Che io sia sempre alla ricerca di qualcosa di nuovo: si sa. Che abbia sviluppato una forte propensione al salutismo: si sa. Che mi piaccia scoprire affinità con chi, questo stile di vita, lo ha scelto e lo perpetua: si sa. Che io sia innamorata di lei: ora lo sapete anche voi. Mi è bastato vedere la foto del suo nuovo pane magico, per avere la certezza che, quel pane, in qualche modo sarebbe entrato nella mia cucina. Ed è stato così, con le mie interpretazioni, ma con la certezza che da lei arrivano sempre grandi cose. In fondo la scelta di arricchire la mia alimentazione con i semi è testimoniata dal fatto che la preparazione più frequente, nella mia cucina, sia questa. Confesso che il crunch sfizioso è insuperabile, e che è davvero difficile fermarsi, una volta iniziato :D Ma di tanto in tanto cambiare consistenza e sfruttare la versatilità di un pane morbido mi stuzzica!!
L'idea è quella di ottenere un accompagnamento che possa essere ricco, ricchissimo di fibre e grassi buoni, senza portare con sé grandi carichi di carboidrati (zuccheri). E visto che rispetta anche esigenze gluten free, perché non proporlo come valida alternativa al pane comune? Che dite: procediamo all'assaggio?
Ingredienti
50 g di semi di zucca
50 g di semi di girasole
50 g di semi di sesamo
40 g di semi di lino
40 g di semi di chia
250 g di acqua
75 g di mandorle spellate
50 g di crusca di avena (certificata gluten free)
3 g di sale rosa
1/2 cucchiaino di spirulina
5 g di lievito alimentare secco
Inserite tutti i semi in una ciotola e mescolateli tra loro (provateci con le mani: è decisamente terapeutico!!). Aggiungete acqua e lasciate in ammollo per un'oretta. Vedrete che i semi assorbiranno tutto il liquido e creeranno una sostanza vischiosa.
Tritate le mandorle, insieme al sale, fino ad ottenere una farina fine. Aggiungete la crusca di avena, la spirulina e il lievito alimentare e mescolate bene. Versate questi ingredienti secchi nel composto di semi e mescolate tutto, fino ad amalgamare perfettamente.
Versate l'impasto in uno stampo da plumcake e infornate, a 180°. Cuocete per 50 minuti, quindi estraete il pane dallo stampo e rimettetelo in forno, capovolto, per altri 50 minuti.
Estraete il pane e lasciatelo raffreddare. Quindi iniziate ad affettarlo e a gustarne l'avvolgenza.
Da solo, in pietanze salate, con marmellate o cioccolato, in crostini..... avrete l'imbarazzo della scelta per goderne.
Ovviamente, visto che le cose belle mi stanno a cuore e che le occasioni, se meritano, non me le faccio scappare facilmente, ho approfittato della riuscita di questa meraviglia per donare una nuova ricetta ad un'altra donna che stimo molto: lei, la mia splendida Leti!! Una forza della natura :)
E allora ecco la mia proposta salata, che mica si può vivere di soli dolci!! :D
Con questa ricetta partecipo al contest The Free Food Lover organizzato da Senza è Buono e Shake Your Free Life.abc
Vi avevo avvisato: lo zafferano avrebbe ancora dipinto i miei piatti. Mi è sempre piaciuto, dai tempi in cui ero una bambina che apprezzava la cucina casalinga di famiglia. E mamma lo usava. Non spesso, ma nella misura perfetta per farmelo desiderare, e apprezzare. Provate, quindi, ad immaginare come mi sia sentita coinvolta, quando Zaffy e Fuudly hanno proposto il contest Cucina con Zaffy. Zafferano e fantasia, quale miglior richiamo?
Se mi sia divertita? Da morire!! Questo piatto mette insieme sapori tanto diversi, ma allo stesso tempo tanto affini e complementari. E mi ha proiettato nuovamente su uno strumento tanto semplice, quanto intriso di tradizione, che è la chitarra. Ricordo di famiglia, una parte di famiglia che non posso più abbracciare, ma che fa parte di me. La chitarra è quel tocco in più. E' dare un sapore intenso alla pasta. E' fascino. E' semplicità. Gioia. Semplice e profonda gioia nel portare in tavola solo il buono. Attorno a questo nasce il piatto: colorato, delicato, eclettico, pieno, ricco e appagante. Meravigliosamente appagante. Condividerlo è solo un piacere. E l'assaggio? Toh, è toccato proprio a me :D
Ingredienti
Per la pasta
100 g di farina di grano tenero tipo Maiorca
45 g di acqua
5 g di olio evo
1/3 di pistilli di zafferano (della confezione Bio di Zaffy)
Per la crema di zafferano
70 g di filetto di nasello
30 g di latte vegetale (per me di avena)
20 g di acqua
1/3 di pistilli di zafferano bio
1 cucchiaino di olio evo
sale rosa
Per le pere
1 pera William
1 cucchiaino di sciroppo d'agave
1/3 di pistilli di zafferano bio
Per la tartare
80 g di filetto di nasello
1/2 limone (succo e scorza)
sale rosa
pepe q.b.
Per il pesto
10 g di pistacchi tostati
5 figlie di basilico fresco
1 pizzico di sale rosa
Emulsionate 5 g di olio con un po' dell'acqua che utilizzerete per la preparazione della pasta e mettete in ammollo 1/3 di pistilli di zafferano. A parte mettete in ammollo lo restante zafferano in 20 g di acqua.
Mettete la farina Maiorca a fontana su una spianatoia e versate nel centro l'emulsione di olio e zafferano. Aggiungete la restante acqua e impastate fino ad ottenere un panetto compatto. Avvolgetelo in un foglio di pellicola trasparente e lasciatelo riposare in frigorifero per almeno mezz'ora.
Scaldate una padella. Tagliate la pera a piccole fettine e fatele cuocere con metà dei pistilli lasciati ancora in ammollo. Aggiungete lo sciroppo di agave e un po' di sale. Fate ammorbidire, a fuoco moderato, fino ad ottenere una confettura leggermente caramellata.
A parte cuocete il nasello con i restanti pistilli di zafferano e tutta l'acqua di ammollo. Salate a piacere e tenete sul fuoco per circa 20 minuti. Trasferite tutto in un boccale, aggiungete il latte e un cucchiaino di olio evo. Frullate, fino ad ottenere una crema vellutata.
Tagliate il filetto di nasello destinato alla tartare in piccoli dadini. Conditelo con la scorza grattugliata di 1/4 di limone, un cucchiaino di succo di limone e una spolverata di sale rosa. Lasciatelo marinare.
In un mortaio pestate le foglie di basilico con i pistacchi e il sale, fino ad ottenere un pesto non troppo fine.
Riprendete l'impasto e stendetelo con il mattarello in una sfoglia non troppo sottile. Tagliate i tagliolini alla chitarra e cuoceteli, in abbondante acqua salata, per pochi minuti.
Scolate i tagliolini, ancora al dente, e fateli saltare con la crema di nasello.
Procedete all'impiattamento creando una base di pesto. Unite i tagliolini e adagiatevi sopra una quenelle di tartare di nasello. A parte adagiate la confettura di pere allo zafferano.
Non vi rimane che gustare!!abc
Io, quella del novantesimo minuto, quella del finché c'è tempo c'è speranza, quella delle idee bizzarre, quella dei sapori che devono incastrarsi in un meccanismo di emozioni perfetto, quella dei nuovi esperimenti, ma della semplicità. Allo scadere del tempo, arrivo anche io.
Quando Fuudly promosse il contest Cucina con Zaffy non ci pensai un attimo: innamorata di questa grande famiglia e affascinata, da sempre, dalla delicata intensità di questi pistilli, decisi che ne avrei preso parte. Iniziò, così, una ricerca di sapori, tutti immaginati e racchiusi in una testolina presa da tanti progetti stimolanti, ma difficile da far scendere a compromessi. Anche se, questa volta, un piccolo compromesso c'è stato. Nonostante abbia tinto di giallo molteplici piatti, grazie al cofanetto con cui Zaffy ci ha premiato, due, in particolare, hanno diviso il podio: uno è quello di cui vi sto parlando. L'altro, magari, arriverà domani!! Perché decretare un vincente è un po' difficile. Ma, soprattutto, perché tutte e due le idee meritano il loro show. Parto da qui, da una seppia cotta a bassa temperatura.
Quando focalizzai questa fantasia, mi chiesi in che modo avrei potuto procedere. Nonostante un roner sia uno dei più ricorrenti pensieri, nella lista dei desideri (e affiancherà presto la mia fedelissima friggitrice ad aria calda), ad oggi non vanto di alcun sistema di cottura a bassa temperatura. E quindi? Rinuncio ancora prima di iniziare? Io??? No, dico, IO?????? M A I. Piuttosto approfitto dell'occasione e mi butto: un sacchetto, il sottovuoto e la lavastoviglie. Follia? Provateci e mi direte. Io, che della lavastoviglie ho fatto a meno per anni e anni e anni e che alla lavastoviglie, oggi, mi affido con la consapevolezza che accentui il senso di pigrizia nell'utilizzare un oggetto tanto vintage come una spugna insaponata, adesso posso dire che..... mai più senza!! Ottimizziamo le risorse e portiamo in tavola pietanze sane e genuine. Insomma, un passo in più verso la totale padronanza di uno stile di vita healthy e consapevole. 65°, 1 ora e 40 minuti. Come poter resistere ad un invito così accattivante? :)
Ingredienti
Per il burro di cottura
10 g di olio evo
10 g di nocciole
1/2 bustina di zafferano biologico Zaffy
scorza di 1/4 di limone biologico
sale rosa q.b.
Per la crema di yogurt greco
12 g di nocciole
15 g di scorza di limone biologico
8 g di miele d'arancio
1/2 bustina di zafferano biologico Zaffy
2 cucchiaini di succo di limone
15 g di yogurt greco
10 g di olio evo
sale rosa q.b.
170 g di seppie
2 foglie di alloro
1/2 spicchio d'aglio
1 pera williams
5 foglie di basilico
olio evo
Pestate le nocciole in un mortaio, quindi trasferitele in un pentolino con 10 g di olio evo e scaldate, senza portare ad ebollizione. Spegnete e lasciate insaporire bene, fino a totale raffreddamento.
Aggiungete il sale rosa, la scorza di limone e lo zafferano, quindi pestate bene con il pestello, fino ad ottenere un burro omogeneo.
Tagliate la seppia ad anelli e dividete il ciuffo in piccole parti, quindi inserite tutto in un sacchetto per il sottovuoto. Aggiungete le foglie di alloro, lo spicchio d'aglio pulito e il burro di nocciole. Sigillate bene, quindi inserite il sacchetto nella lavastoviglie. Avviate il programma di lavaggio a 65° e attendete il tempo necessario (il mio programma dura 1 ora e 40 minuti). Nel frattempo passate alla crema.
Frullate le nocciole, la scorza di limone (inserite anche la parte bianca, perché non verrà cotta e non acquisirà le note amarognole, ma, anzi, accentuerà la dolcezza), il miele, il sale rosa e l'olio. Unite lo yogurt e la restante metà della bustina di zafferano, quindi frullate nuovamente, in modo da ottenere un composto omogeneo. Non dovrà essere liquindo, ma piuttosto denso. A parte tritate le foglie di basilico e unitele ad un buon cucchiaio di olio evo e ad un pizzico di sale rosa. Lasciate insaporire. Tagliate la pera Williams a dadini e conditela con l'olio aromatizzato al basilico.
Quando il ciclo di lavaggio sarà terminato, estraete il sacchetto con le seppie ed apritelo. Impiattate tutti gli elementi: la crema allo yogurt nel centro, con gli anelli e i ciuffi di seppia intorno e l'insalata di pere al basilico a fare da cornice. Terminate con qualche nocciola e preparatevi all'assaggio.
Quindi, dicevamo.....a quando il prossimo lavaggio? :D
Con questa ricetta, effettuata con zafferano biologico, partecipo al contest Cucina con Zaffy.abc
Biscotti - Dolci - Dolci - Dolci - Gluten free - Vivere vegan
Biscotti di mandorle al cocco farciti con datteri e avocado: quella insaziabile ricerca della perfezione
Qualcuno le chiama fissazioni, altri capricci, altri vizi, io le definisco buone abitudini. E anche un mood perpetuo: i biscotti sono un must irrinunciabile nella giungla infinita che è la mia dispensa. Niente di speciale, direte voi. Certo, niente di speciale, se non fosse che gli unici biscotti che stazionano nei barattoli nascosti tra i ripiani della mia cucina, per un periodo più o meno prolungato, sono unicamente frutto di elucubrazioni, impasti, mani sporche, muso imbrattato, profumi di cottura... E assaggi, continui assaggi. Pre cottura, post cottura, prima di un'aggiunta, ad impasto finito, del ripieno, poi dell'insieme. Insomma, dietro ogni biscotto è nascosta una storia e io mi diverto troppo, per banalizzare tutto e per rinunciare a tutto questo. Non solo so cosa ci metto dentro, ma mi sbizzarrisco anche nel mescolare sapori diversi e sempre nuovi. Così nasce questo ripieno e, con questo ripieno, il pensiero di racchiudere in un unico biscotto una porzione perfetta di dolcezza, gusto e genuinità. Ma anche di dimostrare quanto un'intolleranza o una scelta etica possano non compromettere il piacere di un buon dolcetto ^_^ Non per nulla penso a Leti, proponendo questo biscotto....
Ingredienti
Per l'impasto
70 g di farina di mandorle
50 g di farina di riso
1 cucchiaio di amido di mais
100 g di burro di arachidi salato (per me home made)
50 g di zucchero di canna integrale
15 g di cocco rapè
25 ml di latte vegetale (per me di avena)
Per il ripieno
400 g di datteri naturali
35 g di burro di arachidi salato
25 g di avocado
25 ml di latte vegetale (per me di avena)
15 g di cocco rapè
cannella a piacere
zenzero in polvere a piacere
Tritate finemente i datteri, privati del nocciolo, insieme all burro di arachidi, allo zucchero e al cocco. Aggiungete, quindi, l'avocado tagliato a pezzetti, il latte vegetale, la cannella e lo zenzero in polvere e continuate a lavorare l'impasto fino ad ottenere un composto omogeneo.
Tenetelo da parte, coperto con una pellicola trasparente.
Passate all'impasto dei biscotti. Mescolate tra loro le farine, l'amido di mais, lo zucchero e il cocco. Aggiungete il burro di arachidi e iniziate ad impastare. Unite il latte vegetale fino ad ottenere un impasto omogeneo.
Foderate una teglia con un foglio di carta forno, quindi iniziate a comporre i dolcetti pressando un cucchiaio scarso di impasto con il pressino in una forma per biscotti. Posizionate nel centro un cucchiaino di ripieno e coprite con un altro cucchiaio scarso di impasto. Pressate nuovamente e passate al successivo. Procedete fino a terminare tutto l'impasto. Vi dovranno veire circa 15 biscotti. Lasciate riposare il tutto per una mezz'oretta, poi cuocete in forno a 175° per 20 minuti circa.
Quando saranno ben dorati sfornateli e lasciateli raffreddare completamente.
Dolci naturalmente, intensi, appaganti. Rimarranno friabili nell'involucro e morbidi all'interno. Insoliti, sfiziosi e incredibilmente irresistibili!!
abc
Con questa ricetta partecipo all raccolta "Un dolce Senza è buono per tutti"
del blog Senza è buono
Ingredienti
Per l'impasto
70 g di farina di mandorle
50 g di farina di riso
1 cucchiaio di amido di mais
100 g di burro di arachidi salato (per me home made)
50 g di zucchero di canna integrale
15 g di cocco rapè
25 ml di latte vegetale (per me di avena)
Per il ripieno
400 g di datteri naturali
35 g di burro di arachidi salato
25 g di avocado
25 ml di latte vegetale (per me di avena)
15 g di cocco rapè
cannella a piacere
zenzero in polvere a piacere
Tritate finemente i datteri, privati del nocciolo, insieme all burro di arachidi, allo zucchero e al cocco. Aggiungete, quindi, l'avocado tagliato a pezzetti, il latte vegetale, la cannella e lo zenzero in polvere e continuate a lavorare l'impasto fino ad ottenere un composto omogeneo.
Tenetelo da parte, coperto con una pellicola trasparente.
Passate all'impasto dei biscotti. Mescolate tra loro le farine, l'amido di mais, lo zucchero e il cocco. Aggiungete il burro di arachidi e iniziate ad impastare. Unite il latte vegetale fino ad ottenere un impasto omogeneo.
Foderate una teglia con un foglio di carta forno, quindi iniziate a comporre i dolcetti pressando un cucchiaio scarso di impasto con il pressino in una forma per biscotti. Posizionate nel centro un cucchiaino di ripieno e coprite con un altro cucchiaio scarso di impasto. Pressate nuovamente e passate al successivo. Procedete fino a terminare tutto l'impasto. Vi dovranno veire circa 15 biscotti. Lasciate riposare il tutto per una mezz'oretta, poi cuocete in forno a 175° per 20 minuti circa.
Quando saranno ben dorati sfornateli e lasciateli raffreddare completamente.
Dolci naturalmente, intensi, appaganti. Rimarranno friabili nell'involucro e morbidi all'interno. Insoliti, sfiziosi e incredibilmente irresistibili!!
abc
Biscotti - Dolci - Dolci - Dolci - Gluten free - Vivere vegan
Choco crunch cookies alle nocciole e burro di arachidi: la scelta vincente di gusto e quotidianità
Eccomi nuovamente alle prese con il tempo tiranno. Sforno biscotti come se non esistesse un domani e poi li lascio "su carta" per giorni e giorni (ma nel barattolo durano poco). E non dico notti, perché a tutti gli effetti è l'unico momento in cui potrei avere il tempo per parlarvene. Ma tant'è. Sono alle prese con le mie molteplici attività, con gli immancabili intoppi e con tante idee per la testa. Come sempre, un frizzante caos esistenziale. Se c'è, però, un dettaglio che ho imparato a valutare è che ogni cosa parla. Ogni cosa comunica. Ogni cosa porta in sé un messaggio. Anche questi cookies, ve lo garantisco. Sono alla terza sfornata nel giro di pochi giorni. Della serie: o li pubblichi o inibiamo tutta la tua forza creativa. Perché ogni volta sono una conferma e più li impasto, più me ne convinco. Credo sia arrivato il momento di.... prendermi il tempo necessario per raccontarveli. Perfetta soluzione gluten free e interamente vegani, 'che quando scopri che è possibile....chi ti ferma più!!
E allora vi dico, ne avrò delle belle da raccontarvi: mettetevi comodi, sgranocchiate e preparatevi ^_^
Ingredienti
140 g di burro di arachidi salato (per me home made)
100 g di farina di mais fioretto
70 g di farina di grano saraceno
150 g di cioccolato fondente
60 g di nocciole
40 g di noci
40 g di zucchero di canna integrale
40 g di latte vegetale (per me di avena)
2 g di vaniglia bourbon in polvere
Spezzettate grossolanamente le noci, le nocciole e il cioccolato fondente. Teneteli da parte.
Mescolate le farine allo zucchero e alla vaniglia in polvere, quindi unite il burro di arachidi, il latte e impastate fino ad ottenere delle briciole compatte.
Aggiungete noci, nocciole e cioccolato e impastate nuovamente, incorporando tutto in modo omogeneo.
Rivestita una teglia con carta forno. Prelevate poco impasto alla volta, trasferitelo in uno spampoper biscotti appoggiato alla teglia, pressate bene fino a compattare tutto e procedete fino ad ultimare l'impasto. Mettete la teglia in frigorifero a riposare per un'oretta.
Portate il forno alla temperatura di 180° e cuocete i biscotti per circa 20 minuti. Controllate la cottura: potrebbe volerci più o meno tempo in base al vostro forno.
Sfornateli quando saranno ben dorati e lasciateli raffreddare completamente. A questo punto il crunch è garantito e potrete divertirvi!!
Non mi perdo in chiacchiere dicendo che creano dipendenza, perché ve ne accorgerete da soli : D
Vi dico solo che queste sane abitudini possono davvero cambiare il nostro approccio alla quotidianità. Il cibo è medicina e fonte di energia.
Il cibo sano è il primo modo che abbiamo per scegliere di volerci bene.
abc
E allora vi dico, ne avrò delle belle da raccontarvi: mettetevi comodi, sgranocchiate e preparatevi ^_^
Con questa ricetta partecipo alla raccolta
del blog Senza è buono
Ingredienti
140 g di burro di arachidi salato (per me home made)
100 g di farina di mais fioretto
70 g di farina di grano saraceno
150 g di cioccolato fondente
60 g di nocciole
40 g di noci
40 g di zucchero di canna integrale
40 g di latte vegetale (per me di avena)
2 g di vaniglia bourbon in polvere
Spezzettate grossolanamente le noci, le nocciole e il cioccolato fondente. Teneteli da parte.
Mescolate le farine allo zucchero e alla vaniglia in polvere, quindi unite il burro di arachidi, il latte e impastate fino ad ottenere delle briciole compatte.
Aggiungete noci, nocciole e cioccolato e impastate nuovamente, incorporando tutto in modo omogeneo.
Rivestita una teglia con carta forno. Prelevate poco impasto alla volta, trasferitelo in uno spampoper biscotti appoggiato alla teglia, pressate bene fino a compattare tutto e procedete fino ad ultimare l'impasto. Mettete la teglia in frigorifero a riposare per un'oretta.
Portate il forno alla temperatura di 180° e cuocete i biscotti per circa 20 minuti. Controllate la cottura: potrebbe volerci più o meno tempo in base al vostro forno.
Sfornateli quando saranno ben dorati e lasciateli raffreddare completamente. A questo punto il crunch è garantito e potrete divertirvi!!
Non mi perdo in chiacchiere dicendo che creano dipendenza, perché ve ne accorgerete da soli : D
Vi dico solo che queste sane abitudini possono davvero cambiare il nostro approccio alla quotidianità. Il cibo è medicina e fonte di energia.
Il cibo sano è il primo modo che abbiamo per scegliere di volerci bene.
abc
Di certo non mi sono dimenticata di dare degna conclusione all'evento. Diciamo che non è stato facile affrontare la valutazione di tutte le ricette che hanno partecipato, dal momento che parliamo, in tutto, di più di 80 (OTTANTA) piatti!!!!! Ma visto che le cose mi piace farle bene, ho cercato di farmi perdonare facendo le cose in grande.
Le ho lette, rilette, commentate, selezionate. Ci ho studiato sopra, ho valutato gli ingredienti, le metodologie di cottura. Alcune le ho provate, altre mi hanno ispirato. Ci ho messo un'eternità a capire quale potesse essere la vincente. In realtà non esiste una sola vincitrice. In realtà, oltre ai due premi menzionati, ho voluto riservare una menzione d'onore a diversi piatti, sulla base di differenti criteri, proprio quelli che, in corso d'opera, mi hanno messo in crisi nella scelta.
In occasione della chiusura del contest, che ho voluto coincidesse con il mio compleanno, ho proposto una cena speciale, al ristorante Il Moro di Monza, di cui vi ho parlato qui.
In quella serata, di cui porto con me un ricordo bellissimo, ho avuto modo di conoscere persone favolose, con cui ho condiviso esperienze, pensieri, sorrisi, opinioni, saperi, oltre ad una meravigliosissima cena che Vincenzo, Salvatore e Antonella hanno curato nel dettaglio.
E, proprio in quella serata, ho consegnato il primo premio, rappresentato da un buono di valore sulla prenotazione del Percorso benEssere della Mai Soli nel Mondo. Perché La Cuocherellona, ricordate, è anche anima di un'agenzia viaggi e perché crede che il benEssere non debba limitarsi alla buona alimentazione, ma debba essere concepito a 360°. E allora perché non concedersi, come regalo, una parentesi di benEssere nella magica Sicilia?
Ma quale sarà questo podio????? [Rullo di tamburi]
La ricetta vincente del contest Un Mondo di benEssere è
con i suoi strepitosi Muffin di legumi al vapore
Colpita dagli ingredienti sani e alternativi, che sono genuinità e innovazione,
ho apprezzato gli abbinamenti di sapori e sono rimasta sorpresa da
una tipologia di cottura che trovo sorprendente. A questo piatto, a mio avviso,
non manca niente!!
Lisa ha ritirato il suo premio a cena ^_^ tra sorrisi e abbracci!!
E lei, vegana da molti anni, ha avuto un menù d'eccezione.
La seconda ricetta vincente del contest Un Mondo di benEssere
che si aggiudica una selezione di prodotti tipici siciliani,
tra cui la farina di grano duro di Castelvetrano, è
con il suo magnifico Crumble vegano con avena e amarene
La sfida tra i dolci è stata molto ardua. Gli ingredienti proposti in tutte le ricette
sono stati ben selezionati e mescolati. Ma quando Mary mi ha messo davanti
un crumble, che adoro a prescindere, con datteri, mandorle e ingredienti integrali,
non ho avuto dubbi: attenzione per il dettaglio, cura nell'abbinamento di sapori,
intensità di gusto e travolgenza sono stati determinanti.
Mary non ha potuto ritirare il premio di persona perché la distanza non le ha permesso di partecipare alla cena, ma riceverà tutto direttamente a casa. E non vedrò l'ora di scoprire quale contestualizzazione darà ai preziosi prodotti selezionati.
Ma non finisce qui, perché mi sentirei davvero in difetto nei confronti di tutti gli altri partecipanti. Indubbio è che ciascuno di voi si sia distinto per qualche motivo. Tutti mi avete colpito con un dettaglio più o meno incisivo, ma sicuramente tutti avete sostenuto il pensiero di benEssere promosso dal contest con un entusiasmo che mi ha commosso. Ma nello scegliere tra una ricetta e l'altra, ho sentito il bisogno di distinguere altri tipi di successi, che mi aggravavano la decisione. E non ho potuto fare a meno di dare voce a questo pensiero.
La ricetta che non solo è stata fonte di ispirazione, ma che si è
materializzata sulla mia tavola in un tempo record è di
Lo so, un po' l'ho stravolta, ma la batata mi ha conquistato all'istante.
E' stato impossibile resistere e l'assaggio mi ha dato conferma.
La prossima volta cederò anche ad Dip di yogurt!!
La ricetta che mi ha conquistato per tecnica, eleganza e semplicità è di
Adoro Andrea, non è un segreto. E' un creativo e sa proporre opere d'arte
con ingredienti semplici e con il suo tocco di classe. Ha conoscenze
e capacità che mi incantano e con questo piatto ha davvero fatto breccia (ma non è una novità).
La ricetta che mi identifica maggiormente per scelta di ingredienti è di
Alla parola anacardi non ho capito più nulla. Se li immagino con le zucchine e la freschezza della menta, in una forma così paffuta e simatica..... come potrei mai resistere?
La ricetta che merita il podio per la particolarità in una delle mie preparazioni preferite,
i lievitati, è di
Amo i lievitati, li trovo terapeutici. Richiedono attenzione e regalano soddisfazioni a non finire.
Tamara ha preso, a sua volta, ispirazione e ci ha regalato un pane dal sapore
originale e insolito. E ad un buon pane, fatto con ingredienti sani e giusti,
non si può dire di no!
Una menzione d'onore va a RAFFAELLA, simpaticissima "non foodblogger" che ha contribuito con
molte ricette, ciascuna ben argomentata e documentata.
E' una menzione a cui tengo perché Raffaella si presenta così
Ciao Erica,
non ci conosciamo, non avendo io alcun tipo di blog. Sono Raffaella, e sbirciando qua e là, nei blog degli altri, sono stata attratta dal tema del tuo contest. " Niente farine 00" ...la freccia che ha colpito!! Un benEssere al quale sono arrivata ultimamente, nella sua forma più drastica : solo farine biologiche, di grani antichi, quindi con molto meno glutine, macinate a pietra. Grani resistenti, patrimonio del nostro territorio, in via di riscoperta.
La ricetta che mi ha colpito particolarmente, oltre a questa pasta preparata con la Saragolla e condita con le mie amate vongole, è la Simil-sbrisolona vegana con sorpresa
Per il guscio :
150 gr di Solina 1
5o gr di cocco grattugiato
40 gr zucchero muscovado
50 gr olio evo
30 gr acqua fredda/ pizzico di sale integrale.
In ordine farina+cocco+zucchero+sale.
Aggiungere olio e cominciare ad unirlo alle polveri con la punta delle dita. Cominciare ad unire anche l acqua. Non deve essere un impasto omogeneo, come una frolla classica. L ho stesa direttamente sulla carta forno, con le mani, cercando di compattarla in un disco di circa 23/24 cm, che in seguito ho inserito in una teglia unta.
Cotta quindi in bianco, a 170 gradi, fino a doratura.
Quindi.....la sorpresa!!! Una confettura home -made di...scorze di anguria .
Con pochissimo zucchero (20 %), ti assicuro che è una vera delizia.
Sopra la confettura, fettine non troppo sottili di percocca, che in cottura mantiene la sua croccantezza.
E per finire uno sbriciolato (non diciamo crumble dai):
100 gr di Solina
80 gr di noci tritate a coltello
20 gr cocco grattugiato
35 gr zucchero Moscovado
35 gr olio evo.
Compattare leggermente gli ingredienti, il giusto perché stiano assieme, formando appunto delle briciolone. Aggiungere se occorre poca acqua.
Distribuire sopra la torta e ripassare al forno, ancora fino a doratura.
Vale la pena provarci, no?
Per il guscio :
150 gr di Solina 1
5o gr di cocco grattugiato
40 gr zucchero muscovado
50 gr olio evo
30 gr acqua fredda/ pizzico di sale integrale.
In ordine farina+cocco+zucchero+sale.
Aggiungere olio e cominciare ad unirlo alle polveri con la punta delle dita. Cominciare ad unire anche l acqua. Non deve essere un impasto omogeneo, come una frolla classica. L ho stesa direttamente sulla carta forno, con le mani, cercando di compattarla in un disco di circa 23/24 cm, che in seguito ho inserito in una teglia unta.
Cotta quindi in bianco, a 170 gradi, fino a doratura.
Quindi.....la sorpresa!!! Una confettura home -made di...scorze di anguria .
Con pochissimo zucchero (20 %), ti assicuro che è una vera delizia.
Sopra la confettura, fettine non troppo sottili di percocca, che in cottura mantiene la sua croccantezza.
E per finire uno sbriciolato (non diciamo crumble dai):
100 gr di Solina
80 gr di noci tritate a coltello
20 gr cocco grattugiato
35 gr zucchero Moscovado
35 gr olio evo.
Compattare leggermente gli ingredienti, il giusto perché stiano assieme, formando appunto delle briciolone. Aggiungere se occorre poca acqua.
Distribuire sopra la torta e ripassare al forno, ancora fino a doratura.
Vale la pena provarci, no?
Potrei andare avanti ed elencare ancora decine di ricette. La realtà è che qualcosa di speciale me l'avete dato tutti. Vi ringrazio ancora, e vi lascio un piccolo accenno di arrivederci al prossimo contest, che è già in cantiere ^_^
Sempre con...
E' difficile capire, esattamente, da dove partire. Ci provo da qui: l'autunno. Stagione difficile, per me. Amo il caldo, i piedi scalzi, la pelle scoperta sotto i raggi del sole, la ricerca dell'ombra per un attimo di respiro. Seppur i colori dell'autunno siano caldi e pieni, camminare verso stagioni fredde e buie mi soffoca. Ma, lo confesso, esiste un ma. Un'attenuante. Con l'autunno arriva il mio compleanno. Da sempre i compleanni, in famiglia, si sono vissuti con magia: l'attesa, la preparazione delle sorprese, la ricerca del regalo perfetto, il bigliettino accuratamente scritto e decorato e l'immancabile torta. Ho sempre amato le sorprese, mi è sempre piaciuto farmi stupire da un gesto, anche il più piccolo e semplice. Nonostante siano passati parecchi anni, questa piccola deviazione non mi ha mai abbandonato ^_^ Però ho acquisito una consapevolezza. Non sempre l'aspettativa è stata soddisfatta. Anzi, negli ultimi anni, a dirla tutta, è sempre stata delusa. Quindi, visto che non mi do mai per vinta, ho deciso di pensarci io. Ho iniziato a festeggiare il compleanno circa un mese prima della data (che, avete capito bene, deve ancora arrivare), chiedendo alla povera mamma "ma.... hai già un'idea per il tuo regalo del mio compleanno?" :D Santa donna. "Perché io lo avrei anche già scelto....". Mamma rassegnata alle mie follie. "Si tratta di una friggitrice, che frigge senza olio". Percepivo i suoi occhi sgranati al di là del telefono. "Funziona ad aria calda, dev'essere fichissima". I suoi pensieri sulla dimensione della mia cucina e sul numero degli ammennicoli presenti (e futuri) rumoreggiavano chiaramente a distanza di 160 chilometri. "Non so ancora dove metterla, ma un posto lo troverò sicuramente. Sul carrellino, accanto all'estrattore, dovrebbe starci". Credo che, a questo punto, si sia seduta.
La friggitrice ad aria calda, questa per l'esattezza, è arrivata ed è stata immediatamente messa alla prova. Favolosa. Basta vaporizzare una goccia di olio sugli alimenti che si vorrebbero non friggere e il gioco è fatto. Crosticina croccante, doratura perfetta e leggerezza garantita. Seppur questo sia solo uno dei tanti regali che mi sono concessa (tra cui un nuovo forno a mocroonde, un nuovo essiccatore, e il mio amato trx per gli allenamenti a casa), oggi mi concentro sulla sorprendente funzionalità della friggitrice. L'ho provata con preparazioni differenti: i bocconcini di feta proposti qualche giorno fa, melanzane e zucchine, pesce, crocchette varie, anche con semplici pomodorini. La prova ve la documento con queste crocchette: non vi sembrano irresistibili?
Ma le sorprese non finiscono qui. Mentre vi lascio gustare i sapori autunnali di questi bocconcini, vi presento un nuovo evento.
L'occasione parte sempre dal mio compleanno.
Lo stimolo è il desiderio di conoscere voi, sostenitori della buona e sana cucina, amanti della lettura, appassionati di viaggi, sportivi e, perché no, di ritrovare amici che difficilmente riesco a vedere nell'incessante accavallarsi di impegni.
La cornice è un locale che solletica la mia curiosità da tempo, capitanata da uno chef, Vincenzo, che stimo per il suo valore umano e per la professionalità e passione con cui crea ogni piatto.
Il fine è quello di mostrarmi a chi mi legge, a chi mi conosce solo virtualmente, a chi non mi vede mai, a chi vorrebbe scambiare due chiacchiere reali in un mondo che è sempre più social.
Il desiderio è quello di farmi conoscere come Erica, come foodblogger, come anima della Mai Soli nel Mondo, con le mie passioni, con la mia semplicità, con la mia sensibilità e con la mia follia.
Il tema, perché un tema ci sarà, lo chiamo book sharing. Da incorruttibile sostenitrice della lettura, ho pensato che sarebbe magico poter intrecciare i nostri sguardi condividendo le nostre passioni. Vi chiederò, quindi, di portare con voi un libro: che sia di letteratura, di cucina, di viaggi, di sport o di quasiasi altro genere, è importante che parli di voi e che vi introduca, in uno scambio di pareri e.... non solo. I nostri libri, infatti, verranno scambiati, a fine serata, così che ciascuno di noi porti con sé qualcosa di qualcun altro.
In questa occasione comunicherò ufficialmente le due ricette vincenti del contest Un Mondo di benEssere
E mentre riorganizzate i vostri impegni per poterci essere ^_^ vi lascio la ricetta...
Ingredienti
125 g di lupini
140 g di zucca
1 cucchiaino di salsa rubra (per me fatta in casa)
100 g di ricotta vaccina
20 g di semi di sesamo
10 g di semi di chia
paprika dolce
2 cucchiai di parmigiano grattugiato
pangrattato di riso
olio evo q.b.
Pulite i lupini, eliminando la buccia. Inseriteli in un boccale. Aggiungete la zucca, pulita e tagliata a cubetti non troppo grandi, la ricotta, la rubra e la paprika. Frullate tutto, riducendo gli ingredienti in composto fine ed omogeneo. Unite, quindi, i semi di sesamo e di chia e il parmigiano. Assaggiate per verificare la sapidità ed eventualmente correggete con del sale integrale.
Prelevate poco impasto alla volta e formate delle polpettine, grandi quanto una noce. Passatele nel pangrattato di riso e lasciatele riposare per almeno mezz'ora. In questo modo acquisiranno compattezza.
Poco prima di procedere alla cottura, vaporizzate dell'olio evo su ciascuna polpettina, quindi sistemate tutto nel cestello della friggitrice, preriscaldato per un paio di minuti. Inserite il cestello nel vano e cuocete, a 200°, per 20 minuti circa, girando un paio di volte le palline durante la cottura. Nel caso vogliate provedere diversamente, sistemate le crocchette su una placca coperta da carta forno e infornate a 180° per 30 minuti circa.
Quando saranno ben dorate e croccanti, prelevatele e servitele. Io le ho accompagnate con la salsa rubra della mamma e le ho accostate a tre spicchi di scarola saltati in padella con olive taggiasche. I sapori si uniscono, in un contrasto irresistibile, e travolgono.
Insolito modo di concepire una crocchetta e di assaggiare il sapore dell'autunno, sotto una panatura sana, leggera e croccante da non poter resistere.
Proteine a gogò, rigorosamente di origine vegetale, nel rispetto dei principi di salute e genuinità.
Manine a me, perché queste pepite si gustano di più in versione fingers!! ^_^
abc
La friggitrice ad aria calda, questa per l'esattezza, è arrivata ed è stata immediatamente messa alla prova. Favolosa. Basta vaporizzare una goccia di olio sugli alimenti che si vorrebbero non friggere e il gioco è fatto. Crosticina croccante, doratura perfetta e leggerezza garantita. Seppur questo sia solo uno dei tanti regali che mi sono concessa (tra cui un nuovo forno a mocroonde, un nuovo essiccatore, e il mio amato trx per gli allenamenti a casa), oggi mi concentro sulla sorprendente funzionalità della friggitrice. L'ho provata con preparazioni differenti: i bocconcini di feta proposti qualche giorno fa, melanzane e zucchine, pesce, crocchette varie, anche con semplici pomodorini. La prova ve la documento con queste crocchette: non vi sembrano irresistibili?
Ma le sorprese non finiscono qui. Mentre vi lascio gustare i sapori autunnali di questi bocconcini, vi presento un nuovo evento.
L'occasione parte sempre dal mio compleanno.
Lo stimolo è il desiderio di conoscere voi, sostenitori della buona e sana cucina, amanti della lettura, appassionati di viaggi, sportivi e, perché no, di ritrovare amici che difficilmente riesco a vedere nell'incessante accavallarsi di impegni.
La cornice è un locale che solletica la mia curiosità da tempo, capitanata da uno chef, Vincenzo, che stimo per il suo valore umano e per la professionalità e passione con cui crea ogni piatto.
Il fine è quello di mostrarmi a chi mi legge, a chi mi conosce solo virtualmente, a chi non mi vede mai, a chi vorrebbe scambiare due chiacchiere reali in un mondo che è sempre più social.
Il desiderio è quello di farmi conoscere come Erica, come foodblogger, come anima della Mai Soli nel Mondo, con le mie passioni, con la mia semplicità, con la mia sensibilità e con la mia follia.
Il quando è domenica 11 ottobre, a partire dalle 20.00
Il dove è il ristorante Il Moro di Monza
Il chi è.... TUTTI QUELLI CHE LO DESIDERANO
Il tema, perché un tema ci sarà, lo chiamo book sharing. Da incorruttibile sostenitrice della lettura, ho pensato che sarebbe magico poter intrecciare i nostri sguardi condividendo le nostre passioni. Vi chiederò, quindi, di portare con voi un libro: che sia di letteratura, di cucina, di viaggi, di sport o di quasiasi altro genere, è importante che parli di voi e che vi introduca, in uno scambio di pareri e.... non solo. I nostri libri, infatti, verranno scambiati, a fine serata, così che ciascuno di noi porti con sé qualcosa di qualcun altro.
In questa occasione comunicherò ufficialmente le due ricette vincenti del contest Un Mondo di benEssere
E mentre riorganizzate i vostri impegni per poterci essere ^_^ vi lascio la ricetta...
Ingredienti
125 g di lupini
140 g di zucca
1 cucchiaino di salsa rubra (per me fatta in casa)
100 g di ricotta vaccina
20 g di semi di sesamo
10 g di semi di chia
paprika dolce
2 cucchiai di parmigiano grattugiato
pangrattato di riso
olio evo q.b.
Pulite i lupini, eliminando la buccia. Inseriteli in un boccale. Aggiungete la zucca, pulita e tagliata a cubetti non troppo grandi, la ricotta, la rubra e la paprika. Frullate tutto, riducendo gli ingredienti in composto fine ed omogeneo. Unite, quindi, i semi di sesamo e di chia e il parmigiano. Assaggiate per verificare la sapidità ed eventualmente correggete con del sale integrale.
Prelevate poco impasto alla volta e formate delle polpettine, grandi quanto una noce. Passatele nel pangrattato di riso e lasciatele riposare per almeno mezz'ora. In questo modo acquisiranno compattezza.
Poco prima di procedere alla cottura, vaporizzate dell'olio evo su ciascuna polpettina, quindi sistemate tutto nel cestello della friggitrice, preriscaldato per un paio di minuti. Inserite il cestello nel vano e cuocete, a 200°, per 20 minuti circa, girando un paio di volte le palline durante la cottura. Nel caso vogliate provedere diversamente, sistemate le crocchette su una placca coperta da carta forno e infornate a 180° per 30 minuti circa.
Quando saranno ben dorate e croccanti, prelevatele e servitele. Io le ho accompagnate con la salsa rubra della mamma e le ho accostate a tre spicchi di scarola saltati in padella con olive taggiasche. I sapori si uniscono, in un contrasto irresistibile, e travolgono.
Insolito modo di concepire una crocchetta e di assaggiare il sapore dell'autunno, sotto una panatura sana, leggera e croccante da non poter resistere.
Proteine a gogò, rigorosamente di origine vegetale, nel rispetto dei principi di salute e genuinità.
Manine a me, perché queste pepite si gustano di più in versione fingers!! ^_^
abc
La scusa era buona: cercare la farina di sorgo per la mia amica Laura, nell'Emporio di fiducia. E, come tutte le volte, il giro tra gli scaffali è d'obbligo. Bandite le farine, almeno fino a quando non terminerò le scorte, ho avvertito l'occhio cadere su un sacchetto. E' stato troppo breve il tempo che è trascorso dalla visione al possesso: il sacchetto era tra le mie mani senza che potessi più gestire quell'infatuazione. Sorgo, nel suo stato di cereale naturale.Un ingrediente nuovo, uno stimolo nuovo, una curiosità..... solita e collaudata ^_^ Il potere del sorgo sta nelle sue proprietà nutritive (è ricco di importanti sali minerali come ferro, calcio, potassio e vitamine come la niacina -Vitamina B3- e la vitamina E. Contiene inoltre antiossidanti naturali e fitocomposti quali acidi fenolici, fitosteroli e flavonoidi) che, accostate alla totale assenza di glutine, rendono questo alimento davvero prezioso.
"Non appena mi viene l'ispirazione lo provo", sono state le mie parole nel raccontare questo nuovo innamoramento. E l'ispirazione, senza troppo pensare, è arrivata in un giorno in cui il raccolto della mamma mi ha messo davanti quell'ultimo fico. Troppo tardi per utilizzarlo nella preparazione del piatto, ma ormai l'idea era partita e avrei dovuto trovare la soluzione. Immediata. Quel vasetto di marmellata, rigorosamente senza zucchero aggiunto perché io sono rognina al punto da condizionare l'operato di famiglia nella conservazione in vasetto, era pronto a soddisfare i miei capricci e a dare vita al mio pensiero.
Non si spiega. L'insieme di sapori ha conquistato non solo il mio palato: sono insolitamente accostati, ma creano un'armonia unica e mai sentita prima. Forse audace, per il palato di un bambino, ma io ci provo, e presento questo piatto per la raccolta di settembre de
Aggiungete i restanti 20 g di marmellata di fichi, il rosmarino tagliato sottilmente, cannella a piacere (ma vi suggerisco di non essere parsimoniosi) e, in ultimo, le nocciole tagliate a coltello. Fate cuocere a fuoco basso per circa un paio di minuti, in modo che i spori si armonizzino. Quindi spegnete la fiamma e servite.
Promuovo a pieni voti il sorgo, che, forte delle sue proprietà, potrà far comparire con maggiore frequenza i cereali sulla mia tavola. E lascio a Laura la libertà di sperimentare la sua farina, certa che quello che proporrà sarà, come sempre, incanto e magia.
Sarà bellissimo.
abc
"Non appena mi viene l'ispirazione lo provo", sono state le mie parole nel raccontare questo nuovo innamoramento. E l'ispirazione, senza troppo pensare, è arrivata in un giorno in cui il raccolto della mamma mi ha messo davanti quell'ultimo fico. Troppo tardi per utilizzarlo nella preparazione del piatto, ma ormai l'idea era partita e avrei dovuto trovare la soluzione. Immediata. Quel vasetto di marmellata, rigorosamente senza zucchero aggiunto perché io sono rognina al punto da condizionare l'operato di famiglia nella conservazione in vasetto, era pronto a soddisfare i miei capricci e a dare vita al mio pensiero.
Non si spiega. L'insieme di sapori ha conquistato non solo il mio palato: sono insolitamente accostati, ma creano un'armonia unica e mai sentita prima. Forse audace, per il palato di un bambino, ma io ci provo, e presento questo piatto per la raccolta di settembre de
che questo mese è ospitato da Letizia
Ingredienti
110 g di sorgo
15 g di nocciole (per me dell'orto di famiglia)
1 melanzana piccola (per me dell'orto di famiglia)
60 g + 20 g di marmellata di fichi senza zucchero (per me di produzione casalinga)
1 cucchiaino di senape delicata
5 g di aceto di mele
5 g di olio evo
pepe
cannella
1 rametto di rosmarino
Sciacquate il sorgo sotto un getto di acqua corrente, quindi cuocetelo in acqua leggermente salata per il tempo necessario (ci vorranno dai 20 ai 30 minuti circa). Nel frattempo sbucciate e tagliate la melanzana a cubetti. Miscelate la senape con l'aceto, l'olio e il pepe e versate tutto sulle melanzane. Mescolate bene e lasciate marinare per almeno 15 minuti. Scaldate una padella e fate cuocere la stessa melanzana, in modo da ammorbidirla bene. Unitevi 60 g di marmellata di fichi (oppure 60 g di fichi freschi tagliati a cubetti) e lasciate insaporire.
Quando il sorgo sarà cotto, scolatelo e versatelo in padella.Aggiungete i restanti 20 g di marmellata di fichi, il rosmarino tagliato sottilmente, cannella a piacere (ma vi suggerisco di non essere parsimoniosi) e, in ultimo, le nocciole tagliate a coltello. Fate cuocere a fuoco basso per circa un paio di minuti, in modo che i spori si armonizzino. Quindi spegnete la fiamma e servite.
E' un piatto che esterna tutta la sua pienezza se assaporato caldo, ma saprà deliziarvi e incantarvi anche in una versione più tiepida.
Promuovo a pieni voti il sorgo, che, forte delle sue proprietà, potrà far comparire con maggiore frequenza i cereali sulla mia tavola. E lascio a Laura la libertà di sperimentare la sua farina, certa che quello che proporrà sarà, come sempre, incanto e magia.
Divertitevi a sperimentare sapori nuovi, non intimoritevi per accostamenti audaci. Provate ingredienti mai assaggiati. Scoprite, create, emozionatevi.
Sarà bellissimo.
In silenzio ho chiuso i battenti, per qualche settimana. Non sapevo neanche io per quanto si sarebbe protratta l'attesa del ritorno e oggi sono nuovamente qui, forte dell'invito a cena ricevuto dalla dolcissima Erika. E' difficile, in questo periodo, trovare il tempo per programmare. Se da una parte il lavoro mi sta particolarmente provando (ferie??? E' un termine in cui credo solo perché è il fine ultimo del mio lavoro ^_^), dall'altra vivo di improvvisazioni. Vado dove mi dice il cuore, libera da vincoli, figlia dell'istinto. E mi arricchisco di tutte quelle emozioni inevitabili. Così anche questo piacevole appuntamento con un'amica scoperta sulle pagine di un blog diventa uno spunto e uno stimolo. Mi ha fatto davvero molto piacere essere la destinataria di questo invito. Non mi presento alla sua tavola con un dessert, come ci si potrebbe immaginare. Io rimango quella strana e a cena porto un pomodoro ripieno ^_^
Pomodoro dell'orto di mamma, di cui vado fierissima, arricchito con un concentrato di ingredienti che amo alla follia. Abbinato a sapori nettamente contrastanti e rispettoso dei miei soliti e sani principi di benessere. Insomma, i sapori di questa proposta sono così ricchi e insoliti da rimanere impressi sul palato e.... direttamente nel cuore.
Cosa poter scegliere, di meglio, da condividere in amicizia?
Ingredienti
2 pomodori ramati
50 g di feta light
3 noci
1 rametto di rormarino
1 foglio di alga kombu
1 cucchiaio di fiocchi d'avena
pepe mix creolo
Lavate i pomodori, eliminate la calotta e svuotateli. Capovolgeteli e lasciateli sgocciolare bene.
Nel frattempo preparate il ripieno. Mettete in ammollo in poca acqua il foglio di alga kombu, in modo da farla ammorbidire e reidratare.
Tritate con una mezzaluna il rosmarino lavato e asciugato e le noci. Mischiateli alla feta, schiacciando tutto con una forchetta, quindi aggiungete i fiocchi di avena, l'alga kombu, che avrete sgocciolato e tamponato bene per togliere l'acqua in eccesso, tagliata a striscioline e aromatizzate tutto con il pepe, nella quantità che riterrete opportuna secondo i vostri gusti. Io non ho aggiunto sale per la sapidità della feta e dell'alga stessa, ma considerate che il pomodoro rimarrà piuttosto dolce. Non abbondare di sale è importante, per cui sfruttate i sapori degli ingredienti utilizzati, per imparare a diminuire il suo utilizzo ^_^
Riprendete i pomodori, ben asciutti, e riempiteli con la farcitura, compattando bene tutto all'interno. Chiudete tutto con la calotta e infornateli sotto il grill, a 180°, per circa una ventina di minuti.
Potrete, in caso di necessità, passarli anche in cottura nel microonde. Confesso che, questa volta, non ho acceso il forno solo per due pomodori. Il risultato è stato comunque eccellente.
Quando la pelle del pomodoro sarà raggrinzita, sfornateli e lasciateli intiepidire appena.
Serviteli accompagnandoli con composte, marmellate, miele o quanto di più contrastante, per sapori, vogliate. Io ho proposto un abbinamento con una confettura di cipolle di Tropea, noci, miele e Umeboshi.
Impossibile descriverne la pienezza. Leggeri, eclettici, saporiti, intensi. Ci si perde ad ogni assaggio, si rincorrono i bocconi, ci si perde nei contrasti.
I colori riempiono il piatto e diventano sapori.
I sapori dipingono il palato e regalano emozioni.
E di emozioni..... si vive.
Grazie Erika per il tuo invito a cena. Alla fine ce l'ho fatta e sono felice di aver condiviso con te questa splendida esperienza. Spero che questo insolito piatto sia stato gradito e gustato in pienezza.
abc
Pomodoro dell'orto di mamma, di cui vado fierissima, arricchito con un concentrato di ingredienti che amo alla follia. Abbinato a sapori nettamente contrastanti e rispettoso dei miei soliti e sani principi di benessere. Insomma, i sapori di questa proposta sono così ricchi e insoliti da rimanere impressi sul palato e.... direttamente nel cuore.
Cosa poter scegliere, di meglio, da condividere in amicizia?
Con questa ricetta vado a cena da Giochi di Zucchero
Ingredienti
2 pomodori ramati
50 g di feta light
3 noci
1 rametto di rormarino
1 foglio di alga kombu
1 cucchiaio di fiocchi d'avena
pepe mix creolo
Lavate i pomodori, eliminate la calotta e svuotateli. Capovolgeteli e lasciateli sgocciolare bene.
Nel frattempo preparate il ripieno. Mettete in ammollo in poca acqua il foglio di alga kombu, in modo da farla ammorbidire e reidratare.
Tritate con una mezzaluna il rosmarino lavato e asciugato e le noci. Mischiateli alla feta, schiacciando tutto con una forchetta, quindi aggiungete i fiocchi di avena, l'alga kombu, che avrete sgocciolato e tamponato bene per togliere l'acqua in eccesso, tagliata a striscioline e aromatizzate tutto con il pepe, nella quantità che riterrete opportuna secondo i vostri gusti. Io non ho aggiunto sale per la sapidità della feta e dell'alga stessa, ma considerate che il pomodoro rimarrà piuttosto dolce. Non abbondare di sale è importante, per cui sfruttate i sapori degli ingredienti utilizzati, per imparare a diminuire il suo utilizzo ^_^
Riprendete i pomodori, ben asciutti, e riempiteli con la farcitura, compattando bene tutto all'interno. Chiudete tutto con la calotta e infornateli sotto il grill, a 180°, per circa una ventina di minuti.
Potrete, in caso di necessità, passarli anche in cottura nel microonde. Confesso che, questa volta, non ho acceso il forno solo per due pomodori. Il risultato è stato comunque eccellente.
Quando la pelle del pomodoro sarà raggrinzita, sfornateli e lasciateli intiepidire appena.
Serviteli accompagnandoli con composte, marmellate, miele o quanto di più contrastante, per sapori, vogliate. Io ho proposto un abbinamento con una confettura di cipolle di Tropea, noci, miele e Umeboshi.
Impossibile descriverne la pienezza. Leggeri, eclettici, saporiti, intensi. Ci si perde ad ogni assaggio, si rincorrono i bocconi, ci si perde nei contrasti.
I colori riempiono il piatto e diventano sapori.
I sapori dipingono il palato e regalano emozioni.
E di emozioni..... si vive.
Grazie Erika per il tuo invito a cena. Alla fine ce l'ho fatta e sono felice di aver condiviso con te questa splendida esperienza. Spero che questo insolito piatto sia stato gradito e gustato in pienezza.
abc
"Non bastano le parole, serve il buon esempio".
Sono cresciuta con questo insegnamento. Il buon predicare fine a se stesso non porta a grandi risultati. In un certo senso l'esempio, a lungo andare, si trasforma in qualcosa di radicato, che esce per pura espressione di ciò che siamo, piuttosto che per l'intento di dimostrare qualcosa. E, questa la mia esperienza, proprio quando assume tale livello di naturalezza, inizia a destare interesse, a fare breccia e a lasciare il segno. Il mio piccolo spazio, su cui ora avete gli occhi posati, è nato così: non con l'intento di dimostrare qualcosa, ma per il desiderio di condividere un mio modo di essere.
ESSERE. Esistere, occupare un posto. Questa diventa una scelta quotidiana. Quanto siamo disposti a metterci in gioco per il nostro BENessere? Cos'è per noi il benEssere?
Corriamo dietro al tempo, divisi tra più impegni di quelli che possiamo permetterci. Non arriva mai il momento di ascoltarci, perché ci sono sempre cose più importanti. Stringiamo i denti, buttiamo giù delusioni, rabbia e dispiaceri. Ci lamentiamo delle sfortune, vorremmo tutto perfetto. Ma non ci rendiamo conto che tutto questo, in realtà, può partire da noi. Da una nostra scelta.
Ormai lo sapete: prima di essere una foodblogger sono un'agente di viaggi. Mai soli nel Mondo è un modo di essere e di concepire la vacanza. Ed è un modo di accompagnare, consigliare e interagire. E' una passione, prima che una professione. Una passione curata e sostenuta con gli stessi principi che identificano la mia cucina. E' proprio grazie a questi principi che oggi vi invito al mio primo contest.
Se tutti i giorni vi suggerisco di curare il vostro corpo scegliendo un'alimentazione corretta, ricca di sani principi e di preziosi nutrienti, e lo faccio dimostrandovi come io curi il mio, oggi vi illustro un progetto importante, che è un suggerimento a curare non solo il corpo, ma anche lo spirito. Un progetto che unisce il concetto della vacanza all'idea del benEssere. BenEssere a 360°.
Immaginate di godere delle bellezze di una delle regioni più belle d'Italia, la Sicilia. Immaginate di trascorrere una settimana in un luogo incantevole, in un casale affacciato su una vallata immensa, avvolti dal silenzio e dalla tranquillità, a pochi passi dalle bellezze culturali e dalle splendide città storiche. Immaginate di toccare con mano le tradizioni enogastronomiche del luogo, di assaggiare la naturale bontà dei prodotti tipici. Immaginate di vivere un'esperienza formativa in un perCorso, seguito, curato e condotto da una persona esperta, sensibile e capace di trasmettere valori importanti. Immaginate di trovare consapevolezza, di stabilire un equilibrio tra spirito, mente e corpo e di acquisire la capacità di trasferire tutto questo nella quotidianità del rientro. Immaginate di vivere un'esperienza che vi cambierà nel profondo.
Mentre vi lascio il tempo per scoprire la ricchezza di questa esperienza, vi chiedo: cos'è per voi il benEssere?
Raccontatemelo, dipingetelo in un piatto, esprimetelo con il linguaggio culinario.
Raccontatemelo, dipingetelo in un piatto, esprimetelo con il linguaggio culinario.
Avrete tempo da oggi, 19 giugno, al 31 luglio, per presentare la vostra ricetta. Non ci sono limiti di partecipazione. Potrete proporre dolci, primi piatti, contorni, portate principali, fingers, tutto ciò in cui sentite di poter esprimere la vostra idea. Ma avrete delle linee guida da seguire:
- Sono banditi alimenti raffinati (zucchero semolato, farina 00, sale, per fare gli esempi più palesi)
- Non sono accettati alimenti inscatolati che presuppongono l'utilizzo di conservanti e additivi chimici (leggete le etichette!!! Per il benessere occorre un minimo di allenamento)
- Evitate grassi saturi (di origine animale) e idrogenati
- Motivate le vostre scelte
- Accompagnate la ricetta con una foto che rappresenti bene il piatto
- Divertitevi e date spazio alla vostra creatività
Per chi ha un blog sarà necessario inserire, nella ricetta pubblicata e nella propria homepage, il logo del contest con il link a questo post.
Non chiedo ai partecipanti di diventare obbligatoriamente followers della mia pagina, ma vi lascio liberi di dimostrarmi il vostro piacere nel perseguire l'idea di benEssere coinvolgendo quante più persone possibili.
Assaggerò ogni vostra proposta valutando ingredienti, originalità, principi, coerenza e appagamento ^_^
Al termine del periodo di validità del contest sceglierò, sulla base di questi valori, le due ricette che meglio rappresentano l'idea di benEssere e le eleggerò a ricette di benEssere sostenendole con due personali omaggi:
- Alla prima verrà riservato un buono valido per la prenotazione a tariffa scontata del perCorso benEssere su una delle due date proposte
- Alla seconda verrà riservata una selezione di prodotti tipici locali, ovviamente della terra magica siciliana, in cui il perCorso benEssere avrà luogo
Tutte le ricette che parteciperanno al contest Un Mondo di benEssere e che rispetteranno fedelmente i principi di benEssere sopra elencati, verranno raccolte in un pdf, che sarà inviato in omaggio a tutti i clienti che prenoteranno il perCorso.
Perché Mai Soli nel Mondo si prende cura di voi in ogni dettaglio!
Ed ora mi direte: ma quella foto lassù..... quei bottoncini sfiziosi..... cosa c'entrano? Ovviamente non posso che dare dimostrazione di quanto creda in questo progetto e lo farò iniziando proprio da una ricetta speciale, che nono solo rispetta i sani principi alimentari di cui mi faccio paladina, ma che mettono in evidenza anche una forma di benessere emotivo che....... scoprirete ^_^
Siete disposti ad attendere ancora un po'? ^_^
Partecipano al contest
- Tiziana, Profumo di broccoli - Pane di mais frantumato e semi di girasole
- Alice, Ricette Vegolose - Insalata di quinoa con tofu e verdure arrostite
- Consuelo, I biscotti della zia - Spaghetti alle verdure croccanti
- Welda, Cioccolato e liquirizia - Insalata fredda di ceci
- Stephanie, Mastercheffa - Tartare di zucchine su letto di Gazpacho
- Stephanie, Mastercheffa - Insalatina di lenticchie e spinaci al limone
- Stephanie, Mastercheffa - Pasta integrale con ragù di tofu alla salsa di soia
- Emmettì, Un condominio in cucina - Pomodori farciti, freschi e saporiti
- Silvia, Mi piace non mi piace - Crocchette di batata, miglio e zucchine
- Laura, Mangiacomecorri - Smoothie di pesca, banana e mandorle
- Valentina, Parole Vegetali - Polpette di beluga e shitake
- Andrea, Tra pignatte e sgommarelli - Julienne di calamari e zucchine a bassa temperatura
- Francesca, L'ingrediente in più - Torta crudista alle pesche e cocco
- Ivana, Menta e peperoncino - Insalata di farro profumata al lime
- Andrea, Tra pignatte e sogmmarelli - Crema di patate all'aneto con vongole e broccoletti
- Terry, I pasticci di Terry - Riso rosso estivo
- Ivana, Menta e Peperoncino - Torta cous cous con verdure
- Lisa, Lisa Bi Veg Cook - Muffin di legumi al vapore
- Green leaf, Easy Vegan - Crackers senza glutine al rosmarino
- Green leaf, Easy Vegan - Zuppa fredda di pomodori e ceci
- Green leaf, Easy Vegan - Polpette di ceci vegan
- Green leaf, Easy Vegan - Maionese di mandorle vegan
- Cristina, Blu aragosta - Gnocchi di fagioli rossi kidney con foglie di carote
- Angela, Mia sorella è veg... (ma io no...) - Couscous al profumo d'estate con cannolo di farina di lupini alle zucchine saporite e maionese veg
- Claudio, La cucina di Claudio - Fiori di zucca ripieni di riso integrale
- Mary, Unamericanatragliorsi - Crumble vegano con avena e amarene
- Chiara, La pulce tra i fornelli - Gamberi alla curcuma con ceci e coriandolo
- Tamara, Un condominio in cucina - Penne zucchine e limone
- Lucrezia, Peanut cooks - Asparagi con crumble di mandorle
- Marzia, La taverna degli Arna - Fiori di zucca alle olive
- Lisa, Lisa Bi Veg Cook - Mousse al cioccolato fondente
- Laura, Mangia come corri - Crocchette estive di zucchine, anacardi e menta
- Elisa, Il fior di cappero - Cipolle di Tropea con cous cous alle prugne
- Consuelo, I biscotti della zia - Crostata rustica alle susine e burro di arachidi
- Stephanie, Mastercheffa - Tonno al vapore con salsa al pistacchio
- Michele, Ricette dalla cucina di uno sbirro - Insalata di farro con pesto rosso, tofu e rucola
- Lisa, Rosso melograno - Insalatina con straccetti di pollo speziati, albicocche, sesamo e salsa alla curcuma
- Simona, Simo's Cooking - Zucchine tonde ripiene di tonno e pomodorini
- Maurizia, Le ricette per gli amici del Pozzo Bianco - Involtini di melanzana con ricotta alle erbe e pomodori caramellati
- Ely, Golosa tentazione - Mousse di pesche e lamponi
- Lisa, Tra cucina e realtà - Lasagne di avocado e crema rossa al profumo di aneto e pinoli tostati
- Terry, I pasticci di Terry - Verdure al forno
- Alice, Ricette vegolose - Nachos al forno con salsa piccante di mango
- Claudio, La cucina di Claudio - Involtini di pesce spada e melanzane
- Manuela, Il mondo di ortolandia - Bon bon all'amaranto e mandorle con crema di Goji
- Lucrezia, Peanut cooks - Patè mediorientale di melanzane e semi di girasole
- Letizia, Il risotto perfetto - Spaghetti di zucchine con pesto di pomodori secchi, basilico e nocciole e formaggio di capra stagionato
- Marzia, La taverna degli Arna - Spirali di miglio ai peperoni
- Daniela, Timo e lenticchie - Tortino di riso, quinoa e saraceno
- Simona, Simo's Cooking - Involtini di pesce spada con melone e cetrioli
- Elisabetta, Lilli nel paese delle stoviglie - Pappa al pomodoro
- Laura, Mangia come corri - Torta di miglio allo yogurt con pesche e lamponi
- Silvia, Mi piace non mi piace - Pomodori ripieni di riso, verdure e pinoli al profumo di origano
- Rachele, Cucina con Raky - Dolce all'ananas
- Paola, Fairies' kitchen - Ciambelline al succo di mirtillo e farro
- Paola, Fairies' kitchen - Focaccine integrali alle mele con lievito madre
- Valeria, FitFood - Quinoa alla curcuma con brunoise di verdure e gamberi
- Tamara, Un condominio in cucina - Pane profumato al limone con mandorle e cicoria
- Cristina, My cooking idea - Millefoglie di zucchine
- Paola, Le mie ricette con e senza - Insalata di rucola con avocado, pesche e citronette al pepe rosa
- Monica, My sweet rawmance - Torta morbida al cioccolato gluten free
- Franci, Cum Gaudio Magno - Sorbetto alla carota con limoncello e ricordo di vaniglia del Madagascar
- Valentina, Parole vegetali - Conchiglie di lenticchie con chutney di prugne e germogli
- Emanuela, La rapa cruda - Pesto di ciuffi di carota
- Camiria, Una V nel piatto - Polpettine integrali al thain, verdure e aromatiche
- Alice, Ricette vegolose - Pane integrale alle noci e zucchine con lievito madre
- Viviana, La mia vita aspettandoti - Gazpacho in salsa tzatziki a modo mio
- Ileana, Ribes e cannella - Biscotti all'avena e ribes
- Letizia, Senza è buono - Quadrotti del benessere senza glutine, vegan e senza cottura
- Silvia, Cuochi per passione - Zuppa di Miso con Finghi Emoki e Bifun
- Franci, Cum Gaudio Magno - Acqua di pesca con basilico e limone