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Uovo scomposto fritto su asparagi filanti: il piatto della tradizione come mai fu fatto

Sicuramente in qualche recondito anfratto della mia testolina, piuttosto lontanto dalla zona di volo del mio unico neurone genietto, abitava, indisturbata, l'immagine di questo tuorlo fritto. Che poi... scusate se è poco, parliamo nientepopodimeno che del tuorlo fritto di Cracco (scusate, ma chi sarebbe???). Probabilmente ai tempi non avevo neanche lontanamente idea di chi fosse tale Carlo Cracco ed oggi, lo scrivo a chiare lettere, NON HO ASSOLUTAMENTE VOLUTO RIPRODURRE LA SUA MAGISTRALE ESECUZIONE. Semplicemente avevo voglia di un uovo scomposto. Semplicemente mi sono posta la domanda "ce la farai, piccola grande Cuocherellona?" e sicuramente mi sono data la risposta ^_^ Primo tentativo: Cuocherellona 1, Carlo Cr....ehm uovo fritto 0. Ho vinto io, certo. Non parliamo di una frittura vera. Sapete bene che ci tengo a nutrire in maniera genuina l'habitat di quel piccolo neurone e di tutto il sistema in esso contenuto. Ma posso solo garantirvi che quella crosticina così delicata e stuzzicante mi ha decisamente conquistato. Intorno ci ho costruito un piatto. Ecco, l'uovo rotto sugli asparagi filanti è sempre stato un piatto apprezzato, in famiglia. Ho pensato di rivisitarlo. Ed eccolo qui, tutto per voi!!

Ingredienti

2 uova
10 asparagi
2 cucchiai di parmigiano grattugiato + q.b.
1 cucchiaino di semi di sesamo
sale
pangrattato di riso
olio evo

Lavate gli asparagi e cuoceteli al vapore. Fateli intiepidire, poi tagliate a tocchetti la parte inferiore, fino circa a 3/4.
Separate i tuorli delle due uova dagli albumi. Raccogliete gli albumi in una ciotola, mentre i tuorli adagiateli sul pangrattato di riso. Coprite delicatamente i rossi, facendo attenzione a non romperli. Lasciateli riposare, in modo che la panatura rassodi bene.
Unite agli albumi le code degli asparagi, i semi di sesamo e il parmigiano. Salate secondo il vostro gusto. Sbattete il tutto con una forchetta, versate in uno stampino (io ne ho usato uno da 15 cm di diametro) e fate cuocere in forno fino al completo rassodamento.
   A questo punto fate saltare gli asparagi tenuti da parte in padella, con un filo di olio evo. Salateli e aggiungete, alla fine, una buona manciata di parmigiano.
Coprite la padella con un coperchio, abbassate la fiamma, e attendete che il formaggio si sciolga, avvolgendo gli asparagi stessi. Quando saranno pronti trasferiteli si un piatto. Sistemate delicatamente i tuorli nella padella calda, con un filo d'olio, e fateli cuocere per un minuto circa a fiamma moderata. A questo punto girateli e procedete con la cottura dalla parte opposta. Cercate di farli cuocere uniformemente, ma ovviamente senza romperli.
Io ero talmente presa da questa fase, che non ho avuto modo di fotografare la cottura. Ma vi dico che.... si può fare ^_^
Adagiate la frittatina di ablumi accanto agli asparagi e unitevi i due tuorli.
Servite e assaporate all'istante. Il tuorlo dovrà rimanere cremosissimo all'interno.

Il contrasto di consistenze, nonché di sapori, renderà piacevole e divertente ogni assaggio e vi farà desiderare di arrivare al momento della rottura della scocca croccante.
  
A quel punto sarà puro piacere....
abc

Cannoli di crèpes “con rinforzo” al gratin: quella folle e sana curiosità che ci spinge ad andare oltre

Ancora crespelle. Ancora asparagi. Come faccio a farvi credere che rarissimamente replico un piatto? Beh, in effetti non è che abbia portato in tavola lo stesso gusto di questa versione. Voglio dire, sugli asparagi non si discute, ma la vera forza di questo piatto sta nella crèpe. Che, lo chiarisco, questa volta le uova le ha eccome. Ma ha anche un'anima che la rende forte e resistente. L'atimo esatto in cui mi sono detta provaci!! credo di aver vissuto una sorta di regressione, dove le associazioni di forme ti portavano a far entrare il solido nel cubo sagonato, ovviamente da quell'unica parte da cui sarebbe potuto passare. Ecco, in un momento di insana follia (e ultimamente faccio sogni e mi rendo portavoce di pensieri alquanto inquietanti), ho immaginato la bella crespella tonda e..... ci ho visto sopra il suo perfetto incastro. Tondo su tondo. Ma qualcuno ci avrà mai pensato? Sicuramente sì, non mi sono neanche messa a cercare. Certo è che queste crèpes qui sono davvero particolari. Creano, in questo insieme di ingredienti, un piatto unico e completo davvero intrigante.

Ingredienti

3 uova
25 g di parmigiano + 20 g
6 fette di mortadella di pollo e taccchino (100 g circa)
25 ml di olio evo + q.b.
30 g di olive di Riviera
50 g di ricotta
12 asparagi cotti al vapore
   sale
noce moscata

Rompete le uova in un recipiente capiente. Unite il sale e la noce moscata e sbattete con una frusta per diversi minuti, fino ad ottenere un composto soffice e spumoso. Sempre con la frusta in azione, versate l'olio a filo e sbattete fino a quando si sarà amalgamato completamente. Grattugiate 25g di parmigiano e tenetelo da parte.
Scaldate un padellino antiaderente del diametro di 20 o 22 cm. Passatevi uno scottex unto di olio e, quando sarà molto caldo, versatevi due cucchiai di pastella. Distribuitela sul fondo, formando un disco tondo e uniforme. Cospargete la superficie con una piccola manciata di parmigiano.
   Adagiatevi sopra una fettina di mortadella (la dimensione dovrà essere uguale tra crespella e salume) e coprite tutto con altri due cucchiai di pastella. Cospargete anche questa in modo da coprire tutta la mortadella e ponete un coperchio sulla padella. Fate cuocere per 40 secondi circa, poi capovolgete la crespella. Procedete per un minuto scarso la cottura e fate scivolare la vostra crèpe su un piatto piano.
Ungete nuovamente la padella e procedete con la cottura, fino a terminare gli ingredienti. Con queste dosi dovranno uscirvi 6 crespelle.
Mentre le crespelle raffreddano, preparate la farcia. Tritate le olive ben sgocciolate, insieme a 20 g di parmigiano e uniteli alla ricotta. Salate leggermente e mescolate bene.
Prendete una crespella alla volta e copritela con una parte del composto appena ottenuto.
Sistemateci sopra, ad un'estremità, due asparagi e arrotolate stretta la crèpe. Adagiate ciascun involtino in una pirofila, uno accanto all'altro.
Irrorate con un filo di olio evo e, volendo, cospargete con un po' di parmigiano grattugiato.
Infornate a 200° per 10/15 minuti circa. Giusto il tempo che si formi una croccante crosticina in superficie. Quindi sfornate e servite.
Assaporate il piatto molto caldo, nel suo contrasto di sapori e nella sua morbida avvolgenza.
La cremosità della farcitura di ricotta e olive renderà piacevole il sapore deciso della crespella e la freschezza dell'asparago darà il suo tocco di vivacità.
Un piatto appagante, completo e gustoso, si può preparare con anticipo e infornare all'occorrenza.

Nuove versione di crespella, con un rinforzo he convince al primo morso!!

abc

Crespelle d’orzo e canapa sativa farcite di asparagi e feta croccante: il piacere di trovare un equilibrio

Le crespelle sono una di quelle forme di cibo a cui davvero non so resistere. Cerco di moderare i miei istinti ricorrendo, nelle volte in cui mi concedo questa coccola, alle versioni senza uova. Non tanto perché non le ami in versione originale (tutt'altro!!), ma per alleggerirle a sufficienza. Nel bilanciamento di valori nutrizionali e calorie il ripieno gioca una parte importantissima, ed equilibrare, con una versione light, queste frittatine irresistibili è una scelta che appaga spirito e corpo. Amante accanita della farina d'orzo, che trovo essere dolce, leggera e fragrante come poche altre, non ho potuto fare altro che portare lei in scena. Ad arricchirla ho scelto una percentuale di farina di canapa sativa. Essendo ricca di grassi preziosi (insaturi, omega 6 e omega 3), oltre ad avere un alto contenuto proteico, il suo utilizzo mi ha permesso di eliminare l'aggiunta dell'olio nell'impasto. Insomma, forse un po' difficili da stendere in cottura, ma con un po' di pazienza il lavoro ripaga e il ripieno può sfoggiare tutto il suo sapore e tutta la sia pienezza. Un primo piatto sicuramente insolito, ma di grande impatto.
Ingredienti 40 g di farina d'orzo 5 g di farina di canapa sativa 70 g di acqua + 10 g per la salsa di asparagi 40 g di latte di avena 12 asparagi cotti al vapore 85 g di feta light sale 1 pizzico di bicarbonato di sodio 15 g di nocciole 3 g di lecitina di soia olio evo per la cottura Setacciate e mescolate tra loro le due farine e il bicarbonato. Aggiungete, poco alla volta, il latte di avena prima e l'acqua dopo. Le dosi indicate potrebbero essere differenti in base alla farina utilizzata, per cui regolatevi. Dovrete ottenere, mescolando bene con una frusta, una crema liscia e piuttosto densa. Salatela e tenetela da parte. Scaldate una padella antiaderente e ungetela con uno scottex imbevuto di olio evo. Quando sarà molto calda versate circa 2 cucchiai di pastella e allargatela bene a coprire il fondo della padella stessa.    Cuocetela, a fuoco moderato, pr circa un minuto, poi giratela e cuocetela per un altro minuto scarso dal verso opposto. Fatela scivolare dalla padella su un piatto, ungete nuovamente la padella e procedete con altra pastella. Dovranno venirvi circa 4 crèpes. Quando saranno pronte procedete alla preparazione della farcia. Tritate le nocciole insieme alla feta e tenetele da parte. Mettete la lecitina in ammollo in 10 g di acqua. Tagliate le code degli asparagi, in modo da tenere una lunghezza, dalla cima, di circa 15 centimetri. Versate le code in un boccale, unitevi la lecitina con l'acqua e un po' di sale. Frullate fino ad ottenere una crema omogenea. Passate a comporre le crèpes. Coprite circa 3/4 di ciascuna crespella con il trito di feta e nocciole (alla fine ve ne dovrà rimanere una parte inutilizzata). Sistemate sopra tre asparagi. ripiegate la parte di crespella libera sopra la farcitura e arrotolatele strette. Sistematele su un piatto, o in una pirofila, una accanto all'altra. Unite la feta rimanente alla crema di asparagi e mescolate bene. Copritevi la superficie delle crespelle  e fate cuocere in forno per circa 15 minuti, a 200°. Utilizzate un ripiano alto, in modo che gratinino in superficie. Quando saranno ben  dorate sfornatele e servitele.    Assaporatele calde, gustando il contrasto di consistenze e di sapori e facendovi travolgere dalla morbidezza della feta, resa sfiziosa dalla granella di nocciole. In una forma insolita. Il sapore rustico della crespella renderà tutto un piacevole gioco di antagonismi. Nutrienti, genuine e con il giusto apporto di carboidrati, proteine, grassi e preziosi valori. Gustarle sarà un'esperienza che non dimenticherete facilmente.  
 abc

Fregola al ragù bianco di pesce, asparagi e albicocche: un esperimento, una personalizzazione e una dedica

E' passato quasi un mese da quando sono tornata dall'esperienza sarda. L'occasione è stata il matrimonio di una cara amica, Eleonora, compagna di studi universitari, compagna di vita e testimone di momenti belli, comunque importanti. Lei e la sua realizzazione di un sogno alimentato pazientemente nel tempo. Luca è un ragazzo di origini sarde, seppur abbia sempre vissuto in quel della provincia torinese. Ed è stato questo legame a portarli sull'isola a promettersi amore eterno. Come ogni volta in cui mi sposto in una "terra straniera", intendendo per straniera luoghi dalle diverse tradizioni rispetto a quelle in cui vivo, cerco di portare con me prodotti tipici da poter studiare e sperimentare in prima persona. Un modo, insomma, per imparare cose nuove e per misurarmi con me stessa. E in questa occasione avevo promesso a Eleonora e Luca di creare un piatto con un ingrediente tipico. Il pane Carasau è stato più volte utilizzato nei miei piatti, ma l'occasione arriva adesso: quel pacco di fregola non può più rimanere chiuso. Artigianale, dalla semola grossa. Non me ne vogliano i sardi, per questa interpretazione del tutto fuori dal comune e insolita, ma io rimango io.... quella pazza che stravolge sempre tutto e che azzarda, sempre. E a voi, miei cari sposini, i miei auguri di una vita felice....



Ingredienti
60 g di fregola sarda (io Pastificio Artigianale Araj)
10 asparagi fini
30 g di polpo
30 g di rana pescatrice
4 albicocche secche
paprika dolce
50 ml di vino bianco secco
sale
olio evo
dado vegetale

Preparate un brodo vegetale, che porterete ad ebollizione. Lavate gli asparagi e fateli sbollentare per un paio di minuti nel brodo. Scolateli e tagliateli in piccole rondelle, partendo dal fondo, fino ad arrivare a un paio di centimetri dalle punte, che terrete da parte per la guarnizione del piatto. Scaldate un cucchiaino di olio evo in padella e fate soffriggere uno spicchio d'aglio tagliato in due. Aggiungete gli asparagi tagliuzzati e fate saltare a fiamma viva per qualche istante. Nel frattempo tagliate il polpo e la rana pescatrice in cubetti piccolissimi. Aggiungeteli agli asparagi e fate consumare, sempre a fiamma viva, la loro acqua.
Versate, a questo punto, il vino bianco, aggiungete la paprika e salate a piacere. Abbassate la fiamma e fate cuocere per circa 15 minuti, coperto, mescolando di tanto in tanto. Non dovrà mai asciugare completamente, per cui eventualmente aggiungete un po' di acqua alla cottura. Tagliate in piccoli tocchetti le albicocche secche e, trascorso il tempo di cottura del pesce, aggiungetele in padella. Mescolate delicatamente e lasciate insaporire bene per pochi minuti. Mantenete sempre il condimento piuttosto umido.
Aggiungete ora la fregola e cuocetela come fosse un risotto: mescolate e lasciate che assorba i sapori del ragù per qualche istante. Versate poco brodo alla volta, mescolate e lasciate cuocere coperto fino al completo assorbimento del liquido. Il tempo di cottura dipenderà dal tipo di fregola utilizzato. Quella che ho cucinato io richiede 10 minuti: controllate il tempo di cottura indicato sulla vostra confezione e regolatevi. L'assaggio è sempre cosa buona e consigliata ; )
Ora non vi resta che impiattare e servire. E, ovviamente, assaporare l'incontro di sapori diversi e complementari.

Sposini (e non).... cosa ne pensate???


abc

Budino di lupini aromatizzato alla salvia e limone con gelatine e pesto di asparagi: anche il caldo è scongiurato!

Quest'anno, contrariamente alle estati passate, il mio appetito risente un po' della stagione. Lo stomaco fa i capricci e devo cercare di convincerlo a fare strada a qualche pietanza, studiando piatti freschi e leggeri. Credo, questa volta, di aver fatto centro! Lo so, io vi parlo di piatti che generalmente vengono presentati come apripasto raccontandovi che sono i miei pranzi e le mie cene. Il caro amico Max dice: "Vai a dosi pediatriche.... certo, così magni tutto". Beh, forse non ha tutti i torti, saranno anche contenute, ma non sono mai improvvisate! Del mio approccio con l'agar agar ve ne ho parlato nel post della Panna cotta alla vaniglia, che ha riscosso un gran bel successo. Da lì è partita una sorta di sfida che, dopo diverse creazioni dolci, ha iniziato a sconfinare nel salato, con il Budino di robiola ai peperoni e basilico. Lo ammetto, un successo anche quello. Questa volta volevo tornare ai miei amatissimi lupini e creare uno sformato freddo che prendesse la loro consistenza e che si accostasse, esaltandoli, a differenti aromi. Beh, il mio stomaco dice che la missione è riuscita. La porzione sarà stata da antipasto, ma il gusto è valso una cena!!

Ingredienti

Per il budino di lupini
100 g di lupini puliti (io li acquisto sottovuoto, trattati con acqua e sale)
200 g di latte di avena
3 foglie di salvia (4 se fossero piccole)
scorza di 1/4 di limone
sale
noce moscata
1 g di agar agar
olio

Per la gelatina e il pesto di asparagi
200 g di acqua
60 g di asparagi
sale aromatizzato
0,5 g di agar agar
5 g di parmigiano
1 cucchiaio di latte di avena
sale

Pulite i lupini togliendo la loro pellicina. Metteteli in un pentolino, versatevi il latte di avena, un pizzico di sale (i lupini sono già abbastanza salati), la scorzetta del limone e l'agar agar e portate a bollore. Lasciate a fiamma bassa e cuocete, da quando inizierà a bollire, per un paio di minuti. Nel frattempo lavate le foglie di salvia, asciugatele bene e, quando avrete spento il fuoco, unitele al latte e ai lupini. Mescolate e fate insaporire per un minuto circa. Passate tutto con un frullatore ad immersione fino ad ottenere una crema omogenea.
Ungete con olio evo una coppetta (o più coppettine, se voleste creare delle mini porzioni) e versateci il composto cremoso. Livellatelo in superficie e lasciatelo raffreddare. Quando sarà freddo mettetelo in frigo almeno per un'ora.
Passate al pesto e alla gelatina. Tagliate a tocchetti il fondo degli asparagi, lasciando circa 15 centimetri di punta intera. Metteteli in 200 g di acqua fredda e portate a bollore, aggiungendo il sale aromatizzato alle erbe (e vi consiglio anche un po' di sale puro.... dovrà essere piuttosto saporita). Fate bollire per una decina di minuti a fiamma moderata. Aggiungete il resto degli asparagi e fate cuocere ancora per qualche minuto. Il tempo dipenderò dalla dimensione degli asparagi stessi. Io ho utilizzato i più sottili. Spegnete il fuoco. Prelevate gli asparagi interi e metteteli da parte. I tocchetti ricavati dal fondo trasferiteli in un bricco e il brodo filtratelo in un pentolino più piccolo.
Aggiungete al brodo 0,5 g di agar agar e fate bollire per un paio di minuti. Nel frattempo tagliate le punte di 12 asparagi (sempre perché io li ho utilizzati piccolini), in pezzi lunghi circa 2 cm. Metteteli in un biccherino (io a forma di cono..... un bicchierino da liquore) e versateci il liquido di cottura, con l'agar agar, che nel frattempo sarà pronto. Fate raffreddare e poi lasciate riposare in frigo per un'ora almeno.
Aggiungete ai fondi degli asparagi messi nel bricco un cucchiaio di latte di avena e mettete nuovamente sul fuoco. Tagliuzzatevi dentro il parmigiano e, non appena arrivato a bollore, spegnete e passate tutto con il frullatore ad immersione. Tagliate gli asparagi rimasti in piccolissimi tocchettini o rondelline e aggiungeteli alla crema appena ottenuta.
A questo punto componete il vostro piatto: alla base versate il pesto di asparagi e parmigiano, nel mezzo posatevi il budino di lupini e accanto le gelatine. Decorate a piacere e servite.

Il sapore del pesto lega deliziosamente all'aroma del budino e le piccole gelatine spezzeranno i sapori, tra un boccone e l'altro.

Ne rimarrete affascinati!abc

Riso venere al parmigiano aromatizzato su cialda di asparagi: colori e sapori in un’alchimia di contrasti

Sempre lui, ancora lui, con il suo profumo dolciastro di cui riempie la casa, in cottura. E' un riso che va d'accordo un po' con tutto, ma che predilige soprattutto i frutti di mare. Ovviamente ho voluto dargli un'identità diversa. Grazie al fascino del suo colore violaceo è interessante giocare con tonalità vivaci. Questa volta ho voluto contrastare con il verde degli asparagi e con il paglierino di parmigiano e del sesamo. Già, perché il parmigiano qui copre un ruolo fondamentale. Sapori, colori, consistenze si cercano e si legano tra loro in un piatto dal gusto deciso.


Ingredienti

70 g di riso Venere
5 asparagi bolliti o cotti al vapore
15 g di parmigiano
5 foglioline di basilico
50 ml di latte di avena (o vaccino)
5 g di semi di sesamo
sale

Portate a bollore l'acqua salata e fate cuocere il riso Venere per 35 minuti (in genere il tempo di cottura è 40 minuti, ma è necessario interromperla prima. Regolatevi assaggiando).
Lavate e asciugate delicatamente le foglie di basilico e tritatele insieme al parmigiano. Mettetene un paio di cucchiaini in un bricco, e il resto tenetelo da parte. Scaldate il latte di riso e, prima del bollore, versatelo poco alla volta nel bricchetto con il parmigiano. Mescolate in modo da sciogliere il formaggio e mettete sul fuoco a fiamma bassa per pochi minuti.
Nel frattempo scolate il riso e versatelo nuovamente nella pentola di cottura. Versateci la crema di parmigiano e fate cuocere fino a quando la crema stessa si sarà addensata.
Tagliate gli asparagi in bastoncini di circa 5 centimetri di lunghezza e fateli saltare a fiamma alta in padella con un filo d'olio, per qualche minuto. Trasferiteli in un piatto, formando un cerchio (sopra dovrete sistemarci il riso), che ricoprirete con 1 cucchiaino di parmigiano (di quello tenuto da parte) e i semi di sesamo. Gratinate in forno per 5 minuti circa.
Quando la salsa del riso si sarà addensata, spegnete la fiamma e unite il parmigiano rimasto, meno un cucchiaino che servirà alla fine, e mescolate bene. Sistemate il riso sopra gli asparagi, copritelo con il parmigiano tenuto da parte e fate gratinare ancora per 5 minuti.
Il mio consiglio è di assaporarlo caldo. In ogni caso.... finisce sempre troppo in fretta!abc

Quiche soffice agli asparagi, l’importanza di farsi notare in un dettaglio che dà carattere

Desiderio, forte desiderio, di torta salata. Ma non la classica torta salata dalla base classica e il ripieno gustoso. No.... volevo che il gusto particolare stesse nell'impasto e che la farcia fosse solo una delicata nuvola di piacere. Ho idealizzato un impasto che non richiedesse uova e che non fosse appesantita da ingenti quantitativi di burro. Che fosse consistente, ma non pastosa, che potesse essere cornice e, al tempo stesso, soggetto del quadro. Ho messo insieme un paio di idee e..... ci ho provato. Non vi aspettate una frolla. Non aspettatevi neanche una sfoglia. Quella che avete davanti a voi è una pasta leggera, che avvolge e guida un tortino che sa il fatto suo!!

Ingredienti

Per la pasta (impasto vegano)
130 g di farina integrale
30 g di margarina
2 coste di sedano
1 carota piccola
20 g di gherigli di noci
sale

Per il ripieno
200 g di ricotta
15 asparagi
1 uovo
sale
noce moscata

Lavate due gambi di sedano e puliteli dai filamenti. Tagliateli a tocchetti e tritateli, insieme alla carota sbucciata e ai gherigli di noce. Dovrà formarsi una poltiglia piuttosto compatta e ben sminuzzata. Se utilizzaste un robot da cucina o un'impastatrice, aggiungete margarina, sale e farina e fate lavorare per il tempo necessario. Se le vostre manine faranno il vostro unico ausilio, formate una fontana con la farina e versate nel mezzo la margarina, il sale e il trito di verdure e noci. Impastate fino ad avere una pasta compatta, ma comunque morbida.
Avvolgete l'impasto nella pellicola e lasciatelo riposare in frigo per mezz'ora. Preparate, nel frattempo, la farcia. Io ho utilizzato degli asparagi buonissimi dell'orto di famiglia, congelati. Se anche voi non li utilizzaste freschi, provvedete ad eliminare quanta più acqua possibile. Diversamente fateli bollire per una decina di minuti e raffreddateli nell'acqua fredda per fermarne la cottura. Tagliate il fondo degli asparagi in tocchetti di circa 1 centimetro, fino a lasciare la parte più tenera dell'asparago intera. Tenete da parte. Mescolate con una frusta la ricotta con il sale, la noce moscata e il tuorlo dell'uovo.
Accendete il forno a 180° e stendete l'impasto formando un disco di mezzo centimetro circa di spessore. Foderate una teglia (28 cm di diametro) con alluminio e rivestite con la sfoglia. Tornate ora alla farcia. Montate a neve fermissima l'albume e aggiungetela alla ricotta amalgamando delicatamente. In ultimo incorporate gli asparagi a tocchetti e continuate a mescolare fino ad ottenere una crema omogenea.
Versate la farcia sull'impasto, sistemate gli asparagi interi in superficie. piegate i bordi della pasta e infornate, per 45 minuti, in forno ventilato.
Sfornate quando sarà ben dorata in superficie.
Tagliate e servite.
La pasta rimarrà morbida, ma non asciutta, darà carattere con il suo sapore e metterà in risalto il soufflé di ricotta, delicato e discreto.... ma presente e gradevole!

abc

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