Perché che gusto c'è a mangiare il cous cous nel solito modo? Quali esaltanti emozioni nel ripetere pietanze classiche? E' che è più forte di me: li vedo crearsi nei miei pensieri, questi piatti. Li trasformo in concreto, poi ne rimango meravigliata. Ogni volta penso "forse ho azzardato troppo", ma poi mi rispondo "troppo per chi? Troppo rispetto a cosa?". Non ho mai amato i luoghi comuni e le scelte facili, ho sempre cercato di assecondare la mia voce, anche quando andava contro ogni flusso di ideologia e pensiero sociale ^_^ Volete che cambi strategia proprio sulla mia tavola? Naaaaa, non accadrà mai. La mia tavola è la mia tela, la mia cucina è il mio seti di pennelli e questi meravigliosi ingredienti sono le tempere. Questa è la mia forma d'espressione. Questa sono io. Semplicemente. Che piaccia o no!!
Ingredienti
40 g di cous cous integrale
60 g di brodo vegetale + q.b.
40 g di radicchio semilungo rosso
100 g di tofu naturale + 25 g
10 g di capperi sotto sale
10 g di nocciole
15 g di burro vegetale
5 g di olio evo + q.b.
2 cucchiaini di fecola di patate
1 tametto di timo fresco
noce moscata
farina di riso
sale
Sciacquate il cous cous sotto un getto di acqua corrente. Versatelo in un tegame, unite l'olio, la noce moscata, mescolate bene e aggiungete il brodo vegetale. Accendete il fuoco e portate a bollore. Abbassate la fiamma, coprite e cuocete fino al totale assorbimento del liquido. Sciogliete un cucchiaino di fecola di patate in un po' di brodo (ne basterà pochissimo) e unitelo alla cottura.

Quando sarà cotto spegnete la fiamma e rovesciate il cous cous in uno stampino (con questa dose ho rivestito uno stampo da 18 cm di diametro). Schiacciate il centro, con il fondo di un bicchiere, creando una cavità, e dei bordi sufficientemente alti. Lasciate raffreddare completamente il cestino di cous cous.
Lavate e asciugate bene il radicchio. Spezzettatelo, insieme al tofu e tritateli, con il timo, i capperi precedentemente dissalati e il burro vegetale. Correggete eventualmente di sale. Sciogliete un cucchiaino di fecola di patate in poco brodo e unitelo al trito. Mescolate bene, affinchè venga amalgamato tutto. Unite quindi le nocciole e tritate ancora, velocemente. Queste ultime, infatti, non dovranno essere troppo fini, ma dovranno conferire croccantezza alla farcitura.
Quando tutto sarà pronto, versate la crema all'interno del cestino di cous cous. Cercate di compattarla bene, in modo che riempia perfettamente tutto lo stampo.
Infornate il tortino a 200° e cuocete per 15/20 minuti, fino a quando si sarà formata una bella crosticina dorata. Se voleste, prima di inforare versate sulla superficie un filo di olio evo.
Nel frattempo tagliate a dadini i 25 g di tofu rimasti (generalmente un panetto è di 125 g) e fateli saltare in padella con un po' di olio, a fiamma viva. Fateli cuocere fino a quando saranno belli croccanti e dorati. Una volta che il tortino sarà cotto, trasferitelo in un piatto e unite la dadolata di tofu.
Nulla di più delicato e appagante, genuino e prezioso per il vostro organismo. Proteine, sali minerali, fibre grassi buoni e quanto di più salutare il vostro corpo possa meritare!!
Siete pronti all'assaggio?
abc
Ingredienti
40 g di cous cous integrale
60 g di brodo vegetale + q.b.
40 g di radicchio semilungo rosso
100 g di tofu naturale + 25 g
10 g di capperi sotto sale
10 g di nocciole
15 g di burro vegetale
5 g di olio evo + q.b.
2 cucchiaini di fecola di patate
1 tametto di timo fresco
noce moscata
farina di riso

Sciacquate il cous cous sotto un getto di acqua corrente. Versatelo in un tegame, unite l'olio, la noce moscata, mescolate bene e aggiungete il brodo vegetale. Accendete il fuoco e portate a bollore. Abbassate la fiamma, coprite e cuocete fino al totale assorbimento del liquido. Sciogliete un cucchiaino di fecola di patate in un po' di brodo (ne basterà pochissimo) e unitelo alla cottura.



Lavate e asciugate bene il radicchio. Spezzettatelo, insieme al tofu e tritateli, con il timo, i capperi precedentemente dissalati e il burro vegetale. Correggete eventualmente di sale. Sciogliete un cucchiaino di fecola di patate in poco brodo e unitelo al trito. Mescolate bene, affinchè venga amalgamato tutto. Unite quindi le nocciole e tritate ancora, velocemente. Queste ultime, infatti, non dovranno essere troppo fini, ma dovranno conferire croccantezza alla farcitura.


Nel frattempo tagliate a dadini i 25 g di tofu rimasti (generalmente un panetto è di 125 g) e fateli saltare in padella con un po' di olio, a fiamma viva. Fateli cuocere fino a quando saranno belli croccanti e dorati. Una volta che il tortino sarà cotto, trasferitelo in un piatto e unite la dadolata di tofu.
Nulla di più delicato e appagante, genuino e prezioso per il vostro organismo. Proteine, sali minerali, fibre grassi buoni e quanto di più salutare il vostro corpo possa meritare!!
Siete pronti all'assaggio?
abc
Mi girava in testa, da un po' di tempo, l'idea di mettermi a fare nuovamente i cantucci salati. Li avevo provati in tempi non sospetti e li avevo riproposti molteplici volte ad ospiti e ad amici. Sempre un successo. Ovviamente riprendere quella ricetta e seguirla fedelmente non sarebbe stato sufficientemente appagante. Nel frattempo ho sperimentato e affinato tecniche e conoscenze. Primo, tra tutti, il burro vegetale. Scoperta che mi ha estasiato! Io, che solo alla parola burro e al pensiero di mangiarlo spalmato su una fetta biscottata, inorridivo, mi trovo a non riuscire a resistere al dito che affonda in tanta genuina morbidezza!!! E me ne sto studiando tante, per sperimentarlo e assegnargli il podio! Così sono partita da qui: dal burro. L'ho rivisitato, l'ho arricchito, l'ho addolcito. Ma la sostanza è sempre quella e il risultato, in questi biscottini salati, è strepitoso. Il pomodoro, sapido e deciso, l'ho abbinato alle mandorle dolci. Il pistacchio, mio adorato pistacchio, l'ho accostato alle olive per eccellenza. Insomma, un passaggio continuo tra un sapore che affonda nel palato e una coccola che delizia.
Ingredienti
Per i cantucci
100 g di farina integrale
50 g di farina d'orzo
50 g di burro vegetale
3 g di ammoniaca per dolci
1 uovo
50 ml di latte di avena
35 g di pistacchi tostati non salati (peso da puliti)
55 g di olive taggiasche denocciolate
35 g di pomodori secchi
35 g di mandorle pelate
Per il burro salato
50 g di anacardi
25 g di gherigli di noci
1 g di sale
1 cucchiaio di olio di semi di soia
Preparate il burro vegetale secondo il procedimento indicato qui. Tenetelo in frigo. Nel frattempo tagliate a striscioline i pomodori secchi, sgusciate i pistacchi e privateli della loro pellicina e sgocciolate le olive.
Mescolate le due farine. Scaldate leggermente il latte di avena e fatevi sciogliere l'ammoniaca. Impastate il burro vegetale con le farine. Aggiungete quindi il latte e l'uovo. Lavorate il composto fino ad avere un impasto piuttosto appiccicoso, ma compatto.
Dividete in due l'impasto. Aggiungete ad una metà le mandorle e i pomodori secchi, all'altra i pistacchi e le olive. Impastate bene fino ad ottenere due composti omogenei.
Dividete ciascun impasto in due e ricavate due filoncini per tipo, larghi circa 5 centimetri. Sistemateli su una placca coperta da carta forno e appiattiteli leggermente.
Scaldate il forno a 180° e cuoceteli per circa 35/40 minuti. Regolatevi sempre in base al vostro forno. Quando saranno ben dorati, sfornateli e lasciateli intiepidire.
Tagliateli a fettine trasversali, spesse circa un paio di centimetri.
Sistemateli nuovamente sulla placca da forno, uno accanto all'altro, e fateli tostare nuovamente, per 15 minuti circa, a 180°. Controllate che siano croccanti, ma che non brucino.
A questo punto sfornateli e lasciateli raffreddare. Rimarranno croccanti e allo stesso tempo friabili.
Saporiti e gustosi, sono ideali per accompagnare un pasto, o per un aperitivo.
abc
Ingredienti
Per i cantucci
100 g di farina integrale
50 g di farina d'orzo
50 g di burro vegetale
3 g di ammoniaca per dolci
1 uovo
50 ml di latte di avena
35 g di pistacchi tostati non salati (peso da puliti)
55 g di olive taggiasche denocciolate

35 g di mandorle pelate
Per il burro salato
50 g di anacardi
25 g di gherigli di noci
1 g di sale

Preparate il burro vegetale secondo il procedimento indicato qui. Tenetelo in frigo. Nel frattempo tagliate a striscioline i pomodori secchi, sgusciate i pistacchi e privateli della loro pellicina e sgocciolate le olive.

Dividete in due l'impasto. Aggiungete ad una metà le mandorle e i pomodori secchi, all'altra i pistacchi e le olive. Impastate bene fino ad ottenere due composti omogenei.


Tagliateli a fettine trasversali, spesse circa un paio di centimetri.


Saporiti e gustosi, sono ideali per accompagnare un pasto, o per un aperitivo.
abc
A volte ti trovi ad un punto in cui le differenti strade percorse si ritrovano, tutte insieme, ad un incrocio. Il fattore comune è sempre lui: il negozio bio in cui le mie comparse sono più barzellette che altro. Nel tempo, tra gli scaffali, ho scoperto le più svariate forme di ingredienti. Versioni infinite di ciò che, comunemente, definiamo farina, oppure zucchero, o ancora cereali. Potrei passare le ore, tra le etichette di quei prodotti, più o meno come passo le ore in libreria, tra le copertine e le trame di infiniti libri. Ma torniamo a noi. Oltre ad esserci un fattore comune, in questo incrocio di strade c'è anche un movente: la curiosità. Laddove non conosco, mi documento, sperimento, assaggio, mi confronto. Capita così di scoprire e apprezzare il sapore aromatico dello zucchero Mascobado, nome che, nelle Filippine, qualifica lo zucchero estratto dalla canna. Zucchero integrale, prodotto artigianalmente dalla spremitura delle canne. Un concentrato di genuinità. E poi incroci bancali di cereali biologici, dai cornflakes agli orzoflakes, dal muesli di avena, a quello di amaranto. E, vi garantisco, le versioni e le tipologie sono così tante da poter variare la colazione per un anno intero! Sulle farine non mi dilungo: qui ho usato una "banalissima" multicereali, ma vi garantisco che, dal miglio all'avena, alle castagne, alla soia, alla canapa, ai ceci, e tante altre, la scelta è davvero difficile!! Allora ecco che mi trovo a mettere tutto insieme. E cosa potrebbe mai legare tanta bontà, se non un elemento genuino????? Il mio mitico burro vegetale.... Non posso raccontarvi la bontà, ma posso illustrarvela. Sia mai che anche voi vogliate provarci!
E perché chiamarli biscotti del diavolo? I miei followers facebookiani hanno assistito ad un piccolo incidente di percorso, in diretta. Mentre cercavo di immortalare la crema di burro montata con lo zucchero, la macchina fotografica non ha resistito ad un tuffo, fortunatamente di schiena e non di pancia, nella crema stessa. Non vi dico la mia espressione: se solo fosse partito uno scatto fortuito, ve l'avrei pubblicato. Ero immobile, bianca, con gli occhi spalancati a ripetermi "non è successo, ditemi che non è vero!" ^_^ E mentre documentavo tutto sulla bacheca, un caro amico, Marco, ha commentato proprio con.... biscotti del diavolo!!!!! Ecco, sono davvero dei golosissimi biscotti del diavolo e Marco, questi sono per te e per il grande Ranieri!!
Ingredienti
55 g di burro vegetale salato
30 g di zucchero Mascobado
45 g di farina ai cereali (io Mulino Chiavazza)
45 ml di latte di avena
15 g di cornflakes bio (io Baule Volante)
20 g di muesli di avena bio al cioccolato (io Barnhouse)
Versate in una terrina il burro vegetale. Unite lo zucchero e lavorate il tutto con una frusta elettrica. Sbattete energicamente fino ad ottenere una crema soffice. Lo zucchero Mascobado è scuro e grezzo, per cui non avrete mai una crema chiara, né mai perfettamente liscia.
Unite, poco alla volta, la farina di cereali e, a filo, il latte di avena. Impastate bene tutto e, quando sarà ben amalgamato, unite i cornflakes. Mescolate con un cucchiaio fino ad ottenere una pasta omogenea.
Unite, a questo punto, anche il muesli al cioccolato e ripetete il lavoro con il cucchiaio, fino ad ottenere un impasto piuttosto corposo, ma morbido.
Rivestite con carta forno una teglia. Con l'aiuto di due cucchiaino formate delle palline grandi quanto una noce. Adagiatele sulla teglia, ad una distanza di qualche centimetro l'una dall'altra.
Accendete il forno a 190°. Quando sarà in temperatura infornate e abbassate a 175°. Cuocete per circa 20/25 minuti. Controllate che diventino ben dorati. Sfornate e lasciate raffreddare.
Rimarranno morbidi al morso, ma croccanti nell'impasto. Dolci e saporiti. Una vera tentazione!

abc
E perché chiamarli biscotti del diavolo? I miei followers facebookiani hanno assistito ad un piccolo incidente di percorso, in diretta. Mentre cercavo di immortalare la crema di burro montata con lo zucchero, la macchina fotografica non ha resistito ad un tuffo, fortunatamente di schiena e non di pancia, nella crema stessa. Non vi dico la mia espressione: se solo fosse partito uno scatto fortuito, ve l'avrei pubblicato. Ero immobile, bianca, con gli occhi spalancati a ripetermi "non è successo, ditemi che non è vero!" ^_^ E mentre documentavo tutto sulla bacheca, un caro amico, Marco, ha commentato proprio con.... biscotti del diavolo!!!!! Ecco, sono davvero dei golosissimi biscotti del diavolo e Marco, questi sono per te e per il grande Ranieri!!
Ingredienti
55 g di burro vegetale salato
30 g di zucchero Mascobado

45 ml di latte di avena
15 g di cornflakes bio (io Baule Volante)
20 g di muesli di avena bio al cioccolato (io Barnhouse)
Versate in una terrina il burro vegetale. Unite lo zucchero e lavorate il tutto con una frusta elettrica. Sbattete energicamente fino ad ottenere una crema soffice. Lo zucchero Mascobado è scuro e grezzo, per cui non avrete mai una crema chiara, né mai perfettamente liscia.



Accendete il forno a 190°. Quando sarà in temperatura infornate e abbassate a 175°. Cuocete per circa 20/25 minuti. Controllate che diventino ben dorati. Sfornate e lasciate raffreddare.


abc
Ebbene sì, sebbene non l'abbia mai dimostrato, ho un debole per i crumble. Quella pasta burrosa e friabile che fa crock sotto i denti e nasconde un ripieno cremoso mi ha sempre affascinato. Ma... lo sapete, difficilmente pecco e in casa NON ho burro. Mai. Quando, però, ho scoperto il burro vegetale, che ho introdotto con le treccine e che ho argomentato meglio qui, mi sono detta perché no? E miei cari....il crumble entra di diritto tra i piatti papabili per i miei sani strappi alla regola!! Non vi dico, poi, che meraviglia queste melanzane croccanti!! La crosticina di mais fioretto, in cottura sulla piastra, le ha davvero rese irresistibili. Alla fine ho solo messo insieme due semplicissime idee e.... festa per il palato!!
Ingredienti
Per la pasta
25 g di farina di mais fioretto
15 g di farina integrale
40 g di burro vegetale
1 tuorlo
sale
Per la farcitura
1 melanzana viola striata
1 cucchiaio di farina di mais fioretto
100 g di ricotta
80 g di Philadelphia Balance
10 foglioline di basilico fresco
sale
Sbucciate la melanzana, tagliatela a fettine verticali dello spessore di circa 1 centimetro e sistematela a strati, con sale grosso, in uno scolapasta. Lasciate spurgare tutto il suo liquido vegetale per un paio d'ore. Sciacquatele e tamponatele con un foglio di carta assorbente. Impanatele nella farina di mais fioretto e cuocetele alla piastra (io ho utilizzato una bistecchiera per avere un effetto più croccante).
Tagliatele a listarelle e fatele saltare in padella con un filo di olio evo per un paio di minuti, a fiamma viva. Spegnete il fuoco e tenete da parte, facendole raffreddare.
Nel frattempo preparate la pasta: miscelate le farine, aggiungete il burro, il sale e il tuorlo e lavorate fino ad ottenere un composto omogeneo.
Date all'impasto la forma di un panetto e fate riposare in frigorifero per mezz'ora circa, avvolto in un foglio di pellicola trasparente.
Mescolate ricotta e Philadelphia, aggiustate di sale. Lavate le foglioline di basilico, asciugatele bene e tagliatele finemente nella crema di formaggi.
Mescolate fino a creare un composto omogeneo. Unitevi le melanzane saltate e amalgamate bene. Riprendete la pasta e dividetela un 3 parti uguali. Con due parti create la base di 4 cocottine monoporzione, pressando bene al fine di creare uno strato compatto. Versate il composto di formaggio e melanzane e sbriciolate sopra la pasta rimanente.
Cuocete a 180° per 25 minuti, cercando di far dorare bene la superficie. Controllate la cottura, ed eventualmente regolatevi sul tempo.
Sfornate e lasciate intiepidire leggermente.
Assaporate questo piccolo scrigno di delicata bontà e.... burro vegetale? Io dico di sì!!
abc
Ingredienti
Per la pasta
25 g di farina di mais fioretto
15 g di farina integrale
40 g di burro vegetale
1 tuorlo
sale
Per la farcitura
1 melanzana viola striata

100 g di ricotta
80 g di Philadelphia Balance
10 foglioline di basilico fresco
sale
Sbucciate la melanzana, tagliatela a fettine verticali dello spessore di circa 1 centimetro e sistematela a strati, con sale grosso, in uno scolapasta. Lasciate spurgare tutto il suo liquido vegetale per un paio d'ore. Sciacquatele e tamponatele con un foglio di carta assorbente. Impanatele nella farina di mais fioretto e cuocetele alla piastra (io ho utilizzato una bistecchiera per avere un effetto più croccante).

Nel frattempo preparate la pasta: miscelate le farine, aggiungete il burro, il sale e il tuorlo e lavorate fino ad ottenere un composto omogeneo.

Mescolate ricotta e Philadelphia, aggiustate di sale. Lavate le foglioline di basilico, asciugatele bene e tagliatele finemente nella crema di formaggi.


Sfornate e lasciate intiepidire leggermente.
Assaporate questo piccolo scrigno di delicata bontà e.... burro vegetale? Io dico di sì!!
abc
La cosa che amo delle sfide è che, appena affrontata una, faccio sì che il risultato sia uno spunto per la successiva. E' più forte di me: non riesco a sedermi sulle mie conquiste. Così, dopo aver scoperto la margarina, essermi accostata al burro di anacardi mi sono approcciata da un burro vegetale, ottenuto con un mix di frutta secca lavorato a freddo. Il risultato è stato così buono, che ho ritenuto fosse il caso di dedicare a questa lavorazione uno spazio tutto suo. Non serve dire che l'abbia già utilizzato e che ne sia rimasta soddisfatta. Con il tempo avrete modo di vederne i risultati. Per il momento vi lascio sognare davanti a questa crema, che, salata o aromatizzata come desiderate, non vi darà scampo!!! E', infatti, una preparazione che può essere utilizzata naturale o arricchita, per dolci o per salati. Il sapore che conferisce, in ogni caso, è formidabile. Attenzione alle calorie, ma..... quante proprietà preziose!!!
Ingredienti
20 g di gherigli di noci
20 g di mandorle spellate
30 g di anacardi
5 ml di olio evo
Per la versione salata
1/3 di cucchiaino di sale
Pulite la frutta secca e sistematela in un tritatutto. Azionate le lame poco alla volta, raccogliendo con un cucchiaio la parte che si depositerà sul bordi. Continuate pazientemente questo lavoro fino a quando la frutta sprigionerà l'olio e creerà una sorta di pasta.
Aggiungete l'olio evo e continuate a lavorare l'impasto. Se voleste creare la versione salata, aggiungete il terzo di cucchiaino indicato e continuate la lavorazione.
Quando avrete ottenuto una crema densa, trasferite tutto in un barattolino di vetro, sterilizzato, e conservate in frigorifero.
Sempre che riusciate a resistervi, si manterrà per 5 o 6 giorni, al fresco, ben chiusa.
abc
Ingredienti
20 g di gherigli di noci
20 g di mandorle spellate
30 g di anacardi

Per la versione salata
1/3 di cucchiaino di sale
Pulite la frutta secca e sistematela in un tritatutto. Azionate le lame poco alla volta, raccogliendo con un cucchiaio la parte che si depositerà sul bordi. Continuate pazientemente questo lavoro fino a quando la frutta sprigionerà l'olio e creerà una sorta di pasta.
Aggiungete l'olio evo e continuate a lavorare l'impasto. Se voleste creare la versione salata, aggiungete il terzo di cucchiaino indicato e continuate la lavorazione.

Sempre che riusciate a resistervi, si manterrà per 5 o 6 giorni, al fresco, ben chiusa.
abc