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Polpette di rana pescatrice e salmone affumicato con fichi caramellati: lotta all’ultima forchettata

Capitò, qualche tempo fa, che mangiando qualche fettina di salmone affumicato, mi chiesi come avrebbe potuto, un pesce così saporito, sposare una carne più delicata. Alla fine ci ho dovuto provare. Amo particolarmente la rana pescatrice per la sua leggerezza di sapore, che spesso accosto a gusti decisi come bresaola o prosciutto crudo. Questa volta ne ho prelevato la polpa e l'ho lavorata con il salmone affumicato. Semplicemente questo. Niente uova, solo la pura leggerezza del pesce, in un formato che conquista grandi e piccini, Cottura semplice, leggera, veloce che rispetta le proprietà della sostanza senza alterarne i sapori. L'abbinamento? Non mi smentisco: spesso alle verdure preferisco la frutta e i fichi, come già sperimentato, in un piatto così ci stanno d'incanto. E quando non so mai decidere se lasciare l'ultimo boccone di uno o dell'altro, allora vuol dire che l'abbinamento è riuscito alla grande!! Però non vi svelo quale sia stata la mia ultima forchettata: a voi le scommesse ^_^

Ingredienti

90 g di rana pescatrice
60 g di salmone affumicato
10 g di semi di sesamo
3 foglie di salvia
3 fichi
10 ml di vino bianco secco
olio evo
sale
noce moscata
farina di mais fioretto

Prelevate la polpa della rana pescatrice. Tritatela insieme al salmone affumicato. Aromatizzatela come desiderate, se voleste. Personalmente l'ho voluta lasciare naturale e dare un tocco di sapore in cottura.
Il salmone affumicato è già piuttosto saporito quindi non ho aggiunto ulteriore sale. Anche qui basatevi sui vostri personali gusti.
Aggiungete i semi di sesamo e mescolate bene, fino ad ottenere un composto omogeneo.
Con le mani leggermente bagnate, prelevate un po' di impasto e formate delle polpette del diametro di 6 o 7 centimetri circa.
Versate in un piatto un paio di cucchiai di farina di mais fioretto. Passateci, una ad una, le polpette, in modo da fare aderire bene e uniformemente la panatura.
Fate scaldare in una padella un filo di olio evo insieme alla salvia, precedentemente lavata e asciugata. Quando sarà ben calda ponetevi le polpette. Lasciate cuocere a fiamma medio bassa per 10 minuti circa, girandole spesso per farle cuocere in maniera uniforme.
Nel frattempo lavate bene i fichi e asciugateli. Tagliateli a metà verticalmente e cospargete la polpa con sale e noce moscata.
Quando le polpette saranno cotte toglietele dalla padella. Versate ancora un filo di olio evo e adagiate i fichi in modo che la polpa sia a contatto con la superficie calda. Alzate la fiamma e fate caramellare per un minuto. Aggiungete a questo punto il vino bianco e lasciate sfumare leggermente.
Unite nuovamente le polpette e lasciate insaporire tutto, a fiamma media, per un paio di minuti. Trasferite quindi in un piatto e servite.
L'insieme di sapori delicati rende questa portata una vera prelibatezza.

E voi, quale forchettata lascereste per ultima?

abc

Fregola al ragù bianco di pesce, asparagi e albicocche: un esperimento, una personalizzazione e una dedica

E' passato quasi un mese da quando sono tornata dall'esperienza sarda. L'occasione è stata il matrimonio di una cara amica, Eleonora, compagna di studi universitari, compagna di vita e testimone di momenti belli, comunque importanti. Lei e la sua realizzazione di un sogno alimentato pazientemente nel tempo. Luca è un ragazzo di origini sarde, seppur abbia sempre vissuto in quel della provincia torinese. Ed è stato questo legame a portarli sull'isola a promettersi amore eterno. Come ogni volta in cui mi sposto in una "terra straniera", intendendo per straniera luoghi dalle diverse tradizioni rispetto a quelle in cui vivo, cerco di portare con me prodotti tipici da poter studiare e sperimentare in prima persona. Un modo, insomma, per imparare cose nuove e per misurarmi con me stessa. E in questa occasione avevo promesso a Eleonora e Luca di creare un piatto con un ingrediente tipico. Il pane Carasau è stato più volte utilizzato nei miei piatti, ma l'occasione arriva adesso: quel pacco di fregola non può più rimanere chiuso. Artigianale, dalla semola grossa. Non me ne vogliano i sardi, per questa interpretazione del tutto fuori dal comune e insolita, ma io rimango io.... quella pazza che stravolge sempre tutto e che azzarda, sempre. E a voi, miei cari sposini, i miei auguri di una vita felice....



Ingredienti
60 g di fregola sarda (io Pastificio Artigianale Araj)
10 asparagi fini
30 g di polpo
30 g di rana pescatrice
4 albicocche secche
paprika dolce
50 ml di vino bianco secco
sale
olio evo
dado vegetale

Preparate un brodo vegetale, che porterete ad ebollizione. Lavate gli asparagi e fateli sbollentare per un paio di minuti nel brodo. Scolateli e tagliateli in piccole rondelle, partendo dal fondo, fino ad arrivare a un paio di centimetri dalle punte, che terrete da parte per la guarnizione del piatto. Scaldate un cucchiaino di olio evo in padella e fate soffriggere uno spicchio d'aglio tagliato in due. Aggiungete gli asparagi tagliuzzati e fate saltare a fiamma viva per qualche istante. Nel frattempo tagliate il polpo e la rana pescatrice in cubetti piccolissimi. Aggiungeteli agli asparagi e fate consumare, sempre a fiamma viva, la loro acqua.
Versate, a questo punto, il vino bianco, aggiungete la paprika e salate a piacere. Abbassate la fiamma e fate cuocere per circa 15 minuti, coperto, mescolando di tanto in tanto. Non dovrà mai asciugare completamente, per cui eventualmente aggiungete un po' di acqua alla cottura. Tagliate in piccoli tocchetti le albicocche secche e, trascorso il tempo di cottura del pesce, aggiungetele in padella. Mescolate delicatamente e lasciate insaporire bene per pochi minuti. Mantenete sempre il condimento piuttosto umido.
Aggiungete ora la fregola e cuocetela come fosse un risotto: mescolate e lasciate che assorba i sapori del ragù per qualche istante. Versate poco brodo alla volta, mescolate e lasciate cuocere coperto fino al completo assorbimento del liquido. Il tempo di cottura dipenderà dal tipo di fregola utilizzato. Quella che ho cucinato io richiede 10 minuti: controllate il tempo di cottura indicato sulla vostra confezione e regolatevi. L'assaggio è sempre cosa buona e consigliata ; )
Ora non vi resta che impiattare e servire. E, ovviamente, assaporare l'incontro di sapori diversi e complementari.

Sposini (e non).... cosa ne pensate???


abc

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