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Zuppa di lenticchie rosse e castagne con aroma di clementina: una scoperta, che è conferma, che è curiosità

img_5253Ben consapevole del fatto che possa diventare poco credibile, nel continuare a confessare la mia adorazione per quell'alimento, e per quell'altro e per quell'altro ancora, non posso evitare di parlare di castagne senza che il mio cuore abbia un sussulto. Fino a pochi anni fa, legata fortemente alle tradizioni di famiglia in un periodo in cui la spinta verso le differenti prospettive si muoveva con una certa latenza, alla parola castagna seguiva un'associazione olfattiva e uditiva tipica delle caldarroste. Che dipingevano ai miei occhi le forme dell'autunno in un rito conviviale di divertente condivisione. Poi tutto ha iniziato a muoversi in modo differente: la mia curiosità ha cominciato a scalciare, la mia propensione agli accostamenti insoliti ha via via preso piede e mi sono trovata, in uno schiocco di dita, a tuffarmi in piatti dai aspori audaci, inconsueti, talvolta sovversivi. E a delineare, in questo modo, la mia idea di cucina. La prima volta in cui ho accostato il sapore dolce delle castagne ad una pietanza salata è stata qui, in una vellutata di zucca davvero travolgente, seppur sfacciatamente delicata. Ma poco dopo è seguita una zuppa che, seppur ancora non lo sapessi, avrebbe anticipato quella che condivido con voi oggi. Eppure quando ho desiderato questo piatto, non ho pensato al passato, non ho cercato di rievocare sapori. Ho solo dato ascolto al mio desiderio di avvolgenza, calore, pienezza. E in questa scodellina c'è tutto questo. Confermato, scoperto, ritrovato. Ingredienti 100 g di lenticchie rosse decorticate 20 castagne 100 ml di latte vegetale 1 clementina 1 cucchiaio di olio evo sale peperoncino in polvere pepe curcuma Mettete le castagne in un pentolino, copritele con acqua e portate a bollore. Cuocete per circa 20 minuti, quindi sbucciatele e tenetele da parte. Prelevate la buccia della clementina, cercando di escludere la parte bianca. Fatela bollire per una decina di minuti scarsa in acqua e una punta di bicarbonato, quindi trasferitela in una ciotolina, schiacciatela con una forchetta, unitevi l'olio, il sale e il peperoncino. Lasciate insaporire l'olio per una mezz'ora circa. Sciacquate le lenticchie sotto un getto di acqua corrente. Fatele bollire in acqua leggermente salata per una decina di minuti. Nel frattempotagliate le castagne (tutte tranne 4, che vi serviranno per la guarnizione) in piccoli dadini. Versate l'olio aromatizzato in un pentolino e scaldatelo. Versate le castagne tagliate e fate insaporire per qualche istante. Scolate le lenticchie e aggiungetene 2/3 nel pentolino con le castagne. La parte restante di lenticchie frullatela, insieme al latte, alla curcuma e al pepe. Correggete di sale secondo il vostro gusto, quindi versate tutto sul mix di lenticchie e castagne. Lasciate cuocere a fuoco lento per una decina di minuti ancora. Nel frattempo tagliate le 4 castagne tenute da parte in dadini e fatele saltare in padella con un filo di olio e sale, fino a renderle croccanti. Trasferite la zuppa nelle ciotoline, copritela con le castagne tostate e servite. Gustatene la pienezza di sapori, la delicatezza e apprezzate la perfetta genuinità. Non esistono limiti per la rappresentazione del piacere, anche a tavola. Sapori, colori, consistenze: il gioco è infinito e sorprendente. Provare per credere!!abc

Gnocchi di zucca e farro: colori e sapori di un autunno che avvolge e conforta

Ebbene sì, l'autunno inizia a dipingere i piatti e a cambiare le tonalità in tavola, seppur qualche raggio di sole riesca ancora a tener viva l'illusione che questa bizzarra estate non ci voglia abbandonare. E' bellissimo soffermarsi ad ammirare come la natura cambi, come varino i prodotti che la terra ci offre. Ed è particolare percepire anche come cambi lo stimolo della cucina: non più pietanze che ci rinfreschino e ci solletichino, ma piatti sempre più importanti, che ci avvolgano e ci riscaldino. Gusti via via più decisi, consistenze che vanno a diventare importanti, carichi calorici che crescono per permettere al nostro corpo di adattarci alla stagione che sta entrando in scena. Ecco cosa amo dell'autunno: la delicatezza con cui ci dice "ora tocca a me". Amo i suoi sapori, i suoi colori intensi, i profumi intensi. E allora mi soffermo su tutto questo, lasciando da parte quanto l'arrivo della stagione fredda fa stridere, dentro di me. E lo faccio proponendovi la mia prima zucca. Una preparazione, questa, che ho in mente da molto tempo e a cui ora, finalmente, sono riuscita a dare l'identità che sento possa meritare.

Ingredienti

50 g di ricotta
50 g di zucca cotta al forno
1 g di sale
43 g di farina di farro integrale
10 g di farina di farro
15 g di pistacchi tostati non salati
20 g di Camembert
olio evo

Lavate e asciugate accuratamente il rosmarino. Prelevate gli aghi e tritateli finemente, con l'aiuto di una mezzaluna. Il peso del rosmarino tritato dovrà essere di circa 2 grammi.
Strizzate molto bene la zucca (il peso indicato si riferisce alla polpa ben strizzata) e frullatela. Unitevi la ricotta, il sale e il rosmarino sminuzzato e mescolate fino a creare un composto omogeneo.
Setacciate e mescolate le due farine. Unitele, poco alla volta, alla crema di zucca ottenuta, mescolando con una spatola di silicone (io ho impastato nel Bimby a velocità spiga per un minuto). Dovrete ottenere un impasto morbido, ma non troppo appiccicoso.
Spolverizzate di farina una spianatoia e versateci la pasta. Lavoratela velocemente dandole la forma di un panetto e tagliatela in quattro pezzi.
Fate scivolare sotto le mani ciascun pezzo, formando dei filoncini lunghi, di diametro di circa un centimetro.
Tagliate ciascun cordoncino di pasta a tocchetti, formando gnocchi lunghi un paio di centimetri (o comunque della misura che gradirete maggiormente).
Portate l'acqua a bollore e, nel frattempo, tritate i pistacchi e tagliate a fettine il Camembert. Personalmente non amo la crosticina e provvedo sempre ad eliminarla. Mi piace la cremosità del formaggio e pecco, lo ammetto, nel mantenere unicamente la parte morbida togliendo la vera peculiarità di questo formaggio.
Salate l'acqua in ebollizione e buttate gli gnocchi. Mettete a scaldare un cucchiaio di olio evo in una padella e fatelo insaporire con un rametto di rosmarino. Non appena gli gnocchi affioreranno in superficie, scolateli e trasferiteli in padella. Unitevi metà dei pistacchi e saltateli a fiamma viva per un minuto, aggiungendo un po' di acqua di cottura se necessario.
Trasferitene una parte in una pirofila, copritela con qualche fettina di formaggio, una spolverata di pistacchi e procedete così fino a terminare gli ingredienti. Fate gratinare in forno per 5 minuti e servite.




Piatto decisamente consistente, ma dai sapori delicati, vi saprà conquistare forchettata dopo forchettata.

abc

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