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Cozze gratinate alla crema di sedano e frutti rossi: accordi e strategie tra un palato e la quotidianità

Con il passare del tempo e l'evoluzione delle situazioni, con un continuo adattamento di approccio agli stimoli quotidiani e le strategie per affrontare la stanchezza, capita sempre più spesso che un'idea di "accostamenti di sapori" venga trasposta in piatto senza quell'àncora di salvezza del io documento con fotografie, perché non si sa mai! Successe così che, trovandomi di fronte ad una bella porzione di cozze, improvvisata secondo la folgorazione del momento, un occhio si chiuse per l'esplosione di sapori generata sul palato, l'altro per il dispiacere di non aver prodotto il materiale necessario alla condivisione. Ma quale migliore occasione per replicare e concedersi nuovamente tanta meraviglia? Ovviamente (perché non capita mai, mi viene davvero difficile, riprodurre un piatto senza cedere a inevitabili modifiche) non è stata proprio la stessa esperienza: un paio di sapori in più, una percentuale sulla quantità di ingredienti rivisitata, consistenze diverse, ma quel sapore bizzarro che rimane invariato. Quando l'idea dei frutti rossi accanto alla sapidità delle cozze mi solleticò la fantasia, non fui frenata da alcuno scetticismo. Arrivai dritta al punto e l'assaggio mi fu complice. Questo piatto ha dell'incredibile. E lo farò, lo rifarò e lo riassaggerò ancora.

Ingredienti

1 kg di cozze
1 cuore di sedano
50 g di avocado
30 g + 1 cucchiaio di mirtilli rossi
1 cucchiaio di anacardi non salati
noce moscata
zenzero in polvere
peperoncino

Lavate le coste del sedano e tagliatele in bastoncini piuttosto sottili.
Pulite le cozze sotto l'acqua corrente, quindi mettetele in un wok ed unite il sedano, lo zenzero, il peperoncino, i 30 g di mirtilli, l'avocado tagliato a dadini e la noce moscata. Accendete il fuoco, coprite con un coperchio e lasciate che le cozze si aprano. Spegnete la fiamma e lasciate intiepidire.
   Inserite in un bicchiere gli anacardi e il cucchiaio di mirtilli tenuto da parte e tritate tutto, non troppo finemente.
Dividete le cozze, eliminando la parte di guscio vuoto. Disponete su una teglia le parti con il frutto.
Prelevate dal liquido di cottura il sedano, i mirtilli e l'avocado e trasferiteli in un boccale. Unite qualche cucchiaio di liquido, quindi passate tutto con un frullatore ad immersione, fino ad ottenere una crema il più possibile liscia.
Non dovrà essere troppo liquida, regolatevi con poco liquido alla volta.

  Coprite le cozze, riempiendo ciascun guscio con la crema ottenuta. A questo punto coprite tutto con il trito di anacardi e frutti rossi.

Infornate a 200° e cuocete per circa 20 minuti, fino a quando saranno ben dorate in superficie.
A questo punto sfornate e servite ^_^

Gustate il vostro mix di sapori, il dolce che contrasta con il sapido, il morbido che si nasconte sotto le briciole croccanti. Insomma, lasciatevi conquistare....




abc

Zuppetta vellutata di cozze e ceci: l’espressione finale di un capriccio caparbio

Vi capita di essere inseguiti senza tregua, giorno e notte, che siate tranquilli o indaffarati, da un pensiero, che porta inevitabilmente ad un desiderio e che picchietta nella vostra testolina senza lasciarvi liberi dalla morsa fino al suo soddisfacimento? Beh, certo questo potrebbe essere un capriccio che colpisce differenti sfere emotive e non solo la cucina. Ma quando capita in cucina, non vi sembrerebbe strano che a perseguitarvi sia una cozza? Voglio dire: si sente il desiderio di cioccolato, di dolci a dismisura, di sapori morbidi e avvolgenti. Ma di una cozza, che becchetta dentro le orecchie fino a farvi alzare le mani, arresi, ne avete già sentito parlare? Ecco, quella che ho tuffato in questa zuppetta è proprio lei: la cozza assillante. Mi sono svegliata un giorno con il desiderio di gustare il suo sapore sapido e intenso e fino a quando non ho reso concreto questo sogno, nient'altro è riuscito a soddisfarmi. Confesso che, nel "riesumare" la versione sfiziosa di cartoccio di cozze, ho smosso un bel po' di quella sabbia depositata nel cassetto dei sapori riposti, ma la gioia nel vedere finalmente lei, regina della tavola, in una versione ancora mai provata, è stata meravigliosamente appagante. L'avvolgenza della crema, delicata nella consistenza ma di carattere nel sapore, con la croccantezza di una parte di mitili e dei semi di zucca tostati, hanno legato tra loro in maniera ineccepibile, regalando al palato armonia e completezza.
Ora, finalmente, sospiro e attendo il prossimo capriccio.

Ingredienti

1 kg di cozze
50 g di ceci secchi
1 bustina di zafferano
1 costa di sedano
2 spicchi d'aglio
20 g di porro
10 g di semi di zucca
olio evo
noce moscata

Lasciate i ceci in ammollo per qualche ora. Quindi fateli bollire fino a renderli morbidissimi. Potrebbero volerci un paio di ore, tutto dipenderà dal tempo di ammollo. Salate solo quando mancherà poco alla cottura, in modo che non rimangano belli morbidi.
Potrete anche prepararli il giorno precedente e tenerli da parte.
Lavate le cozze, raschiando bene i gusci ed eliminando le barbette. Accertatevi di utilizzare solo le cozze chiuse. Mettetele in una padella con due spicchi d'aglio schiacciati, la noce moscata e con una costa di sedano tagliata a pezzi.
Coprite con un coperchio e lasciatele sulla fiamma viva fino a quando si saranno schiuse. A questo punto spegnete il fuoco e lasciate intiepidire. In questo modo i sapori si armonizzeranno bene.
Nel frattempo lavate il porro e tagliatelo a rondelle sottili. Fatelo appassire in una padella con un filo di olio caldo. Aggiungete un cucchiaio di acqua, per lasciarlo morbido, quindi unite lo zafferano.
   Io ho evitato di aggiungere il sale perché le cozze hanno un sapore molto importante di natura e non ho ritenuto necessario accentuarne la sapidità.
Se proprio vi trovaste nelle condizioni di poterlo fare, eliminate le pellicine dai ceci. Non prendetemi per pazza: è proprio questa la parte del legume che causa gonfiore. Così, al telefono con la mamma, mi sono messa a pulire cece per cece. Un lavoro certosino che mi ha anche divertito ^_^
A questo punto estraete le cozze dai gusci, eliminate gli spicchi d'aglio e tenete da parte il sedano. Filtrate il fondo di cottura e unitevi i ceci cotti, il sedano, il porro con lo zafferano e 2/3 delle cozze. Frullate tutto a lungo, in modo da ottenere una crema vellutata.
Scaldate una padella con un po' di olio evo e fate saltare le cozze tenute da parte, a fiamma vivace, fino a che si formi una crosticina croccante. I semi di zucca, invece, fateli saltare in una padella, senza grassi aggiunti, fino a quando inizierà a creparti la pellicina esterna.
A questo punto impiattate tutto: versate la vellutata in una scodellina e unite le cozze croccanti e i semi di zucca.
Gustate, cucchiaio dopo cucchiaio, e lasciatevi inebriare dai sapori travolgenti. Lasciatevi conquistare dal crunch dei semi di zucca e dalla consistenza delle cozze saltate.

E fate che sia una meritatissima coccola, da gustare indisturbati.

abc

Cartoccio di cozze croccanti: la variante “street” come sfumatura dell’interpretazione del cibo

Forse è il silenzio di questa casa, di rientro da due giorni in cui forza e coraggio sono stati richiesti e indossati come fossero la cosa più naturale del mondo. Forse è il desiderio di rientrare nei miei soliti ritmi, nelle mie abitudini, nei miei pensieri, di scaricare le tensioni. Forse è che tutto questo mi manca e sento il bisogno di sentirmi quella di sempre, o di tornare quella di sempre. Come potesse cancellare tutto il resto. Allora scrivo. E un po' lotto con la parte di me che vorrebbe farlo con il solito sorriso, ma che sa di non riuscirci. Vi parlo di questi sapori cercando di riportarli vivi in un presente in cui avere tempo per mangiare e dedicarsi a qualche sfiziosa preparazione non è certo una priorità. Ma ve ne parlo chiudendo gli occhi e immaginando il piacere che ho provato quando, pulendo guscio per guscio, ho nuovamente assecondato la capriola del mio neurone che mi ha dipinto a murales davanti agli occhi: rendi street food queste cozze. Beh, l'ho fatto. Non ci si ferma mai, se non alla fine. Non si riesce a smettere. Croccanti, intense, saporite, ma anche leggere e inebrianti. Le ho presentate in un cartoccio, così, proprio per ricordare quei cibi da strada, come le caldarroste in autunno. E vi garantisco che la buona parte della riuscita di questo semplice piato sta proprio qui. Lavatevi le mani e favorite.

Ingredienti

1 kg di cozze
olio evo
pangrattato di riso

Lavate sotto l'acqua corrente le cozze, pulendole bene e grattandole per togliere tutte le incrostazioni. Mettetele in una padella, copritele e accendete il fuoco. Fatele cuocere fino a quando si saranno aperte.
Spegnete il fuoco e lasciatele intiepidire.
A questo punto sgusciatele una ad una e raccoglietele in una ciotola. Versatevi sopra del pangrattato di riso e mescolate bene, in modo che tutte si impanino uniformemente. Non servirà salarle, poiché saranno decisamente gustose al naturale.
Coprite una teglia con carta forno, ungetene la superficie e sistemate le cozze distribuendole distanziate le une dalle altre.
   Accendete il forno a 200° e, quando sarà in temperatura, infornatele. Fatele cuocere per circa 15 minuti, poi giratele velocemente e fatele dorare uniformemente.
Quando saranno pronte sfornatele. Preparate un cartoccio con della carta per fritti e riempitelo con le cozze stesse. Servitelo molto caldo (potrete tenerlo anche in forno per mantenerlo in temperatura) e sporcatevi le dita.
Cibo da strada, o snack da divano (mi raccomando alle quantità, perché in determinate situazioni il cervello non controlla l'istinto della mano che porta il cibo alla bocca - tanto che mangiare davanti alla televisione è vivamente sconsigliato!! Ma io vi sconsiglio anche di guardare la televisione ^_^) rimarrete in ogni caso soddisfatti.

Potrete proporle anche come appetizer in un buffet, o come gradevole antipastino, magari con una salsa al prezzemolo, o al basilico. O che assecondi il vostro gusto.


   E prima di rientrare in contatto con il mondo.... ricordate di pulirvi le mani ^_^

abc

Guazzetto di cozze in salsa di rucola e arancia: connessioni in differita di piccoli stati di lucidità


Pianifico tutto: mi alzo a quest'ora, lavoro fino a quest'ora, poi un impegno, e mentre sono fuori passo anche di lì. Magari mi fermo a fare un po' di spesa? Il frigorifero piange e, seppur la moltitudine di pensieri tolga ossigeno agli sfoghi neuronali della Cuocherellona, qualcosa in questo pancino dovrò pur buttarcelo.
Odio la metodicità a cui ti obbligano le corsie di un supermercato: se per pura fatalità dimenticassi un dettaglio, la tua testa, proiettata in un contesto nuovo e diverso, rimuove automaticamente il tempo trascorso fino a dieci passi prima. Ho dimenticato il tofu!!!!! Ma me ne sono accorta quando ormai, uscita da quel dedalo di trincee, la mia testolina è tornata a prendere coscienza. Però ho preso un bel chilo di cozze!! Torno a casa, mangio ad un'ora che è più merenda che pranzo, sistemo le due cose di spesa, mentre parlo al telefono, chiarisco il dettaglio di una pratica burocratica, lavoro nuovamente, scrivo, penso, cerco, invio. Controllo, sorrido, mi concentro, faccio pipì (ogni tanto mi concedo anche questo). Scarico mail, rispondo, inoltro, registro pagamenti, pago. Guardo l'ora. Ora di cena e non ho idea di cosa mangiare. Vuoto. Lo stomaco si è arreso al senso di abbandono. Non parla più perché non ho orecchio per ascoltarlo. Qualcosa, però, deve uscire da queste meningi. Non solo nutrimento, ma piacere del nutrimento. Le cozze!!!! Gratinate? Sgusciate? In umido? Ma con il pomodoro o in bianco? Stomaco mio ti prego fammi un fischio se ci sei!! Posso accendere il forno per due cozze, visto che dovrò già accenderlo domani e forse anche dopodomani? Posso aprire una bottiglia da un litro di pomodoro (casalingo, la fine del mondo!!) per due cucchiai da usare come fondo di cottura? Ci sonooooooo!!!!! La spesa mi ha premiato di una bella vaschetta di rucola, ma bella davvero. E quell'ultimo arancio mi guarda chiedendo che gli venga dato un ruolo degno di menzione ad honomrem nei ricordi estivi di un inverno. Il trittico si sposa alla perfezione sopra le papille gustative del mio pensiero. Ci sono, la cena è salva e lo stomaco sorride!!

Ingredienti

1 kg di cozze
1 arancio bio non trattato (succo e scorza)
1 mazzetto di rucola
1 cucchiaino di olio evo
1/2 spicchio d'aglio

   Lavate le cozze sotto l'acqua corrente, grattando via le incrostazioni ed eliminando la barbetta. Mettetele in una pentola, copritele e accendete il fuoco, a fiamma moderata. Lasciate che si aprano bene e che liberino il liquido.
Nel frattempo lavate l'arancio e asciugatelo. Grattugiatene la scorza, che terrete da parte, poi tagliatelo a metà e spremetene il succo.
Lavate accuratamente la rucola e ascigatela con delicatezza. Mettetela in un boccale, insieme al succo dell'arancio e al mezzo spicchio d'aglio pulito e frullate tutto, unendo il cucchiaino di olio evo.
Unite alla crema appena ottenuta la scorza grattugiata e lasciatela riposare per qualche minuto.
   Quando le cozze saranno pronte, scolatele da quasi tutto il loro liquido e unitevi la crma di arancia e rucola. Ponete nuovamente sul fuoco e lasciate insaporire bene, girando delicatamente, per qualche minuto. La crema dovrà rapprenderci un po', ma non troppo, perché diventerebbe troppo salata.
A questo punto sporzionate le cozze in piatti fondi o scodelline. Rovesciateci sopra il liquido aromatizzato e servite.

Il sapore intenso che la cozza lascia in cottura viene smorzato dalla dolcezza della salsa: la rucola dà carattere e l'arancio avvolge. I sapori si mischiano creando una sinfonia che solo al palato si può comprendere.
Una dietro l'altra, senza possibilità di resistenza.
   Colori intensi, sapori avvolgenti.

P.S. Consigliate anche a chi non ama il gusto forte delle cozze.abc

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