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Un Mondo di benEssere arriva al dunque: tendete le orecchie, il vincitore è….

Lo so, non riesco più ad essere presente e costante come un tempo. All'inizio pensavo fosse pigrizia. Pur non avendo mai realmente staccato, l'estate scorsa, ho rallentato un pochino. Riprendere con i ritmi incalzanti, aggravati dalla stanchezza accumulata, non è certo stato facile. Adesso, però, sono fermamente convinta sia una pura questione di tempo. Cucino sempre, mangio sempre, invento sempre e documento sempre. Ma poi passano le settimane prima che idee, foto, sapori passino dal laboratorio all'interfaccia. Ma sapete cosa vi dico? Tutta questa mancanza di tempo è la diretta conseguenza di impegni crescenti, di un lavoro che sto cercando di rendere più dinamico e attivo, di fulminee idee che cerco di mettere subito in atto e di progetti nuovi e stimolanti. Ma facciamo un passo alla volta. Per parlare dei progetti c'è tempo. In molti mi avete chiesto cosa fosse stato del mio contest Un Mondo di benEssere.
Di certo non mi sono dimenticata di dare degna conclusione all'evento. Diciamo che non è stato facile affrontare la valutazione di tutte le ricette che hanno partecipato, dal momento che parliamo, in tutto, di più di 80 (OTTANTA) piatti!!!!! Ma visto che le cose mi piace farle bene, ho cercato di farmi perdonare facendo le cose in grande.
Le ho lette, rilette, commentate, selezionate. Ci ho studiato sopra, ho valutato gli ingredienti, le metodologie di cottura. Alcune le ho provate, altre mi hanno ispirato. Ci ho messo un'eternità a capire quale potesse essere la vincente. In realtà non esiste una sola vincitrice. In realtà, oltre ai due premi menzionati, ho voluto riservare una menzione d'onore a diversi piatti, sulla base di differenti criteri, proprio quelli che, in corso d'opera, mi hanno messo in crisi nella scelta.

In occasione della chiusura del contest, che ho voluto coincidesse con il mio compleanno, ho proposto una cena speciale, al ristorante Il Moro di Monza, di cui vi ho parlato qui.
In quella serata, di cui porto con me un ricordo bellissimo, ho avuto modo di conoscere persone favolose, con cui ho condiviso esperienze, pensieri, sorrisi, opinioni, saperi, oltre ad una meravigliosissima cena che Vincenzo, Salvatore e Antonella hanno curato nel dettaglio.
E, proprio in quella serata, ho consegnato il primo premio, rappresentato da un buono di valore sulla prenotazione del Percorso benEssere della Mai Soli nel Mondo. Perché La Cuocherellona, ricordate, è anche anima di un'agenzia viaggi e perché crede che il benEssere non debba limitarsi alla buona alimentazione, ma debba essere concepito a 360°. E allora perché non concedersi, come regalo, una parentesi di benEssere nella magica Sicilia?

Ma quale sarà questo podio????? [Rullo di tamburi]

La ricetta vincente del contest Un Mondo di benEssere è
con i suoi strepitosi Muffin di legumi al vapore
 Colpita dagli ingredienti sani e alternativi, che sono genuinità e innovazione,
ho apprezzato gli abbinamenti di sapori e sono rimasta sorpresa da
una tipologia di cottura che trovo sorprendente. A questo piatto, a mio avviso,
non manca niente!!

Lisa ha ritirato il suo premio a cena ^_^ tra sorrisi e abbracci!!
E lei, vegana da molti anni, ha avuto un menù d'eccezione.

Dall'antipasto al dolce, la bella Lisa è stata coccolata a dovere. E' stato un peccato non avere avuto, anche noi, un assaggio delle sue portate ^_^


La seconda ricetta vincente del contest Un Mondo di benEssere
che si aggiudica una selezione di prodotti tipici siciliani,
tra cui la farina di grano duro di Castelvetrano, è
La sfida tra i dolci è stata molto ardua. Gli ingredienti proposti in tutte le ricette
sono stati ben selezionati e mescolati. Ma quando Mary mi ha messo davanti
un crumble, che adoro a prescindere, con datteri, mandorle e ingredienti integrali,
non ho avuto dubbi: attenzione per il dettaglio, cura nell'abbinamento di sapori,
intensità di gusto e travolgenza sono stati determinanti.

Mary non ha potuto ritirare il premio di persona perché la distanza non le ha permesso di partecipare alla cena, ma riceverà tutto direttamente a casa. E non vedrò l'ora di scoprire quale contestualizzazione darà ai preziosi prodotti selezionati.
Ma non finisce qui, perché mi sentirei davvero in difetto nei confronti di tutti gli altri partecipanti. Indubbio è che ciascuno di voi si sia distinto per qualche motivo. Tutti mi avete colpito con un dettaglio più o meno incisivo, ma sicuramente tutti avete sostenuto il pensiero di benEssere promosso dal contest con un entusiasmo che mi ha commosso. Ma nello scegliere tra una ricetta e l'altra, ho sentito il bisogno di distinguere altri tipi di successi, che mi aggravavano la decisione. E non ho potuto fare a meno di dare voce a questo pensiero.


La ricetta che non solo è stata fonte di ispirazione, ma che si è
materializzata sulla mia tavola in un tempo record è di
Lo so, un po' l'ho stravolta, ma la batata mi ha conquistato all'istante.
E' stato impossibile resistere e l'assaggio mi ha dato conferma.
La prossima volta cederò anche ad Dip di yogurt!!


La ricetta che mi ha conquistato per tecnica, eleganza e semplicità è di
 Adoro Andrea, non è un segreto. E' un creativo e sa proporre opere d'arte
con ingredienti semplici e con il suo tocco di classe. Ha conoscenze 
e capacità che mi incantano e con questo piatto ha davvero fatto breccia (ma non è una novità).


La ricetta che mi identifica maggiormente per scelta di ingredienti è di
Alla parola anacardi non ho capito più nulla. Se li immagino con le zucchine e la freschezza della menta, in una forma così paffuta e simatica..... come potrei mai resistere?


La ricetta che merita il podio per la particolarità in una delle mie preparazioni preferite,
i lievitati, è di
Amo i lievitati, li trovo terapeutici. Richiedono attenzione e regalano soddisfazioni a non finire.
Tamara ha preso, a sua volta, ispirazione e ci ha regalato un pane dal sapore
originale e insolito. E ad un buon pane, fatto con ingredienti sani e giusti, 
non si può dire di no!


Una menzione d'onore va a RAFFAELLA, simpaticissima "non foodblogger" che ha contribuito con
molte ricette, ciascuna ben argomentata e documentata.
 E' una menzione a cui tengo perché Raffaella si presenta così 
Ciao  Erica, 
  non ci conosciamo,  non  avendo io alcun tipo di blog.  Sono Raffaella,  e sbirciando qua e là,  nei blog  degli altri, sono stata  attratta dal tema del tuo contest.  " Niente farine 00" ...la freccia che ha colpito!!  Un benEssere  al quale sono arrivata  ultimamente, nella sua forma più  drastica : solo farine biologiche,  di grani antichi, quindi con molto  meno glutine, macinate  a pietra. Grani resistenti, patrimonio del nostro  territorio,  in via di riscoperta.
La ricetta che mi ha colpito particolarmente, oltre a questa pasta preparata con la Saragolla e condita con le mie amate vongole, è la Simil-sbrisolona vegana con sorpresa
 Per il guscio :
150 gr di Solina 1
   5o gr di cocco grattugiato
   40 gr zucchero muscovado
   50 gr olio evo
   30 gr acqua fredda/ pizzico di sale integrale.
In ordine  farina+cocco+zucchero+sale.
Aggiungere olio e cominciare  ad unirlo alle polveri con la punta delle dita.  Cominciare ad unire anche l acqua. Non deve essere un impasto  omogeneo, come una frolla classica. L ho stesa direttamente  sulla carta forno, con le mani, cercando di compattarla  in un disco di circa 23/24 cm, che in seguito ho inserito in una teglia  unta.
Cotta quindi in bianco, a 170 gradi, fino a doratura.
Quindi.....la sorpresa!!! Una confettura  home -made di...scorze  di anguria .
Con pochissimo zucchero (20 %), ti assicuro  che è una vera delizia.
Sopra la confettura, fettine non troppo sottili di percocca, che in cottura mantiene la sua croccantezza.
E per finire uno sbriciolato (non diciamo crumble dai):
100 gr di Solina
  80 gr di noci tritate a coltello
  20 gr cocco grattugiato
  35 gr zucchero Moscovado
  35 gr olio evo.
Compattare leggermente gli ingredienti, il giusto perché stiano assieme, formando  appunto  delle briciolone.  Aggiungere se occorre poca acqua. 
Distribuire  sopra la torta e ripassare  al forno, ancora fino a doratura.

Vale la pena provarci, no?
 
Potrei andare avanti ed elencare ancora decine di ricette. La realtà è che qualcosa di speciale me l'avete dato tutti. Vi ringrazio ancora, e vi lascio un piccolo accenno di arrivederci al prossimo contest, che è già in cantiere ^_^

Sempre con...
www.maisolinelmondo.eu
abc

Crocchette autunnali di zucca in finta frittura: la stagione dalle mille, più una, inaspettate sorprese

E' difficile capire, esattamente, da dove partire. Ci provo da qui: l'autunno. Stagione difficile, per me. Amo il caldo, i piedi scalzi, la pelle scoperta sotto i raggi del sole, la ricerca dell'ombra per un attimo di respiro. Seppur i colori dell'autunno siano caldi e pieni, camminare verso stagioni fredde e buie mi soffoca. Ma, lo confesso, esiste un ma. Un'attenuante. Con l'autunno arriva il mio compleanno. Da sempre i compleanni, in famiglia, si sono vissuti con magia: l'attesa, la preparazione delle sorprese, la ricerca del regalo perfetto, il bigliettino accuratamente scritto e decorato e l'immancabile torta. Ho sempre amato le sorprese, mi è sempre piaciuto farmi stupire da un gesto, anche il più piccolo e semplice. Nonostante siano passati parecchi anni, questa piccola deviazione non mi ha mai abbandonato ^_^ Però ho acquisito una consapevolezza. Non sempre l'aspettativa è stata soddisfatta. Anzi, negli ultimi anni, a dirla tutta, è sempre stata delusa. Quindi, visto che non mi do mai per vinta, ho deciso di pensarci io. Ho iniziato a festeggiare il compleanno circa un mese prima della data (che, avete capito bene, deve ancora arrivare), chiedendo alla povera mamma "ma.... hai già un'idea per il tuo regalo del mio compleanno?" :D Santa donna. "Perché io lo avrei anche già scelto....". Mamma rassegnata alle mie follie. "Si tratta di una friggitrice, che frigge senza olio". Percepivo i suoi occhi sgranati al di là del telefono. "Funziona ad aria calda, dev'essere fichissima". I suoi pensieri sulla dimensione della mia cucina e sul numero degli ammennicoli presenti (e futuri) rumoreggiavano chiaramente a distanza di 160 chilometri. "Non so ancora dove metterla, ma un posto lo troverò sicuramente. Sul carrellino, accanto all'estrattore, dovrebbe starci". Credo che, a questo punto, si sia seduta.
La friggitrice ad aria calda, questa per l'esattezza, è arrivata ed è stata immediatamente messa alla prova. Favolosa. Basta vaporizzare una goccia di olio sugli alimenti che si vorrebbero non friggere e il gioco è fatto. Crosticina croccante, doratura perfetta e leggerezza garantita. Seppur questo sia solo uno dei tanti regali che mi sono concessa (tra cui un nuovo forno a mocroonde, un nuovo essiccatore, e il mio amato trx per gli allenamenti a casa), oggi mi concentro sulla sorprendente funzionalità della friggitrice. L'ho provata con preparazioni differenti: i bocconcini di feta proposti qualche giorno fa, melanzane e zucchine, pesce, crocchette varie, anche con semplici pomodorini. La prova ve la documento con queste crocchette: non vi sembrano irresistibili?

Ma le sorprese non finiscono qui. Mentre vi lascio gustare i sapori autunnali di questi bocconcini, vi presento un nuovo evento.
L'occasione parte sempre dal mio compleanno.
Lo stimolo è il desiderio di conoscere voi, sostenitori della buona e sana cucina, amanti della lettura, appassionati di viaggi, sportivi e, perché no, di ritrovare amici che difficilmente riesco a vedere nell'incessante accavallarsi di impegni.
La cornice è un locale che solletica la mia curiosità da tempo, capitanata da uno chef, Vincenzo, che stimo per il suo valore umano e per la professionalità e passione con cui crea ogni piatto.
Il fine è quello di mostrarmi a chi mi legge, a chi mi conosce solo virtualmente, a chi non mi vede mai, a chi vorrebbe scambiare due chiacchiere reali in un mondo che è sempre più social.
Il desiderio è quello di farmi conoscere come Erica, come foodblogger, come anima della Mai Soli nel Mondo, con le mie passioni, con la mia semplicità, con la mia sensibilità e con la mia follia.

Il quando è domenica 11 ottobre, a partire dalle 20.00
Il dove è il ristorante Il Moro di Monza
Il chi è.... TUTTI QUELLI CHE LO DESIDERANO

Il tema, perché un tema ci sarà, lo chiamo book sharing. Da incorruttibile sostenitrice della lettura, ho pensato che sarebbe magico poter intrecciare i nostri sguardi condividendo le nostre passioni. Vi chiederò, quindi, di portare con voi un libro: che sia di letteratura, di cucina, di viaggi, di sport o di quasiasi altro genere, è importante che parli di voi e che vi introduca, in uno scambio di pareri e.... non solo. I nostri libri, infatti, verranno scambiati, a fine serata, così che ciascuno di noi porti con sé qualcosa di qualcun altro.

In questa occasione comunicherò ufficialmente le due ricette vincenti del contest Un Mondo di benEssere

E mentre riorganizzate i vostri impegni per poterci essere ^_^ vi lascio la ricetta...

Ingredienti

125 g di lupini
140 g di zucca
1 cucchiaino di salsa rubra (per me fatta in casa)
100 g di ricotta vaccina
20 g di semi di sesamo
10 g di semi di chia
paprika dolce
2 cucchiai di parmigiano grattugiato
pangrattato di riso
olio evo q.b.

Pulite i lupini, eliminando la buccia. Inseriteli in un boccale. Aggiungete la zucca, pulita e tagliata a cubetti non troppo grandi, la ricotta, la rubra e la paprika. Frullate tutto, riducendo gli ingredienti in composto fine ed omogeneo. Unite, quindi, i semi di sesamo e di chia e il parmigiano. Assaggiate per verificare la sapidità ed eventualmente correggete con del sale integrale.
Prelevate poco impasto alla volta e formate delle polpettine, grandi quanto una noce. Passatele nel pangrattato di riso e lasciatele riposare per almeno mezz'ora. In questo modo acquisiranno compattezza.
   Poco prima di procedere alla cottura, vaporizzate dell'olio evo su ciascuna polpettina, quindi sistemate tutto nel cestello della friggitrice, preriscaldato per un paio di minuti. Inserite il cestello nel vano e cuocete, a 200°, per 20 minuti circa, girando un paio di volte le palline durante la cottura. Nel caso vogliate provedere diversamente, sistemate le crocchette su una placca coperta da carta forno e infornate a 180° per 30 minuti circa.
Quando saranno ben dorate e croccanti, prelevatele e servitele. Io le ho accompagnate con la salsa rubra della mamma e le ho accostate a tre spicchi di scarola saltati in padella con olive taggiasche. I sapori si uniscono, in un contrasto irresistibile, e travolgono.

Insolito modo di concepire una crocchetta e di assaggiare il sapore dell'autunno, sotto una panatura sana, leggera e croccante da non poter resistere.
Proteine a gogò, rigorosamente di origine vegetale, nel rispetto dei principi di salute e genuinità.

Manine a me, perché queste pepite si gustano di più in versione fingers!! ^_^


abc

La piadina, con la P minuscola, che sfida i giudizi degli esperti e che appaga il mio sogno domenicale

C'è un giorno, la domenica, in cui dedico alla cena gli sfizi repressi durante tutta la settimana. Generalmente mi concedo una piadina, o talvolta altro, ma pur sempre un lievitato o affine. E c'è una linea sottile che separa una piadina da una Piadina. La mia, chiarisco, è una piadina. Modesta, interpretata, lontana dal sapore autentico, realizzata da mani non certo esperte e studiata da una mente per niente cultrice della vera Piadina. Ma per me è una piadina. E se il risultato non è quello di una Piadina.... è solo perché scelgo ingredienti salutari e genuini. Ma per me.... arrotolata, piegata in due, tagliata o addentata, con quel cuore filante e calda di piastra è una piadina da fine del mondo!!! ^_^
Ovviamente ho voluto provare una variante rispetto a quella già proposta qui. Sul risultato non ho altro da aggiungere.... il mio palato ha apprezzato, il mio stomaco ha ben gradito e il mio cuore ha sorriso. Per me è tutto.

Ingredienti

Per la piadina
75 g di farina di manitoba 00
40 g di farina integrale (direttamente dal mulino)
60 g di latte di avena tiepido
15 g di olio evo
1 g di bicarbonato di sodio
1 pizzico di sale

Per la farcitura
1 mozzarella (io light)
4 fettine di prosciutto crudo

Setacciate e mescolate le farine, il bicarbonato di sodio e il sale. Aggiungete poco alla volta il latte di avena caldo, impastando con le mani, e l'olio. Lavorate bene la pasta fino a formare un panetto compatto. Dategli la forma di una sfera, avvolgetelo in una pellicola trasparente e lasciatela riposare per un'ora circa.
Prendete l'impasto, dividetelo in due e iniziate a stendere la prima metà, su una spianatoia infarinata, aiutandovi con un mattarello. Formate una sfoglia circolare dello spessore di un paio di millimetri.
Scaldate una piastra per piadine sul fuoco e, quando sarà in temperatura, posate sopra la sfoglia. Cuocetela per un paio di minuti per parte, bucherellandola per evitare che faccia bolle.
Nel frattempo tagliate la mozzarella a fettine sottili e disponetene metà su una parte della piadina ancora in cottura. Ricopritela con il prosciutto crudo, piegate in due la piadina stessa, lasciate che scaldi bene il ripieno e trasferitela in un piatto, pronta per essere mangiata.
Preparate,quindi, la seconda sfoglia e procedete con la cottura.
Potrete chiudere la piadina piegandola in tre o arrotolandola, secondo il vostro gusto. Di certo il sapore non cambierà  la sua fragranza riempirà la tavola e..... l'anima!!

Lavorate la sfoglia secondo il vostro gusto: se vi piace più sottile dividetela in 3 o in 4 parti e procedete alla stessa lavorazione. Rammentate che, cuocendo, tende a gonfiarsi leggermente.

La mia settimana termina alla grande, con una cena così! Con tante scuse ai romagnoli per l'audacia. L'originale rimane la vostra splendida e deliziosa Piadina. Insostituibile, ininterpretabile, unica e magica Piadina, che amo con tutta me stessa ^_^abc

Cheesecake pesca e pompelmo che racchiude il sapore di un’estate dai momenti di indimenticabile felicità

Ciò che vi racconterò in queste righe non è solo la storia di una torta. Non vi parlerò soltanto dell'amore per questo dolce, non solo della mia prima versione di cheesecake cotta. Vi racconterò di un'estate, di un'esperienza, di incontri, di momenti di sana e vibrante felicità. La mia estate, fatta di piccoli frammenti, di piccole parentesi alla ricerca di un sorriso vero.
Quando si decide di prendere in mano la propria vita e di mettersi in gioco, nuovamente, si sa di dover affrontare stravolgimenti che talvolta faranno tremare, talvolta tentennare, talvolta retrocedere. Si mette tutto in conto, anche se non si sa realmente quale profondità arriveremo a raschiare. La mia vita è una continua ripartenza. Ho iniziato a vivere proprio quando ho iniziato a mettermi in discussione. Trasformo la paura dell'ignoto in stimolo e il desiderio di raggiungere un obiettivo in carburante per raggiungerlo. Quanto è difficile uscire da una visione di vita ed entrarne in un'altra. Ma cerco di vedere ogni situazione nelle sue accezioni positive, a trarne insegnamenti e spunti per aggrapparmi e scalare la vetta. Sacrifici. Inesauribili sacrifici che spesso tolgono il respiro. Ma che trasformo in sorrisi. E quando qualcuno mi osserva e mi dice "beata te, bella vita che fai", sorrido, perché non serve dare spiegazioni. Io so, questo è sufficiente. E so che, in fondo, tutto questo l'ho voluto io e io l'ho raggiunto. Non penso a tutto quello che queste scelte mi stanno costando. Perché tutto ha un risvolto positivo, anche il maggiore ostacolo. Non mi fermo a pensare a tutto quello che non riuscirò a fare, a tutto quello che mi manca. Ho un lettino in riva al lago, pochi chilometri di strada per raggiungerlo, nuovi amici che mi accolgono "benvenuta a casa tua, Erica", che mi coccolano e che mi chiedono solo un sorriso. E so che sono molto fortunata. Lo so perché so guardare la mia vita.
Poche settimane fa, per volere del destino, una elegantissima coppia mi si avvicina e mi passa accanto, mentre, in spiaggia, raggiunge la propria postazione. Uno sguardo, un sorriso (avete mai provato a sorridere alla gente solo per il piacere dei vostri sguardi che si incrociano? E' un'emozione che si fatica a descrivere....). Poco dopo la signora mi rivolge un apprezzamento sul taglio di capelli, piuttosto insolito, che porto. Due battute, veloci.  La volta successiva un saluto. Poi ancora un confronto su quella che è una delle mie più grandi passioni: la lettura. Mi conquista la dolcezza di questa donna delicata e rispettosa. Ed è un piacere incontrarli. Fino a quando da una coppia diventano due coppie, e poi tre. Fino a quando ad ognuno di loro do un nome. Fino a quando dal lei si passa ad un tono più informale. Fino a quando mi fanno sentire una di loro. Quella dolcissima signora si chiama Carla, il marito Walter e gli amici sono Franco e Manuela, di cui Irene e Enzo sono parenti e vicini di lettino. Persone piacevolissime, con cui sabato scorso ho condiviso una indimenticabile serata.


Un'intera giornata insieme, conclusa con l'accoglienza nelle loro casette del campeggio in cui trascorrono le loro vacanze, con una sfida all'ultima griglia, un po' (!!!) di buon vino, risate e balli.


Ringrazio davvero tutti, e lo faccio con queste parole. Grazie a Manuela e Carla (che vedete qui sopra con accanto Micheal). Ringrazio Nadia (qui sotto accanto al padre mentre cerca di rubargli un boccone) e Alberto, con il loro piccolo batuffolo Neve. Ringrazio Franco, con le sue chiacchierate, le battute, le risate. Ringrazio Walter, tra le tante cose egregio ballerino. Ringrazio Irene ed Enzo per la loro costante compagnia.

 

Ringrazio ognuno di loro per quel sorriso che mi hanno saputo regalare. Con loro ho condiviso, oltre alla mia gioia di esserci, la mia piccola passione per la cucina. A loro ho presentato la mia prima cheesecake cotta e il pane di segale (entrambi esperimenti).... e pare che entrambi siano stati apprezzati. Qui vi parlerò del dolcetto, ma presto vi illustrerò anche l'altra preparazione.....

Il vincitore della sfida all'ultima griglia????? Guardate un po': Walter e la sua griglia....

  

Franco e la sua griglia..... sì.... proprio così!!! 

  

Non ci credete????? Allora guardate bene...... 


Per me vincitori lo siamo stati tutti. Grazie, GRAZIE, G R A Z I E ! !

Ingredienti

Per la base
45 g di nocciole
30 g di zucchero di canna integrale
40 g di muesli di farro bio (io Krunchy di Barnhouse)
35 g di farina di riso
35 g di farina di mais fioretto
25 g di orzoflakes (io Baule Volante)
50 g di olio di semi di soia

Per la farcia
100 g di ricotta
100 g di Philadelphia (io Balance)
2 uova
70 g di fruttosio
succo di 1/2 pompelmo
1 g di agar agar

Per la copertura
1 pesca noce
1 cucchiaino di fruttosio
succo di mezzo pompelmo

Tritate finemente le nocciole insieme allo zucchero di canna. Unite il muesli, le due farine, l'olio e impastare. Aggiungere gli orzoflakes e amalgamare tutto.

Coprite con carta forno la base di una teglia tonda apribile. Sistemate la granella appena ottenuta sul fondo e compattare bene. Mentre vi occupate della farcia lasciare riposare in frigo.
Setacciate la ricotta, unite il Philadelphia, il fruttosio, l'agar agar e i due tuorli d'uovo. Mescolate tutto fino a rendere il composto omogeneo.
Spremete mezzo pompelmo (io ho usato quello rosa) e aggiungetelo alla crema di formaggio. Amalgamate tutto, versatelo sulla base compattata nella tortiera e infornate a 180° per mezz'ora. Abbassate poi il forno a 160° e cuocete ancora per 20 minuti. 
Durante la cottura preparate la copertura. Tagliate a spicchi sottili la pesca, mettetela in un pentolino con il succo di mezzo pompelmo e il cucchiaino di fruttosio. Fate cuocere a fiamma bassa fino a quando il succo di pompelmo si sarà rappreso e le pesche saranno morbide.
Controllate la cottura del cheesecake, in modo che sia uniforme e, quando sarà ben dorata in superficie, sfornatela e lasciatela intiepidire. Togliete, quindi, la corona laterale della teglia.
Coprite la superficie con le pesche e lasciate raffreddare almeno un paio d'ore. Quando sarà completamente fredda potrete conservarla in frigorifero.
Tagliate e servite. Perdonate le foto poco curate, ma in un'occasione così è senz'altro più importante il modo in cui si assapora.... e vi garantisco che il risultato è stato decisamente apprezzato!
 

Ringrazio Ada, blogger di Siciliani creativi in cucina per gli spunti che mi ha dato nella proposta della sua cheesecake. Lei ci deliziava con questa torta lo stesso giorno in cui avrei creato la mia versione. Confrontarmi con la sua bravura è sicuramente un grande piacere.



abc

Ceci al forno con la paprika: una cena dai presupposti giusti

Non so se anche a voi capiti. Per me è un desiderio piuttosto ricorrente. Non sempre possibile da soddisfare, ma quando i presupposti ci sono tutti.......ecco che i cuscinoni si dispongono a dovere, il tavolino si imbandisce, il dvd parte e la mia cena è gustata direttamente sul tappeto.  Non è facile riuscire a concedermi numerosi momenti simili, ma è un modo così spassoso di coccolarmi che, quando accade, è come se il mondo si fermasse. Ovviamente non posso pensare di assaporarmi un branzino, o barcollare con un cucchiaio di minestra, tanto meno di perdermi ad arrotolare sulla forchetta quattro spaghetti o di rosicchiare ancora una coscia di pollo (soprattutto perché il rito della pulitura della coscia di pollo, come qualsiasi sezione di carne a cui è annesso un osso, richiede un attentissimo lavoro certosino che solo chi ha potuto osservare può comprendere!). Ci vuole qualcosa di maneggevole, pratico e.....goloso!! Ecco un'idea. Questo piatto si presta anche come ghiotto aperitivo. I miei ospiti sono sempre stati favorevolmente colpiti da questa stranezza.... Io cedo spesso alla tentazione: sono croccanti in superficie, morbidi all'interno, invitanti per il loro sapore di paprika....insomma, si mangiano uno dietro l'altro senza riuscire a fermarsi. Si possono anche cuocere in padella, senza l'aggiunta di olio, visto che è già presente nel condimento. Sicuramente è una cottura più veloce e dagli ottimi risultati!

Ingredienti

60 g di ceci secchi
1 cucchiaio di olio evo
paprika dolce
sale

Mettete in ammollo i ceci secchi in acqua fredda per 10 ore. Sciacquateli bene e fateli bollire in acqua leggermente salata per una ventina di minuti. La cottura dipenderà dal calibro del legume: assaggiate per verificare che vadano bene. Dovranno essere morbidi, ma non dovranno sciogliersi in bocca.... Ricordate che dovranno passare un'altra cottura!!!! Scolateli bene e versateli in una terrina. Aggiungete l'olio, la paprika dolce a piacere e il sale. Lasciate insaporire per almeno 1 ora. Coprite una teglia con carta forno e buttateci sopra i ceci con il loro condimento. Infornate a 200° ventilato per 20/30 minuti. A questo punto sono pronti per essere gustati. Attenzione però....sono tanto invitanti quanto roventi!!



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