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Polpette di lupini e cime dal cuore filante: l’insolito e inatteso incontro di caratteri forti

Probabilmente non ero stata precisa, ma il bottino di cime di rapa che ho portato a casa dalla trasferta taurinense era piuttosto importante. Vi accennai qualcosa presentandovi il gratin di avena. Ovviamente non mi sono potuta fermare lì. Che poi diciamolo, buona parte di questa verdura dal sapore intenso l'ho assaporata semplicemente saltata in padella magari con una buona manciata di parmigiano grattugiato e un uovo rotto sopra, ma anche così, in semplicità, con una forchettata una tantum rubata alla pace del frigorifero. Ma oggi torno presentandovene una versione che mi soddisfa particolarmente, perché porta in scena un altro tra i miei ingredienti preferiti: i lupini.
Il sapore che conferiscono a questo impasto è pazzesco, carattere puro. Il cuore delicato e contrastante, per sapore e consistenza, è un piacevole gioco per il palato. Mi sono divertita a intrecciare gusti diversi senza appesantire l'impasto con le uova, ma a queste polpette non manca per niente l'effetto stupore. L'inatteso insieme di gusti creerà quella piacevole sensazione di dipendenza in una lotta all'ultima polpetta.

Ingredienti

120 g di lupini puliti
80 g di cime di rapa cotte al vapore
10 g di capperi di Pantelleria sotto sale
5 g di olio evo + q.b.
1 cucchiaino di lecitina di soia
4 cucchiaini di latte di avena
1 cucchiaio di pangrattato di riso + q.b.
50 g di mozzarella

Versate in una tazzina il latte di avena e unitevi la lecitina. Lasciatela ammorbidire per circa mezz'ora. Pulite i lupini e inseriteli in un boccale insieme ai capperi, precedentemente lasciati in ammollo e sciacquati, e alle cime di rapa.
Tritate a più riprese, fino ad ottenere un composto fine e omogeneo.
Unitevi il latte con la lecitina, l'olio e il cucchiaio di pangrattato. Continuate a tritare. Avrete un composto compatto, che lascerete riposare per mezz'ora in frigorifero.
Nel frattempo tagliate la mozzarella a dadini piuttosto piccoli e lasciatela scolare dal suo liquido.
   Sistemate una manciata di pangrattato su un foglio o su un piattino. Riprendete l'impasto e, con le mani umide, prelevatene un po' alla volta, dando una forma sferica. Inserite nel mezzo un dadino di mozzarella e richiudete l'impasto in modo che sia perfettamente compatto.
Passate ciascuna polpetta nel pangrattato, avendo cura di formare uno strato importante. Lasciatele riposare per una decina di minuti e poi ripassatele nuovamente nel pangrattato. Scaldate un buon cucchiaio di olio in una padella antiaderente e, quando sarà ben caldo, posatevi le polpette.
Fatele cuocere uniformemente, girandole con delicatezza. Quando saranno pronte trasferitele su un foglio assorbente e servitele.

Saranno morbide, saporite e il loro cuore filante vi saprà stupire.
Un insieme di gusto e genuinità che lascia il palato appagato e lo spirito sereno. Per una cottura salutare al massimo, potrete passarle in forno, a 200°, per circa 25/30 minuti.

Una polpetta che vi conquisterà dal primo all'ultimo morso!

abc

Gratin di avena con cime, pere e mandorle: un bottino che arricchisce lo spirito e il palato

La trasferta in terra torinese mi ha fruttato un bel bottino: le cime di rapa dell'orto di famiglia troneggiano nella dispensa, e di conseguenza nei piatti.
Mio padre ha confessato di averle raccolte apposta per me, sperando che mamma non facesse questioni sulla quantità, difficile da giustificare a fronte di una visita a sorpresa per il suo compleanno!!
Ma tutto è andato liscio e io sono tornata a casa con un sorriso a diecitremila denti e uno sferruzzare incessante di idee per la testa.
L'importanza della verdura nella dieta quotidiana è indiscussa. Se questa stessa proviene dal lavoro di mani sapienti, senza l'impiego di altri mezzi, se non la passione e l'amore, beh, l'importanza si amplifica. E ci insegna che il rispetto delle stagioni è tanto meraviglioso quanto ricco di insegnamenti. Anche se porta a parlare dello stesso ingrediente chiave per molto e molto tempo ^_^ Nutriamoci di genuinità e il nostro corpo ci sarà grato.

Ingredienti

40 g di avena precotta (io ne ho usati 30 g)
100 g di cime di rapa al vapore
15 g di mandorle pelate
1 pera Abate
olio evo
sale
parmigiano grattugiato
1 spicchio d'aglio

Portate ad ebollizione abbondante acqua salata e fate cuocere l'avena per circa 10 minuti (normalmente per quella precotta ci vogliono 15 minuti, ma ultimeremo la cottura con le verdure).
Scaldate un filo d'olio in una padella e, quando sarà caldo, unitevi uno spicchio d'aglio schiacciato. Lavate la pera e tagliatela in piccoli pezzi. Fatela rosolare in padella, aggiungendo un pizzico di sale.
Tritate con una mezzaluna le cime di rapa e le mandorle, lasciando che siano piuttosto grossolane.
   Quando la pera sarà ben dorata eliminate l'aglio e tritate tutto ottenendo una crema grumosa. Aggiungete le cime di rapa e le madorle e fate insaporire a fuoco medio, aggiustando di sale.
Aggiungete poca acqua per rendere tutto morbido.
Quando mancheranno 5 minuti alla cottura dell'avena, trasferitela nelle verdure, insieme ad una parte di liquido di cottura (circa 200 ml). Lasciate che termini la cottura insieme alle cime di rapa, fino ad assorbire tutta l'acqua.
   Aggiungete un cucchiaio abbondante di parmigiano, spegnete il fuoco e mescolate bene il tutto.
Impiattate, coprite con altro parmigiano e fate gratinare in forno per 5 minuti circa. Quindi servite e servitevene.
Non servirà che la gratinatura diventi croccante, ma procedete secondo il vostro gusto.
Gli equilibri nelle consistenze e nel contrasto di sapori sono una condizione necessaria per piatti di questo tipo. Confortevoli, appaganti e in linea con una visione salutista della cucina e dell'alimentazione. Un modo piacevole per gustare le verdure di stagione.

abc

Sformatini di miglio dal cuore fondente con crema di ricotta e cime di rapa: la mia idea di piatto veloce

Torniamo per un attimo a qualche settimana fa..... quando ancora l'estate ci avvolgeva e il desiderio di viverne la spensieratezza era ardente. Preparai questo piattino un po' per caso. Sarebbe dovuto essere un pranzetto veloce: della ricotta e due tuorli da fare fuori, ultimi reduci prepartenza in un frigo tristemente vuoto. Mi sarei dovuta dedicare alla valigia, visto che gli ultimi impegni di lavoro erano stati assolti e archiviati. Ma...... hanno vinto ancora la creatività e la voglia di sperimentare. Forse un pretesto per non preparare la valigia.... cosa che non riesco veramente a farmi piacere. Insomma, credevo di mettere insieme due cosette per non magiare uno scontatissimo e triste piattino e invece.... assaggio e mi dico "POST!!! Questa delizia merita un post". Ed eccomi a proporvi la mia ultima bizzarria prima di dare un senso ai due stracci che mi sarei dovuta portare dietro per la fresca parentesi montana di questa estate! Ancora una ricetta in cui vi propino soltanto tuorli e non uova intere, ma le poche colazioni rimaste prima di partire non avrebbero giustificato l'apertura di una bottiglia di albumi pastorizzati (non sarei riuscita a finirla, a meno di non mangiarne 300 g al dì!!!!).... e allora ho optato per uova freschissime!! Ma senza buttare via niente, come sempre ^_* Albume a colazione, tuorlo per le mie ricettine!!

Ingredienti

80 g di miglio (pesato a crudo)
60 g di cime di rapa (io le avevo al vapore, congelate)
100 g di ricotta
2 tuorli
formaggio a pasta dura (io ho il caciocavallo di cui vi ho parlato qui)
sale
noce moscata
olio per gli stampini
pangrattato per gli stampini

Sciacquate molto bene il miglio. Mettetelo in una casseruola con il doppio di acqua. Portate a bollore e poi abbassate la fiamma, coprite e fate cuocere a fiamma bassa fino al completo assorbimento dell'acqua. Salate solo a pochi minuti dalla fine. Spegnete il fuoco e lasciate raffreddare il miglio.
Prendete le cime di rapa e mettetele in un bicchierone di plastica. Unite la ricotta, il sale, la noce moscata e i due tuorli e passate tutto con un frullatore ad immersione fino ad ottenere una crema omogenea.
Trasferite il miglio in una boule, unite la crema di cime di rapa e mescolate fino a rendere il composto perfettamente amalgamato.
Tagliate il formaggio in una fetta di circa 1 cm di spessore e ricavatene dei cubetti. Ungete e ricoprite di pangrattato 4 stampini (io ho usato quelli in alluminio).
Versate in ciascun stampino un cucchiaio abbondante di miglio, riempiendone circa metà. Ponete nel mezzo alcuni pezzi di formaggio, ricoprite con altrettanto miglio e spianate la superficie.
Fateli cuocere in forno a 180° per circa 25 minuti. Io ho preferito una cottura più express: cotti nel microonde, a vapore, per 15 minuti. A cottura ultimata rovesciate gli stampini su un piatto e fate gratinare per 5 minuti, versando sulla superficie un filo di olio.
A questo punto non vi resta che servire e mangiare!!


Croccanti all'esterno, morbidi all'interno, filanti e golosi al centro.
In una sola parola.... irresistibili!!!!!!
 
abc

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