close

Straccetti di platessa croccanti con crema di sedano verde e uvetta alla cannella: il piacere oltre l’aspetto

E' trascorso molto tempo, da quando ho preparato questo piatto. L'ho sempre lasciato da parte perché le foto non rendevano giustizia al sapore. E mi scuso per quanto il colore di queste immagini sia orribile, ma è arrivato il momento di condividere questo nuovo abbinamento di sapori.
E' un periodo in cui non riesco più a cucinare con la solita devozione. Mangio, sia chiaro, ma nulla che mi impegni troppo tempo, che invece sto dedicando a diversi progetti di lavoro, oltre che al lavoro stesso. Mi concedo quello scatto, che condivido in Facebook e su Instagram e poi basta. La mia testa, però, continua ad essere in fermento. Seppur sia difficile mettere tutto insieme, concentrando le energie, il piacere di gustare nuovi sapori non vuole proprio abbandonarmi. Per fortuna.
Questo piatto nasce dal desiderio di assaporare un filetto di platessa in maniera semplice, ma in una forma differente, di accostarlo a sapori contrastanti, ora dolci, ora aspri. La salsa a base di sedano e uvetta è un abbraccio perfetto, che dà sapore alla delicatezza di questa carne tenera. E, anche se questa volta l'occhio dovrà accontentarsi, il piacere per il palato rimane garantito!!

Ingredienti

2 filetti di platessa
1 cucchiaio di farina di iso
30 g di foglie di sedano verde
10 g di uvetta
1 spicchio d'aglio
2 filetti di acciuga sott'olio
2 cucchiai di vino rosso
1/2 cucchiaino di cannella
olio evo
sale

Scaldate una padella, quindi fatevi sciogliere i filetti di acciuga. Unite poi lo spicchio d'aglio schiacciato e lasciate insaporire.
Nel frattempo lavate e asciugate le foglie di sedano. Radunatele su un tagliere insieme all'uvetta e tritate tutto con una mezzaluna (per praticità potrete utilizzare un tritatutto, io preferisco il risultato della manualità della mezzaluna).
Versate il trito nella padella, insieme all'acciuga e fate insaporire. Irrorate con il vino rosso, aggiungete la cannella e lasciate ridurre tutto, a fiamma bassa, per una decina di minuti. Se fosse necessario, aggiungete un po' di acqua. Assaggiate la sapidità ed eventualmente correggete con un pizzico di sale.
Sciacquate i filetti di platessa e asciugateli, tamponandoli con della carta assorbente. Tagliateli in straccetti della dimensione a voi gradita. Infarinateli, quindi buttateli in una padella, nella quale avrete fatto scaldare un paio di cucchiai di olio evo. Mi raccomando a procedere solo quando sarà molto caldo. Fate saltare gli straccetti a fiamma viva, salandoli a piacere, per tre minuti circa. Quando saranno ben dorati e croccanti spegnete la fiamma e impiattate.
Create una base con la crema di sedano, quindi coprite con la platessa.

Il piacere di sentire sul palato l'armonia di sapori tanto diversi, che si completano e si esaltano tra loro, sarà un'esperienza meritevole, che cercherete di immortalare, forchettata dopo forchettata.

Mai come questa volta il consiglio è....
chiudete gli occhi e assaporate.



abc

Crocchette di platessa in crosta di avena: l’interpretazione perfetta, che sia desiderio o necessità

Nuovamente alle prese con "voglia di...". Alterno periodi in cui trovare il pezzo che si incastri alla perfezione nella mia costruzione è faticosamente estenuante, a momenti in cui a tutti i costi il pezzo deve essere quello, perché irradia il suo richiamo in tutti i modi. E si incastra magistralmente. Queso è il momento che posso etichettare come casistica del secondo genere. Voglia di.... platessa. Mi correggo. Voglia di ..... platessa in crocchetta. Con i contrasti del caso, con la copertura speciale, con la cottura ad hoc. E' lei, non ci sono troppi giri di parole da fare: questo volevo e questo ho creato. Non ho bisogno di mascherare ingredienti in elaborazioni varie per farmeli piacere. La platessa la adoro anche semplicemente saltata in padella, con la sua bella crosticina dorata. Ma se cercaste un modo per far mangiare il pesce, e la verdura, e tante cose genuine a chi non ha questa affinità con il cibo.... avanti gente, c'è posto per tutti!!

Ingredienti

80 g di filetti di platessa (preferibilmente senza pelle)
50 g di bresaola
7 g di pistacchi tostati non salati
7 g di farina di mais fioretto
60 g di foglie di catalogna cotte al vapore
1 rametto di rosmarino
noce moscata
sale
olio evo
2 cucchiai di crusca d'avena

   Separate le foglie di catalogna dai gambi, lavatele e cuocetele al vapore, o in pentola senza condimenti.
Fatela raffreddare, poi unitela, in un boccale, ai filetti di platessa, alla bresaola, ai pistacchi tritati e alla farina di mais fioretto.
Tritate tutto minuziosamente. Lavat il rametto di rosmarino, asciugatelo e separate gli aghetti dal rametto. Uniteli al composto, aggiungendo noce moscata a piacere e sale. Tritate ancora tutto, fino a rendere il composto omogeneo. Lasciatelo riposare per mezz'ora in frigo.
Riprendete l'impasto e formate delle palline grosse quanto una noce. Passatele sulla crusca d'avena, cercando di coprirle completamente e dando la forma di crocchetta.
Versate un po' di olio su un foglio di carta forno (che poi utilizzerete per la cottura) e rotolatevici sopra le crocchette, in modo da bagnare leggermente l'avena. Mi raccomando a non inzupparle troppo, ne andrebbe la genuinità della cottura.
Coprite una teglia con il foglio di carta forno appena utilizzato e sistemateci sopra le crocchette. Se i fiocchi saranno stati ben irrorati in cottura doreranno, diversamente rimarranno molto chiari. Buoni e sfiziosi ugualmente, ma senza l'effetto croccante ^_^
Infornate a 200° e cuocete per 30 minuti, girando un paio di volte le crocchette affinché cuociano uniformemente da tutte le parti.
Quando saranno ben dorate sfornatele e servitele.
Sono squisite da assaporare calde, ma anche tiepide sanno farsi apprezzare.
Ideali per una cena a regime, si prestano bene anche per aperitini come sfiziosi e particolari finger. Ma anche sul divano davanti ad un buon film, da assaporare con le mani, non sono niente male ^_^

Insomma, per un momento di piacere e di consapevole amore per il proprio corpo, c'è sempre una soluzione!!

abc

Saltimbocca di platessa ai frutti rossi su crema di pistacchi e rucola: mai parola fu più futile

Vi capita mai di trovarvi a dover descrivere qualcosa e non avere le parole per trasmettere fedelmente quanto avete dentro? Ecco, non so davvero con quali parole rendere giustizia a questo piatto. Che se lo chiamo capolavoro sembra che me la canti da sola, e lungi da me farlo, ma è davvero un peccato non potervene fare assaggiare un boccone. Credo che avessi capito cosa si sarebbe potuto materializzare in quel piatto dal momento in cui ho avvistato i filetti di platessa sul banco della pescheria. Ma credo che il supporto a quei filetti l'abbiano fornito le belle e verdi foglie di rucola, solari e sorridenti. E credo anche che quella confezione di pistacchi, presa per tutt'altro scopo, abbia dato il suo contributo. E credo poi che le preziosissime bacche di frutti rossi, mai entrati in quel formato in casa mia prima d'ora, abbiano dato il tocco di classe. Perché vedete, ci sono piatti e piatti. Ci sono piatti che soddisfano, nutrono e appagano e ci sono piatti che spaccano. Questo è un piatto che spacca. Ho solo messo insieme una spesa perfetta. Ho legato sapori completamente differenti tra loro e ho composto la mia tavolozza. E.... wow, sono ancora senza parole.

Ingredienti

2 filetti di platessa
2 fettine di prosciutto crudo
25 g di pistacchi tostati e non salati
30 g di rucola
85 g di latte di avena
1 bustina di zafferano
10 g di frutti rossi disidratati + q.b. per guarnire
sale
olio evo

Sgusciate i pistacchi e metteteli a mollo in acqua per circa 3 ore. Cambiate l'acqua almeno una volta e, trascorso il tempo, sciacquateli sotto l'acqua corrente.
Eliminate tutte le pellicine passandoli tra le dita. Vedrete che verranno via con molta facilità.
Mettete i pistacchi in un pentolino, versatevi il late di avena, salate e mettete sul fuoco, a fiamma bassa. Portate ad ebollizione. Aggiungete la bustina di zafferano, mescolate bene e fate sobbollire per circa 10 minuti.
Nel frattempo lavate la rucola e asciugatela delicatamente su un canovaccio pulito.Inseritela in un boccale e unitevi, una volta pronti, i pistacchi con tutti il liquido.
Passate tutto con un frullatore ad immersione, fino ad ottenere una crema liscia ed omogenea.
Assaggiate e verificate che sia sufficientemente sapida. Il latte con i pistacchi daranno un'impronta piuttosto dolciastra all'insieme, per cui non esagerate con il sale! Tenete la crema ottenuta da parte, in modo che i sapori si leghino armoniosamente tra loro.
Sciacquate le fettine di platessa, tagliatele a metà nel verso della lunghezza e adagiatele su un piano.
Sistemate su ciascun filetto mezza fettina di prosciutto crudo, cercando di non farla fuoriuscire. Aggiungete qualche frutto rosso e arrotolate i filetti, iniziando dal fondo (la parte più stretta). Legate gli involtini in modo che non si aprano durante la cottura.
Scaldate un filo d'olio evo in una padella. Quando sarà molto caldo adagiatevi gli involtini. Fateli cuocere a fiamma moderata, girandoli di tanto in tanto, fino a quando saranno dorati uniformemente. Slegate ciascun saltimbocca facendo attenzone a non rovinare la carne e fate cuocere ancora per 5 minuti. La platessa cuoce in fretta, ma dovrete dare il tempo che cuocia anche all'interno. In questo modo verrà ben rosolata all'esterno e cotta all'interno.
Terminata la cottura togliete i saltimbocca e versate nella padella calda la crema di rucola e pistacchi. Fatela scaldare e insaporire bene nel fondo di cottura del pesce.
Componete ora il piatto creando una base di crema, su cui adagerete i saltimbocca. Guarnte con qualche frutto rosso e servite.
Il piacere dell'assaggio sta nell'assaporare l'insieme di tutti i sapori. Fate in modo che ciascuna forchettata li contenga: dal pesce al prosciutto, dai frutti rossi alla crema di rucola e pistacchi.

E poi aiutatemi a trovare le parole....abc

Involtini di platessa con spinacino fresco e pistacchi: l’importanza delle briciole in un piatto del “perché?”

Vi sembrerò pazza, ma è veramente molto raro, se non impossibile, che ripeta due volte uno stesso piatto. Il desiderio di accostarmi a nuovi sapori mi porta sempre alla ricerca di qualcosa di diverso. A volte questo tentativo riesce talmente bene, che, alla fine, mi trovo ad osservare il piatto vuoto e a pensare, con l'occhietto languido, perché? e a passare il ditino in cerca di quelle briciole che prima erano addirittura fastidiose. Figlia del "non si lascia niente nel piatto", mi sento anche orgogliosa di come riesco a tirare a lucida quella porcellana. Ecco, di questi involtini, sappiate, è successo proprio questo. Amo il sapore dello spinacino fresco. Amo che anche la cottura al vapore sia appena accennata e che lasci il gusto naturale delle foglie. Ho voluto interpretarle secondo questo principio. Arricchite di sapori che porterei in qualsiasi pietanza, hanno creato un piatto dalla meravigliosa e avvolgente bontà. E sono finiti troppo in fretta.....

Ingredienti

2 filetti di platessa

4 foglie di spinaci fresche
15 g di pistacchi
20 g di parmigiano
scorza di 1/2 limone
sale
olio evo
3 cucchiai abbondanti di pangrattato (io di riso)

Sgusciate i pistacchi e puliteli di tutte le pellicine. Tritateli finemente e mescolateli al parmigiano e alla scorza di limone, che avrete grattugiato.
Lavate bene le foglie degli spinaci e asciugatele. Sciacquate i filetti di platessa e tagliateli in due nel verso della lunghezza.
Versate su un piatto il pangrattato e adagiatevi sopra un filetto. Posate sulla parte superiore una foglia di spinacino, riempitela con una buona cucchiaiata di trito e chiudetela lateralmente, in modo che non sia più larga del filetto stesso. Avvolgete in filetto partendo dalla coda, mantenendolo sul pangrattato, in modo che aderisca bene alla polpa.
Chiudete l'involtino con uno spago o con un laccio in silicone (o ancora con uno stuzzicadenti) e impanatelo ancora bene su tutta la superficie. Ripetete l'operazione con gli altri filetti.
Sistemate gli involtini in una teglia coperta da carta forno e leggermente unta, versate un filo d'olio e infornate, a 200°, per 20 minuti.
Quando saranno ben dorati sfornate, liverateli del laccio e serviteli.








Non snobbate le briciole!! Vi torneranno utili a pietanza finita ^_*

abc

Filetto di platessa al dolce sapore d’autunno: il classico che incontra l’audacia

Non sono una grande mangiatrice di uva. La apprezzo, un acino ogni tanto, ma questo non giustifica mai l'acquisto di qualche, seppur esigua, rappresentanza. Davanti a questo bel grappolo di uva fragola, però, resistere è stato difficile. Il profumo che emanava mi ha letteralmente rapito. Ho chiuso gli occhi ed ho iniziato ad immaginare in quanti modi avrei potuto trasformarlo, utilizzarlo, interpretarlo. Ricordate la richiesta ricevuta dalla mia amica Laura, di cui vi ho parlato presentandovi il risotto ai fichi con liquirizia e brie? Ecco: ricette con frutta di stagione. Ho, così, ceduto e, vi garantisco, ne sono rimasta stregata. Questa è solo una delle preparazioni in cui è diventata protagonista, ma avrete modo di testarne la versatilità. Alla mia attitudine ad accostare sapori dolci ad altri salati, ormai credo siate abituati. Molti saranno scettici, molti altri temerari. Chiunque vi cederà, come me, credo non possa che rimanerne affascinato.

Ingredienti

60 g di uva fragola
1/2 melanzana viola
5 rametti di timo
sale
50 ml di vino bianco secco
1 filetto di platessa
farina di riso
olio evo
noce moscata

Tagliate la melanzana a dadini e trasferitela in un colapasta con del sale grosso. Lasciate che perda il suo liquido di vegetazione per almeno un'ora. Dopodiché sciacquate i dadini e asciugateli bene.
Nel frattempo lavate gli acini di uva fragola e puliteli dai semini interni.
Fateli appassire in padella con un filo d'olio, i rametti di timo precedentemente lavati e il vino bianco, a fiamma bassa, coperti, per circa 20 minuti, aggiungendo acqua per non farli asciugare troppo. Salate a piacere.
Scaldate in una padella un filo di olio evo e cuocete le melanzane. Poche alla volta, in modo che tutte poggino sulla base della padella. Cuocete a fiamma piuttosto vivace, affinché acquisiscano una doratura piuttosto croccante e non si disfino. Salatele.
Trasferite le melanzane su carta assorbente e lasciate che si liberino dell'olio in eccesso. Continuate la cottura fino ad ultimare i cubetti.
Infarinate, nella farina di riso, il filetto di platessa. Fatelo rosolare in una padella calda con un po' di olio, prima dal lato senza pelle, poi dall'altro. Salate secondo il vostro gusto.
A cottura ultimata sistemate il filetto su un piatto, copritelo con la salsa di uva fragola e sistemate accanto le melanzane, guarnite con qualche rametto di timo.

Contrasto di sapori che conquista. La delicatezza di un filetto tenero, con la profumata asprezza dell'uva e la dolcezza delle melanzane. Il tocco del timo è quel puntino sulla I che completa l'opera.abc

INSTAGRAM FEED

Follow on Instagram