close

Ravioli al saraceno con pere al pepe…. e la prova che anche i caratteri forti vanno d’accordo

Avete presente quella versione di spaghettone al ragù di polpo che vi ho presentato qualche giorno fa? Bene, 100 g di farina e 1 uovo sono decisamente eccessivi per sfamarmi una sola volta e onestamente perfino per due volte, ma prometto che non vi riproporrò più questo impasto. Non prima di avervi illustrato questa nuova versione, chiaro.
Il pensiero di partenza è stato il condimento, decisamente insolito per una pasta. Ma ormai l'avrete capito che l'azzardo è un aspetto fondamentale dei miei esperimenti. Che volessi una pasta ripiena era il secondo punto fermo. Ma.....ripiena di cosa? Di certo avevo bisogno di un sapore semplice, ma che allo stesso tempo risaltasse l'accento pepato delle pere. Credo che un pesce bianco e delicato ci sarebbe stato d'incanto- Ho, invece, optato per del semplice formaggio....con una punta di.....carattere.

Ingredienti

1 sfoglia di pasta al grano saraceno
100 g di ricotta
10 g di parmigiano (o del pecorino saporito)
peperoncino
2 cucchiai di confettura di pere con zafferano e pere
1 acciuga
olio evo
sale

Grattugiate il parmigiano, o il pecorino, e unitelo alla ricotta. Aggiungete il peperoncino (consiglio una quantità decisa) e il sale. Mescolate bene.
Tirate la pasta in una bella sfoglia non troppo sottile. Ponete su una metà il quantitativo di un cucchiaino di ricotta, a distanza di circa 7 centimetri uno dall'altro. Bagnate con un pennellino la metà sfoglia rimasta libera, ripiegatela sopra l'altra parte e schiacciate bene i bordi intorno al ripieno, in modo da unire le due sfoglie. Tagliate i ravioli della forma desiderata e sistemateli su un piatto.
Scaldate un filo di olio evo e unite un filetto di acciuga, lasciandola sfaldare. Aggiungete le pere e fate insaporire bene. Fate cuocere la pasta per circa 3 minuti (dipenderà dallo spessore della sfoglia). Con una schiumarola scolate i ravioli e sistemateli sul piatto. Cospargeteli con il sugo di pere e cospargete con un filo d'olio e una macinata di pepe.
Gustatene l'insolito contrasto e....fate il bis!!



abc

Elucubrazioni mentali su uno spaghettone di grano saraceno con ragù di polpo

Gli spaghettoni freschi, stirati a mano, sono un vizio che mi concedo raramente. E' una coccola a cui ricorro quando ho necessità di sentirmi speciale. Poi diciamolo.....è un gran bel lavoraccio!!!!! Taglia pezzi piccoli, inumidisci le mani, mantieni una pressione costante, e inizia con il primo, poi il secondo, poi un altro, e via il successivo..... soddisfare un vizio come questo ha il suo prezzo!! Ma oggi è così: oggi ho voglia di trattarmi da regina e spaghettone sia. Avevo in testa un impasto al grano saraceno da parecchio tempo. Curiosa di assaggiarne la consistenza in un formato differente dal classico pizzocchero (per cui nutro una profonda e sincera ammirazione), mi sono detta...... questa è la volta giusta. Ma una pasta così rustica come la vesto? Avevo da parte quel mezzo polipetto che continuava a tentacolarmi e ho iniziato ad immaginarlo in molteplici versioni, fino a quando le mie continue elucubrazioni mi hanno portato su un ragù. Classico, conosciuto, visto e rivisto non lo so......io non ne ho mai sentito parlare e forse proprio per questo ho lasciato che la mia ispirazione prendesse forma. E devo dire che il rustico ha ben gradito un tuffo in mare!!

Ingredienti

Per la pasta
75 g di farina di grano saraceno
25 g di farina integrale
1 uovo
1 cucchiaino di olio evo
sale

Per il ragù
1/2 polipo
1/2 carota
1 pezzo di porro
8 pomodorini Pachino
basilico
vino bianco secco
olio
sale

Mischiate le due farine e formate una fontana su una spianatoia. Rompeteci dentro un uovo, aggiungete l'olio e il sale e impastate, fino a formare un panetto compatto. Dovrà rimanere piuttosto morbido, per agevolare la stiratura. Tagliatene quindi un pezzo alla volta, coprendo il restante impasto con un canovaccio umido per mantenerlo morbido, e stiratelo, dividendolo poi in parti più piccole, fino a creare degli spaghetti di circa 2 millimetri di diametro.
Sistemate, mano a mano, gli spaghetti su un canovaccio e continuate fino al termine dell'impasto.
Dedicatevi ora al ragù. Io avevo già bollito il polpo, ma nel caso in cui lo dobbiate cuocere, provvedete per tempo!! Tritate la carota e il porro. Versateli in una padella calda nella quale avrete versato un filo d'olio. Fate soffriggere per un paio di minuti. Nel frattempo tritate anche il polpo e aggiungetelo al soffritto. Salate e sfumate con mezzo bicchiere di vino bianco. Lavate e asciugate i pomodorini Pachino. Tagliateli a tocchetti e aggiungeteli al pesce, insieme al basilico. Coprite e lasciate cuocere a fuoco basso per mezz'ora circa, aggiungendo un po' di vino bianco e acqua per non lasciare che asciughi troppo.
Preparate una pentola con l'acqua per far cuocere la pasta. Portatela a bollore e aggiungete il sale. Versate gli spaghettoni e lasciate cuocere a fuoco moderato. Il tempo varierà in base alla dimensione dello spaghetto. In ogni caso dovranno bollire per una decina di minuti.
Scolateli e versateli in un piatto. Condite con il ragù di polpo e servite.

Avranno una consistenza piuttosto importante, che li rende difficili da arrotolare alla forchetta. Ma vi garantisco che la ruvidità data dalla farina di grano saraceno vi conquisterà.
abc

INSTAGRAM FEED

Follow on Instagram