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Ossobuco di tacchino e besciamella di zucca aromatizzati al rosmarino: poche idee e confuse, ma un solo punto fermo

Giornate caotiche. Giornate in cui si cerca di mettere insieme qualcosa, di dare ordine, di seguire una logica. E più si cerca di sistemare tutto, meno si riesce a concretizzare. I pensieri rimbalzano tra situazioni diverse, inizio cinque lavori e non ne porto a termine uno. E, in tutto questo tempo, mi dico "ma perché?". Già, perché? Anche la cucina, ultimamente, segue questa illogica. Inizio da un'idea, poi cambio, poi inserisco, poi riprendo, e difficilmente qualcosa mi rapisce irrimediabilmente. Imputo tutto questo al cambiamento di clima, di alimenti, di ritmi. Insomma, il mio solito periodo di adattamento. Di certezza ne avevo solo una: ossobuco di tacchino. Contorni, sapori, consistenze sono nate dopo, sono arrivate di conseguenza, in corso d'opera. Ma l'importante è sempre il risultato. E anche questa volta mi sento soddisfatta!

Ingredienti

1 ossobuco di tacchino
190 g di zucca (cotta precedentemente nel forno o a vapore)
3 rametti di rosmarino
50 + 10 ml di vino rosso
40 + 50 ml di acqua
olio evo
sale
1 spicchio d'aglio
1/2 cucchiaio raso di farina di riso

Lavate i rametti di rosmarino, asciugateli accuratamente e liberate gli aghi dai rami. Tritateli con l'aiuto di una mezzaluna. Tenetene da parte mezzo cucchiaino e utilizzate il rimanente per impanare l'ossobuco.
Fate scaldare in una padella l'olio evo e, quando sarà caldo, aggiungete lo spicchio d'aglio. Fate insaporire qualche istante, poi unite la carne. Fatela rosolare a fiamma viva per un paio di minuti, da entrambi i lati.
A questo punto sfumate con 50 ml di vino rosso, salate e abbassate la fiamma. Fate cuocere, coperto, per circa 40 minuti, girando di tanto in tanto e aggiungendo acqua se necessario.
Mentre la carne cuoce occupatevi della zucca. Tagliatene 90 g a dadini non troppo piccoli. Il rimanente frullatelo con 40 g di acqua e 10 ml di vino rosso. Salatelo a piacere e scaldatelo.
Fate scaldare un cucchiaio di olio evo e unitevi la farina di riso. Mescolate velocemente e poi aggiungete, poco alla volta, la crema di zucca. Unite ancora 50 ml di acqua circa e mettete sul fuoco. Aggiungete il rosmarino tenuto da parte e portate a bollore, mescolando. Fate addensare la crema a piacimento, poi spegnete il fuoco.
Fate saltare in una padella molto calda, con un filo d'olio, la zucca tagliata a dadini, in modo che diventi piuttosto croccante.
A questo punto impiattate.

L'aroma del rosmarino farà da cornice all'unione dei sapori dolce della zucca e la delicato del tacchino.

E la carne sarà tenerissima!



E
abc

Bocconcini di pollo saltati con porcini: il sapore della semplicità, un punto e a capo

E' la semplicità che mi colpisce. Pochi e distinti dettagli. Non inseguo grandi opere, non sono affascinata dai fronzoli. Amo l'essenza e l'essenziale. Inseguo la trasparenza. Trattengo i segni genuini e mi libero dei camuffamenti. Amo la freschezza, la sincerità, l'autenticità. Amo l'originalità che dia stimoli e la ragionevolezza che sia conforto. Questo nella vita. E questo porto nel piatto!
Un semplice pollo, tagliato a tocchetti che rimangano morbidi e fragranti, e dei funghi porcini, naturali, che mettano in risalto solo la loro bontà. Un sapore che mi riempie, mi fa sorridere, mi appaga, mi fa appezzare tutto ciò che, nella vita, inseguo. Un sapore che mi ricorda che sono le piccole cose che fanno fare grandi passi, sono le cose semplici che tingono di grandezza. Un sapore che è il sapore della mia quotidianità, che mi fa stare in piedi con le mie sole forze. Una conferma di quanto sia io l'unica artefice e responsabile della mia felicità. Punto e a capo.

Ingredienti

1 sovraccoscia di pollo
70 g di funghi porcini
2 cucchiai di farina di riso
olio evo
30 ml di vino bianco
sale
1 cucchiaino di prezzemolo tritato
1 spicchio d'aglio

Pulite i porcini e tagliateli a dadini non troppo piccoli. Infarinateli con la farina di riso. Fate scaldare un filo d'olio in una padella e, quando sarà caldo, unite lo spicchio d'aglio. Lasciate insaporire per qualche istante e poi unite i funghi. Fate saltare per un paio di minuti.
Disossate la sovraccoscia di pollo e ricavate dei bocconcini. Infarinate anch'essi nella farina di riso e uniteli ai porcini. Saltate a fiamma viva per un minuto circa e salate. Unite il prezzemolo tritato e il vino bianco, che lascerete sfumare. Abbassate la fiamma, continuate la cottura per 5 minuti circa e spegnete il fuoco.


Siete pronti per impiattare e portare in tavola!!!!

Piace anche a voi il sapore della semplicità????
Io lo adoro.....

                   abc

Spiedini di pollo arcobaleno: il trofeo di chi fa del bon ton uno spettacolo da guardare

A volte è solo la semplicità a dover entrare in scena. Nessuna elaborazione particolare, nessun miscuglio di sapori, farine, aromi: pura e semplice naturalezza, racchiusa in una cottura salutare e veloce. Ho giocato sui colori, che nel piatto sembra che invoglino a mangiare. I gusti sono del tutto inalterati e accostati, semplicemente accostati tra loro. Un piatto a prova di bambino e, d'accordo che lui è un bambino speciale, ma mentre noi due donzelle in maniera garbata ci occupavamo di sfilare ciascun bocconcino dallo stecco con tanto di forchetta, lui, il piccolo ometto di neanche 3 anni, afferrava con le mani lo spiedino e lo addentava. Forse ho fatto centro. Forse lo scopo è stato raggiunto: ho attirato la sua attenzione e l'ho conquistato. Care mamme provate! E che magari, dolce donzella compagna di bon ton, da qui parta la nuova iniziativa che mi hai proposto, forse curiosa, forse disperata: a tavola con i bambini!!

Ingredienti

2 sovraccosce di pollo
4 pomodori Pizzutello
1/2 zucchina scura
1 rametto di rosmarino
olio evo
sale
paprika dolce

Tagliate le sovraccosce di pollo in pezzi piuttosto grossi (ne serviranno 5 per spiedino). Metteteli in una terrina in cui avrete mischiato 3 cucchiai di olio, sale, paprika e il rosmarino lavato e asciugato. Girate bene con le mani affinché la marinatura avvolga perfettamente ciascun bocconcino. Coprite con un foglio di pellicola trasparente e lasciate riposare in frigo per un'oretta.
Lavate e asciugate i pomodorini. Tagliateli a rondelle spesse 1/2 centimetro (ne serviranno 3 per spiedino), poneteli su un piatto piano e cospargeteli con sale fino.
Tagliate la zucchina a rondelle, anch'esse di mezzo centimetro circa, e aggiungetele alla marinatura con il pollo. Serviranno 3 pezzi per spiedino.
Iniziate a comporre gli spiedi, iniziando dalla zucchina, poi con un pezzo di pollo, poi pomodoro, poi pollo e ancora zucchina, fino a riempire con i pezzi menzionati in precedenza,
Scaldate una padella piuttosto larga e ungetela passando sulla sua superficie un foglio di carta assorbente. Quando sarà calda adagiatevi gli spiedini e coprite con un coperchio.
Cuocete a fiamma media per circa mezz'ora, avendo cura di girarli di tanto in tanto, in modo da far cuocere uniformemente la carne. A fine cottura alzate leggermente la fiamma e fateli rosolare per un paio di minuti. Spegnete il fuoco e servite.


Io li ho accompagnati con le crocchette di carote che già tanto successo avevano avuto. Come voler completare un secondo piatto variopinto, se non con un bel colore acceso?

Il piccolo ometto ringrazia e io ringrazio loro, il piccolo ometto e la cara donzella, per la meravigliosa giornata trascorsa insieme.

abc

Tartare di vitello in doppia veste: secondo atto di un incontro fatale

Ricordate quando vi parlai del carpaccio al coltello in chiave contemporaneo? Ricordate che vi raccontai di quel gran bell'omaggio ricevuto da Cristian, proprietario del bar e gestore della spiaggia in cui sto trascorrendo la mia estate? Vi promisi di deliziarvi con un'altra proposta.... Solo il tempo di capire in che modo avrei potuto dare il giusto valore a quel taglio tanto prezioso. Ebbene ci sono arrivata. Che apprezzi gli accostamenti insoliti ormai è risaputo. Qui ho voluto mettere in risalto il sapore della carne utilizzando la dolcezza di una pera coscia. Le versioni sono due e dirvi quale mi sia piaciuta maggiormente è una grande impresa. Fondamentalmente quando si tratta di tartare è difficile che mi soffermi sulla perfezione di un sapore: la divorerei anche senza alcun condimento!!!!
Grazie Cristian... ancora grazie!

Ingredienti

150 g di filetto di vitello (scoprirò mai che taglio fosse quello datomi?)
1 cucchiaino di capperi di Pantelleria sotto sale
1/2 spicchio d'aglio
1/2 lime
2 cucchiaini di olio evo
pepe
1 cucchiaino di semi di sesamo
1 pera coscia

Mettete a mollo i capperi in acqua e lasciateli addolcire per circa 1 ora, cambiando acqua piuttosto sovente.Tagliate il filetto con un coltello dalla lama affilatissima, fino ad ottenere un macinato.
Con una mezzaluna tritate i capperi, precedentemente sciacquati e scolati, insieme al mezzo spicchio d'aglio. Io prediligo questo metodo perché trovo lasci un sapore diverso.... più intenso.
Mescolate il trito ottenuto con l'olio, il pepe e il succo di mezzo lime. Condite la carne tagliata e lasciate macerare per mezz'ora circa.
Lavate e asciugate accuratamente la pera, tagliate la base in modo da formare una superficie piana d'appoggio e eliminate la calotta. Con una mandolina ricavate 7 o 8 fettine sottili, partendo dalla sommità della stessa pera. Aiutandovi con uno scavino svuotate l'interno, eliminando completamente il torsolo.
Sistemate le fettine su un piatto da portata, creando una base su cui adagiare la carne.
Riempite la pera con circa la metà della carne lasciata macerare. O comunque con il quantitativo sufficiente a riempirla.
Aggiungete alla carne rimasta i semi di sesamo e mescolate bene affinché vengano incorporati in maniera uniforme. Volendo potrete aggiungere anche la scorza grattugiata del lime.
Con l'aiuto di un coppapasta, adagiato sul letto di pere precedentemente creato, formate uno sformatino con il trito appena ottenuto. Abbiate cura di comprimere senza schiacciare troppo, in modo da lasciare alla carne la sua morbidezza.
Sistemate la pera ripiena accanto allo sformatino e tenete in fresco per almeno mezz'ora.

A questo punto potrete servire e testare il grado di soddisfazione delle due versioni.

Personalmente dovrei assaggiare ancora più e più volte, per avere certezza della mia versione preferita. Ma credo che non serva dirlo troppo forte..... ^_*

Ho accompagnato il piatto con due crackers di amaranto e sesamo, che credo sposassero benissimo il sapore della pietanza.

abc

Filetto di vitello al pesto di basilico e limone: il piacere di ritrovarmi

Sono stati pochi giorni, è vero..... e ogni tanto una piccola pausa ci vuole. Ma togli la tela ad un pittore: gli toglierai il respiro!! Torno alla mia vita: apro casa, poso la valigia, apro le finestre e guardo la mia cucina. Sorrido. Sono stati pochi giorni, è vero..... ma mi è mancata da morire!!! Ho riempito il carrello della spesa, prima, e il frigo, dopo, di tante di quelle cose che potrei campare per mesi. Ma questo vuol dire tornare a sentirmi viva e attiva. Ho bisogno dello sfrigolare di un filetto in padella, del profumo di una spezia, dei miei intrugli..... Ho deciso che avrei iniziato da qui, da un semplice filetto di vitello. Semplice, è vero, ma in questa semplicità ritrovo tutto il piacere di gustare sapori sani e avvolgenti. Il piacere di dipingere la mia tela. Torno a farlo e ve ne parlo.....

Ingredienti

1 filetto di vitello
1 manciata abbondante di foglie di basilico
1 di limone biologico
1/2 spicchio l'aglio
sale
olio
zenzero in polvere
peperoncino

Lavate e asciugate delicatamente le foglie di basilico. Tagliate la scorza di 1/3 di limone (mi raccomando solo la parte gialla per evitare il gusto amarognolo) e pulite il mezzo spicchio d'aglio. Tritate tutto molto finemente con una mezzaluna. Fate soffriggere a fuoco basso con mezzo cucchiaio di olio, aggiungendo sale q.b.e peperoncino a piacere. Dopo circa 3 minuti allungate con 1 cucchiaino di succo di limone e, in un secondo momento, con 2 cucchiaini di acqua. Fate cuocere ancora qualche minuto, girando bene, e mettete da parte.
Prendete il filetto di vitello e chiudetelo a medaglione, legandolo con lo spago da cucina. Fate scaldare un filo d'olio in padella con un po' di zenzero. Quando sarà caldo alzate la fiamma e fate rosolare bene il vitello per circa 2 minuti per parte. Salate, abbassate leggermente la fiamma, e fatelo cuocere per 10 minuti scarsi, girandolo un paio di volte.
Quando sarà abbastanza cotto (dentro dovrà rimanere piuttosto rosato) trasferitelo in un piatto su qualche fettina di limone. Versate il pesto nella padella in cui avete cotto il filetto e amalgamatelo al suo fondo di cottura. Coprite il vitello con la salsina di basilico e scorza di limone e servite.
La carne rimarrà morbida e il pesto darà un tocco di sapore deciso alla delicatezza del vitello.abc

Spiedini di pollo con melanzana e pera: vivacità e gusto

Poi non mi venite a dire che questa è una carne triste, che un piatto a base di pollo è insapore e che vi ricorda vagamente una mensa aziendale o, ancor peggio, un ospedale. Pensate a quanti abbinamenti si possono fare con una carne così delicata! E senza neanche chissà quale ingrediente segreto.... Chi non ha in casa della frutta e un po' di verdura? Mettere insieme tutto e giocare in una stuzzicante alternanza di sapori è una vera passeggiata. Non ci credete? Guardate qui......






Ingredienti

Per 3 spiedini
1 sovraccoscia di pollo
1 pera Williams
2 fette spesse di melanzana violetta striata
farina di mais fioretto
olio
sale
noce moscata

Sbucciate la pera, tagliatela a metà per la lunghezza, privatela del torsolo e del filamento interno e tagliatela in cubetti piuttosto grandi. Ve ne serviranno 18 pezzi. Metteteli in una ciotola e spolverizzateli di noce moscata.
Tagliate le due fette di melanzana a tocchi piuttosto grandi. Ve ne serviranno 9 pezzi. Aromatizzate anche questa con la noce moscata.
Disossate, quindi la sovraccoscia di pollo e ricavatene 12 bocconcini piuttosto panciuti. Copriteli con farina di mais e mescolate bene affinché vengano ricoperti tutti i pezzi. Scaldate un filo d'olio in padella e fate saltare velocemente e a fiamma viva il pollo. Non importa che siano ben cotti, ma è essenziale che abbiano una bella crosticina.
Ripetete l'operazione con la pera: infarinatela con la farina di mais e fatela saltare in padella con un filo d'olio. Siate cauti a girare i quadrotti, perché tenderanno a spappolarsi. Fateli rosolare a fiamma viva, velocemente, su tutti i lati. Stessa cosa per le melanzane, ma questa volta servirà una piccola giunta d'olio a metà cottura.
Ora divertitevi a comporre i vostri spiedini, magari canticchiando: Po-Pe-Me-Pe-Po-Pe-Me-Pe-Po-Pe-Me-Pe-Po. Dove Po sta per pollo, Pe per pera e Me per melanzana. Ponete gli spiedini su un piatto o su una teglia e passate in forno a 180° per 10 minuti circa.
Quindi assaporate: il pollo risulterà morbidissimo, la melanzana soffice e delicata e la pera spezzerà con la sua dolcezza. Vi avverto che finiranno molto in fretta!!!!abc

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