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Melanzana ripiena estiva: il perfetto ritrovo di sapori in un piacevole ‘ritrovo’ di sorrisi

Tutto è partito dalla voglia di qualcosa di semplice, ma che portasse con sé tutti i sapori intensi che la nostra terra e la stagione ci offrono. Tutto è partito dalla voglia di sezionare una melanzana e ricomporla con un piccola rivisitazione. In questa melanzana ripiena, infatti, c'è poco di più della melanzana stessa. Ma è il modo di rivisitarla, che mi è piaciuto. Quei bocconcini dorati legano perfettamente con la dolcezza dei pomodorini e il parmigiano unisce tutto senza coprire i sapori. Tiepida, delicata e.... sorridente. Sì, per me un piatto riuscito è un piatto che fa sorridere. La tendenza di questo periodo, quasi come se volessi trovare certezze nelle piccole cose, è di prediligere i sapori naturali. Non mi piace stravolgere, non mi piace rivoluzionare. Amo riempirmi della pienezza della natura. Questo piatto mi soddisfa proprio per questo. Questo piatto mi fa sorridere.
Porto ancora qualche raggio di sole estivo tra le mie pagine, convinta che le tracce di un'estate in punta di piedi rimarranno dentro di me, nei segni di gioia e nei vuoti che ha lasciato.

Ingredienti

1/2 melanzana viola
4 pomodorini Pizzutello
10 g di semi di zucca
15 g di parmigiano
1 cucchiaio di semolino di riso
1 cucchiaio di olio di olive taggiasche
12 foglie fresche di basilico
sale rosa dell'Himalaya

Lavate la melanzana, tagliatela a metà, cospargetela con del sale e cuocetela a vapore fino a quando sarà morbida, ma non troppo. Mantenete il picciolo.
Lasciatela raffreddare, quindi prelevate con un coltellino la polpa, lasciando sulla buccia uno spessore di un paio di centimetri. Tagliatela a dadini non troppo piccoli e infarinateli nella semolina di riso. Scaldate, in una padella, l'olio di olive taggiasche e, quando sarà ben caldo, buttateli la dadolata di melanzana, facendola saltare a iamma viva.
   Nel frattempo lavate i pomodorini, asciugateli e tagliateli in otto.
Lavate e asciugate le foglie di basilico, quindi spezzettatele, unitele ai pomodori e lasciate che insaporiscano, per qualche minuto.
Aggiungete, ora, alle melanzane in padella, i semi di zucca. Fate saltare bene ancora per qualche minuti il tutto, salate a piacere, quindi spegnete la fiamma e aggiungete le melanzane ai pomodorini. Mescolate e lasciate intiepidire.
Tagliate a scaglie il parmigiano, aggiungetela alla farcia e mescolate.
Riempite, con il composto ottenuto, il guscio di melanzana svuotato. Cercate di compattare bene il ripieno, quindi grattugiatevi sopra parmigiano a piacere.
Accendete il forno a 200°. Una volta che sarà in temperatura, versate un filo di olio sulla melanzana (ne sarà necessario davvero pochissimo) e infornate. Lasciate cuocere per circa 30 minuti, o comunque fino a quando sulla superficie si sarà formata una crosticina dorata.

A questo punto sfornate la melanzana e lasciatela intiepidire.

Impiattatela e servitela, respirandone il profumo, prima ancora di immergervi nei suoi intriganti sapori.

Semplicità, niente di più.
Semplicità che travolge.


abc

Cartocci di fiori di zucca ripieni: differenti prospettive di un’estate da scoprire

Quello per i fiori è un amore. Credo sia legato ai ricordi, all'orto di mio nonno, alle frittelle che preparava mia nonna (ed era festa, ogni volta), e poi a quelle di mia mamma, rigorosamente filanti, irresistibili calde, ma tentatrici anche fredde. Ovviamente con i fiori dell'orto di nonno ^_^
Frittelle che porto con piacere nei ricordi, soprattutto da quando le scelte alimentari salutiste hanno accantonato questo genere di alimento. Ma non per questo mi fermo ad un ricordo. Mi piace creare piatti che portino con loro sapori delicati e consistenze sfiziose. Questi fiori sono croccanti, pieni, colorati e.... li ho voluti in veste di streetfood. Cartoccini irresistibili che travolgono e conquistano. Leggeri per la cottura al forno, ma senza che sacrifichino il gusto. Si sposano bene con fresca verdura di stagione, convincendovi che il sano può anche essere buono e che al buono si può cedere senza peccati. In questa fresca estate il forno lavora a pieni regimi: non è forse l'occasione per guardare la vita da una prospettiva differente? Approfittatene ^_^ Non ve ne pentirete!

Ingredienti

100 g di fiori di zucca
100 g di ricotta vaccina
10 g di anacardi tostati
10 foglie di basilico fresco
8 bastoncini di parmigiano
1 bustina di zafferano
sale rosa dell'Himalaya
olio evo
farina di mais fioretto

Lavate le foglie di basilico. Asciugatele delicatamente e tritatele insieme agli anacardi, piuttosto finemente.
Raccogliete il trito in una ciotolina, unite la ricotta e salate a piacere (io ho utilizzato un sale dolce, il rosa himalayano). Mescolate tutto, fino ad ottenere una crema omogenea. Tenete da parte, in frigorifero.
   Prendete i fiori di zucca (in 100 grammi ne dovreste avere circa 13) e allargate delicatamente il fiore. Di 8 fiori eliminate il pistillo, quindi tagliate il gambo e lavate sotto l'acqua corrente, facendoli poi scolare bene. I rimanenti apriteli, eliminate il fondo (gambo e pistillo insieme), lavateli e asciugateli tamponandoli. Tagliate questi ultimi a striscioline e uniteli alla crema di ricotta, mescolando fino ad incorporarli perfettamente.
Preparate un piattino con un paio di cucchiai di farina di mais fioretto e il parmigiano tagliato a bastoncini. Ungete una pirofila con pochissimo olio evo e tenetela sul piano di lavoro. Accendete il forno portandolo ad una temperatura di 190° e iniziate a preparare i fiori.
Con l'aiuto di un sac è poche riempite di farcia alla ricotta ciascun fiore, non completamente affinché non si spezzi. In ogni fiore inserite, quindi, un bastoncino di parmigiano.
Richiudete il fiore attorcigliando delicatamente le cime, impanatelo nella farina di mais fioretto e ponetelo nella pirofila.  Procedete in questo modo fino a terminare fiori e farcia.
Quando il forno sarà in cottura, versate un filo di olio sui fiori e infornate. Abbiate cura di controllare la cottura, poiché il vostro forno potrebe essere più o meno forte e richiedere più o meno tempo per ottenere il risultato croccante. Io ho cotto tutto per circa 20 minuti. Eventualmente, a metà cottura, girate la pirofila, in modo che la doratura venga omogenea.
Dovrete ottenere dei fagottini croccanti, ma non bruciati (e il fiore, soprattutto verso la cima, si scurisce facilmente). Insomma, non prendetevi impegni per il tempo di cottura e non dimenticate che avete delle creaturine delicate in forno ^_^
Nel frattempo preparate i cartocci con della carta per fritti, o comunque con carta per alimenti.
Una volta cotti, sfornate i fiori e, aiutandovi delicatamente con una paletta, trasferite ciascun fiore nel suo cartoccio. Portate in tavola, o arricchite il vostro buffet di aperitivi e sfizioserie.
Non vi rimane che deliziarvene.

Delicato il ripieno, sorprendente il cuore di parmigiano.

E poi quelle cimette non sono delle opere d'arte?

abc

Gratin di zucchine e patate alle nocciole: lo sfodero delle forchette e la lotta all’ultima briciola

Il la me lo ha dato lei, qualche giorno fa, quando ci presentò una teglia di zucchine e patate al gratin che, solo a guardarla, faceva venire appetito. Ho avuto questo pensiero, come un chiodo fisso, per tutto il tempo in cui non sono riuscita a realizzarla. Poi..... è stata magia. Ovviamente la mia personalizzazione non ha atteso e, non appena ho immaginato questo piatto, ho sentito che il tocco croccante non sarebbe potuto mancare. Anzi, avrebbe reso particolare la crema delicata che avrebbe avvolto le verdure. Le patate sono quelle dell'orto di famiglia, e già vi avevo anticipato di come fossi felice di riacquisirle, saltuariamente, nella mia alimentazione, perché queste sono le patate di papà e sono belle (e buone) davvero. Non comprerò più patate, di questo sono certa, ma la rossa di papà è un piacere che non merita tentennamenti. Il risultato, come sempre accade nei miei piatti, è particolare e insolito, ma proprio per questo è decisamente intrigante. Non filano, no. Ma quella crosticina ti porta a grattare la pirofila cercando il sapore e la sfiziosità fin negli angolini. Grazie Marisa per l'ispirazione e..... sfoderate le forchette, che la lotta a chi si aggiudica l'ultima briciola abbia inizio!!

Ingredienti

2 patate rosse (le mie erano piccole)
1 zucchina piuttosto grande
150 g di fiocchi di latte allo yogurt
10 g di olive taggiasche
10 g di nocciole
parmigiano grattugiato
sale
pepe
olio evo

Pelate le patate, lavatele e tagliatele a fettine sottili, aiutandovi con una mandolina. Lasciatele a mollo in acqua per qualche minuto e poi trasferitele su un canovaccio pulito ad asciugare. Fate la stessa cosa con le zucchine, lasciandone da parte circa 70 g.
Portate ad ebollizione una pentola di acqua salata e bollite i 70 gi di zucchina, tagliata a tocchetti, fino a renderla morbida. Un avolta cotta, scolatela e, nella stessa acqua, sbollentate le fettine di verdura, in modo da intenerirle appena.
Trasferitele quindi in un piatto e lasciatele intiepidire.
Sistemate i tocchetti di zucchina in un bicchierone, insieme ai fiocchi di latte e al pepe. Frullate tutto fino a creare una crema omogenea.
Aggiungete ora le olive taggiasche e procedete ancora con il frullatore ad immersione, lasciandole piuttosto grossolane all'interno della crema.
Sgusciate le nocciole e pestatele in un mortaio. In questo modo rimarranno piuttosto spesse.
Diversamente schiacciatele con un peso (bicchiere, mattarello, o quant'altro): tritarle le renderebbe, a mio avviso, troppo fini.
Prendete una pirofila e ungetela bene alla base.
Sistemate le fettine di verdura alternando zucchine e patate.
Coprite le verdure con la crema di fiocchi di latte e olive, distribuendola omogeneamente su tutta la superficie. Cospargetela con le nocciole tritate.
Accendete il forno e portatelo a 200°.
Quando sarà in temperatura coprite la teglia con abbondante parmigiano grattugiato e infornate su un ripiano piuttosto alto.
Cuocete per 20 minuti circa, o comunque fino a quando la superficie sarà ben dorata e croccante.
A questo punto sfornate e lasciate riposare per un paio di minuti.
Sporzionate e servite (non vi sto dicendo di mangiare direttamente nella pirofila, ma sarebbe un bellissimo momento di condivisione ^_^ Solo un po' pericoloso per la temperatura della teglia!!!).

Delicato, leggero, avvolgente e saporito. Cosa potrei aggiungere? Provateci voi!!
E se la sola visione vi farà desiderare questo piatto, sarò felice di passare il testimone e di portare avanti la tradizione di Marisa!!
Attendo le vostre versioni ^_^

abc

Lasagna di farinata di ceci con pesto di sedano e spinaci filanti: l’insolito incontro tra certezze

Un sacchetto da un chilo di farina di ceci. Farina comprata sfusa. Sacchetto di carta, artigianale, come ai vecchi tempi. Dosi scritte a penna sulla carta, per non dimenticare. Adoro la farinata, lo sapete e ve lo rammento ogni volta. E mi piace che ogni volta sia diversa: nelle forme, nelle metodologie di cottura, nelle aromatizzazioni, nelle presentazioni.
Questa volta il desiderio è nato guardando quel deliziosissimo vasetto di pesto di sedano (che confesso di avere finito secoli or sono, ma questo piatto, anche lui, rappresenta solo un piacevolissimo e alquanto lontano ricordo per il mio palato). Come per infinite altre volte ho solo chiuso gli occhi, ho accostato consistenze, sapori e proprietà e ho dato libero sfogo alle idee. Ne sono uscita deliziata, ancora, da qualcosa di nuovo e di sorprendente. Semplice, intenso ed essenziale. Un piatto bilanciato, che rispetta saldi principi alimentari e nutre organismo e spirito. Una pietanza che ho assaporato boccone dopo boccone e che, con piacere, ora vi presento. E vi suggerisco ^_^

Ingredienti

50 g di farina di ceci
125 g di acqua
8 g di olio evo
1 rametto di rosmarino
sale q.b.
noce moscata
100 g di spinaci cotti al vapore
40 g di pesto di sedano
2 cucchiai colmi di parmigiano grattugiato

Setacciate la farina di ceci in una ciotola capiente. Versateci poca acqua alla volta, mescolando con una frusta per evitare che si formino grumi. Lavate il rametto di rosmarino e mettetelo in infusione nella pastella. Coprite con un foglio di pellicola trasparente e lasciatela riposare in frigorifero per un paio di ore.
Trascorso il tempo, aggiungete l'olio e un pizzico abbondante di sale, mescolate e togliete il rormarino.
Ungete 4 stampi dal diametro di 10 centimetri e versateci 3 cucchiai circa di pastella. Portate il forno alla temperatura di 200° e infornate. Fateli cuocere per 30 minuti, controllando che dorino in superficie uniformemente.
Saltate velocemente gli spinaci in una padella, con poco olio evo. Salate e insaporite con la noce moscata e lasciate che si aromatizzino bene.
Quando le piccole farinate saranno cotte estraetele dal forno e toglietele dagli stampi.
Iniziate la preparazione della lasagnetta sporcando leggermente il piatto con un cucchiaino di pesto.
Adagiatevi sopra una farinata. Cospargetela con un altro cucchiaino di pesto, aggiungete una forchettata di spinaci e una manciatina di parmigiano grattugiato.
Procedete con una nuova farinata e continuate con la preparazione fino ad avere ultimato tutti gli ingredienti.
   Schiacciate leggermente le farinate tra di loro, in modo da assestare la torretta creata.
Quando avrete terminato, adagiatevi accanto gli eventuali spinaci rimasti, spolverizzate con il parmigiano e passate in forno, sotto il grill, per una decina di minuti.

Sfornate e servite immediatamente.
La fragranza della farinata si sarà legata alla morbidezza del pesto e la freschezza degli spinaci legherà perfettamente con il parmigiano sciolto. Spiegarvi in altre parole cosa si prova all'assaggio è impossibile. Occorre assaggiare ^_^

Pronti a farlo?

abc

Sautè di asparagi e peperoni alla feta e nocciole: ottimizzazione e recupero di tempo e di risorse

Ancora una volta un passo indietro. Ancora una volta quella corsa a salvare il salvabile, di rientro da una trasferta oltremodo prolungata che mi ha tenuto separata dalla dispensa e dal frigorifero per un tempo inatteso. Tra le tante magie che questo conteneva vi erano dei preziosissimi asparagi freschi, dell'orto dei miei vecchi. Poverelli, un po' raggrinziti, ma perfettamente sani. "Non esitare un attimo, Cuocherellona". Preso possesso di tagliere e coltello ho iniziato a preparare quello che sarebbe dovuto essere un semplicissimo piatto di asparagi e parmigiano con un uovo rotto sopra. La fretta mi mette sempre davanti agli occhi piatti veloci e semplici così. Poi però.... mi sarei davvero potuta accontentare di un istinto pragmatico senza dare voce all'istinto di espressione? Coloriamo il piatto, arricchiamolo di sapori, di sostanza, di proprietà nutritive. Un battito di ciglia e, sì, ho sentito i sapori di questa portata sul palato e mi sono convinta all'istante. Rimane un piatto molto veloce da preparare e regala grandi soddisfazioni. Non un accontentarsi, ma un trasformare in meraviglia una urgentissima necessità ^_^

Ingredienti

1 mazzetto di asparagi
3 falde di peperone arrosto (io una per colore)
40 g di feta light
10 nocciole
7 g di parmigiano grattugiato
olio evo
sale

Pulite gli asparagi e sbollentateli per un minuto in acqua salata. Scolateli e fateli saltare in una padella con un filo di olio caldo. Unite le falde di peperone tagliate in strisce e salate a piacere.
Sgusciate le nocciole (le mie arrivano dall'orto di famiglia) e schiacciatele in un mortaio, non troppo finemente. Unitevi la feta e impastate il tutto fino ad ottenere un composto omogeneo.
Aggiungete il parmigiano grattugiato e mescolate bene.
A questo punto versate il composto sugli asparagi, in padella. Cospargetelo in modo da coprire uniformemente la verdura, quindi coprite con un coperchio e lasciate cuocere, a fiamma media, fino a quando il formaggio si sarà sciolto. A questo punto scoperchiate la padella e alzate la fiamma. Lasciate dorare il formaggio e, quando avrà raggiunto la consistenza desiderata, spegnete la fiamma e trasferite gli asparagi in un piatto da portata, o direttamente nei piatti da servire a tavola.
Vi raccomando di non aggiungere troppo sale: la feta e il parmigiano daranno già parecchio sapore al piatto e sarà perfetto e sufficiente a mantenere la dolcezza della verdura.

Si tratta di un piatto completo, avvolgente e sfizioso. Appaga il desiderio di qualcosa di diverso e non sacrifica affatto il gusto. Se poi si ha la fortuna di portare in tavola i frutti della propria terra, beh, il successo è garantito!!

Potrete anche preparare questo piatto con anticipo e passarlo in forno, sotto il grill, per qualche minuto: un modo diverso di deliziare i vostri ospiti, o di appagare il vostro desiderio di novità in pochi minuti!!

abc

Miglio alla curcuma con asparagi e mirtilli: la ricerca di certezze nell’incontro con la realtà

Tempo. La gestione del tempo. L'organizzazione del tempo. Tempo che passa. Tempo che si ferma. Tempo che schiarisce le idee. Tempo che confonde. Tempo che conferma. Tempo che manca. Tempo che consuma. Attimi. Luce, buio.
Cambiano direzione in un momento. Priorità. Attenzioni. Metto da parte tutto, per l'essenziale. Si spostano le prospettive. Non io..... non a me. Urlo di straziante incredulità. Spunto di riflessione. Richiamo al confronto con se stessi. Non è questa, forse, l'esistenza? Trovare in ogni particolare uno stimolo alla crescita. Il cambiamento. Quello che destabilizza, ma che fortifica. Niente è fermo. Niente torna come prima. Consapevolezza. Questa dolorosa presenza che arriva, inevitabile. Ci provo, a trovare nuovamente le mie certezze in una quotidianità. Ma le sensazioni cambiano ogni giorno e ogni giorno cerco di scoprirmi, di conoscermi, di ricostruirmi. Cucino, sporco, fotografo, scrivo, appunto, correggo, assaggio, condivido. Fatico. Tutto è.... troppo. Tutto è nuovo.

Ingredienti

35 g di miglio
60 g di asparagi
10 g di semi di zucca
15 g di mirtilli essiccati
10 g di parmigiano
1/2 cucchiaino di curcuma
olio evo
sale

Cuocere al vapore gli asparagi e teneteli da parte.
Sciacquate il miglio sotto un getto di acqua corrente e fatelo cuocere in acqua, pari al doppio del suo volume, nella quale scioglierete la curcuma. A fine cottura aggiungete il sale a piacere, spegnete il fuoco e lasciatelo riposare coperto.
   Pesate i mirtilli e i semi di zucca. Eliminate le code degli asparagi e tenetele da parte. Tagliate a rondelle le punte e fatele saltare in padella con un po' di olio evo.
Aggiungete, dopo qualche minuto, i mirtilli e i semi. Lasciate insaporire e unite del sale a piacere. Nel frattempo il miglio sarà pronto e potrete versarlo in padella. Mescolate bene e lasciate sul fuoco a fiamma molto bassa.
Nel frattempo tritate le code degli asparagi con il parmigiano. Io mi sono servita di una mezzaluna per non creare una crema, ma per lasciare piuttosto spesso il composto.
Unitelo al miglio condito e mescolate. Fate amalgamare bene tutto e lasciate che il condimento crei una crema attorno al miglio stesso.
A questo punto servite e gustate ben caldo. A piacere potrete aromatizzare il piatto: trovo che un po' di scorzetta grattugiata di limone o di arancia possa completare perfettamente l'incontro di sapori.
Preziose le proprietà nutritive di ciascun ingrediente. Piacevole il sapore che ci regala al palato.
E' un piatto completo, gustoso, leggero e sfizioso.

Frutta e verdura si legano magicamente e mettono in risalto sapori stuzzicanti.

Una coccola irrinunciabile!!


abc

Chiocciole di peperone al forno con acciughe e bacche di Goji: la sfida che va presa di petto

Esistono varietà di verdure che danno libero sfogo alla mia fantasia, e varietà che mi creano una sorta di blocco. Considerata la mia natura per niente arrendevole e la mia tendenza ad intraprendere sempre il sentiero più tortuoso (che gusto ci sarebbe, se no?), ho deciso di concentrarmi su quanto mi mette in difficoltà. I peperoni. Tipico ortaggio della stagione calda, il peperone mi ha sempre attratto per i suoi colori intensi e per il loro sapore deciso e avvolgente. In tempi non sospetti, quando il mio stomaco macinava anche le pietre, mangiavo peperonate su peperonate e poi ancora, perché non ne avevo mai a sufficienza. Ecco, oggi non è più così ^_^ Solo il pensiero di un peperone da mangiare con la buccia mi fa drizzare l'epitelio. E vi garantisco che non è simpatico. La soluzione esiste, certo, arrostendo questi bei fagotti e privandoli della pellaccia ostica. Ma, una volta arrostiti, in quanti modi si possono trasformare e interpretare le sue falde? Buio. Buio pesto. E' qui che entra in gioco il mio spirito guerriero. Fermarsi davanti ad un punto di domanda non è da me. Rosicchia di qua, rosicchia di là, la strada la devo trovare. Questa volta ci ho provato così.

Ingredienti

1 falda di peperone rosso arrostito
1 falda di peperone giallo arrostito
1 falda di peperone verde arrostito
5 g di bacche di Goji
10 g di olive taggiasche
3 filetti di acciuga sott'olio
10 g di parmigiano
pangrattato (io di farina di riso)
olio evo
sale

Sistemate su un tagliere le bacche di Goji, i filetti di acciuga ben sgocciolati, le olive e il parmigiano. Con l'aiuto di una mezzaluna riduceteli in briciole non troppo fini.
Non ho messo in ammollo le bacche perché avrebbero reso troppo morbido l'impasto. In questo modo mantengono la farcitura compatta e danno un sapore deciso.
Spargete su un piatto il pangrattato e adagiatevi sopra una falda di peperone.
   Coprite la superficie con una parte di farcia e arrotolate su se stesso il peperone. Passatelo bene nel pangrattato e tenetelo da parte. Ripetete l'operazione con le altre due falde.
Tagliate ciascun rotolino ottenuto in quattro. Infilzate su uno spiedo una chiocciolina per colore e ponete tutto su una teglia leggermente unta.
Accendete il forno a 200°. Quando sarà in temperatura versate un filo d'olio sugli spiedini e infornate.
Cuocete per 20 minuti, girando un paio di volte le chioccioline, in modo che cuociano uniformemente.
Quando saranno ben dorate sfornatele e lasciatele intiepidire leggermente.

Servitele su seplicissime foglie di insalata. Assaporatele in semplicità, oppure accompagnatele a qualche salsina delicata. Sono un ottimo appetizer, ma possono anche essere un gustosissimo accompagna,ento ad un piatto di riso basmati, condito solamente con un filo di olio.
A voi la fantasia di presentazione. In ogni caso, racchiuso in queste chiocciole, c'è un concentrato di sapore e di piacere.
Le papille gustative sorrideranno e l'epitelio si addolcirà.


Sfida superata e palato appagato. Cosa chiedere di più?


abc

Pomodorini ripieni di nuvole al pistacchio: la ricerca irrefrenabile del quinto senso di piacere

Inizia la stagione delle verdure. I piatti si alleggeriscono e acquisiscono aspetti variopinti che irradiano luce e riempiono gli occhi, prima di appagare il palato. Così capita che, in preda ad un raptus da pomodorite acuta (proprio io che per lunghi mesi non ho guardato un pomodoro con la coda dell'occhio, neanche sotto forma di conserva), dando il benvenuto ai primi pomodori di stagione, immagini questi bocconcini ripieni di.... nuvole. Quando mi trovo davanti ad un piatto particolarmente ben riuscito, o che comunque mi rende fiera di me stessa, mi prodigo per cercare lo scatto perfetto, l'angolazione migliore, l'inquadratura magica. Come se volessi far passare, tramite la fotografia, quanto possa appagare tutti e cinque i sensi. A volte il soggetto è fotogenico, altre volte meno, altre ancora la luce mi aiuta, altre no. Va bene, tante chiacchiere per tergiversare: non sono una fotografa e i mezzi a disposizione sono davvero nulli, ma ce la metto sempre tutta. Credo che le immagini di questi pomodori ripieni non rendano molta giustizia ai sapori che hanno regalato all'assaggio. E' stato come riempirli di quella leggerezza che ricorda le nuvole. I sapori sono decisi, ma con moderazione. La consistenza è soffice, amorevole e avvolgente. Sfiora il palato e riempie le papille. Appaga. Nutre. Sono piccoli scrigni di piacere. Parlano di primavera e solleticano l'appetito.
Ingredienti   4 pomodori sardi 25 g di parmigiano 25 g di pangrattato di riso 10 foglioline di basilico fresco 15 g di pistacchi tostati non salati sale olio Pulite e lavate i pomodori. Tagliate la calotta superiore e svuotateli, aiutandovi con uno scavino. Salateli all'interno e capovolgeteli in uno scolapasta. Lasciateli almeno un'ora, affinché perdano quanta più acqua possibile. Nel frattempo pulite i pistacchi, cercando di togliere al meglio le pellicine e tritateli insieme al parmigiano e alle foglie di basilico, accuratamente lavate e asciugate. Unite il pangrattato di riso e mescolate fino ad ottenere un composto uniforme. Non sarà necessario aggiungere sale, poiché il parmigiano renderà sufficientemente sapido il ripieno. Riprendete i pomodorino, sgocciolateli bene e iniziate a riempirli con questo composto. Schiacciate bene con un cucchiaino affinchè la farcia sia ben compatta all'interno. Sistemate i pomodori in una pirofila leggermente unta e spolverizzate tutto con la farcia rimanente. Accendete il forno a 200° e, quando sarà in temperatura, irrorate i pomodori con un po' di olio e infornate. Cuocete per 20 minuti circa. I pomodori dovranno incresparsi e la superficie dovrà risultare dorata. Quando saranno pronti sfornateli, lasciateli intiepidire leggermente e serviteli. Raccogliete la farcitura depositata sul fondo della pirofila e accompagnatene, a mo' di briciole, i pomodori stessi. Saranno soffici e avvolgenti, caldi di cottura, ma saranno sfiziosissimi anche raffreddati. Si prestano ad essere un piacevole contorno, ma si fanno apprezzare decisamente anche come piacevole appetizer. Piccoli bocconcini finger da buffet. Il piacere rimane inalterato e i sensi.... appagati.abc

Uovo scomposto fritto su asparagi filanti: il piatto della tradizione come mai fu fatto

Sicuramente in qualche recondito anfratto della mia testolina, piuttosto lontanto dalla zona di volo del mio unico neurone genietto, abitava, indisturbata, l'immagine di questo tuorlo fritto. Che poi... scusate se è poco, parliamo nientepopodimeno che del tuorlo fritto di Cracco (scusate, ma chi sarebbe???). Probabilmente ai tempi non avevo neanche lontanamente idea di chi fosse tale Carlo Cracco ed oggi, lo scrivo a chiare lettere, NON HO ASSOLUTAMENTE VOLUTO RIPRODURRE LA SUA MAGISTRALE ESECUZIONE. Semplicemente avevo voglia di un uovo scomposto. Semplicemente mi sono posta la domanda "ce la farai, piccola grande Cuocherellona?" e sicuramente mi sono data la risposta ^_^ Primo tentativo: Cuocherellona 1, Carlo Cr....ehm uovo fritto 0. Ho vinto io, certo. Non parliamo di una frittura vera. Sapete bene che ci tengo a nutrire in maniera genuina l'habitat di quel piccolo neurone e di tutto il sistema in esso contenuto. Ma posso solo garantirvi che quella crosticina così delicata e stuzzicante mi ha decisamente conquistato. Intorno ci ho costruito un piatto. Ecco, l'uovo rotto sugli asparagi filanti è sempre stato un piatto apprezzato, in famiglia. Ho pensato di rivisitarlo. Ed eccolo qui, tutto per voi!!

Ingredienti

2 uova
10 asparagi
2 cucchiai di parmigiano grattugiato + q.b.
1 cucchiaino di semi di sesamo
sale
pangrattato di riso
olio evo

Lavate gli asparagi e cuoceteli al vapore. Fateli intiepidire, poi tagliate a tocchetti la parte inferiore, fino circa a 3/4.
Separate i tuorli delle due uova dagli albumi. Raccogliete gli albumi in una ciotola, mentre i tuorli adagiateli sul pangrattato di riso. Coprite delicatamente i rossi, facendo attenzione a non romperli. Lasciateli riposare, in modo che la panatura rassodi bene.
Unite agli albumi le code degli asparagi, i semi di sesamo e il parmigiano. Salate secondo il vostro gusto. Sbattete il tutto con una forchetta, versate in uno stampino (io ne ho usato uno da 15 cm di diametro) e fate cuocere in forno fino al completo rassodamento.
   A questo punto fate saltare gli asparagi tenuti da parte in padella, con un filo di olio evo. Salateli e aggiungete, alla fine, una buona manciata di parmigiano.
Coprite la padella con un coperchio, abbassate la fiamma, e attendete che il formaggio si sciolga, avvolgendo gli asparagi stessi. Quando saranno pronti trasferiteli si un piatto. Sistemate delicatamente i tuorli nella padella calda, con un filo d'olio, e fateli cuocere per un minuto circa a fiamma moderata. A questo punto girateli e procedete con la cottura dalla parte opposta. Cercate di farli cuocere uniformemente, ma ovviamente senza romperli.
Io ero talmente presa da questa fase, che non ho avuto modo di fotografare la cottura. Ma vi dico che.... si può fare ^_^
Adagiate la frittatina di ablumi accanto agli asparagi e unitevi i due tuorli.
Servite e assaporate all'istante. Il tuorlo dovrà rimanere cremosissimo all'interno.

Il contrasto di consistenze, nonché di sapori, renderà piacevole e divertente ogni assaggio e vi farà desiderare di arrivare al momento della rottura della scocca croccante.
  
A quel punto sarà puro piacere....
abc

Cannoli di crèpes “con rinforzo” al gratin: quella folle e sana curiosità che ci spinge ad andare oltre

Ancora crespelle. Ancora asparagi. Come faccio a farvi credere che rarissimamente replico un piatto? Beh, in effetti non è che abbia portato in tavola lo stesso gusto di questa versione. Voglio dire, sugli asparagi non si discute, ma la vera forza di questo piatto sta nella crèpe. Che, lo chiarisco, questa volta le uova le ha eccome. Ma ha anche un'anima che la rende forte e resistente. L'atimo esatto in cui mi sono detta provaci!! credo di aver vissuto una sorta di regressione, dove le associazioni di forme ti portavano a far entrare il solido nel cubo sagonato, ovviamente da quell'unica parte da cui sarebbe potuto passare. Ecco, in un momento di insana follia (e ultimamente faccio sogni e mi rendo portavoce di pensieri alquanto inquietanti), ho immaginato la bella crespella tonda e..... ci ho visto sopra il suo perfetto incastro. Tondo su tondo. Ma qualcuno ci avrà mai pensato? Sicuramente sì, non mi sono neanche messa a cercare. Certo è che queste crèpes qui sono davvero particolari. Creano, in questo insieme di ingredienti, un piatto unico e completo davvero intrigante.

Ingredienti

3 uova
25 g di parmigiano + 20 g
6 fette di mortadella di pollo e taccchino (100 g circa)
25 ml di olio evo + q.b.
30 g di olive di Riviera
50 g di ricotta
12 asparagi cotti al vapore
   sale
noce moscata

Rompete le uova in un recipiente capiente. Unite il sale e la noce moscata e sbattete con una frusta per diversi minuti, fino ad ottenere un composto soffice e spumoso. Sempre con la frusta in azione, versate l'olio a filo e sbattete fino a quando si sarà amalgamato completamente. Grattugiate 25g di parmigiano e tenetelo da parte.
Scaldate un padellino antiaderente del diametro di 20 o 22 cm. Passatevi uno scottex unto di olio e, quando sarà molto caldo, versatevi due cucchiai di pastella. Distribuitela sul fondo, formando un disco tondo e uniforme. Cospargete la superficie con una piccola manciata di parmigiano.
   Adagiatevi sopra una fettina di mortadella (la dimensione dovrà essere uguale tra crespella e salume) e coprite tutto con altri due cucchiai di pastella. Cospargete anche questa in modo da coprire tutta la mortadella e ponete un coperchio sulla padella. Fate cuocere per 40 secondi circa, poi capovolgete la crespella. Procedete per un minuto scarso la cottura e fate scivolare la vostra crèpe su un piatto piano.
Ungete nuovamente la padella e procedete con la cottura, fino a terminare gli ingredienti. Con queste dosi dovranno uscirvi 6 crespelle.
Mentre le crespelle raffreddano, preparate la farcia. Tritate le olive ben sgocciolate, insieme a 20 g di parmigiano e uniteli alla ricotta. Salate leggermente e mescolate bene.
Prendete una crespella alla volta e copritela con una parte del composto appena ottenuto.
Sistemateci sopra, ad un'estremità, due asparagi e arrotolate stretta la crèpe. Adagiate ciascun involtino in una pirofila, uno accanto all'altro.
Irrorate con un filo di olio evo e, volendo, cospargete con un po' di parmigiano grattugiato.
Infornate a 200° per 10/15 minuti circa. Giusto il tempo che si formi una croccante crosticina in superficie. Quindi sfornate e servite.
Assaporate il piatto molto caldo, nel suo contrasto di sapori e nella sua morbida avvolgenza.
La cremosità della farcitura di ricotta e olive renderà piacevole il sapore deciso della crespella e la freschezza dell'asparago darà il suo tocco di vivacità.
Un piatto appagante, completo e gustoso, si può preparare con anticipo e infornare all'occorrenza.

Nuove versione di crespella, con un rinforzo he convince al primo morso!!

abc

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