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Sandwich di ananas con bresaola e rucola: il piacere di azzardare sapori e di concedersi freschezza

Seppur ci siano giornate, di questa estate, in cui la tentazione sarebbe affrontare le temperature prepararando una bella zuppa fumante di cereali e legumi, ci sono giorni in cui ho davvero pochissima voglia di spadellare. Sono giorni in cui anche l'appetito latita e allora mi arrovello per trovare una strategia che possa permettermi di nutrire con piacere e freschezza il mio corpicino. Quella che vi presento oggi non è una vera e propria ricetta. E' solo un modo di interpretare e unire qualche ingrediente, senza trasformarlo, cuocerlo, frullarlo, mescolarlo e stravolgerlo. Quello che, per me, è stato un pranzo, può diventare uno sfiziosissimo aperitivo, magari sognando una cena tra amici sul terrazzo o un cocktail in riva al mare. Si prepara in un nanosecondo e delizia in semplicità. Vorreste davvero farvi scappare questa occasione?

Ingredienti

6 fettine di ananas fresco
12 fettine di bresaola di tacchino
1 mazzetto di rucola

Tagliate le fettine di ananas in modo che siano molto sottili. Pulitele dalla buccia e tagliatele in 4 spicchi.
Lavate la rucola e asciugatela bene. Prelevatene qualche fogliolina e posatela su una fettina di bresaola. Piegate in 4 la bresaola e posizionatela tra due quarti di ananas.
Procedete fino alla fine degli ingredienti.
Sistemate gli spicchi su un piatto e servite.
Le varianti possono essere infinite. Io ho usato la bresaola di tacchino perché la trovo leggera e gustosa. Non ho condito la rucola, ma potreste impreziosirla con gocce di aceto balsamico, con peperoncino, nocciole tritate e semi di sesamo.
Potreste addirittura spolverizzare le fettine di ananas con dello zenzero, o della cannella (io sono quella dagli abbinamenti bizzarri, ma credetemi, ne vale la pena).
Mettete due stuzzichini in tavola, un buon bicchiere di vino fresco e godetene l'intensità di sapori.

E poi godetevi il tempo libero che vi rimane ^_^

abc

Caviale di melanzana: il lungo percorso verso la scoperta e una nuova conquista

La melanzana è quell'ortaggio che ho imparato a scoprire (e ad apprezzare) nel tempo. La curiosità di sezionarla e darle un'interpretazione mi ha portato a scoprirne versatilità e intensità. Ho imparato ad approcciarmici lasciando che quel senso di fastidio sul palato non si intromettesse più. Ho imparato a conoscerla e a lavorarla esaltandone le caratteristiche prestigiose. Ho imparato a trasformarla in qualcosa di insolito e nuovo, almeno per i miei canoni. E mi sono abbandonata al piacere di lavorarla su consiglio. Avevo sentito parlare, e visto più volte, del caviale di melanzana. Mai, però, mi ero lasciata realmente prendere. Il tempo di lavorazione mi ha sempre frenato. Poi un passaggio, in visita dalla grande Emanuela, e il rapimento: il suo caviale, così fresco, leggero, semplice e intenso non mi ha lasciato vie di fuga. Quella melanzana attendeva questa fine ^_^
Ho adattato i sapori in base alle mie esigenze e ai miei gusti e via.... il gioco è stato presto fatto. Nel suo bel vasetto è durato pochi giorni, in attesa di qualche preparazione, finendo spesso ad accompagnare verdure crude, direttamente su un cucchiaino. Come sempre Emanuela è certezza di successo e questa volta portarla nella mia cucina è stata una vera magia!!

Ingredienti

1 melanzana viola
5 foglie di basilico fresco
10 g di semi di zucca
20 g di olive taggiasche
   10 g di capperi sotto sale
sale
pepe
noce moscata

Lavate la melanzana e asciugatela. Tagliatela a metà nel senso della lunghezza e adagiatela su una teglia. Bucherellatela con i rebbi di una forchetta, cospargetela con il sale, il pepe, la noce moscata e le foglie di basilico spezzettate.
Chiudetela nuovamente e avvolgetela in un foglio di alluminio, in modo che rimanga ben compatta. Portate il forno a 200° e cuocetela per 1 ora.
Nel frattempo ammollate i capperi e sciacquateli. Uniteli ai semi di zucca e alle olive. Tritateli con una mezzaluna fino a renderli piuttosto fini.
   Quando la melanzana sarà cotta, sfornatela e lasciatela raffreddare nel suo cartoccio. Quindi apritela e, aiutandovi con un cucchiaio, togliete tutta la polpa.
Tritatela con la mezzaluna, lasciandola piuttosto spessa.
Unitela al trito di semi di zucca, capperi e olive e mescolate, in modo da rendere la crema del tutto uniforme.
Versatela in un barattolino, chiudetelo e lasciate che tutto insaporisca e si amalgami per almeno un'intera notte. Io l'ho lasciato una giornata, gustandolo il giorno dopo quello della preparazione.
A voi l'imbarazzo della scelta e la fantasia. E' deliziosissimo da gustare su un pezzo di pane, ma è anche un'ottima base per diverse preparazioni. Vi darò un'idea tra qualche giorno.
Avvolgente e intenso, il sapore di questo caviale vi conquisterà all'istante.

Vale la pena dedicargli il tempo di preparazione che richiede!!


abc

Torta di semolino di riso al pistacchio con crema all’ananas e cocco: l’insolito che diventa costante

Arriverà il giorno in cui dal mio forno uscirà una torta normale. Forse. Non riesco a seguire una ricetta, sono sempre alla ricerca di qualcosa di nuovo, di mio. Allora metto insieme, sperimento, assaggio e condivido. Sì, perché questa torta è nata dal piacere di portare qualcosa di mio ad una cara amica. Direi una sorella. La mia sorellina. Per lunghi mesi i nostri impegni ci hanno tenuto distanti, ma finalmente le nostre strade ci hanno concesso una serata come ai vecchi tempi, in cui solo noi e il nostro sushi sono i protagonisti. E la mia torta. Che protagonista non è, ma una parte fondamentale la interpreta. La torta di semolino mi è sempre piaciuta. Mi piace il semolino in sé, mi piace la sua consistenza, mi piace la sua delicatezza. Dopo aver scoperto il semolino di riso, di cui vi parlai in occasione di questi bocconcini, ho iniziato ad utilizzarlo al posto di quello di grano duro, in modo da poter dimostrare che l'intolleranza al glutine spesso è meno problematica di quanto possa sembrare. Questo è un dolce interamente gluten free. Peraltro è anche dietetico (davvero??): la crema è a base di pura frutta, non ho aggiunto zucchero e di grassi.... neanche l'ombra, se non fosse per quella manciata di pistacchi che donano la loro porzione di grassi salutari. Il cocco? Solo una chicca ^_^

Ingredienti

Per la torta
550 ml di latte di cocco
110 g di semolino di riso
25 g di malto di riso
40 g di pistacchi tostati non salati
35 g di cocco in scaglie
2 uova
1/2 limone non trattato - scorza grattugiata

Per la crema all'ananas
300 g di ananas fresco
100 g di latte di cocco
35 g di farina di riso
2 g di agar agar

Portate ad ebollizione il latte di riso, nel quale scioglierete il malto di riso, insieme alla scorza del limone grattugiata.
Nel frattempo pesate il semolino di riso e, quando il latte avrà raggiunto l'ebollizione, abbassate la fiamma e versatelo a pioggia, mescolando con una frusta.
   Continuate a cuocere il semolino per circa 4 o 5 minuti, mescolando continuamente. Quando sarà trascorso questo tempo, spegnete la fiamma e lasciatelo intiepidire.
Nel frattempo sgusciate i pistacchi e puliteli dalle pellicine. Pestateli in un mortaio, in modo da avere una granella non troppo fine. Teneteli da parte.
Separate i tuorli dagli albumi: mettete gli albumi in una ciotola, che lascerete momentaneamente in frigorifero, e unite i tuorli al semolino. Mescolate fino ad incorporarli completamente e a creare una crema perfettamente omogenea.
A questo punto unite alla crema di semolino i pistacchi pestati e il cocco in scaglie. Mescolate accuratamente e tenete da parte.
Accendete il forno e portatelo alla temperatura di 190°.
Con una frusta elettrica montate gli albumi a neve fermissima.
Quando sarà bello compatto (io non ho aggiunto né sale, né succo di limone, ma fate secondo le vostre abitudini), unitelo al semolino.
Con una spatola in silicone amalgamatelo, mescolando dal basso verso l'alto. Procedete con delicatezza, in modo da non smontare la neve, ma con accuratezza in odo da rendere tutto perfettamente omogeneo.
Rivestite una teglia con carta forno (io ho usato uno stampo dal diametro di 20 cm (più 3 ciambelline in silicone, perché la prova assaggio va sempre fatta!!).
Verate il composto all'interno della teglia e livellatelo in superficie.
Infornatelo quando il forno avrà raggiunto la temperatura e procedete con la cottura per circa 50 minuti (a me c'è voluta 1 ora, ma il mio forno è un po' pigro ^_^).
Quando sarà sufficientemente compatta sfornatela e lasciatela raffreddare.
Confesso che la ciambellina è rimasta molto sfiziosa da assaggiare: potrebbe essere un prossimo formato di cottura ^_^
Occupatevi, ora, della crema di ananas per la copertura.
Pulite l'ananas e tagliatelo a tocchetti. Mettetelo in un pentolino capiente, insieme al latte di cocco, e portate tutto ad ebollizione. Abbassate la fiamma e lasciate ammorbidire tutto per un paio di minuti.
Nel frattempo pesate la farina di riso e unitevi l'agar agar (diversamente potrete fare ammollare un foglio di colla di pesce nel latte di cocco prima della cottura dell'ananas).
Togliete per un attimo l'ananas dal fuoco e passatela con un frullatore ad immersione, fino ad ottenere una crema piuttosto liscia. Stemperate il mix di farina di riso e agar agar con poco liquido alla volta e mescolate bene fino a quando i due composti saranno completamente uniti.
Lasciate bollire per un paio di minuti, sul fuoco dolce, sempre mescolando, quindi spegnete la fiamma e lasciate intiepidire. Noterete subito come si addensa.
Riprendete ora la vostra torta, estraetela dalla teglia e capovolgetela su un piatto. Fate attenzione a rimuovere la carta forno, poiché rimarrà molto morbida e tenderà a rompersi.
Versateci sopra abbondante crema e distribuitela, con una spatola, su tutta la superficie, compresi i bordi laterali. La consistenza della crema, che inizierà a rapprendersi, vi renderà facile questa operazione.
Ora copritela con il cocco in scaglie, cercando di distribuirlo in maniera uniforme.
Ponete la torta in frigo e lasciatela riposare per un paio di ore. In questo modo acquisirà compattezza e gli aromi si armonizzeranno, creando un'avvolgente abbraccio di sapore sul palato.

Non vi rimane, ora, che tagliarla e servirla.
Se vi fosse avanzata un po' di crema, sarà gradevole gustarla insieme alla torta stessa.

Delicata, insolita e curiosa. Non la solita torta, ma qualcosa di speciale. Consiglio solo di aumentare la quantità di malto (o di aggiungere una parte di zucchero, preferibilmente di canna) a chi il dolce lo preferisce.... veramente dolce ^_^


abc

Tris di verdure croccanti al forno: l’intenso piacere del semplice e del vero

Voglia di semplicità. Che non vuol dire banalità. Spesso nella semplicità si nascondono i sapori autentici, che deliziano e soddisfano.
Ricordate quando vi parlai della mia prima volta con i germogli di soia? Ve li presentai in questa zuppa. Rapita da un sapore nuovo e sfizioso, ho voluto testarne altre forme. Non ho scoperto grandi mondi, con questo contorno, non ho inventato niente di geniale. Ho solo portato in tavola genuinità, in una veste intrigante. Due verdure al forno sono veloci e semplici da preparare. Sono un perfetto centrotavola dal quale attingere direttamente con le mani (NON SI FA!! ^_^), creando una piacevole atmosfera di aggregazione e convivialità. E sono sane, salutari e leggere. Perché non includere, quindi, anche i germoglietti? Una piacevolissima scoperta, un tocco diverso ad un classico contorno di verdura.  Le ho presentate ad una cena tra amici e.... sono state apprezzate ^_^
I germogli di soia entrano di diritto nella mia lista dei must have.

Ingredienti

4 carote
2 zucchine
100 g di germogli di soia
farina di riso impalpabile
olio
sale

Pulite le carote e le zucchine e tagliatele a bastoncini. Lavate i germogli di soia. Sbollentate tutta la verdura, separatamente, per pochi istanti in acqua salata, fino a farla appena ammorbidire. Gettatela in acqua gelata per fermare la cottura e poi trasferitela su un canovaccio pulito, sempre separatamente, affinché asciughino leggermente.
Infarinate un tipo di verdura alla volta, fatela saltare in un colino affinchè perda la farina in eccedenza e sistematela su una placca coperta da carta forno e leggermente unta con olio evo.
Irrorate con un filo di olio e infornate a 200°. Dopo una decina di minuti estraete la teglia e smuovete le verdure. Infornate nuovamente e procedete per altri 10 minuti con la cottura, fino a quando la verdura diventerà croccante e dorata.
Sfornate, salate immediatamente, mescolate le verdure e lasciatele intiepidire.
Potrete mantenere le verdure al caldo in un vassoio fino al momento di servirle.

Abbiate cura di infarinare la verdura un attimo prima di infornarla, diversamente la farina si trasformerà in collante. Un occhio particolare abbiatelo per i germogli: a meno che non vogliate ottenere una ragnatela, seguite questo piccolo consiglio.

Preparate le dita e.... servitevi!!abc

Frittata dolce (senza uova) di frutta e pistacchi: viaggio panoramico tra consapevoli necessità

Folle, irrecuperabile, indomabile salutista. Non mi arrendo all'ovvio, non rincorro le certezze. Mi misuro, sperimento, scavalco i limiti e imparo. Non la chiamo torta, non la chiamo schiacciata. La chiamo frittata, seppur di fritto non abbia nulla. Ma è cotta in padella e la chiamo così. Frutta pura. In ogni forma. Fruttosa la dolcezza, fruttosa la consistenza, fruttoso il profumo  e fruttose le propretà. Un concentrato di genuina bontà e di insolita fragranza. E quel tocco in più, il mio. L'amore spropositato per quei frutti verdi, croccanti, dal sapore pieno. Polpa e croccantezza insieme. Niente di fotogenico, niente di alta pasticceria (io??? Ma quando???), ma una gradevole sensazione di aver raggiunto un altro piccolo traguardo. Lo zucchero entra sempre meno nella mia cucina e i grassi si riducono notevolmente. Il sapore no, quello rimane e delizia. A modo suo, con il suo carattere.

Ingredienti

240 g di polpa di mela (io Granny Smith)
160 g di prugne
200 g di yogurt al pistacchio
55 g di pistacchi tostati non salati
1 limone bio (succo e scorza)
230 g di farina integrale
30 g di zucchero di canna integrale grezzo
7 g di polvere lievitante bio
1 pizzico di sale
olio per ungere

Lavate le prugne, tagliatele a metà, eliminate il nocciolo e mettetele in una terrina. Lavate il limone, grattugiate la scorza e unitela alle prugne, insieme al succo del limone stesso. Lasciatele marinare per almno un paio di ore.
Pulite i pistacchi e tritateli non troppo finemente, insieme allo zucchero di canna. Teneteli da parte.
Sbucciate ora le mele e pulitele dal torsolo. Tagliatela a pezzi e tritatela finemente. Aggiungete lo yogurt e mescolate fino ad ottenere un composto omogeneo.
Mescolate la farina con la polvere lievitante e tenetela pronta per l'utilizzo.
Trascorso il tempo di marinatura delle prugne scaldate una padella. Ungetela con un foglio di carta assorbente impregnato di olio.
Sistemate le prugne con la polpa a contatto della padella e fatele caramellare una decina di minuti a fuoco medio, con il succo del limone. Dovranno ammorbidirsi e dovrà crearsi uno sciroppo denso. Abbassate la fiamma e fate consumare leggermente.
Aggiungete alla polpa della mela un po' di farina alla volta, incorporandola con una spatola. Per ultimo unite il pizzico di sale e il trito di pistacchi. Amalgamate tutto perfettamente.
Versate quindi il composto in padella, sopra le prugne.
   Livellate tutto con una spatola, cercando di ditribuire l'impasto uniformemente. Coprite la padella con un coperchio e cuocete a fiamma medio bassa, per circa 30 minuti. Quando vedrete che si sarà rappreso aiutatevi con una spatola e girate la frittata dal lato opposto.
Cuocetela ancora per una decina di minuti, sempre a fuoco medio basso. Quindi spegnete il fuoco e trasferite la torta su un piatto.
Lasciatela intiepidire, poi procedete al taglio.

E' intensa e avvolgente da calda, è appagante da fredda. Può essere rivisitata, magari tagliata a quadrotti e passata nella farina di pistacchio, o nel cocco in scaglie. Può essere farcita con della marmellata e, per i più golosi, del travolgente cioccolato bianco non potrà mancare.

Non lasciatevi fuggire la sua intensità e coccolatevi di genuina bontà!!

abc

Insalata di spinacino fresco su croccante d’ananas alle nocciole: strategia o necessità?

Vi garantisco che la mia non è una redenzione e che non sto attuando una politica "assaggio fino alla conversione". L'ananas continua a piacermi a piccole dosi, salvo che sia cotta. Effettivamente qui la presento.... cotta. E salata. E sfiziosa, come piace a me ^_^
Il fatto è che l'anans la concepisco solo fresca e le ananas per i single, la terra non le produce ancora. Voglio dire: hanno provato con le angurie baby, ma l'ananas la trovo ancora e soltanto in scala 1:1. E cosa posso fare, se non fantasticare sui più bizzarri modi di presentarla, per riuscire ad arrivare al fondo senza sprecarne un solo grammo e non rimanerne nauseata? Perché non riesco proprio a pensare di tagliarmi una fettina di ananas per soddisfare il desiderio di frutta. Proprio non ci riesco!! Che poi il taglio è fondamentale: non presentatemi un'ananas tagliata a spicchi, che ve la lascio lì. L'ananas io la taglio a fettine circolari. E solo così la assaporo. Pazza, sì lo so. Ma ognuno avrà poi le sue fisse? [Papà non te la ridere, che ti vedo....]. In ogni caso armatevi di pazienza, perché la preparazione di questo piatto (dalle foto lo vedrete) mi ha permesso di arrivare ben (o soltanto) ad un terzo del frutto stesso. Avremo ancora due terzi di storia da raccontarci ^_^

Ingredienti

20 g di pane raffermo (io ho utilizzato il mio)
30 g di nocciole (sempre quelle dell'orto di casa)
60 g di bresaola
7 g di bacche di Goji
7 g di semi di zucca
1 mazzetto di spinacini freschi
4 fette di ananas (tonde ^_^)
olio evo
sale

Tagliate le fette di ananas dello spessore di circa un paio di centimetri (ma anche meno). Pulitele dalla buccia e tenetele da parte.
Tritate il pane insieme alle nocciole (se voleste potrete aggiungre sapori, come il rosmarino fresco). Lavorate a più riprese, in modo che rimanga tutto farinoso e non diventi una pasta grumosa per via dell'olio sprigionato dalle nocciole e dai semi.
Versate il trito su un foglio e impanate le fettine di ananas, premendo sufficientemente per fare aderire il trito, ma non troppo: il succo sprigionato verrebbe assorbito dalla panatura e rimarrebbe troppo spessa.
Scaldate molto bene una padella con un po' di olio e rosolate a fiamma viva le fettine di ananas. Lasciatele qualche minuto, prima di girarle dalla parte opposta. Dovrà formarsi una crosticina dorata. Salatele a piacere. Togliete l'ananas croccante dal fuoco e tenetela da parte.
Lavate gli spinacini e asciugateli delicatamente. Spezzettateli in una terrina, unite le bacche di Goji e i semi di zucca e condite con un filo di olio e un pizzico di sale.
Tagliate a striscioline la bresaola, unitela all'insalata e mescolate delicatamente tutto.
Sistemate le fette di ananas su un piatto da portata. Su ciascuna fetta adagiate un po' dell'insalata preparata. Se dovesse esservi avanzata della panatura, distribuitela sopra. Servite il piatto e gustatelo.

Il motivo per cui non ho voluto aggiungere aromi alla panatura è perché avrebbero distolto l'attenzione dal sapore base degli ingredienti. La crosticina croccante delle nocciole non fa perdere il sapore dell'ananas, ma lo attenua senza disturbarlo.
La dolcezza del frutto avvolge e incontra quella delle bacche e dà carattere allo spinacino. La bresaola spezza questa alleanza creando, con la consistenza dei semi di zucca, un contrasto di tutto rispetto.
  
Quando anche voi avrete terminato la critica dell'assaggio, lasciatevi andare ai restanti bocconi, perché fino all'ultimo, questo piatto, vi terrà incollati alla sedia e vi conquisterà di piacere!!

Piatto unico, fresco ed estivo, o semplice aperitivo per una cena tra amici. A voi la scelta!!

abc

Zuppa di ceci neri e germogli di soia: piccole grandi digressioni di una stagione che non convince

Davanti a quella vaschetta non ho saputo resistere. Dentro di me si è acceso un sorriso radioso, in parte curioso, in parte scettico. E se non ne fossi all'altezza? Ogni volta in cui mi aproccio ad un nuovo ingrediente parte questa sfida tra le due parti di me: l'impavida e la ragionevole. Chissà perché vince quasi sempre l'impavida ^_^
Avete idea di quante cose si possano fare con 150 grammi di germogli di soia? Beh, io vi presenterò, al momento, solo due versioni dei piatti che ho preparato, ma di certo posso dire che non ne farò mai più a meno. Certo mai avrei immaginato che potessi deliziarmene contestualizzandoli in un piatto così autunnale (non tanto per le zucchine, anche se ormai si trovano, nostro malgrado, tutto l'anno, quanto per la zuppa di per sé). Ma tant'è che la casa è buia, mentre scrivo, e fuori si fatica a vedere il bosco, dall'intensità della pioggia. E, forse, sì, questa è anche grandine. La maglia a maniche lunghe copre la canotta e le finestre sono chiuse. Voi chiamatela pure estate, che io mi preparo una bella e calda zuppa!!

Ingredienti

2 manciate di ceci neri
50 g di germogli di soia
1 finocchio (le foglie esterne)
1 zucchina
2 rametti di rosmarino
peperoncino
1/2 l di acqua (oltre a quella per l'ammollo dei ceci)
sale

Mettete i ceci secchi in una ciotola e copriteli con acqua. Lasciateli ammorbidire per 24 ore, cambiando l'acqua un paio di volte. Trasferiteli, quindi, in un pentolino e lateli bollire, a fiamma bassa, per circa 2 ore, aggiungendo un tametto di rosmarino e, solo a fine cottura, del sale a piacere.
Tagliate le zucchine a julienne e lavate i germogli di soia. Pulite le foglie esterne di un finocchio, tagliatele a fettine sottili e fatele bollire in 1/2 litro di acqua, con del sale e del peperoncino.
Quando saranno morbide, unite un cucchiaio di ceci bolliti e passate tutto con il frullatore ad immersione, fino a quando avrete ottenuto una crema molto liquida e omogenea.
Unite i germogli di soia e fateli cuocere per circa 10 minuti. A questo punto aggiungete le zucchine a julienne e i ceci scolati e procedete per altrettanto tempo. Assaggiate per verificare la sapidità ed eventualmente correggete di sale.
Quando sarà pronta spegnete la fiamma e sporzionate in ciotoline. Servite subito, molto calda.
L'insieme di sapori, tra finocchio, peperoncino e ceci avvolgerà la ricchezza dei germogli e delle zucchine e renderà intensa e preziosa questa insolita zuppa estiva.

Si mantiene anche il giorno seguente, per cui non abbiate fretta di finirla ^_^ In questo modo ho potuto deliziare anche la mia mamma!! Che, lo confesso, non si capacita di questa mia costanza (ed esuberanza) ai fornelli!!

Ma lei assaggia e io non mi risparmio di sperimentare ^_^abc

Miglio alla curcuma con asparagi e mirtilli: la ricerca di certezze nell’incontro con la realtà

Tempo. La gestione del tempo. L'organizzazione del tempo. Tempo che passa. Tempo che si ferma. Tempo che schiarisce le idee. Tempo che confonde. Tempo che conferma. Tempo che manca. Tempo che consuma. Attimi. Luce, buio.
Cambiano direzione in un momento. Priorità. Attenzioni. Metto da parte tutto, per l'essenziale. Si spostano le prospettive. Non io..... non a me. Urlo di straziante incredulità. Spunto di riflessione. Richiamo al confronto con se stessi. Non è questa, forse, l'esistenza? Trovare in ogni particolare uno stimolo alla crescita. Il cambiamento. Quello che destabilizza, ma che fortifica. Niente è fermo. Niente torna come prima. Consapevolezza. Questa dolorosa presenza che arriva, inevitabile. Ci provo, a trovare nuovamente le mie certezze in una quotidianità. Ma le sensazioni cambiano ogni giorno e ogni giorno cerco di scoprirmi, di conoscermi, di ricostruirmi. Cucino, sporco, fotografo, scrivo, appunto, correggo, assaggio, condivido. Fatico. Tutto è.... troppo. Tutto è nuovo.

Ingredienti

35 g di miglio
60 g di asparagi
10 g di semi di zucca
15 g di mirtilli essiccati
10 g di parmigiano
1/2 cucchiaino di curcuma
olio evo
sale

Cuocere al vapore gli asparagi e teneteli da parte.
Sciacquate il miglio sotto un getto di acqua corrente e fatelo cuocere in acqua, pari al doppio del suo volume, nella quale scioglierete la curcuma. A fine cottura aggiungete il sale a piacere, spegnete il fuoco e lasciatelo riposare coperto.
   Pesate i mirtilli e i semi di zucca. Eliminate le code degli asparagi e tenetele da parte. Tagliate a rondelle le punte e fatele saltare in padella con un po' di olio evo.
Aggiungete, dopo qualche minuto, i mirtilli e i semi. Lasciate insaporire e unite del sale a piacere. Nel frattempo il miglio sarà pronto e potrete versarlo in padella. Mescolate bene e lasciate sul fuoco a fiamma molto bassa.
Nel frattempo tritate le code degli asparagi con il parmigiano. Io mi sono servita di una mezzaluna per non creare una crema, ma per lasciare piuttosto spesso il composto.
Unitelo al miglio condito e mescolate. Fate amalgamare bene tutto e lasciate che il condimento crei una crema attorno al miglio stesso.
A questo punto servite e gustate ben caldo. A piacere potrete aromatizzare il piatto: trovo che un po' di scorzetta grattugiata di limone o di arancia possa completare perfettamente l'incontro di sapori.
Preziose le proprietà nutritive di ciascun ingrediente. Piacevole il sapore che ci regala al palato.
E' un piatto completo, gustoso, leggero e sfizioso.

Frutta e verdura si legano magicamente e mettono in risalto sapori stuzzicanti.

Una coccola irrinunciabile!!


abc

Zucchine marinate alla liquirizia: l’imprevendibilità degli eventi in una corsa contro il tempo

"Tu li mangi gli sgombri?". Le mie trasferte torinesi, nella terra di origine, sono sempre caratterizzate dal rito dell'approvigionamento che mi vede carica, quando più e quando meno, di generi diversi di alimenti. Tutti autoprodotti, che siano conserve o prodotti freschi dell'orto dei miei genitori. Al massimo qualche pacco di caffè. Ma lo sgombro, questo davvero mi ha spiazzato. Guardo confusa mia mamma in attesa che la sua domanda abbia un seguito, che possa fare chiarezza. E, lei non mi delude mai, eccola giungere. "Avevamo appena preso due vasetti di filetti di sgombro sott'olio. Mangi anche le alici? Perché le mangiava solo papà.... e non so cosa farmene". Beh, inutile dire che quel poco che ancora riusciva a mangiare mio padre era scelto e di qualità. Quei filetti di sgombro sono signori filetti e sì, cara mamma, li mangio davvero voletieri ^_^ Anche le alici, eh!!?? E tu, caro papocchio, non te la ridere troppo: in fondo c'è da spartire l'eredità che ci hai lasciato in dispensa, ahahahahahah. Chissà perché, però, quei biscottini che hai voluto a tutti i costi e che non sei riuscito ad assaggiare sono rimasti a casa ^_^ Mamma golosa?
In ogni caso eccomi tornata, con il mio bottino, a riprendere la normale quotidianità. La trasferta, che da tre giorni pianificati si è protratta a dieci, ha messo in subbuglio le mie rimanenze di verdura. Urgente la necessità di far fuori il salvabile e..... non sono forse perfette delle meravigliose zucchine "simil carpione" con quegli sgombri? Lo so, sono ancora ben lontana dall'idea di vera cucina, ma la verdura in questa stagione (e in questo periodo) è l'unica cosa che scende volentieri ^_^
Se poi la vivacizziamo con il tocco insolito, beh, qualcosa di Cuocherelloso non può che rassicurare.

Ingredienti

4 zucchine
1 scalogno
2 cucchiaini di farina di riso impalpabile
2 cucchiaini di salsa di soia
1 cucchiaino di olio evo + q.b.
6 cucchiaini di aceto di vino bianco
6 cucchiaini di acqua
1/2 cucchiaino di liquirizia in polvere
sale
pepe
noce moscata

Lavate, mondate e asciugate le zucchine. Tagliatele a bastoncini linghi circa 5 centimetri. Fate scaldate un po' di olio evo in una padella e fate imbiondire lo scalogno affettato sottilmente.
Unite le zucchine. Salate e aggiungete pepe e noce moscata a piacere. Fatele saltare a fiamma viva per qualche minuto, poi abbassate leggermente il fuoco e procedee la cottura per una decina di minuti circa. Dovranno cuocere, ma non ammorbidire troppo.
Nel frattempo mescolate in un piccolo recipiente la farina di riso con la liquirizia, cercando di sciogliere tutti i grumi.
   Unite l'olio, l'acqua, la salsa di soia e l'aceto bianco. Mescolate fino ad ottenere una crema omogenea, non troppo densa.
Versatela sulle zucchine, mescolate bene e coprite la pentola. Abbassate la fiamma e lasciatele insaporire per cinque minuti. Se dovesse rapprendersi troppo, unite un po' di emulsione di acqua e olio. Spegnete il fuoco e lasciatele riposare fino al completo raffreddamento. In questo modo la marinatura impregnerà bene la verdura.
Potrete preparare il piatto la sera prima e servirle il giorno seguente. Conservatele in frigorifero: fresche e saporite sapranno deliziarvi.
Accompagnatele a qualsiasi cosa desideriate. Inutile dire che lo sgombro di papà si è sposato alla perfezione a questi sapori.
Ironia della sorte papà, dai tempi in cui l'orto ne regalava in quantità industriali, non nutriva più questa grande simpatia per le zucchine ^_^ Ma sono certa che ora le apprezzerà anche lui, anche in queste versioni particolari e aromatizzate, cui lui solitamente era poco propenso ^_^
Una figlia davvero troppo particolare per lui, così tradizionalista!! Ma l'assaggio, ora, lo desterà ; ))abc

Insalata di spinaci con ananas e fragole: esserci con i colori, con la vivacità e con la consueta consapevolezza

Come spesso accade, era da molto tempo che avvertivo in testa un ronzio continuo e insistente. Credo che la mia cocciutaggine arrivi proprio da questo: non lascio mai passare stimoli e curiosità senza avere assorbito quanto di nuovo possano darmi. Per me è di vitale importanza confrontarmi con situazioni nuove e, soprattutto, uscirne arricchita.
Spinaci e fragole. Ecco, loro. Non so perché, ma il mio palato suggeriva questo accostamento. L'ananas è seguita a ruota. Ananas e spinaci. Ma immaginate? Contrasti di sapori come questi potrebbero rendere sfizioso anche un piatto estivo veloce!! Mettere tutto insieme è stato davvero irresistibile. L'aggiunta delle noci è stata una scelta di sostanza, oltre che di sapore. Preziosi i suoi elementi, mantengono la leggerezza del piatto e lo completano. In semplicità. Ho leggermente scottato gli spinaci solo perché non erano sufficientemente teneri da utilizzare freschi, ma credo proprio che la bella foglia cruda possa amplificare il piacere di questa insalata.
Vi lascio questi colori, vivi, accesi, pieni di allegria. Vi lascio la mia immancabile impronta salutista. Vi lascio assaporare con estrema tranquillità questo piatto. Vi lascio assaggiarlo, valutarlo, farlo vostro. Vi lascio con la certezza che per qualche giorno non riuscirò a tempestarvi con le mie stranezze cuocherellose ^_^ Ma mi prendo tutti i vostri abbracci, certa che mi daranno la forza necessaria per affrontare questa nuova settimana.

Ingredienti

2 cespi di spinaci
40 g di fragole
4 fettine di ananas fresco
10 g di gherigli di noci
succo di 1/2 limone
olio evo
sale

Pulite gli spinaci e lavateli accuratamente. Metteteli in una padella e fateli cuocere a fiamma bassa, coperti, per 5 minuti. Spegnete il fuoco e lasciate raffreddare.
Nel frattempo pulite le fettine di ananas e tagliatele in tanti piccoli spicchietti. Mettete tutto da parte.
Pulite, quindi, le fragole, lavatele e tagliatele a spicchi.
Adagiate una parte delle foglie di spinaci su un piatto, ben distese.
Copritele con una parte di ananas e con un po' di fragole. Procedete nuovamente con un nuovo strato. Spezzaettate i gherigli di noci sopra, in ultimo.
   Preparate ora un'emulsione con il succo di limone, l'olio e il sale.
Versatelo sull'insalata e servite.
Nulla di più semplice e veloce.
Arricchite l'insalata con del pepe o con spezie a piacere. Ci vedrei bene un po' di zenzero, ma, perché no, anche della cannella.

Arricchite occhi e palato, il piacere di alimentarsi in modo sano non è mai stato tanto semplice e gustoso!! Tanto da non avere bisogno di altro ^_^


abc

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