Quando una sana abitudine diventa quotidianità, quella che agli occhi di tutti parrebbe un'eccezione, una straordinarietà, ai tuoi occhi si trasforma, magicamente, in felicità. Quel tipo di felicità che ti fa stare bene, che ti fa pensare "allora è davvero possibile", "anche oggi me ne sono data dimostrazione". E continuo, non in una ricerca accanita del folle, dell'insolito, del bizzarro, ma nel quotidiano incastro di modi di essere e di volermi bene che emergono sempre più naturali. Scoprendo sapori nuovi, provando nuovi ingredienti, mettendo insieme gusti e tipologie di cottura diverse, dando fiducia a quegli amici di cucina da cui non potrei più prescindere. E creando qualcosa che sappia sempre stuzzicare l'appetito e che non risulti mai banale, o triste, o senza identità. Ecco cos'è oggi per me la cucina. Ecco cos'è per me l'alimentazione. Ed ecco cosa provo ogni volta che nomino lei, friggitrice ad aria calda, che mi concede il piacere di un pasto sfizioso senza appesantire il mio stomaco e il mio senso di colpa. Che poi uno voglia fare o meno una scelta più complessa, o meglio dire radicata, e approcciarsi ad un'etica vegana, questo è un di più. Oggi mi racconto, con i miei involtini in sfoglia di riso, in questa veste, lasciando piena libetà di provare i medesimi sapori in una versione decisamente più onnivora ^_^
Ingredienti
Per gli involtini
4 wrap di riso
200 g di spinacini freschi
40 g di formaggio vegano affumicato (ioVEG)
10 g di semi di zucca
1 cucchiaino di olio evo + q.b. per la cottura
paprika dolce
rosmarino in polvere (per me essiccato e tritato)
sale integrale
pepe
Per la salsa
45 g di avocado maturo
15 g di anacardi (ammollati per almeno 10 ore)
sale
paprika dolce
1/2 cucchiaino di spirulina
2 cucchiai di latte vegetale (per me di avena)
Bagnate un canovaccio e strizzatelo bene. Piegatelo su se stesso e inserite le i fogli di riso, in modo che si ammorbidiscano. Lasciateli riposare per circa mezz'ora.
Nel frattempo lavate gli spinati e cuoceteli al vapore. Non troppo. Strizzateli bene e conditeli, con olio, sale e pepe. Teneteli da parte.
Tritate le fettine di formaggio veg con i semi di zucca e la paprika, non troppo finemente.
Prendete un foglio di riso alla volta e posatelo su un ripiano in legno. Posizionate ad un'estremità un cucchiaio di spinaci, ponete sopra un cucchiaino abbondante di farcia vegana alla paprika, quindi procedete alla chiusura, piegando prima un'estremità, poi i due lati, quindi arrotolando tutto l'involtino fino al fondo del foglio di riso. Spennellateli con un po' di olio, se voleste potrete aromatizzarlo a piacere, e cuocete nella friggitrice ad aria calda (o in forno) per circa 20 minuti a 190° e per 10 minuti a 200°.
Nel frattempo occupatevi della crema.
Inserite in un boccale l'avocado a pezzi, gli anacardi, il sale, la paprika e la spirulina (prendete la sana abitudine di tenerne un vasetto in dispensa). Iniziate a frullare, aggiungendo poco latte alla volta, fino a quando la crema sarà liscia e morbida. Assaggiate ed eventualmente correggete con i sapori. Lasciatela riposare per qualche istante.
Quando gli involtini saranno pronti estraeteli dal cestello di cottura e impiattate.
Accompagnateli con la salsa, cospargete tutto con briciole di semi di zucca e godetene la meravigliosa travolgenza.
Croccanti all'esterno, fondenti e morbidi all'interno, delicati nei sapori, ma dal carattere forte. Leggeri, completi. Esattamente quello che mi aspetto da un pasto. Esattamente quello che serve al mio corpo per avere energia e forza. E poi..... vorreste dirmi come poter resistere?
abc
Ho tanti di quei sapori nell'archivio del mio palato, tutti figli di una stagione trascorsa "in sordina" a sperimentare, scoprire, conoscere, provare, che servirebbe un'altra estate per raccontarveli tutti.
Ma visto che non sono quella che segue dei canoni imposti, non sono una che anticipa i sapori autunnali se può ancora sentire traccia del calore estivo, che fatica a pensare all'uva fragola, o alle zucche, se ha ancora succose pesche da gustare e che, sostanzialmente, va sempre un po' contro corrente, beh, allora, vi racconto di questo incontro. Parrebbe un dolce, e da buona piemontese potrebbe anche essere possibile che lo sia. Ma dolce non è, perché piemontese lo sono dall'origine, ma folle lo sono in un modo più prorompente. Forte di quel generoso mazzo di rosmarino del vicino di casa (ma non gli dite che vale più di dieci rose) e incantata dal sapore di un formaggio veg, che ho anche provato e apprezzato in versione affumicata, mi sono lasciata trasportare dall'istinto ed ho provato questo connubio di sapori tra il dolce e il salato, il pungente e l'avvolgente, l'aromatico e il delicato che.... mi ha conquistato all'istante.
E allora sfruttate questa coda di stagione per chiudere in bellezza e darvi l'occasione di conoscere paradisi nuovi ^_^ Che ne vale sempre la pena!!
Ingredienti
4 pesche noci
60 g di formaggio veg (Io Veg)*
15 g di nocciole del Piemonte tostate
1 rametto di rosmarino fresco
sale rosa
noce moscata
peperoncino in polvere
olio evo q.b.
1 cucchiaino di lievito alimentare*
1 cucchiaino di mosto d'uva cotto
Lavate le pesche. Tagliatele a metà e separatele dal nocciolo. Scavatele leggermente, in modo da ricavare un incavo piuttosto capiente. Salatele leggermente all'interno e tenetele da parte.
Inserite nel bicchiere del tritatutto il formaggio, il rosmarino lavato e sfogliato, il sale e gli aromi, noce moscata e peperoncino, con le nocciole. Tritate piuttosto finemente, ma non troppo. Il croccante delle nocciole dovrà sentirsi. Nel caso in cui dovesse infastidirvi il rosmarino in pezzi, sminuzzatelo, prima, con una mezzaluna o a coltello.
Farcite le pesche con il composto appena ottenuto, quindi cospargete la superficie con il lievito alimentare, irrorate con un filo di olio evo e infornate, a 200°, per circa 20 minuti.
Controllate la cottura e fatele dorare bene in superficie senza farle ammorbidire troppo.
Quando saranno pronte sfornatele, cospargete un po' di mosto cotto e servite. Calde sono decisamente avvolgenti, ma anche fredde o leggermente tiepide sapranno farsi apprezzare.
Io le ho gustate come pasto, ma dal momento che, anche in questo, non faccio testo, ve le consiglio come stuzzicante antipasto. Fresco, sfizioso, sorprendente.
Pronti al taglio????
* Se la versione vegana non vi convincesse, o se foste curiosi di provare questi sapori con ingredienti più "classici", potrete sostituire il formaggio veg con un formaggio stagionato a pasta dura a piacere e il lievito alimentare con una grattugiata di parmigiano.abc
Ma visto che non sono quella che segue dei canoni imposti, non sono una che anticipa i sapori autunnali se può ancora sentire traccia del calore estivo, che fatica a pensare all'uva fragola, o alle zucche, se ha ancora succose pesche da gustare e che, sostanzialmente, va sempre un po' contro corrente, beh, allora, vi racconto di questo incontro. Parrebbe un dolce, e da buona piemontese potrebbe anche essere possibile che lo sia. Ma dolce non è, perché piemontese lo sono dall'origine, ma folle lo sono in un modo più prorompente. Forte di quel generoso mazzo di rosmarino del vicino di casa (ma non gli dite che vale più di dieci rose) e incantata dal sapore di un formaggio veg, che ho anche provato e apprezzato in versione affumicata, mi sono lasciata trasportare dall'istinto ed ho provato questo connubio di sapori tra il dolce e il salato, il pungente e l'avvolgente, l'aromatico e il delicato che.... mi ha conquistato all'istante.
E allora sfruttate questa coda di stagione per chiudere in bellezza e darvi l'occasione di conoscere paradisi nuovi ^_^ Che ne vale sempre la pena!!
Ingredienti
4 pesche noci
60 g di formaggio veg (Io Veg)*
15 g di nocciole del Piemonte tostate
1 rametto di rosmarino fresco
sale rosa
noce moscata
peperoncino in polvere
olio evo q.b.
1 cucchiaino di lievito alimentare*
1 cucchiaino di mosto d'uva cotto
Lavate le pesche. Tagliatele a metà e separatele dal nocciolo. Scavatele leggermente, in modo da ricavare un incavo piuttosto capiente. Salatele leggermente all'interno e tenetele da parte.
Inserite nel bicchiere del tritatutto il formaggio, il rosmarino lavato e sfogliato, il sale e gli aromi, noce moscata e peperoncino, con le nocciole. Tritate piuttosto finemente, ma non troppo. Il croccante delle nocciole dovrà sentirsi. Nel caso in cui dovesse infastidirvi il rosmarino in pezzi, sminuzzatelo, prima, con una mezzaluna o a coltello.
Farcite le pesche con il composto appena ottenuto, quindi cospargete la superficie con il lievito alimentare, irrorate con un filo di olio evo e infornate, a 200°, per circa 20 minuti.
Controllate la cottura e fatele dorare bene in superficie senza farle ammorbidire troppo.
Quando saranno pronte sfornatele, cospargete un po' di mosto cotto e servite. Calde sono decisamente avvolgenti, ma anche fredde o leggermente tiepide sapranno farsi apprezzare.
Io le ho gustate come pasto, ma dal momento che, anche in questo, non faccio testo, ve le consiglio come stuzzicante antipasto. Fresco, sfizioso, sorprendente.
Pronti al taglio????
* Se la versione vegana non vi convincesse, o se foste curiosi di provare questi sapori con ingredienti più "classici", potrete sostituire il formaggio veg con un formaggio stagionato a pasta dura a piacere e il lievito alimentare con una grattugiata di parmigiano.abc