Ancora dolci. Ancora cioccolato. Ancora avocado. Ancora il binomio cioccolato-pera. Ancora scelte mirate verso ingredienti sani. Ancora il desiderio di dimostrare che il benessere ha sapori davvero travolgenti. Ancora le mie folli planate verso un ridottissimo utilizzo di zuccheri. Beh, ormai sapete che la piega presa sia quella di farmi paladina del sano con stile e soprattutto del sano con gusto. Questo non vuol dire arenarsi su concetti già assunti, ma divertirsi a provare, cercare, migliorare, scoprire, testare e anche condividere, per dimostrare e convincere quanto fondate siano queste teorie e, soprattutto, quanta concretezza prendano nella pratica. E allora beccatevi queste crostatine che, lo confesso senza timori di presunzione, profumavano di successo già in fase embrionale :D Ma che vengono a bussare sui vostri monitor in una replica che sarà sicuramente perpetuata, gustata, apprezzata, divorata, amata.... Perché se si fa del buono e ci si diverte, vale sempre la pena ripetersi. E, nel ripetersi, migliorarsi anche.
Ingredienti
Per la base
200 g di burro di arachidi*
180 g di farina di farro integrale
30 g di crusca di avena
20 g di zucchero bruno (per me Mascobado)
30 g di bevanda vegetale (per me di avena)
1/2 cucchiaino di vaniglia in polvere
Per la farcia
100 g di polpa di avocado
150 g di cioccolato fondente (per me 75%)
25 g di bevanda vegetale (per me di avena)
5 g di cacao amaro in polvere
1 pera
Pesate gli ingredienti secchi e mescolateli tra loro. Uniteli al burro di arachidi freddo (io lo preparo e lo conservo in frigorifero) e iniziate ad impastare. Aggiungete il latte necessario a creare un impasto compatto, ma non troppo umido. Dovrà sbriciolarsi piuttosto facilmente, ma rimanere legato.
Ungete le formine da crostatina (con queste dosi ne vengono circa 10 da 10 cm di diametro) e riempitele con un cucchiaio e mezzo di impasto. Dovrebbe rimanervene una parte, che potrete lavorare con un po' di latte, da avvolgere in un foglio di pellicola trasparente e lasciare nel frigo. Schiacciate la pasta nelle formine, con un cucchiaio, in modo da creare una base uniforme e non troppo spessa. Fate riposare gli stampi, in frigorifero, per un'oretta.
Inserite in un boccale il cioccolato fondente e tritatelo. Aggiungete il cacao, la polpa di avocado e frullate tutto insieme. Versate il latte e amalgamate bene. Fate sciogliere il composto, a bagnomaria o nel microonde, fino a creare una crema liscia e omogenea.
Pelate la pera e tagliatela in fettine sottili, aiutandovi con una mandolina. Sistemate poche fettine alla base delle crostatine. Copritele con un buon cucchiaio abbondante di crema al cioccolato e decorate con striscioline, ottenute stendendo l'impasto lasciato a parte in precedenza.
Cuocetele a 170° per 45 minuti circa. Sfornatele e lasciatele raffreddare completamente, in modo che diventino friabili e possano essere estratte dagli stampini. Si conserveranno in frigorifero per una settimana, per cui non temete di eccedere con le dosi: moltiplicate a piacere e godetene a dismisura!!
* Il burro di arachidi, per questa occasione, l'ho preparato piuttosto morbido: 180 g di arachidi e 30 g di olio extravergine di oliva. E un grammo circa di sale integrale.abc
Ma la normalità, cos'è? Provate a chiedere a dieci persone che incontrate, in una sola giornata, di farvi una lista delle loro abitudini. Osservatele comportarsi e cercate di capire quali principi muovano i loro pensieri, le loro opinioni, i loro atteggiamenti. Poi consultate la vostra lista di abitudini, i vostri pensieri, le vostre opinioni, i vostri atteggiamenti. Quello che per voi è normale, per altri è stranezza. La stessa stranezza che voi vedete in altri, per quegli altri è normalità. Perché ognuno, grazie al cielo, ha in dono la libertà di vivere secondo i propri principi. Ognuno ha un passato che influenza le proprie scelte e, inevitabilmente, il presente. Ognuno ha, o dovrebbe avere, le proprie opinioni. E ognuno è libero di crearsi la strada che vuole, mosso da ideali più o meno radicati, più o meno espressi. E allora impariamo a non puntare mai il dito, ma ad accogliere. La bellezza sta nella diversità. La grandezza sta nell'accettarla.
Nasciamo imparando che i peperoni sono una verdura di stagione che sprigionano la loro bontà in succulenti e sostanziosi contorni. Li associamo a sapori sapidi. Ma chi ha detto che, solo perché la nostra cultura ce li fa conoscere così, non possano essere anche.... altro?
Quando ho visto la ricetta delle crostatine di Marzia sono rimasta ad occhi spalancati, quasi incredula. "Non può essere", mi sono detta. Ecco, nel giro di 30 minuti l'impasto riposava in frigorifero e il ripieno, adattato alle mie necessità, ai miei gusti e alla mia dispensa, prendeva forma. Una forma insolita. Che, oggi, sento molto più normale. O forse è meglio dire.... mia.
E, per non farci mancare nulla, sono finalmente lieta di annunciare che.....
abc
Nasciamo imparando che i peperoni sono una verdura di stagione che sprigionano la loro bontà in succulenti e sostanziosi contorni. Li associamo a sapori sapidi. Ma chi ha detto che, solo perché la nostra cultura ce li fa conoscere così, non possano essere anche.... altro?
Quando ho visto la ricetta delle crostatine di Marzia sono rimasta ad occhi spalancati, quasi incredula. "Non può essere", mi sono detta. Ecco, nel giro di 30 minuti l'impasto riposava in frigorifero e il ripieno, adattato alle mie necessità, ai miei gusti e alla mia dispensa, prendeva forma. Una forma insolita. Che, oggi, sento molto più normale. O forse è meglio dire.... mia.
E, per non farci mancare nulla, sono finalmente lieta di annunciare che.....
con questa ricetta partecipo alla raccolta di ricette
del blog Senza è buono
Ingredienti
Per la frolla
140 g di farina di ceci
60 g di farina di grano saraceno
70 g di miele (malto per la versione vegana)
1 cucchiaino di vaniglia in polvere
40/50 g di acqua bollente
4 cucchiai di olio di riso
Per la crema pasticcera
1 peperone giallo
130 g + 90 g di latte vegetale (io di avena)
20 g di miele (malto per la versione vegana)
1/2 cucchiaino di vaniglia in polvere
4 bacche di cardamomo
cannella a piacere
1 cucchiaio di rhum
25 g di cioccolato bianco (da omettere per la versione vegana)
Setacciate le farine e mescolatele tra di loro. Aggiungete la vaniglia in polvere, l'olio e il miele e iniziate a impastare. Unite l'acqua bollente fino a rendere l'impasto compatto e lavorabile.
Formate un panetto, avvolgetelo in un foglio di pellicola trasparente e mettetelo in frigorifero a riposare per almeno un paio di orette. Potrete anche prepararlo con largo anticipo, la sera prima o il mattino per la sera.
Passate ad occuparvi della crema: fate cuocere a vapore un peperone giallo, fino a quando sarà morbido, ma non "sfatto". Togliete la pelle, apritelo in falde, eliminate torsolo e semi e tagliatelo in pezzetti.
Sistematelo in un pentolino capiente, in cui aggiungerete 130 g di latte di avena, il miele, la vanigia, la cannella e i semi delle bacche di cardamomo pestate nel mortaio fino a renderle polvere.
Mettete tutto sul fuoco e portate dolcemente a bollore, mescolando per far sciogliere bene il miele.
A parte stemperate la maizena con 90 g di latte e il cucchiaio di rhum. Quando il composto sul fuoco inizierà a bollire, versate il restante liquido e fate cuocere per circa 5 minuti, a fiamma bassa.
Spegnete la fiamma, fate intiepidire leggermente, quindi passate tutto con un frullatore ad immersione, fino a rendere la crema liscia e vellutata.
Aggiungete il cioccolato bianco ridotto in scaglie e mescolate fino a quando sarà completamente sciolto. A questo punto lasciate raffreddare la crema.
Riprendete l'impasto. Stendetelo in una sfoglia spessa circa mezzo centimetro. Ritagliate dei cerchi e rivestite degli stampi, precedentemente unti. Versate all'interno ci ciascuno stampo la crema, fino a 3/4 circa. Infornate a 180° e cuocete per circa 30 minuti.
Quando i bordi saranno ben dorati, sfornate e lasciate intiepidire le vostre crostatine.
A questo punto decoratele come desiderate. Io ho optato per delle nocciole tostate e dei semi di papavero, ma le possibilità sono davvero infinite.
Conservatele in frigorifero, in un contenitore chiuso ermeticamente. Si manterranno fresche e gustose per qualche giorno.
Chi ha assaggiato, senza sapere cosa ci fosse nella crema, non ha avvertito sapori ostici.Questa è la prova che..... è tutta questione di schemi mentali. Che vanno oltrepassati. Sempre ^_^
A Marzia dico "grazie", perché offre sempre splendidi spunti ed è stimolo per nuovi approcci e nuove scoperte.
A Leti dico "grande!!", perché il suo semplice modo di portare avanti una mission la rende vera, e fantastica.
A tutti quelli che non è possibile senza farina e burro dico che solo gli audaci, chi si mette in gioco e si sfida sa avere le risposte!
Enjoy ;)
Crostatine all’avocado con doppio ripieno e pistacchi: c’è sempre un buon motivo per cedere al dolce
Inizio a pensare che sia un forte pretesto dietro cui nascondere un'irresistibile desiderio di dolci. Il fatto di prepararmi in casa qualsivoglia forma di biscotto, torta, lievitato o "elaborato", che possa permettermi di seguire i miei principi ed evitare di ricadere sui preparati industriali, mi sta sopraffacendo. E' assolutamente fuori controllo!!!! : D
Dal momento che sforni, mi dico, vuoi non provare cose nuove? E via di esperimenti, di alambicchi, di sfide alle leggi della fisica e di nuovi accostamenti di sapori. Che, poi, se ci mettiamo che ad ogni sfornata corrisponde una serie infinita di assaggi e assaggini, sarebbe più strategico studiare un modo per non farsi tentare dal dito in bocca o dal fondo della ciotola. Il fatto è che, di tanto in tanto, escono cosine così, come queste crostatine e...... chi resiste? Perché se avessi voluto immaginare il risultato della mia idea di mettere insieme avocado e zucchero, poi pistacchi e marmellata, poi crema aromatizzata e assenza di uova e latticini, mai sarei arrivata ad una tale forma di sapori. Tanto da dovervi confessare che, mentre ve ne parlo, non ne resta traccia alcuna, al di là un ricordo, per niente vago. Finite. Troppo in fretta. Mi sa che, la prossima volta, metterò tutto sotto vuoto. Che è il mio modus operandi salva ingordigia ^_^
Ingredienti
Per la base
175 g di farina di orzo integrale
150 g di avocado maturo
60 g di zucchero di canna grezzo
50 g di fiocchi di avena
75 g di pistacchi di Bronte + q.b.
25 g di semi di sesamo
15 g di olio evo
Per la crema
200 g di latte vegetale (per me di avena)
10 g di zucchero di canna grezzo
8 g di maizena
1/2 stecca di vaniglia
3 bacche di cardamomo
scorza di limone
cannella
Marmellata di mandarini (o a piacere)
Sbucciate e tagliate l'avocado a tocchetti. Unite lo zucchero di canna e frullate tutto. Trasferite il composto in una ciotola e, con l'aiuto di una frusta elettrica, montate il composto. Dovrete ottenere una crema morbida e perfettamente liscia. Tenetela al fresco per qualche istante.
Nel frattempo tritate grossolanalemte i fiocchi di avena e i pistacchi. Aggiungete la crema di avocado, i semi di sesamo, la scorza di limone grattugiata e la farina d'orzo. Impastate fino ad amalgamare tutti gli ingredienti, quindi unite l'olio, lavorando sempre l'impasto.
Formate un panetto, avvolgetelo in un foglio di pellicola trasparente e mettetelo a riposare, in frigorifero, per almeno un'oretta. Passate alla preparazione della crema.
Setacciate la maizena e mescolatela con i semi del cardamomo pestati in un mortaio, i semi della bacca di vaniglia, mezzo cucchiaino di scorza di limone grattugiata e cannella a piacere. Fate scaldare il latte, sciogliendo lo zucchero, quindi stemperate la maizena con poco latte alla volta, fino ad imcorporarlo tutto. Mettete tutto sul fuoco e portate a lieve bollore, mescolando con una frusta. Abbassate la fiamma e lasciate cuocere per un paio di minuti, fino a quando la vedrete addensarsi. Toglietela dal fuoco e lasciatela raffreddare.
Riprendete l'impasto. Lasciatelo a temperatura ambiente per mezz'ora circa, quindi stendetelo in una sfoglia spessa circa un centimetro. Tagliate dei cerchi, quindi rivestite degli stampi tondi.
Versateci due cucchiai circa di crema e, all'interno di questa, un cucchiaio circa di marmellata. Cospargete con qualche pistacchio pestato al mortaio, quindi infornate.
Cuocete a 180° per 25/30 minuti circa (dipenderà dal vostro forno). A cottura ultimata, sfornate e lasciate raffreddare, quindi estrate le crostatine e...... serve dirlo????
SOTTOVUOTO!!!!!!!!! :D
L'insieme di aromi e di sapori è travolgente, ma allo stesso tempo delicata. Ho apprezzato particolarmente il sapore del mandarino (e le scorte di marmellata che la mia mamma mi ha preparato sono un vero dono prezioso), ma potrete optare per una marmellata o confettura differente, magari con frutta di stagione.
Conservate le crostatine in frigorifero, in un contenitore chiuso. Ai 6 giorni ci arrivano, oltre.... non so :D
Rustiche nell'impasto, avvolgenti nel ripieno, non lasciano scampo. Io replico, e voi??abc
Dal momento che sforni, mi dico, vuoi non provare cose nuove? E via di esperimenti, di alambicchi, di sfide alle leggi della fisica e di nuovi accostamenti di sapori. Che, poi, se ci mettiamo che ad ogni sfornata corrisponde una serie infinita di assaggi e assaggini, sarebbe più strategico studiare un modo per non farsi tentare dal dito in bocca o dal fondo della ciotola. Il fatto è che, di tanto in tanto, escono cosine così, come queste crostatine e...... chi resiste? Perché se avessi voluto immaginare il risultato della mia idea di mettere insieme avocado e zucchero, poi pistacchi e marmellata, poi crema aromatizzata e assenza di uova e latticini, mai sarei arrivata ad una tale forma di sapori. Tanto da dovervi confessare che, mentre ve ne parlo, non ne resta traccia alcuna, al di là un ricordo, per niente vago. Finite. Troppo in fretta. Mi sa che, la prossima volta, metterò tutto sotto vuoto. Che è il mio modus operandi salva ingordigia ^_^
Ingredienti
Per la base
175 g di farina di orzo integrale
150 g di avocado maturo
60 g di zucchero di canna grezzo
50 g di fiocchi di avena
75 g di pistacchi di Bronte + q.b.
25 g di semi di sesamo
15 g di olio evo
Per la crema
200 g di latte vegetale (per me di avena)
10 g di zucchero di canna grezzo
8 g di maizena
1/2 stecca di vaniglia
3 bacche di cardamomo
scorza di limone
cannella
Marmellata di mandarini (o a piacere)
Sbucciate e tagliate l'avocado a tocchetti. Unite lo zucchero di canna e frullate tutto. Trasferite il composto in una ciotola e, con l'aiuto di una frusta elettrica, montate il composto. Dovrete ottenere una crema morbida e perfettamente liscia. Tenetela al fresco per qualche istante.
Nel frattempo tritate grossolanalemte i fiocchi di avena e i pistacchi. Aggiungete la crema di avocado, i semi di sesamo, la scorza di limone grattugiata e la farina d'orzo. Impastate fino ad amalgamare tutti gli ingredienti, quindi unite l'olio, lavorando sempre l'impasto.
Formate un panetto, avvolgetelo in un foglio di pellicola trasparente e mettetelo a riposare, in frigorifero, per almeno un'oretta. Passate alla preparazione della crema.
Setacciate la maizena e mescolatela con i semi del cardamomo pestati in un mortaio, i semi della bacca di vaniglia, mezzo cucchiaino di scorza di limone grattugiata e cannella a piacere. Fate scaldare il latte, sciogliendo lo zucchero, quindi stemperate la maizena con poco latte alla volta, fino ad imcorporarlo tutto. Mettete tutto sul fuoco e portate a lieve bollore, mescolando con una frusta. Abbassate la fiamma e lasciate cuocere per un paio di minuti, fino a quando la vedrete addensarsi. Toglietela dal fuoco e lasciatela raffreddare.
Riprendete l'impasto. Lasciatelo a temperatura ambiente per mezz'ora circa, quindi stendetelo in una sfoglia spessa circa un centimetro. Tagliate dei cerchi, quindi rivestite degli stampi tondi.
Versateci due cucchiai circa di crema e, all'interno di questa, un cucchiaio circa di marmellata. Cospargete con qualche pistacchio pestato al mortaio, quindi infornate.
Cuocete a 180° per 25/30 minuti circa (dipenderà dal vostro forno). A cottura ultimata, sfornate e lasciate raffreddare, quindi estrate le crostatine e...... serve dirlo????
SOTTOVUOTO!!!!!!!!! :D
L'insieme di aromi e di sapori è travolgente, ma allo stesso tempo delicata. Ho apprezzato particolarmente il sapore del mandarino (e le scorte di marmellata che la mia mamma mi ha preparato sono un vero dono prezioso), ma potrete optare per una marmellata o confettura differente, magari con frutta di stagione.
Conservate le crostatine in frigorifero, in un contenitore chiuso. Ai 6 giorni ci arrivano, oltre.... non so :D
Rustiche nell'impasto, avvolgenti nel ripieno, non lasciano scampo. Io replico, e voi??abc
Ripercorro il tempo, torno a qualche mese fa. Mi spaventa quasi pensarci, ma è quanto è trascorso da quando sfornai le presenti, sorprendenti, crostatine. Le pere erano ancora frutto di stagione ^_^ Ma vi viziai con le foto, vi incuriosii e qualcuno, sempre che non si sia fatto vincere dalla rassegnazione, sta ancora aspettando che sveli di cosa siano fatte. Credo sia arrivato il momento. Comprate le pere, anche se non di stagione, o cambiate frutto se non voleste peccare di incoerenza. Ma fatele. Il guscio è avvolgente, la crema è intensa. Cioccolato, fagioli, datteri. Dimenticatevi degli ingredienti poco salubri delle creme già pronte e dedicatevi un tuffo nell'inebriante travolgenza della genuinità. Cedete, coccolatevi, sporcatevi le mani e imbrattatevi il muso. Non ponetevi limiti, perché li rimpiangereste a cottura ultimata. E trovate un nascondiglio sicuro dai vostri coinquilini. Perché di tale bontà..... si muore :D
Ingredienti
Per la base
150 g di mandorle pelate
100 g + 1 cucchiaio di farina di riso
50 g di farina di mais fioretto
1 cucchiaio abbondante di malto di riso
1 cucchiaino di farina di limoni
50 ml di acqua
20 ml di olio di riso
cannella in polvere
Per la crema di cioccolato
35 g di fagioli con l'occhio secchi
3 datteri
185 g di cioccolato fondente
1 cucchiaio di olio evo
cannella a piacere
1 pera Abate
Mettete i fagioli in ammollo per una notte intera, poi fateli bollire in acqua non salata per un paio d'ore, o comunque fino a quando saranno ben morbidi.
Preparate l'impasto iniziando dalle mandorle: inseritele in un boccale e tritatele finemente, insieme ad un cucchiaio di farina di riso, fino ad ottenere una polvere sottile. Unite la restante farina di riso, il mais fioretto, la farina di limoni e la cannella. Mescolate bene, quindi unite il malto di riso, l'acqua e, per ultimo, l'olio di riso.
Lavorate fino ad pttenere un impasto compatto, quindi avvolgetelo in un foglio di pellicola trasparente e lasciatelo riposare in frigorifero.
Scolate i fagioli e inseriteli in un boccale. Unite i datteri, privati del nocciolo (io uso quelli naturali marocchini, che sono piuttosto grandi e carnosi) e la cannella. Frullate tutto fino ad ottenere una purea omogenea.
Sciogliete a bagno maria il cioccolato fondente, insieme all'olio evo, quindi unitelo alla purea di fagioli e datteri. Amalgamate tutto, finché non si sarà creata una crema perfettamente uniforme.
Riprendete l'impasto e stendetelo in una sfoglia spessa circa mezzo centimetro. Ritagliate dei dischi poco più grandi della circonferenza degli stampi che utlilizzerete e foderateli, ciascuno con un dischetto.
Lavate la pera e affettatela finemente, in modo da ottenere dei tondi. Sistematene un paio sul fondo di ciascuno stampo ricoperto. Riempite, quindi, con la crema di cioccolato e infornate, per circa 20 minuti, a 170°.
Trascorso il tempo, sfornate le crostatine e lasciatele raffreddare. Solo quando saranno completamente fredde, procedete ad estrarle dagli stampi.
Adesso lasciatevi guidare dall'istinto: condividete, nascondete, lasciate tracce, mettete sottovuoto. Oppure replicate.
Creano una pericolosa dipendenza (e non fanno male!!). A voi la scelta ^_^
Io ho ampiamente replicato. Le mie colazioni non possono prescindere dalla genuina e casalinga dolcezza.
abc
Ingredienti
Per la base
150 g di mandorle pelate
100 g + 1 cucchiaio di farina di riso
50 g di farina di mais fioretto
1 cucchiaio abbondante di malto di riso
1 cucchiaino di farina di limoni
50 ml di acqua
20 ml di olio di riso
cannella in polvere
Per la crema di cioccolato
35 g di fagioli con l'occhio secchi
3 datteri
185 g di cioccolato fondente
1 cucchiaio di olio evo
cannella a piacere
1 pera Abate
Mettete i fagioli in ammollo per una notte intera, poi fateli bollire in acqua non salata per un paio d'ore, o comunque fino a quando saranno ben morbidi.
Preparate l'impasto iniziando dalle mandorle: inseritele in un boccale e tritatele finemente, insieme ad un cucchiaio di farina di riso, fino ad ottenere una polvere sottile. Unite la restante farina di riso, il mais fioretto, la farina di limoni e la cannella. Mescolate bene, quindi unite il malto di riso, l'acqua e, per ultimo, l'olio di riso.
Lavorate fino ad pttenere un impasto compatto, quindi avvolgetelo in un foglio di pellicola trasparente e lasciatelo riposare in frigorifero.
Scolate i fagioli e inseriteli in un boccale. Unite i datteri, privati del nocciolo (io uso quelli naturali marocchini, che sono piuttosto grandi e carnosi) e la cannella. Frullate tutto fino ad ottenere una purea omogenea.
Sciogliete a bagno maria il cioccolato fondente, insieme all'olio evo, quindi unitelo alla purea di fagioli e datteri. Amalgamate tutto, finché non si sarà creata una crema perfettamente uniforme.
Riprendete l'impasto e stendetelo in una sfoglia spessa circa mezzo centimetro. Ritagliate dei dischi poco più grandi della circonferenza degli stampi che utlilizzerete e foderateli, ciascuno con un dischetto.
Lavate la pera e affettatela finemente, in modo da ottenere dei tondi. Sistematene un paio sul fondo di ciascuno stampo ricoperto. Riempite, quindi, con la crema di cioccolato e infornate, per circa 20 minuti, a 170°.
Trascorso il tempo, sfornate le crostatine e lasciatele raffreddare. Solo quando saranno completamente fredde, procedete ad estrarle dagli stampi.
Adesso lasciatevi guidare dall'istinto: condividete, nascondete, lasciate tracce, mettete sottovuoto. Oppure replicate.
Creano una pericolosa dipendenza (e non fanno male!!). A voi la scelta ^_^
Io ho ampiamente replicato. Le mie colazioni non possono prescindere dalla genuina e casalinga dolcezza.
abc
Crostatine alle fragole con crema di pistacchi al cioccolato bianco: la quotidianità a piccoli passi
Ricomincio. Torno a viaggiare sul mio binario, dopo una fermata importante. Dura. Improvvisa. Difficile. Che mi ha tolto tanto, ma che tanto mi ha dato. Ricomincio. A piccoli passi, come ho sempre affrontato la vita. Due occhi in meno da poter guardare e un vuoto infinito da colmare. Ma anche una presenza costante con cui affrontare i nuovi giorni. Ricomincio dal passato, da una ricetta dolce, preparata (e gustata) parecchi giorni fa. Direi una vita ^_^ Non è facile parlare di qualcosa che, in un certo senso, sento distante. Eppure se penso che in queste crostatine ci sono i sapori che amo, un po' di ghiaccio si scioglie. Fragole, pistacchi e una frolla che non è la solita frolla. Come sono io, sempre quel passo fuori dal consueto. Contrasti di sapori, dolcezza avvolgente, ma non nauseante, freschezza. Hanno accompagnato le mie colazioni e.... lo ammetto, qualche piccolo peccatuccio di gola extra ^_^ Ma in fondo quando la genuinità accompagna il piacere, perché doversi tirare indietro? Così busso alle vostre porte, offrendovi un sorriso, colori vivaci e una dolcezza insolita. Pronta a riprendere possesso della mia dispensa e a lasciare che le mie elucubrazioni trovino nuovamente vita.
Ingredienti
100 g di margarina
35 g di zucchero di canna mascobado
65 g di farina di mais fioretto
65 g di farina di riso
40 g di farina di soia tostata
60 g di farina integrale
20 g di latte di soia
1 pizzico di bicarbonato di sodio
250 g di fragole
1 cucchiaio di malto di riso
200 g di crema di pistacchi
Versate in una ciotola lo zucchero e la margarina (se utilizzaste burro o margarina acquistata, fateli prima ammorbidire). Mescolateli e sbatteteli con una frusta elettrica, fino a renderli morbidi. Aggiungete, poco alla volta, le farine setacciate e mescolate insieme al bicarbonato di sodio. Unite il latte di soia e impastate velocemente.
Formate un panetto, avvolgetelo nella pellicola trasparente e fatelo riposare in frigorifero per almeno 30 minuti.
Nel frattempo lavate le fragole, eliminate il picciolo e tagliatele a spicchi, non troppo sottili.
Fatele saltare in una padella calda con il cucchiaio di malto di riso, per circa 5 minuti. Quindi spegnete la fiamma e lasciate raffreddare.
Riprendete l'impasto. Stendetelo su una spianatoia infarinata, in una sfoglia di circa mezzo mentimetro di spessore. Ritagliate, con una formina da crostatina, quanti più dischi vi vengano (con queste dosi mi sono venute 8 crostatine da 10 cm di diametro).
Rivestite ciascuno stampo, facendo aderire bene la pasta ai bordi. Riempitele con la crema di pistacchi e cioccolato bianco, quindi sistemate circa 6 spicchi di fragola per ogni crostatina.
Accendete il forno e portatelo alla temperatura di 175°. Informate le crostatine e lasciatele cuocere per circa 30 minuti.
Quando saranno ben dorate sfornatele e lasciatele raffreddare negli stampi. In questo modo non si sbricioleranno. Appena saranno fredde estraetele e assaporatele.
Fresche e leggere, sfiziose e appaganti. Si conservano in frigo, ben chiuse in un contenitore di vetro, per 5 o 6 giorni senza che il sapore venga alterato. Una colazione o una merenda genuina, gustatele in qualsiasi occasione.
Sono sfiziose senza sensi di colpa. Ma creano forte dipendenza ^_^
abc
Ingredienti
100 g di margarina
35 g di zucchero di canna mascobado
65 g di farina di mais fioretto
65 g di farina di riso
40 g di farina di soia tostata
60 g di farina integrale
20 g di latte di soia
1 pizzico di bicarbonato di sodio
250 g di fragole
1 cucchiaio di malto di riso
200 g di crema di pistacchi
Versate in una ciotola lo zucchero e la margarina (se utilizzaste burro o margarina acquistata, fateli prima ammorbidire). Mescolateli e sbatteteli con una frusta elettrica, fino a renderli morbidi. Aggiungete, poco alla volta, le farine setacciate e mescolate insieme al bicarbonato di sodio. Unite il latte di soia e impastate velocemente.
Formate un panetto, avvolgetelo nella pellicola trasparente e fatelo riposare in frigorifero per almeno 30 minuti.
Nel frattempo lavate le fragole, eliminate il picciolo e tagliatele a spicchi, non troppo sottili.
Fatele saltare in una padella calda con il cucchiaio di malto di riso, per circa 5 minuti. Quindi spegnete la fiamma e lasciate raffreddare.
Riprendete l'impasto. Stendetelo su una spianatoia infarinata, in una sfoglia di circa mezzo mentimetro di spessore. Ritagliate, con una formina da crostatina, quanti più dischi vi vengano (con queste dosi mi sono venute 8 crostatine da 10 cm di diametro).
Rivestite ciascuno stampo, facendo aderire bene la pasta ai bordi. Riempitele con la crema di pistacchi e cioccolato bianco, quindi sistemate circa 6 spicchi di fragola per ogni crostatina.
Accendete il forno e portatelo alla temperatura di 175°. Informate le crostatine e lasciatele cuocere per circa 30 minuti.
Quando saranno ben dorate sfornatele e lasciatele raffreddare negli stampi. In questo modo non si sbricioleranno. Appena saranno fredde estraetele e assaporatele.
Fresche e leggere, sfiziose e appaganti. Si conservano in frigo, ben chiuse in un contenitore di vetro, per 5 o 6 giorni senza che il sapore venga alterato. Una colazione o una merenda genuina, gustatele in qualsiasi occasione.
Sono sfiziose senza sensi di colpa. Ma creano forte dipendenza ^_^
abc
Ci sono persone così, che incontri per caso, ma che per caso mai non è. Persone che non conosci, ma che sanno guardarti in un modo diverso. Persone che attirano l'attenzione. Ma non per la loro appariscenza. Ti destano per la loro semplicità, per la loro bellezza, per il modo di sfiorare la tua esistenza con delicatezza e attenzione, perché percepisci dietro il loro sguardo un mondo di lotte e di conquiste, di sacrifici e di vita. Ma pur sempre dignitoso. Uno sguardo profondo, attento a rispettare piuttosto che a giudicare. Persone così per me sono linfa, sono vita, sono forza. Sono le sfumature del mio esistere. Il mondo è così pieno di bellezza e di gioia.... che sta soltanto a noi lasciarci andare e percepirle. E rispettarle. Ho incrociato queste due creature per molti mesi, senza mai abbozzare più di un saluto, un mezzo sorriso. Fino al giorno in cui le nostre tre strade si sono incrociate: stesso posto, stesso istante, stesso tempo. E dirvi quanto quel momento mi abbia arricchito è impossibile. Le emozioni si susseguono e gli occhi si tingono di gioia. Ringrazio la loro bellezza e il loro sorriso consapevole, maturato da enormi sacrifici e continue prove, perché danno vigore al mio, di sorriso. Lo faccio con questa dolce proposta, perché proprio il giorno in cui mi sono emozionata maggiormente, le mie mani hanno creato queste tartellette. Forse non le conoscerò mai più di così, ma forse il pieno e il vero sta proprio in questo. Mai vorrei forzare la naturale bellezza dei nostri momenti di condivisione. E mentre gustate queste delicate crostatine, guardatevi intorno: magari un angelo sta attraversando il vostro cammino....
Ingredienti
Per la pasta frolla
50 g di farina di mais fioretto
50 g di farina di riso
40 g di anacardi non salati
20 g di zucchero di canna
40 g di olio di semi di soia
1 tuorlo d'uovo
1 g di cremor tartaro
1 g di bicarbonato di sodio
1 pizzico di sale
Per la farcitura
2 tuorli
10 g di pasta di mandorle
100 g di ricotta
1 pesca noce
15 g di farina di cocco
zucchero grezzo di canna q.b.
Setacciate e mescolate la farina di mais fioretto, la farina di riso, il cremor tartaro e il bicarbonato di sodio. Tenete da parte.
Tritate finemente gli anacardi insieme allo zucchero di canna e, quando avrete ottenuto una farina fine, unite l'olio e montateli fino a creare una crema. Aggiungete il sale, il tuorlo e, poco alla volta, la farina. Se doveste impastare a mano create una fontana con le farine, unitevi nel mezzo la crema di anacardi, zucchero e olio, il tuorlo e impastate incorporando poco alla volta la farina.
Compattate la pasta ottenuta, avvolgetela in un foglio di pellicola trasparente e fatela riposare in frigo per mezz'ora almeno.
Nel frattempo preparate la crema di ricotta. Sbattete i tuorli con la pasta di mandorle grattugiata fino a creare una crema spumosa. Unite la ricotta e amalgamate bene il tutto fino a rendere l'impasto omogeneo. Aggiungete la farina di cocco e mescolate bene.
Prendete la pasta fatta riposare e dividetela in 6 parti uguali. Foderate gli stampi delle crostatine mono porzione, avendo cura di lasciare il bordo leggermente più alto. Compattate bene sul fondo.
Riempite ciascuna forma con circa due cucchiai di crema. Lavate e asciugate la pesca. Tagliatela in spicchi sottili e sistematene 4 su ciascuna crostatina.
Spolverizzate con poco zucchero di canna e fate cuocere, a 180°, per mezz'ora. Regolatevi in base al vostro forno.
Quando saranno cotte sfornatele e lasciatele raffreddare bene trasferendole su una griglia.
Sformatele solo quando saranno completamente fredde (io ho resistito.... quindi potrete farcela anche voi ^_^) e gustatene la delicatezza.
abc
Ingredienti
Per la pasta frolla
50 g di farina di mais fioretto
50 g di farina di riso
40 g di anacardi non salati
20 g di zucchero di canna
40 g di olio di semi di soia
1 tuorlo d'uovo
1 g di cremor tartaro
1 g di bicarbonato di sodio
1 pizzico di sale
Per la farcitura
2 tuorli
10 g di pasta di mandorle
100 g di ricotta
1 pesca noce
15 g di farina di cocco
zucchero grezzo di canna q.b.
Setacciate e mescolate la farina di mais fioretto, la farina di riso, il cremor tartaro e il bicarbonato di sodio. Tenete da parte.
Tritate finemente gli anacardi insieme allo zucchero di canna e, quando avrete ottenuto una farina fine, unite l'olio e montateli fino a creare una crema. Aggiungete il sale, il tuorlo e, poco alla volta, la farina. Se doveste impastare a mano create una fontana con le farine, unitevi nel mezzo la crema di anacardi, zucchero e olio, il tuorlo e impastate incorporando poco alla volta la farina.
Compattate la pasta ottenuta, avvolgetela in un foglio di pellicola trasparente e fatela riposare in frigo per mezz'ora almeno.
Nel frattempo preparate la crema di ricotta. Sbattete i tuorli con la pasta di mandorle grattugiata fino a creare una crema spumosa. Unite la ricotta e amalgamate bene il tutto fino a rendere l'impasto omogeneo. Aggiungete la farina di cocco e mescolate bene.
Prendete la pasta fatta riposare e dividetela in 6 parti uguali. Foderate gli stampi delle crostatine mono porzione, avendo cura di lasciare il bordo leggermente più alto. Compattate bene sul fondo.
Riempite ciascuna forma con circa due cucchiai di crema. Lavate e asciugate la pesca. Tagliatela in spicchi sottili e sistematene 4 su ciascuna crostatina.
Spolverizzate con poco zucchero di canna e fate cuocere, a 180°, per mezz'ora. Regolatevi in base al vostro forno.
Quando saranno cotte sfornatele e lasciatele raffreddare bene trasferendole su una griglia.
Sformatele solo quando saranno completamente fredde (io ho resistito.... quindi potrete farcela anche voi ^_^) e gustatene la delicatezza.
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