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Pollo al pompelmo: l’ occasione di trasformare in magia la più semplice delle possibilità

L'unica carne che entra in casa (salvo pochissime eccezioni): il pollo. Il mio stomaco non tollera più altra qualità. Seppur il profumo di grigliate succulenti desti il mio olfatto, il più pacato tentativo di approccio ad un piccolo assaggio scatena guerre mondiali tra acidi gastrici e onde peristaltiche. Confesso che la cosa non mi pesa affatto. Senza carne vivo benissimo!
Ogni tanto, però, mi concedo lui. E ogni volta, laddove i miei classici non soddisfino il desiderio di qualcosa di insolito, mi sbizzarrisco nell'interpretazione.
Mi piace molto accostare le carni alla frutta. Ecco che, allora, nasce l'idea di dare un tocco agrumato (ma particolare, per via del sapore amarognolo del pompelmo) al mio pollo. Eliminata la pelle, che comunque non sarebbe stata arrostita e non avrebbe avuto quell'aspetto irresistibile, la cottura al forno regala comunque una consistenza morbida. E sana. Perché comunque lì casco sempre.
Il mio insaporitore vegetale è diventato alleato fedele e mantiene in movimento l'essiccatore, che non si sa mai ^_^ Il fatto in casa diventa sempre più totalizzante e soddisfacente. Insomma, sano è buono, non c'è più alcun dubbio, e l'educazione alla buona alimentazione rimane una scelta fondamentale. Un gesto d'amore.

Ingredienti

1/4 di pollo
1 pompelmo (per me rosa)
1 cucchiaino di dado vegetale autoprodotto
timo limone
salvia

   Eliminate la pelle dal pollo (eventualmente anche l'eccesso di grasso). Lavate e asciugate qualche ametto di timo limone e qualche foglia di salvia. Tritatele finemente, quindi aggiungete il dado vegetale. Cospargete la carne con mix appena ottenuto e massaggiate bene la carne. Copritela con un foglio di pellicola trasparente e lasciatela riposare per almeno un'ora, in modo che insaporisca.
Spremete il pompelmo e versatelo sul quartodi pollo, che nel frattempo avrete sistemato in una pirofila non troppo grande. Il succo dovrà arrivare a coprire almeno metà dello spessore del pollo. Eventualmente allungate con un po' di acqua. Aggiungete al succo ancora un po' di insaporitore vegetale, quindi coprite tutto con un foglio di carta stagnola.
Portate il forno a 200° e, una volta in temperatura, infornate la pirofila. In tutto la cottura sarà di almeno un'ora, per cui ogni 15 minuti circa sfornate la teglia e girate il pollo. In questo modo l'intero quarto rimarrà costantemente irrorato dal succo, ne acquisirà sapore e rimarrà morbido.
Per gli ultimi 10 minuti di cottura scoprite la pirofila e lasciate dorare la superficie del pollo. Una volta cotto, tenete la carne al caldo e fate ridurre il succo di pompelmo sul fuoco, fino ad ottenere una crema abbastanza densa. Io non ho aggiunto farine o altri addensanti, a voi la scelta.
Sistemate il pollo su un piatto, quindi versate sopra il fondo di cottura al pompelmo. Accompagnate la pietanza con verdure a scelta e servite. Io ho optato per un tris di verdure al forno, semplice, sfizioso e appagante.

La doratura sfiziosa del quarto di pollo nasconde una carne morbida e perfettamente umida. Il boccone è piacevole e i sapori si sprigionano sul palato donando sensazioni inebrianti.

Se non foste amanti del pompelmo, potrete optare per uno degli ultimi aranci di stagione. Ma il suggerimento è quello di non farvi scappare l'occasione di concedervi un piatto sano, leggero e allo stesso tempo irresistibilmente saporito.
abc

Carpaccio al coltello in chiave contemporanea con nocciole e pompelmo: quando un pensiero si trasforma in prelibatezza

Prosegue il racconto della mia estate, con dettagli che arricchiscono lo scorrere dei giorni e che colorano, oltre la pelle alquanto negretta, il ventaglio di esperienze e di nuovi approcci (culinari.... preciso per chi gongola nello spettegolare). Perché dico questo? A gestire il bar e il bagno Valentina nel luogo dove trascorro spesso le mie giornate c'è un ragazzo, Cristian, particolarmente gentile e generoso. Con i suoi clienti ci sa decisamente fare, anche con i più difficili. Con me è una lotta continua, sembro tanto graziosa, ma ho gli artigli sempre affilati. E lui cerca di assecondarmi, approfittando della mia predisposizione al dialogo quando c'è, lasciandomi tranquilla quando non esiste cosa che mi addolcisca e viziandomi a dovere non appena ne ha l'occasione. Tra gli innumerevoli pensieri che ha voluto condividere con me (e di cui vi parlerò anche prossimamente) c'è questo taglio di carne. Impossibile sapere cosa sia, perché il suo fornitore è stato ben attento a non svelare la natura di sittanta bontà. Mi ha detto solo "provala. Inventati qualcosa e provala. Ne rimarrai estasiata". Ne ho creato due versioni. Questa la prima. La seconda ve la illustrerò presto! Di certo c'è da dire che il suo fornitore ha davvero fatto centro e che Cristian, in questo atto di riconosciuta e encomiabile generosità, mi ha regalato due gran belle esperienze sensoriali.

Ingredienti

150 g di filetto di vitello magrissimo (con l'incognita del taglio che mi è stato omaggiato)
10 g di nocciole
polpa e succo di 1/2 pompelmo
scaglie di parmigiano
olio
pepe
sale

Partiamo dal presupposto che mi sono trovata davanti questo gran bel taglio di carne. Da sciogliersi in bocca......
Tagliate con un coltello affilato a fettine sottili il vostro filetto e disponetele su un piatto. Preparare un'emulsione con un cucchiaio di olio evo, un cucchiaino di succo di pompelmo, sale e pepe e irrorate il carpaccio aiutandovi con un pennellino, in modo da coprirle uniformemente.
Cospargete di scaglie di parmigiano. Tritate le nocciole piuttosto grossolanamente e cospargetele sul piatto. A questo punto prelevate la polpa del pompelmo e distribuitela uniformemente sulla carne.
Passate sotto il grill del forno per circa 3 o 4 minuti, il tempo che si sciolga il parmigiano, e servite.

E' un piatto tanto veloce quanto prelibato. La carne tenera contrasterà con la granella di nocciola e l'acre del pompelmo, insieme al suo sapore leggermente amarognolo, sposerà bene la dolcezza del formaggio e renderà bilanciato ogni boccone.

Confesso che per ogni due fettine che finivano nel piatto un piccolo assaggio finiva direttamente sotto i denti. Amo particolarmente la carne cruda (saranno le mie origini piemontesi?), ma vi garantisco che sarà difficile resistervi!!

abc

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