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Biscotti di farro al burro di arachidi con crema di cannellini e cioccolato

Mi è sembrato eterno, il tempo trascorso dall'ultimo biscotto sfornato. "E' impossibile!!!!", mi sono detta. Io adoro i biscotti, non compro biscotti, produco biscotti, invento biscotti, sogno biscotti, divoro biscotti, regalo biscotti. Come può essere che, per così tante settimane, abbia rinunciato a tutto questo??? Come può essere che, per tutto questo lungo periodo, non abbia dato libero sfogo alla mia creatività??? Per riprendere le sane e buone abitudini, ho dunque scelto uno dei miei biscotti preferiti: quello con la farcitura. E dal momento che il solito a me non piace, ho immaginato un'interpretazione in pieno stile La Cuocherellona. Forte di una preparazione proposta con successo ai miei amici di corso La Buona Dispensa, ho pensato di contestualizzare tutto e di dare un valore aggiunto a quella soffice, gustosa, avvolgente crema. Che, per inciso, prima ha conquistato, poi ha sorpreso. Perché cercare il piacere nei soliti ingredienti è un po' come desiderare nuove albe affacciati alla stessa finestra. Ingredienti Per i biscotti 210 g di farina di farro integrale 450 g di burro di arachidi (per me autoprodotto) 20 g di zucchero bruno 2 tuorli d'uovo 100 ml di bevanda vegetale di avena (o latte a piacere) 1 limone bio 6 fave di cacao Per la crema di cannellini 200 g di fagioli cannellini secchi 100 g di cioccolato fondente al 72% 10 g di zucchero bruno 1 cucchiaino di zenzero fresco grattugiato 1 cucchiaio di olio di nocciole cannella a piacere 1 pizzico di sale Mettete in ammollo i fagioli per una notte intera. Sciacquateli, metteteli in una pentola capiente, copriteli di acqua e fateli cuocere, dal momento dell'ebollizione, per un paio di ore. Dovranno diventare morbidissimi. Spegnete la fiamma e lasciate intiepidire. Versate in un boccale la farina con il burro di arachidi, lo zucchero e i tuorli. Impastate fino ad amalgamare tutti gli ingredienti. Pestate le fave di cacao in un mortaio, quindi aggiungetele all'impasto, insieme alla scorza del limone grattugiata e al latte. Continuate ad impastare, fino a formare un panetto compatto. Avvolgetelo in un foglio di pellicola trasparente e lasciatelo riposare in frigorifero per almeno un'ora. Nel frattempo preparate la crema: frullate i cannellini insieme allo zucchero, allo zenzero, alla cannella e al sale. Versate l'olio di nocciola e rendete tutto una vellutata. Fate fondere il cioccolato, quindi versatelo sulla crema di fagioli e mescolate, amalgamando bene tutto. Tenete da parte. Riprendete l'impasto, lasciatelo una decina di minuti a temperatura ambiente, quindi spendetelo in una sfoglia piuttosto sottile. Tagliate i biscotti ricavando in egual numero basi e parti forate. Sistemate i biscotti su un teglia e cuocete, a 180°, per 20 minuti. Sfornate i biscotti e, una volta intiepiditi, sistemate su ciascuna base mezzo cucchiaino di crema. Coprite ciascuna base con un biscotto forato, e fate raffreddare completamente. Conservate i biscotti (che riuscirete a non mangiare) in un barattolo o in un contenitore chiuso. I miei sono arrivati alla settimana, quindi.... :) Potrete utilizzare questa crema di cannellini in sostituzione della diffusa crema alle nocciole (non farò nomi nel rispetto dei principi di questa pagina :D ): ne guadagnerà il vostro corpo, la vostra gola e il vostro spirito!! abc

Crostatine integrali “avo-choc” e pera al burro di arachidi

Ancora dolci. Ancora cioccolato. Ancora avocado. Ancora il binomio cioccolato-pera. Ancora scelte mirate verso ingredienti sani. Ancora il desiderio di dimostrare che il benessere ha sapori davvero travolgenti. Ancora le mie folli planate verso un ridottissimo utilizzo di zuccheri. Beh, ormai sapete che la piega presa sia quella di farmi paladina del sano con stile e soprattutto del sano con gusto. Questo non vuol dire arenarsi su concetti già assunti, ma divertirsi a provare, cercare, migliorare, scoprire, testare e anche condividere, per dimostrare e convincere quanto fondate siano queste teorie e, soprattutto, quanta concretezza prendano nella pratica. E allora beccatevi queste crostatine che, lo confesso senza timori di presunzione, profumavano di successo già in fase embrionale :D Ma che vengono a bussare sui vostri monitor in una replica che sarà sicuramente perpetuata, gustata, apprezzata, divorata, amata.... Perché se si fa del buono e ci si diverte, vale sempre la pena ripetersi. E, nel ripetersi, migliorarsi anche. Ingredienti Per la base 200 g di burro di arachidi* 180 g di farina di farro integrale 30 g di crusca di avena 20 g di zucchero bruno (per me Mascobado) 30 g di bevanda vegetale (per me di avena) 1/2 cucchiaino di vaniglia in polvere Per la farcia 100 g di polpa di avocado 150 g di cioccolato fondente (per me 75%) 25 g di bevanda vegetale (per me di avena) 5 g di cacao amaro in polvere 1 pera Pesate gli ingredienti secchi e mescolateli tra loro. Uniteli al burro di arachidi freddo (io lo preparo e lo conservo in frigorifero) e iniziate ad impastare. Aggiungete il latte necessario a creare un impasto compatto, ma non troppo umido. Dovrà sbriciolarsi piuttosto facilmente, ma rimanere legato. Ungete le formine da crostatina (con queste dosi ne vengono circa 10 da 10 cm di diametro) e riempitele con un cucchiaio e mezzo di impasto. Dovrebbe rimanervene una parte, che potrete lavorare con un po' di latte, da avvolgere in un foglio di pellicola trasparente e lasciare nel frigo. Schiacciate la pasta nelle formine, con un cucchiaio, in modo da creare una base uniforme e non troppo spessa. Fate riposare gli stampi, in frigorifero, per un'oretta. Inserite in un boccale il cioccolato fondente e tritatelo. Aggiungete il cacao, la polpa di avocado e frullate tutto insieme. Versate il latte e amalgamate bene. Fate sciogliere il composto, a bagnomaria o nel microonde, fino a creare una crema liscia e omogenea. Pelate la pera e tagliatela in fettine sottili, aiutandovi con una mandolina. Sistemate poche fettine alla base delle crostatine. Copritele con un buon cucchiaio abbondante di crema al cioccolato e decorate con striscioline, ottenute stendendo l'impasto lasciato a parte in precedenza. Cuocetele a 170° per 45 minuti circa. Sfornatele e lasciatele raffreddare completamente, in modo che diventino friabili e possano essere estratte dagli stampini. Si conserveranno in frigorifero per una settimana, per cui non temete di eccedere con le dosi: moltiplicate a piacere e godetene a dismisura!! * Il burro di arachidi, per questa occasione, l'ho preparato piuttosto morbido: 180 g di arachidi e 30 g di olio extravergine di oliva. E un grammo circa di sale integrale.abc

Crostata pere e cioccolato ad ispirazione Bella Elena

Ci sono cose da cui non si prescinde, come il binomio perfetto "pere e cioccolato". E poi ci sono cose che sono ispirazione, ma che per soddisfare appieno un palato, richiedono una rivisitazione. Mi è capitato di assaggiare una forchettata di Bella Elena, preparata da una delle pasticcerie più conosciute e rinomate della mia zona. Pere e cioccolato, un'ottima partenza. Vero, ma..... troppo, tutto troppo. Le mie papille si sono disabituate a grossi quantitativi di zucchero e a quel sapore burroso che un tempo, lo confesso, mi incollava al vassoio fino all'ultima briciola. Quel tempo in cui avrei costruito barricate intorno a questo dolce, per evitare che chiunque potesse avvicinarsi :) Ma visto che tutto può essere stimolo e motivazione, eccomi all'opera per rivisitare un classico. E, visto che ci siamo, per svelarvi l'evoluzione della mia cioccocrema alle nocciole, che nel tempo è diventata sempre più goduriosa e irresistibile!! Beh, insomma, due ricette in una e, fossi in voi, non me le lascerei scappare!! Addio latticini e, con una piccola variazione sulla farina di farro, che potrebbe essere di avena -certificata-, anche il glutine. Ma il sapore, l'emozione, la travolgenza..... queste lasciatele. Perché ci sono tutte!! E stregano ;) Ingredienti Per la base 200 g di farina di farro (farina di avena certificata per la versione gluten free) 50 g di farina di mais fioretto 140 g di burro di arachidi (per me home made) 50 ml di bevanda vegetale di avena 2 tuorli 1/2 cucchiaino di vaniglia in polvere 5 g di stevia (oppure 40 g di zucchero di canna grezzo) 1 pizzico di sale Per la crema al cioccolato 75 g di nocciole tostate 15 g di zucchero di cocco (oppure di zucchero di canna grezzo) 300 g di cioccolato fondente extra (per me 75%) 25 g di olio extravergine di oliva (se preferiste un sapore più delicato utilizzate un ottimo olio di semi) 175 ml di bevanda vegetale di avena 2 pere Williams 10 g di nocciole Inserite le farine, la stevia e il burro di arachidi nella ciotola dell'impastatrice e iniziate a lavorare. Quando avrete ottenuto un composto granuloso aggiungete i due tuorli e la polvere di vaniglia, con un pizzico di sale. Lavorate velocemente, aggiungendo il liquido, poco alla volta. Potrebbe servirvene un po' di più o di meno, in base alla farina che utilizzerete. Dovrete ottenere un impasto a briciole, comunque compatto. Rivestite una teglia tonda con carta forno. Io ne ho utilizzata una da 28 cm di diametro. Rovesciate l'impasto allinterno e distribuitelo in maniera omogenea. Compattatelo bene sul fondo e ai bordi, ricavando un cornicione di circa un paio di cm di altezza. Coprite con un foglio di pellicola e lasciate riposare in frigorifero per circa mezz'ora. Occupatevi, adesso, della crema al cioccolato. Inserite in un boccale le nocciole con lo zucchero e tritate finemente, fino ad ottenere quasi una pasta di nocciole. Unite il cioccolato spezzettato e tritate nuovamente. Fate sciogliere il cioccolato, quindi aggiungete la bevanda vegetale tiepida. Quando sarà ben amalgamata, unite l'olio, continuando a mescolare in modo da incorporarlo perfettamente. Quando sarà pronta, lasciatela da parte. Accendete il forno a 180°. Lavate le pere e, con una mandolina, affettatele molto sottili (in questo modo evito di togliere la buccia, ma se per gusti personali preferiste sbucciarle, sbucciatele). Rivestite la base della torta, in modo da coprirla perfettamente e da creare uno strato piuttosto spesso. Infornate la teglia e cuocete per circa 40 minuti. Quando sarà cotta estraetela e lasciatela intiepidire. Copritela, quindi, con la crema di cioccolato e cospargete le nocciole che avrete pestato grossolanamente in un mortaio. Lasciatela raffreddare completamente, quindi procedete al taglio e all'assaggio. Questa volta ho usato la stevia, seppur non la ami particolarmente. Ho dovuto ricorrere a questa soluzione perché la totale disabitudine all'utilizzo di zucchero in cucina mi ha sorpreso senza la mia scorta di zucchero di canna Demerara, che avevo terminato preparando la stessa torta per un buffet. Ovviamente il sapore nell'impasto si sente, per cui non fate come me e accertatevi di avere tutti gli ingredienti in dispensa, prima di iniziare :D abc

Biscotti “petit coconut beurre” all’avena

Talvolta, per quanto sia stretto e forte il piacere che mi lega ai cookies, confortevole il barattolo sempre pieno, stimolante sporcarmi le mani per impastarne sempre e di nuovi, l'esigenza del mio corpo mi porta a spostare l'attenzione su altre forme di dolcezza. Il forno assaggia preparazioni alternative e le consistenze che coccolano il palato cambiano. Ma, alla fine, si torna sempre qui. Così un gelato chiede un biscotto, una cheesecake una base home baked e...... la mente torna a focalizzarsi sulla serialità di produzione :) Che è davvero un attimo riprendere le abitudini consolidate. Così eccomi approdare su questi pètit coconut beurre. Avena a tuttotondo, in farina e il fiocchi. Burro che non è burro. Assenza di uova e di latticini. Pochissimo zucchero (e si sente). Fragranza, compattezza, friabilità. Li impasti, li integli, li cuoci, li sforni, attendi che raffreddino resistendo al profumo, li assaggi e..... sorridi. Questo vizio di ignorare i prodotti industriali a favore di quelli autoprodotti mi conquista sempre più. Gli ingredienti sono selezionati, limitati allo stretto necessario e sani. E il valore aggiunto dell'esperienza tattile e olfattiva rende tutto meravigliosamente impagabile e insuperabile. L'assaggio si trasforma in esperienza e il piacere tocca i sensi senza lasciare scampo! Ingredienti 185 g di farina di khorasan 185 g di farina d'avena 40 g di fiocchi d'avena 100 g di olio di cocco 100 g di burro di arachidi 50 g di zucchero di canna integrale Demerara 50 ml di bevanda d'avena 4 g di cremor tartaro sale rosa cannella 1 pizzico di bicarbonato Inserite in un boccale i fiocchi d'avena e tritateli non troppo finemente. Aggiungete le farine, lo zucchero, il sale, la cannella, il cremor tartaro e il bicarbonato e amalgamate tutto. Aggiungete il burro di arachidi e l'olio di cocco, quindi impastate. Aggiungete poco latte d'avena alla volta, fino ad ottenere un impasto compatto, ma piuttosto asciutto. Coprite l'impasto e lasciatelo riposare un'ora in frigorifero. Tenete il panetto a temperatura ambiente per circa mezz'ora, poi stendete l'impasto e tagliate i biscotti. Sistemateli su una teglia e cuoceteli, a 170°, per circa 30 minuti. Regolatevi secondo il vostro forno: dovranno essere dorati. Sfornateli e trasferiteli su una gratella fino al completo raffreddamento. A questo punto dateci dentro :) Da soli, con della confettura, con farcitura di gelato, come base per torte fredde..... non avrete che l'imbarazzo della scelta. abc

Croissant di farro e grano arso al burro vegetale e ripieno di cioccolato

Ormai da tempo, da molto tempo, avevo messo da parte lievito e farina. Troppe salite frapposte tra il desiderio di un buon croissant e....un buon croissant ^_^ Così, rassegnata al battere del tempo, ho atteso che le energie trasmesse agli impasti tornassero ad essere nuovamente quelle positive. Quelle che sono già un passo verso il successo. Alla fine anche la cucina, nella sua concezione più ampia, insegna. Insegna che spesso chiediamo troppo a noi stessi, insegna che per un successo servono decine di fallimenti, insegna l'arte della pazienza, e della costanza, insegna che talvolta è necessario fare un passo indietro, che tutto è vita e va ascoltato e rispettato: tempi, sapori, esigenze. E insegna che poi, non importa dopo quanta attesa, le soddisfazioni arrivano. In un incontro tra sogno e realtà ho sfornato i miei cornetti speciali. Non perfetti, ma sani e appetibili anche per una salutista incallita come me. Che adora la sfogliatura ricca e sconvolgente, ma che non ne sopporta  più neanche l'odore. Ho voluto, ho cercato ed ho trovato il mio burro. E la prossima volta ne aumenterò la dose per ottenere un risultato più stratificato. Vegetale. Sano. Di certo calorico, ma con l'attenuante. Questi croissant hanno il peso di una nuvola e la consistenza dello zucchero filato. E un cuore......un cuore.....un cuore intenso e fondente che strega!! Ingredienti Per l'impasto 300 g di farina di farro integrale 100 g di farina di Tipo 1 5 g di farina di grano arso 30 g di lievito madre secco 75 g di zucchero di canna Demerara 20 g di malto d'orzo 50 ml di olio evo delicato 1 uovo Per il burro vegetale 35 g di burro di arachidi* 75 g di olio di cocco Per il ripieno 100 g di cioccolato fondente 50 g di datteri 25 g di latte vegetale 1 cucchiaino di miele 1 cucchiaio di albume *Preparato con 65% di arachidi, 15% di olio evo e 20% di sciroppo di malto, o miele (più, a piacere, un pizzico di sale) Setacciate le farine insieme al lievito madre e inseritene metà nella ciotola dell'impastatrice. Aggiungete il latte vegetale tiepido, il malto d'orzo, lo zucchero di canna e l'uovo. Iniziate ad impastare, unendo la restante farine, un cucchiaio alla volta. Per ultimo versate l'olio a filo. Lavorate la pasta fino a quando otterrete un impasto incordato. Trasferite tutto in una terrina infarinata, coprite con un foglio di pellicola trasparente e lasciatelo lievitare fino al raddoppio. A me ci sono volute 6 ore. Preparate il ripieno fondendo il cioccolato vegetale insieme al latte. Unite i datteri privati del nocciolo e frullate tutto fino ad ottenere una crema omogenea. Tenete da parte. Raffreddando diventerà una pasta morbida. Sciogliete l'olio di cocco e versatelo sul burro di arachidi. Mescolate energicamente con una frusta fino ad ottenere un liquido omogeneo. Mettete in frigorifero e, ogni 10 minuti, girate, per amalgamare bene le parti che, poco alla volta, si rapprenderanno. Quando il vostro impasto satà lievitato, trasferitelo su un piano infarinato e stendetelo in un rettangolo 2:1. Coprite 2/3 della superficie con il burro, formando uno strato uniforme, quindi piegate il lembo di impasto rimasto pulito verso il centro, e chiudete con l'ultima piega anche la parte imburrata. Effettuate nuovamente la piega a tre nel verso opposto, avvolgete in un foglio di pellicola trasparente il panetto ottenuto e lasciate riposare in frigorifero per 1 ora. Riprendete l'impasto, stendetelo con un mattarello su una superficie infarinata ed effettuate una piega a tre. Impacchettate nuovamente e lasciatelo un'altra ora in frigorifero. Effettuate l'ultimo passaggio con una piega a quattro (prima in due in un verso. poi in due nell'altro) e lasciatelo ancora un'ora a riposo nel frigorifero. Stendete, a questo punto, il vostro impasto in una sfoglia lunga e rettangolare alta circa 20 centimetri. Tagliate i votri triangoli, a mano o con il mattarello sagomato) e sistemate alla base di ciascun triangolo un cucchiaino di farcitura al cioccolato. Arrotolate i triangoli e adagiateli, ben distanziati tra loro, su una placca rivestita da carta forno. Copriteli con un foglio di pellicola trasparente e lasciateli lievitare per 12 ore. Io li ho lasciati per l'intera notte. Accendete il forno e portatelo ad una temperatura di 180°. Nel frattempo mescolate l'albume con il miele e spennellate la miscelasu ciascun croissant. Infornate e cuocete per circa 30 minuti, controllando la doratura della superficie. Quando saranno pronti sfornateli e lasciateli raffreddare su una gratella. Resistere a questo passaggio è cosa assai difficile ^_^ ma è consigliato. Gustatevi i vostri soffici cornetti e, solo quando saranno perfettamente raffreddati, conservate quelli rimasti in un sacchetto ben chiuso, nel congelatore. Volendo potreste congelarli a crudo, prima della lievitazione delle 12 ore. All'occorrenza vi basterà estrarli, lasciarli una notte intera sulla placca e cuocerli al momento. Non serve aggiungere altro. Sapete cosa c'è dentro e non sono conservanti ^_^ Solo bontà, genuinità e taaaaaaaaaaanto sapore!

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Tortini semifreddi di cioccolato e zucca con crumble speziato

Provate a convincermi, e a convincervi, che, sfiniti dai bagordi delle feste, da oggi non toccherete neanche un dolce! Non vi crederò mai ^_^ Primo: le decisioni drastiche non sono quasi mai le più efficaci. Il quasi lo elimino del tutto se limito l'affermazione al contesto "dieta", intesa come regime alimentare. Secondo: il dolce può essere appagante, avvolgente, sorprendente e magico anche con tutta quella sfilza di "senza" che per qualcuno può sembrare moda, per me è diventata quotidianità. Per bene personale, puro e smisurato bene per me stessa. Allora vi dico: alleggerite i vostri pasti con verdure, condimenti sani e circostritti alle quantità necessarie, bevete molto, integrate con gli alleati che madre natura ci mette a disposizione, ma non privatevi della coccola quotidiana. Cedetevi, però, con consapevolezza ^_^ Avevo già anticipato un assaggio qui, dopo essere rimasta stregata dalla torta di Letizia. Fatta e rifatta. Condivisa. Meditata. E trasformata secondo le mie necessità ^_^ L'anticipazione, anzi LE anticipazioni, sono state gradite, ma ora è arrivato il momento di svelare il segreto di tanta bontà. Qui c'è da leccare i piatti!! E le dita. E le ciotole. E la teglia. E. ovviamente, i cucchiai :D Miei cari golosoni bentornati alla quotidianità!! Io sono pronta, e voi? Ingredienti Per l'impasto 35 g di cacao amaro 60 g di malto d'orzo (agave o miele per la versione gluten free) 600 g di zucca cruda pulita 260 g di cioccolato fondente 50 g di olio di cocco cannella a piacere Per il crumble 35 g di fiocchi di avena (testati gluten free) 20 g di zucchero di canna integrale 25 g di burro di arachidi (per me fatto in casa) 5 bacche di cardamomo cannella a piacere zenzero a piacere Pulite la zucca, tagliatela a pezzi e cuocetela a vapore fino a farla diventare morbida. Nel frattempo spezzettate il cioccolato, unitevi l'olio di cocco e sciogliete tutto a bagno maria (o nel microonde, come preferite). Frullate i fiocchi d'avena con lo zucchero di canna e i semi di cardamomo estratti dalle bacche. Unite cannella, zenzero e burro di arachidi e frullate ancora, fino ad ottenere delle briciole di impasto. Tenetele da parte. Frullate la zucca, ormai cotta, con il malto, la cannella e il cacao, fino ad ottenere una crema omogenea. Versate il cioccolato fondente e messcolate, in modo da amalgamare perfettamente tutto. Versate l'impasto in uno stampo unico, o in più pirottini, come ho fatto io*. Livellate bene la superficie, quindi ricoprite con le briciole precedentemente preparate. Infornate a 180° e cuocete per circa 30 minuti, fino a quando cioè il crumble risulterà dorato. Estraete lo stampo e lasciate che arrivi a temperatura ambiente. A questo punto mettete il vostro dolce in frigorifero per almeno un paio di ore, prima di servirlo. E conservatelo sempre in frigo: se ne farete una grande scorta, vi durerà per almeno una settimana. Estraete i vostri tortini dallo stampo, lasciatelo a temperatura ambiente per una decina di minuti, quindi affondate il cucchiaino. Vi garantisco che sarà un'esperienza da togliere il fiato!!       * Le monoporzioni, come sono solita fare, aiutano a regolarsi sulla quantità. Sceglietele se volete evitare "ancora una fettina" ^_^
Ringrazio Letizia per i suoi soliti preziosissimi suggerimenti e spunti e invito ciascuno di voi, intolleranti al glutine e al lattosio in primis, a visitare il suo splendido mondo delle meraviglie ^_^
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Cioccolatini all’arancia con biscotto sablé salato

Fu una conversazione di qualche mese fa(*). Il mio interlocutore: cuoco, con una particolare propensione alla pasticceria, ai tempi collega. "Ci sono preparazioni che richiedono degli ingredienti precisi, quelli e basta: da lì non si scappa". Sorrido, ma neanche per troppo tempo, visto che la risposta mi è scivolata via dalla bocca nel giro di un battito di ciglia: "Come professionista tu sei tenuto a seguire certe regole, come appassionata di cucina io sono autorizzata ad infrangerle". Tutto si concluse con un'arresa, la sua, a mani alte. E tutto si perpetua con la mia voglia di sperimentare cose nuove, che nulla hanno a che vedere con le regole della cucina e della pasticceria, ma per cui, ogni tanto, sento ancora dirmi "beh, niente male questa scelta!!". La mia passione incontrollabile per il cioccolato non è un mistero. In questa stagione, poi, non faccio molto per trattenerla. E allora lo vesto per l'occasione: lo aromatizzo, lo accosto a sapori di stagione, lo interpreto, lo arrotondo. E ve lo offro. A qualcuno, fortunello, lo porgo sul palato, ad altri, ancora la maggioranza, davanti agli occhi. Ma senza mai risparmiarmi ^_^ Ingredienti Per il biscotto 85 g di farina di riso impalpabile 25 g di maizena 60 g di burro di arachidi (per me home made) 40 g di olio di cocco 45 g di malto di riso sale rosa Per il ripieno 180 g di datteri naturali 80 g di confettura di arance (per me arance e zucca fatta in casa) 15 g di cacao amaro farina di limoni cannella sale rosa 5 g di rhum Per la copertura 150 g di cioccolato fondente extra 25 g di olio di cocco

Iniziate a preparare il biscotto: impastate le farine con il burro di arachidi, l'olio di cocco, il malto di riso e il sale rosa (mezzo cucchiaino scarso). Formate un panetto compatto e lasciatelo riposare in frigorifero, avvolto in un foglio di pellicola trasparente, per circa un'ora. Sciogliete il cioccolato fondente con l'olio di cocco, a bagno maria o nel microonde, come preferite. Lasciatelo intiepidire. Versatene un cucchiaino circa in ogni incavo dello stampo in silicone e fate ruotare lo stesso stampo, in modo da coprire tutta la superficie. Lasciatelo riposare in frigorifero per qualche minuto, poi ruotate nuovamente. Proseguite fino a quando si sarà formato uno strato sufficientemente spesso. Lasciate solidificare completamente il cioccolato. Preparate quindi il ripieno, frullando i datteri, privati del nocciolo, la confettura di arance, il cacao, la cannella, la farina di limoni (o un po' di scorza grattugiata), il sale rosa e il rhum. Dovrete ottenere una crema uniforme. Riempite, con questa preparazione, le piccole conchiglie di cioccolato, lasciandole sempre nello stampo di silicone. Ponete in frigo e passate ai biscotti. Riprendete lo stampo, stendetelo in una sfoglia spessa circa mezzo centimetro e tagliatelo in dischi della grandezza dei cioccolatini. Sistemateli su una placca coperta da carta forno e cuocete, a 180°, per 15 minuti. Sfornateli e lasciateli raffreddare completamente. Passate all'assemblaggio. Estraete con attenzione i cioccolatini dallo stampo e sistemate sulla base di ciascuno un disco di biscotto. Fondete nuovamente il cioccolato rimasto. Sistemate i cioccolatini su una griglia e colateci sopra il cioccolato fuso. Lasciate raffreddare in frigorifero e, quando saranno pronti, spolverizzateli con del cacao amaro. A questo punto sono pronti per essere gustati e condivisi. Libidine pura. Lontana dall'alta pasticceria, ma dall'incontrollabile travolgenza.

(*) Le note del cuoco: Perché il cacao nell'impasto del ripieno? Avresti potuto giocare sui colori, molto importanti in cucina.   Mi piaceva l'idea di dare una nota amara al sapore della confettura di arance e poi..... chi lo guarda l'interno, si mangiano in un solo boccone!!! Perché il limone, visto che c'è giù l'arancia nel ripieno?   L'arancia ha un sapore piuttosto amaro e la nota agrumata del limone, a contrasto, mi sembrava desse una spinta in più. Io avrei messo del Cointreau al posto del rhum.   Alcolizzata non lo sono ancora e un'intera bottiglia di Cointreau, che diversamente non bevo, avrebbe dovuto sottointendere una produzione industiale di cioccolatini ^_^ Il rhum, invece, in casa non manca mai. Ma confermo che il Cointreau sarebbe stato meglio. Non condivido la scelta dell'olio di cocco: dà un sapore che non c'entra molto. Per ammorbidire il cioccolato ne serve una percentuale del 25% e si sente troppo, rispetto ai sapori che hai scelto.   In realtà ne ho messo poco più del 10%, si avverte appena e l'ho usato, come lo uso abitualmente, non per il sapore, seppur sapore dia, ma come sostituto del burro. Non dev'essere male, quella sablé. ....................salti di gioia fino al cielo!! abc

Roselline al limone e burro di arachidi con cuore di mandorla: il bello, il buono e l’irrinunciabile

img_5264Chiamatemi "snocciolina". E' il mio nuovo mestiere. Sguscio arachidi come se non ci fosse un domani. E frullo. E assaggio. Rigorosamente con il dito. La scusa è quella di nuovi biscotti, di nuovi esperimenti, di nuove idee. La realtà è che, avere un barattolo di burro di arachidi sempre pronto a deliziarmi, mi rassicura. Ma nascondo tutto questo dietro le mie incessanti elucubrazioni. Tante, ma tante, ne ho, a ronzarmi nella testolina. Una, ogni tanto, inciampa su queste pagine. E quindi nel mio forno, e poi nei miei mega barattoli di scorte. Scorte sane, piene e gustose. Insomma, per me è diventato un modo di essere. E' così stimolante sperimentare sapori diversi, mescolare ingredienti nuovi, creare chicche pronte a deliziare e stuzzicanti da condividere. E allora che posso fare, se non...... snocciolinare in continuazione? Questi biscotti mi si sono presentati davanti agli agli occhi dopo aver assaggiato i krumiri di Valentina, una splendida musa ispiratrice 😋 Ovviamente ho dato la mia interpretazione, dal momento che il burro qui non entra neanche per sbaglio, ma..... riuscite ad immaginare la delizia???? Forza, fatevi sotto, l'assaggio, qui, è d'obbligo. Ingredienti 150 g di burro di arachidi 50 g di olio di cocco 45 g di zucchero di canna (75 g per i palati viziati) 1 limone biologico (con la buccia edibile) 125 g di farina di riso impalpabile 75 g di farina di mais fioretto 30 g di maizena 75 g di latte di avena (o altro latte, vaccino o vegetale)img_5255 1 tuorlo 1/2 cucchiaino di vaniglia in polvere mandorle sgusciate. Inserite in un boccale il burro di arachidi, l'olio di cocco e lo zucchero di canna, quindi frullate fino a creare un composto soffice. img_5256Unite le farine, l'amido di mais, la polvere di vaniglia, la scorza grattugiata del limone e il succo di mezzo limone. Impastate, aggiungendo poi il tuorlo e, poco alla volta, il latte, fino ad ottenere un impasto morbido, ma compatto. img_5257Lasciate riposare per un'ora, in frigorifero. Preparate una teglia coperta con un foglio di carta forno. Trasferite i biscotti in una "sparabiscotti" e iniziate a fare la forma desiderata. Sistemate una mimg_5258andorla sopra ogni biscotto, quindi fate riposare ancora, in frigorifero, per mezz'ora circa. Portate il forno alla temperatura di 180° e infornate la teglia. Cuocete per circa 20 minuti, fino a quando i biscotti avranno preso un colore dorato. Quando saranno pronti sfornateli e lasciateli raffreddare completamente. A questo punto date sfogo alla vostra golosità e soddisfate le vostre voglie!! img_5259img_5260 Io amo gustarli con una crema di cioccolato, nelle mie durante le mie luculliane colazioni. Ma come dolcino che accompagna il caffè sono sfiziosissimi. E anche come coccola di metà mattina. Ma anche da regalare. E ancora...... img_5263Scusa? Non servono. Si mangiano prima con gli occhi, poi si finiscono!! img_5265img_5269abc

Crostata di segale alla zucca con nocciole: l’eclettica versatilità del gusto in un’implacabile conquista

Dichiaro ufficialmente di aver perso la testa per la zucca. Sarebbe meglio dire che confermo l'ipotesi già avvalorata in passato per cui il mio palato, e di conseguenza testa e cuore, abbiano un'evidente propensione al sapore dolce, delicato e avvolgente della zucca. E quando una cosa mi piace, mi piace davvero intendo, non c'è declinazione che possa risparmiare. Dolce, salata, cruda, cotta, al naturale, elaborata, condita, al cucchiaio, in fingerfood, cremosa, croccante. E sottoforma di budino, su una base di pasta friabile e leggera. Arricchita, in contrasto, con delle croccantissime nocciole pestate al mortaio. Credo che educare il palato a sapori veri e genuini, disintossicandolo da tutto quel genere di sapori a cui l'industria alimentare ci porta, sia un percorso tanto affascinante quanto sorprendente. Nel momento stesso in cui ho affondato il primo morso sulla fettina di crostata ho capito che tutte le mie piccole conquiste, in questo insieme, manifestavano una grandezza, tanto semplice, quanto esaltante. L'ho educato bene, il mio palato, e proprio per questo motivo non mi risparmio dal raccontarvi di quanto possa essere facile, e motivante, e appagante. Sia mai che vi convinca ad abbandonare qualche insana abitudine per un atto d'amore verso noi stessi ^_^
Ingredienti Per l'impasto 165 g di farina di segale Jurmano 85 g di farina di mais fioretto 50 g di farina di riso 50 g di zucchero di canna integrale 60 g di burro di arachidi 30 g di olio di cocco 50 g di zucca Delica 50 g di latte vegetale (per me di avena) 1 cucchiaino di farina di madarino Per la farcitura 350 g di zucca Delica pesata a crudo 300 g di latte di avena 40 g di olio di cocco 40 g di nocciole 30 g di maizena 25 g di malto di riso 1/2 cucchiaino di polvere di vaniglia scorza di 1/2 limone Pulite la zucca e fatela cuocere al vapore, fino a quando si sarà ammorbidita. Frullatene 250 g con 50 g di latte vegetale e tenetela da parte. Mescolate il brro di arachidi con l'olio di cocco, in modo da creare un burro e fatelo raffreddare bene. Inserite quindi in un boccale le farine, lo zucchero, il burro e il liquido. Impastate fino a creare un composto omogeneo. Rivestite una teglia con carta forno e versateci le briciole di impasto. Compattate bene sul fondo creando una base di circa un paio di centimetri di spessore. Lasciate riposare in frigorifero per circa un'oretta. Frullate la restante zucca con il latte, l'olio di cocco, il malto di riso, la polvere di vaniglia e la scorza grattugiata del limone. Stemperate la maizena, quindi portate tutto a bollore e fare sobbollire per un paio di minuti. Mentre la crema intiepidisce pestate al mortaio le nocciole e cospargetele sulla base della pasta. Versate sopra la crema di zucca e infornate, a 180°. Cuocete pr circa 40 minuti. Quando la superficie sarà leggermente dorata e compatta, spegnete il forno e lasciate raffreddare la crostata con lo sportello socchiuso. Una volta fredda estraetela dalla teglia e tagliatela in quadrotti. Sporverizzatela con scaglie di cocco, cannella, cacao, nocciole tritate o qualsiasi cosa possa piacervi. A questo punto non vi rimane che abbandonarvi all'assaggio.    Sentitevi liberi di aumentare la quantità di zucchero. Io ormai sono abituata a dolci decisamente poco dolci ^_^ ma per una pienezza di sapori il malto di riso della crema potrebbe tranquillamente raddoppiare. Come sempre si adatta a qualsiasi momento della giornata: colazione, spuntino, merenda, supporto per il caffè. Non ha limiti, se non quello di finire troppo in fretta ^_^ abc

Biscotti di mandorle al cocco farciti con datteri e avocado: quella insaziabile ricerca della perfezione

Qualcuno le chiama fissazioni, altri capricci, altri vizi, io le definisco buone abitudini. E anche un mood perpetuo: i biscotti sono un must irrinunciabile nella giungla infinita che è la mia dispensa. Niente di speciale, direte voi. Certo, niente di speciale, se non fosse che gli unici biscotti che stazionano nei barattoli nascosti tra i ripiani della mia cucina, per un periodo più o meno prolungato, sono unicamente frutto di elucubrazioni, impasti, mani sporche, muso imbrattato, profumi di cottura... E assaggi, continui assaggi. Pre cottura, post cottura, prima di un'aggiunta, ad impasto finito, del ripieno, poi dell'insieme. Insomma, dietro ogni biscotto è nascosta una storia e io mi diverto troppo, per banalizzare tutto e per rinunciare a tutto questo. Non solo so cosa ci metto dentro, ma mi sbizzarrisco anche nel mescolare sapori diversi e sempre nuovi. Così nasce questo ripieno e, con questo ripieno, il pensiero di racchiudere in un unico biscotto una porzione perfetta di dolcezza, gusto e genuinità. Ma anche di dimostrare quanto un'intolleranza o una scelta etica possano non compromettere il piacere di un buon dolcetto ^_^ Non per nulla penso a Leti, proponendo questo biscotto....

Con questa ricetta partecipo all raccolta "Un dolce Senza è buono per tutti"
del blog Senza è buono



Ingredienti

Per l'impasto
70 g di farina di mandorle
50 g di farina di riso
1 cucchiaio di amido di mais
100 g di burro di arachidi salato (per me home made)
50 g di zucchero di canna integrale
15 g di cocco rapè
25 ml di latte vegetale (per me di avena)

Per il ripieno
400 g di datteri naturali
35 g di burro di arachidi salato
25 g di avocado
25 ml di latte vegetale (per me di avena)
15 g di cocco rapè
cannella a piacere
zenzero in polvere a piacere

Tritate finemente i datteri, privati del nocciolo, insieme all burro di arachidi, allo zucchero e al cocco. Aggiungete, quindi, l'avocado tagliato a pezzetti, il latte vegetale, la cannella e lo zenzero in polvere e continuate a lavorare l'impasto fino ad ottenere un composto omogeneo.
Tenetelo da parte, coperto con una pellicola trasparente.
Passate all'impasto dei biscotti. Mescolate tra loro le farine, l'amido di mais, lo zucchero e il cocco. Aggiungete il burro di arachidi e iniziate ad impastare. Unite il latte vegetale fino ad ottenere un impasto omogeneo.
Foderate una teglia con un foglio di carta forno, quindi iniziate a comporre i dolcetti pressando un cucchiaio scarso di impasto con il pressino in una forma per biscotti. Posizionate nel centro un cucchiaino di ripieno e coprite con un altro cucchiaio scarso di impasto. Pressate nuovamente e passate al successivo. Procedete fino a terminare tutto l'impasto. Vi dovranno veire circa 15 biscotti. Lasciate riposare il tutto per una mezz'oretta, poi cuocete in forno a 175° per 20 minuti circa.
Quando saranno ben dorati sfornateli e lasciateli raffreddare completamente.

Dolci naturalmente, intensi, appaganti. Rimarranno friabili nell'involucro e morbidi all'interno. Insoliti, sfiziosi e incredibilmente irresistibili!!

abc

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