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Rosti di zucchine farciti con crema di ricotta e pesto di sedano: quel che resta di un’idea

Avevo preso gli ingredienti, pochi e semplici. Li avevo assemblati seguendo un istinto fluente e indisturbato. Mi ero ripromessa di scrivere dosi e dettagli, prima che svanissero tra pensieri, impegni, meccanismi tortuosi. Sono passate settimane e non solo non ho mai solcato le pagine del mio quadernetto di ricette con la solita mina morbida della matita, ma non vi ho ancora e mai parlato di questi semplici e freschi sapori.
Furono un lampo e si materializzarono senza troppi ingegni. Ma mi appagarono nella loro semplicità e intensità. Uno stesso ortaggio può assumere caratteri diversi, in base al taglio che scelgo di riservare loro. Rondelle, fiammiferi, cubetti, fettine. A ciascuna forma il suo sapore e la sua cottura. Questa volta il fiammifero sarebbe stato d'obbligo. Una veloce infarinata ed ecco formarsi dei croccanti rosti, pronti per essere farciti. Un tocco di colore e il piatto si anima.
Poche sono state le giornate che richiedessero piatti freschi e leggeri, ma questi ultimi strascichi d'estate potranno ancora regalarci grandi spunti ed enormi soddisfazioni.

Ingredienti

100 g di ricotta vaccina
1 cucchiaio di pesto di sedano
2 zucchine
5 pomodorini Pachino
farina di riso
olio evo
sale

Lavate le zucchine e mondatele. Asciugatele, poi tagliatele a fiammiferini, a coltello o aiutandovi con una mandolina. Lasciatele in ammollo in acqua e sale per una decina di minuti.
Versate la ricotta in un recipiente. Unitevi il pesto di sedano e mescolate fino ad amalgamare tutto perfettamente. Conservate in frigorifero, in modo che il sapore si armonizzi.
Scolate le zucchine tagliate e asciugatele su un telo asciutto.
Scaldate un cucchiaio di olio evo in una padella. Infarinate una piccola manciata di zucchine alla volta, eliminate la farina in eccesso con un colino e rovesciatele nella padella. Con l'aiuto di una paletta compattatele bene e date loro una forma circolare.
Fatele cuocere a fiamma viva, schiacciandole leggermente, fino a quando la parte inferiore sarà ben dorata. A questo punto girate e cuocete dalla parte opposta, fino a renderla dorata come in precedenza. Ci vorranno 4 minuti circa per lato.
Sistemate la cialda appena ottenuta su un piatto, salatele a piacere e procedete con un'altra. Con queste quantità di zucchine dovrebbero venirvene quattro.
Una volta cotte, sistemate su due cialde metà del composto di ricotta e pesto di sedano. Coprite con le altre due cialde e compattate bene. Lavate i pomodorini e tagliateli a spicchi. Cospargete i rosti e lasciate riposare per qualche minuto.
Servite e gustate.

Tortini deliziosi, leggeri e avvolgenti nel loro sapore delicato e appagante.
Veloci da preparare, stupiscono in modo insolito.

   Perché l'imperativo è non cedere al banale e rispettare i sani principi!

Aromatizzati con noce moscata, con zenzero in polvere, o arricchiti cn semi di sesamo: sbizzarritevi!!


abc

Chips di ceci al rosmarino: le prospettive che regalano grandi soddisfazioni e splendide conoscenze

Posso dire di averla conosciuta con questo piatto, nell'approccio al suo meraviglioso blog. Ci sono alcuni ingredienti che amo particolarmente. La farina di ceci ve l'ho presentata in differenti varianti, l'ultima in ordine di tempo, qui, poco tempo fa, ma anche molto tempo prima, nelle quasi panelle, oppure in un sandwich. L'ho anche proposta nell'impasto di un pane, la treccia al latte. Come sempre accade quando ritrovo questi ingredienti in piatti proposti da altre menti, vengo travolta da un senso di piacere ed entusiasmo. E' come approcciarsi sotto nuove prospettive allo stesso stimolo. Osservo come possa essere interpretato uno stesso soggetto, qianto possa essere valorizzato e quanto possa travolgermi, magari come spunto, magari come forma perfetta. Camiria mi ha colpito nel vivo. Il suo blog è davvero un tripudio di sana, consapevole, innovativa bontà. Quando lessi la ricetta dei suoi stick di ceci alle erbe, ispirata a sua volta da Katy (non so spiegare quante persone meravigliose stia conoscendo grazie all'esperienza di Cuocherellona!!), non ebbi incertezze: avrei replicato, e lo avrei fatto nel giro di poco, pochissimo tempo. Ed è stato così. Ho preparato e assaggiato queste chips molti giorni fa, ormai. Mamma in visita, quattro mani a disposizione e via, il solletico al palato non avrebbe potuto impersonare forma migliore. Nessuna frittura, ma ormai è scontato dirlo, e un desiderio incontrollabile di continuare a spizzicare, addentare, divorare queste croccantissime sfoglie. Quella V nel piatto, cara Camiria, è preziosissima.

Ingredienti

600 g di acqua
100 g di farina di ceci
25 g di farina di riso bio
25 g di farina di mais fioretto
1 spicchio d'aglio
1 rametto di rosmarino
sale
olio evo

Pesate e mescolate le farine tra di loro, cercando di eliminare tutti i grumi. Mettete l'acqua in una pentola capiente, salatela appena e portatela ad ebollizione.
Sbucciate lo spicchio d'aglio e lavate il rosmarino. Tritatene le foglioline, insieme all'aglio e aggiungete tutto all'acqua.
   Quando raggiungerà il bollore, abbassate la fiamma e versate il mix di farine a pioggia, mescolando con una frusta per evitare che si formino grumi. Cuocete, sempre mescolando, per 10 minuti circa.
A questo punto versate la crema ottenuta in una teglia unta. Livellatela bene. Questo passaggio dovrà essere effettuato piuttosto velocemente, poiché la crema tenderà a rapprendersi molto velocemente.
Lasciate raffreddare il composto. Vedrete che diventerà solido. A questo punto è pronto per essere tagliato.
Capovolgete la teglia su un ripiano e, utilizzando un coltello con la lama unta, procedete a tagliare le chips. Più le farete sottili e più diventeranno croccanti. Essendo la prima volta ho provato a prepararne di più e di meno sottili: buonissime entrambi, ma decisamente più sfiziose sottili e croccanti.
Sistemate tutte le chips (abbiate pazienza, ne verrà una vagonata, ma finiranno anche in tempo record!!) su una placca rivestita da carta forno.
Portate il forno alla temperatura di 200° e infornate.
Cuocete per 30 minuti, con la funzione ventilato. Abbiate cura di controllare che la cottura avvenga uniformemente, ed eventualmente a metà cottura girate la teglia.
Sfornate e, se resisterete, attendete che intiepidiscano, o che raffreddino ^_^
Serviteli in un buffet, accompagnateli con una salsina a vostra scelta, assaporateli in semplicità. Insomma, lasciatevi stregare e sappiate che finiranno davvero troppo velocemente.
Ma soprattutto prendete consapevolezza di quanto, anche una sfiziosissima proposta, possa rispettare preziosi canoni etici e salutistici. I vostri ospiti ne rimarranno affascinati.

E anche voi!! ^_^

abc

Confettura di pesche al Rhum e salvia: azioni, reazioni e….. dolci rimedi

Le prime avvisaglie mi sconvolsero. Io che ho sempre tenuto testa a qualsivoglia organizzazione mentale, che ho sempre avuto tutto sotto controllo e che ogni decisione ha del reagionevole, di fronte alle prime forme di dissociazione mente - corpo, ho iniziato ad osservarmi, da quella distanza che la dissociazione impone, con sguardo attonito e incredulo. Sconvolta, sì, proprio così. "No Erica, non è da te". "Ancora???? Adesso respira e riprenditi!!". "Dai, ce la puoi fare". "Va beh, ogni tanto può succedere: sei un po' strapazzata dagli eventi". "D'accordo puoi recuperare". "Bene..... è tutto nella norma!". Sì, sono arrivata a non meravigliarmi più. Ormai è un dato di fatto: sono esaurita ^_^ Così in quell'ultima spesuccia tampona appetito, prima di partire per la minivacanza di ferragosto, pensai bene di tornare a casa con una cassetta da tre chili di pesche. Che poi scopri essere "di frigo" e durare neanche il tragitto dal negozio a casa. E allora che fai? Oltre a scuotere la testa e pensare "Erica, sei un caso irrecuperabile", con una mano mescoli la frutta in cottura e con l'altra prepari le valigie. Tutto nella norma, no? Ma presto ne vedrete anche l'evoluzione, perché non sarei io se non dessi un seguito alle mie piccole follie. Con una mano mescolo la frutta, con l'altra preparo le valigie e la testa? Dissociazione corpo - mente: sono già oltre ^_^

Ingredienti

1,2 kg di pesche (snocciolate e sbucciate)
1 cucchiaino di malto di riso
10 foglie di salvia fresca
20 g di Rhum
1 g di essenza di vaniglia
1 bustina di gelificante vegetale (16 g, io Biovegan)
1/2 limone

Lavate le foglie di salvia e asciugatele. In un bicchierino versate il Rhum e l'essenza di vaniglia. Spezzattate le foglie di salvia e immergetele. Lasciatele in infusione almeno un'ora.
Sbucciate le pesche e tagliatele a pezzi non troppo grandi. Mettetele in un pentolino sufficientemente capiente e unitevi il malto di riso.
Accendete la fiamma e portate a lieve bollore. Abbassate, quindi, il fuoco e fate cuocere, coperto, per circa un'ora.
Spremete mezzo limone e scioglietevi la bustina di gelificante. Versate tutto nel pentolino con le pesche e fate cuocere ancora una decina di minuti. Unitevi anche l'infuso di salvia e Rhum e passate tutto con un frullatore ad immersione, fino ad ottenere una crema liscia. Preparate due vasetti da 30 cl, precedentemente sterilizzati. Versatevi la confettura bollente, avendo cura di riempire il vasetto fino ad un dito dal bordo.
Chiudete immediatamente i vasetti e avvolgeteli in un canovaccio. Fateli raffreddare, fino a quando si creerà il sottovuoto. A quel punto teneteli in dispensa, pronti all'uso.
E' bene che la confettura riposi per un periodo, per poter acquisire pienezza di sapore, ma se proprio ve ne avanzasse (effettivamente non saranno sufficienti due vasetti a contenere tutta la marmellata preparata), potrete conservarla in un contenitore, da riporre in frigorifero non appena avrà raggiunto la temperatura ambiente.
Si conserverà tranquillamente per diversi giorni e potrà deliziare le vostre colazioni o i vostri spuntini. Oppure, ma questa è un piccola parentesi che per ora avrà solo punti di sospensione, potrà essere un'ottima base per un saporitissimo (e insolito) dolcetto ^_^

Iniziate ad assaporarla nella sua dolcezza e naturalezza.abc

Insalata di pere e patate con pesto di pistacchi: le quattro P di un piatto perfetto

"Mmmmmmmmmmmmmhhhh, non hai idea di quanto sia buona!!!! Poi condita tiepida, assorbe tutti i sapori.... Dovresti provarla!!". Questo è l'entusiasmo che ha travolto mia mamma quando, alzato il telefono, ha ascoltato, e inevitabilmente assaggiato, l'insalata preparata con le "patate di cui papà sarebbe andato fiero". Un piatto semplice, come semplice è stato pensare alle pere accanto alle patate, come semplice è stato pensare ad un pesto per aromatizzare tutto. Un piatto veloce, che può essere preparato in anticipo e gustato nella sua freschezza. Un modo diverso per gustare delle semplici patate dell'orto. Rosse. Perfette. Lui ne sarebbe andato fiero e, anche se questo non è un genere di pietanza che avrebbe scelto, sono certa che avrà apprezzato. A lui piacevano bollite, tagliate a metà e condite con olio e sale. Allora da qui sono partita e intorno ci ho costruito un teatrino di sapori delicati e completi. Conquistata all'istante!!

Ingredienti

5 patate piccole rosse
1 pera coscia
10 foglie di basilico
3 foglie di salvia
5 g di semi di zucca
10 g di pistacchi
2 cucchiaini di olio evo
sale

   Lavate le patate, con la buccia, e mettetele a bollire in abbondante acqua salata. Fatele cuocere fino a quando diventeranno morbide (dipenderà dalla dimensione delle patate).
Nel frattempo lavate e asciugate bene le foglie di salvia e di basilico. Unitele ai pistacchi e ai semi di zucca e pestatele in un mortaio, con un cucchiaino di olio, fino ad ottenere una crema grossolana. Tenete da parte in pesto.
Lavate una pera e tagliatela a fettine sottili (io non tolgo mai la buccia, ma procedete secondo i vostri gusti).
Quando le patate saranno pronte scolatele e sbucciatele, quando saranno poco meno che roventi ^_^
Tagliatele a fettine sottili e conditele con il pesto.
Salate a piacere, mescolate bene e lasciatele intiepidire.
Unite quindi le fettine di pera, versate un cucchiaino di olio evo e mescolate.
Lasciate raffreddare l'insalata, in modo che i sapori si armonizzino perfettamente, quindi impiattate e servite. E' molto buona e particolare anche tiepida, assecondate le vostre preferenze.
La freschezza della pera, la pienezza della patata e il sapore intenso del pesto, uniti in un boccone di splendida magia.


La semplicità torna a rendersi protagonista. E sempre con un occhio alla salute e alla genuinità ^_^



abc

Cartocci di fiori di zucca ripieni: differenti prospettive di un’estate da scoprire

Quello per i fiori è un amore. Credo sia legato ai ricordi, all'orto di mio nonno, alle frittelle che preparava mia nonna (ed era festa, ogni volta), e poi a quelle di mia mamma, rigorosamente filanti, irresistibili calde, ma tentatrici anche fredde. Ovviamente con i fiori dell'orto di nonno ^_^
Frittelle che porto con piacere nei ricordi, soprattutto da quando le scelte alimentari salutiste hanno accantonato questo genere di alimento. Ma non per questo mi fermo ad un ricordo. Mi piace creare piatti che portino con loro sapori delicati e consistenze sfiziose. Questi fiori sono croccanti, pieni, colorati e.... li ho voluti in veste di streetfood. Cartoccini irresistibili che travolgono e conquistano. Leggeri per la cottura al forno, ma senza che sacrifichino il gusto. Si sposano bene con fresca verdura di stagione, convincendovi che il sano può anche essere buono e che al buono si può cedere senza peccati. In questa fresca estate il forno lavora a pieni regimi: non è forse l'occasione per guardare la vita da una prospettiva differente? Approfittatene ^_^ Non ve ne pentirete!

Ingredienti

100 g di fiori di zucca
100 g di ricotta vaccina
10 g di anacardi tostati
10 foglie di basilico fresco
8 bastoncini di parmigiano
1 bustina di zafferano
sale rosa dell'Himalaya
olio evo
farina di mais fioretto

Lavate le foglie di basilico. Asciugatele delicatamente e tritatele insieme agli anacardi, piuttosto finemente.
Raccogliete il trito in una ciotolina, unite la ricotta e salate a piacere (io ho utilizzato un sale dolce, il rosa himalayano). Mescolate tutto, fino ad ottenere una crema omogenea. Tenete da parte, in frigorifero.
   Prendete i fiori di zucca (in 100 grammi ne dovreste avere circa 13) e allargate delicatamente il fiore. Di 8 fiori eliminate il pistillo, quindi tagliate il gambo e lavate sotto l'acqua corrente, facendoli poi scolare bene. I rimanenti apriteli, eliminate il fondo (gambo e pistillo insieme), lavateli e asciugateli tamponandoli. Tagliate questi ultimi a striscioline e uniteli alla crema di ricotta, mescolando fino ad incorporarli perfettamente.
Preparate un piattino con un paio di cucchiai di farina di mais fioretto e il parmigiano tagliato a bastoncini. Ungete una pirofila con pochissimo olio evo e tenetela sul piano di lavoro. Accendete il forno portandolo ad una temperatura di 190° e iniziate a preparare i fiori.
Con l'aiuto di un sac è poche riempite di farcia alla ricotta ciascun fiore, non completamente affinché non si spezzi. In ogni fiore inserite, quindi, un bastoncino di parmigiano.
Richiudete il fiore attorcigliando delicatamente le cime, impanatelo nella farina di mais fioretto e ponetelo nella pirofila.  Procedete in questo modo fino a terminare fiori e farcia.
Quando il forno sarà in cottura, versate un filo di olio sui fiori e infornate. Abbiate cura di controllare la cottura, poiché il vostro forno potrebe essere più o meno forte e richiedere più o meno tempo per ottenere il risultato croccante. Io ho cotto tutto per circa 20 minuti. Eventualmente, a metà cottura, girate la pirofila, in modo che la doratura venga omogenea.
Dovrete ottenere dei fagottini croccanti, ma non bruciati (e il fiore, soprattutto verso la cima, si scurisce facilmente). Insomma, non prendetevi impegni per il tempo di cottura e non dimenticate che avete delle creaturine delicate in forno ^_^
Nel frattempo preparate i cartocci con della carta per fritti, o comunque con carta per alimenti.
Una volta cotti, sfornate i fiori e, aiutandovi delicatamente con una paletta, trasferite ciascun fiore nel suo cartoccio. Portate in tavola, o arricchite il vostro buffet di aperitivi e sfizioserie.
Non vi rimane che deliziarvene.

Delicato il ripieno, sorprendente il cuore di parmigiano.

E poi quelle cimette non sono delle opere d'arte?

abc

Spiedini agrodolci di ananas e tofu aromatizzato: un concetto di sapore che appaga corpo e spirito

E' tutta una questione di equilibrio: un piatto fresco e leggero non dev'essere banale, i sapori si devono completare tra loro, il sapido deve contrastare il dolce, l'insieme dev'essere sfizioso e appagante e lo spirito deve sentirsi stimolato e soddisfatto. A volte rincorro idee, altre volte le idee mi vengono incontro. In questo caso, ne sono stata travolta. Quell'ananas, che ho ampiamente inserito nella mia alimentazione estiva grazie all'interpretazione in cottura che le toglie quel tono troppo dolce per i miei gusti, al limite dello stucchevole, entra ancora una volta nella mia idea di cucina. E accosta un tofu che fa sempre storcere il naso agli scettici, ma che acquisisce carattere grazie ad una panatura aromatizzata. I pomodorini caramellati sono il tocco magico che lega il tutto. Gustare questi spiedini è stato decisamente appagante. E laddove il sapore incontra la leggerezza, perché non goderne in pienezza?

Ingredienti

90 g di tofu naturale
2 fette di ananas fresco
6 pomodorini Pachino
10 g di mandorle
6 foglie di salvia
1 cucchiaio di zucchero di canna grezzo
2 cucchiai di acqua
sale
olio evo

Lavate e sbollentate, per un paio di minuti, i pomodorini Pachino. Scolateli e privateli della loro buccia. Mettete in una padella i due cucchiai di acqua con lo zucchero di canna, accendete il fuoco e, quando sarà calda, unite i pomodorini, facendoli caramellare per una decina di minuti a fiamma media. Spegnete il fuoco e fate raffreddare.
Nel frattempo occupatevi della panatura del tofu. Lavate e asciugate accuratamente le foglie di salvia e tritatele insieme alle mandorle. Tagliate il tofu in cubetti (dovreste ricavarne circa 6) e, dopo averli inumiditi in acqua, passateli nella panatura.
Scaldate un filo di olio evo in una padella e, quando sarà caldo, ponete il tofu, in modo che la panatura diventi croccante. Salate a piacere. Girate i cubi da tutti i lati, facendo attenzione a non rovinare la panatura.
Scaldate una bistecchiera e grigliate le due fettine di ananas. Quando sarà ancora calda salatela e tenetela da parte. Tagliatela in spicchi e tenetela da parte.
Procedete alla composizione degli spiedini. Iniziate ad infilzare uno spicchio di ananas, poi un pomodorino, poi un cubetto di tofu, poi ancora l'ananas, il tofu, il pomodorino e in ultimo l'ananas. Preparate tutti e tre gli spiedini, quindi scaldate nuovamente la padella con dell'olio.
Ponete gli spiedini e fateli rosolare bene da tutti e quattro i lati, salando ancora leggermente. Fateli cuocere a fiamma viva, in modo che dorino bene.
Quando raggiungeranno il grado di doratura desiderato, spegnete la fiamma e servite.

Caldi o tiepidi, accompagnati da una glassa di balsamico o da qualsiasi altra salsina a vostro piacere, saranno sfiziosi e leggeri.
 Da perderci la testa!!!
abc

Baci di dama al miglio con crema di friggitelli: quel sapore insolito che dà forma ad un pensiero

Non so dirvi cos'abbia innescato questo folle pensiero. Posso, però, garantirvi che il risultato ha lasciato senza parole anche me. La visita della mia bella mamma aveva lasciato un paio di tracce dell'orto nel mio frigorifero: qualche friggitello e taaaaaaaaaanti cipollotti. Visto che, seppur ultimamente non abbia così tanto appetito da stravolgere le provviste della dispensa, quelle stesse provviste mi sbirciavano con occhio rassegnato e stanco, cercando di capire quali intenzioni avessi nel far incontrare qualche folle ispirazione alla loro natura di alimento sano e gustoso. Ho passato una buona mezz'ora (non scherzo) a camminare dai ripiani tracimanti del reparto a lunga conservazione al frigorifero. Un'anima in pena!! "Quinoa? No, dai. Fregola, magari? Mmmmmhh, volevo farne altro. Spaghetti di riso basmati? Guarda quanti tipi di riso hai!!!! E tutti quei cereali..... Ma il miglio? O forse due ceci? Però non ho voglia di spadellare troppo. Certo che quel pomodoro di mammà..... No, dai, troppo impegnativo. Però non posso continuare a rimandare. E se.....", e intanto sul pavimento si formavano i primi solchi.
Alla fine ho spento le voci barbose e ho afferrato quel sacchetto di miglio e il vasetto di pomodoro di mammà. Questa l'idea di base. Il resto è venuto da sé ^_^

Ingredienti

Per il miglio
55 g di miglio bio
85 g di passata di pomodoro
90 g di acqua
5 gocce di tabasco
15 g di arachidi tostati non salati
45 g di feta light

Per la crema
80 g di friggitelli (peso da puliti)
2 cipollotti rossi
80 g di tofu
10 g di olive di Riviera
2 cucchiaini di farina di soia
sale
olio evo

Pesate il miglio e sciacquatelo sotto acqua corrente. Mettetelo in una pentola sufficientemente capiente, con l'acqua, la passata di modororo e il tabasco miscelati. Portate ad ebollizione, quindi abbassate la fiamma, coprite con un coperchio e lasciate cuocere per il tempo richiesto, fino a quando i liquidi verranno assorbiti interamente. Io ho utilizzato una passata preparata da mia madre, che era già insaporita. Se ne utilizzaste una senza sale, correggete a piacere (ma senza esagerare, perché il liquido si consumerà e non ne sarà necessaria una grossa quantità).
Nel frattempo pulite i friggitelli, liberandoli dal picciolo e dai semini interni. Lavateli e tagliateli a striscioline. Pulite anche due cipollotti (per me, anche loro, dell'orto di casa) e tagliateli a fettine sottili.
Mettete tutto in una padella con un filo di olio evo e fate appassire bene, affiché diventino morbidi. Salate a piacere. Coprite con un coperchio e abbassate la fiamma. Cuocete per una decina di minuti almeno.
Tritate gli arachidi insieme al tofu. Quando il miglio sarà cotto, versateceli dentro e mescolate fino a quando diventerà un composto omogeneo.
   Assaggiatene la sapidità ed eventualmente correggete (la feta, comunque, tenderà a dare sapore). Ungete uno stampo per baci di dama in silicone e riempite con il miglio cotto ciascuno stampo.
Compattate bene il composto e livellatene la puperficie, in modo che siano tutti uguali.
Infornate a 175° e cuocete per 20 minuti circa, ma regolatevi in base alle caratteristiche del vostro forno: dovranno risultare molto dorati e dovranno iniziare a staccarsi dai bordi dello stampo.
Sfornate e lasciate riposare per un paio di minuti. Quindi rovesciate lo stampo ed estraete i biscotti lasciandoli raffreddare su un piano.
Passate alla preparazione della farcitura.
Con un frullatore ad immersione passate i friggitelli e la cipolla, creando una crema liscia.
Aggiungete le olive di Riviera ben sgocciolate e frullate nuovamente, fino a renderle crema.
Sbriciolate il panetto di tofu e unite anche uesto. Procedete con il frullatore, aggiungendo la farina di soia, fino a quando la crema sarà di una bella consistenza densa. A me ne sono bastati un paio di cucchiaino. Assaggiate di sale ed eventualmente correggete.
Passate, ora, alla farcitura.
Dividete a metà i biscotti di miglio. Su una metà mettete un cucchiaino di crema. Uniteli ad un'altra metà e lasciateli riposare per circa una mezz'ora, in modo che si compattino bene.
A questo punto serviteli e assaporateli nel contrasto di sapori, di consistenze e nell'insolita forma.
Due caratteri che si trovano e si sostengono, regalando al palato giochi di antagonismo perfetti.

Sfiziosi da presentare come aperitivo, sicuramente incuriosiranno i vostri commensali.
Sostituendo la feta con farina di soia, possono essere un ottimo aperitivo anche per gli amici vegani. Sicuramente ricchi di intenso sapore.
A voi l'assaggio.



abc

Frollini di riso al cocco: un assaggio, un’idea e il ritorno alle vecchie abitudini

Da tanto, troppo tempo, mancano biscotti nel vaso di vetro che arricchisce la mensola della cucina. La colazione ha perso mordente. Pigrizia? Stanchezza? Tempo? O forse quei biscottini biologici che porto a casa ogni volta in cui vado in visita da mammà mi giustificano? Di certo c'è che, alle ultime briciole nel sacchetto, ho iniziato a pensare: ora me li preparo io. Non attenderò una nuova fornitura: impasto.
E' una vita, ormai, che non lo faccio. E' ora di ricominciare. Ho messo a mollo la lecitina nell'acqua, pretesto per preparare la margarina e non potermi tirare indietro, e ho iniziato a pensare alle farine. La dispensa è generosa e ben assortita e ogni mio capriccio può essere soddisfatto degnamente. Impasto veloce, preparazione semplice e contestualizzazione..... da togliere il fiato. Ho assaggiato queste delizie con una composta di pomodori verdi, vecchio regalo a cui cercavo di dare un posto speciale. Sono finiti così, senza neanche rendermene conto, ma la loro dolcezza ha innescato nuovamente il meccanismo del faccio in casa e da oggi la colazione è nuovamente MIA!!

Ingredienti

200 g di farina Petra 5
150 g di farina di riso (io Alce Nero)
100 g di scaglie di cocco
5 g di lievito naturale bio per dolci
100 g di malto di riso
100 g di margarina
100 g di latte di cocco

Per prima cosa preparate la margarina, se decideste di farla in casa, come me, seguendo questo procedimento. Pesate e miscelate le farine al lievito e al cocco in scaglie. Sbattete, quindi, la margarina e il malto di riso con una frusta elettrica.
Aggiungete poca farina alla volta e impastate, incorporandola alla crema. Quando risulterà necessario, unite poco latte alla volta. Continuate fino a terminare gli ingredienti, impastando velocemente con le mani.
Date alla pasta la forma di un panetto, avvolgetelo in un foglio di pellicola trasparente e lasciatelo riposare in frigorifero per un'ora circa.
   Trascorso il tempo, infarinate una spianatoia, riprendete l'impasto e stendetelo, con un mattarello, in una sfoglia spessa circa mezzo centimetro (o comunque dello spessore di vostro gradimento. La prossima volta tenterò di farli più spessi).
Tagliatei biscotti della forma che preferite e sistemateli su una teglia coperta da carta forno. Sarà normale che, per la presenza delle scaglie di cocco, i bordi non risultino perfetti, ma è una partisolarità che non stona, neanche in cottura ^_^ Portate il forno alla temperatura di 175°
Quando sarà caldo, infornate i biscotti e cuoceteli per circa 20 minuti. Controllate che la cottura sia uniforme ed eventualmente girate la teglia a metà cottura.
Sfornate quando i biscotti saranno ben dorati, trasferiteli su una gratella e lasciateli raffreddare.
Una volta che saranno freddi potrete conservarli in un barattolo di vetro, o in una scatola di latta. Dureranno molti giorni.
A questo punto divertitevi a interpretarli come meglio desiderate: che sia in semplicità, oppure con del cioccolato (il cioccolato bianco trovo sia perfetto accanto al sapore del cocco, ma anche quello fondente, credetemi, non vi deluderà ^_^)., oppure con della confettura. A tal proposito ho trovato sfiziosissimo l'abbinamento con una confettura di pomodori verdi: dolce, delicata e di carattere al tempo stesso.
Finiti a mo' di pane e marmellata è davvero difficile, assaggiato il primo, resistere agli altri ^_^

Si faccia avanti chi pensa di poter resistere!!


abc

Gratin di zucchine e patate alle nocciole: lo sfodero delle forchette e la lotta all’ultima briciola

Il la me lo ha dato lei, qualche giorno fa, quando ci presentò una teglia di zucchine e patate al gratin che, solo a guardarla, faceva venire appetito. Ho avuto questo pensiero, come un chiodo fisso, per tutto il tempo in cui non sono riuscita a realizzarla. Poi..... è stata magia. Ovviamente la mia personalizzazione non ha atteso e, non appena ho immaginato questo piatto, ho sentito che il tocco croccante non sarebbe potuto mancare. Anzi, avrebbe reso particolare la crema delicata che avrebbe avvolto le verdure. Le patate sono quelle dell'orto di famiglia, e già vi avevo anticipato di come fossi felice di riacquisirle, saltuariamente, nella mia alimentazione, perché queste sono le patate di papà e sono belle (e buone) davvero. Non comprerò più patate, di questo sono certa, ma la rossa di papà è un piacere che non merita tentennamenti. Il risultato, come sempre accade nei miei piatti, è particolare e insolito, ma proprio per questo è decisamente intrigante. Non filano, no. Ma quella crosticina ti porta a grattare la pirofila cercando il sapore e la sfiziosità fin negli angolini. Grazie Marisa per l'ispirazione e..... sfoderate le forchette, che la lotta a chi si aggiudica l'ultima briciola abbia inizio!!

Ingredienti

2 patate rosse (le mie erano piccole)
1 zucchina piuttosto grande
150 g di fiocchi di latte allo yogurt
10 g di olive taggiasche
10 g di nocciole
parmigiano grattugiato
sale
pepe
olio evo

Pelate le patate, lavatele e tagliatele a fettine sottili, aiutandovi con una mandolina. Lasciatele a mollo in acqua per qualche minuto e poi trasferitele su un canovaccio pulito ad asciugare. Fate la stessa cosa con le zucchine, lasciandone da parte circa 70 g.
Portate ad ebollizione una pentola di acqua salata e bollite i 70 gi di zucchina, tagliata a tocchetti, fino a renderla morbida. Un avolta cotta, scolatela e, nella stessa acqua, sbollentate le fettine di verdura, in modo da intenerirle appena.
Trasferitele quindi in un piatto e lasciatele intiepidire.
Sistemate i tocchetti di zucchina in un bicchierone, insieme ai fiocchi di latte e al pepe. Frullate tutto fino a creare una crema omogenea.
Aggiungete ora le olive taggiasche e procedete ancora con il frullatore ad immersione, lasciandole piuttosto grossolane all'interno della crema.
Sgusciate le nocciole e pestatele in un mortaio. In questo modo rimarranno piuttosto spesse.
Diversamente schiacciatele con un peso (bicchiere, mattarello, o quant'altro): tritarle le renderebbe, a mio avviso, troppo fini.
Prendete una pirofila e ungetela bene alla base.
Sistemate le fettine di verdura alternando zucchine e patate.
Coprite le verdure con la crema di fiocchi di latte e olive, distribuendola omogeneamente su tutta la superficie. Cospargetela con le nocciole tritate.
Accendete il forno e portatelo a 200°.
Quando sarà in temperatura coprite la teglia con abbondante parmigiano grattugiato e infornate su un ripiano piuttosto alto.
Cuocete per 20 minuti circa, o comunque fino a quando la superficie sarà ben dorata e croccante.
A questo punto sfornate e lasciate riposare per un paio di minuti.
Sporzionate e servite (non vi sto dicendo di mangiare direttamente nella pirofila, ma sarebbe un bellissimo momento di condivisione ^_^ Solo un po' pericoloso per la temperatura della teglia!!!).

Delicato, leggero, avvolgente e saporito. Cosa potrei aggiungere? Provateci voi!!
E se la sola visione vi farà desiderare questo piatto, sarò felice di passare il testimone e di portare avanti la tradizione di Marisa!!
Attendo le vostre versioni ^_^

abc

Bignè di pomodorini ai pistacchi e bacche di Goji: il fresco appagante in uninsolito scorcio di sole

Non mi voglio illudere che oggi sia l'inizio dell'estate. Non voglio credere che il sole caldo e brillante che spacca l'azzurro intenso del cielo, questa mattina, possa battezzare i prossimi giorni della stagione. Semplicemente apprezzo questa meraviglia godendo della sua pienezza. Oggi. Non so come dire: io che meteropatica lo sono fin nel midollo, che senza sole mi si assopiscono anche le cellule delle piante dei piedi, non riesco proprio a lamentarmi di questa bizzarra nonestate. Semplicemente prendo ciò che arriva, come arriva, impiegando le energie che avrei speso a dire "macheppalle" a sfruttare al meglio le risorse. Oggi c'è il sole? E allora piatto fresco sia! Questi bigné sono assolutamente freschi, naturali, genuini, saporiti, leggeri e appaganti. Veloci da preparare, si gustano in un boccone. Intreccio di sapori, tra i miei preferiti. La farcia è impreziosita dalle favolose bacche di Goji, che ormai ho imparato ad integrare perfettamente nella mia alimentazione quotidiana. A volte in uno yogurt, con qualche gheriglio di noce spezzettato, oggi.... così!!

Ingredienti

12 pomodorini Pachino
100 g di ricotta vaccina fresca
20 g di rucola
2 g di pistacchi tostati non salati
8 g di bacche di Goji
sale

   Pulite i pistacchi e tritateli insieme alle bacche di Goji. Generalmente le utilizzo senza ammollo, in modo che diano consistenza senza bagnare troppo. Lasciateli piuttosto grossolani.
Uniteli alla ricotta e mescolate.
A questo punto lavate bene la rucola e asciugatela. Tritate anche questa e unitela alla crema appena preparata. Mescolate bene. Assaggiate ed aggiungete sale secondo il vostro gusto.
Lavate i pomodorini e asciugateli. Tagliateli a metà e sistemate le metà superiori, quelle del picciolo per intenderci, a faccia in giù in un piatto.
Farciteli, ciascuno con un cucchiaino di impasto alla ricotta. Copriteli con le rispettive metà, premeteli leggermente in modo da compattarli.
A questo punto potete servirli e gustarli subito, oppure potrete mantenerli al fresco fino a necessità ^_^
Di certo sono una preparazione che non teme l'attesa e che, anzi, possono aiutarvi nel caso abbiate bisogno di preparare con anticipo qualche sfiziosità.
Accompagnateli con dei crackers, magari fatti da voi (qui, qui, qui e qui qualche spunto ^_^), magari proponeteli con altre fresche verdure per completare una tavola estiva.

Di certo la loro delicatezza vi conquisterà e i sapori, perfettamente antagonisti, appagheranno il vostro palato.



abc

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