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Crackers ‘maltagliati’ di cous cous integrale: storie di comune dipendenza e di insolite strategie

Ricordate i crackers ai quattro semi (che poi, nel tempo, sono diventati cinque, grazie al contributo dei semi di lino) che pubblicai pochi mesi fa? DROGA. Per me sono droga e ne sono assolutamente dipendente. Li preparo con una costanza meticolosa, quasi patologica. E quando inizio a mangiarli è impossibile smettere, prima che abbia strisciato le punte dei piedi per almeno 15/20 minuti sull'asfalto nel tentativo di fermarmi!!!! Ovviamente mi fanno impazzire nel sapore e di certo sono sani e genuini da concedermi il bis, ma..... le calorie, dove le mettiamo? Seppur siano buoni, sempre di grassi si tratta!!! Ecco, così, che DEVE entrare in atto un piano d'emergenza. Se proporio voglio concedermi quella coccola extra e voglio godermela in un crunch, proviamo a renderla per un momento leggermente differente?
Apro la dispensa, certa che le scorte, in ogni caso, mi daranno sani spunti di riflessione. Quel pacchetto di cous cous integrale, troppo pieno per essere considerato attivo, mi guarda con aria provocatoria. Solito, banalissimo, piatto caldo, speziato, condito, visto e rivisto? Ecco perché non sono mai riuscita a portare il peso del sacchetto sotto la soglia della soddisfazione (che considero, generalmente, da 1/2 sacchetto in giù, dopo almeno 2 o 3 utilizzi ^_^): perché la vera ispirazione non mi era mai, realmente, arrivata. Fino ad ora. Bruttini da vedere, non lo nascondo, sono inversamente proporzionali nel sapore, nella consistenza, nella fragranza, nella gratificazione che lasciano sul palato. Inventerete qualsiasi scusa, pur di mangiarli. E non provate a nasconderli.... è una fatica inutile!! La strada per appagarvi la troveranno loro stessi!

Ingredienti

200 g di cous cous integrale
300 g di acqua
10 g di farina di mandarino
15 g di olio evo
100 g di burro di arachidi salato
sale rosa dell'Himalaya
noce moscata

Mescolate la farina di mandarino al cous cous. Versate l'olio e sgranate bene i chicchi, in modo che tutti ne vengano ricoperti.
Portate a bollore l'acqua, quindi versatela sul cous cous, in una padella. Fate cuocere a fiamma viva per un minuto, quindi spegnete e coprite la padella con un coperchio. Lasciate intiepidire. Il cous cous assorbirà tutto il liquido e gonfierà. Nel frattempo, sempre che non lo abbiate già pronto, preparate il burro di arachidi frullando a lungo 100 g di arachidi non salate, 2 g di sale grosso e un cucchiaio di olio evo.
   Quando avrete ottenuto una crema liscia e compatta unitelo al cous cous e frullate tutto, aggiungendo sale rosa e noce moscata a piacere.
Lavorate tutto fino ad ottenere un impasto piuttosto compatto.
Formate un panetto, avvolgetelo nella pellicola trasparente e lasciatelo riposare in frigorifero per un'oretta.
Iniziate a prepararvi il piano di lavoro, tagliando due fogli di carta forno grandi quanto la superficie della teglia che utilizzerete per la cottura. Per il prossimo passaggio munitevi di un po' di pazienza.
Per agevolare il lavoro potrete ungere leggermente i fogli, ma io ho optato per una maggior fatica, a favore dell'impiego della minor quantità possibile di grassi.
Prendete una parte del panetto (con queste quantità vi dovranno venire due teglie della grandezza di una leccarda) e iniziate ad appiattirlo su un foglio di carta forno. Posatevi l'altro sopra e stendetelo, con l'aiuto di un mattarello, in una sfoglia sottile. Noterete che si spezzerà facilmente. Cercate di compattarlo quanto più possibile, ma non vi preoccupate troppo del risultato.
Portate il forno alla temperatura di 200°, quindi infornate. Lasciate cuocere per circa 20 minuti, talvolta aprendo lo sportello del forno per fare uscire il vapore in eccesso.
Trascorso il tempo estraete la teglia e spezzettate la sfoglia in piccole cialde. Giratele tutte dal lato opposto e infornate ancora per 5/10 minuti, sino a quando saranno croccanti e dorate.
A questo punto sfornate e lasciate raffreddare i crackers .
Quindi.... assaggiate. L'aroma del mandarino vi conquisterà all'istante, tanto da non richiedere necessariamente l'aggiunta di un condimento, per apprezzarli al meglio. Ma la fantasia nel contestualizzarli secondo il vostro gusto, sarà piazecole e stuzzicante.

Che sia con una crema di ricotta, con un'insalatina leggera, con dell'affettato o con della verdura leggermente saltata, sono certa che sarà un successo.

abc

Tortini di tofu in crosta di cous cous integrale: perché questa sono io e questa è la mia forma di espressione

Perché che gusto c'è a mangiare il cous cous nel solito modo? Quali esaltanti emozioni nel ripetere pietanze classiche? E' che è più forte di me: li vedo crearsi nei miei pensieri, questi piatti. Li trasformo in concreto, poi ne rimango meravigliata. Ogni volta penso "forse ho azzardato troppo", ma poi mi rispondo "troppo per chi? Troppo rispetto a cosa?". Non ho mai amato i luoghi comuni e le scelte facili, ho sempre cercato di assecondare la mia voce, anche quando andava contro ogni flusso di ideologia e pensiero sociale ^_^ Volete che cambi strategia proprio sulla mia tavola? Naaaaa, non accadrà mai. La mia tavola è la mia tela, la mia cucina è il mio seti di pennelli e questi meravigliosi ingredienti sono le tempere. Questa è la mia forma d'espressione. Questa sono io. Semplicemente. Che piaccia o no!!

Ingredienti

40 g di cous cous integrale
60 g di brodo vegetale + q.b.
40 g di radicchio semilungo rosso
100 g di tofu naturale + 25 g
10 g di capperi sotto sale
10 g di nocciole
15 g di burro vegetale
5 g di olio evo + q.b.
2 cucchiaini di fecola di patate
1 tametto di timo fresco
noce moscata
farina di riso
sale

Sciacquate il cous cous sotto un getto di acqua corrente. Versatelo in un tegame, unite l'olio, la noce moscata, mescolate bene e aggiungete il brodo vegetale. Accendete il fuoco e portate a bollore. Abbassate la fiamma, coprite e cuocete fino al totale assorbimento del liquido. Sciogliete un cucchiaino di fecola di patate in un po' di brodo (ne basterà pochissimo) e unitelo alla cottura.
   Quando sarà cotto spegnete la fiamma e rovesciate il cous cous in uno stampino (con questa dose ho rivestito uno stampo da 18 cm di diametro). Schiacciate il centro, con il fondo di un bicchiere, creando una cavità, e dei bordi sufficientemente alti. Lasciate raffreddare completamente il cestino di cous cous.
Lavate e asciugate bene il radicchio. Spezzettatelo, insieme al tofu e tritateli, con il timo, i capperi precedentemente dissalati e il burro vegetale. Correggete eventualmente di sale. Sciogliete un cucchiaino di fecola di patate in poco brodo e unitelo al trito. Mescolate bene, affinchè venga amalgamato tutto. Unite quindi le nocciole e tritate ancora, velocemente. Queste ultime, infatti, non dovranno essere troppo fini, ma dovranno conferire croccantezza alla farcitura.
Quando tutto sarà pronto, versate la crema all'interno del cestino di cous cous. Cercate di compattarla bene, in modo che riempia perfettamente tutto lo stampo.
Infornate il tortino a 200° e cuocete per 15/20 minuti, fino a quando si sarà formata una bella crosticina dorata. Se voleste, prima di inforare versate sulla superficie un filo di olio evo.
Nel frattempo tagliate a dadini i 25 g di tofu rimasti (generalmente un panetto è di 125 g) e fateli saltare in padella con un po' di olio, a fiamma viva. Fateli cuocere fino a quando saranno belli croccanti e dorati. Una volta che il tortino sarà cotto, trasferitelo in un piatto e unite la dadolata di tofu.
Nulla di più delicato e appagante, genuino e prezioso per il vostro organismo. Proteine, sali minerali, fibre grassi buoni e quanto di più salutare il vostro corpo possa meritare!!

Siete pronti all'assaggio?

abc

Cous cous integrale saltato: il croccante che stuzzica, il dolce che stupisce

Come spesso accade, e ultimamente con sempre maggiore frequenza, entro nel negozio per la spesa ed esco con le borse piene di tutto, tranne che di quel qualcosa. Non proprio qualcosa a caso. Diciamo la cosa principale per cui ero andata a fare spesa. E vi garantisco che, come sempre, a metà corsia ho visto arrivare in soccorso tutti i commessi, che hanno riconosciuto la mia presenza solo dalle scarpe, visto che tutto il resto era sovrastato da pacchi, pacchetti e pacchettini. La domanda è la solita: vuoi un cestello? La risposta, la stessa di sempre: sto andando in cassa, grazie. Anche se la cassa la sto fiutando a naso!!!! Così eccomi replicare, nel giro di breve tempo, la visita alla mia bio bottega di fiducia. Come sempre entro senza cestello. Non sarei io! Ma questa volta vado diretta al reparto, cedendo solo ad un paio di prodotti incrociati, casualmente, sul percorso. "Scusate, ma la farina di castagne???". "L'abbiamo finita, aspettiamo le nuove scorte, ma arriveranno con la lavorazione delle nuove castagne della stagione" (eccerto Erica, vuoi prodotti bio.... pazienta!!). Credo che la mia espressione abbia intenerito anche l'acaro di polvere nascosto sotto il piedino del bancale. "Beh, però non sei venuta per nulla, vedo che ti serviva altro!!", mi ha detto la nuova commessa, guardando le mie braccia piene. Glielo spiegate voi??????
Tra tutto ciò che le mie mani avevano raccattato in quel breve percorso verso la meta, c'era una modesta confezione di cous cous integrale. Questo...

Ingredienti

50 g di cous cous integrale
100 ml di brodo vegetale (ho utilizzato quello in cui ho cotto i cavolini)
4 cavolini di Bruxelles
1/2 pera Williams
10 g di pistacchi
zenzero in polvere
paprika dolce
sale
olio evo

Mondate i cavolini di Bruxelles e lavateli. Tagliateli a metà verticalmente e fateli bollire in acqua leggermente salata per circa 5 minuti. Scolateli e immergeteli in acqua ghiacciata, in modo da fermare la cottura e tenere vivo il loro colore. Attenzione a non salare troppo l'acqua, perché vi servirà per la cottura del cous cous.
Versate in un pentolino il cous cous, unite un cucchiaio di olio evo e mescolate in modo da rendere tutto uniforme. Accendete il fuoco e fate tostare per un minuto circa. Portate a bollore il liquido in cui avete fatto cuocere i cavolini e versatene 100 ml nel cous cous. Lasciate cuocere per un minuto, dopo di che spegnete la fiamma, coprite il pentolino con un coperchio e lasciate assorbire completamente il brodo.
Nel frattempo tagliate a cubetti la pera e i cavolini. Fateli saltare in padella con un filo d'olio, aggiungendo paprika, zenzero e sale. Lasciateli rosolare a fiamma viva per pochi minuti, girandoli di frequente affinché non brucino.
Sgranate il cous cous, che nel frattempo avrà assorbito il brodo. Unitelo alla pera e ai cavolini e mescolate bene tutto. Abbassate la fiamma e fate insaporire per un paio di minuti. Nel frattempo tritate grossolanamente i pistacchi e uniteli al cous cous.
A questo punto alzate nuovamente la fiamma e fate tostare, fino a far diventare croccante, il cous cous condito. Dovrà risultare croccante, dorato, ma allo stesso tempo dovrete fare attenzione a non bruciacchiarlo. Quando avrà raggiunto il grado di "tostatura" gradito, spegnete il fuoco ed impiattate.
Guarnite con granella di pistacchio (io non me ne stancherei mai) e servite!


Uno sfizioso tocco dolciastro in un piatto dai sapori autunnali.

abc

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