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Gratin di gambi di carciofo, pere e patate: pregi, prestigi e versatilità che trasformano un ‘ritaglio’ in successo

Entrai nel locale con i miei soliti minuti di anticipo. Due colleghi stavano preparando la linea, affettando meravigliosissimi carciofi freschi. Ci sono cose che attirano la mia attenzione all'istante. E fui rapita. Ma ci fu altro che mi destò all'istante, tanto che la mia domanda fu immediata: "Cosa ne fate di tutti quei gambi?". Ecco, quella sera tornai a casa con un bottino, felice come una bambina sotto i primi fiocchi di neve. Felice per aver risparmiato un'inutile spreco. Felice per aver impreziosito la mia dispensa con qualcosa di genuino e prezioso. Felice perché in questo modo ho l'occasione di dimostrarvi che il riciclo non vuol dire pietanza mediocre, senza carattere. Credo che, d'ora in poi, i gambi di carciofo entreranno prepotentemente nella mia cucina, e non verranno trasformati solo in risotto o vellutata. Questo gratin merita una replica e la replica arriverà. Anche perché mi sono già prenotata sui prossimi scarti ^_^
Non a caso propongo, oggi, questo piatto. Chiamatela missione, se volete. E' come fosse un piano di rientro dai bagordi festaioli. Ammetto di non essermi lasciata andare a pranzi luculliani. Ho sempre un certo rispetto per il cibo e per la nutrizione, per cui non amo eccedere, per poi lamentarmi. Ma dal momento che le nostre tradizioni ci portano a condividere tavolate senza fine, quale miglior modo di tornare a prendersi cura del nostro organismo, se non con un alimento corroborante come il carciofo? Povero di calorie, ha spiccate proprietà nutrizionali: sono diuretici, disintossicanti, tonicizzanti, e aiutano a contenere i valori di colesterolo. Ma vi garantisco che è solo una parte dei valori preziosissimi di questo ortaggio. Insomma, non vi resta che provarci!! E tornare a prendervi cura del vostro fegato ^_^

Ingredienti

5 gambi di carciofo
2 patate medie
1 pera Abate
sale
sale nero di Cipro
pepe
noce moscata
olio evo
1 cucchiaio di pangrattato di riso
parmigiano grattugiato

Pulite i gambi di carciofo dalla parte esterna e legnosa, tagliateli a metà e metteteli in una ciotola, con acqua e limone.
Pelate le patate, lavatele e tagliatele a fette rettangolari, spesse circa mezzo centimetro. Lasciatele sotto un getto di acqua corrente, in modo da eliminare l'amido in eccesso (è un mio cruccio, ma potrete anche evitarlo).
Portate a bollore un pentolino di acqua salato e sbollentate, per un paio di minuti, prima i gambi di carciofo, poi le patate.
Tagliate i gambi in fettine di circa mezzo centimetro (ve ne verranno circa 3 per ogni gambo).
Lavate la pera e asciugatela. Affettatela, formando sempre fettine di mezzo centimetro, poi dividete ciascuna fettina in parti di dimensione simile alle patate.
Raggruppate tutto in una ciotola e versate sopra il pangrattato. Aromatizzate con pepe e noce moscata a piacere, quindi unite un cucchiaio abbondante di parmigiano grattugiato e mescolate delicatamente, con le mani, per amalgamare bene tutto.
Ungete leggermente una pirofila e versate il composto. Sistemate in modo omogeneo i pezzi cercando di coprire tutta la superficie.
Cospargete con parmigiano grattugiato. Date ancora una macinata di pepe e una grattugiata di noce moscata. Per ultimo spolverizzate con sale nero di Cipro. Irrorate con un filo di olio.
Portate il forno alla temperatura di 200° e, una volta caldo, infornate la pirofila. Cuocete almeno 30 minuti, e comunque fino a quando il formaggio si sarà sciolto.
Una volta che sarà ben dorato e croccante, sfornate il gratinato e impiattate.

Carciofi, patate e pere, sotto l'abbraccio del parmigiano..... ma riuscite ad immaginare la delizia e la delicatezza di questo piatto?

Dolcezza, corposità e armonia di sapori. In totale leggerezza. E con un occhio attento a contenere gli sprechi. Insamma, non si può chiedere di più!!

abc

Fiore di carciofo ai pistacchi con occhio di bue al forno: appagare occhi e palato con una semplice scintilla

Una delle rare sere in cui sono in casa, in questo periodo. Tra il Natale da mia madre e le serate di lavoro, diventa un'impresa riuscire ad organizzare anche un'uscita di piacere. Figuriamoci una cena tranquilla e spensierata. Ma poi arriva quel giorno. E vorresti fare miliardi di cose, ma vorresti anche riposare un po', dedicarti alla lettura. Magari cucinare qualcosa. Ebbene, il nulla regna sovrano. Il frigorifero è pieno di verdura (unica cosa che riesco a mangiare con piacere in questo periodo) e nessuna idea in testa. Lo sapete, io cucino solo se scatta la scintilla. Diversamente non mi cimento neanche: mi nutro e via, nel minor tempo possibile, con il minor impiego possibile di energie. Focalizzavo l'attenzione su quel cespo di catalogna. Ho cercato di girarlo e rigirarlo, ma niente, nessuna ispirazione. Poi ecco che arriva, pungente, quel pensiero accantonato tempo fa. Si verifica la presenza degli ingredienti e..... si cambia rotta. Esperimento in corso, scintilla scattata e.... successo raggiunto!!!! Questo carciofo è delicato e sfizioso. Ultimamente è di moda "scomporre" i piatti, separando ogni singolo ingrediente. Questa volta, per la mia smania di andare controcorrente, ho compattato un secondo piatto e il suo contorno. E il risultato non lascia indifferenti.

Ingredienti

1 carciofo
12 g di pistacchi tostati
1 rametto di rosmarino
1 uovo
sale
olio evo
sale nero di Cipro

Mondate il carciofo, eliminando il gambo, le foglie esterne e le punte. Allargatelo leggermente, quindi bollitelo, in acqua salata, per circa 3 minuti. Scolatelo e lasciatelo a testa in giù, cercando di allargare bene le foglie.
Lavate un rametto di rosmarino e asciugatelo bene. Prelevate le foglioline e sminuzzatele con ul coltello. Unite i pistacchi e tagliateli, sempre a coltello, creando una granella quanto più uniforme possibile.
Mescolate bene pistacchi e rosmarino e versatelo all'interno del carciofo, facendo in modo che vengano farcite tutte le foglie, tra i differenti strati. Salate leggermente e irrorate con un filo di olio evo.
Accendete il forno e portatelo alla temperatura di 180°.
Rompete l'uovo e versatelo al centro del carciofo, che avrete sistemato in un piccolo stampo o in una teglia. Spolverizzatelo in superficie con del sale nero di Cipro e infornatelo. A piacere potreste aggiungere spezie, o pepe, o peperoncino o qualsiasi gusto di vostro grandimento.
Cuocete per circa 25 minuti, controllando che il tuorlo non diventi sodo.
Quando sarà pronto estraete la teglia e trasferite il carciofo nel piatto.
Personalmente l'ho cotto in una terrina piccola e l'ho gustato direttamente lì.
Divertitevi, ora, a sfogliare il carciofo, assaporando le foglie esterne pistacchiose, fino ad arrivare al cuore morbido e avvolgente. Rompete il vostro tuorlo e..... deliziatevi.
Sapori che non si intralciano, lasciando la magia dell'assaggio nella grandezza della semplicità.

Ancora una coccola riuscita!!

abc

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