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Insalata di fagioli piattoni con pesto fresco di nocciole: il valore insindacabile e la ricchezza della natura

Una semplice insalata, nulla di più. In questo genere di semplicità credo si nasconda tutta la bellezza della natura. Un leggero passaggio di cottura al vapore, che non altera le proprietà nutrizionali e poi un'esplosione di sapori, tra erbe, spezie e dettagli che non sono marginali, ma si integrano perfettamente creando un piatto pieno e ricco. Ecco come vivo un semplice pasto, anche il più veloce e leggero. Mai nulla è lasciato al caso e mai nessun momento è vissuto con leggerezza. Neanche un'insalata.
Cerco sempre di dare alle mie pietanze un apporto nutrizionale bilanciato, ma mi piace farlo variando quanto più possibile generi di pietanza e forme di sapori. A volte identifico tutto in un impasto, a volte salto in padella. A volte mi fermo all'immagine espressa dalla natura. In ogni caso è sempre un gioco, sempre una sfida, sempre una ricerca. Che mi fa star bene. Scopro, ogni giorno, un mondo genuino, trasparente, sincero. E sento che tutto questo mi appaga e mi fa star bene.
Questo, per me, è il benEssere, questo mi piace condividere. In semplicità.

Siamo a luglio, avete ancora un mese di tempo per condividere la vostra idea con noi!!

http://www.lacuocherellona.it/2015/06/unidea-un-pensiero-un-progetto-il-primo.html

Ingredienti

15 fagioli piattoni
2 rametti di rosmarino
2 rametti di menta fresca
10 g di nocciole
10 g di olive taggiasche
1 cucchiaino di olio di olive taggiasche
4 pomodori Pizzutello

Pulite i fagioli eliminando le punte. Tagliateli in bastoncini lunghi pochi centimetri, lavateli e lasciateli cuocere al vapore per cinque minuti al massimo.
Nel frattempo lavate e asciugate la menta e il rosmarino, quindi sfogliateli e tritateli insieme alle nocciole e alle olive.
Trasferite i fagioli in una terrina e, mentre saranno ancora caldi, conditeli con il trito aromatico. Unite ancora un cucchiaino di olio di olive taggiasche e lasciate raffreddare. In questo modo i fagioli insaporiranno perfettamente.
Quando sarà ora di servire, lavate i pomodorini e tagliateli a fettine sottili (o come preferite). Unite ai fagioli, mescolate bene e.... servite.
Non ho voluto aggiungere altri sapori, non ho utilizzato sale. A piacere potrete utilizzare qualche goccia di succo di limone o un po' di aceto di mele. Le olive conferiscono sufficiente sapidità, gli aromi riempiono il gusto e il sale, laddove possibile, cercate di limitarlo.
A questo punto non vi rimane che assaporare. Accompagnate tutto con una buona fetta di pane casereccio, o con qualche galletta (quelle di semi sono perfette) e apprezzatene la piena freschezza.

Ci vuole poco per coccolarsi, poco per dimostrare di volersi bene. Piccole attenzioni quotidiane e semplici scelte genuine.

A voi il piacere della decisione ^_^
abc

Polpettine alla rucola su fagioli piattoni e mandorle: concorrenze tra ricordi e nuove identità

Quante volte vi sarà capitato di preparare un piatto cercando di ricreare un sapore vivo nei ricordi? I piatti della mamma difficilmente sono replicabili: c'è sempre qualcosa che li rende speciali e diversi. Questa, però, è tutt'altra faccenda. Le polpette di mia mamma, quasi sempre cotte al sugo, non sono mai riuscite a fare realmente breccia nel mio cuore. Credo fosse per il fatto che la tritata era troppo fine e che il poco condimento le rendesse troppo asciutte, all'interno. Sia chiaro, le ho sempre mangiate facendo anche scarpetta, ma ho realmente capito che avrei potuto migliorarle la prima volta in cui le preparai da me, alle prese con la mia nuova vita da single, anni e anni fa ^_^ Da lì me ne innamorai follemente. Potrei mangiare una quantità tale di polpette da rotolare giù dalla sedia. Senza controllo. Impasto veloce e non troppo minuzioso, che lasci i sapori nelle loro consistenze grossolane. Aborro il pomodoro, come accompagnamento: la mia polpetta deve essere rosolata. Croccante e saporita fuori, morbida e delicata all'interno. Umida da non richiedere un solo goccio di acqua, addolcita da verdura semplice come contorno.
In un regime alimentare sempre più consapevole, la carne entra sempre meno nei miei piatti. O meglio, determinati formati (chiamiamoli così) sono stati quasi definitivamente eliminati. La tritata mancava da un po'. Per scelta. E sempre per scelta questa volta è tornata. Si assaporano meglio, quando sono un regalo.

Ingredienti

275 g di tritata di vitello
20 g di olive di riviera
1 mazzetto di rucola
10 g di semi di zucca
240 g di fagioli piattoni puliti
15 g di mandolre
sale
olio

Mettete la tritata in una ciotola capiente. Lavate la rucola e asciugatela accuratamente. Tritatela, tenendone un poì da parte, insieme ai semi di zucca e alle olive e aggiungetela alla carne. Salate leggermente (le olive daranno già sapore). Volendo potrete aggiungere mezzo spicchio d'aglio. Personalmente trovo dia un sapore incantevole, ma ultimamente il mio stomaco fatica a sopportarlo e mi tocca assecondarlo.
Impastate tutto velocemente, amalgamando in maniera grossolana. Coprite con un foglio di pellicola trasparente e lasciate riposare in frigorifero.
Pulite e lavate i fagioli piattoni. Tagliateli in piccole losanghe o nella forma a voi gradita.
Scaldate un filo di olio evo in una padella e buttateci i fagioli. Fateli saltare a fiamma viva per un minuto, poi abbassate il fuoco, salate e coprite con un coperchio.
   Cuocete per una decina di minuti, dopodiché unitevi la rucola tenuta da parte a tocchetti e le mandorle schiacciate e spezzettate grossolanamente. Proseguite per altri cinque minuti la cottura, poi spegnete e lasciate da parte.
Riprendete l'impasto di carne trita e preparate tante piccole polpettine. Scaldate nuovamente dell'olio in una padella e, quando sarà ben caldo, adagiatevi le polpette. Fatele saltare bene, cercando di cuocerle uniformemente.
Quando saranno ben dorate unitevi i fagioli e lasciate insaporire sul fuoco per qualche minuto.
Una volta che i sapori saranno ben amalgamati e che la verdura avrà assorbito il fondo di cottura delle polpette, spegnete il fuoco e servite.
Con queste dosi mi sono venute 30 polpettine. Confesso di aver opposto resistenza, ma ci ho mangiato in due comode porzioni.
Umide, delicate, saporite e ben equilibrate nella loro sapidità data dai soli ingredienti.

Una piacevole rievocazione di sapori amati che lascia il sapore dolce, senza appesantire lo stomaco.
  Nelle mie polpette non c'è traccia di uovo, né di pane. Anche questa è una scelta!!


La rucola rende fresco l'impasto, le olive danno carattere e morbidezza e il formato mignon trasforma questo semplice piatto in un divertente gioco al canestro ^_^


abc

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