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Pappardelle di zucchine al ragù di tuorlo d’uovo: un’insalata che si finge un primo piatto

Desiderio, forte desiderio di mangiare qualcosa di fresco. Ma anche qualcosa di diverso da una solita fettina di zucchina o di peperone grigliate. Era già un po' che mi frullava nella testa la pappardella di zucchina. Mi spiego..... avevo questo stimolo di trasformare una zucchina in un primo piatto. Ovviamente con tutti i canoni che si rispettino: un finto primo piatto dovrà avere un finto ragù. Beh, mi sono veramente divertita ad immaginare questo piatto, prima di vederlo concretizzarsi in sapore vero e proprio.  E gustarmelo mi ha fatto sentire una bambina orgogliosa del nuovo vestitino della sua bambola! Una vera soddisfazione e una grande ventata di freschezza. Ovviamente il pane carasau ha completato l'opera.... per metà inzuppato nel condimento e per metà bello croccante.

Ingredienti

2 zucchine chiare piccole
1 cucchiaio di olive snocciolate (io di Riviera)
5 pomodorini Pizzutello
2 tuorli d'uovo
1/2 sfoglia di pane carasau
olio evo
sale
pepe

Tagliate, con l'aiuto di una mandolina, le zucchine precedentemente pulite e lavate in fettine lunghe e sottili. Mettetele a bagno in acqua e sale per circa mezzora. Fatele sbollentare in acqua salata per pochi istanti e fermatene subito la cottura versandole in acqua ghiacciata.
Nel frattempo fate rassodare i tuorli. Dal momento che non avrei utilizzato gli albumi sodi, mentre invece li utilizzo a crudo, ho separato il tuorlo, l'ho buttato in acqua bollente salata e l'ho fatto cuocere per 10 minuti abbondanti, a fiamma media. Li ho poi scolati e fatti raffreddare.
In alternativa potrete far rassodare l'uovo intero e poi separare il tuorlo dall'albume a cottura ultimata.
Scolate le zucchine e stendetele su un canovaccio pulito, in modo che asciughino bene. Versatele in una ciotola, conditele con olio, pepe ed eventualmente un po' di sale e mescolate in modo che il condimento si distribuisca in maniera uniforme.
Aggiungete al piatto i pomodorini lavati, asciugati e tagliati a fettine sottili, e le olive, anch'esse tagliate ad anellini. Mescolate e sbriciolatevi dentro uno dei due tuorli. Amalgamate tutto e trasferite in un piatto. Io ho usato una fondina, come per un qualunque un primo piatto che si rispetti.
Decorate con sfoglie di pane carasau e con il tuorlo d'uovo rimasto, sbriciolato sopra.
Per una che gli spaghetti li mangia così..... cucchiaio e forchetta e bon apètit...
abc

Sandwich di farinata di ceci con zucchine e olive: storia di un amore che non cambia al cambiare dei sapori

Vi ho mai parlato del mio grande amore per la farinata di ceci, o torta di ceci? Ai tempi in cui in famiglia il sabato sera si accendeva il forno per cuocere la pizza (rigorosamente impastata a mano, una volta da me, una volta da mio fratello, una volta da mia madre e anche da papà, talvolta - poco per motivi di lavoro.... a lui era quasi esclusivamente dedicato l'impasto all'uovo per le tagliatelle della domenica), ci si concedeva, di tanto in tanto, un boccone di sapore differente. E io morivo, ogni volta, perché la leccarda del forno faceva ammassare l'impasto tutto da un verso ed una parte di farinata, a fine cottura, risultava sempre bruciacchiato. Ma la curiosità di assaggiare una farinata ad hoc mi è sempre rimasta. E l'ho soddisfatta, direi ampiamente, lavorando in una pizzeria d'asporto, sabato, domenica e festivi, per la gioia del mio fidanzato di allora. Forno a legna, teglie in ferro da monoporzione, spessore giusto e cottura perfetta. Avrei mangiato ogni farinata sfornata senza soluzione di continuità!! Sento ancora la crosticina croccante e il cuore morbido e avvolgente. Ne ho fatto largo uso, lo confesso, ma nel tempo la farinata è rimasta un piatto di cui mai mi stancherei! Incuriosita dalla versione casalinga, come metodo di cottura, adottata da mio fratello, per cui accendere il forno per una monoporzione è un inutile spreco, ho provato anche io a cuocerla in padella. Sì, avete capito bene, proprio in padella!! Il risultato??? Ne mangio molta di più e ritrovo quei sapori di un tempo per cui avrei fatto carte false...... Mi diverto a renderla piatto unico creando delle farce sempre diverse. Questa volta zucchine e olive ho trovato legassero decisamente bene. Non sarà un piatto da chef pluristellato, soprattutto da guardare, ma vi garantisco che ne avessi ancora non esiterei a mangiarne, e mangiarne e mangiarne ancora....

Ingredienti

Per la farinata
45 g di farina di ceci
130 g di acqua
7 g di olio
sale
1 rametto di rosmarino
pepe a piacere
olio per la cottura

Per la farcia
1 piccola zucchina chiara
1 cucchiaio di olive (io di Riviera denocciolate)
1 rametto di rosmarino (quello utilizzato per la farinata)
olio evo
sale

Stemperate la farina di ceci con l'acqua. Unitevi l'olio e mescolate bene con una frusta. Non dovranno esserci grumi. Lavate e asciugate un rametto di rosmarino e immergetelo nel composto. Fate riposare in frigo per almeno 2 ore. Trascorso il tempo di riposo, togliete il rametto di rosmarino e aggiungete un buon pizzico di sale, mescolando bene. Mettete sul fuoco una padella dal fondo spesso, con un cucchiaino di olio. Quando sarà caldo, ben caldo, spargete bene l'olio su tutta la superficie e versateci la pastella. Coprite con un coperchio e lasciate cuocere a fiamma media per 15/20 minuti circa. In questo tempo il coperchio non andrebbe mai sollevato, ma controllate (soprattutto dal profumo che emana) che non bruci!!
Nel frattempo sciacquate il rametto di rosmarino, asciugatelo bene e mettetelo in un padellino con dell'olio. Accendete il fuoco e fate insaporire. Tagliate a fiammiferi la zucchina, precedentemente lavata, e aggiungetela al rosmarino. Fate saltare a fiamma viva per un minuto circa, aggiungendo sale  piacere. Abbassate la fiamma e aggiungete le olive tagliate a rondelle. Fate cuocere per pochi minuti.
A questo punto girate la farinata. Togliete il coperchio cercando di non far cadere l'acqua di condensa nella padella. Aiutandovi con una paletta ribaltate il tortino di ceci e fatelo cuocere, sempre coperto, per altri 5 minuti. Trasferite quindi la farinata cotta in un piatto, tagliatela a spicchi e farcitela per metà con le zucchine. Coprite gli spicchi con la restante metà e..... va mangiata caldissima!!!!
Io la sento ancora sciogliersi in bocca.....abc

Polpette di salmone in canestro di Carasau: il mare incontra l’isola e si tinge d’oriente

Avete presente quel desiderio di deliziarvi con un particolare sapore, cercandone una rivisitazione accattivante? Bene, questo piatto nasce da qui. Mi scuso per quel terribilissimo dettaglio di ogni foto.... ma dovete sapere che, a meno che non abbiate una dozzina di braccia autonome e indipendenti che possano fare una dozzina di cose contemporaneamente senza intralciarsi l'un l'altra..... dedicate attenzione alla preparazione di questa cialda di Carasau. La mia ha semplicemente cotto un po' troppo. Va beh, dai, sarò sincera: si è carbonizzata!! Sdrammatizzo? Forse era invidiosa del colorito della mia pelle post giornata al lago. In ogni caso... prestate attenzione, stiamo parlando di una sfoglia sottilissima molto molto cagionevole! L'accostamento con le pere, questa volta nostrane in una Abate classicissima, l'ho trovato molto gradevole.

Ingredienti

140 g di salmone fresco pulito
20 g di olive (io taggiasche)
10 g di crusca di grano (ma va bene anche del pangrattato)
1 spicchio d'aglio
paprika dolce a piacere
1 rametto di rosmarino
sale
olio evo
1 foglio di pane Carasau
1 pera Abate

Pulite il salmone dalla pelle e dall'eventuale lisca. Sciacquatelo, asciugatelo e tagliatelo a tocchetti.
Inseritelo in un boccale (io uso il Bimby) con il rosmarino lavato, asciugato e liberato dal suo rametto, ago per ago, l'aglio, la paprika, le olive e la crusca di grano.
Tritate tutto fino ad ottenere un composto omogeneo. Aggiungete sale a sufficienza e secondo il vostro gusto.
Formate delle polpette di circa 5 cm di diametro (con questa quantità di impasto vi verranno circa 8 polpette di queste dimensioni). Fatele rosolare in padella con un filo d'olio a fiamma moderata, girandole in modo da farle cuocere uniformemente. Basterà un quarto l'ora circa. A questo punto dedicatevi alla cialda di Carasau.
Mettete a bagno in una miscela di 3/4 di acqua, 1/4 di olio evo, sale e paprika un quadrato ottenuto dalla sfoglia di Carasau. La grandezza sarà soggettiva: io ho creato un quadrato di 20 cm circa di lato. Lasciatelo in ammollo per qualche minuti, fino a quando sarà completamente morbido.
Prelevatelo, scolatelo bene e tamponatelo con un canovaccio per togliere l'acqua in eccesso. Sistematelo in una ciotola o in una fondina (io ho piatti molto fondi e mi sono servita di quelli). Fate cuocere circa 10/15 minuti in forno a 180°, MA CONTROLLATE LA COTTURA : )
Quando sarà piuttosto dorato estraetelo dal forno. Se il bordo sarà croccante e il fondo umido, sfilatelo dalla fondina, capovolgetelo sulla griglia del forno e fatelo tostare ancora per qualche minuto.
Ora divertitevi ad assembrale il piatto. Questa volta la pera l'ho tagliata a mano, ma potrete aiutarvi con una mandolina.
Io ho gustato le polpette appena tiepide e sono rimaste morbidissime. A voi la scelta secondo il vostro gusto....

Se preparate più piccole possono essere proposte come sfizioso appetizer!abc

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