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Ketchup di carota

Spesso a passarmi per la testa è un'idea in cerca di quell'espressione lontana dal filtro del si fa così oppure del si procede con questo metodo o ancora del si utilizzano questi ingredienti. Di chiaro c'è un obiettivo e l'elemento principe. Di variabile, in una forma evolutiva, una serie di sinapsi che mi portano ad aggiungere, accostare, correggere, bilanciare, come fossi un piccolo chimico. Quando il risultato sa non solo conquistare me, non solo conquistare chi delle mie elucubrazioni si ciba quasi quotidianamente, ma anche chi non ha mai pensato di poter accostarsi a determinati sapori, o neanche mai pensato potessero esistere determinati sapori, le sinapsi si rinforzano e creano una rete neurale sempre più radicata e definita. La chiamo creatività ed è il mio stimolo costante, ma anche il mio luogo magico, in cui mi rifugio per dare espressione, semplicemente, a me stessa. Questa salsa ha conquistato: l'ho presentata durante il corso di marzo e l'ho vista consumarsi a suon di cucchiaiate, con sommo piacere, proprio da chi, nella scelta di prendervi parte, ha deciso di esplorare il bosco incantato del mio mondo di benessere. Questo è il mio intento, proprio qui il mio stimolo si trasforma in obiettivo. Ascoltarci, rispettarci, coccolarci, prenderci cura di noi, e tutto senza sacrificare piacere e gusto. Non potrebbe, quindi, valerne la pena? Ingredienti 300 g di carote pulite 1 cucchiaio di senape 2 cucchiai di succo di arancia 1/2 limone biologico 1 cucchiaino di paprika affumicata 15 g di olio extravergine di oliva sale Tagliate le carote a rondelle e fatele bollire, con un pizzico di sale. Quando saranno morbide scolatele e trasferitele in un boccale. Unite la scorza di limone grattugiata, il succo di arancia spremuta, la senape e la paprika affumicata. Frullate tutto, aggiungendo a filo l'olio extravergine di oliva, fino a creare una crema liscia. Assaggiate e correggete, eventualmente, di sale. Inseritela in un barattolo di vetro sterilizzato, chiudetelo, fatelo raffreddare e conservatelo in frigorifero. Prima di consumarlo lasciatelo riposare almno un paio di ore, ma sappiate che più tempo gli lascerete, più armonioso sarà il sapore. In frigorifero si conserva per circa 4 giorni: scoprirete come, giorno dopo giorno, sarà sempre più saporito :)abc

Nidi di daikon con cuore di nasello: il valore di un’amicizia e le nuove inesauribili, preziose scoperte

In genere va in questo modo: mi arriva un suo messaggio e, in quel messaggio, mi sento travolgere da un'ondata di entusiasmo. Lei è così. Non importa se non ci si senta tutti i giorni, non importa se non si riesca a vederci con costanza. Ciascuna ha la propria vita, i propri tempi, i propri impegni, ma in quell'attimo in cui una corre verso l'altra, è sempre l'emozione a farsi strada! Una foto, a metà strada tra la orgoglio e timore, ritraeva una bella radice di Daikon affettata. "Io l'ho mangiata in insalata ma deve essere favolosa cotta. Ci sono molte ricette in internet...tu sei brava e sapresti benissimo elaborare qualche cosa di buono, poi questo tubero ha delle favolose proprietà". Basta davvero poco per convincermi. Dopo essere passata davanti a quelle grosse carote bianche per mesi e mesi, nel giro di un giorno il mio frigo si arricchiva di forme nuove ^_^
Inutile dire che sia stato amore al primo assaggio. Il sapore mi ricorda molto la rapa rossa, ma con una consistenza simile alla carota. E' deliziosissima e ha davvero molte proprietà. Tra le tante (e decisamente più importanti) c'è quella per cui questo tubero favorisce la digestione di fritture e alimenti pesanti ed è, quindi, particolarmente indicata dopo pasti luculliani particolarmente "forti". Diciamo che è un vero brucia grassi (qui la fonte), è alleato del nostro amico fegato e.... ha pochissime calorie ^_^
Non vi dico, in questo breve periodo, quanto ne abbia già consumato :D E' che non solo mi piace molto, ma lo trovo anche perfetto in ogni pietanza: da una semplice insalata a qualcosa di più elaborato. Ne vedrete delle belle ^_^

Ingredienti

150 g di filetto di nasello
200 g di daikon
1 cucchiaino di insaporitore vegetale (per me autoprodotto)
paprika dolce
sale rosa dell'Himalaya
olio evo

Pulite il daikon eliminando la buccia e tagliate una sezione in 'spaghetti' lunghi non meno di 20 centimetri. Io ho ricavato prima delle fettine con la mandolina, poi ho tagliato i filamenti a coltello.
Fateli cuocere a vapore per pochi minuti, fino ad ammorbidirli (ma non troppo!!!!). Non appena saranno pronti, conditeli con paprika e sale rosa, mescolate bene e lasciateli raffreddare.
Nel frattempo prendete il filetto di nasello. Sciacquatelo ed elimenate le lische con una pinzetta. Tagliatelo in piccoli tranci e condite ciascuno di questi, sulle due superfici maggiori, con l'insaporitore vegetale. Scaldate una padella antiaderento con un filo di olio evo.
Quando sarà ben calda alzate la fiamma e posate i trancetti. Lasciateli rosolare per un paio di minuti, quindi girateli sul lato opposto. Procedete per altri due minuti circa, sempre a fiamma viva. Dovranno essere ben dorati in superficie e rosati all'interno.
Dividete i fili di daikon secondo il numero di trancetti di nasello. Sistemateli a fascio e adagiate su ciascuna estremità un trancetto.
Arrotolate il daikon intorno al pesce e sistemate ciascun nido ottenuto in una pirofila leggermente unta. Irrorate con qualche goccia di olio e infornate a 200° (in forno già in temperatura). Cuocete per 15 minuti, il tempo che la superficie si gratini sufficientemente da risultare dorata.

A questo punto non vi rimane che sfornare la pirofila e servire.
Gustate la delicatezza di questi sapori in una forma insolita e intrigante.

Laura, seppur non abbia assaggiato, ha decisamente gradito l'esuberanza ^_^
Io vi garantisco che, seppur sembri una preparazione complessa, si tratta di un piatto assolutamente semplice e non troppo lungo da preparare.


Perché la sana alimentazione è una questione di scelte, e di dispensa ^_^

abc

Crema di riso alla paprika: la coccola che va oltre ogni ragionevole limite e che arriva dritto al cuore

Avete presente quando rimanete rapiti da qualcosa che non vi lascia scampo, tanto da passare dalla visione alla realizzazione nel giro di un nanosecondo? Ecco cosa è successo quando davanti ai miei occhi si è parata questa deliziosissima crema di riso di Gabry. Ci sono cose a cui non riesco proprio a resistere: il riso è una di queste. In crema, in versione dolce, in sfiziose crocchette, in risotti semplici e cremosi, nelle torte, tostato in padella, gratinato..... solo l'idea mi travolge! E se tutto questo esplodere di emozioni è avvenuto nel pieno della fase nausea di questa benedetta influenza che, ve lo annuncio, ho finalmente e definitivamente archiviato, allora è il piatto giusto!
Ho aperto quel barattolino di riso Acquerello, un riso specialissimo, che mi era stato donato dal caro amico Max. Un riso che aspettava il momento giusto e che, ora, mi delizierà senza ritegno ^_^
Ho messo insieme i sapori che maggiormente mi ispiravano e..... l'incanto si è materializzato. Questa crema è come un abbraccio che conforta, coccola e fa sentire al sicuro!!

Ingredienti

55 g di riso Acquerello
400 g di acqua
45 g di ricotta vaccina + q.b. per la decorazione
10 g di parmigiano
sale rosa dell'Himalaya
paprika dolce
noce moscata

Sciacquate il riso, quindi portate ad ebollizione l'acqua, con una macinata di sale rosa. Buttate il riso e fatelo cuocere, a fiamma bassa e coperto, fino a quando avrà assorbito tutta l'acqua e il chicco sarà bello gonfio. Spegnete il fuoco e lasciate intiepidire.
Trasferite il riso bollito in un recipiente, aggiungete la ricotta e il parmigiano a scaglie.
Unite paprika e noce moscata a piacere e frullate tutto fino a quando otterrete una crema liscia e vellutata.
L'amido del riso aiuterà ad ottenere un risultato avvincente!
Assaggiate la sapidità ed eventualmente correggete con altro sale.
   A questo punto servite, arricchendo il piatto con delle piccole quenelle di ricotta. Io le ho lasciate naturali, per contrastare i sapori avvolgenti della crema e dare una sorta di freschezza al piatto, ma potrete mischiare al formaggio i sapori che preferite, dal pepe, al peperoncino, ad ulteriore paprika o erbe aromatiche. Deliziatevi, cucchiaio dopo cucchiaio, magari accompagnando la crema con delle gallette. Io ho utilizzato i miei crackers di cous cous e devo dirvi che l'abbinamento è stato incredibile!
Questo piatto diventerà un must della mia cucina, è garantito. Semplice, veloce e altrettanto appagante. Una coccola a regola d'arte!



Lasciatevi conquistare!!


abc

Zuppa di merluzzo alla senape: la vera ricchezza oltre la comune apparenza

Mi trovai davanti a questo filetto di merluzzo fresco. Beh, niente di particolarmente pregiato, direte voi. Vero, ma ne rimasi attratta. L'istinto mi disse di appropriarmene e di trasformarlo in qualcosa che potesse rendergli giustizia, come fosse una vera proiezione di un pensiero di vita, in ambito culinario (e la mia terapeutica cucina, in effetti, lo è). In fondo questi alimenti considerati poveri, portano con sé molteplici e importanti qualità. Il merluzzo, si sà, è ricco di Omega-3 che contrastano il colesterolo cattivo, di proteine e di sali minerali come il calcio, il fosforo e il ferro, per non parlare delle vitamine del gruppo B. Con le sue 90 calorie per 100 g garantisce un piatto decisamente salutare, equilibrato e, con quel pizzico di fantasia che in cucina non dovrebbe mai mancare, anche sfizioso!! A me è bastato, come spesso accade, chiudere gli occhi e immaginarlo vestito a festa. Ne ho assaporato, così, l'incantevole avvolgenza. Siete ancora convinti che questo sia un piattino triste e povero? O anche voi credete sia essenziale abbandonarvi alla ricchezza interiore?

Ingredienti

130 g di merluzzo fresco
1 cucchiaio di senape
2 filetti di acciuga sott'olio
1/2 limone (succo)
acqua (metà della quantità del limone)
120 g di cavoletti di Bruxelles
paprika dolce a piacere
sale
olio evo

Prendete il filetto di merluzzo, sciacquatelo e asciugatelo delicatamente. Privatelo di eventuali lische e tagliatelo a cubetti non troppo piccoli. Sciogliete, in una padella, i filetti di acciuga, mantenendo il fuoco basso e schiacciandole con una forchetta.
In una terrina unite la senape, il succo del limone, l'acqua, la paprika e i filetti di acciuga sciolti. Mescolate molto bene, dopodichè unitevi i bocconcini di merluzzo. Coprite con un foglio di pellicola trasparente e lasciate riposare in frigo per almeno un'ora.
Nel frattempo mondate i cavoletti e portate ad ebollizione dell'acqua salata. Tuffateci i cavoletti interi e lasciateli bollire per 10 minuti. A cottura terminata passateli sotto un getto di acqua gelata, per fermare la cottura e mantenerli di colore acceso.
Scaldate un filo d'olio evo in una padella e, quando sarà ben caldo, unitevi i cavoletti. Fateli saltare a fiamma vivace fino a quando non saranno ben dorati in superficie.
Eventualmente salateli appena, se pensaste che non siano abbastanza sapidi dopo la cottura in acqua.
Quando saranno pronti, abbassate la fiamma e unite il merluzzo, con tutta la marinatura.
Coprite con un coperchio e procedete la cottura, a fuoco moderato, per 15 minuti. Lasciate che il fondo si rapprenda e girate di tanto in tanto, con delicatezza.
Quando i bocconcini saranno cotti trasferiteli in una cocotte e servite.

A voi il piacere di assaporare un piatto delicato, ma di carattere.
E a voi la sentenza.

abc

Pepite di merluzzo in crosta di mais su chips di rapa alla paprika:sfizi genuini in ottimizzazione domestica

Spesso mi capita, nei miei continui rituali di economia domestica, di ottimizzare l'utilizzo del forno. Individuo la serata libera da impegni e dal lavoro e parto con la creazione di tutte le portate che, fino a quel momento, abitavano la stanza dei pensieri e che attendevano semplicemente il loro turno. E, ovviamente, la cottura in forno. Immaginatemi alle prese con almeno tre differenti preparazioni. Guardo alla mia cucina come ad una benedizione, ma finisco sempre per implorare quei 50 centimetri in più di spazio! In ogni caso, a fine lavoro questo caloroso ambiente, che si trasforma sempre in un campo di battaglia, mi riappacifica con me stessa. E se l'impresa è ripagata da un grande risultato, cosa volere di più? E' il caso di queste pepite. Giammai le avrei fritte, come mai avrei fritto le chips di rapa. Ne verrà sacrificato il sapore? Provate e poi mi direte!!

Ingredienti

Per le pepite
200 g di merluzzo fresco
2 cucchiaino di gomasio (oppure 1/2 cucchiaino di sale)
1/2 spicchio di aglio
scorza di 1/2 limone
1 pizzico di sale
10 g di semi di sesamo
(eventuali spezie a piacere)
farina di mais fioretto gialla

Per le chips
2 rape
sale
paprika dolce

Pelate le rape e lavatele. Asciugatele accuratamente. Con l'aiuto di una mandolina tagliatele a fettine sottili. Foderate con un foglio di carta forno una placca e sistemate le fettine, una accanto all'altra.
Salatele a piacere e spolverizzatele con la paprika dolce. Cuocetele in forno, a 190°, per circa una decina di minuti, ma controllate bene che non brucino: il momento che passa dalla croccantezza al carbone è veramente minimo!! Quando saranno dorate al punto giusto, sfornatele e fatele raffreddare. Passate ora alla preparazione delle pepite.
Prendete i filetti di merluzzo, liberateli da eventuali lische, sciacquateli e asciugateli, tamponandoli con un foglio di carta assorbente. Trasferiteli in un boccale, insieme al gomasio, al sale, al sesamo e alla scorza di limone grattugiata (e alle eventuali spezie).
Tritate a più riprese, in modo da rendere omogeneo l'impasto che ricaverete.
Versate su un piano un paio di cucchiai di farina di mais. Prendete un po' di impasto per volta, lavoratelo con le mani fino a formare una polpetta, e passatelo nella farina allungandolo in crocchetta. Procedete fino a terminare la polpa del merluzzo. Sistemate le pepite appena ottenute su una teglia coperta da carta forno e leggermente unta con un pennello. Infornatele, a 190°, per 20 minuti. Dopo 10 minuti dirate le pepite, in modo che la doratura sia uniforme.
Sfornatele e gustatele, accompagnate dalle chips di rapa, leggere e genuine.


Credo non rimpiangerete la cottura in olio!
abc

Vesmati rolls, ovvero nidi di spaghetti di riso basmati in crema di piselli e basilico dal cuore filante

Esistono giorni in cui quell'idea che ronza per la testa non cerca solo la forma perfetta per poter passare dalla serratura e trovare concretezza nel piatto. No, ci sono giorni in cui quella forma, oltre ad essere perfetta nell'accostamento di sapori, consistenze e cotture, deve anche appagare la necessità di qualcosa di sfizioso. E' un po' una continua sfida a cercare nel sano e nel salutare un'interpretazione ghiotta e vivace. Perché pensare che i piatti genuini debbano essere tristi ed insapori? In questa portata tutte le regole sono state rispettate: una sola fonte proteica, carboidrati buoni, pochissimi grassi e cottura leggera. Allora perché non iniziare a convincervi che amarsi e coccolarsi non deve per forza essere un sacrificio? La mia convinzione ha trovato ulteriore riscontro in questo piatto unico che ha portato in scena sapori che amo con vesti irresistibili: quella crosticina sugli spaghetti è davvero la fine del mondo!! ^_^

Ingredienti

50 g di piselli (freschi o surgelati)
20 foglie di basilico fresco
60 g di spaghetti di riso basmati
1 mozzarella (io light, ma se di bufala è decisamente più saporita)
noce moscata
1 cucchiaino di paprika dolce
sale
olio evo

Fate bollire i piselli fino a quando non saranno morbidi, in abbondante acqua salata. Io ho la fortuna di avere abbondanti scorte di piselli freschi dell'orto di famiglia, che congelo ed utilizzo tutto l'anno. Quando saranno pronti scolateli e trasferiteli in un bicchierone da mixer, aggiungete 5 g di olio evo, le foglie di basilico precedentemente lavate e asciugate, e passate con il frullatore ad immersione fino a ricavare una crema densa ed omogenea. Correggete di sale se necessario.
Mettete sul fuoco dell'acqua salata per gli spaghetti. Unitevi un cucchiaino di paprika dolce e portate a bollore. Nel frattempo tagliate la mozzarella in cubetti della dimensione desiderata (ma vi consiglio non troppo piccoli), salateli e conditeli con un pizzico di paprika e noce moscata a piacere.
Cuocete gli spaghetti di riso per il tempo indicato, generalmente una decina di minuti, cercando di scolarli piuttosto al dente. A cottura ultimata trasferiteli in una terrina e conditeli con la crema di basilico e piselli preparata precedentemente.
Prendete pochi spaghetti alla volta e stendeteli su una superficie piana.
Posizionate un bocconcino di mozzarella ad un'estremità e arrotolate, formando dei piccoli involtini.
Scaldate un filo di olio evo in una padella e, quando sarà molto calda, sistemate i piccoli involtini appena ottenuti. Fate rosolare bene da tutti i lati, facendo attenzione che non brucino. In ultimo sistemate nel piatto e servite.
Un modo originale per gustare un piatto di pasta, che divertirà i bambini e appagherà i palati!!


Non trovate anche voi irresistibile questa croccantezza?



abc

Ceci croccanti con peperoni in riduzione di mosto cotto: il desiderio previsto ed appagato

Non conto le volte in cui ho desiderio di mangiare dei ceci e non ho la possibilità di soddisfarlo, perché i ceci secchi richiedono solo quella decina di ore di ammollo (salvo segreti della nonna che non ho ancora sperimentato)  e che, ovviamente, non ho a disposizione. Così è capitato che, uscita di casa al mattino e certa di non tornare fino a tardo pomeriggio, mi sono detta "io li metto in ammollo.... sia mai che tornando a casa senta quell'irrefrenabile desiderio di deliziarmici!!". Chiaro che, al ritorno, non solo ne ho fatto uso, ma li ho anche trasformati in una piccola opera d'arte che mi ha veramente appagato. Ricetta un po' svuotafrigo e un po' studiata che ha segnato sicuramente un secondo capitolo nella vita dei ceci al forno già proposti e che mi lascia decisamente soddisfatta.

Ingredienti

2 manciate di ceci secchi
2 falde di peperoni arrostiti (io una rossa e una gialla)
1 rametto di rosmarino
paprika dolce
sale
olio evo
1 cucchiaino di mosto d'uva cotto
1 albicocca per decorare

Mettete i ceci in ammollo in acqua per almeno 9 ore (volendo potrete aggiungere un cucchiaino di bicarbonato). Fateli bollire in acqua leggermente salata per circa mezz'ora. La cottura dipenderà dalla dimensione dei ceci. Assaggiateli e interrompete la cottura quando saranno ancora consistenti. Scolateli e conditeli con un cucchiaio scarso di olio evo, sale e paprika. Mescolate bene.
Aggiungete un rametto di rosmarino spezzettato, precedentemente lavato e asciugato, e mescolate ancora. Lasciate insaporire tutto per almeno mezz'ora.
Nel frattempo pensate ai peperoni. Io li avevo già arrostiti in frigo. Nel caso in cui doveste ancora preparali provvedete per tempo secondo questo procedimento.
Tagliate quindi le due falde a quadratini di circa 2 centimetri di lato e fatele saltare in padella a fiamma viva, con un filo d'olio, per un paio di minuti. Salateli.
Aggiungete i ceci insieme al loro condimento, correggete di sale e fate insaporire bene, coperti, a fiamma moderata, per una decina di minuti. Saltateli spesso, in modo che rosolino uniformemente e che non brucino. Versate un cucchiaino di mosto cotto in due cucchiaino di liquido dei peperoni (se non ne aveste va bene dell'acqua), emulsionate e versate nei ceci. Fate consumare il tutto, fino quasi a caramellarlo. A questo punto i ceci sono pronti.
Io li ho serviti con un'albicocca tagliata a fettine. Ho trovato l'abbinamento veramente delizioso!
Caldi o tiepidi sono gustosissimi e possono essere proposti anche come sfizioso appetizer.abc

Seppia in crosta di mais: quando soddisfare un desiderio è un gioco da ragazzi

Volete mettere una polpa morbida dalla crosticina croccante? E ci credereste mai che questo possa esistere senza che  si intraveda all'orizzonte una minima ombra di frittura?
Capita spesso che senta una insistente propensione per un piatto. Capita per fotografie che vedo, capita per pensieri che riesumano ricordi, capita perché, semplicemente, sento di avere desiderio di un particolare sapore. Ecco, così è capitato quando ho messo in crosta questa seppia. Sentivo di volere sfidare un'accattivante crosticina e perdermi nella tenerezza avvolgente di questo piacevole mollusco. E allora l'ho conciato per le feste!! Quella di cui vi sto parlando è, peraltro, una preparazione che richiede pochissimo tempo: cedervi è un attimo e soddisfarne il desiderio un gioco da ragazzi!!

Ingredienti

1 seppia da 120/150 g
sale
paprika dolce
farina di mais fioretto
olio evo

Sciacquate bene la seppia e accertatevi di aver eliminato gli occhi. Spolverizzatela con della paprika dolce e aggiungete del sale. Con l'aiuto delle mani fate aderire bene la speziatura su tutta la superficie.
Versate in un piatto un po' di farina di mais fioretto e impanate bene la seppia. Aprite bene la pancia affinché tutta la carne ne sia ricoperta.
Portate alla massima temperatura una bistecchiera elettrica a doppia piastra. Quando sarà pronta adagiate la seppia cercando di appiattirla bene. Chiudete la bistecchiera e fate cuocere per 5 minuti tenendo ben premuto. Trascorso questo tempo versate sulla seppia un filo (ne bastano veramente poche gocce) di olio evo, chiudete nuovamente, e cuocete ancora per 10 minuti, tenendo sempre ben premuto. Il tempo di cottura varierà in base alla dimensione della seppia stessa: regolatevi in base allo spessore.
Per chi desiderasse si potrebbe servire con un po' di olio a crudo versato in superficie. Io l'ho trovata particolarmente gustosa anche senza.
Non vi resta che affilare il coltello!!abc

Merluzzo croccante con crema di sedano e salvia, l’accessorio che fa la differenza

Parto sempre dall'idea che il gusto autentico si racchiuda in una cottura semplice. Soprattutto quando si parla di pesce bianco. Questi filetti di merluzzo li ho voluti interpretare così. Semplici, da accompagnare con una salsa dall'aroma deciso. Ho fissato mentalmente qualche costa di sedano, delle foglioline di salvia e.... le ho legate con un po' di zafferano, in cottura. Particolare. Proprio per questo ho trovato fosse un buon abbinamento con un bocconcino dolce e delicato. Ma vi avverto: la salvia lascia un gusto amarognolo che..... deve piacere!!



Ingredienti

2 coste di sedano
3 foglie di salvia
1 bustina di zafferano
1 filetto di merluzzo fresco
farina di riso
paprika dolce
sale
olio evo

Lavate le coste di sedano e togliete tutti i filamenti. Tagliatele a tocchetti e mettetele in acqua fredda, sufficiente a coprire il sedano. Aggiungete le foglie di salvia ben lavate e mettere sul fuoco. Salate pochissimo (l'acqua consumerà e il sapore sarà deciso). Unite il quantitativo di zafferano di una bustina e fate bollire, a fuoco basso, fino a quando le coste risulteranno morbidissime.
Passate tutto con un frullatore ad immersione, fino ad ottenere una crema liscia. Stemperate un cucchiaino di farina di riso con un paio di cucchiaini di crema, aggiungendola, poco alla volta, tutta. Mettete nuovamente sul fuoco e portate ad ebollizione. Lasciate sobbollire per 5 minuti, mescolando affinché non attacchi. Spegnete il fuoco e tenete da parte.
Sciacquate il filetto di merluzzo e tagliatelo in bastoncini. Mescolate 1 cucchiaino di farina di riso con 1 cucchiaino scarso di paprika dolce. Scaldate dell'olio evo in padella, passate velocemente i bastoncini su questa panatura e fateli rosolare a fiamma viva in padella. Girateli dopo circa un minuto. A questo punto abbassate leggermente la fiamma e proseguite con la cottura, su entrambi i lati, per altri 15 minuti.
Versate su un piatto parte della crema di sedano e adagiatevi sopra i bastoncini di merluzzo. Aggiungete, accanto al pesce, il resto della salsa.
Io ho accompagnato questo piatto con un semplice contorno di fagiolini e carote. La salsa ha carattere e non richiede altri sapori forti.




abc

Ceci al forno con la paprika: una cena dai presupposti giusti

Non so se anche a voi capiti. Per me è un desiderio piuttosto ricorrente. Non sempre possibile da soddisfare, ma quando i presupposti ci sono tutti.......ecco che i cuscinoni si dispongono a dovere, il tavolino si imbandisce, il dvd parte e la mia cena è gustata direttamente sul tappeto.  Non è facile riuscire a concedermi numerosi momenti simili, ma è un modo così spassoso di coccolarmi che, quando accade, è come se il mondo si fermasse. Ovviamente non posso pensare di assaporarmi un branzino, o barcollare con un cucchiaio di minestra, tanto meno di perdermi ad arrotolare sulla forchetta quattro spaghetti o di rosicchiare ancora una coscia di pollo (soprattutto perché il rito della pulitura della coscia di pollo, come qualsiasi sezione di carne a cui è annesso un osso, richiede un attentissimo lavoro certosino che solo chi ha potuto osservare può comprendere!). Ci vuole qualcosa di maneggevole, pratico e.....goloso!! Ecco un'idea. Questo piatto si presta anche come ghiotto aperitivo. I miei ospiti sono sempre stati favorevolmente colpiti da questa stranezza.... Io cedo spesso alla tentazione: sono croccanti in superficie, morbidi all'interno, invitanti per il loro sapore di paprika....insomma, si mangiano uno dietro l'altro senza riuscire a fermarsi. Si possono anche cuocere in padella, senza l'aggiunta di olio, visto che è già presente nel condimento. Sicuramente è una cottura più veloce e dagli ottimi risultati!

Ingredienti

60 g di ceci secchi
1 cucchiaio di olio evo
paprika dolce
sale

Mettete in ammollo i ceci secchi in acqua fredda per 10 ore. Sciacquateli bene e fateli bollire in acqua leggermente salata per una ventina di minuti. La cottura dipenderà dal calibro del legume: assaggiate per verificare che vadano bene. Dovranno essere morbidi, ma non dovranno sciogliersi in bocca.... Ricordate che dovranno passare un'altra cottura!!!! Scolateli bene e versateli in una terrina. Aggiungete l'olio, la paprika dolce a piacere e il sale. Lasciate insaporire per almeno 1 ora. Coprite una teglia con carta forno e buttateci sopra i ceci con il loro condimento. Infornate a 200° ventilato per 20/30 minuti. A questo punto sono pronti per essere gustati. Attenzione però....sono tanto invitanti quanto roventi!!



abc

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