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Pasta fillo (o phillo)

Questa pasta è stata, per me, una vera rivelazione. Prima le torte salate erano sinonimo di una frolla piuttosto pesante, o di una sfoglia troppo grassa. Il gusto della farcitura spesso era compromesso da una consistenza difficile, o dal gusto di un unto eccessivo. Dal giorno in cui la parola phillo ha preso identità non ne più potuto fare a meno. Trovo gradevole la sua leggerezza, a fronte di una consistenza modulabile secondo le necessità: strato singolo, o multiplo. Il velo d'olio che la ricopre non guasta il sapore e le dona una delicata friabilità, che gioca a favore della resa finale della portata.


Ingredienti
50 g di farina di manitoba (0)
22 d gi acqua a temperatura ambiente
1 cucchiaino di olio evo
un pizzico di sale

Mischiare gli ingredienti formando un impasto omogeneo, da riporre poi tra due fondine calde. Lasciare riposare la pasta per almeno una ventina di minuti e stenderla, su una spianatoia infarinata, tanto sottile da farla diventare trasparente. A questo punto gli utilizzi possono essere diversi. Per una torta salata occorrerà triplicare le dosi indicate e i vari strati saranno da sovrapporre tra loro, coprendo con un filo d'olio ciascun foglio. Nel caso in cui si volessero fare degli involtini sarà sufficiente un unico strato, sempre unto, su cui si adagerà il ripieno da avvolgere. Può essere utilizzata anche per preparare stuzzichini salati. Insomma, questa pasta soddisferà ogni vostra fantasia!abc

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