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Crema fondente ai datteri e rhum con note di sale rosa

Ci sono cose che, nel corso del tempo, cambiano, si trasformano, migliorano, a volte peggiorano, si strutturano, vengono approfondite, evolvono. Poi ci sono cose che rimangono nella nostra vita come una trave portante. Ma esiste una terza categoria, che, ho scoperto nell'ascoltare questo costante progresso che è la vita, è qualcosa di irrimediabilmente sorprendente: le travi portanti che evolvono, migliorano, si sfaccettano di bellezze e bontà sempre nuove e sempre stupefacenti. Prendi una tavoletta di cioccolato fondente, detta trave portante, e trasformala in crema, detta evoluzione. Adesso adattala alle esigenze, ai gusti, alle finezze del palato. Ecco, eccovi pronta la sorpresa stupefacente!!!! Nel tempo ho scoperto che cioccolato e rhum si sposano alla perfezione. E che il cioccolato salato è un'emozione difficilmente pareggiabile. L'ho definito, e lo definisco tutt'ora, senza riserve, orgasmo culinario. Ho anche scoperto che i datteri, quelli naturali, carnosi, pieni, sono un'esperienza sensoriale che vale la pena di essere vissuta. E che permettono, insieme a tante alte soluzioni, di eliminare zuccheri raffinati, nemici del nostro corpo. Non ho fatto altro che mettere insieme questi miei, personali, assiomi. E quello che ne è venuto fuori è....... il paradiso!! Il paradiso in un vasetto. Da aprire quando vorrete. Da regalare a chi merita il meglio. Da tenere sempre a portata di cucchiaino, nei momenti di bisogno, quando servirà un piccolo aiuto, quando ci si vorrà dedicare una coccola. Da condividere seduti su un tappeto. Da spalmare. Il paradiso ve l'ho messo sotto vetro. GODETENE!! Ingredienti 250 g di cioccolato fondente 90 g di datteri Medjoul 60 g di latte vegetale (per me di avena) 20 g di rhum (per me Zacapa 23 anni) 2 g sale rosa Spezzettate il cioccolato e frullatelo. Unite i datteri, il rhum, il sale e frullate nuovamente, creando un impasto omogeneo. Sciogliete tutto, a bagno maria o nel Bimby (questa volta ho fatto tutto nel Bimby), fino a quando otterrete una crema liscia. Versate il composto bollente in un barattolo di vetro, ben sterilizzato in precedenza. Chiudete il barattolo e avvolgetelo in un canovaccio. Lasciatelo raffreddare fino a quando si creerà il sottovuoto. In questo modo potrete conservarlo per settimane, chiuso. Una volta aperto, invece, finirà prima di quanto possa durare..... :) L'assenza di grassi la rende piuttosto compatta e per me è un valore aggiunto. Il rhum, comunque, permetterà di mantenerla morbida e piacevole. E perfetta per farciture, se proprio riuscirete a resistere al cucchiaino ;) abc

Crema di pistacchi al cioccolato bianco e fagioli: buone abitudini che incontrano nuove idee

Lo so, sto sfornando dolci a tutto spiano. Lo so, sono tutti a base di pistacchi. Lo so, tutto ha un significato, ma non posso trattenere l'entusiasmo. I prodotti buoni, quelli della nostra terra, vanno valorizzati. E le idee vanno trasformate in tentativi. E, magari, i tentativi in successi. Era da un po' che pensavo di creare una crema al cioccolato a base di fagioli. L'idea era quella di creare una variante alla mia cioccocrema, che tanto delizia e che è una tra le mie creazioni più richieste ed apprezzate. Adoro il cioccolato fondente, è vero, ed è anche vero che la ricetta pubblicata e condivisa è stata stravolta e perfezionata, ogni volta con l'aggiunta di un dettaglio, con un bilanciamento di ingredienti differente. Ma comunque, sempre, con successo. Allora ho spostato l'attenzione sulla sua antagonista, che amo non di meno. Cioccolato bianco e pistacchi. Proposi, tempo fa, una crema leggera e delicata, senza la presenza del cioccolato. Favolosa, ma non peccaminosa. La riproposi fondente bianca. Un'esplosione di meraviglia, ma davvero troppo per una scelta quotidiana. L'ho proposta, poi, in una rivisitazione a metà strada tra le due varianti, per un semplice assaggio fuori dal blog, per qualcuno che non ama la dolcezza del cioccolato bianco. Audace, visto che il cioccolato bianco c'era eccome. E sapete? E' stato amore puro. Il vasetto credo non sia arrivato alla seconda apertura ^_^ Allora, forte del fatto che questa crema mi regala grandi stimoli e radicate soddisfazioni, ho pensato: fagioli bianchi, cioccolato bianco e pistacchi. Sarà un successo!!!!
Se lo è stato? Lascio a voi il verdetto ^_^

Ingredienti

100 g di fagioli con l'occhio secchi (250 g bolliti)
70 g di cioccolato bianco
80 g di pistacchi di Bronte
150 g di latte (per me di avena)
65 g di datteri naturali
1/2 cucchiaino di polvere di vaniglia
1 cucchiaino di farina di limoni
1 cucchiano raso di farina di semi di carrube

Mettete in ammollo i fagioli per una notte intera (o comunque almeno 6 ore), quindi sciacquateli e fateli bollire in acqua NON salata per un paio d'ore, fino a quando saranno morbidissimi. Scolateli e teneteli da parte.
Spezzettate il cioccolato bianco e tritatelo finemente con i pistacchi, in modo da ottenere una pasta fine e uniforme.
Unite al composto i fagioli, i datteri snocciolati, la polvere di vaniglia, la farina di limoni e la farina di semi di carrube. Frullate fino a rendere tutto omogeneo.
Versate il latte tiepido, poco alla volta, amalgamandolo bene alla crema, quindi portate alla temperatura di 100° e fate cuocere per cinque minuti, sempre mescolando.
Sterilizzate un vasetto da 500 ml e asciugatelo perfettamente. Versateci dentro la crema ottenuta, pulite il bordo, chiudete bene e avvolgete il barattolo in un canovaccio, poi in una coperta, fino al raffreddamentototale. Ci vorranno almeno 24 ore e alla fine otterrete la vostra scorta sottovuoto!
Se non necessitaste di conservare questa meraviglia, conservate la crema in un semplice barattolino, in frigorifero.
  
La consistenza ottenuta sarà piuttosto compatta. Se vi piacesse più morbida, aumentate la quantità di latte.

Una volta aperto il barattolo, si conserva per un tempo sicuramente maggiore rispetto alla durata effettiva, e sfido chiunque a resistere inermi di fronte al vasetto sottovuoto. Ma se voleste condividere questa preparazione con parenti e amici, magari in un'idea regalo, siate tranquilli: sotto l'albero, ben mimetizzata, arriva senza problemi a Natale ^_^

Ma vi avviso: una volta aperto il barattolo.... non si chiude più!!abc

Crema di cioccolato bianco mandorlato all’arancia: certezze, consapevolezze e… avanti tutta

E poi ci sono quelle volte in cui non guardo in faccia nessuno. Vado dritto per la mia strada, assecondando solo i miei desideri. Le sensazioni emergono da un cumulo polveroso di pensieri e lascio che scorrano davanti agli occhi, sotto pelle, nel respiro. Mi fido di me stessa, ho imparato a comprendere che posso farlo e abbasso le armature. Voglio il sole sulla pelle e il sorriso sul viso. Sento voci, ma non ascolto. Le invidie non fanno per me, i giudizi li lascio a chi non ha sufficiente carattere e la smania di sminuire ciò che non si conosce la lascio a chi vuole credersi grande. Mi siedo su quella roccia e osservo il panorama, assaporo la strada che ho percorso e sorrido a quella che ancora mi aspetta. Un passo alla volta, è sempre stato il mio motto, e un passo alla volta riprenderò il mio cammino. Ma ora mi godo il momento. Un carico di energie e poi riprenderò. Il cioccolato bianco può essere una debolezza. Io l'ho trasformato in determinazione. Aromatizzato, corposo, soffice e vellutato in una crema che non lascia dubbi: è qui che voglio stare ed è da qui che voglio ripartire.

Ingredienti

200 g di cioccolato bianco
60 g di zucchero di canna
45 g di mandorle con la pelle
50 ml di latte di avena
95 g di succo di arancia
scorza di 1/2 arancia
1 g di agar agar

Mettete in un boccale le mandorle e lo zucchero di canna. Tritate ad intervalli, per non fare surriscaldare le mandorle, fino a quando saranno molto fini.
Lavate e asciugate l'arancio. Tagliate la scorza di mezzo frutto, facendo attenzione a prelevare unicamente la parte arancione. Inseritela nel boccale insieme alle mandorle tritate e unitevi anche il cioccolato spezzettato.
Tritate finemente tutto e fate sciogliere la crema (direttamente nel Bimby per chi lo avesse oppure a bagno maria per chi non lo avesse) aggiungendo 50 ml di latte di avena.
   Nel frattempo spremete l'arancio e con una piccola parte del succo stemperate l'agar agar (basterà la punta di un cucchiaino). Aggiungetelo al resto del succo e versatelo, a filo, vel cioccolato sciolto, mescolando continuamente. Fate cuocere per un paio di minuti.
Sterilizzate un vasetto (o due) e asciugatelo molto bene. Non dovranno rimanere tracce di acqua.
Versate il cioccolato bollente (mi raccomando è essenziale che sia molto caldo), chiudete subito il barattolino, avvolgetelo in un canovaccio e fatelo raffreddare a temperatura ambiente. Si formerà, così, il sottovuoto che vi permetterà di conservare la crema per un paio di settimane anche fuori dal frigorifero.
Se, come me, un vasetto non dovesse bastare, potrete versare la crema avanzata in un contenitore o in un barattolino piccolo, da tenere in frigorifero pronto all'uso. Vi garantisco che sarà molto difficile che duri molto, ma si conserverà comunque per diversi giorni.
Il sapore dolce, supportato dal dolce/amaro delle mandorle e reso fresco dall'aroma dell'arancia (la nosta aspra del succo vi conquisterà) renderà goloso e irresistibile ogni cenno di assaggio.
La consistenza cremosa e soffice avvolgerà il palato e non vi darà scampo. Difficile liberarsi da questo piacere.


abc

Crema di sedano rapa allo zafferano con alga wakame: i sapori delicati che si solleticano in un piatto travolgente

"Seguo sempre il tuo blog. Mi piace molto. Mi piace leggere quello che scrivi. Mi piacciono i tuoi titoli". Avete presente quando proprio non te lo aspetti? Quando in quel momento pensi che "il tuo" non possa essere il soggetto della conversazione. Quando proprio non pensi che quel viso d'angelo possa pronunciare simili parole. E' vero, nella vita sono stata più volte redarguita per aver dimostrato scarsa fiducia in me stessa, ma queste pagine sono una semplice proiezione del mio Io, una sorta di enciclopedia della mia arte (ecco, pesate bene queste parole), che nulla ha da pretendere se non la gioia del condividere e donare qualcosa di me. E quando succede che una mamma mi dice "mio/a figlio/a ti segue sempre", o quando un'amica virtuale scoperta proprio grazie al blog mi scrive "sei molto sensibile, sei la mia preferita", o quando, appunto, quella persona da cui proprio non ti aspetti che tu possa essere parte di una sua qualunque giornata, mi dice di seguire le mie avventure, ecco.... io ci rimango. Ci rimango a bocca aperta. E dici quel grazie che è sempre lui e che sembra anche scontato, ma che è, invece, un grido generato da dentro, da quel profondo che lascio appena trasparire, in punta di piedi. E oggi è con la semplicità di questi ingredienti, con la loro inenarrabile delicatezza, con la loro incantevole fusione che voglio dire grazie a tutte quelle persone che mi fanno vivere queste bellissime emozioni. E' incredibile la magia che mi fate vivere. Ogni volta.

Ingredienti

200 g di sedano rapa (pulito)
210 g di latte di avena
10 g di burro vegetale salato
2 rametti di rosmarino
1 bustina di zafferano
3 g di alga wakame
sale
semi di sesamo per guarnire

Pultite il sedano rapa, tagliatene 200 g a tocchetti e fatelo cuocere a vapore o in acqua, fino a uando diventerà morbido.
Trasferitelo, quindi, in un pentolino. Unitevi il latte di avena, il burro salato e gli aghi dei rametti di rosmarino, precedentemente lavati e asciugati. Aggiungete un po' di sale e portate a bollore. Abbassate la fiamma e lasciate che i sapori si armonizzino, mescolando di tanto in tanto.
Mettete l'alga wakame a mollo in una scodella con acqua fredda e lasciatele rinvenire per circa 10 minuti.
Unite lo zafferano al sedano rapa in cottura e mescolate. Spegnete il fuoco e passate tutto con un frullatore ad immersione, fino a creare una vellutata liscia. Assaggiate la sapidità ed, eventualmente, correggete di sale.
Scolate le alghe e strizzatele delicatamente, lasciando che perdano l'acqua in eccesso. Tagliatele in tocchetti piuttosto piccoli e uniteli alla vellutata. Mescolate tutto e lasciate insaporire.
Versate, quindi, in una scodellina e guarnite con un cucchiaino di semi di sesamo.


Gustate, semplicemente. Da assaporare molto calda o tiepida, con crostini o in purezza, saprà toccarvi nel profondo e conquistarvi ad ogni assaggio.

abc

Crema di cavolfiori con briciole di anacardi e bresaola: il piacere del “dolce buttar via niente”

Quante volte vi sarà capitato di utilizzare degli ortaggi e di avere degli scarti che, ohimè, buttar via fa piangere il cuore? Quelle belle cimette di broccolo, o le foglie più tenere del finocchio, o ancora il cuore di un carciofo. Già, ma la metà dell'ortaggio finisce per essere accantonato. Ecco, davanti al mio bel cespo di cavolfiore, ancora nell'abbraccio delle sue forti foglie verdi, mi sono detta che, forse, trovare una collocazione per quelle parti meno pregiate avrebbe alleggerito il mio cuore e appagat il mio palato. Così ecco che, tagliuzzato, stufato e tritato tutto, quello che ne è uscito è un piatto sano e gustoso. Il tocco accattivante è condizione necessaria, ma a fronte del "qui non si butta via niente" ogni strategia è bene accetta! In fondo cosa c'è di meglio di un'avvolgente crema calda, in queste fredde giornate uggiose?

Ingredienti

1 cavolfiore (foglie e torsolo)
10 g di anacardi
50 g di bresaola
sale
noce moscata
1/2 cucchiaino di bicarbonato.

Prelevate le foglie del cavolfiore e lavatele bene, Tagliatele a tocchetti e mettetele in un tegame, insieme al torsolo, ridotto a dadini piccoli. Aggiungete acqua fredda per la metà del volume della verdura. Salate e grattugiate noce moscata a piacere e portate ad ebollizione. Aggiungete il bicarbonato, abbassate la fiamma e cuocete la verdura fino a quando sarà morbidissima, coperta da un coperchio. Ci vorrà almeno mezz'ora.
Nel frattempo scaldate una padella, senza aggiungere grassi. Tritate gli anacardi e fateli tostare sul fuoco per circa un paio di minuti. Unitevi la bresaola, anch'essa tritata, e procedete la cottura per altri 5 minuti, cercando di sgranare bene la carne.
Fate attenzione a non fare bruciare gli anacardi: tritati fini è davvero un attimo che scuriscano. Abbiate cura di girare spesso e di spegnere la fiamma non appena li vedrete ben dorati.
   Quando le verdure saranno ben cotte, spegnete il fuoco e passate tutto con un frullatore ad immersione. Lavorate bene con le lame fino ad ottenere una crema vellutata.
Trasferite la crema in uno scodellino. Cospargete la superficie con le briciole tostate e servite.

Assaporate il contrasto di consistenze, la dolcezza della crema accanto alla sapidità della guarnizione: non è forse una coccola senza sensi di colpa?

abc

Crema di lupini e broccoli con tofu e granella di mandorle: il binario che unisce leggerezza e gusto

Vi avevo avvisato: quando vi presentai i burger di lupini e tofu dissi che avrei replicato i due ingredienti in ulteriori preparazioni. In fondo le confezioni sono sempre troppo generose per un solo pasto, e allora come non approfittare di questa realtà per affinare la fantasia e la creatività? Approfitto del periodo post festaiolo, in cui io ho ceduto ai soli dolci preparati per i cadeaux natalizi (e il regalo richiede sempre un assaggio ^_^), per parlarvi di questa crema, definiamola detox, in cui la genuinità e la leggerezza incontrano sicuramente un appagante sapore e un completo apporto di vitamine, proteine e sali minerali. Sapete quanto sono importanti le mandorle, nell'alimentazione? E quanto sono proteici i lupini e il tofu? Se poi ci mettiamo un po' di verdura, della sana verdura di stagione, beh, il successo è garantito!! E se quella verdura è di scarto, tutto diventa ancora più magico ; )

Ingredienti

2 torsoli di broccolo
50 g di lupini puliti
80 g di tofu naturale
15 g di mandorle
acqua
sale
noce moscata

Pulite i torsoli dei broccoli e tagliateli a tocchetti piuttosto piccoli. Metteteli in un pentolino e copriteli con dell'acqua fredda. Mettete la pentola sul fuoco e portate ad ebollizione, aggiungendo poco sale (l'acqua consumerà, per cui non esagerate con la quantità) e noce moscata a piacere. Quando raggiungerà il bollore abbassate la famma e fate cuocere fino a rendere moridissima la verdura.
Nel frattempo pulite i lupini e teneteli da parte. Quando i broccoli saranno pronti, unite i lupini e fate insaporire tutto per circa 5 minuti. Spegnete il fuoco e passate tutto con un frullatore ad immersione fino ad ottenere una crema liscia e omogenea.
Tagliate a dadini piccoli il tofu e unitelo alla crema. Lavorate ancora con il frullatore fino a quando non sarà tutto perfettamente vellutato. Assaggiate di sale ed, eventualmente, correggete. Se fosse necessario aggiungete un po' di acqua calda fino ad ottenere la consistenza desiderata. A me le vellutate piacciono piuttosto dense.
Pestate con un pestello (o come desiderate) le mandorle.
Quando la crema sarà pronta servitela in uno scodellino e unitevi la granella appena ottenuta.
Non vi rimane che gustarne la delicatezza e a cominciare a ricredervi su questi strani e sospetti ingredienti ^_^

Leggerezza, genuinità, gusto.... sono valori che menziono sempre, perché mangiare bene e sano non vuol dire rinunciare alla bontà.
Vuole semplicemente dire uscire dagli schemi imposti!

Buon assaggio!!


abc

Crema fondente bianca al pistacchio: l’ispirazione, il pensiero e la distanza abissale dal concetto di dieta

Va bene, vi prometto che per un po' vi darò tregua. Concedetemi solo l'ultima chicca pistacchiosa. Già che vi abbia concesso un intramezzo salato in questo show di dolci leccornie, con gli gnocchi alla romana, è stato un riprendere fiato dal lungo show natalizio. Sì, perché, io che golosa lo sono veramente, mi tengo alla larga tutto l'anno da preparazioni di questo genere, ma a Natale mi piace deliziare i pochi intimi con piccole prelibatezze che del dietetico hanno ben poco!! E volete che non assaggi anche io????
Quando proposi la mia dietcrema di pistacchi, la cara amica Enza commentò quanto fosse ben diversa dalla sua proposta, che io avevo ben adocchiato e di cui mi ero innamorata follemente. Così ecco che, ispirata dalla su nutella di pistacchi, ho ceduto alla tentazione!! Non si commenta, si mangia e basta ^_^

Ingredienti

170 g di pistacchi tostati non salati
250 g di cioccolato bianco
250 ml di latte di riso alla vaniglia
25 g di zucchero grezzo di canna

Sgusciate i pistacchi (operazione abbastanza impegnativa e paziente) e puliteli il più possibile dalle loro pellicine.
Tritateli finemente, insieme allo zucchero, fino a creare una sorta di pasta. Azionate le lame poco alla volta, in modo da non surriscaldare troppo il composto. Quando saranno finissimi, metteteli da parte.
Spezzattate il cioccolato bianco e tritatelo finemente. Mescolatelo ai pistacchi e fatelo sciogliere, portandolo ad una temperatura di 90°, mescolando continuamente. Io ho eseguito tutto nel Bimby, ma questa operazione può essere fatta a bagno maria.
Scaldate leggermente il latte e versatelo a filo, mescolando sempre con molta cura. Continuate fino ad ultimare i 250 ml. Portate nuovamente in temperatura la crema e, poco prima dell'ebollizione, spegnete il fuoco.
Sterilizzate dei vasetti in vetro e fate in modo che siano perfettamente asciutti. Versate, quindi, la crema all'interno, chiudete il vasetto e lasciate raffreddare.


Conservate la crema in frigo, una volta che sarà completamente fredda. Diventerà compatta e cremosa.
Assolutamente irresistibile!!


abc

Crema piccante di spinaci e carciofi allo zenzero con croccanti di tofu alla senape

Non sempre un piatto nasce ex novo, in un'illuminazione che verrà assecondata da un'adeguata spesa. A dire il vero sono rare le volte in cui questo succede. Generalmente è l'attrazione che sento per un particolare ingrediente, ortaggio, frutto, cereale o quant'altro, che mi porta a creare una pietanza. E' un po' come quando entro in libreria: posso passare infinite volte davanti ad un libro e non esserne colpita. Ma quella milleduecentotrentottesima volta...... mi rapisce, mi chiama e arriva da me. Così è successo per questi carciofi. Beh, io i carciofi li amo particolarmente e non vedevo l'ora arrivasse la stagione. Nella preparazione della carbonara rivisitata avevo utilizzato la parte più tenera del carciofo. L'avevo fatto tenendo da parte le foglie esterne, quelle più filamentose e meno tenere. L'avevo fatto con una precisa idea: non buttare nulla e sfruttare quello scarto per una sana vellutata. Poi mi sono trovata di fronte a quell'idea e.... è stato più forte di me: l'ho elaborata. Un lavoro che mi è costato due giorni di macchinazioni mentali, ma che ha trovato la forma perfetta. In questo piatto ci sono sapori delicati, tra quelli che preferisco in assoluto.

Ingredienti

Per la crema
70 g di spinaci freschi
80 g di foglie di carciofo
1/2 cucchiaino di zenzero in polvere
peperoncino a piacere
sale
1 cucchiaino di olio evo

Per le polpettine
170 g di tofu al naturale
35 g di senape delicata
3 zeste di limone
una piccola manciata di rosmarino
1 pizzico di sale
2 cucchiai di farina di mais fioretto
olio evo

Prelevate le foglie più esterne dei carciofi, elimenate le spine e sciacquatele. Fatele bollire in acqua salata, a cui avrete aggiunto un po' di zenzero in polvere. Cuocetele fino a farle diventare morbide. Ci vorrà circa mezz'ora. Nel frattempo lavate gli spinaci.
Quando saranno tenere, scolate le foglie di carciofo e fatele raffreddare. Nella stessa acqua di cottura fate sbollentare gli spinaci, per circa 5 minuti. Aiutandovi con un contellino prelevate la polpa dei carciofi, separandola dalla parte filamentosa. Scolate gli spinati e raccoglieteli, senza strizzarli, in un bicchiere di plastica. Unitevi la polpa dei carciofi, lo zenzero in polvere, il peperoncino, e frullate fino ad ottenere una crema liscia. Versate l'olio e frullate ancora per un paio di minuti. Assaggiate ed eventualmente correggete di sale. Tenete da parte.
Tagliate a dadini il tofu e trasferitelo in un bicchierone. Aggiungete la senape, le zeste di limone e il rosmarino. Frullate tutto per qualche minuto, fino a quando tutto sarà diventato una crema omogenea. Aggiungete il sale e proseguite, con il frullatore, per qualche istante. Fate riposare in frigorifero per mezz'ora almeno, in modo che si compatti bene.
Versate su un foglio di carta assorbente la farina di mais. Con l'aiuto di due cucchiaino formate delle quenelle. Posatele sulla farina e, con le mani, fatele ruotare in modo da impanarle completamente e arrotondarle. Fate attenzione che l'impasto sarà piuttosrto morbido.
Fate scaldare un po' d'olio in una padella. Quando sarà ben caldo adagiatevi le polpettine. Se necessario aggiungete ancora un filo di olio, in cottura. Giratele spesso, con delicatezza, in modo da farle dorare uniformemente. Quando saranno croccanti trasferitele su carta assorbente e fatele asciugare dall'olio in eccesso (lo so, non è una vera frittura, ma io sento l'olio anche nelle briciole ^_^).
Scaldate la crema di spinaci e carciodi e mettetela in una ciotolina. Servitela con le polpettine, da gustare rigorosamente con le mani.
Incontro di delicatezze, sapori, consistenze differenti, che legano perfettamente e che si esaltano tra loro.



abc

Crema ai cavolini di Bruxelles: protagonisti che cambiano le vesti e si invertono i ruoli

Arriva il freddo e, con il freddo, la mia voglia di vellutate, creme e minestre. Un modo per scaldarmi, unendo la genuinità di legumi, ortaggi e quant'altro al sapore di erbe e spezie. Ogni volta è come se prendessi la mia tavolozza bianca e la riempissi di nuovi colori, di tonalità di sapore sempre diverse. Così capita, magari, che un secondo piatto diventi un tutt'uno con il contorno e che assuma sembianze di prima portata, da consumare assolutamente con il cucchiaio. Per me è, allo stesso tempo, un divertimento e una gratificazione del palato. Questa volta è toccato ai primi cavolini di Bruxelles dell'autunno. In estate difficilmente riesco a mangiarli. Li preferisco come pietanza importante, ricca. In pastella, in sfoglia croccante, in umido, e quindi entrano in gioco quando è il momento di vestire abiti pesanti. E il piatto è diventato assolutamente completo....

Ingredienti

170 g di cavolini di Bruxelles
80 g di filetto di platessa
300 g di acqua
sale
1 cucchiaino raso di pistilli di zafferano
1 rametto di rosmarino
50 ml di latte di avena
5 ml olio evo

Pulite i cavolini di Bruxelles e lavateli. Tagliateli in 4 e metteteli in un pentolino.  Aggiungete l'acqua, poco sale e mettete sul fuoco. Mi raccomando alla dose di sale: l'acqua dovrà consumare, per cui state attenti a non esagerare.
Lavate il rametto di rosmarino e liberate gli aghi dal ramo. Aggiungetelo ai cavolini, insieme ai pistilli di zafferano. Portate a bollore a fiamma viva, poi abbassate e cuocete a fuoco basso per circa 10 minuti.
Tagliate a bocconcini il filetto di platessa e aggiungeteli al brodo. Cuocete il tutto ancora per 10 minuti. Quando i cavolini saranno morbidi spegnete il fuoco e lasciate intiepidire.
Passate tutto con un frullatore ad immersione. Unite il latte, precedentemente intiepidito, e l'olio. Continuate a frullare tutto, fino a creare una crema liscia.

Versate in una cocottina o in un piatto, versate un filo d'olio, una spolverata di pepe e servite.

                      

abc

Croissant al cocco e il tanto atteso momento dell’esperimento…. riuscito!

Da tempo, diciamo da quando ho ultimato la preparazione dei croissant ai cereali, e da quando ho scoperto e utilizzato per la prima volta l'ingrediente speciale dei cocchini, avevo il tarlo di un nuovo esperimento. Insomma, si sa che non uso burro, si sa che non compro margarina, si sa che, la margarina, me la faccio in casa e che uso proprio questa per la sfogliatura dei miei cornetti. Sapete anche che i croissant in casa mia non mancano mai..... la colazione della domenica è sacra!! Insomma, tutte le strade convergevano verso un centro e io non desideravo altro che arrivasse il momento di dare forma a questo input. Ecco quindi la mia piccola opera d'arte! Ammetto che ho usato farine particolari, non di quelle che si trovano in commercio (e che, comunque, utilizzo), ma che arrivano direttamente da un mulino, piuttosto lontano da casa peraltro..... diciamo quel migliaio di chilometri! ^_^ Il risultato è stato stupefacente. Impasto leggerissimo e sfogliatura egregia che, non per peccare di presunzione, batte qualsiasi precedente tentativo! Ovviamente le scorte mi delizieranno per un po' di settimane e.... non saranno mai abbastanza, ma di certo c'è che il burro di cocco sarà una costante e abiterà sempre la mia dispensa. Provare per credere!!

Ingredienti

Per l'impasto
150 g di farina integrale
50 g di farina di riso integrale
220 g di semola di grano duro
40 g di zucchero grezzo di canna
8,5 g di lievito madre secco (io Antico Molino Rosso)
2,5 g di malto d'orzo (io Antico Molino Rosso)
20 g di malto di riso
1 uovo (più un tuorlo o un albume per spennellare)
180 ml di latte di avena
50 ml di olio di semi di soia
1 pizzico di sale
50 g di burro di cocco per le pieghe (io Rapunzel)

Per il ripieno
8 g di farina di riso integrale
60 g di latte di avena
5 g di zucchero integrale di canna
15 g di farina di cocco
20 g di gocce di cioccolato fondente extra (io Tulipano)

Setacciate le farine e mescolatele, insieme allo lievito e al malto d'orzo (tutti gli ingredienti secchi). Unite lo zucchero e impastate energicamente per diversi minuti aggiungendo il latte, l'uovo, il malto di riso, l'olio e il pizzico di sale, fino ad ottenere un impasto ben incordato.
Ponete il tutto in una ciotola e copritela con un foglio di pellicola trasparente. Mettete a lievitare nel forno spento (in inverno lasciatelo con la lucina accesa) per almeno 4 ore o comunque fino al raddoppio del suo volume.
Nel frattempo tagliate in scagliette il burro di cocco. In alternativa potrete scioglierlo (basterà lasciarlo a temperatura ambiente affinché diventi olio) e versarlo in due stampi rettangolari di circa 12 cm x 18 cm. A quel punto potrete farlo raffreddare in frigo ed ottenere una sfoglia unica. Mi raccomando che siano sottili, perché diversamente diventerebbe impossibile lavorarlo nell'impasto.
Riprendete l'impasto e stendetelo su una spianatoia infarinata in una sfoglia di circa 20 cm x 45 cm. Coprite 2/3 della superficie con il burro di cocco (se avrete formato le "placche" di burro ponetene 2 a pochi cm di distanza l'una dall'altra, in modo da ricoprire comunque 2/3 di superficie). Ripiegate la parte libera sopra il burro e poi richiudete sopra la restante parte.
Dovrà essere quindi piegato in 3.
Ora stendete la pasta con il mattarello fino a formare un rettangolo simile al precedente e non troppo spesso. Piegate a metà nel verso della lunghetta e poi a metà nel senso della larghezza (quindi in 4).
Avvolgete il panetto ottenuto in un foglio di pellicola trasparente e fate riposare in frigo per un'ora circa.
Nel frattempo preparate il ripieno: stemperate la farina di riso con poco latte per volta, aggiungete lo zucchero e mettete tutto sul fuoco, a fiamma media, portandolo ad ebollizione. Mescolate sempre per evitare che attacchi al fondo. Raggiunto il bollore abbassate la fiamma e lasciate che rapprenda per circa 1 minuto. Spegnete il fuoco e aggiungete la farina di cocco. Quando sarà freddo unite le gocce di cioccolato e mescolate bene per rendere la crema omogenea.
Riprendete la sfoglia e stendetela sulla spianatoia formando un rettangolo di circa 20 cm di altezza e 60 cm di larghezza. Ritagliatelo in triangoli con base di circa 10 cm, facendo un tagliettino a metà della base.
Posizionate al centro di ciascun triangolo un cucchiaino di ripieno, che nel frattempo sarà raffreddato. Iniziate ad arrotolare ciascun croissant dalla base verso il vertice.
Posate ciascun croissant su una placca ricoperta da carta forno in modo da pizzicare sotto la punta (ed evitare che si apra durante la cottura). Lasciateli lievitare per almeno 3 ore (io generalmente li lascio lievitare tutta la notte e li inforno al mattino).
Accendete il forno a 200° statico. Spennellate con un tuorlo sbattuto o con l'albume di un uovo (io ho usato l'albume pastorizzato che utilizzo per le mie colazioni) e infornate.
Cuocete circa 20 minuti, ma controllate che non dorino troppo.... e che non brucino!!
Sfornate e..... non posso dirvi di lasciarli raffreddare: li faccio cuocere apposta al mattino affinché possa mangiarli caldi, fragranti e soffici!! ^_^

Quindi avventatevi sulla teglia appena uscita dal forno e gustatene l'inebriante sapore!! Sono certa che ne rimarrete estasiati!

abc

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