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Bocconcini di feta in crosta di mandorle: storie di amori, di interpretazioni e di grandi soddisfazioni

L'amore per la feta non è nuovo, ma già ampiamente esplicitato su queste pagine. Da quando l'ho scoperta in versione light, poi, spesso cade nel carrello della spesa, pronta a deliziarmi e a soddisfare improvvisi capricci. Prima di oggi, però, l'unico modo naturale di utilizzarla è stato nelle insalate: divina! Diversamente l'ho sempre mischiata ad altri ingredienti (qui, qui, qui sono solo degli esempi, e anche qui in versione dolce, ma se cercate feta nel blog vi si aprirà un mondo ^_^). Questa volta no. Questa volta l'ho visualizzata in un cubotto avvolto da una croccante panatura. E ci ho provato. Nessuna frittura (capitolo che approfondirò presto, quando vi parlerò del mio ultimo acquisto), ma una cottura al forno che nulla ha tolto alla resa del piatto. La feta è un formaggio che non fonde e questo ha fatto sì che si potesse raggiungere una buona croccantezza di panatura, senza far sformare il cubotto. Il risultato è sorprendente, proprio affine alla mia immagine idealizzata. Accompagnato con verdure sfiziose e una bella salsina sfiziosa, la soddisfazione è ai massimi e la semplicità di rigore. Non vedo l'ora di riprovarci ^_^ e voi, non morite dal desiderio di assaggiare?

Ingredienti

Per i bocconcini di feta
100 g di feta light
10 mandorle pelate
1 cucchiaino di pangrattato di riso
pepe
sale nero di Cipro
cannella
noce moscata

Per la salsa
2 cucchiaini di salsa rubra (per me fatta in casa)
1/2 cucchiaino di Umeboshi
1 cucchiaino di mosto d'uva

Per l'accompagnamento
1/2 melanzana
1 cucchiaio di farina di riso
sale rosso delle Hawaii
olio

Sistemate le mandorle su un tagliere e tritatele con una mezzaluna, fino ad ottenere un composto sufficientemente fine, ma non troppo. Unitevi pepe, sale nero, cannella. noce moscata e il pangrattato di riso, quindi mescolate bene.
Tagliate la feta a tocchetti e passatele nel mix di mandorle, impanandola bene e in modo compatto su tutti i lati. Posate su un piatto e lasciate riposare in frigorifero per almeno mezz'ora.
Tagliate la melanzana, lavata e asciugata, in dadini non troppo piccoli. Salatela e infarinatela, quindi fatela saltare in padella con un filo di olio caldo.
Nel frattempo sistemate la feta su una teglia, coperta da carta forno, e irroratela appena con dell'olio evo. Portate il forno alla temperatura di 200° e infornate. Cuocete per 30 minuti circa, girando di tanto in tanto i dadini, in modo da farli cuocere omogeneamente.
Passate alla preparazione della salsa, mescolando la rubra, l'Umeboshi e il mosto. Lasciatela riposare il tempo della cottura del formaggio.
Quando avrete ottenuto la doratura perfetta, sfornate la feta e sistematela in un piatto, insieme alle melanzane e alla salsina.
Ora godetevi i sapori, usate rigorosamente le mani e...... leccatevi le dita ^_^

Sapori decisi che ben si legano tra loro. Un crunch che non delude e un cuore morbido e travolgente.

Non si resiste e, soprattutto, non si vorrebbe finissero mai ^_^

   Pronti a lasciarvi andare a questa travolgenza?abc

Ciuffi di calamaro al latte in panatura leggera su medaglioni di porro: leggerezza e bontà express

Adoro i ciuffi di calamaro. Mi piacciono in qualsiasi modo, dalla più semplice grigliatura all'insalata. Ma vestiti da una croccante panatura li trovo assolutamente irresistibili. Mi piace come, sotto alla crosticina sfiziosa, ci sia una carne tenera e corposa. E mi è piaciuto ancor più riuscire a creare un piatto così senza ricorrere alla frittura. L'ammollo nel latte per ore e ore permette di ottenere una consistenza morbida e un sapore delicato.E' stata la folgorazione di un attimo. Quando più o quando meno, una volta alla settimana il pesce compare sulla mia tavola, ma ogni volta, come per ogni pietanza, il piatto realizzato deve nascere da uno stimolo e deve appagare le mie aspettative. E' un piccolo vizio: prima stuzzico e nutro la mia anima, poi il mio corpo. Allora preparo l'aromatizzazione del latte, pulisco bene i miei ciuffetti e ce li tuffo dentro. E aspetto. Aspetto. Aspetto. Quando impano, inforno, sforno e assaggio i miei occhi si illuminano e il mio palato fa festa. Accostati al porro, poi, hanno esternato tutta la loro magnificenza. Due sapori delicati che, uniti, fanno di questo un piatto indimenticabile!

Ingredienti

200 g di ciuffi di calamaro
200 ml di latte di soia (o altro latte vegetale)
noce moscata
sale rosa dell'Himalaya
paprika dolce
1 spicchio d'aglio
2 cucchiai di pangrattato di riso
1/2 porro
2 cucchiai di olio evo
pepe
farina di mandarino

Pulite i ciuffi di calamaro, eliminando tutte le parti non commestibili ^_^
Versate in un recipiente il latte di soia, quindi unite paprika, sale rosa, lo spicchio d'aglio schiacciato (non sbucciatelo. In questo modo l'aroma sarà più delicato) e noce moscata secondo il vostro gusto. Tuffateci dentro i ciuffi di calamaro, mescolate bene e lasciate riposare tutto per almeno 4 ore. Coprite e ponete in frigorifero.
   Preparate il porro, lavandolo bene. Tagliatelo a fette spesse circa mezzo centimentro. In una ciotolina versate l'olio e unitevi il pepe, la farina di mandarino e il sale. Emulsionate bene.
Sistemate le fettine di porro su una teglia rivestita da carta forno, quindi spennellateli con l'emulsione di olio, coprendoli bene. Accendete il forno e portatelo a 190°.
Una volta in temperatura, infornate su un ripiano alto e fate cuocere fino a quando saranno ben dorati in superficie.
Nel frattempo prelevate i ciuffi di calamaro dal latte e tamponateli velocemente, in modo da togliere il liquido in eccesso.
Passateli nel pangrattato, quindi sistemateli su una placca da forno leggermente unta. Irrorateli con altro olio (pochissimo!!!!!!) e sporverizzateli con un po' di sale rosa, quindi infornate, a 200°. Basteranno 30 minuti ed otterrete una sfiziosa e croccante panatura.
Servite i calamari su un piatto caldo, accanto ai porri e gustate la meravigliosa fragranza.

E' un piatto che richiede poco tempo di preparazione. La marinatura può durare tutta la notte o tutto il giorno, permettendovi di dare spazio alle vostre attività, per cui non ci sono scuse: il tempo di cottura e..... SI MANGIA!!!!!!!!!!!!!!


abc

Cartocci di fiori di zucca ripieni: differenti prospettive di un’estate da scoprire

Quello per i fiori è un amore. Credo sia legato ai ricordi, all'orto di mio nonno, alle frittelle che preparava mia nonna (ed era festa, ogni volta), e poi a quelle di mia mamma, rigorosamente filanti, irresistibili calde, ma tentatrici anche fredde. Ovviamente con i fiori dell'orto di nonno ^_^
Frittelle che porto con piacere nei ricordi, soprattutto da quando le scelte alimentari salutiste hanno accantonato questo genere di alimento. Ma non per questo mi fermo ad un ricordo. Mi piace creare piatti che portino con loro sapori delicati e consistenze sfiziose. Questi fiori sono croccanti, pieni, colorati e.... li ho voluti in veste di streetfood. Cartoccini irresistibili che travolgono e conquistano. Leggeri per la cottura al forno, ma senza che sacrifichino il gusto. Si sposano bene con fresca verdura di stagione, convincendovi che il sano può anche essere buono e che al buono si può cedere senza peccati. In questa fresca estate il forno lavora a pieni regimi: non è forse l'occasione per guardare la vita da una prospettiva differente? Approfittatene ^_^ Non ve ne pentirete!

Ingredienti

100 g di fiori di zucca
100 g di ricotta vaccina
10 g di anacardi tostati
10 foglie di basilico fresco
8 bastoncini di parmigiano
1 bustina di zafferano
sale rosa dell'Himalaya
olio evo
farina di mais fioretto

Lavate le foglie di basilico. Asciugatele delicatamente e tritatele insieme agli anacardi, piuttosto finemente.
Raccogliete il trito in una ciotolina, unite la ricotta e salate a piacere (io ho utilizzato un sale dolce, il rosa himalayano). Mescolate tutto, fino ad ottenere una crema omogenea. Tenete da parte, in frigorifero.
   Prendete i fiori di zucca (in 100 grammi ne dovreste avere circa 13) e allargate delicatamente il fiore. Di 8 fiori eliminate il pistillo, quindi tagliate il gambo e lavate sotto l'acqua corrente, facendoli poi scolare bene. I rimanenti apriteli, eliminate il fondo (gambo e pistillo insieme), lavateli e asciugateli tamponandoli. Tagliate questi ultimi a striscioline e uniteli alla crema di ricotta, mescolando fino ad incorporarli perfettamente.
Preparate un piattino con un paio di cucchiai di farina di mais fioretto e il parmigiano tagliato a bastoncini. Ungete una pirofila con pochissimo olio evo e tenetela sul piano di lavoro. Accendete il forno portandolo ad una temperatura di 190° e iniziate a preparare i fiori.
Con l'aiuto di un sac è poche riempite di farcia alla ricotta ciascun fiore, non completamente affinché non si spezzi. In ogni fiore inserite, quindi, un bastoncino di parmigiano.
Richiudete il fiore attorcigliando delicatamente le cime, impanatelo nella farina di mais fioretto e ponetelo nella pirofila.  Procedete in questo modo fino a terminare fiori e farcia.
Quando il forno sarà in cottura, versate un filo di olio sui fiori e infornate. Abbiate cura di controllare la cottura, poiché il vostro forno potrebe essere più o meno forte e richiedere più o meno tempo per ottenere il risultato croccante. Io ho cotto tutto per circa 20 minuti. Eventualmente, a metà cottura, girate la pirofila, in modo che la doratura venga omogenea.
Dovrete ottenere dei fagottini croccanti, ma non bruciati (e il fiore, soprattutto verso la cima, si scurisce facilmente). Insomma, non prendetevi impegni per il tempo di cottura e non dimenticate che avete delle creaturine delicate in forno ^_^
Nel frattempo preparate i cartocci con della carta per fritti, o comunque con carta per alimenti.
Una volta cotti, sfornate i fiori e, aiutandovi delicatamente con una paletta, trasferite ciascun fiore nel suo cartoccio. Portate in tavola, o arricchite il vostro buffet di aperitivi e sfizioserie.
Non vi rimane che deliziarvene.

Delicato il ripieno, sorprendente il cuore di parmigiano.

E poi quelle cimette non sono delle opere d'arte?

abc

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