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Frollini salati di ceci neri e pecorino al cardamomo: il momento giusto arriva sempre e sempre all’improvviso

L'estate scorsa mio fratello mi omaggiò, di rientro dal suo viaggio di lavoro in Sardegna, di un pezzo di pecorino. Conoscendo la mia solerzia nel consumare quel tipo di formaggio, mia madre provvide a metterlo sottovuoto, poi me lo consegnò. Sono passati giorni, e settimane, e mesi. Guardavo di sfuggita quel pezzo di formaggio, ad ogni apertura di frigorifero, senza sentirmi ancora illuminata. Non avrei consumato quel formaggio in semplici fettine. Gli avrei riservato un'interpretazione doc. A costo di aspettare ancora giorni, e settimane, e mesi. L'idea arrivò, come spesso mi accade, nell'istante stesso in cui aprii gli occhi, in un qualunque risveglio di una qualunque giornata. Perché non passa mai più di mezzo secondo, da quando la veglia sopraggiunge, prima che il mio cervellino inizi a macchinare. E se uno dei primi pensieri è una ricetta, allora quella ricetta non dev'essere ignorata. Generalmente in quell'istante arrivano le idee illuminanti, quelle che non possono essere sottovalutate e che, soprattutto, sono vincenti senza ulteriori perfezionamenti. Ceci neri in dispensa, e l'immagine allettante di un matrimonio perfetto con la sapidità del pecorino. E come fosse un gesto abituale, mi alzo, metto l'acqua a scaldare e metto i ceci in ammollo. Naturale, no? Il risultato è stato all'altezza dell'idea, confermando la tesi che il mattino ha veramente l'oro in bocca.
Ovviamente la quantità di pecorino non è terminata in un solo piatto, per cui tenetevi pronti al seguito della novella ^_^

Ingredienti

70 g di ceci neri secchi (160 g bolliti)
50 g di pecorino sardo
70 g di burro di arachidi salato
2 bacche di cardamomo
sale

Se utilizzaste ceci neri, metteteli in ammollo per almeno 12 ore, quindi bolliteli in abbondante acqua salata fino a quando saranno morbidi. Scolateli e lasciateli raffreddare.
Tagliate a tocchetti il pecorino e sminuzzatelo, insieme ai semi di cardamomo. Unite i ceci, il burro di arachidi e un pizzico di sale. Frullate tutto, fino ad ottenere un impasto compatto e omogeneo. Avvolgetelo in un foglio di pellicola trasparente e lasciatelo riposare in frigorifero per un'ora circa.
   Riprendete l'impasto e stendetelo su una spianatoia infarinata, formando uno strato spesso circa mezzo centimetro.
Tagliate i biscotti della forma preferita e sistemateli su una teglia coperta da carta forno.
Portate il forno a 175° e, quando sarà in temperatura, cuocete per 30 minuti. Controllate che prendano un colore dorato, ma che non secchino troppo.
Una volta pronti sfornateli. Trasferiteli su una gratella e lasciateli raffreddare. In questo modo perderanno la morbidezza della cottura e diventeranno friabili e croccanti.
Non vi rimane che assaporarli. Farciti o al naturale, come accompagnamento o aperitivo, l'intensità dei sapori e la leggerezza del morso vi faranno apprezzare ogni singolo boccone.

Conservateli in una scatola di latta, o in un barattolo di vetro e manterranno la loro fragranza per una decina di giorni. Anche di più, ma.... i miei non ci sono arrivati ^_^


abc

Zuppa di ceci neri e germogli di soia: piccole grandi digressioni di una stagione che non convince

Davanti a quella vaschetta non ho saputo resistere. Dentro di me si è acceso un sorriso radioso, in parte curioso, in parte scettico. E se non ne fossi all'altezza? Ogni volta in cui mi aproccio ad un nuovo ingrediente parte questa sfida tra le due parti di me: l'impavida e la ragionevole. Chissà perché vince quasi sempre l'impavida ^_^
Avete idea di quante cose si possano fare con 150 grammi di germogli di soia? Beh, io vi presenterò, al momento, solo due versioni dei piatti che ho preparato, ma di certo posso dire che non ne farò mai più a meno. Certo mai avrei immaginato che potessi deliziarmene contestualizzandoli in un piatto così autunnale (non tanto per le zucchine, anche se ormai si trovano, nostro malgrado, tutto l'anno, quanto per la zuppa di per sé). Ma tant'è che la casa è buia, mentre scrivo, e fuori si fatica a vedere il bosco, dall'intensità della pioggia. E, forse, sì, questa è anche grandine. La maglia a maniche lunghe copre la canotta e le finestre sono chiuse. Voi chiamatela pure estate, che io mi preparo una bella e calda zuppa!!

Ingredienti

2 manciate di ceci neri
50 g di germogli di soia
1 finocchio (le foglie esterne)
1 zucchina
2 rametti di rosmarino
peperoncino
1/2 l di acqua (oltre a quella per l'ammollo dei ceci)
sale

Mettete i ceci secchi in una ciotola e copriteli con acqua. Lasciateli ammorbidire per 24 ore, cambiando l'acqua un paio di volte. Trasferiteli, quindi, in un pentolino e lateli bollire, a fiamma bassa, per circa 2 ore, aggiungendo un tametto di rosmarino e, solo a fine cottura, del sale a piacere.
Tagliate le zucchine a julienne e lavate i germogli di soia. Pulite le foglie esterne di un finocchio, tagliatele a fettine sottili e fatele bollire in 1/2 litro di acqua, con del sale e del peperoncino.
Quando saranno morbide, unite un cucchiaio di ceci bolliti e passate tutto con il frullatore ad immersione, fino a quando avrete ottenuto una crema molto liquida e omogenea.
Unite i germogli di soia e fateli cuocere per circa 10 minuti. A questo punto aggiungete le zucchine a julienne e i ceci scolati e procedete per altrettanto tempo. Assaggiate per verificare la sapidità ed eventualmente correggete di sale.
Quando sarà pronta spegnete la fiamma e sporzionate in ciotoline. Servite subito, molto calda.
L'insieme di sapori, tra finocchio, peperoncino e ceci avvolgerà la ricchezza dei germogli e delle zucchine e renderà intensa e preziosa questa insolita zuppa estiva.

Si mantiene anche il giorno seguente, per cui non abbiate fretta di finirla ^_^ In questo modo ho potuto deliziare anche la mia mamma!! Che, lo confesso, non si capacita di questa mia costanza (ed esuberanza) ai fornelli!!

Ma lei assaggia e io non mi risparmio di sperimentare ^_^abc

Crocchette di ceci neri e spinaci: dalla visione all’assaggio attraverso il supporto dell’interpretazione

Non riesco a ripetere due volte una mia stessa ricetta, figuriamoci se riesco ad attenermi alle dosi di una ricetta proposta da qualcun altro e apprezzata!! Chiamiamola interpretazione, chiamiamolo desiderio di personalizzazione, diciamo anche che provo quel pizzico di piacere nel sentirmi libera di esprimere il mio estro, seppur nella riproduzione di qualcosa di già esistente. Non me ne voglia la dolce Rachele, che ho riempito di complimenti quando ho visto i suoi kofta di ceci e spinaci. La mia reazione è stata questa: LI DEVO PROVARE. Ma già sapevo che il cumino non l'avrei messo, che i ceci sarebbero stati neri e che il fritto non sarebbe stato proprio fritto. Però, in tempo record, la sua ricetta, o meglio l'ispirazione arrivata dalla sua ricetta, si è materializzata sulla mia tavola ed è stato un grande successo. Cosa dire di questa farina di soia che sto amando ogni volta di più? Non posso spiegare il sapore. Solo il profumo inebria. L'apertura del sacchetto è un'esperienza sensoriale. Mi ci chiuderei dentro ogni volta, ad immergermi, sporcarmi e farmi riempire di quell'aroma che travolge. Così ho pensato di provarla anche in una panatura. Beh.... un successo! Presto proverò anche la versione al forno; intanto gustare queste crocchette salutari e piene di sapori intensi mi ha assolutamente soddisfatto. Grazie Rachele e.... a voi l'assaggio.

Ingredienti

60 g di ceci neri secchi (120 g bolliti)
200 g di spinaci freschi
20 g di farina di soia + q.b. per la panatura
15 g di crusca d'avena
15 g di semi di lino
noce moscata a piacere
pepe a piacere
latte d'avena q.b. per la panatura
sale
olio evo

   Mettete a mollo i ceci per una notte e poi bolliteli. Io ho provato a farli bollire senza ammollo per un paio d'ore, con un pizzico di bicarbonato, e il risultato è stato lo stesso. Una volta cotti lasciateli raffreddare su un piano.
Tritate grossolanamente i semi di lino, poi unitevi la crusca d'avena, la farina di soia e i ceci. Aggiungete noce moscata e pepe e tritate tutto.
Lavate bene gli spinaci e cuoceteli al vapore per qualche minuto.
Strizzateli e uniteli al composto di ceci. Tritate ancora tutto velocemente e salate a piacere. Prelevate poco impasto alla volta e formate delle crocchette della forma desiderata. Su un foglio di carta assorbente versate della farina di soia.
Intingete ciascuna crocchetta nel latte di avena, poi passatela nella farina di soia, cercando di coprire tutta la superficie uniformemente. Togliete la farina in eccesso, che rimarrà facilmente attaccata all'impasto, e lasciate riposare le crocchette, in frigorifero, per almeno mezz'ora. In questo modo si rassoderanno e la panatura diverrà compatta, agevolando la cottura. Io le ho lasciate riposare per più di un'ora.
Fate scaldare due cucchiai di olio in una padella e, quando satà ben caldo, unitevi le crocchette.
Lasciatele rosolare bene, a fiamma piuttosto vivace, girandole spesso affinché la cottura sia uniforme.
Quando le vedrete dorate, spegnete il fuoco e trasferitele su un foglio di carta assorbente, in modo che l'olio in eccesso venga rilasciato.
A questo punto servitele. Io le ho accompagnate con una salsina preparata con della meravigliosa salsa di pomodoro preparata dalla mia mamma, che ho fatto cuocere e ridurre, aggiungendo qualche goccia di tabasco e un cucchiaino di salsa di soia.
L'abbinamento l'ho trovato strepitoso.

Ho assaporato, crocchetta dopo crocchetta, senza davvero riuscire a fermarmi. Il gusto intendo, la compattezza giusta, l'abbinamento di sapori contrastanti hanno reso questo piatto un vero successo!

abc

Sformatini di merluzzo e broccoli al tè verde con ceci neri allo zafferano: i colori di un inverno agli sgoccioli

Ogni volta in cui apro la dispensa, quei meravigliosi ceci neri mi guardano. Che mica posso mangiare ceci tutti i giorni?! Ma quando arriva il momento, e soprattutto quando mi ricordo per tempo dell'ammollo, aprite le danze: qualcosa di meraviglioso sta accadendo.
Così ecco che davanti agli occhi mi passano coreografie di sapori e colori che mi convincono sempre più. Seppur queste tonalità richiamino un inverno che ci sta, a poco a poco, lasciando, mi piace dare spazio, ancora, all'essenza della stagione. Il gioco di consistenze equilibra un piatto dai sapori differenti, ma tutti protagonisti. Verdure, proteine e preziosi nutrienti fanno di questa portata un concentrato di genuinità, che appaga il palato. E, nella corsa al prossimo pretendente, ora la dispensa si alleggerisce di queste piccole gemme scure.


Ingredienti

90 g di ceci neri secchi bio
110 g di filetto di merluzzo
120 g di broccoli al vapore
150 ml di latte di avena
1 bustina di tè verde
1 cucchiaino di farina di soia tostata bio
1 bustina di zafferano
noce moscata
agar agar
sale

Mettete a mollo i ceci in acqua per almeno 12 ore. Scolateli, sciacquateli e fateli bollire in acqua salata fino a quando saranno morbidi. Ci vorranno mediamente 30/40 minuti.
Cuocete a vapore le cime dei broccoli, lasciandole piuttosto croccanti. Procedete anche con il filetto di merluzzo.
Nel frattempo portate alla temperatura di circa 85° il latte di avena (non dovrà bollire!!) e unitevi la bustina di tè verde. Lasciatela in infusione fino al raffreddamento del latte.
   Versate in un boccale (per chi usa il Bimby, oppure in un pentolino, per chi si affida ad un procedimento tradizionale) il filetto di merluzzo insieme a 100 ml di infuso di tè. Salate, unite la noce moscata e l'agar agar. Fate cuocere a fuoco medio per circa 5 minuti, mescolando continuamente. Tagliate, quindi le cime del broccolo a tocchetti piccoli. Versate il merluzzo e le cimette in un boccale e tritate grossolanamente.
Ungete due cocottine e versate il composto fino a rimpirle.
Infornate a 200° e cuocete per circa 30 minuti, facendo dorare bene la superficie.
Mentre gli sformatini cuociono, trasferite i ceci, scolati, in una padella. Versate i 50 ml di infuso di tè verde rimasti, il sale, la farina di soia, lo zafferano e cuocete, a fiamma bassa, fino a quando il fondo non si rapprenderà. Mescolate con cura, in modo da non fare attaccare alla padella la crema.
Quando saranno pronti, sfornate gli sformatini, estraeteli dalla cocottina e poneteli nl mezzo di un piatto.
Versate intorno i ceci allo zafferano e servite, molto caldo.
Giochi di consistenze e di sapori delicati sapranno conquistarvi fin dal primo assaggio, senza mai stancare il palato.

Con queste dosi ho ricavato due porzioni. Qualcuno direbbe "pediatriche", per me assolutamente sufficienti ^_^

In ogni caso sarà possibile conservare nel congelatore gli sformatini cotti e passarli in forno alla necessità. Del resto con due sformatini..... ci mangio due volte ^_^


abc

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