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Cantucci integrali salati, bicolore e con burro vegetale: pomodoro per trafiggere, pistacchio per coccolare

Mi girava in testa, da un po' di tempo, l'idea di mettermi a fare nuovamente i cantucci salati. Li avevo provati in tempi non sospetti e li avevo riproposti molteplici volte ad ospiti e ad amici. Sempre un successo. Ovviamente riprendere quella ricetta e seguirla fedelmente non sarebbe stato sufficientemente appagante. Nel frattempo ho sperimentato e affinato tecniche e conoscenze. Primo, tra tutti, il burro vegetale. Scoperta che mi ha estasiato! Io, che solo alla parola burro e al pensiero di mangiarlo spalmato su una fetta biscottata, inorridivo, mi trovo a non riuscire a resistere al dito che affonda in tanta genuina morbidezza!!! E me ne sto studiando tante, per sperimentarlo e assegnargli il podio! Così sono partita da qui: dal burro. L'ho rivisitato, l'ho arricchito, l'ho addolcito. Ma la sostanza è sempre quella e il risultato, in questi biscottini salati, è strepitoso. Il pomodoro, sapido e deciso, l'ho abbinato alle mandorle dolci. Il pistacchio, mio adorato pistacchio, l'ho accostato alle olive per eccellenza. Insomma, un passaggio continuo tra un sapore che affonda nel palato e una coccola che delizia.

Ingredienti

Per i cantucci
100 g di farina integrale
50 g di farina d'orzo
50 g di burro vegetale
3 g di ammoniaca per dolci
1 uovo
50 ml di latte di avena
35 g di pistacchi tostati non salati (peso da puliti)
55 g di olive taggiasche denocciolate
35 g di pomodori secchi
35 g di mandorle pelate

Per il burro salato
50 g di anacardi
25 g di gherigli di noci
1 g di sale
1 cucchiaio di olio di semi di soia

Preparate il burro vegetale secondo il procedimento indicato qui. Tenetelo in frigo. Nel frattempo tagliate a striscioline i pomodori secchi, sgusciate i pistacchi e privateli della loro pellicina e sgocciolate le olive.
Mescolate le due farine. Scaldate leggermente il latte di avena e fatevi sciogliere l'ammoniaca. Impastate il burro vegetale con le farine. Aggiungete quindi il latte e l'uovo. Lavorate il composto fino ad avere un impasto piuttosto appiccicoso, ma compatto.
Dividete in due l'impasto. Aggiungete ad una metà le mandorle e i pomodori secchi, all'altra i pistacchi e le olive. Impastate bene fino ad ottenere due composti omogenei.
Dividete ciascun impasto in due e ricavate due filoncini per tipo, larghi circa 5 centimetri. Sistemateli su una placca coperta da carta forno e appiattiteli leggermente.
Scaldate il forno a 180° e cuoceteli per circa 35/40 minuti. Regolatevi sempre in base al vostro forno. Quando saranno ben dorati, sfornateli e lasciateli intiepidire.
Tagliateli a fettine trasversali, spesse circa un paio di centimetri.
Sistemateli nuovamente sulla placca da forno, uno accanto all'altro, e fateli tostare nuovamente, per 15 minuti circa, a 180°. Controllate che siano croccanti, ma che non brucino.
A questo punto sfornateli e lasciateli raffreddare. Rimarranno croccanti e allo stesso tempo friabili.

Saporiti e gustosi, sono ideali per accompagnare un pasto, o per un aperitivo.


abc

Crackers ai cereali e semi: desiderio soddisfatto e sguardo al futuro

Non c'è nulla da fare: ogni tanto sento la necessità di buttarmi sulla preparazione di crackers. Integrali, aromatizzati, ai cereali, friabili, croccanti, l'estro è sempre il protagonista. La ormai consolidata assenza di 00 nella mia dispensa mi fa architettare intrecci di farine talvolta bizzarri, ma per me è divertimento puro. Come mi capita di chiudere gli occhi per mettere a fuoco una particolare spezia, così chiudo gli occhi anche per scegliere le migliori farine, al fine di rispettare e soddisfare l'immagine proiettata nella mente. Il supporto di semi di qualsivoglia specie e natura mi dà sempre un senso di conforto. Insomma, la forma è la stessa, la sostanza cambia. E io gongolo, assaporando, ora sole, ora accompagnate da una mousse, o da un po' di marmellata, queste meravigliose sfoglie croccanti. E ogni volta in cui sforno il pensiero è sempre a "la prossima volta...."

Ingredienti

100 g di farina d'orzo
20 g di farina di farro integrale
2 g di lievito madre secco (io Antico Molino Rosso)
2 g di malto d'orzo (io Antico Molino Rosso)
25 g di semi di zucca
20 g di semi di sesamo
7 g di semi di papavero
85 g di acqua
15 ml di olio evo
2 g di sale

Per prima cosa tritate finemente i semi di girasole. Setacciate, poi, e mescolate tra loro le farine, il lievito e il malto d'orzo. Unitelo ai semi di zucca tritati, aggiungete i semi di sesamo e di papavero e mischiate.
Aggiungete l'acqua e il sale e impastate. Sempre impastando unite, a filo, l'olio. Lavorate l'impasto fino ad ottenere un panetto compatto, che lascerete riposare per un'ora circa in un contenitore, coperto da pellicola trasparente. Lasciatelo in un luogo tiepido. Io l'ho riposto nel forno spento, appena intiepidito.
Trascorso il tempo riprendete l'impasto e stendetelo con il mattarello, aiutandovi con un foglio di carta forno unto, formando una sfoglia sottile appena 1 millimetro. Ritagliate, con una rotella, dei rettangolini (o dei crackers di qualsiasi forma vogliate).
Spostateli delicatamente su una placca rivestita da carta forno e lasciateli riposare per mezz'ora circa. Se voleste, salateli in superficie.
Infornateli a 190° e cuoceteli per 10 minuti. Controllate la cottura: quando saranno ben dorati spegnete il forno e spostateli su una griglia affinché raffreddino.
Una volta freddi saranno croccanti e friabili e vi rapiranno.
Uno, due, dieci, cento..... perderete facilmente il conto!!

  



abc

Treccine d’orzo con burro vegetale di frutta secca e anima di cioccolato: la sfida continua

Ormai lo sapete: sono un'inguaribile chimica alla ricerca di sapori nuovi, di sperimentazioni bizzarre e di intrecci inusuali. Ma sapete che quando mi metto in testa una cosa..... e chi mi ferma!! Poi quando si tratta di colazione e di genuinità, aprite le porte!!!!!! Terminati i miei spettacolarissimi croissant al cocco, che, confesso, ad oggi sono l'esperimento di maggior successo, mi toccava l'arduo compito di trovare un degno sostituto. Ancora croissant? Magari la prossima volta. Questa volta voglio sperimentare qualcosa di nuovo. Parliamo sempre di sfogliatura, certo, ma questa volta insolita. Già, perché il burro di nocciole, noci e mandorle che ho utilizzato ha conferito alla sfoglia una consistenza particolare. Ha ammorbidito un impasto ricco di fibre e impreziosito dai semi di lino (miei amati semi di lino!!) e dallo zucchero Mascobado, rendendolo gustoso e conferendogli una scioglievolezza e una morbidezza senza precedenti. Una sorta di pasta lievitata mista a frolla. Come ve lo spiego? ^_^
Ah, il tocco del cioccolato è un puro peccato di gola. Credo che ad oggi il torto peggiore sarebbe quello di privarmi di un sanissimo fondente extra!!

Ingredienti

Per l'impasto
120 g di farina integrale
90 g di farina d'orzo
20 g di semi di lino
4 g di lievito madre
35 g di zucchero di canna Mascobado
125 ml di latte di avena
100 g di ricotta
75 ml di olio di semi di soia
50 g di cioccolato fondente

Per il burro
40 g di nocciole
40 g di mandorle spellate
40 g di gherigli di noci
5 g di olio di semi di soia

Tritate finemente i semi di lino. Questa operazione è fondamentale per rendere accessibili tutti gli elementi benefici contenuti all'interno. Mischiate quindi le farine, il lievito e lo zucchero e aggiungete, poco alla volta, gli ingredienti umidi: ricotta, latte e, a filo, l'olio di semi di soia.
Lavorate molto bene fino a quando avrete ottenuto un impasto consistente.
Date alla pasta una forma di panetto e trasferitela in una boule di vetro (anche se di plastica tratterrebbe maggiormente il calore) infarinata. Copritela con un foglio di pellicola trasparente e lasciatela lievitare in un luogo tiepido, per 6 ore. Il tempo è così lungo per il basso contenuto di lievito.
Occupatevi, ora, del burro. Tritate a lungo la frutta secca, in modo che sprigioni il grasso contenuto e che diventi una pasta. Aggiungete l'olio e continuate a lavorarlo. Otterrete una crema piuttosto pastosa, che, per altre preparazioni, potrete aromatizzare a piacere. Conservatela a parte.
Quando sarà trascorso il tempo della lievitazione riprendete l'impasto e stendetelo su una spianatoia infarinata, dello spessore di circa 2 centimetri. Cospargete la superficie con il burro ottenuto, aiutandovi con le mani, e piegate in tre la sfoglia stessa. Stendete nuovamente dello spessore di 2 centimetri e ripetete l'operazione.
Lasciate riposare l'impasto, avvolto nella pellicola, per circa mezz'ora.
In questo tempo fate sciogliere il cioccolato a bagno maria e, quando sarà intiepidito, mescolatelo ad un cucchiaio di burro di frutta secca. Lavoratelo energicamente fino a quando si amalgameranno bene.
Stendete l'impasto in una sfoglia di circa 1 centimetro di spessore, dandole una forma rettangolare. Tagliate 12 rettangolini ( a me sono venuti di circa 10 cm per 12 cm).
Cospargete ciascun rettangolino con il cioccolato fuso e arrotolatelo su se stesso. Schiacciate leggermente, con le mani, ogni rotolino, formando un rettangolo largo circa 6 centimetri.
Con una rotella incidete 2 tagli verticali, in modo da ottenere 3 strisce, lasciando un'estremità unita. Procedete, quindi, all'intreccio classico. Arrivati al fondo, unite bene i tre cordoncini e posizionate le treccine su una placca da forno.
Lasciate riposare ancora una mezz'ora circa. Accendete il forno a 200°. Quando sarà in temperatura infornate e cuocete per 20 minuti.

Sfornate e lasciate raffreddare le treccine. Procedete quindi all'assaggio e..... a voi le impressioni!!



                                              

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Gnocchi di lupini con dadolata di verdure e alga Wakame: l’esperimento azzardato e ampiamente riuscito

No, tranquilli, non ho deciso di trasformare la mia cucina in una filiera di gnocchi.... è solo che non avrei visto altro formato di pasta, con i lupini!! Ebbene sì, vi ho già svelato il segreto: questa volta l'ho fatta grossa. Divoratrice di lupini, importantissima fonte proteica dalle molteplici proprietà e dal basso contenuto di grassi, cerco di trasformarli in qualsivoglia modo, in modo che non possiate dire ancora lupini e che io possa davvero non stancarmi mai di mangiarli. Confesso che una fase del procedimento per arrivare al risultato ultimo, è decisamente a rischio: rischio di non avanzarne a sufficienza per il prosieguo della preparazione!!!! La crema di lupini, frullata con un filo d'olio e un po' di acqua..... è da leccarsi dita, braccia e gomiti! Credo che, quando il clima tornerà ad essere autunnale, una bella vellutata non me la toglierà nessuno. Ma quella è un'altra storia.... Ora pensiamo a questo bel piattino.

Ingredienti

Per gli gnocchi
130 g di lupini puliti
5 g di olio evo
30 ml di acqua
45 g di farina di orzo

Per il condimento
1 carota
1 zucchina piccola
1 pezzo di porro
5 pomodorini Pizzutello
olio evo
sale
2 g di alga Wakame

Inserite i lupini in un bicchiere da mixer e frullateli insieme a 5 g di olio e 30 ml di acqua, fino a formare una crema omogenea. Disponete a fontana, su una spianatoia, la farina di orzo e metteteci nel centro la crema appena ottenuta. Impastate integrando, mano a mano, la farina e formate un panetto che farete riposare per circa mezz'ora, avvolto in un panno pulito. La pasta risulterà compatta, ma comunque morbida.
Portate ad ebollizione circa 200 ml di acqua salata e sbollentate per un paio di minuti i pomodorini, precedentemente lavati. Fate bollire 1/2 carota fino a quando sarà morbidissima. Nel frattempo sbucciate i pomodorini e puliteli dai suoi semini. Mettete la polpa in un bicchiere da mixer e, quando avranno raggiunto la cottura, aggiungete le carote. Frullate tutto fino ad ottenere una crema vellutata ed omogenea. Assaggiate e correggete, eventualmente, di sale (io, ovviamente, non ne ho sentito la necessità). Tenete da parte.
Mettete a bagno l'alga in acqua fredda, per dieci minuti. Tagliate a rondelle sottili il porro e fatelo rosolare in un cucchiaio di olio evo. Tagliate la metà della carota rimasta a dadini piccoli e unitela al porro. Fate saltare per un minuto, poi aggiungete, poco alla volta, l'acqua di cottura della mezza carota che avete utilizzato per la salsa. Quando inizierà ad ammorbidire, aggiungete anche la zucchina, che avrete tagliato a dadini nell'attesa. Continuate la cottura con lo stesso procedimento, aggiungendo poca acqua alla volta.
Tagliate l'alga, ormai idratata, in piccoli pezzi e unitela alle verdure.
Fate insaporire per qualche istante e poi versate la crema di carote e pomodori preparata in precedenza. Mescolate bene tutto e, a fiamma bassissima, fate cuocere ancora per 5 minuti, aggiungendo acqua se risultasse troppo asciutto.
Passate ora alla preparazione degli gnocchi. Tagliate la pasta in parti uguali e formate dei filoncini che allungherete con le mani fino a farli diventare di diametro di circa 1 centimetro. Divideteli durante il procedimento per agevolare la lavorazione e per evitare che si spezzino.
Tagliate ciascun filoncino ottenuto in tocchetti di un paio di centimetri, infarinateli e teneteli da parte.
Portate ad ebollizione abbondante acqua saltata e buttate gli gnocchi. Mescolate delicatamente e, non appena inizieranno a venire in superficie, scolateli con una schiumarola e trasferiteli nella padella insieme alle verdure. Aggiungete qualche cucchiaio di acqua di cottura e fate saltare a fiamma viva per pochi istanti.
Trasferite tutto in un piatto e gustate!! A piacere potrete versarci sopra un filo di olio evo, che proprio male non ci sta!!
Confesso, ora che ho spiegato tutto e che ho tratto le somme di questo nuovo esperimento, che ho temuto che, per qualche legge della fisica a me sconosciuta ma ipotizzata, questi gnocchi non mantenessero la forma in cottura. Senza uovo e con la sola farina d'orzo..... ero pronta a buttare nell'acqua, d'emergenza, una porzione di gnocchi pronta nel congelatore. E invece..... esperimento riuscitissimo!!


abc

Storia di una dipendenza: lasagna di crépes d’orzo con crema di lenticchie rosse e granella di pistacchi

Sono una crèpes dipendente. Mangerei crèpes a qualsiasi ora, in qualsiasi versione, tutti i giorni della settimana senza MAI stancarmi. Mi piace il sapore avvolgente, mi piace la consistenza, mi piace il croccante che si forma sul bordo, mi piace il profumo di dolcezza che emana. Non mi prodigo affinché vengano tutte perfette, in cottura. Se mai dovessi sbagliarne una, beh, come dire, di certo non andrà sprecata! Qualche tempo fa, sul sito di A Tavola con Gioia, ho letto di una ricetta senza uova e con farina integrale. Mossa dalla curiosità l'ho provata e.....amore a prima vista!!!! Ho pensato: allora potrò crearne di differenti tipi, utilizzando farine diverse, acqua, latte, uova e quant'altro.... E ogni volta cerco di vestire una semplice crépe con qualcosa che possa valorizzarne il gusto. Stasera ho optato per una farina d'orzo....e un ripieno davvero speciale....
[Per la versione vegana sostituite le crèpes di farina d'orzo con le crèpes integrali]

Ingredienti
30 g di farina d'orzo 100 kcal
100 g di latte di avena 40 kcal
10 g di olio evo 90 kcal
1 g di sale
noce moscata < 1 kcal
1 albume 12 kcal
25 g di porro 7 kcal
40 g di lenticchie rosse 115 kcal
15 g di pistacchi sgusciati non salati 88 kcal
paprika dolce < 1 kcal

Stemperate la farina d'orzo con il latte di avena, mescolando attentamente in modo da non far venire grumi. Aggiungete il sale, l'olio, l'albume e la noce moscata, amalgamate bene tutto e lasciate riposare in frigo per un'ora circa.
Nel frattempo preparate le lenticchie. Sciacquatele molto bene sotto l'acqua corrente, aiutandovi con un colino. Mettetele in acqua fredda (l'acqua dovrà avere circa il doppio del volume) e portatele ad ebollizione, a fiamma moderata. Dal momento in cui l'acqua inizierà a bollire fate cuocere per circa 10-15 minuti. Accertatevi che l'acqua copra sempre le lenticchie durante la cottura! Quando sarà terminato il tempo, spegnete la fiamma e salatele. Versatele poi in un bicchiere da mixer, senza scolarle troppo dall'acqua di cottura.
Pulite il porro, tagliatelo in piccoli pezzi, e fatelo ammorbidire in padella con un filo d'olio e un goccio d'acqua. Quando sarà pronto aggiungetelo alle lenticchie, versateci la paprika e passate con un frullatore ad immersione, fino ad ottenere una crema vellutata e liscia. Assaggiate di sale e, eventualmente, correggete.
Riprendete la pastella e cuocete le crépes in un pentolino antiaderente, leggermente unto. Con queste dosi dovrebbero venirvene circa sette (ho perso il conto di quelle che ho sbagliato....hihihihi).
Passate quindi alla composizione: direttamente in un piatto mettete un po' di crema di lenticchie sul fondo. Posateci sopra la prima crèpe, copritela con una bella cucchiaiata di crema e tritateci sopra parte dei pistacchi. Ripetete l'operazione, strato per strato, fino a terminare le crèpes.
Infornate per 10 minuti a 190°, facendole dorare bene in superficie. Dopodiché......gustate!! Come tutte le cose che appagano il palato.....finisce sempre presto!!!! L'apporto calorico? 453 kcal di bontà!




abc

Guardando Veg un frollino integrale…

Questa ricetta nasce dall'elaborazione di un biscotto creato per curiosità....e necessità. La sfida è sempre quella di creare degli snack appetitosi, che non siano troppo impegnativi da un punto di vista di apporto calorico. La ricetta originale prevedeva l'impiego di un uovo, che qui ho sostituito con un infuso di semi di lino. La sua consistenza densa permette di amalgamare e compattare perfettamente l'impasto ed è una vera rivelazione: salutare, utile all'organismo e....veg!!





Ingredienti

30 g fiocchi di avena, 112 kcal
15 g di semi di lino, 70 kcal
30 g di muesli di farro, 150 kcal
75 g di farina d'orzo, 251 kcal
25 g di farina integrale, 80 kcal
35 g di margarina (ricetta), 280 kcal
65 g acqua
1 pizzico di sale
10 g di miele, 31 kcal (per la verione veg 15 g di malto d'orzo, 3 kcal)
30 g di latte di riso alla vaniglia, 20.4 kcal
1/2 bustina di lievito per dolci, 13 kcal

Mentre portate ad ebollizione l'acqua, tritate i semi di lino. Non li lascio interi perché non filtro l'infuso al momento dell'aggiunta all'impasto e lascio che la corteccia che li avvolge venga spezzata per apportare tutti i benefici del seme. Versateli nell'acqua bollente mantenendo la fiamma bassa per 10 minuti. Spegnete il fuoco e lasciate in infusione per 1 ora. Tritate quindi i fiocchi d'avena. Aggiungete il muesli sminuzzato, le due farine, il sale, il lievito ed mischiate tutto. Unite il miele, la margarina, il latte di riso e l'infuso dei semi di lino (semi compresi) ed impastate bene, fino a formare un panetto piuttosto consistente.
Avvolgetelo nella pellicola trasparente e fatelo riposare in frigo per un paio d'ore. Stendetelo, poi, su una spianatoia infarinata, in una sfoglia di circa mezzo centimetro di spessore. Ritagliate i biscotti della forma che desiderate, sistemateli su una teglia coperta da carta forno e infornateli per 20 minuti a 180°.
Con questo quantitativo di impasto mi sono venuti 41 biscottini. Ciascun biscotto, quindi, ha un apporto di 23.9 kcal ed è assolutamente.....veg!!!!
abc

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