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Ravioli di zucca con ripieno al branzino: il formato prescelto di una coccola rara, ma ben elaborata

Proprio poco tempo fa, confrontandomi con altre persone sulle abitudini alimentari, confessai quanto, nelle poche occasioni in cui mi concedo un piatto di pasta, difficilmente ceda ai formati che si trovano in commercio, confezionati. Mi piace mettere le mani in pasta, è risaputo. E mi piace il sapore della pasta fresca, che sia all'uovo o meno.
Quando preparai questo impasto alla zucca - senza uova -, che proposi qui, mi accorsi subito che la quantità avrebbe sfamato l'intero paese in cui vivo ^_^ Mai scoraggiarsi: se creare un punto d'incontro con gli abitanti del proprio paese, in preda ad attacchi di spasmodico altruismo, non è la scelta perfetta, passate al piano B. Ho diviso l'impasto in pezzature che potessero tornarmi utili e l'ho messo a giacere nel congelatore. Con questo piatto ho "sfamato" meno bocche di un paese, ma con grande soddisfazione!!

Ingredienti

Per la sfoglia
210 g di zucca
210 g di semola di grano duro
1,5 g di sale

Per il ripieno
350 g di zucca
35 g di porro
200 g di branzino (ottenuto da 2 branzini di 200 g l'uno)
2 rametti di rosmarino
20 g di mandorle
sale
olio evo

10 g di margarina
parmigiano

Cuocete al vapore, o al forno, la zucca, fino a quando sarà morbida. Lasciatela raffreddare. Frullatene 210 g fino ad ottenere una purea. Salatela, iniziate ad incorporare la semola e impastate, fino ad ottenere una pasta liscia e compatta. Lasciatela riposare, avvolta in un panno, per circa un'ora.
Nel frattempo preparate il ripieno. Tagliate a rondelle il porro e a tocchetti la restante zucca.Fateli saltare in una padella con un folo di olio evo, per qualche minuto. Nel frattempo sfilettate il branzino (io ho cotto al vapore 2 branzini interi non molto grandi) e unite la polpa alla zucca.
Lavate i rametti bi rosmarino, asciugateli e aggiungete gli aghi nella padella. Salate quanto basta e lasciate insaporire tutto, a fiamma bassa, per circa 10 minuti. Quando sarà ben asciutto, spegnete il fuoco e lasciate intiepidire.
Passate con un frullatore ad immersione, fino a creare una crema omogenea. Unite le mandorle, tritandole finemente, e mescolate bene tutto. Tenete da parte la farcia appena ottenuta, in modo che i sapori si assestino e si amalgamino bene, e tornate ad occuparvi della pasta.
Stendete l'impasto, su una spianatoia infarinata, ottenendo una sfoglia sottile un paio di millimetri. Cercate di darle una forma regolare.
Aiutandovi con un cucchiaino, sistemate, a distanza regolare, un po' di ripieno su metà sfoglia. Piegate l'altra metà sopra, cercando di fare fuoriuscire tutta l'aria.
Schiacciate bene, intorno al ripieno, in modo da unire bene tra loro le due sfoglie. Con un coppapasta tagliate i ravioli.
Sistemateli su un ripiano infarinato e lasciateli riposare per circa mezz'ora. In questo modo la sfoglia si asciugherà bene.
Portate ad ebollizione abbondante acqua salata.Immergete i ravioli e fateli cuocere per circa 4 minuti. Dovranno essere piuttosto al dente, quando li scolerete.
Fateli saltare in padella con un po' di margarina e trasferiteli in una terrina.
Cospargete con abbondante parmigiano e passate in forno, a 200°, per circa 20 minuti.
Quando saranno ben dorati in superficie sfornateli. Trasferiteli, caldi e filanti, in un piatto e servite.
Se voleste prepararne in quantità, potranno essere conservati nel congelatore, dopo essere stati bolliti e saltati in padella con la margarina. In quel casp, prima di infornarli, aggiungerete un filo di olio e il parmigiano. La cottura richiederà 40 minuti buoni, ma il risultato sarà assolutamente il medesimo!! Sfoglia croccante, ripieno morbido. Sapori delicati e avvolgenti!

Una vera coccola per il palato.








abc

Spiedini di branzino e pera con riduzione al mosto d’uva, un racconto e il sapore del successo

Avete presente quelle giornate.... wow...che iniziano con il sorriso e con una carica in corpo pazzesca? Il sole splende alto, la lista delle cose da fare è notevole, ma contempla solo impegni graditi e passioni, anche nel lavoro. Parto in quarta, sapendo che ci sarà da galoppare, ma ogni cosa si incastra alla perfezione nei ritmi quotidiani e negli orari. E lo sento.....oggi è una di quelle giornate da successo!! Sì, oggi concluderò grandi cose.
Amo il mio lavoro, lo amo con tutta me stessa, e quando c'è da correre dietro ad un filo che non riesce ad entrare nella cruna dell'ago....un po' mi sento stimolata. E oggi di stimoli ne ho avuti tanti!! Ma loro.....intendo dire.....i miei amici Ivano e Irene, che quegli stimoli me li hanno procurati.....sono all'oscuro di tutto! Loro mi immaginavano con i capelli dritti, il fumo nelle orecchie e le occhiaie nero pece, gestire le loro richieste e accogliere le indecisioni, mentre le mie idee, sollecitate da quel turbinio scomposto di viaggi, date, ombrelloni, orari e quotazioni, si definivano intorno a questo piatto che.... corona magistralmente i presupposti di un risveglio da favola! Cari amici miei, questo piatto racconta di voi e porta con sé quel sapore di.....tropici!!!! Perché, sì, lo ammetto.....è arrivato anche il secondo successo: ho accontentato la loro richiesta. Valigie in vista!!!!!!!!!!!! L'anniversario speciale si tinge di magia...

Ingredienti
1 branzino (oppure 2 filetti)
1 pera Williams rossa
1 cucchiaio di mosto d'uva cotto
2 cucchiai di aceto balsamico
1 carota
25 g di porro
sale
pepe
zenzero
6 bacche di ginepro

Lavate la pera e tagliatela a spicchi. Bagnatela con il composto di mosto e aceto balsamico a cui avrete aggiunto 4 cucchiai di acqua e le bacche di ginepro. Di tanto in tanto girate gli spicchi, in modo che insaporiscano bene su entrambi i lati. Lasciate marinare per un paio d'ore almeno.
Sfilettate il branzino e ricavate delle striscioline larghe un paio di centimetri e lunghe una decina (dipenderà dalla grandezza del filetto). Con i ritagli create un fumetto, aggiungendo la carota pulita e tagliata a rondelle e il porro affettato. Salate, unite lo zenzero a piacere e lasciate bollire a fuoco dolce fino a quando l'acqua si sarà quasi completamente consumata. Passatela con un frullatore ad immersione rendendola una crema vellutata e tenetela al caldo.
Preparate gli spiedini alternando le fettine di pera con quelle di branzino arrotolate su se stesse. Ponete gli spiedini su una teglia, salateli, aggiungete pepe a piacere e infornate, a 200°, per circa mezz'ora. Il branzino dovrà risultare dorato, ma non dovrà seccare.
Raccogliete il mosto in un pentolino e fatelo ridurre, a fiamma bassa, insieme alle bacche di ginepro. Controllate che non bruci, mi raccomando!!!! E' facile che accada quando inizierà a consumarsi....
Quando gli spiedini saranno cotti sfornateli e sistemateli su un piatto.
Versateci sopra la riduzione di mosto e accompagnate il tutto con la salsina di carote, che avrete versato in uno scodellino.
Il dolciastro del mosto, insieme alla pera, daranno valore alla delicatezza del branzino. La vellutata contrasterà i sapori, rendendo vario e gradevole il vostro piatto!

Credo che questa sia davvero una giornata di successi!!!




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