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Pesto di foglie di carota e nocciole al profumo di cardamomo: la ricchezza di un dono chiuso in un vasetto

Ci sono regali che non hanno un valore misurabile. Vanno oltre una materialità, ma portano la propria bontà in quella stessa concretezza. E mettere insieme questi elementi, sprigiona magia.
Così, quando la mamma si è presentata con quel meraviglioso ciuffo di foglie di carote, non ho avuto alcun dubbio: ne avrei fatto un capolavoro. Quale migliore occasione per unire la meraviglia di quel dono con la pienezza di un altro dono? E' ormai passato del tempo da quando la mia amica Elena mi regalò un preziosissimo sacchetto di nocciole. Le sue nocciole. Tonde, piene. Sembra sapere bene, lei, cosa mi renda felice ^_^ E' ormai passato del tempo da quel giorno, ma il momento è arrivato e quelle nocciole diventano regine indiscusse.
Solo ad immaginarlo, non vi viene da chiedervi come si possa fare a meno del profumo inebriante di quel reticolo vedre brillante? Il pesto è solo uno dei modi, forse il più semplice e scontato, per utilizzare le foglie delle carote. E io parto proprio da qui. Le versioni potrebbero essere infinite. Questa volta ho scelto una versione veg. Tanto per cambiare, sì, ma sempre più convinta che i sapori non vengano affatto sacrificati dall'assenza dei classici ingredienti.
E mentre vi lascio scoprire come possa essere sorprendente questo condimento, vi ragguardo su quanto vi meraviglierete della sua evoluzione....

Ingredienti

150 g di foglie di carota
50 g di nocciole tostate
50 g di olio evo + q.b.
20 g di capperi dissalati
5 g di lievito alimentare
1 spicchio d'aglio
5 bacche di cardamomo
1/2 cucchiaino di pepe

Mettete in ammollo i capperi e lasciateli addolcire per qualche ora, cambiando l'acqua di tanto in tanto. Sgusciate le nocciole e sistematele su una placca. Passatele in forno a 200° per circa 10 minuti (controllate che non brucino!!), quindi sfornatele e, una volta intiepidite, eliminate la pellicina.
Prelevate le foglie dalle carote e lacatele accuratamente. Asciugatele molto bene, quindi inseritele in un boccale (ai più volenterosi lascio il mortaio e il pestello).
Aggiungete le nocciole, i capperi scolati e strizzati, i semi delle bacche di cardamomo, il lievito alimentare, il pepe e lo spicchio d'aglio. Tritate fino a sminuzzare perfettamente gli ingredienti.
A questo punto aggiungete l'olio e continuate a lavorare, fino a creare una crema omogenea. Se fosse necessario, o se semplicemente il vostro gusto lo richiedesse, aggiungetene ulteriormente. Assaggiate la sapidità ed, eventualmente, correggete con del sale. Personalmente non lo trovo necessario.
A questo punto trasferite il pesto in un barattolino sterilizzato. Compattate bene il composto, quindi copritelo con dell'olio, in superficie. Chiudete ermeticamente e conservate in frigorifero.

Il sapore pieno e deciso sono un richiamo all'assaggio. Le contestulizzazioni possono essere infinite. Come semplice condimento per un buon piatto di pasta, oppure come insaporitore per impasti, per crocchette di verdure, per frittate.... insomma, date libero sfogo alla fantasia.

In frigorifero si conserverà per una decina di giorni. Fatene a volontà e regalatene assaggi. E poi tornate a rifarne, perché da qui non se ne esce ^_^



abc

Formaggio cremoso di anacardi: il passo incessante verso l’evoluzione dei sensi

Amore incondizionato, quello per gli anacardi. Una tentazione senza precedenti (beh, anche il cioccolato non scherza, eh!?!?!? Ma questa è un'altra faccenda....). Il crunch sotto i denti è irresistibile, la dolcezza che si sprigiona sul palato è avvolgente e.... non so se sia un semplice connubio di due fattori, ma frenare il desiderio di gustarli, o di divorarli avidamente, è un'impresa non solo ardua, ma ai limiti dell'impossibile. Aggiungerei, senza via di scampo. Fino a credere che nulla avrebbe potuto superare una simile esperienza sensoriale. L'ho creduto davvero. Poi ho assaggiato questa crema, ed è stata la fine. Non solo l'avvolgenza degli anacardi, ma anche la consistenza, e l'aroma, e la pienezza di sapore. Da qualcuno è definito "formaggio", un formaggio vegano. Personalmente del formaggio ci vedo solo qualche contestualizzazione. Ma fermarsi ad una definizione è riduttivo. Quello che è davvero, è oltre! Spalmabile, delizioso al cucchiaio, fantastico per insaporire tartine, meraviglioso nelle salse, prezioso negli impasti, per dare corposità e carattere. E' semplicemente unico. Insaporito a piacimento, non concede resistenze.
Ultimo avviso: siete ancora in tempo per salvarvi. Passato questo punto, non avrete via di scampo.

Ingredienti

150 g di anacardi tostati (non salati)
1 cucchiaino di paprika affumicata
scorza di 1/2 limone
1 cucchiaino di lievito alimentare
1 piccolo pugno di capperi sotto sale
noce moscata

Mettete in ammollo gli anacardi in acqua e lasciateli riposare per una notte intera. Cambiate l'acqua almeno un paio di volte.
Trascorso il tempo scolateli e trasferiteli in un bicchierone di plastica. Aggiungete i sapori: limone, paprika, noce moscata, lievito alimentare, capperi (precedentemente sciacquati e dissalati) e noce moscata.
Lavorate tutto con un frullatore ad immersione, a più riprese per non surriscaldare il corpo motore, fino ad ottenere una crema omogenea.
Assaggiate per verificare che sia ben bilanciata nei sapori e giusta di sale.

Trasferite in un contenitore a chiusura ermetica. Potrete conservare la crema per tre o quattro giorni al massimo, in frigorifero. E sfidatevi, perché così tanto non dura!!



Divertitevi a contestualizzarla, ma non risparmiatevi dall'assaggiarla anche "al cucchiaio". Ricordate che il suo apporto calorico è importante, ma che i grassi che porta con sé sono quelli buoni (con moderazione).abc

Spezzatino di tofu marinato con salsa di sedano e noci: per chi la chiama diffidenza, per chi si lascia conquistare

Palati diffidenti, siete pronti? Se siete riusciti ad abbattere la barriera della diffidenza da tofu e a cliccare sul titolo del post, allora sarete pronti a sfidare i vostri pregiudizi e a gustare un piatto saporito, sfizioso e delicato. Oltre che leggero ^_^ E se proprio il tofu non vi conquisterà..... preparatevi questo deliziosissimo piatto con i bocconcini di qualsiasi altra cosa desideriate.
Io continuo a divertirmi nell'interpretare questo panetto bianco e insapore e a dargli forma, colore, gusto e carattere. Questa volta non ci ho studiato sopra più di dieci minuti. Il tempo di capire che il piatto avrebbe appagato il mio desiderio e soddisfatto le mie aspettative e mi sono trovata a lavare, sminuzzare, tritare, tagliare, miscelare, saltare e insaporire. E poi, finalmente, a gustare. I sapori sono pazzeschi, in un'alternanza di dolce e salato, di pungente e avvolgente, di morbido e croccante. Questa salsina agrodolce accompagna superbamente il piatto e lo lega alla perfezione a qualsiasi contorno di verdure vogliate accostargli.
Non riesco a trovare un solo motivo per cui dare ragione a chi sostenga che il tofu sia un alimento immangiabile. Sfoderate gli attrezzi e lavorate i più semplici ingredienti: non potrete che rimanere soddisfatti.

Ingredienti

90 g di tofu al naturale
3 cucchiaini di salsa di soia
1 cucchiaino di mosto cotto
1/2 arancia (succo)
1/2 cucchiaino di farina di mandarino (sempre lei)
1 spicchio d'aglio
1 cucchiaio di olio evo + q.b.
1 costa di sedano
3 noci
1 cucchiaino di capperi sotto sale
2 cucchiaini di uvetta

Iniziate preparando la marinatura: mescolate la salsa di soia con il mosto cotto, il succo d'arancia, la farina di mandarino e lo spicchio d'aglio schiacciato (lasciandolo con la buccia il sapore rimarrà più delicato). Tagliate il tofu a dadini di circa 1 centimetro di lato e immergetelo nella marinatura. Mescolate delicatamente, in modo che tutto il tofu venga coperto, quindi coprite con un foglio di pellicola trasparente e lasciate riposare, in frigorifero, per 5 ore.
   Pulite la costa del sedano, togliendo i filamenti. Quindi tagliatela a pezzi piccoli, che inserirete in un bicchierone da minipimer. Unite i gherigli di noce, i capperi sciacquati e l'uvetta.
Frullate tutto, unendo un cucchiaio di olio evo, fino ad ottenere una crema omogenea. Tenetela da parte. In questo modo i sapori legheranno tra loro.
Trascorso il tempo della marinatura fate scaldare una padella con un fil di olio. Quando sarà ben caldo trasferite il tofu, scolato dal liquido, e fatelo saltare a fiamma viva. Unite, poco alla volta, la marinatura, facendola sfumare.
Una volta che i dadini saranno rosolati su tutti i lati, unite la salsa al sedano e fate insaporire tutto per pochi attimi.

A questo punto trasferite tutto in un piatto, accompagnate il tofu con verdure a piacere e gustate in pienezza il vostro spezzatino.

Io ho creato un contorno con insalata scarola, piselli e porro, saltati in padella con un filo di olio e pochissimo sale. Semplice, perché l'aroma del piatto non richiede grandi strutture di sapori.


abc

Frittata di spaghetti di riso basmati con pesto di rucola: che sia sole o che sia pioggia il piacere è garantito

Ci sono piatti che rievocano ricordi, che fanno sorridere. Piatti che non sono mie consuetudini per un'importanza alimentare troppo elevata per il mio stomaco ostile. Ma che mi piace ricordare. E riproporre nella loro bellezza.
Nei rientri scolastici spesso il pranzo era un panino, una focaccia, una torta salata. L'arrivo della primavera spesso ci permetteva di assaporare i pasti all'aperto, tra chicchiere e risate. Ricordo che, talvolta, capitava che una compagna portasse quella meravigliosa frittata di spaghetti, che la madre faceva in quantità proprio per accontentare qualche palato in più. Ricca, saporita, deliziosissima. Ricordo con infinito piacere quei momenti. Difficilmente il desiderio di riassaporarla mi persuade al punto da cedervi, ma questa volta, in occasione dell'arrivo delle stesse giornate primaverili, non ho davvero potuto resistere. E se non potrà essere per una scampagnata di Pasquetta, bagnata dalla pioggia, sarà per un qualsiasi altro giorno di primavera. Ho utilizzato spaghetti di riso basmati, leggeri e fragranti, li ho conditi con un pesto delicato e saporito e vi ho unito due uova, seppur vi consigli di valutarne uno in più. L'aggiunta del formaggio la rende golosa e..... non ve ne frà pentire!!

Ingredienti

60 g di spaghetti di riso basmari
3 uova (io ne ho usate due)
100 g di mozzarella light
30 g di rucola
10 g di noci
10 g di anacardi
15 g di parmigiano
8 g di capperi sotto sale
sale
olio evo

Lavate la rucola, asciugatela delicatamente e mettetela in un boccale. Aggiungete le noci, gli anacardi, i capperi precedentemente sciacquati e il parmigiano. Tritate finemente tutto fino a creare un pesto omogeneo.
Trasferitelo in una padella calda, con un filo d'olio e fatelo rapprendere per qualche minuto.
   Nel frattempo fate cuocere gli spaghetti di riso in abbondante ascqua salata, lasciandoli leggermente al dente.
Quando saranno cotti trasferiteli nella padella, insieme al pesto e fateli saltare, aggiungendo un po' di acqua di cottura della pasta.
Tagliate la mozzatella a dadini non troppo grandi e unitela agli spaghetti. Mescolate bene affinché si distribuiscano in maniera omogenea tra la pasta.
Rompete in una terrina due uova (meglio 3), aggiungete un pizzico di sale e sbattete energicamente con una forchetta, fino a creare un composto ben amalgamato e quasi cremoso.
Versatelo negli spaghetti, smuovete bene tutto per distribuirlo uniformemente e fate cuocere a fiamma media, coprendo la padella con un coperchio. Lasciate che l'uovo rapprenda per almeno 6 o 7 minuti, poi girate la frittata e cuocete dall'altra parte per altri 5 minuti. Alzate eventualmente la fiamma affinché si formi una crosticina dorata, decisamente golosa all'assaggio.
Quando sarà pronta trasferite la frittata in un piatto, lasciatela riposare un paio di minuti, poi procedete al taglio e servitela.
Tagliandola calda di sfalderà con maggiore facilità, ma aspettando che raffreddi sarà decisamente più compatta.
Se voleste consumarla direttamente al tavolo rimarrà una portata da gustare con forchetta e coltello, diversamente, come piatto on the road, sarà un gradevolissimo finger, con un bel cartoccino, tanto sole e una piacevole aria di primavera.
Io l'ho gustata in entrambe le versioni, nella seconda brevemente riscaldata, a fiamma alta, per rendere più croccante l'esterno. Vi dirò, questo è uno di quei piatti che ripaga l'attesa ^_^


A voi la vostra contestualizzazione e a voi il piacere dell'assaggio.


abc

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