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Fingers di daikon con crema di piselli e anima filante: coccole, capricci e piaceri in una scelta di consapevolezza

Metti inseme una debolezza, cui cedi a cadenze più o meno regolari (dipende dalla gestione della carenza affettiva), al desiderio di dare più forme possibili ad una nuova scoperta, e al piacere di contribuire ad un progetto in cui credi fermamente e che cerchi di sostenere al meglio. Aggiungi il piacere di sperimentare nuovi abbinamenti, il divertimento che certe sfide generano, e la volontà di portare in tavola qualcosa di sfizioso e leggero. Ecco, viene fuori proprio questo!
Il daikon, questa radice a me sconosciuta (fino a poco tempo fa): più lo guardo più ne traggo ispirazione. Particolare nel sapore, ma anche così leggero da essere elaborato e utilizzato in modi e con abbinamenti tra i più svariati. Questa volta, per dare spazio ad uno dei prodotti di stagione, ho voluto utilizzare i piselli, proponendo così una nuova ricettina per la raccolta l'Orto del bimbo intollerante, promossa da Manu e Lety. Un finger, che per me è stato un pasto completo, che mettesse insieme ingredienti salutari, leggerezza e sfiziosità. E la mia debolezza, quel cuore filante che è rappresentato dal Fontal, rigorosamente Nazionale ^_^ Siete pronti a cedere alla tentazione?

Con questa ricetta contribuisco alla raccolta del mese di maggio de


Ingredienti

1 sezione di Daiko (basteranno circa 5 centimetri)
sale nero di Cipro
1 cucchiaino di senape dolce
1 cucchiaino di olio evo
1 cucchiaino di insaporitore vegetale (per me autoprodotto)
80 g di piselli freschi
40 g di patate
50 g di Fontal Nazionale
parmigiano

Prelevate la parte di Daikon da utilizzare e sbucciatela. Mescolate la senape all'olio, al sale nero e all'insaporitore.
Coprite la circonferenza del Daikon, lasciando pulita la base. Avvolgete tutto in un foglio di pellicola trasparente e lasciate insaporire tutto per almeno 6 ore. Se voleste potrete preparare tutto anche il giorno prima.
Pulite e tagliate a dadini la patata, quindi fatela bollire in acqua salata insieme ai piselli fino a quando saranno entrambi perfettamente morbidi.
   Riprendete la radice di daikon, eliminate la pasta di senape e tenetela da parte. coprite la superficie insaporita con del sale nero e strofinate con le mani. A questo punto affettate finemente il daikon e sistemate le fettine su una placca da forno.
Passatele in forno, a 180°, fino a quando saranno diventate asciutte, quasi chips.
Tagliate il Fontal in cubotti, in egual numero dei dischi di daikon.
Frullate i piselli insieme alle patate (a piacere aggiungete un filo di olio), sistemate di sale se fosse necessario e, sempre a piacere, aggiungete sapori. Quando le chips saranno pronte estraetele dal forno e iniziate a comporre il vostri fingers.
Sistemate su ciascuna chips un cubetto di formaggio, quindi coprite tutto con un generoso cucchiaino di crema di piselli.
Coprite tutto con una generosa grattugiata di parmigiano, fate gratinare per pochi istanti in forno, quindi servite.

Potrete proporli su un piatto da portata o su cucchiaini singoli, in perfetto stile finger food. A voli la scelta.

Divertitevi a sorprendervi e a sorprendere i palati dei vostri ospiti! L'insieme di sapori e consistenze è di certo magico e insolito!



abc

Pancakes senza uova alla crema di fragole e menta: quando l’obiettivo è il sorriso di un bambino

Le strade facili non mi sono mai piaciute. Io amo le sfide. E spesso le sfide si superano per ‪tenacia e caparbietà. Laddove un piatto preveda l'utilizzo di un ingrediente che non rientri, per infiniti motivi, nella lista degli alimenti possibili, mi prodigo nell'elaborazione di strategie fino a trovare la giusta alternativa. E il risultato atteso e sperato, quando arriva, dà grandi soddisfazioni. Questa volta torno sull'iniziativa l'Orto del bimbo intollerante, inaugurato, per quanto mi riguarda, con la millefoglie di spinaci. Se io tolgo alimenti come burro, latte, zuccheri e farine raffinate per pure scelte salutiste, ci sono realtà in cui si agisce per necessità. Le intolleranze sono una realtà sempre più importante. Difficili da gestire nell'approccio, possono non rappresentare un vero ostacolo, se affrontate con allegria e sfizio. E quando queste intolleranze interessano i bambini, allegria e sfizio sono concetti chiave, quasi parole d'ordine.
Qualche giorno fa arriva lei, con la sua meravigliosa Cucina della Capra, importante spazio in cui trovo sempre meravigliosi suggerimenti. E lei mi piazza davanti questa miracolosa soluzione: acqua di cottura dei ceci come alternativa all'albume dell'uovo. Si monta a neve come neanche potreste immaginare. E così i ceci si confermano un perfetto alleato, e non solo in versione farina, per frittate e simili. Mi è bastato leggere le sue parole per mettermi all'opera. Tempo zero e i ceci bollivano in pentola. Sfida difficile, visto che pare sia più semplice raggiungere un perfetto risultato utilizzando l'acqua dei ceci in vasetto, ma io non amo l'acquisto di alimenti sotto conserva. E di certo non mi faccio spaventare dalle aggravanti. Al primo tentativo ho utilizzato il liquido appena ottenuto, semplicemente lasciato raffreddare. Risultato raggiunto, ma con qualche riserva: la neve non è fermissima, nonostante il tempo prolungato di lavoro della frusta. Passiamo al piano B. Lascio i ceci in ammollo per 24 ore e, una volta prelevati, lascio riposare il liquido per altre 48 ore. Questo passaggio conferisce al liquido una vischiosità tale da permettere una lavorazione ottimale. Il risultato è da togliere il fiato ^_^
Bambini ancora una volta felici e Cuocherellona ancora una volta soddisfatta. Una doppia vittoria ^_^

Con questa ricetta partecipo alla raccolta di maggio de
creata da Manu e Leti


Ingredienti

Per i pancakes
80 g di acqua di cottura dei ceci
60 g di acqua
7 g di semi di chia
15 g di malto di riso
1/2 cucchiaino di farina di limoni
20 g di farina di farro monococco
10 g di farina d'ozo integrale
1 pizzico di bicarbonato

Per la crema di fragole
10 fragole
1/4 di ananas fresco
10 foglie di menta

Lavate 8 fregole e tagliatele a pezzi. Mettetele in un pentolino insieme all'ananas tagliata in piccoli spicchietti. Portate tutto ad ebollizione. Una bolta raggiunto il bollore, abbassate la fiamma e cuocete per circa 15 minuti. Spegnete il fuoco, aggiungete le foglie di menta nìben lavate e passate tutto con un frullatore ad immersione, ottenendo una crema non troppo liscia. Tenete da parte fino a raffreddamento (potrete preparare questa salsa anche il giorno prima). In questo modo i sapori si armonizzeranno e la menta darà il suo tocco inconfondibile.
Mettete in ammollo i semi di chia nei 60 g di acqua. Lasciate riposare per almeno 15 minuti, o comunque fino a quando il liquido sarà diventato vischioso. Unitevi, ora, il malto di riso, le farine, la farina di limoni e il pizzico di bicaronato. Sbattete tutto con una frusta, fino ad ottenere un composto soffice e ben amalgamato.
   Tenete da parte. Prima di occuparvi della seconda parte della preparazione, metete un padellino a scaldare sul fuoco.
Prendete l'acqua dei ceci, che avrete preparato secondo le indicazioni date nell'introducione (diversamente utilizzate quella dei vasetti di vetro). Montatela a neve azionando una frusta e facendola lavorare per almeno 4 minuti. Vedrete che, con un po' di pazienza, il composto si trasformerà in una neve fittissima e compatta.
Versate la spuma sulla pastella preparata in precedenza e mescolate delicatamente con una spatola, dal basso verso l'alto.
Versatene un paio di cucchiai nella padella, leggermente unta. Fate cuocere la pastella per qualche minuto, quindi giratela e procedete con la cottura dall'altro lato.
Procedete fino a terminare la pastella. Con queste dosi mi sono venuti 4 pancakes di circa 10 cm di diametro.

Servitele con la crema di fragole e menta, appena scaldata per non andare in contrasto con i pancakes.

Aggiungete le due fragole tenute da parte, magari tagliate a fettine e gustateli! Insoliti, sfiziosi, inebrianti, avvolgenti e terribilmente leggeri, i vostri pancakes saranno una sana e travolgente coccola. La colazione non sarà mai stata tanto desiderata!

Il problema uova è presto risolto e senza la minima rinuncia!!!!
Sono certa che, con l'utilizzo di farine giuste, queste delizie possano trasformarsi anche come sfizioso dolce gluten free: non richiedono farine di forza, per cui avanti atutta, ce n'è per ogni esigenza!!


abc

Millefoglie di spinaci con farcitura di patate, feta e pistacchi: di sfide, dimostrazioni e piccole soddisfazioni

Per molti, nel mondo foodblog, io sono l'anti-social. Non partecipo agli eventi, non riesco mai a seguire contest. Incontro altre blogger solo quando mossa dall'istinto, non riesco a pianificare di esserci a quell'incontro. Ho i miei tempi, ho i miei stimoli. Mi piace condividere la folgorazione di un momento. Mi piace farmi conquistare da nuove scoperte e testare sempre sapori e tecniche un po' nuove, un po' inconvenzionali.
Questa volta, però, il lavoro tenace di coinvolgmento di due care amiche, Leti e Manu, mi ha convinto: leggo spinaci proprio quando nel carrello della spesa ci sono spinaci. E allora mi dico che sarebbe il caso di farmi venire qualche deliziosa idea, perché questa volta non voglio perdere l'occasione. E va bene che mi esorto a trovare una soluzione all'altezza, ma non è detto che l'ispirazione arrivi sotto esortazione. Non è detto, ma questa volta la fortuna mi guarda in faccia.
Ho mantenuto semplici gli ingredienti, dando loro consistenze che potessero essere affascinanti per i bambini, protagonisti di questo contest, dove le intolleranze sono argomento base. Per il mese di maggio si parla dell'intolleranza all'uovo. Io spesso cucino senza, e non sempre ne sento la necessità. E poi ci sono loro, i prodotti di stagione. Questa volta è toccato agli spinaci, ma..... che ci sia spazio anche per una prossima partecipazione? ^_^ Iniziate a gustarvi questa insolita millefoglie, al resto pensiamo strada facendo!

Con questa ricetta partecipo al contest

Ingredienti

250 g di spinaci freschi
1 patata media
10 g di pistacchi tostati non salati
1 cucchiaino di origano secco
60 g di feta light
sale rosa dell'Himalaya
1 cucchiaio di pangrattato di riso
olio evo

Lavate accuratamente le foglie degli spinaci. Cuocetele al vapore fino ad ammorbidirle appena, quindi strizzatele. Salatele a piacere e compattatele dormando delle cialde dello spessore di pochi millimetri. A questo punto io ho utilizzato l'essiccatore, ma se non lo aveste potrete utilizzare il forno. Servirà che facciate asciugare il più possibile i medaglioni appena formati.
Nel frattempo fate bollire la patata fino a renderla morbida. Schiacciatela con una forchetta, unite i pistacchi tagliati a coltello e l'origano. Coreggete di sale e mescolate tutto. Lasciate raffreddare: in questo modo i sapori si armonizzeranno perfettamente.
Una volta che saranno asciutti e ben uniti, schiacciateli su del pangrattato, in modo da avere una leggera panatura.
Scaldate un filo di olio in una padella e, quando sarà ben caldo, adagiatevi i medaglioni di spinaci. Fateli rosolare bene a fiamma viva, girandoli un paio di volte in modo da avere una doratura omogenea. Mentre gli spinaci sono sul fuoco, sbriciolate la feta sulle patate e mescolate, fino a rendere il composto ben amalgamato.
Togliete i medaglioni dalla padella e iniziate a sistemarne uno su un piatto. Cospargete la superficie con una parte di farcitura. Ponete, quindi, un altro disco di spinaci e continuate con la farcitura.
Arrivate a comporre la millefoglie con tutti e quattro i medaglioni.
Coprite la cima con la farcitura e passate in forno a fare gratinare (io ho gratinato nel microonde) per pochi minuti.
A questo punto estraete il vostro tortino e servite.
   La feta si sarà sciolta solo leggermente, mantenendo la compattezza della millefoglie e donandole un sapore pungente e deciso, addolcito dalla presenza delle patate, reso sfizioso dalla croccantezza dei pistacchi e saporito dal tocco dell'origano. Il taglio sarà perfetto, gli strati ben definiti e i sapori si imprimeranno sui vostri palati senza lasciare dubbi: questo piatto conquista al primo assaggio!
Che mi piacciano le sfide, ormai lo sapete. Ma sfidare le convenzioni è uno stimolo senza prezzo! E questa volta, nello spazio della folgorazione di un minuto, ho dimostrato a me stessa che non c'è limite che non possa essere superato.



abc

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