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Spiedini di branzino e pera con riduzione al mosto d’uva, un racconto e il sapore del successo

Avete presente quelle giornate.... wow...che iniziano con il sorriso e con una carica in corpo pazzesca? Il sole splende alto, la lista delle cose da fare è notevole, ma contempla solo impegni graditi e passioni, anche nel lavoro. Parto in quarta, sapendo che ci sarà da galoppare, ma ogni cosa si incastra alla perfezione nei ritmi quotidiani e negli orari. E lo sento.....oggi è una di quelle giornate da successo!! Sì, oggi concluderò grandi cose.
Amo il mio lavoro, lo amo con tutta me stessa, e quando c'è da correre dietro ad un filo che non riesce ad entrare nella cruna dell'ago....un po' mi sento stimolata. E oggi di stimoli ne ho avuti tanti!! Ma loro.....intendo dire.....i miei amici Ivano e Irene, che quegli stimoli me li hanno procurati.....sono all'oscuro di tutto! Loro mi immaginavano con i capelli dritti, il fumo nelle orecchie e le occhiaie nero pece, gestire le loro richieste e accogliere le indecisioni, mentre le mie idee, sollecitate da quel turbinio scomposto di viaggi, date, ombrelloni, orari e quotazioni, si definivano intorno a questo piatto che.... corona magistralmente i presupposti di un risveglio da favola! Cari amici miei, questo piatto racconta di voi e porta con sé quel sapore di.....tropici!!!! Perché, sì, lo ammetto.....è arrivato anche il secondo successo: ho accontentato la loro richiesta. Valigie in vista!!!!!!!!!!!! L'anniversario speciale si tinge di magia...

Ingredienti
1 branzino (oppure 2 filetti)
1 pera Williams rossa
1 cucchiaio di mosto d'uva cotto
2 cucchiai di aceto balsamico
1 carota
25 g di porro
sale
pepe
zenzero
6 bacche di ginepro

Lavate la pera e tagliatela a spicchi. Bagnatela con il composto di mosto e aceto balsamico a cui avrete aggiunto 4 cucchiai di acqua e le bacche di ginepro. Di tanto in tanto girate gli spicchi, in modo che insaporiscano bene su entrambi i lati. Lasciate marinare per un paio d'ore almeno.
Sfilettate il branzino e ricavate delle striscioline larghe un paio di centimetri e lunghe una decina (dipenderà dalla grandezza del filetto). Con i ritagli create un fumetto, aggiungendo la carota pulita e tagliata a rondelle e il porro affettato. Salate, unite lo zenzero a piacere e lasciate bollire a fuoco dolce fino a quando l'acqua si sarà quasi completamente consumata. Passatela con un frullatore ad immersione rendendola una crema vellutata e tenetela al caldo.
Preparate gli spiedini alternando le fettine di pera con quelle di branzino arrotolate su se stesse. Ponete gli spiedini su una teglia, salateli, aggiungete pepe a piacere e infornate, a 200°, per circa mezz'ora. Il branzino dovrà risultare dorato, ma non dovrà seccare.
Raccogliete il mosto in un pentolino e fatelo ridurre, a fiamma bassa, insieme alle bacche di ginepro. Controllate che non bruci, mi raccomando!!!! E' facile che accada quando inizierà a consumarsi....
Quando gli spiedini saranno cotti sfornateli e sistemateli su un piatto.
Versateci sopra la riduzione di mosto e accompagnate il tutto con la salsina di carote, che avrete versato in uno scodellino.
Il dolciastro del mosto, insieme alla pera, daranno valore alla delicatezza del branzino. La vellutata contrasterà i sapori, rendendo vario e gradevole il vostro piatto!

Credo che questa sia davvero una giornata di successi!!!




abc

Storia di una dipendenza: lasagna di crépes d’orzo con crema di lenticchie rosse e granella di pistacchi

Sono una crèpes dipendente. Mangerei crèpes a qualsiasi ora, in qualsiasi versione, tutti i giorni della settimana senza MAI stancarmi. Mi piace il sapore avvolgente, mi piace la consistenza, mi piace il croccante che si forma sul bordo, mi piace il profumo di dolcezza che emana. Non mi prodigo affinché vengano tutte perfette, in cottura. Se mai dovessi sbagliarne una, beh, come dire, di certo non andrà sprecata! Qualche tempo fa, sul sito di A Tavola con Gioia, ho letto di una ricetta senza uova e con farina integrale. Mossa dalla curiosità l'ho provata e.....amore a prima vista!!!! Ho pensato: allora potrò crearne di differenti tipi, utilizzando farine diverse, acqua, latte, uova e quant'altro.... E ogni volta cerco di vestire una semplice crépe con qualcosa che possa valorizzarne il gusto. Stasera ho optato per una farina d'orzo....e un ripieno davvero speciale....
[Per la versione vegana sostituite le crèpes di farina d'orzo con le crèpes integrali]

Ingredienti
30 g di farina d'orzo 100 kcal
100 g di latte di avena 40 kcal
10 g di olio evo 90 kcal
1 g di sale
noce moscata < 1 kcal
1 albume 12 kcal
25 g di porro 7 kcal
40 g di lenticchie rosse 115 kcal
15 g di pistacchi sgusciati non salati 88 kcal
paprika dolce < 1 kcal

Stemperate la farina d'orzo con il latte di avena, mescolando attentamente in modo da non far venire grumi. Aggiungete il sale, l'olio, l'albume e la noce moscata, amalgamate bene tutto e lasciate riposare in frigo per un'ora circa.
Nel frattempo preparate le lenticchie. Sciacquatele molto bene sotto l'acqua corrente, aiutandovi con un colino. Mettetele in acqua fredda (l'acqua dovrà avere circa il doppio del volume) e portatele ad ebollizione, a fiamma moderata. Dal momento in cui l'acqua inizierà a bollire fate cuocere per circa 10-15 minuti. Accertatevi che l'acqua copra sempre le lenticchie durante la cottura! Quando sarà terminato il tempo, spegnete la fiamma e salatele. Versatele poi in un bicchiere da mixer, senza scolarle troppo dall'acqua di cottura.
Pulite il porro, tagliatelo in piccoli pezzi, e fatelo ammorbidire in padella con un filo d'olio e un goccio d'acqua. Quando sarà pronto aggiungetelo alle lenticchie, versateci la paprika e passate con un frullatore ad immersione, fino ad ottenere una crema vellutata e liscia. Assaggiate di sale e, eventualmente, correggete.
Riprendete la pastella e cuocete le crépes in un pentolino antiaderente, leggermente unto. Con queste dosi dovrebbero venirvene circa sette (ho perso il conto di quelle che ho sbagliato....hihihihi).
Passate quindi alla composizione: direttamente in un piatto mettete un po' di crema di lenticchie sul fondo. Posateci sopra la prima crèpe, copritela con una bella cucchiaiata di crema e tritateci sopra parte dei pistacchi. Ripetete l'operazione, strato per strato, fino a terminare le crèpes.
Infornate per 10 minuti a 190°, facendole dorare bene in superficie. Dopodiché......gustate!! Come tutte le cose che appagano il palato.....finisce sempre presto!!!! L'apporto calorico? 453 kcal di bontà!




abc

La cura della semplicità: spinaci con semi di zucca e pinoli

Ci metto un po' prima di capire ciò che il mio palato voglia gustare, ma dal momento in cui decido cosa mangiare.....ecco sfilare in testa le mille differenti cotture. Sono gli step quotidiani con cui mi approccio ai pranzi e alle cene, perché ha poca importanza che un piatto giusto, se il giorno risulta essere quello sbagliato. Ero partita con l'idea di fare una bella insalata di spinacini freschi, appena cotti al vapore. Sapore delicato, ottimo accompagnamento, ideali, ho pensato. Ma c'era ancora qualcosa che non si adagiava perfettamente alle mie necessità. Trovo che gli spinaci, seppur lasciati al loro sapore naturale, si accostino molto bene ai semi di zucca. Anche i pinoli non disdegnano la compagnia. E allora perché non metterli insieme, in un piatto semplice, veloce e sfizioso?

Ingredienti

4 o 5 cespi di spinaci freschi 24 kcal
10 g di semi di zucca non salati 61,5 kcal
10 g di pinoli 62 kcal
1 cucchiaio di olio evo 108 kcal
sale
noce moscata < 1 kcal

Tagliate la radice ai cespi di spinaci e lavateli accuratamente in acqua. Cuoceteli al vapore per non più di 5 minuti. Scaldate in una padella l'olio e fate saltare gli spinaci, aggiungendo sale e noce moscata a piacere. Unire poi pinoli e semi di zucca, lasciare sul fuoco ancora un paio di minuti e servire. E' un velocissimo contorno che, con solo 256 kcal appagherà il palato e sarà fonte di un importantissimo apporto di proteine (i semi di zucca ne hanno il 18%, contro il 24% di carboidrati e i pinoli il 13%), di sali minerali e di acidi grassi insaturi. Tutto in estrema semplicità!



abc

Sandwiches di melanzane al prosciutto cotto…. poi si cambia rotta

Questa ricetta nasce la scorsa estate. Non so dire cosa mi passasse per la testa. Ricordo solo che le melanzane facevano spesso tappa nel mio frigorifero, il prosciutto cotto era una costante, il parmigiano non mancava mai.....figuriamoci i pistacchi: non hanno mai registrato un'assenza! Ad oggi, al massimo, resisto senza aprire la confezione.....perché il solo taglietto nell'angolino del sacchetto è garanzia di vita breve! Ironia della sorte qualche tempo dopo una carissima amica, Stefania, mi regala, in occasione del mio compleanno, il libro della dieta del dott. Mozzi. E' una sorta di selezione che individua alimenti consentiti, neutri e sfavorevoli al nostro organismo in base al gruppo sanguigno. La dirò tutta: ero stata colpita dall'effetto che questa dieta (intesa come regime alimentare) avesse sortito su di lei e così, incuriosita, le ho dimostrato la mia propensione ad approfondire la conoscenza. E dirò di più: il giorno in cui ho aperto il libro mi sono detta "Erica mi raccomando.....NON ALLA LETTERA!". Sì, perché mi conosco abbastanza bene da sapere che basta poco per farmi rivoluzionare le abitudini! Dove porterà mai tutto questo panegirico? Tra gli alimenti sconsigliati a chi ha il mio gruppo sanguigno ci sono: melanzane, pistacchi, prosciutto cotto e parmigiano. "Mi raccomando Erica.... NON ALLA LETTERA". Ecco..... da quel giorno mi nutro del suo ricordo. Ma è una ricetta così buona che.....non vi svelerò mai il mio gruppo sanguigno!!

Ingredienti

1 melanzana tonda
5 fette di prosciutto cotto
5 fettine di parmigiano
100 g di pistacchi non salati
olio

Lavate e asciugate la melanzana. Tagliatela a fette di circa 1 cm di spessore, senza togliere la buccia. Sistematela a strati in uno scolapasta aggiungendo del sale grosso tra uno strato e l'altro. Schiacciatele con un peso e lasciate che perdano l'acqua, e con questa il sapore amarognolo, per almeno un'ora. Sciacquatele e grigliatele. Tritate quindi i pistacchi e raccoglieteli in un piattino. Impanate le melanzane in questo preparato e farcitele, due alla volta, con una fettina di prosciutto avvolta sul parmigiano. Quando tutti i sandwiches saranno composti scaldate un po' di olio in una padella e fate dorare le melanzane da entrambi i lati, a fiamma viva. Caldi o freddi, sono comunque una bontà. Ma io credo che sarà difficile aspettare che raffreddino!!


abc

Il carpaccio si tinge di rosso

Per me è un classico: il pranzo è spesso rappresentato da un delizioso piatto di carpaccio. Di tonno, di bresaola, di tacchino, di pesce spada, di carne salada.....amo assaporarne il gusto naturale e mi diverto ad arricchirlo con sfizio. Trovo che la frutta ben si sposi con questi sapori. Il dolce che contrasta il salato, l'aspro che esalta l'armonia del piatto, e poi le sfumature di colori che si contrastano. Perché un piatto.....lo si mangia anche con gli occhi!
Questa è una versione di stagione di un semplice carpaccio di bresaola di tacchino (....le mie continue attenzioni alimentari.). Ma più che altro vuole essere uno spunto per farvi sbizzarrire a creare la vostra tavolozza di colori personalizzata...e a gustarne la delicatezza.

Ingredienti

80 g di bresaola di tacchino
10 g di semi di zucca
10 g di gherigli di noci
5 fragole
olio evo
pepe

Sistemate le fette di carpaccio su un piatto piano (usate ciò che desiderate: bresaola, pesce affumicato, carne cruda....). Distribuiteci sopra i semi di zucca e le noci spezzettate. Lavate le fragole, asciugatele con cura e tagliatele a spicchi, distribuendole sul piatto. Versate un filo di olio evo e un po' di pepe.
Semplicemente....gustate!!


abc

Un pranzetto “sui tacchi”… Insalata di pollo con fragole e pera

Ci sono giornate in cui decido di coccolare i miei sensi e di dare spazio unicamente alle mie passioni. Capita quando il cielo è terso, il sole caldo, la temperatura gradevole. Metto in borsa un libro, le cuffie, una bottiglia d'acqua, un telo e parto. Generalmente non esco sprovvista di pranzo e la scelta, neanche da dirlo, non è mai banale: che sia stuzzicante, leggero ma completo, pratico da trasportare e non troppo laborioso da consumare. Il breve periodo in cui sono stata costretta al pranzo in ufficio ho affinato la capacità di assecondare tutti questi aspetti, e di farlo cercando sempre di variare le pietanze, seguendo magari le stagioni, alternando gli ingredienti, in modo da non stancarmi mai e da rendere piacevole anche un pranzo sui tacchi. Questo è il periodo di........fragole!!!! E fragole siano, in qualsiasi versione!!

Ingredienti
2 cosce di pollo bollite
1 pera Williams
6 fragole grandi
aceto balsamico
olio evo

Cuocete in brodo le cosce di pollo (io le avevo cotte il giorno prima per la preparazione del risotto alle fragole), e quando saranno tenere sfilettatele in un recipiente, eliminando pelle e cartilagine. Lavate una pera e le fragole e tagliatele a piacimento, aggiungendole al pollo. Condite con un cucchiaio di aceto balsamico e un po' di olio evo. Io non ci aggiungo sale, ma seguite i vostri gusti.
A piacimento potrete aggiungere frutta secca come noci, mandorle, pinoli, oppure semi di zucca, di girasole, o ancora del parmigiano.... Insomma, questo potrebbe essere uno spunto per creare la vostra insalata di pollo personalizzata. Un po' di pepe non guasterebbe...... :)abc

Vestiamoci a festa: pinzimonio in crema di lupini al basilico

Avete presente quando vi approcciate ad una nuova confezione di qualcosa e, una volta aperta, avete necessità di finirla nel giro di poco? Ecco, a me capita, tra gli innumerevoli prodotti confezionati, con i lupini. Per me è spropositata la quantità di una busta!! Ci mangio ben 4 volte!! Devo dire, però, che ne sono davvero ghiotta. Quando non mi faccio prendere dalla voracità, che me li fa ingurgitare al naturale come fossero noccioline, li cucino in modi differenti. Ma oggi avevo voglia di creare ancora qualcosa di nuovo. E quel qualcosa ha vestito un semplicissimo pinzimonio in un piatto completo, dal sapore delicato!

Ingredienti

100 g di lupini puliti
120 g di latte di avena (o latte vaccino, o di soia)
4 foglie di basilico fresco
noce moscata
10 g di olio evo
1/2 finocchio
1 carota
6 cimette di broccolo

Lavate le cimette del broccolo e fatele cuocere per 5 minuti a vapore. A cottura ultimata raffreddatele subito in acqua ghiacciata.
Portate ad ebollizione 60 g di latte di avena con la noce moscata e le foglie di basilico. Nel frattempo raccogliete i lupini, privati della loro buccia, in un bicchiere da mixer e unitevi l'olio. Quando il latte sarà arrivato ad ebollizione versatelo nel biccherone (foglie di basilico comprese) e passate tutto con un frullatore ad immersione. Versate, poco alla volta, i restanti 60 g di latte di avena freddo, continuando a lavorare il composto con il frullatore. Dovrà venire un composto omogeneo e piuttosto morbido.
Mondate il finocchio e prelevatene la metà. Lavatelo e tagliatelo a spicchi. Pulite la carota, tagliatela a bastoncini e sistematela in un piatto insieme alle altre verdure. Versate la crema di lupini in una scodellina e posizionatela accanto alle verdure.
In una parte di piatto versate mezzo cucchiaino di sale, mezzo di pepe e mezzo di noce moscata. Servite e gustate.....intingendo la verdura prima nelle spezie e poi nella crema.
Morbida e avvolgente saprà valorizzare la semplicità di ingredienti sani e genuini!


abc

Risotto alle fragole e aceto balsamico….l’arte di saper stupire

E' vero, io amo sperimentare, creare, accostare, inventare, stravolgere, sconvolgere. A volte, però, stupire è l'unico obiettivo....e quando devo raggiungerlo vado sul sicuro. Sicuro, che non vuol dire banale! Questo è uno di quei piatti per cui i miei invitati parlano e parlano e parlano e ne parlano tanto da incuriosire chi vorrebbe assaggiare e continua a chiedere e chiedere e chiedere. Non il classico risotto alle fragole. No, perché anche quando vado sul sicuro, mi piace osare. In questo piatto sono racchiusi sapori differenti che si rinforzano tra di loro esaltando, ciascuno, gli altri, senza coprirsi, senza alterarsi, senza confondersi. E' quello che definisco un piatto perfetto nell'equilibrio dei gusti. E ve lo presento, come una delle mie migliori creazioni.....

Ingredienti

90 g di riso di Baraggia Biellese
160 g di fragole
10 foglioline di basilico
50 ml di aceto balsamico
peperoncino a piacere
brodo di carne (o vegetale, per la versione veg)

Pulite e lavate le fragole. Tenetene una da parte, per la guarnizione del piatto, e tagliate le altre a dadini. Saltatene 100 g in padella con un filo di olio caldo e aggiungete, dopo un minuto, il riso. Fate insaporire per un altro minuto a fiamma viva. Bagnate a questo punto con l'aceto balsamico. Aggiungete 7 foglioline di basilico e  il peperoncino secondo il vostro gusto. Mescolate, abbassate la fiamma, coprite e continuate la cottura aggiungendo il brodo, poco alla volta.
A 5 minuti dal termine della cottura aggiungete le restanti fragole a dadini: servirà a dare un colore intenso al piatto. Spegnete la fiamma e lasciate riposare per un paio di minuti. Trasferite il risotto nel piatto e decorate con la fragola lasciata da parte, tagliata come meglio gradite. Sistemate le foglioline di basilico fresco e.....gustate in silenzio. Un silenzio che non fa parte degli ingredienti, ma che diventerà, scoprirete, improvvisamente essenziale......abc

Spezzatino di soia con carciofini in agrodolce e gelatina di soia: dove osano i palati arditi

Per molti giorni ho vagato intorno al desiderio di preparare dei bocconcini di soia. Ovviamente non mi sono fermata fino a quando sono stata catturata da un pensiero: e se li preparassi in agrodolce? E cosa, meglio di un carciofino, sarebbe stato bene nel contesto di gusto di un piatto simile?
La soia richiede condimenti importanti, perché di suo non ha sapore. Quello che è nato da questa idea è un piatto deciso, pungente, da proporre a palati arditi.





Ingredienti

30 g di bocconcini di soia disidratati
2 carciofi
120 ml di aceto bianco
240 ml di acqua
2 cucchiaini di zucchero
300 ml di brodo vegetale
sale
farina di riso
salsa di soia
vino bianco
olio

Per prima cosa preparate i carciofi. Puliteli togliendo le foglie più esterne e le punte e lasciando una parte del gambo. Tagliateli in 4 ed eliminate le barbette interne ed eventuali spine. Portate ad ebollizione l'aceto insieme all'acqua, a mezzo cucchiaino di sale e ai 2 cucchiaini di zucchero. Buttateci i carciofi e fate cuocere per 20 minuti circa a fiamma bassa. Spegnete il fuoco quando saranno morbidi e lasciate raffreddare.
Preparate ora il brodo vegetale (mi raccomando che sia intenso perché la soia ha bisogno di sale per acquisire gusto) e portatelo ad ebollizione. Versateci i bocconcini disidratati di soia e fateli rinvenire per 10 minuti. Spegnete il fuoco e fare riposare per altri 10 minuti. Scolateli e strizzateli, togliendo l'acqua in eccesso. Passateli in un piattino con della farina di riso e fateli rosolare in padella con un filo di olio caldo, a fiamma viva, per un paio di minuti. Sfumate con del vino bianco e abbassate la fiamma. Mentre si insaporiscono preparate la gelatina. Stemperate un cucchiaino raso di farina di riso con 3 cucchiai di liquido agrodolce, in cui avete fatto cuocere i carciofi, e 6 cucchiai di brodo vegetale. Mettete sul fuoco e fate addensare la salsa mescolando bene. Aggiungete 2 cucchiaini di salsa di soia, continuando a mescolare. Quando il composto avrà raggiunto la densità desiderata, spegnete la fiamma e lasciate riposare.
Unite i carciofi alla soia, aggiungendo ancora del vino bianco se risultasse troppo asciutto. Impiattate lo spezzatino, versando sopra la gelatina alla soia. E inizi l'avventura......


abc

Oggi mi vesto d’arancio: fiori di zucchina ripieni di merluzzo e olive taggiasche

Ci sono giorni in cui mi metto in testa di voler mangiare quella particolare cosa e non c'è verso di pensare ad altro. Ma neanche da mangiare come capita. Dev'essere studiata in modo che appaghi quanto il palato chiede. Parte così una "prova abiti" in cui accosto, nel mio camerino immaginario, colori, gusti, consistenze, cotture, condimenti. Uno scorrere di idee che continua, incessante, fino a quando tutti i dettagli si sistemano magicamente in uno styling perfetto. Con soddisfazione maneggio e trasformo le materie prime fino a veder sfilare quel piatto che veste armoniosamente le mie papille gustative. Oggi....mi vesto d'arancio.

Ingredienti

1 filetto di merluzzo fresco
8 fiori di zucchina
8 piccole zucchine (1 normale, se i fiori fossero separati)
20 olive taggiasche denocciolate
1/4 di cespo di insalata scarola
latte di avena (o latte vaccino)
1 spicchio d'aglio
1 bustina di zafferano
noce moscata
pepe
sale
vino bianco
pangrattato (io a base di riso, per celiaci)

Sciacquate il filetto di merluzzo e mettetelo a mollo nel latte di avena (o vaccino) fino a coprirlo interamente. Unite il pepe, un pizzico sale, la noce moscata e lo spicchio d'aglio. Amalgamate tutto e lasciate riposare per almeno un'ora.
Versate il pesce con tutto il liquido in una casseruola. Aggiungete la bustina di zafferano che farete sciogliere bene nel latte e cuocete, a fuoco dolce, fino al completo assorbimento del latte.
Lavate e fate cuocere in padella, a fiamma bassa, con un filo d'olio la scarola tagliata a striscioline. Sfumate con un goccio di vino bianco e salate. Dovrà diventare molto morbida e piuttosto asciutta, per cui curatela con attenzione e giratela spesso affinché non bruci.
Quando tutto sarà pronto trasferite scarola e merluzzo in un bicchiere da mixer, unite 10 olive taggiasche e, con un frullatore ad immersione, create una crema omogenea. Aggiungete, a questo punto, le restanti olive tagliate a rondelle. Mescolate tutto e correggete, eventualmente, di sale.
Tagliate in una piccola julienne le 8 mini zucchine, o la zucchina grande. Fatele saltare velocemente in padella a fiamma viva con un filo d'olio e un pizzico di sale e tenetele da parte.
Pulite i fiori di zucchina, lavateli e asciugateli delicatamente.
Farciteli con il composto di merluzzo, aiutandovi con un cucchiaino, e sistemateli a raggiera su un piatto piano. Versateci nel mezzo le zucchine e cospargete tutto con un filo d'olio evo e pangrattato.
Passateli, ora, in forno a 200° per 10° facendoli gratinare bene e serviteli
Amate anche voi vestirvi d'arancio?abc

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