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Budini di pera al rosmarino: l’incontro irresistibile tra sorpresa e piacere in una cornice di semplicità

C'è una cosa che mi tiene lontana dall'immagine di una perfetta foodblogger: alla cura dei dettagli, delle rifiniture, delle inquadrature, preferisco la convivialità, quando il piatto che presento dev'essere fotografato nel momento stesso in cui lo condivido. E per questo budino è davvero andata così. Non sarei riuscita a dedicare tempo alle decorazioni quando, allargando i margini dell'immagine, mi trovavo immersa in un contesto così ampio e vario. Anche voi avreste faticato a concentrarvi su un solo dettaglio ^_^ Pensando poi al desiderio di affondare un cucchiaino in tanta morbida meraviglia.... beh, devo dire che ho già fatto molto :D
Se per me l'incontro audace di sapori insoliti è ormai pane quotidiano, sono consapevole che per qualcuno potrebbe stridere un po' immaginare un dolce al sapore di rosmarino. La mia mamma rientra in questa categoria. Ma fa parte anche di una sottocategoria: quella rassegnata alla curiosità! Della serie "io non lo farò mai, ma se ci pensi tu non mi sottraggo all'assaggio". Che poi finisce con "sorprendente!!". Ecco, questo dolce è sorprendente. Delicato, leggero, avvolgente, sa stupire e appagare. Toglie quel desiderio di qualcosa di sfizioso senza appesantire troppo il nostro sistema ^_^
Cosa chiedere di più?

Ingredienti

4 biscotti tondi (per me fatti con questo impasto)
2 pere Angelys
4 rametti di rosmarino
1 cucchiaino di farina di limoni
1 cucchiaino raso di pepe macinato
15 g di maizena
1/2 cucchiaino di agar agar

Sbucciate le pere e tagliatele in piccoli pezzi. Mettetele in un pentolino e fatele cuocere, a fiamma bassa. Nel frattempo tritate finemente gli aghetti del rosmarino, precedentemente lavato, e unite tutto alla frutta, insieme al pepe e alla farina di limone.
Lasciate cuocere fino a quando la frutta diventerà morbida. Ci vorranno almeno 30/40 minuti. Setacciate la maizena e aggiungeteci l'agar agar. Stemperate con un po' di purea di frutta, quindi versate tutto nel pentolino delle pere.
Con un frullatore ad immersione create una crema liscia e vellutata, quindi lasciate cuocere ancora per un paio di minuti.
   Versate la crema in quattro stampi da budino, senza riempirli conpletamente. Coprite ciascuno stampo con un biscotto, quindi fate raffreddare. Quando saranno a temperatura ambiente spostate gli stampi in frigorifero e lasciateli almeno un paio d'ore. Io li ho preparati il giorno prima, per cui sono stati in frigorifero tutta la notte.
Al momento di servire rovesciate gli stampi su dei piattini e..... decorate a piacere o assaporate senza attesa :D
Il biscotto che ho utilizzato io era molto friabile, ma non mi sono preoccupata che il risultato non fosse perfetto. Il sapore era decisamente all'altezza delle aspettative e, per quanto l'occhio voglia la sua parte, qui la gola ha avuto la meglio ^_^

Il cucchiaino ha fatto il suo tuffo in men che non si dica e i sapori si sono armonizzati splendidamente in questa cassa armonica che è il nostro palato.

Scegliendo il biscotto giusto questa proposta si presta ad essere una perfetta scelta vegana e gluten free ; )


abc

Budino di pesche su miglio al cioccolato: la proiezione di un pensiero audace

Quando vi parlai di questa confettura, in realtà, il mio pensiero navigava oltre. Quella crema di pesche, Rhum e salvia è nata avendo ben chiara la sua successiva contestualizzazione. L'idea mi frullava in testa da lungo tempo: quella base di miglio al cioccolato mi incuriosiva al limite della resistenza ^_^ e non avrei potuto che mettere in atto un altro piccolo esperimento e assaggiarne il risultato. Se il principio di cottura di questa preziosa pianta erbacea è quello dell'assorbimento, perché non evolverlo e sfruttarne le potenzialità? Così ho arricchito la quantità di liquido richiesta con del fondentissimo cacao. Che, insieme alle pesche, al retrogusto di Rhum, alle nocciole, in un incontro di consistenze diverse, rendono l'esperimento decisamente riuscito. E, il dolce, assolutamente adatto anche a chi persegue un'alimentazione controllata, appaga papille e anima.

Ingredienti

50 g di miglio
10 g di cacao amaro
170 g + 20 ml di latte di soia 
5 g di zucchero di canna grezzo   
1/2 cucchiaino di agar agar 
1 limone (scorza)  
1 vasetto da 350 ml di confettura di pesche
20 g di nocciole   

Iniziate mescolando la scorza grattugiata del limone alla marmellata di pesche. Tenete da parte e lasciate insaporire.
Sciogliete in 170 g di latte do soia il cacao e lo zucchero di canna. Versatevi il miglio, precedentemente sciacquato sotto acqua corrente, e ponete tutto sul fuoco, coperto. Portate ad ebollizione, quindi abbassate la fiamma e fate cuocere fio al completo assorbimento del liquido. Spegnete, quindi, la fiamma e lasciate intiepidire.
   Dividete il miglio in due vasetti e compattatelo bene al fondo. Lasciatelo riposare.
Scioliete l'agar agar in 20 ml di latte di soia, quindi versate tutto nella confettura di pesche. Portate ad
ebollizione e lasciate cuocere per circa 3 minuti.
A questo punto spegnete il fuoco e versate la crema sopra il miglio. Lasciate raffreddare a teperatura ambiente, fino a quando sarà tiepido. Quindi spostate i vasetti in frigorifero e lasciateli per almeno un'ora. In questo modo il dolce acquisirà consistenza.
Prima di servire spezzettate le nocciole in un mortaio, piuttosto grossolanamente, e coprite la superficie.

Tenete i budini fuori dal frigo un'oretta prima dell'assaggio.

Non vi resta che assaporare questo insolito dessert.

Sapori, consistenze.... un modo diverso per stupire i vostri ospiti, e per coccolare i vostri palati!!


abc

Budino “trestrati” pistacchio, pera e zafferano, riso Venere: il dolce speciale che meritano le persone speciali

Ospiti speciali a pranzo. Un evento improvvisato, del tipo "ma se lui lavora, perché tu e il cucciolo non venite a pranzo da me?". E quando a queste proposte la risposta affermativa non si lascia attendere, il mio cuore si riempie di genuina felicità. Occhi trasparenti, sorriso sincero di chi affronta la vita con forza e dignità. Anima tanto semplice quanto splendida. Sensibile come solo le persone speciali sanno essere. E' stata una casualità a farci conoscere. Ma persone così non si possono perdere. La vita è bella, ma è dura. Talvolta regala, spesso toglie. Niente ci avrebbe potuto separare. Niente ci ha separato. Il suo sguardo parla, implora, ascolta, accoglie, non cede mai ad una disattenzione. In punta di piedi mi ha reso partecipe di un evento magico e quasi con timore mi ha chiesto di esserci, accanto a lei. E lei forse non ha compreso pienamente quanto questo mi faccia piacere, quanto mi dia forza e coraggio. Ho avuto la pelle d'oca per tutto il tempo di racconti, di sogni.... e in una giornata calda come quella vi garantisco che si trattava di vera emozione. Un cucciolo, il suo, che ha la luce negli occhi, il sorriso da conquistatore. Un cuoricino grande come due cuori. Due cuori che si parlano e che rendono la loro una famiglia speciale. E le cose speciali, si sa, spesso sono difficili. Lo vedo dai suoi occhi di mamma che facile non è..... e per questo so che il valore che darà ad ogni respiro la renderà donna grande e invincibile. Questo pensiero è tutto per lei. Questo pensiero è tutto per te.

Ingredienti

Per il budino di pistacchi
55 g di pistacchi tostati non salati
20 g di fruttosio
200 ml di latte di avena
1 g di agar agar

Per la gelatina di pere
5 pere coscia
10 g di zucchero grezzo di canna
1 bustina di zafferano
20 ml + 100 ml di acqua
1,5 g di agaranta (io Biovegan)

Per il budino di riso Venere
100 g di riso Venere
250 ml di latte di avena
250 ml + 100 ml di acqua
15 g di fruttosio
1/2 stecca di vaniglia
1,5 g di agar agar

Sgusciate i pistacchi cercando di eliminare le pellicine che li avvolgono.
Versate in una casseruola 200 ml di latte di avena, aggiungete i pistacchi, il fruttosio e portate ad ebollizione. Lasciate bollire, a fiamma bassa, per una buona mezz'ora. I pistacchi dovranno ammorbidirsi bene. Spegnere il fuoco e passare tutto con il frullatore ad immersione, fino ad ottenere un composto liscio ed omogeneo.
Stemperate l'agar agar con 100 ml di latte di avena freddo e aggiungetelo alla crema di pistacchi. Portate a bollore e lasciate la fiamma bassa per un paio di minuti, mescolando continuamente affinché non attacchi alla casseruola.
Versate la crema calda negli stampini monodose (oppure uno grande) riempiendoli per 1/3. Lasciate raffreddare in frigo per almeno un'ora (mezz'ora vedrete che sarà sufficiente, ma melius abundare quam deficere).
   Nel frattempo unite in un'altra casserluola 250 ml di latte e 250 ml di acqua, aggiungete il sale e il fruttosio e versateci il riso Venere. Portate ad ebollizione e fate cuocere fino a far consumare completamente il liquido, aggiungendo la stecca di vaniglia incisa a metà nel senso della lunghezza.
Sbucciate le pere e tagliatele a cubetti. Versatele in una padella con lo zucchero di canna e lo zafferano sciolto in 20 ml di acqua. Accendete il fuoco e fate cuocere per 20 minuti circa.
Sciogliete l'agaranta versando poco alla volta i 100 ml di acqua. Portate il liquido ad ebollizione, lasciatelo bollire per 2 minuti e versatelo nelle pere, ancora calde. Lasciate cuocere ancora per un paio di minuti, mescolando bene. Vedrete la consistenza cambiare con il passare dei minuti.
Versate la composta ottenuta negli stampi, sopra il budino di pistacchi che, nel frattempo, si sarà rappreso. Cercate di fare aderire bene alle pareti degli stampi le pere e cercate di livellarle in superficie. Ponete nuovamente gli stampi in frigorifero e lasciate raffreddare per un'altra mezz'ora (anche un'ora, sempre per lo stesso concetto espresso prima).
Togliete ora la stecca di vaniglia dal riso. Sciogliete l'agar agar nei 100 ml di acqua, aggiungendola poco alla volta in modo da non formare grumi. Aggiungete il liquido nel riso, ormai cotto, e lasciate bollire per circa 2 minuti.Spegnete il fuoco e versate il riso come ultimo strato negli stampini.
Coprite gli stampi con i loro coperchi (o con della pellicola trasparente) e lasciate raffreddare e riposare in frigo per almeno due ore.
Io li ho preparati la sera prima, ma l'assaggino che mi sono riservata per testare la riuscita l'ho assaporato dopo circa 1 ora.... ed era perfetto!
Capovolgete gli stampi su un piattino da dessert e servite.
Le tre consistenze giocano ruoli complementari che, grazie ai sapori diversi e contrastanti tra loro, renderanno appagante il gusto di questo particolare budino.

Ovviamente una persona speciale non avrebbe potuto meritare altro che un dolce speciale. E sia lei che il cucciolo, in un meraviglioso gioco di cucchiaini vaganti, hanno apprezzato!!abc

Budino di lupini aromatizzato alla salvia e limone con gelatine e pesto di asparagi: anche il caldo è scongiurato!

Quest'anno, contrariamente alle estati passate, il mio appetito risente un po' della stagione. Lo stomaco fa i capricci e devo cercare di convincerlo a fare strada a qualche pietanza, studiando piatti freschi e leggeri. Credo, questa volta, di aver fatto centro! Lo so, io vi parlo di piatti che generalmente vengono presentati come apripasto raccontandovi che sono i miei pranzi e le mie cene. Il caro amico Max dice: "Vai a dosi pediatriche.... certo, così magni tutto". Beh, forse non ha tutti i torti, saranno anche contenute, ma non sono mai improvvisate! Del mio approccio con l'agar agar ve ne ho parlato nel post della Panna cotta alla vaniglia, che ha riscosso un gran bel successo. Da lì è partita una sorta di sfida che, dopo diverse creazioni dolci, ha iniziato a sconfinare nel salato, con il Budino di robiola ai peperoni e basilico. Lo ammetto, un successo anche quello. Questa volta volevo tornare ai miei amatissimi lupini e creare uno sformato freddo che prendesse la loro consistenza e che si accostasse, esaltandoli, a differenti aromi. Beh, il mio stomaco dice che la missione è riuscita. La porzione sarà stata da antipasto, ma il gusto è valso una cena!!

Ingredienti

Per il budino di lupini
100 g di lupini puliti (io li acquisto sottovuoto, trattati con acqua e sale)
200 g di latte di avena
3 foglie di salvia (4 se fossero piccole)
scorza di 1/4 di limone
sale
noce moscata
1 g di agar agar
olio

Per la gelatina e il pesto di asparagi
200 g di acqua
60 g di asparagi
sale aromatizzato
0,5 g di agar agar
5 g di parmigiano
1 cucchiaio di latte di avena
sale

Pulite i lupini togliendo la loro pellicina. Metteteli in un pentolino, versatevi il latte di avena, un pizzico di sale (i lupini sono già abbastanza salati), la scorzetta del limone e l'agar agar e portate a bollore. Lasciate a fiamma bassa e cuocete, da quando inizierà a bollire, per un paio di minuti. Nel frattempo lavate le foglie di salvia, asciugatele bene e, quando avrete spento il fuoco, unitele al latte e ai lupini. Mescolate e fate insaporire per un minuto circa. Passate tutto con un frullatore ad immersione fino ad ottenere una crema omogenea.
Ungete con olio evo una coppetta (o più coppettine, se voleste creare delle mini porzioni) e versateci il composto cremoso. Livellatelo in superficie e lasciatelo raffreddare. Quando sarà freddo mettetelo in frigo almeno per un'ora.
Passate al pesto e alla gelatina. Tagliate a tocchetti il fondo degli asparagi, lasciando circa 15 centimetri di punta intera. Metteteli in 200 g di acqua fredda e portate a bollore, aggiungendo il sale aromatizzato alle erbe (e vi consiglio anche un po' di sale puro.... dovrà essere piuttosto saporita). Fate bollire per una decina di minuti a fiamma moderata. Aggiungete il resto degli asparagi e fate cuocere ancora per qualche minuto. Il tempo dipenderò dalla dimensione degli asparagi stessi. Io ho utilizzato i più sottili. Spegnete il fuoco. Prelevate gli asparagi interi e metteteli da parte. I tocchetti ricavati dal fondo trasferiteli in un bricco e il brodo filtratelo in un pentolino più piccolo.
Aggiungete al brodo 0,5 g di agar agar e fate bollire per un paio di minuti. Nel frattempo tagliate le punte di 12 asparagi (sempre perché io li ho utilizzati piccolini), in pezzi lunghi circa 2 cm. Metteteli in un biccherino (io a forma di cono..... un bicchierino da liquore) e versateci il liquido di cottura, con l'agar agar, che nel frattempo sarà pronto. Fate raffreddare e poi lasciate riposare in frigo per un'ora almeno.
Aggiungete ai fondi degli asparagi messi nel bricco un cucchiaio di latte di avena e mettete nuovamente sul fuoco. Tagliuzzatevi dentro il parmigiano e, non appena arrivato a bollore, spegnete e passate tutto con il frullatore ad immersione. Tagliate gli asparagi rimasti in piccolissimi tocchettini o rondelline e aggiungeteli alla crema appena ottenuta.
A questo punto componete il vostro piatto: alla base versate il pesto di asparagi e parmigiano, nel mezzo posatevi il budino di lupini e accanto le gelatine. Decorate a piacere e servite.

Il sapore del pesto lega deliziosamente all'aroma del budino e le piccole gelatine spezzeranno i sapori, tra un boccone e l'altro.

Ne rimarrete affascinati!abc

Budino di robiola con peperoni e basilico: tutto il piacere della stagione calda…. senza compromessi

Io amo il caldo, e non importa se i piedi si gonfiano, se si suda tre volte tanto, se si abbassano le persiane per mantenere costante la temperatura di casa, se qualsiasi vestito risulta essere troppo pesante..... amo tutto ciò che la bella stagione porta con sé!! E quei piccoli difettucci e inevitabili disagi che ne conseguono cerco di fronteggiarli al meglio. Anche a tavola. Il piatto di cui vi parlerò oggi è un freschissimo compromesso tra necessità e piacere. La freschezza di ogni boccone rende gradevole il pasto e il sapore delicato, con una piacevole contrapposizione di consistenze, lo trasforma in una libidine vera e propria. Semplice, veloce, sfizioso, assomiglia ad una cheesecake ma ha la leggerezza di un soufflé. E con questo piattino sperimento anche l'utilizzo dell'agar agar su una portata salata. Insomma, questo è ciò che definisco sano e appagante risultato !

Ingredienti

2 gallette integrali di sesamo e amaranto (io Allos)
1 cucchiaino colmo di semi di sesamo
1 cucchiaio raso di margarina
100 g di robiola
1/4 di peperone giallo arrostito
1/4 di peperone rosso arrostito
1 cucchiaino di capperi
6 foglie di basilico fresco
noce moscata
100 ml di latte di avena (o vaccino)
1 g di agar agar
sale

Io avevo i peperoni arrostiti già pronti. Eventualmente procedete con la preparazione facendoli cuocere in forno fino a quando saranno ben dorati (quasi abbrustoliti). Poneteli in un contenitore chiuso fino a farli intiepidire e puliteli privandoli di semi e pelle. Sfilettateli. Prendete il quarto di peperone giallo e tagliate 4 striscioline sottili che vi serviranno per la decorazione. Fate lo stesso anche con il quarto di peperone rosso.
Mettete a bollire il latte di avena con l'agar agar e la noce moscata. Da quando inizierà a bollire abbassate il fuoco e continuate la cottura per circa 4 minuti.
Nel frattempo sbriciolate le gallette integrali, unitevi i semi di sesamo e la margarina. Impastate tutto fino a renderlo un composto omogeneo e pressatelo bene sul fondo di uno stampo. Mettete in frigo a riposare.
Togliete il latte con l'agar agar dal fuoco e fatelo intiepidire (mi raccomando non dovrà raffreddare, perché l'agar agar lo trasformerebbe in un budino). Versate in un bicchiere da mixer la robiola, le foglie di basilico lavate e asciugate, i peperoni, i capperi e un pizzico di sale. Frullate tutto fino ad ottenere una crema densa e omogenea. Aggiungete quindi il latte di avena e frullate ancora.
Prendete il vostro stampo con la base di gallette e versateci sopra la crema. Fate raffreddare e poi mettete in frigo, per almeno un'ora.
Sformate il budino su un piatto e decoratelo con le striscioline di peperone tenute da parte ed eventualmente dei capperi. Servite e gustate.
All'occorrenza si potrebbe presentare anche come aperitivo, tagliato a quadrotti. E' sicuramente sfizioso e leggero.


Un boccone tira l'altro.....
abc

Budino di miglio e pere Packam’s con striature fondenti: un tarlo, una domanda e due risposte

Era da giorni che desideravo cimentarmi in questo esperimento. L'impiego di un cereale, il miglio, in un dolce. Per molti è insolito come sostituto della pasta, figuriamoci in versione sweet. Ma questo tarlo continuava a tormentarmi e..... a cosa abbinarlo? Ho trovato una qualità di pera mai sentita prima (mi vorranno perdonare coloro che sono più edotti di me). E' vero, con tutte le Abate e le Williams che produciamo in Italia io devo proprio andare a prendermi una pera australiana della fine dell'800? Mi piace provare, scoprire, assaggiare e capire.... E allora sì, vi dico che sono andata a prendermi quattro begli esemplari di pera Packam's. Nel tentativo di capire se la mia idea di budino al miglio avesse riscontri nella realtà quotidiana ho trovato una ricetta decisamente invitante su uno dei siti che amo maggiormente consultare: Cucina Naturale. La ricetta originale la trovate qui. Io mi sono permessa di apportare un po' di modifiche in base a ciò che avrei voluto utilizzare. Ovviamente ho usato le pere e, visto che il cioccolato con le pere ci sta divinamente, ho mantenuto questo dettaglio, senza però uniformare l'impasto. Trovo sia sfizioso creare queste piacevoli e golosissime macchie e striature fondenti. Anche al palato risultano gradevoli, come tutto l'insieme.... provare per credere!!
Se considerassimo questo budino il dolcetto della colazione, le 290 kcal per porzione sarebbero anche perfette!!

Ingredienti

1 pera Packam's 80 kcal
40 g di miglio 144 kcal
250 g di latte di riso alla vaniglia 170 kcal
125 g di acqua
25 g di mandorle 153,5 kcal
5 g di zucchero di canna integrale 20 kcal
20 g di malto di riso 63,2 kcal
50 g di cioccolato fondente 253 kcal
1,5 g di agar agar
1/2 cucchiaino di zenzero in polvere
1 pizzico di sale
cocco per decorare

Sciacquate bene il miglio (ricordate che tutti i cereali vanno sempre sciacquati prima dell'utilizzo per rimuovere ogni impurità, scorie, polveri, corpi estranei e chicchi frantumati) e ponetelo in una casseruola con il latte di riso, l'acqua l'agar agar le mandorle precedentemente tritate e il pizzico di sale. Mettete sul fuoco e, una volta raggiunto il bollore, abbassate la fiamma e cuocete per circa 25 minuti, girando di tanto in tanto, soprattutto dopo la metà cottura, per evitare che i chicchi si addensino in fondo al pentolino.
Mentre il miglio cuoce, sbucciate la pera e tagliatela a dadini piuttosto piccoli. Mettetela in un pentolino insieme allo zucchero di canna e accendete il fuoco, mescolando in modo da coprire uniformemente i pezzettini di pera di zucchero.
Quando inizierà a scaldare aggiungete lo zenzero e mescolate ancora. Cuocete a fiamma moderata, con un cucchiaio di acqua, fino a quando lo zucchero inizierà a caramellare. Abbiate cura di girare con frequenza, in modo che non si attacchi al padellino.
Quando le pere avranno raggiunto un colore ambrato (lo zucchero è poco quindi non si formerà un vero caramello), spegnete il fuoco e lasciate riposare.
A questo punto il miglio sarà cotto. Toglietelo dal fuoco e frullatelo fino a creare una crema liscia e omogenea, senza che ci siano più i grumetti.
Aggiungete il malto di riso, le pere caramellate e mescolate bene. Cuocete ancora, a fiamma bassa, per 10 minuti, poi spegnete il fuoco e fate riposare per qualche minuto.
Tritate grossolanamente il cioccolato fondente e unitelo alla crema. Questa operazione dovrà essere eseguita quanto più velocemente possibile, senza mescolare troppo il composto, in modo da non sciogliere le scagliette di cioccolato e lasciare le striature nella crema.
Versate il composto in stampini mono porzione (o in un unico stampo se preferiste) e lasciate raffreddare. Quando sarà freddo mettete in frigo per qualche ora.

Con queste dosi vi verranno 3 stampi monoporzione.

Io ve ne propongo anche una versione più cioccolatosa... In sostanza sarà sufficiente mescolare metà del cioccolato fino a farlo sciogliere completamente e metà lo unite poco prima di versare nelle forme.


Vi garantisco che con entrambe c'è da leccarsi i baffi!abc

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