Cucino molto, molto più di quanto riesca a documentare su questa pagina. Ogni mio pranzo è una piccola coccola e non è mai lasciato al caso. Per me cucinare è appagare non solo lo stimolo dell'appetito, ma quell'insieme di aspetti sensoriali che trasformano in gioia un semplice gesto. E tutto è sempre all'insegna del benessere: la consapevolezza che un corpo sano dev'essere nutrito in modo sano è uno stimolo per scegliere gli ingredienti giusti e elaborarli nel modo giusto. Ma sempre con una nota di gusto... Per dare testimonianza di tutto ciò, ogni giorno pubblico l'istantanea del mio pasto sul profilo Instagram. Talvolta i sapori mi conquistano tanto che non posso prescindere dal suggerirvi la ricetta. Sia chiaro, io racconterei tutti i miei piatti documentando con dosi, fotografie e spiegazioni, ma.... avere in dono ore supplementari alla giornata credo sia una richiesta troppo pretenziosa. Questa, però, è una di quelle volte. Questa volta i sapori che si sono incontrati nel piatto mi hanno fatto chiudere gli occhi e dire "parlane!!". E allora vi lascio a dipingere i sapori sui vostri palati e a cedere alla tentazione di amarvi in modo gustoso e salutare.
Ingredienti
160 g di trancio di spinarolo
1 clementina
100 ml di vino bianco frizzante
8 g di pistacchi sgusciati e tostati
8 g di fiocchi di avena
5 cime di broccolo
10 g di olio extravergine di oliva (per me Ramarà di Piero Matarazzo - in Guida Extravoglio)
un pizzico di pistilli di zafferano
sale rosa q.b.
Tritate i pistacchi insieme ai fiocchi di avena. Aggiungete il sale rosa e miscelate uniformemente. Impanate il trancio di spinarolo, quindi rosolatelo in padella con olio extravergine di oliva, in modo che tutti i lati siano ben dorati.
Trasferite il trancio in una terrina e infornatelo, a 200°, per circa 15 minuti.
Cuocete le cime del broccolo a vapore, lasciandole croccanti. Gettatele in acqua ghiacciata, quindi conditele con olio e sale e fatele rosolare su una piastra.
Nel frattempo pulite la clementina, eliminando perfettamente tutti i filamenti bianchi. Fate insaporire gli spicchi in padella, con il vino bianco, quindi aggiungete i pistilli di zafferano e fate cuocere, a fiamma dolce, fino a quando saranno morbidi e succosi.
Quando il trancio di pesce sarà cotto, sfornatelo e fatelo riposare per qualche minuto. Tagliatelo, quindi in fettine dello spessore di circa 1.5 cm.
Impiattate lo spinarolo con la clementina e i broccoli e irrorate il pesce con il succo delle clementine stesse.
Delicato, sfizioso, avvolgente, leggero, salutare. Senza glutine (l'avena dovrà essere certificata) e senza latticini, per chi avesse intolleranze. Insomma....lascerete posto solo al gusto, e al piacere di goderne!!
abc
E' sorprendente quanto le piccole cose, spesso, si manifestino come grandi rivelazioni.
Da piccola mangiavo maionese. In barattolo, per lo più. Ma da piccola era usanza fare anche la maionese in casa, per poi trasformarla in salsa tonnata. E se ne facevano fuori cucchiaiate come se non esistesse colesterolo :D
A scuola mi hanno insegnato a fare la maionese a mano, con frusta e litri di olio, come ricetta comanda: tot ml di olio di semi (!!!) e tot newton di olio di gomito. Oggi direi "brucia tutte le calorie che puoi, che tanto le reintegri, e con gli interessi, in un nanosecondo".
Con il tempo, non che la cosa generi stupore, ho smesso di mangiare maionese. Quel senso di grasso sul palato proprio non mi va giù. Del resto, per fortuna o per sfortuna, ci si abitua e disabitua a tutto, anche alle buone e cattive abitudini.
Da poco, però, parlo nuovamente di maionese. I puritani inorridiranno, ma non posso farmene un cruccio. Se tante e preziose sono le proprietà dell'uovo (e ve ne ho parlato proprio qui), perché farle svanire in litri di olio, per quanto buono e di qualità possa essere? E visto che anche l'olio, extravergine di oliva e non più evo, sarà un prossimo argomento di discussione ed è già una mia scelta quotidiana, mettiamo insieme due elementi preziosissimi e creiamo qalcosa di superbo? E allora via, procediamo verso una nuova conquista...
Ingredienti
2 uova
1/2 limone biologico
10 capperi sotto sale
15 g di olio extravergine di oliva
1 cucchiaino raso di foglie di timo
pepe a piacere
Inserite le uova in un pentolino, copritele con acqua e mettetele sul fuoco. Una volta raggiunta l'ebollizione attendete un minuto, poi spegnete il fuoco e lasciate raffreddare le uova in acqua. In questo modo le uova cuoceranno senza che vengano alterate le sue proprietà e mantenendo la loro digeribilità.
Quando saranno fredde sgusciatele e inseritele in un boccale. Aggiungete i capperi dissalati, il succo e la scorza grattugiata di mezzo limone e il pepe. Iniziate a frullare, con un minipimer e versate, a filo, l'olio extravergine di oliva.
Aggiungete, infine, le foglie di timo e continuate a frullare. Otterrete una crema compatta, ma soffice.
Pronta in pochi istanti, si mantiene in frigorifero per un paio di giorni, senza che il sapore venga alterato e, anzi, migliorando l'armonia dei suoi ingredienti.
abc
Ma che sia di quelli buoni!!!!!
Ho iniziato questo viaggio alla scoperta dell'eccellenza. E' stato un inizio desiderato, e desiderato da tanto. Così tanto che, scrivere olio evo sulle mie ricette, mi provocava una sorta di resistenza da picchiettamento sulla tastiera. Ma, come per tutte le cose importanti, un passo alla volta e obiettivo ben focalizzato. Conobbi Piero qualche anno fa, virtualmente, su una pagina social. Fui affascinata dal suo mondo e dalla sua conoscenza del prodotto. La padronanza di argomentazione mi fece sentire così lontana da quel mondo, da voler accorciare le distanze e arricchirmi di quella che non è semplice conoscenza, ma esperienza. Un mondo che, inevitabilmente, ti conquista, ti travolge e, come per tutte le emozioni forti, non ti lascia via di scampo! Non gli nascosi mai il desiderio di entrare in quel mondo fatto di profumi, di sentori, di consistenze, di sfumature. E così, in punta di piedi, mi approcciai alla sua Guida così ricca, semplice, essenziale, precisa, dettagliata e affascinante. Fino all'assaggio. Perché Piero è così: tanto è il suo amore per l'olio extravergine, che il solo pensiero di conquistarti, per lui, è una strada verso il piacere. Una selezione di splendidi oli presenti nella sua guida è, da qualche tempo, parte della mia dispensa. Ed è divertente e formante imparare a conoscerli e a contestualizzarli. Ogni olio ha le sue caratteristiche ed ognuno il suo abbinamento ideale. L'occasione è stata perfetta per cedere ad un peccato di gola. Credetemi, ci sono mondi che sorprendono e che incantano senza riserve. Conoscerli dovrebbe essere un dovere, ma certamente rimane uno dei piaceri più intensi possiate concedervi!
Ingredienti
200 g di cioccolato fondente extra
100 g di zucca Delica cotta al vapore
3 uova
70 ml di olio extravergine di oliva (per me Mimì)
30 g di fecola di patate
1/2 cucchiaino di cannella in polvere
Spezzettate il cioccolato fondente, unite la cannella e fatelo sciogliere a bagno maria o in microonde. Unitevi 20 ml di olio extravergine e mescolate bene. Lasciatelo da parte e fatelo raffreddare.
Pulite la zucca e tagliatela a fettine non troppo spesse. Fatela cuocere a vapore per 5 minuti, quindi inseritela in un boccale, unite 50 ml di olio extravergine e frullate, fino ad ottenere una crema vellutata e soffice. Unitela al cioccolato e mescolate bene. Portate al completo raffreddamento.
Sbattete 3 uova con una frusta, insieme alla fecola di patate. Io non ho aggiunto zucchero per gusto personale e trovo che questo risalti il sapore intenso del cioccolato e dell'olio.
Versate il composto in 4 pirottini di alluminio, copriteli e lasciateli in frigorifero per un'oretta circa. Io li ho preparati il giorno prima, per necessità di tempo.
Accendete il forno e potatelo ad una temperatura di 190° (anche 200°, se necessario). Infornate i pirottini e cuocete per 10/12 minuti. Io mi sono fermata a 10, ma il risultato non è stato perfetto. La prossima infornata sarà più lunga, in modo da ottenere un guscio perfettamente solido.
Se voleste fare come me, lasciate i pirottini in frigorifero per la colazione: ogni mattino potreste cuocere il vostro tortino e regalare al vostro risveglio una delle coccole più avvolgenti e confortevoli che ci siano :)
Perché ho scelto Mimì?
Perché i suoi sentori erbacei e amarognoli, come ci insegna la Guida, e poi l'assaggio, lo rendono perfetto accanto al cioccolato...abc
Ci sono cose che mi folgorano. Mi rapiscono e tengono in ostaggio il pensiero fino alla loro realizzazione. Poco importa se siano cose semplici, senza grosse pretese. Se arrivano al mio occhio si impongono prepotentemente fino ad uscire dalle mie mani. Ecco come nascono questi crackers. In un giorno qualunque, con la mia sacca piena di motivazione, vado in studio ad allenarmi. E' un luogo magico, dove le energie sono positive, l'atmosfera calda e accogliente ed ogni cosa è al posto giusto. Anche loro: quei sacchetti trasparenti esposti ad altezza sguardo. Pieni di cose che non possono che essere buone. E sane. Scopo ultimo raggiunto, il riflesso condizionato mi catapulta ad afferrarne uno, a girarlo e a leggere la lista degli ingredienti. Confermo: sono sani. E confermo: nel giro di poche ore stavo impastando. Beh, io ho messo in cantiere la mia personale versione, bilanciando differenti farine e dando il giusto spessore al poco, ma d'eccellenza. Importanti sono i grassi buoni, ma anche la leggerezza. Farine scelte e selezionate, integrali vere. E un olio perfetto per l'armonia di sapori: come la mia affidabile guida insegna, i suoi sapori fruttati di erba tagliata, di foglie di pomodoro e mela verde si prestano bene per dare freschezza a queste sfoglie. E alla fine tre sono gli ingredienti: farina, acqua e olio. Perché non serve complicarsi la vita, quando abbiamo l'essenziale nelle piccole e semplici cose. La differenza sta unicamente nella qualità. E qui, la qualità, la semplice e genuina qualità, è afferrabile e fruibile. Ed è l'unica protagonista.
Ingredienti
150 g di farina di avena
125 g di farina di farro
25 g di farina di ceci
120 g di acqua a temperatura ambiente
30 g di olio extravergine di oliva (Villa Pontina)
1 g di sale rosa
Setacciate le farine e mescolatele tra loro. Unite il sale. Aggiungete poca acqua alla volta e iniziate ad impastare. Valutate, in base alla farina che adoperate, se sia il caso di utilizzarne in minore o maggiore quantità. Unite, infine l'olio, a filo, e continuate ad impastare fino ad ottenere un composto morbido, ma non appiccicoso.
Compattatelo bene formando un panetto, avvolgetelo in un foglio di pellicola trasprente e lasciatelo riposare in frigorifero per almeno un'ora. Se aveste la necessità potrete lasciarlo riposare tutta la notte o l'intera giornata, per poi tornare alla lavorazione a fine giornata di lavoro.
Riprendete l'impasto e lasciatelo a temperatura ambiente per mezz'ora circa, quindi iniziate a stenderlo. Io ho creato le sfoglie utilizzando la macchina della Impera, a spessore 4.
Con una rotella tagliate dei rettangoli della grandezza gradita, poi effettuate due incisioni al centro di ciascun rettangolo.
Sistemate tutto su una teglia e spennellate ciascun cracker con lo stesso olio utilizzato per l'impasto.
Trasferite la teglia in forno già caldo e cuocete a 180° per 13 minuti. Controllate che non scuriscano troppo: la sfoglia è sottile e tende a bruciacchiare facilmente.
Quando saranno pronti, spostate i crackers su una gratella e lasciateli raffreddare.
A questo punto date il via alle danze e divertitevi a contestualizzarli, a farcirli, a gustarli, a lasciare che vi rapiscano :)
abc