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Fagottini di zucchina con crema di ricotta aromatizzata: il saluto all’estate in un piatto fiorito

Alle prese con frammenti di piatti freschi, complice una fine d'estate che ci regala ancora giornate piuttosto calde e magicamente soleggiate, mi faccio attrarre dalle ultime zucchine. In genere la fine della bella stagione per me significava arrivo delle sospirate ferie e questo addolciva decisamente il passaggio dall'abbigliamento leggero ai maglioncini e alle scarpe chiuse. Da qualche anno non è più così e, anzi, questi giorni sono scanditi da un senso di malinconia difficile da affrontare. Allora mi coccolo con piccoli flash di freschezza, con il sapore delle tavolate alla ricerca di un filo d'ombra per contrastare la canicola, o dei miei pranzi su un lettino in riva al lago, rigorosamente sotto il sole, perché sotto il sole io vivrei 365 giorni l'anno!!! Mi dedico, e vi dedico, quest'ultima parentesi d'estate. Gli ingredienti tipicamente autunnali abitano già il mio frigo e presto entreranno in scena ^_^

Ingredienti

1 zucchina tonda
100 g di ricotta
1 cucchiaio di olive taggiasche
10 g di semi di zucca non salati
1 pizzico di sale
noce moscata
olio evo
4 pomodori Pizzutello per guarnire

Lavate e pulite la zucchina. Aiutandovi con una mandolina tagliatela a fettine sottili. Scaldate una piastra sul fuoco e grigliatele per pochi minuti. Trasferitele su un piatto e, a piacere, conditele con olio e sale (io le ho lasciate al naturale).
Preparate la farcitura tritando i semi di zucca e le olive. Aggiungete la ricotta, il sale e la noce moscata e mescolate con cura formando un composto omogeneo.
Prendete le fettine di zucchina grigliata e sistemate, su ciascuna di queste, un cucchiaino circa di crema di ricotta nel centro.
Richiudete la fettina di zucchina formando un fagottino a forma di fiore e sistematela su un piatto. Procedete così fino alla fine della farcitura, accostando bene ciascun fagottino.
Versate, a piacere, un filo d'olio (ancora una volta, io non l'ho aggiunto ^_^) e servite. Fresco e leggero, vi conquisterà ad ogni boccone.


Il contrasto con il pomodoro, che potrete usare come guarnizione, attribuirà al piatto una gradevole sfumatura cromatica e di sapori.


Un bouquet delicato per salutare l'estate e predisporci all'arrivo della nuova stagione.


abc

Insalata di cereali al prosciutto e melone: gli strascichi di un’estate in un primo piatto gustoso


Mettete un giorno in cui l'appetito proprio non arriva. Un giorno in cui vorreste solo dormire.... chiudere gli occhi e spegnere le luci sui troppi pensieri che assillano la mente. Un giorno in cui stare sdraiati sotto gli ultimi raggi di sole di un'estate bizzarra. Ecco.... prendete un giorno così e cercate di trasformarlo, di dargli colore, di fargli assumere sapori.
Così è nato questo piatto. E così ho trasformato la mia giornata.
L'idea di rendere un semplice prosciutto e melone un piatto unico ce l'avevo da tempo. Dalla breve parentesi abruzzese, poi, ho portato a casa un sacchettino di cereali, acquistato per non traumatizzare troppo il mio stomaco con una cucina decisamente buona, ma un po' troppo diversa dalle mie abitudini. I pistacchi in casa mia non mancano proprio mai...... E' stato un attimo!! Trita, cuoci, salta, pesta, taglia, mescola, mangia..... GODURIA!!!!
Se fosse sempre così semplice.... ^_^

Ingredienti

60 g di mix 5 cereali (io Colfiorito)
15 g di pistacchi tostati non salati
4 fettine di prosciutto crudo
1/4 di melone
sale
olio evo

Portate ad ebollizione abbondante acqua salata e fate cuocere i cereali per il tempo indicato sulla confezione. Io li ho cotti per 10 minuti.
Nel frattempo scaldate un filo di olio evo. Tritate il prosciutto crudo e fatelo rosolare a fuoco medio per un minuto. Spegnete il fuoco e lasciate intiepidire.
Quando i cereali saranno cotti scolateli e uniteli al prosciutto. Mescolate bene e fate insaporire fino a quando saranno freddi.
Sgusciate i pistacchi, puliteli dalla loro pellicina e pestateli in un mortaio (o tritateli grossolanamente).
Uniteli ai creali e mescolate bene.
Pulite il melone togliendo i semi e la scorza e tagliatelo a dadini piuttosto piccoli (o comunque secondo il vostro gusto). Uniteli al resto della preparazione, mescolate e lasciate insaporire per qualche minuto.
Servite e gustate.


Un piatto decisamente completo, salutare e sfizioso che appagherà palato e corpo!!
abc

Chioccioline di bresaola, melanzane e pesto di pistacchi: gli ultimi bocconi d’estate che lasciano una scia di nostalgia

Succede così tutti gli anni. Succede con l'abbigliamento e succede con la cucina: non riesco a rassegnarmi ad abbandonare le abitudini, i vestiti scollati e smanicati, le scarpe che lasciano il piede quasi nudo e i piattini freschi e tipicamente estivi. Ci metto sempre un po', prima di abbandonarmi allo sconforto dell'arrivo della stagione fredda. E allora mi aggrappo con mani, piedi e ci metto anche i denti alle ultime giornate di caldo avvolgente, per deliziarmi con sfiziose creazioni che accostano sapori freschi e delicati.
E proprio lì si incontrano pensieri, idee e creatività. Il concetto di base è sempre lo stesso: un gruppo proteico - la bresaola, verdura - la melanzana e i pomodorini, un mix di grassi salutari e vitamine e... e... e...  - i pistacchi, gusto - l'insieme del piatto!!
E poi vi garantisco che riuscirò ad adattarmi al lento progredire dell'autunno. Ma per ora lasciatemi ancora sognare....

Ingredienti

7 fettine di bresaola (50 g circa)
7 fettine di melanzana viola (dalla polpa soda)
20 g di pistacchi tostato non salati
4 ciuffetti di basilico fresco + 5 foglie
10 pomorodini pizzutello
insalata a piacere (io Little Jem)
10 g di olio evo
sale

Tagliate le fettine di melanzana piuttosto finemente (io non ho tolto la buccia) e ponetele in un colapasta a strati, alternati da sale grosso, schiacciandole con un peso in modo da far perdere il loro liquido di vegetazione. Lasciate riposare per circa 1 ora. Sciacquatele, strizzatele delicatamente e asciugatele in un panno di cotone pulito.
Lavate il basilico e asciugatelo delicatamente. Prendete le 5 foglioline e tagliuzzatele piuttosto finemente. Versate in un bicchierino l'olio di olivo. Unitevi il basilico e il sale e mescolate bene.
Grigliate le melanzane su una piastra calda, da entrambi i lati. Quando saranno dorate spennellatele sulle due parti con l'olio aromatizzato e lasciatele raffreddare.
Pulite i pistacchi, cercando di eliminare bene le pellicine e metterli in un mortaio con le cime del basilico. Pestare fino ad ottenere una crema piuttosto omogenea. Potrete anche tritare tutto con un minipimer. Io, da quando ho questo gioiellino, pesto qualsiasi cosa ^_^

Lavate e asciugate i pomodorini e le foglie di insalata. Tagliate i pomodorini a metà e teneteli da parte. Con le foglie di insalata, invece, create un letto su un piatto.
Stendete su un piano le fettine di bresaola e adagiate su ciascuna di queste una fettina di melanzana.
Stendete sopra la melanzana un cucchiaino di pesto di pistacchio, coprendo uniformemente l'intera superficie.
Arrotolate ciascun pezzo su se stesso fino ad ottenere tanti rotolini.
Tagliate ciascun rotolino in 3 e infilzate ogni chiocciolina con uno stuzzicadenti. Al fondo della chiocciolina infilzate la metà di un pomodorino e sistemate sul piatto da portata.
Ripetete l'operazione fino ad ultimare le chioccioline, lasciate riposare in frigo per mezz'ora circa e poi gustate..... quel che resta dell'estate!

Semplice, sfiziosa, appagante e saporita: come poterne fare a meno?


abc

Carpaccio di melanzane su crema di basilico e anacardi: il piatto delle 3S affamato di S….uccesso

A pochi giorni dalla momentanea chiusura della cucina della Cuocherellona, per una piccola parentesi di fresca evasione, mi ritrovo con pochissimi esemplari di ortaggi e il divieto assoluto di fare spesa (ricordate le mie affinità con il carrello e i bancali del supermercato?). Mi rimaneva questa bellissima melanzana striata e ci ho pensato un po', prima di trovarle la giusta collocazione. L'ultima spesa, quella descritta qui, ha arricchito la mia dispensa di un mai visto prima, che ora so diventerà un must have..... Che ci posso fare? In fondo si tratta di un concentrato di proteine e di grassi per la maggiorparte "buoni". Tanti grassi, ma benefici, se assunti in quantità moderata. E per controllarmi so che basterà guardare l'apporto calorico: i sensi di colpa mi farebbero sigillare il sacchetto e nasconderlo tra le lenzuola o tra la biancheria da bagno, piuttosto che permettergli di farmi tentare. Di cosa sto parlando? Di buonissimi anacardi. Vi prometto che li vedrete in più e più versioni. Lo sapete: una novità per la Cuocherellona diventa stimolo, spunto, sfida. Il piatto delle "3S".....

Ingredienti

1 melanzana striata 54 kcal
1 mozzarella light 251 kcal
10 g di anacardi tostati non salati 55 kcal
1 cucchiaino di olio evo 45 kcal
2 cucchiaini di aceto balsamico 10 kcal
10 foglie di basilico 0,5 kcal
1 cucchiaino di capperi 3 kcal
sale
pepe
noce moscata

Lavate la melanzana, tagliatene per metà a fettine tonde spesse circa mezzo centimetro e mettetele in uno scolapasta in strati alternati da sale grosso. Ponete sopra un peso e lasciatele riposare un paio d'ore affinché perdano il loro liquido di vegetazione.
Sciacquatele, asciugatele bene e grigliatele su una piastra leggermente unta. Mettetele in un piatto e lasciatele raffreddare.
La restante metà cuocetela su una placca da forno a 180° per mezz'ora o, nel caso non vogliate accendere il forno, cuocetela a vapore (io ho usato il microonde) per una decina di minuti. Una volta raffreddata estraete la polpa e mettetela nel bicchiere del mixer.
Unite gli anacardi, le foglie di basilico, l'olio, il sale e l'aceto balsamico e frullate fino ad ottenere una crema densa ed omogenea. Assaggiate affinché sia corretta di sale ed eventualmente correggetela.
Tagliate a fettine sottili la mozzarella e sistematela in un piatto alternandola alle fettine di melanzana.
Disponete nel centro la crema ottenuta, versate un filo d'olio, spolverizzate con pepe e noce moscata e servite.

E' un piatto sfizioso, fresco, saporito e appagante..... provare per credere! Sfida anacardi numero uno: superata!!

abc

Babà di pizza farciti: da foodblogger a foodblogger un amore a prima vista

Tra le pagine delle amiche blogger che preferisco c'è quella di Debora. Il suo sito è Diario della Mia Cucina (che rientra in un contesto decisamente più complesso e molto molto ben curato) e ad inizio luglio mi sono imbattuta in una delle sue prelibatezze: la pizza babà. I miei occhi sono caduti letteralmente sullo schermo del portatile ed ho subito capito che quello spettacolo irresistibile avrebbe preso forma nel mio forno. Non c'è estate che tenga, nessuna paranoia di temperatura: la pizza babà DEVE entrare in casa Cuocherellona. La personalizzazione è stata sul tipo di ripieno e sulla miscela di farine dell'impasto, ma alla fine l'idea è tutta di Debora e il merito va tutto a lei. E come lei ha precisato che la prossima volta farcirà di più (consiglio che ho seguito alla lettera), io aggiungo che la prossima volta distribuirò meglio la farcitura affinché non rimanga solo nel cappuccio, ma sia meglio distribuita lungo tutta la forma di babà. Però il successo è stato confermato da chi ha avuto la fortuna di averne un minimo assaggio, cari Denise e Juri, anche loro piacevoli incontri della mia estate.

Ingredienti

Per l'impasto
100 g di semola di grano duro
25 g di farina 0 di Manitoba
2 g di malto d'orzo (io Antico Molino Rosso)
2 g di lievito madre secco (io Antico Molino Rosso)
2 g di sale
100 g di acqua
7 g di olio evo

Per la farcitura
2 zucchine piccole chiare
1 cucchiaio di olive taggiasche snocciolate
10 g di pistacchi tostati
50 g di certosa (io light)
4 pomodorini pizzutello
2 filetti di acciughe
olio evo
Sale

Miscelate le farine, il malto e il lievito madre. Versate in un'impastatrice o in una terrina (io uso sempre il Bimby) e aggiungete metà miscela di farine. Creare una crema a cui aggiungerete l'olio e il sale. Incorporate la farina restante e impastate bene fino ad ottenere una bella incordatura. E' un impasto molto idratato per cui risulterà difficile da maneggiare. Ponetelo in una terrina infarinata, copritelo con una pellicola trasparente e lasciatelo lievitare per almeno 4 ore (io l'ho lasciato per 6 ore, ma è sufficiente che l'impasto raddoppi di volume).
A questo punto prelevate l'impasto dalla terrina e lavoratelo su una spianatoia infarinata, incorporando Manitoba fino a renderlo non appiccicoso.
Mentre riposerà, coperto da un canovaccio, fate scaldare un filo d'olio evo e saltate le zucchine lavate e tagliate a dadini piccoli. Salatele e, quando saranno dorate, aggiungete le olive. Abbassate la fiamma e fate insaporire. Sgusciate i pistacchi e tritateli.
Trasferite le zucchine in un contenitore e unitevi i pistacchi. Mescolate bene e tenete da parte.
Nella stessa padella utilizzata per la farcia fate sciogliere i filetti di acciuga. Aggiungete poi i pomodorini tagliati a dadini e fate appassire, a fiamma bassa, per 15 minuti circa. Correggete eventualmente di sale.
Spegnete quindi la fiamma e tornate ad occuparvi della pasta.
Ungete 5 stampi monoporzione di babà (io ho usato uno stampo al silicone), aiutandovi con un pennellino per uniformare bene.
Dividete l'impasto in 5 pezzi e stendete con le mani ciascuno di questi. Posizionate nel centro la farcia di olive, zucchine e pistacchi e ponete sopra un pezzo di certosa. Richiudete a fagottino la pasta.
Sistemate ciascun fagottino in una forma di babà in modo che la pasta rimanga verso il basso e la farcitura verso l'alto. Il mio perfezionamento prevederà che la farci sia sistemata lungo tutta la lunghezza del babà.
Ricoprite ciascun fagottino con un cucchiaino di salsa di pomodorini e infornate, a 200°, per mezz'ora abbondante. Consiglio di cuocerli su un ripiano piuttosto basso del forno, poiché il rischio sarebbe quello di bruciacchiare la superficie e di avere la base ancora piuttosto cruda. Sfornate quando saranno ben dorati, rimuoveteli dagli stampi e servite.
Sono ottimi mangiati caldi (attenzione che appena sformati sono davvero caldi, troppo caldi!), ma sono stati ampiamente apprezzati anche freddi, il giorno dopo!
   L'interno morbido, il ripieno goloso, la possibilità di mangiarli con le mani, faranno dei vostri pizza babà un perfetto pranzo per un picnic all'aria aperta.
abc

Cannoli di “phyllanzana” con crema di lupini al basilico: l’insolito che prende una forma inusuale

Piccolo chimico nuovamente in azione!! Avevo in testa questo esperimento da parecchio tempo: nella sua forma astratta cercavo di capire quali potessero essere i limiti, quali le difficoltà e quale metodo avrebbe potuto permettermi di superare tutto questo (della seria fatti una domanda e datti una risposta). Poi l'arrivo del momento giusto, la scintilla che ha innescato l'azione. Parto.... quel che verrà, verrà. Griglio, impasto, ungo, compongo, cuocio, insaporisco, frullo, sfilo, lascio raffreddare, riempio, assaggio..... strabuzzo gli occhi!!!!!! Ma che piccolo chimico e piccolo chimico: qui si parla di un assemblaggio sconvolgente!!!!!! Della serie "per fortuna limitati in quantità", perché avrei fagocitato queste croccanti delizie ad libitum!

Ingredienti
Per 3 coni e 3 cannoli

200 g di lupini
10 foglie di basilico
10 g di olio evo + q.b.
acqua q.b.
pasta phillo (la dose indicata qui)
9 fette di melanzana
sale

Iniziate lavando la melanzana e tagliandola, con la buccia, in fettine sottili per il verso della lunghezza. Sistematele in uno scolapasta in strati alternati da sale grosso, copritele, schiacciatele con un peso (io generalmente le copro con un piatto fondo e sopra ci poso un pentolino in acciaio) e lasciate che perdano il loro liquido di vegetazione, per almeno un paio d'ore.
Preparate la pasta phyllo e lasciatela riposare tra due fondine calde, anch'essa, per un paio d'ore. Nel frattempo pulite i lupini, versateci l'olio e spezzettateci dentro le foglie di basilico, lavate e asciugate. Mescolate bene e lasciate insaporire in frigo, coperti, per il tempo necessario alla cottura della verdura.
Sciacquate le melanzane, strizzatele e asciugatele in un canovaccio pulito. Grigliatele in modo che rimangano morbide.
Stendete la pasta phyllo in una sfoglia sottilissima (dividetela in più parti se fosse troppa da lavorare in una sola volta) e tagliate dei rettangoli di circa 20 cm x 10 cm, che ungerete in superficie. Ungete le forme di cannolo e di cono, avvolgeteli con le fettine di melanzana in modo da ricoprirli interamente e poi avvolgetevi attorno la pasta phyllo. Io ho usato 2 fettine per ciascun cannolo e 1 fettina per ciascun cono. Ritagliate la pasta in eccesso rispetto alle forme di acciaio, spennellatele con olio (per la versione vegana) o con il bianco d'uovo (o il tuorlo) e infornate a 200° per circa 15 minuti. Sfornatele quando saranno belle dorate e lasciatele raffreddare.
Prendete ora i lupini e frullateli aggiungendo l'acqua necessaria per rendere l'impasto piuttosto cremoso.
Quando avrete ottenuto un composto omogeneo trasferite tutto in un sac à poche con la bocchetta liscia e piuttosto grande. Se non ce l'aveste, con un po' di pazienza potrete aiutarvi con un cucchiaino.
Sfilate le formine dai coni e dai cannoli raffreddati, facendo attenzione a non schiacciarli e rompere la sfoglia di phyllo.
Farciteli con il composto di lupini e servite.

Un modo diverso e divertente per far mangiare la verdura ai bambini, modo sfizioso per gustare un pasto all'aria aperta, in una gita fuori porta, in un picnic, o per concedersi un po' di tranquillità sul mitico tappeto di casa in una cena dai toni decisamente informali. Di certo c'è che ne sarete rapiti!!abc

Versione ai cereali del pane in cassetta e l’inizio di una lunga sperimentazione

Ci riprovo. Sì, perché il primo tentativo è riuscito, la replica altrettanto e quindi..... perché non provare una nuova miscela di farine?
Vedo l'espressione di Mela terrorizzata..... ma vorrei tranquillizzarla. La tua ricetta è entrata nel pieno delle mie facoltà e la riuscita è un gioco da ragazzi, ormai!!
Ricordate la proposta del pane in cassetta semi integrale? Successo e basta? Qui c'è chi si lecca ancora le dita!!!! E perché non diminuire la quantità di lievito e non giocare ancora sul semplice, con una farina multicereali? Sì, semplice perché la prossima versione sarà una miscela di farine deboli e la scommessa inizierà a complicarsi..... e quindi a farsi interessante davvero! Ma dal momento che anche questa versione ha avuto il suo successo.... partiamo da qui!! Dosi e passaggi sono gli stessi proposti nella precedente versione, per cui sarò un po' ripetitiva. Solo i tempi di lievitazione si allungheranno. Sopportatemi ; )

Ingredienti

100 g di farina 0 di manitoba
79 g di farina integrale (io Molino Chiavazza)
178 g di farina ai cereali (io Molino Chiavazza)
2 g di malto d'orzo (io Antico Molino Rosso)
10 g di lievito madre secco (io Antico Molino Rosso)
211 g di acqua
9 g di sale
13 g di zucchero di canna grezzo
24 g di olio evo

Setacciate e mescolate bene le farine, il lievito e il malto. Versate nel boccale l'acqua e unite metà del composto di farine e lo zucchero. Azionate le lame a velocità minima fino a quando si creerà una pasta omogenea. Aggiungete l'olio a filo (mi raccomando pochissimo alla volta). Quando avrete ultimato l'olio unite il sale e la restante farina, un cucchiaio per volta, facendo andare le lame a velocità spiga. Io ho lavorato l'impasto per 5 minuti.
Quando si sarà incordato bene trasferite l'impasto su una spianatoia infarinata e poi ponetelo in una ciotola capiente. Coprite con la pellicola trasparente e fate lievitare in un luogo tiepido (io nel forno con la lucina accesa) fino al raddoppio del volume.
A questo punto stendete l'impasto su una spianatoia infarinata e date la forma rettangolare. Piegate in tre e arrotolate in salsicciotto ottenuto su se stesso. Vi riporto al dettaglio spiegato e illustrato egregiamente da Mela, qui. Ungete e infarinate il vostro stampo (ricordate che queste dosi sono per uno stampo di 24 x 10 cm), riponete all'interno l'impasto con le pieghe e spennellatelo. Io ho utilizzato dell'albume e il risultato è ottimo!!
Copritelo con la pellicola trasparente e lasciate che lieviti fino a raggiungere il bordo dello stampo.
Portate il forno a 220° e, raggiunta la temperatura, infornate e abbassate a 190°. Fate cuocere per 30 minuti circa, ma regolatevi in base al vostro forno.
Sfornate e adagiatelo su un fianco, sopra una griglia, a raffreddare.

Io ormai sono diventata bravissima a resistere al taglio..... ma una volta tagliato.... finisce in un baleno!!!!!!!!

abc

Polpette di tofu e piselli con sorpresa: fierezza e una dedica da gustare con le mani

Cercavo uno spunto giusto, una di quelle trovate da colpo di fulmine. Ci tenevo non fosse una ricetta così, tanto per fare e alla fine mi sono imbattuta su questa polpetta, di Sonia. E' stato amore a prima vista. Sonia ha utilizzato ingredienti che io ho abitualmente in dispensa, ma soprattutto ha dato una forma diversa a quello che avrei voluto fosse l'ingrediente protagonista del mio piatto. Ma perché, vi starete chiedendo? Mettetevi comodi....
Questo post nasce per festeggiare un evento, che oltre ad essere un evento è uno stato d'animo, una scelta, un successo, un amore. Chi avrà avuto modo di seguire i miei racconti saprà che ho un fratello. E' più grande di me di due anni. Siamo opposti per scelte di vita e idee, ma siamo simili per sensibilità e animo (ecco.... credo che lui adesso stia storcendo il naso, ma questo è il mio blog e io dico quello che penso, tiè ^_*). Anche le sue scelte di vita, per motivi diversi dai miei, sono state coraggiose e difficili da portare avanti. Ma per una persona coerente e determinata come lui (ci somiglieremo anche in questo? Chi mi conosce.... sa) gli ostacoli non sono che un mezzo per raggiungere una meta. Senza che io sapessi molto, perché in casa nostra funziona così e non solo adesso che vivo a 160 km do distanza, mi arriva la notizia che Fabio è diventato educatore cinofilo!!!

Non vi racconto l'orgoglio di mamma nel momento in cui me l'ha annunciato. Mi soffermo piuttosto su questo aneddoto che, lo so per certo, farà sorridere proprio lui, il mio caro fratellozzo. Quando eravamo piccini eravamo due bambolotti decisamente timidi, timorosi di ogni parola sentenziata in casa e assolutamente terrorizzati da qualsiasi animale, soprattutto dai cani. Ogni volta in cui si andava da amici di famiglia i nostri genitori si accertavano se non ci fossero queste strane bestiole e, nel caso in cui ci fossero state, chiedevano gentilmente se fosse possibile tenerle rinchiuse da qualche parte per agevolare il nostro passaggio. Ovviamente noi arrivavamo con le antennine belle tese e camminavamo senza toccare il suolo. Sorrido oggi a questo pensiero. Sorrido perché non solo con il tempo questa paura si è trasformata in conoscenza e amore, ma è diventata per lui una passione e un'attività. Oggi Fabio ha con sé un gioiellino amorevole, Rebeldìa (non mi chiedete che nome sia, vi dico solo che sarebbe stata fondamentale l'assonanza con Sofia, precedente nome della donnina di casa), che è di una dolcezza infinita. Mi piacerebbe mostrarvela, ma mio fratello è così.... gli chiedi una foto e ti manda il pensiero. Spero che almeno questo vi sia arrivato e che possiate mettere bene a fuoco la sua bellezza ^_^ Beh, Dìa (per rendere facile la menzione) è educatissima e.... femmina. Curiosa, furba e capace. Ama da morire i piselli freschi. L'abbiamo scoperto quando, nella lunghissima lavorazione di sgranamento baccelli, andava a pescare e a gustare tutti i dispersi che, inevitabilmente, finivano a terra (papà non l'ha mai fatto di proposito, sia chiaro!). Ecco allora perché oggi questa polpetta. E' un omaggio all'orgoglio della zia (che fa rima con Rebeldìa) e alla conquista di Fabio, con l'augurio che possa diventare un dog sitter ed un educatore di indiscusso successo! Intanto a tutti gli amici che mi leggono dalla provincia di Torino..... ricordatevi di lui se mai aveste bisogno di una figura simile. La Cuocherellona ci mette la sua parola!

Passiamo ora alla ricetta. Ringrazio ancora Sonia, anche qui, oltre che sul suo blog. Mi sono permessa di trasformare lo spunto preso da lei in qualcosa che sentissi più mio..... ma io sono così, non mi stimola a sufficienza la mera copia e spero che anche lei possa apprezzare la mia versione!

Ingredienti

60 g di piselli freschi
125 g di tofu alle erbe
3 g di semi di lino
5 g di semi di zucca
1 cucchiaino di gomasio
8 striscioline di peperone arrostito
8 capperi sotto sale
pangrattato (io di riso)
olio evo

Iniziate facendo bollire per qualche minuto i piselli, in acqua salata. Non dovranno essere troppo morbidi (per questo suggerisco piselli freschi o eventualmente surgelati, ma non quelli in scatola). Scolateli, metteteli in un piatto e fateli raffreddare, o comunque intiepidire.

Mettete i capperi a mollo in acqua e lasciate che addolciscano per mezz'ora circa.
Tritate piuttosto grossolanamente i semi di zucca e i semi di lino.
Tagliate a pezzi il tofu, unitelo ai semi tritati, aggiungete il gomasio e frullate tutto, fino a creare un composto omogeneo. Assaggiate per verificare che sia sufficientemente saporito, ed eventualmente correggete con del sale fino. Il gomasio non insaporisce quanto il sale, per cui regolatevi secondo il vostro gusto.
Unite, a questo punto, i piselli. Azionate ancora le lame, per pochi istanti. I piselli, infatti, non dovranno diventare cremosi, ma dovranno solo spezzettarsi all'interno dell'impasto.
Versate il composto in un piatto.
Sciacquate i capperi, tagliate a listarelle il peperone arrostito e avvolgete ciascuna di queste attorno ad un cappero. Ripetete l'operazione per ciascuno degli 8 capperi preparati. Lasciate da parte e riprendete l'impasto di tofu e piselli per comporre i fagottini.
Inumiditevi le mani e prendete poco impasto alla volta. Affondate nel mezzo i rotolini di peperone e richiudete la polpetta su se stessa. Procedete fino al termine dell'impasto. A me ne sono venute 8, voi regolatevi in base alla dimensione che vorrete dare ai vostri bocconcini.
Quando saranno tutte pronte mettete a scaldare un buon cucchiaio di olio evo in padella. Versate il pangrattato in un piatto e impanate ciascuna polpetta facendo aderire bene la panatura.
Quando l'olio sarà caldo trasferite le polpette e fatele cuocere a fiamma media, avendo cura di girarle in modo da farle cuocere uniformemente.
Se servisse fate una piccola giunta di olio in cottura. Quando saranno ben dorate trasferitele in un piatto da portata. Servite. Calde, tiepide o fredde, non importa come...... l'importante è gustarle.
E visto che Dìa non mangia con le posate..... mi sono permessa di assaporarle con le mani, anche io!

Garantito che il gusto ne guadagna in maniera esponenziale!!

abc

Tortino fondente ai fiori di zucchina: una pasta croccante che racchiude tutto il “buono rimasto”

Sì, insomma, si parte da un'idea di ingredienti, da un'idea di forma..... poi tutto subisce una metamorfosi e..... comunque ne esce una prelibatezza.
Fiori di zucchina. Ormai me ne delizio ogniqualvolta li vedo colorare d'arancio le bancarelle. Poi la raccolta dei pezzi sparsi nel frigorifero: un po' di ricotta, tenuta da parte dal pranzo del giorno prima, in cui l'avevo gustata con bottarga grattugiata e scorza di lime, una piccola porzioncina di Certosa light rimasta dalla preparazione della non chiamatela focaccia di Recco, un albume rimasto dal ragù delle pappardelle di zucchine e come racchiudere meglio tutto questo se non in una bella sfoglia di pasta Phyllo? Alla fine ne è uscito questo tortino salato, decisamente appetitoso e d'effetto!! Una tela che assorbe perfettamente i colori e li trasforma in sensazioni.

Ingredienti

Pasta Phyllo (questa dose)
100 g di ricotta vaccina
80 g di certosa (io light)
2 zucchine chiare piccole
10 fori di zucchina
1 albume
noce moscata
sale
olio evo

Preparate per tempo la pasta Phyllo e fatela riposare almeno due d'ore.
Pulite i fiori di zucchina dal loro pistillo e sciacquateli delicatamente sotto l'acqua corrente. Asciugateli tamponandoli con cura e tagliateli a striscioline verticali. Pulite, lavate e tagliate a fiammiferi le due piccole zucchine e fatele cuocere in padella con un filo di olio evo per una decina di minuti. Aggiungete i fiori e continuate la cottura per un minuto circa, a fiamma viva. Spegnete il fuoco e fate intiepidire.
Setacciate la ricotta sui fiori a julienne e amalgamate il tutto, correggendo con sale e noce moscata. Lasciate riposare e insaporire, mentre vi dedicate alla lavorazione dell'impasto per la sfogliatura della scocca del tortino.
Dividete l'impasto in 4 e iniziate a stendere, con un matterello, la prima sfoglia, cercando di darle una forma tonda e fino ad avere uno spessore minimo. Ungetela con olio evo aiutandovi con un pennellino e mettete da parte. Passate alla seconda parte e ripetete l'operazione, sovrapponendo la sfoglia ottenuta alla precedente. Continuate con le altre due parti rimaste. Coprite con carta forno la base di una teglia e capovolgetevi sopra gli strati di Phyllo.
Montate a neve ferma l'albume e unitevi il composto di ricotta. Mescolate delicatamente fino a creare un composto uniforme. Rovesciate il ripieno nel centro del disco di pasta e affondateci la certosa tagliata a pezzi. Iniziate a chiudere il bordo, ripiegandolo verso il centro. Pizzicatelo in modo da tenerlo fermo intorno al ripieno.
Portate a temperatura il forno e cuocete, a 200°, per mezz'ora.

Sfornate quando sarà ben dorata e lasciatela raffreddare per qualche minuto. Tagliatela quindi a spicchi e servitela. E' buona da assaporare anche fredda, magari per un pranzo all'aria aperta.
Cuore fondente, involucro croccante: caratteristiche fondamentali per un piattino sfizioso!
abc

Medaglioni freddi di melanzane aromatizzate e un incontro di sapori e piaceri che fanno festa

Da quando il mio balcone si sta riempiendo di erbe aromatiche (uniche piante che riesco a salvare da una morte impietosa), la mia mente spazia su preparazioni e sapori, dal dolce al salato, che mi riempiono di orgoglio. In questa melanzana non c'è nulla di stravolgente, ma l'attenzione per il dettaglio rende ogni boccone un tripudio di sapori perfetto e avvolgente.
Purtroppo la melanzana non è così ben accetta da questa pietra di stomaco che ultimamente mi ritrovo (povero, io continuo a dare la colpa a lui, ma la mela marcia non risiede propriamente lì). E quindi dopo l'apprezzamento del primo boccone partono i timori per i successivi. Vi posso però garantire che, provando a dimenticare le fitte lancinanti, questo piattino è da leccarsi i baffi!!

Ingredienti

1 piccola melanzana
100 g di robiola
1 mela Granny Smith
1 cucchiaio di olive di Riviera denocciolate
olio
4 foglie di salvia
4 rametti di tino
sale
pepe
noce moscata

Lavate la melanzana e tagliatela a fettine non troppo spesse. Mettetele in un colapasta alternando gli strati con il sale grosso. Schiacciatele con un peso e lasciatele riposare per un paio d'ore, affinché perdano il loro liquido. Nel frattempo aromatizzate l'olio. Versate due bei cucchiai in una scodellina e unitevi la salvia lavata, asciugata e tritata, le foglioline di timo staccate dai rametti, il sale, il pepe e la noce moscata. Mescolate bene il tutto e mettete da parte.
Sciacquate le melanzane, strizzatele bene e asciugatele. Grigliatele su entrambi i lati e, con l'aiuto di un pennellino (per utilizzare meno olio, visto che assorbono parecchio!), ricopritele con l'olio alle erbe. Lasciatele raffreddare con il condimento.
Prendete la robiola e tagliatela a cubetti. Unitela alle olive tagliate a rondelle, a 1/2 mela tagliata a dadini e mescolate tutto delicatamente con l'aggiunta di sale e pepe.
Disponete le melanzane su un piatto da portata e ricoprite ciascuna fettina con il composto appena ottenuto.
Tagliate la restante metà della mela in fettine sottili e guarnite il piatto.
Versate sulle melanzane un filo di olio e servite.


Possono anche essere presentate a involtino, soluzione più pratica per essere assaporata in un pranzo all'aria aperta, o magari in ufficio!


La cremosità del formaggio, insieme alla delicatezza della melanzana, renderanno il vostro pranzo un vero momento di piacere!abc

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