene ciascun cilindro, pressando bene la farcia all'interno. Fate riposare in frigo per un'ora almeno.
Prelevate, quindi, i cilindri farciti e tagliateli a fettine di circa 1 centimetro di spessore. Ponete le fettine su un piatto, copriteli in superficie con parmigiano grattugiato, un filo d'olio e fate gratinare per 10 minuti.
Potrete servirli come meglio preferite. Io li ho gustati direttamente dal piatto, ma possono essere presentati come appetizer su uno spiedino, accanto a qualche gambo di sedano o ad altra verdure.
A voi la fantasia nel creare la contestualizzazione perfetta.abc

Biscotti integrali ciocoflakes: il peccato di gola poco peccato e molto… di gola!

Ebbene lo confesso: questo è uno di quei biscotti che di light non ha moltissimo! Ma sinceramente trovo sia un perfetto compromesso per quello strappo alla regola che di tanto in tanto ci si concede. Ehm, che io mi concedo! Perché ribadisco il concetto che di malata, qui, ce n'è una soltanto: IO!!
Ho trovato questa ricetta in uno dei tanti ricettari Bimby. Folgorazione! Ovviamente (ve ne stupirete?) ho riadattato qualcosina secondo le mie linee guida. Va bene lo strappo alla regola, ma sempre con criterio! Per me è comunque un azzardo..... hihihihi. La mia scusa? Beh, a colazione è importante un pasto completo, anche da un punto di vista di apporto di carboidrati e grassi.... e i grassi presenti qui sono assolutamente sani. Allora li ho provati una volta..... poi la seconda.... poi..... : ) Sono buonissimi!!!!!


Ingredienti

100 g di farina di manitoba
125 g di farina integrale
80 g di zucchero di canna grezzo
1 uovo
90 g di margarina
90 g di gocce di cioccolato fondente
50 g di nocciole
1/2 bustina di lievito per dolci
1 pizzico di sale
1 manciata di cornflakes di mais (io ho usato gli integrali bio Baule Volante)

Pesate le gocce di cioccolato in una terrina. Aggiungete i cornflakes. A parte tritate grossolanamente le nocciole e uniteli ai due ingredienti nella terrina. Mescolate bene tutto.
Impastate le farine, il lievito, lo zucchero e il sale con l'uovo e la margarina e lavorate fino a creare un composto omogeneo. Unite all'impasto il mix di nocciole, cioccolato e cornflakes. Mescolate bene fino ad avere una pasta solida e uniforme. Formate delle palline di circa 10/11 g di peso (vedrete che alla decima il vostro occhio riconoscerà la quantità giusta di impasto necessario) e sistematele su una teglia coperta da carta forno, a buona distanza una dall'altra.
Rammentate che in cottura si appiattiranno e si allargheranno, per cui è necessario che non siano troppo vicine tra di loro! Lasciatele riposare mezz'ora ed infornatele a 180° per 30 minuti circa. Come è successo a me, se vedeste che non si abbassano durante la cottura (beata quantità di margarina ridotta) a metà cottura schiacciatele con una paletta, formando dei dischi. Sfornate e fate raffreddare i biscotti nella teglia poi.... ma solo POI...... assaggiate.

Io sono ghiottissima di tutti i prodotti da forno ancora caldi, ma badate bene....
NON SI FA!!!!
Peraltro, se proprio non riusciste a resistere, ricordate che il cioccolato a 180° ustiona parecchio!!!!
; ) Parola di Cuocherellona!



abc

Involtini di pollo al pistacchio su coste gratinate: un vortice di sapori e di ricordi

Volete mettere il piacere di realizzare un piatto senza avere qualche piccolo rimasuglio in giro? Questa preparazione richiederà fino all'ultima briciola, senza avanzi e senza sprechi. E per chi, come me, è attento ad ogni dettaglio.... la soddisfazione è elevata esponenzialmente.
Mi sono approcciata per la prima volta agli involtini farciti al pistacchio in Sicilia, dalla mia amica Miriana. La sua famiglia, che mi ha ospitato come fossi di casa, mi ha viziato magistralmente facendomi conoscere e provare ogni prelibatezza possibile e immaginabile. Amo il pistacchio e devo dire che, vicino a Bronte, non posso che essere stata accontentata ed esaudita in ogni desiderio. Chiedo scusa a Nuccia e Saro se non presento l'originalità della ricetta, ma loro sanno bene che io sono una salutista incallita! Vi porto comunque sempre con me...

Ingredienti

2 fettine sottili di petto di pollo (100 g in tutto circa)
10 g di pistacchi non salati
15 g di parmigiano
pangrattato di riso (o normale)
100 g di coste cotte al vapore
latte di avena (o di soia, o vaccino)
noce moscata
olio evo
sale

Mettete i petti di pollo in una terrina, cospargeteli con noce moscata a piacere e copriteli con il latte. Lasciateli riposare per un paio d'ore. Preparate, intanto, la farcia.
Sgusciate i pistacchi, cercate di pulirli bene dalla pellicina e tritateli, non troppo finemente, con il parmigiano. Mettete da parte.
Prendete i petti di pollo, tenendo il latte da parte, posateli su un tagliere e batteteli delicatamente con un batticarne, da entrambe i lati. Salateli.
Preparate il pangrattato e impanateli. Distribuite il trito di pistacchio e parmigiano sopra ciascuna fettina e arrotolateli stretti. Chiudete con un paio di stuzzicadenti i lati degli involtini e fate soffriggere un minuto per parte, a fiamma viva. Abbassate, quindi, il fuoco e aggiungete, poco alla colta, il latte tenuto da parte. Potrebbe essere necessario aggiungere ancora un po' di sale.... dipende dal vostro gusto! Per me non è stato necessario. Fate cuocere per una ventina di minuti.
Intanto saltate le coste con un po' d'olio, in padella. Salatele. Basteranno pochi minuti. Ponetele in un piatto e copritele con il pangrattato, ed eventualmente la farcia, rimasti. Versate un filo d'olio e fate gratinare per 10 minuti.
Terminata la cottura degli involtini, liberateli dagli stuzzicadenti e aggiungeteli al piatto accanto alle coste. Fate gratinare per altri 5 minuti.
Gustate ora una carne che si scioglie sul palato e un ripieno gustoso, seppur delicato.

abc

Merluzzo croccante con crema di sedano e salvia, l’accessorio che fa la differenza

Parto sempre dall'idea che il gusto autentico si racchiuda in una cottura semplice. Soprattutto quando si parla di pesce bianco. Questi filetti di merluzzo li ho voluti interpretare così. Semplici, da accompagnare con una salsa dall'aroma deciso. Ho fissato mentalmente qualche costa di sedano, delle foglioline di salvia e.... le ho legate con un po' di zafferano, in cottura. Particolare. Proprio per questo ho trovato fosse un buon abbinamento con un bocconcino dolce e delicato. Ma vi avverto: la salvia lascia un gusto amarognolo che..... deve piacere!!



Ingredienti

2 coste di sedano
3 foglie di salvia
1 bustina di zafferano
1 filetto di merluzzo fresco
farina di riso
paprika dolce
sale
olio evo

Lavate le coste di sedano e togliete tutti i filamenti. Tagliatele a tocchetti e mettetele in acqua fredda, sufficiente a coprire il sedano. Aggiungete le foglie di salvia ben lavate e mettere sul fuoco. Salate pochissimo (l'acqua consumerà e il sapore sarà deciso). Unite il quantitativo di zafferano di una bustina e fate bollire, a fuoco basso, fino a quando le coste risulteranno morbidissime.
Passate tutto con un frullatore ad immersione, fino ad ottenere una crema liscia. Stemperate un cucchiaino di farina di riso con un paio di cucchiaini di crema, aggiungendola, poco alla volta, tutta. Mettete nuovamente sul fuoco e portate ad ebollizione. Lasciate sobbollire per 5 minuti, mescolando affinché non attacchi. Spegnete il fuoco e tenete da parte.
Sciacquate il filetto di merluzzo e tagliatelo in bastoncini. Mescolate 1 cucchiaino di farina di riso con 1 cucchiaino scarso di paprika dolce. Scaldate dell'olio evo in padella, passate velocemente i bastoncini su questa panatura e fateli rosolare a fiamma viva in padella. Girateli dopo circa un minuto. A questo punto abbassate leggermente la fiamma e proseguite con la cottura, su entrambi i lati, per altri 15 minuti.
Versate su un piatto parte della crema di sedano e adagiatevi sopra i bastoncini di merluzzo. Aggiungete, accanto al pesce, il resto della salsa.
Io ho accompagnato questo piatto con un semplice contorno di fagiolini e carote. La salsa ha carattere e non richiede altri sapori forti.




abc

“Very inspring blogger award” e una sorpresa cioccolatosa che vi lascerà senza fiato… per festeggiare

Buongiorno mondo!! 
Ho ricevuto questo premio da Floriana, del blog Semi di vaniglia e voglio festeggiare insieme a voi.



Mi attengo alle regole per poter meritare questo premio. Mettetevi comodi, perché ho un po' di cose da dirvi. Dovrò raccontare 7 cose di me, prima di inviare questo premio a 15 bloggers che hanno meno di 200 followers e che, a loro volta, dovranno ripetere questo iter, diventando followers stessi.

Bene. Sette cose possono sembrare tante, ma per me sono poche, e non so proprio da dove iniziare......

1. Sono una persona solare, semplice e trasparente: non serve farmi parlare per capire il mio stato d'animo

2. Sono particolarmente testarda e questo, seppur con infinite accezioni negative, mi ha portato a dimostrare a me stessa, nel tempo, che posso arrivare dove voglio

3. Non mi spaventano fatica e sacrificio.... anzi, per sentirmi soddisfatta pienamente di un traguardo credo che fatica e sacrificio siano non solo d'obbligo, ma sani compagni di viaggio

4. Vivo di passioni, da quando mi alzo a quando spengo la luce. Di questo sono orgogliosissima, ma lo sono soprattutto del fatto che sia arrivata a questo per averci creduto fermamente, anche quando tutti mi davano contro

5. Amo leggere, leggere, leggere. Quando apro un libro e inizio a leggere chiudo le porte alle sensazioni ostili della giornata, entro in un mondo perfetto e rinasco

6. Non toglietemi lo sport. Mi carica, mi sfoga, mi distrae, accresce l'autostima, mi fa star bene. E' una conditio sine qua non del successo delle mie giornate

7. Sono già qui......all'ultimo punto e avrei ancora tante di quelle cose da dire!! Beh, devo attenermi alle regole per cui qui mi fermo. Concludo dicendo che amo dilettarmi tra i fornelli. Sorrido mentre cucino e mi tingo di mille sfumature di emozioni assaggiando un piatto.

Ed ora a me, miei cari bloggers.....

1. Inizio da te Micol. Sei stata una grandissima scoperta! Le ricette di Micol

2. Lorena... Briciole di Sapori

3. Daniela... I fornelli di Alice

4. La Cucina di Pattylou

5. Dolci e delizie di Giusy

6. Le ricette di Maripatty

7. La mia amica Erika... Le ricette a modo mio

8. Laura e Terry.... Belle in pentola

9. Ricette a prova di.... Bina

10. Pane e panna

11. Briciole di Gusto

12. La voglia di vaniglia

13. ...io pasticcio

14. mmm...buonissimo!

15. La cucina di Giu Gen


Ed ora che i premi sono stati spartiti, perché non festeggiare insieme????

Dalla prima volta in cui ho proposto questa prelibatezza mi sono sempre divertita ad osservare le espressioni incredule degli assaggiatori.... Mi piace tantissimo guardare come cambino le linee del viso man mano che il palato ne attraversa gli strati.... Perché diciamolo, ciò che si vede è una gran bella colata di cioccolato nerissimo!!! Vi porto con me in questo viaggio sensoriale e condivido con immenso piacere, vista l'occasione, una delle prelibatezze di cui i miei invitati non si scordano mai!!




Ingredienti

80 g di cioccolato extra fondente
peperoncino a piacere
100 g di parmigiano

Iniziate con mettere a fondere, a bagno maria, il cioccolato ridotto in pezzi. Mi raccomando, il cioccolato dev'essere di qualità e l'acqua non deve mai raggiungere l'ebollizione: questi sono presupposti fondamentali affinché venga una bella cremina liscia. Aggiungete il peperoncino (a piacere, ma è bene che si senta!) e mescolate in modo da rendere tutto omogeneo.
Tagliate il parmigiano in cubetti di circa 2 centimetri di lato.Affinché non si rompa in scaglie sarebbe opportuno utilizzare un filo d'acciaio, diversamente accettate che i pezzi non siano regolarissimi.
Intingete ciascun pezzo di parmigiano nel cioccolato fondente, uno alla volta, coprendolo bene su tutti i lati. Con l'aiuto di una forchetta sollevatelo, fate scendere tutto il cioccolato in eccedenza con piccoli colpetti e riponetelo su un foglio di carta forno (o su un setaccio o graticola, in modo che scoli il cioccolato).
Riponete i bocconcini in frigorifero per almeno un paio d'ore.
Ed ora assaggiate e poi.....deliziate, affascinate e conquistate chiunque vogliate!!abc

Sofficini di avena agli spinaci…. un desiderio prèt à porter

Se vi dicessi che non ho mai mangiato i famosissimi sofficini confezionati, nonostante fossero nei miei sogni di bambina? Mia madre era maggiormente propensa ad un'alimentazione sana e casalinga e difficilmente accontentava questi capricci! Così mi sono trovata in età matura ad esaudire questo fortissimo desiderio che, comunque, è rimasto intatto negli anni. Le mie ormai appurate fisime mentali mi portano a rivisitare tutto in chiave salutista, e quindi niente frittura e pochi alimenti raffinati. Insomma, il primo tentativo, risalente a qualche mese fa, è stato abbastanza fallimentare. Questa volta però, i miei sofficini sono belli, compatti, saporiti e...... appaganti!! Peraltro semplicissimi da preparare e congelabili. Come dire: un desiderio prèt à porter.

Ingredienti

250 ml di latte di avena (o vaccino)
100 g di farina di avena
100 g di farina 00
30 g di margarina
1 pizzico di sale
100 g di spinaci
100 g di certosa (io light) - per la versione vegana besciamella veg
noce moscata
sale
pangrattato (io di riso)

Mettete in un pentolino il latte di avena con la margarina e il sale e portate ad ebollizione. Mischiate le due farine e versate tutto nel latte. Mescolate energicamente con un cucchiaio di legno, fino a formare una massa omogenea. Spegnete il fuoco.
Prendete la pasta e lavoratela con le mani su un ripiano per pochi istanti, quindi stendetela in una base di 1 centimetro di spessore. Ritagliate dei dischi (io ho usato una scodella di 18 cm di diametro) fino all'utilizzo completo dell'impasto. Con queste dosi ve ne verranno 5.
Condite gli spinaci con un pizzico di sale e una grattugiata di noce moscata. Posizionate su una metà di ciascun disco una fettina di crescenza e un po' di spinaci. Bagnate con acqua i bordi di ogni disco e chiudeteli, pressando bene per farli aderire perfettamente, senza che si aprano in cottura.
Immergeteli velocemente in acqua (io non uso l'uovo per la panatura, e questo impasto non ne necessita.....vedrete!!) e passateli bene nel pangrattato.
Sistemate le mezzelune su una teglia, coperta da carta forno. Versateci sopra un filo d'olio e infornatele. Cuocete per 30 minuti a 180°.
Certo la doratura della frittura verrà sacrificata, ma..... il sapore vi conquisterà!!!

Attenzione.... un sofficino tira l'altro! E io vi ho avvisato...abc

Se un dettaglio fa la differenza, tanti dettagli fanno un capolavoro? Chitarrina Senatore Cappelli con salmone

E' piacevole, talvolta, tornare alle vecchie abitudini di famiglia, quando domenica era sinonimo di pasta fresca all'uovo e papà impastava con forza e tagliava con maestria ora tagliatelle, ora tagliolini. Ci si sedeva intorno al tavolo e si commentava. Mmmmmm, sono davvero buone..... sei stato bravissimo! Non che cambiasse, di settimana in settimana, ma era il nostro grazie. Perché il dettaglio dell'amore che ci si mette nella preparazione....è un ingrediente fondamentale per un risultato speciale.
Questa "arte", perché la sua è davvero arte, mi è stata tramandata, e anche se non sono solita a lasciarmi andare a piatti di pasta, quando desidero deliziarmene tengo viva la tradizione di famiglia. Questo piatto è fatto di tanti piccoli dettagli, dove il condimento è solo una comparsa. L'amore per la pasta all'uovo, una semola da chapeau, un taglio alla chitarra che esalta il sapore.... insomma, non esistono parole che possano realmente descriverla. E assaggiarla è un viaggio tra i sensi....

Ingredienti

100 g di semola di grano duro Senatore Cappelli
1 uovo
1 trancio di salmone fresco
1 piccola zucchina
1 spicchio d'aglio
vino bianco secco
prezzemolo
sale
olio evo

Impastate la farina con l'uovo, un pizzico di sale e un filo di olio. Create una pasta liscia e compatta. Coprite con un canovaccio e fate riposare per 30 minuti.
Scaldate in una padella un po' di olio e, quando sarà caldo, unite uno spicchio d'aglio tagliato a metà e privato dell'anima. Lavate la zucchina e tagliatela a dadino piccoli. Fatela rosolare nell'olio, aggiungendo sale e prezzemolo tritato. Pulite il trancio di salmone dalla pelle e dalle lische e tagliatelo a cubetti piccoli. Aggiungetelo alle zucchine e fate saltare per un minuto a fiamma piuttosto viva. Sfumate con il vino bianco, abbassate il fuoco e procedete la cottura per una decina di minuti.
Prendete l'impasto tenuta da parte e iniziate a stenderlo in sfoglie non troppo sottili. Ricavatene dei tagliolini. Io mi sono avvalsa dell'ausilio di una chitarra di origine abruzzese.
Infarinate i tagliolini appena tagliati e poneteli su un canovaccio.
Mettete a bollire l'acqua con il sale, per la cottura della pasta.
Cuocete al dente, basteranno 3 o 4 minuti. Scolate e fate saltare in padella, insieme al condimento, aggiungendo un filo di olio evo a crudo.


                                       Impiattate e servite. 
Ma soprattutto...... GUSTATELA !!



abc

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