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Chococookies al rosmarino con semi di canapa: quell’irresistibile richiamo ai sapori della genuinità

Non è un mistero che faccia ricorso a quintalate di cioccolato, in questo periodo. E' come un fedele amico: non manca mai, mi coccola, sa confortarmi, mi delizia, mi regala grandi sorrisi, mi stimola e mi dà la carica. E non mi tradisce (che di questi tempi..... ^_^). Compare ovunque, a qualsiasi ora del giorno, e mi diverto ad inserirlo nelle mie idee di dolcetti (e non solo.... ssssstt). Questa volta credo di essermi superata. Voglio dire: considerando che qui dentro non c'è traccia di qualsivoglia ingrediente che renda irresistibile un frollino e che, anzi, ci sono ingredienti salutari, ricchi e genuini, considerando che ho azzardato laddove gli stessi ingredienti salutari, ricchi e genuini mi hanno ispirato sapori audaci, questi cioccofrollini sono la fine del mondo. Ruvidi come piacciono a me, sanno assorbire aromi e sapori come pochi altri! Sono una chicca che tornerà presto a deliziare le mie colazioni. E ve li consiglio di gran cuore ^_^
Ingredienti 110 g di burro di arachidi salato (per me fatto in casa) 40 g di zucchero di canna integrale 80 g di farina di mais fioretto 50 g di farina di segale Jurmano 35 g di semi di canapa 20 g di semi di sesamo 3 g di farina di limoni (1 cucchiaino abbondante) 140 g di cioccolato fondente 1 rametto di rosmarino Montate con una frusta il burro di arachidi con lo zucchero, fino a creare una crema liscia. Aggiungete le farine, compresa quella di limoni e impastate. Per ultimo aggiungete i semi di canapa e di sesamo e incorporateli bene all'impasto. Avvolgete tutto con un foglio di pellicola trasparente e lasciate riposare in frigorifero per almeno mezz'ora. Nel frattempo sciogliete il cioccolato a bagno maria. Lavate il rametto di rosmarino e tritate finemente le foglioline. Unitele al cioccolato e mescolate bene. Versatene poco alla volta in uno stampo e lasciate solidificare in frigorifero. In alternativa, come ho fatto io, potrete stendere direttamente sui biscotti cotti uno strato di cioccolato. Riprendete l'impasto e stendetelo in una sfoglia spessa mezzo centimetro. Tagliatelo formando i biscotti e trasferite tutto su una teglia, coperta da carta forno. Cuocete a 170° per 15 minuti, quindi sfornate e rivestite con il cioccolato (o adagiatevi sopra le cialde preparate in precedenza.    Lasciate raffreddare completamente, quindi..... deliziatevi ^_^ Trovo che la canapa accolga molto bene il sapore del rosmarino e credo anche che il cioccolato incornici bene tutto. Insomma, per me è il frollino perfetto!
A voi la vostra sentenza!!
 abc

Gallette di sorgo ai semi misti: nuove e vecchie amicizie che si incontrano e si valorizzano

Vi parlai del sorgo, per la prima volta, in occasione di questo insolito piatto. Amore al primo assaggio, peraltro reso irresistibile da accostamenti audaci di sapori. Un piatto che ho sentito rappresentarmi all'istante. Ma che non ha fermato la mia fantasia. Forte del mio pregresso con le gallette di semi e i crackers di cous cous integrale, ho pensato sarebbe stato magico unire tutto in un unico crunch. E di dargli il sapore di questo meraviglioso cereale, mio nuovo amico e alleato, (pianta erbacea appartenente alla famiglia delle graminacee) dalle spiccate proprietà nutrizionali. Ho usato un farina speciale, quella di canapa sativa, che mi aiutasse come "collante", ma posso affermare che una scelta differente renderebbe più dolce il sapore finale post cottura. Perché si sa, la canapa ha un sapore piuttosto amarognolo, che non a tutti è gradito. Sta di fatto che queste cialde sono state assaggiate da differenti palati, tutti piuttosto lontanti dalla tipologia di sapore rappresentata dagli ingredienti utilizzati e il successo che hanno avuto le rende vincenti al 100%. Saporite, ricche, salutari e gluten&cruelty free.... non mi ferma nessuno!!!! :D

Ingredienti

130 g di sorgo
260 g di acqua + q.b.
1 pizzico di sale integrale di Cervia (o altro sale integrale)
15 g di farina di canapa sativa
25 g di semi di canapa sativa
25 g di semi di sesamo
20 g di semi di chia
25 g di semi di zucca
sale nero di Cipro

   Sciacquate il sorgo, quindi mettetelo in un pentolino e versateci l'acqua. Mettetelo sul fuoco e portate tutto ad ebollizione, quindi aggiungete il sale, coprite e lasciate cuocere, a fiamma bassa, fino a completo assorbimento dell'acqua. Spegnete il fuoco e lasciate intiepidire.
In una ciotola a parte versate tutti i semi, mescolateli bene tra loro e versate acqua sufficiente a coprirli a filo. Lasciate che assorbano tutto il liquido, quindi aggiungeteli al sorgo e mescolate tutto.
Aggiungete la farina di canapa sativa (o di ceci, se voleste creare un'alternativa gluten free più dolce) ed eventualmente sapori a vostro piacere (cannella, paprika, noce moscata, curcuma, rosmarino, cardamomo, peperoncino..... continuo?). Mescolate tutto con un cucchiaio, in modo da amalgamare perfettamente tutti i sapori.
Stendete un foglio di carta forno su una teglia, quindi prendete un coppapasta e posatelo sopra. Versate all'interno un cucchiaino di impasto e schiacciate bene cercando di compattare l'impasto sul fondo. Proseguite con questo lavoro certosino fino a terminare il sorgo, quindi spolverate in superficie con del sale nero e infornate a 190° per circa 20 minuti.
Trascorso il tempo, capovolgete le cialde e procedete alla cottura, a forno socchiuso, per altri 10 minuti, fino a quando saranno perfettamente asciutte. Da un forno all'altro potrebbe variare il tempo di cottura, per cui regolatevi e non perdete mai di vista le teglie ^_^
Sfornate e trasferite le gallette su una gratella, fino al completo raffreddamento. Questa fase farà acquisire croccantezza ai crackers.
A questo punto divertitevi ad assaporarli, accostati a pietanze, arricchiti da salse, da verdure, da formaggi. O, semplicemente, in purezza.

Genuinità degli ingredienti, rispetto dei principi nutrizionali, sfiziosità, rendono tutto assolutamente equilibrato e perfetto.

Vale sempre la pena stringere nuove amicizie ^_^

abc

Riso integrale al cardamomo con pesto di sedano: ad ogni richiesta la giusta risposta, ma con rispetto

Si va un po' a fasi anche qui. Sebbene la selezione varia e controllata di ingredienti nella dispensa mi porti ad essere sempre il linea con i miei principi, ci sono fasi della vita in cui sono più da legumi, fasi in cui non vedo altro che verdura e fasi in cui il cereale mi appaga quanto nient'altro. Ho appena attraversato la fase "riso". Con la proposta del riso rosso ve ne avevo dato un piccolo accenno. Con questo ve ne do conferma. Ovviamente è bandito il riso bianco (salvo rarissime eccezioni di tutto rispetto per qualità del prodotto). Amo la ricchezza dei sapori integrali, amo il riso antico, amo quel valore che rende prezioso un alimento non solo al palato, ma anche per il corpo. Con il tempo ho imparato ad attingere tutta questa meraviglia senza sentirmi attratta e dipendente da alimenti raffinati. E, vi dirò, provo una sensazione di incontenibile fierezza quando in tavola arriva un piatto che appaga la vista, l'olfatto e il gusto, centrando in pieno la mia missione salutismo.
Quello che propongo oggi è un riso piemontese, che ho acquistato in una piccola bottega di paese, esattamente del mio paese d'infanzia. Un paese che non è mai stato all'avanguardia per la proposta di prodotti tipici, biologici, a km 0, ma che oggi mi stupisce. E mi stupisce nell'amore messo a disposizione quando ci si apre a persuasioni di questo tipo: è un po' come tornare ai tempi di vecchie generazioni e gustarne le insuperabili magie. Oggi non solo cedo a questa tentazione, ma ve ne parlo cercando di tramandare il messaggio che io ho colto: rispettiamo la terra che ci ospita, rispettiamone la natura e scopriamo le meraviglie che ci regala in totale purezza.

Ingredienti

60 g di riso integrale piemontese
50 g di porro
25 g di foglie di sedano verde
10 g di nocciole
10 g di semi di canapa
1 cucchiaino di insaporitore vegetale (per me autoprodotto)
sale rosa dell'Himalaya
noce moscata
2 bacche di cardamomo
olio evo

Sciacquate il riso e mettetelo a bollire in abbondante acqua salata. Portatelo a cottura, secondo i tempi indicati. Si tratta di un riso che richiede almeno 25 minuti di cottura.
   Pulite il sedano, prelevate le foglie, lavatele e asciugatele bene. Inseritele in un boccale, insieme alle nocciole, ai semi di canapa, all'insaporitore vegetale e al porro tagliato a tocchetti. Aggiungete sale a piacere e tritate tutto, fino ad ottenere una crema omogenea. Fate scaldare in una padella un filo di olio evo, quindi versate il pesto e lasciatelo sulla fiamma bassa per circa una decina di minuti, bagnandolo con qualche cucchiaio di acqua per mantenerlo morbido. Assaggiate ed eventualmente correggete di sale.
Quando il riso sarà cotto scolatelo e conditelo con un cucchiaino di olio. Unite una grattugiata di noce moscata e i semi di cardamomo, accuratamente pestati e frantumati. Mescolate tutto e lasciate insaporire per qualche minuti. Ora potete procedere alla composizione del piatto. Personalmente non ho voluto condire il riso con il pesto, ma ho scelto di presentarlo a strati per mettere in risalto i sapori utilizzati.
Così l'aroma del riso speziato rimane perfetto, ma si accosta meravigliosamente alla delicatezza del pesto. E lo stesso pesto mantiene la sua freschezza, dando varietà, ma anche appoggio, all'intensità del riso.

Presentatelo con una grattugiata di parmigiano (sempre che non ne vogliate una versione vegana) e gratinatelo velocemente. Servitelo con una bella e dolce foglia di sedano e accomodatevi: certe bontà richiedono attenzione e tempo.


abc

Biscotti “scrocchiarelli” ai semi di chia e di canapa: il sapore della genuinità che dipinge il quotidiano

Che sia seriale l'avrete ormai capito. E anche che la mia vena salutista venga prima di qualsivoglia tentazione di gola non è più un segreto. Mi sciolgo di fronte a biscotti burrosi, ma più per l'idea di un ricordo, che per il piacere che proverei a gustarli ancora. Tanto che ricorro sempre a ingredienti genuini. Non sento la mancanza del burro. Non sento la mancanza di una pasta frolla da manuale. Non mi mancano i condimenti forti e grassi. Non mi manca il dolce troppo dolce. Non mi manca neanche il latte vaccino. Mi sono ambientata perfettamente tra i miei alleati speciali. Talvolta provo qualcosa di nuovo. Talaltra qualcosa di nuovo la scopro. Mi piace sperimentare e provare accostamenti diversi. Motivo, questo, per non ripetere mai due volte la stessa ricetta. Quasi sempre ^_^ Già, perché mentre vi parlo di questa prima infornata, nel barattolone di vetro ho quel che resta della seconda. Ma mentre assaporo i rimasugli della seconda infornata ricordo che questo biscotto non è altro che l'elaborazione di quest'altro biscotto. E' che al genuino ci ho preso l'abitudine. E il genuino mi è spontaneo perpetuarlo nella quotidianità. Anzi, al genuino non riesco più a resistere!!
Ingredienti 70 g di farina di segale 30 g di farina khorasan (saragolla) 70 g di burro di arachidi 5 g di farina di limoni 1 tuorlo 50 g di malto di riso 15 g di semi di canapa 15 g di semi di chia 25 g di fiocchi d'avena 1 pizzico di sale (solo se non utilizzaste il burro salato) Interite nel boccale le farine, compresa quella di limoni (la preparo tritando finissimamente le bucce essiccate dei limoni biologici che utilizzo come coccola mattutina del risveglio), i semi di canapa, quelli di chia e i fiocchi d'avena. Miscelate tutto in modo da ottenere omogeneità. A questo punto unite il burro di arachidi, il pizzico di sale (se il burro non fosse salato), il malto di riso e il tuorlo. Impastate tutto fino ad ottenere una sbriciolata ben amalgamata. Compattate la pasta in un panetto e avvolgetela in un foglio di pellicola trasparente. Lasciatela riposare in frigorifero per un'ora. Tiratela fuori e lasciatela a temperatura ambiente per circa mezz'ora, quindi stendete la pasta aiutandovi con un mattarello, formando una sgohlia spessa circa mezzo centimetro. Abbiate pazienza, perché l'impasto risulterà piuttosto difficile da lavorare. La seconda volta, infatti, ho formato i biscotti uno ad uno, con un coppapasta riempito con un cucchiaino di impasto sbriciolato, poi compattato con il suo schiaccino. Sistemate i biscotti su una teglia coperta da carta forno e infornate, a 170°, per 20 minuti. Controllate che non scuriscano troppo. Ciascun forno ha le sue caratteristiche, per cui il tempo di cottura potrebbe variare. Sfornate i biscotti e trasferiteli su una gratella, fino a farli raffreddare completamente. Raffreddando acquisiranno una perfetta croccantezza.
Una volta che saranno freddi e scrocchiarelli asaggiateli e, per le scorte, conservateli in un barattolo di latta o di vetro. Si conserveranno per molti giorni, sempre lì, pronti ad assecondare ogni vostro desiderio. Favolosi da soli, sono incantevoli con una bella spalmata di buona e genuina marmellata casalinga, ma perché no, anche con del vellutato e avvolgente cioccolato. Con la frutta, ma anche, udite bene, sbriciolato nello yogurt (per me di soia). Sono completi per i loro ingredienti, sfiziosi per il loro sapore e genuini per le proprietà di ciascun elemento presente. Non vi nascondo che l'idea di una terza infornata mi stuzzica non poco!! Quello scrocchiare dei semini sotto i denti mi piace da impazzire ^_^  abc

Sigari di porro e prosciutto crudo dal cuore filante: nuove proiezioni di una tentazione ricorrente

Ci sono cascata di nuovo. Spesa veloce, una lista stampata in testa (il che lascia molto a desiderare) e un passaggio fortuito davanti al banco dei formaggi in promozione. Non è che mi ci metta di impegno, a guardare, perché nel tempo sono diventata intollerante 'per capriccio dello stomaco' a certi tipi di formaggio, ma è pazzesco come riconosca lui solo con un leggero sorvolo della coda dell'occhio. In quel momento la testa ha iniziato a immaginare, comporre, creare e a quel punto non c'è stato niente da fare: Fontal caro, sei mio!! E ne sono passati di giorni da quando quel pezzo di morbidissimo formaggio è entrato nel mio carrello, fino a quando sono riuscita a dare la forma perfetta alla mia idea. In questo tempo ho scoperto che un pezzetto non troppo grande, passato nel microonde per 4 o 5 secondi, assume una consistenza da mandare in visibilio le papille!! Ma non permetterò che tanta bontà mi streghi al punto da far passare un'occasione in abitudine. Il Fontal rimane un formaggio per pochi momenti: in questo modo il desiderio lo rende speciale!! Cremosità, sapidità, dolcezza e croccantezza fanno di questo piatto un piacevolissimo dipinto di gusto.

Ingredienti

2 foglie di porro
50 g di Fontal Nazionale
20 g di nocciole
4 fettine di prosciutto crudo
1 cucchiaino di semi di canapa
1 cucchiaino di semi di chia
olio evo

Prelevate due foglie di porro, facendo attenzione a non romperle. Lavatele, quindi sbollentatele per un minuto in acqua bollente. Trasferitele su un canovaccio pulito e lasciatele raffreddare. Tagliatele in due dimezzando la lunghezza e tenete da parte.
Pestate in un mortaio le nocciole, in modo da lasciare i pezzi piuttosto grossi. Tagliate il Fontal in 4 bastoncini. Adagiate una fettina di crudo su un tagliere. Versateci sopra un quarto di nocciole, quindi un bastoncino di formaggio ad un'estremità e iniziate ad arrotolare stretto, cercando di chiudere bene le estremità laterali.
Sistemate ciascun involtino in obliquo su un quadrato di porro.
   Arrotolate anche la foglia di porro, chiudendo bene i lati.
Bagnate velocemente ciascun sigaro e passatelo nel mix di semi, mescolati tra loro. Scaldate un filo di olio evo in una padella antiaderente, quindi passate i sigari, a fiamma viva, girandoli in modo che dorino uniformemente.
Una volta che avranno acquisito il colore desiderato, trasferite i sigari su un piatto. Trasferiteli per i famosi 4 secondi in microonde e lasciate che il cuore si ammorbidisca diventando cremoso. A questo punto non vi rimane che servire e gustare.
L'unica accortezza che adotterei sarebbe quella di utilizzare un'intera foglia di porro per ciascun sigaro. Gusto personale, che desidera sentire maggiormente la dolcezza accostata alla sapidità del prosciutto.
In ogni caso quel croccante delle nocciole che contrasta la scioglievolezza del formaggio è qualcosa di formidabile. I semi in superficie rendono sfizioso ogni morso e resistere a ciascun sigaro è impresa praticamente impossibile. Ho accompagnato laportata con dell'insalata scarola appena soffocata in padella con un po' di tarassaco. Un contorno fresco e semplice nei sapori che ben si sposa con i sapori degli involtini.




Non rimane che cedere!!

abc

Saccottini al cioccolato con farro monococco e semi di canapa: il valore aggiunto di una dispensa ricca e fornita

Ebbene sì, sono giunta al termine delle mie scorte per le colazioni domenicali. Mi fa star bene l'arrivo di questo momento: lo attendo con trepidazione, perché mi piace l'idea di mettermi nuovamente al lavoro su nuovi impasti. Mi piace utilizzare nuovi ingredienti speciali, di cui riempio la dispensa, o semplicemente affinare procedimenti già applicati. E mi piace sfornare brioche su brioche, da riporre, come una formichina, nel congelatore, pronte a deliziare i miei gioiosi risvegli domenicali.
Questa volta la conta ha decretato, vincente, la farina di farro monococco. Preziosissima. Rappresenta un vero e proprio multivitaminico, in quanto contiene da 5 a 8 volte in più antiossidanti come i carotenoidi ed un contenuto proteico maggiore e di qualità. Voglio dire, me la sarei potuta perdere, secondo voi? Le sue proprietà la portano ad essere altamente digeribile e vi posso garantire che tutto è reale. Mentre oggi vi parlo di questa delizia, in cantiere ci sono state altre preparazioni che, di soddisfazioni, me ne hanno regalate molteplici ^_^ In questa sfogliatura ho voluto provare la mia margarina, questa volta preparata con l'olio di riso al posto dell'olio di semi di soia: una favola, la migliore di sempre. Vi consiglio questa piccola modifica sulla ricetta originaria e vedrete che splendida resa!! Ingredienti Per il poolish 200 g di farina Petra 1 200 g di acqua 15 g di lievito madre secco naturale Per l'impasto poolish 250 g di farina di farro monococco 125 g di farina Petra 1 25 g di crusca 27 g di lievito madre secco natrale 30 g di semi di canapa 7 g di malto d'orzo in polvere 55 g di zucchero di canna grezzo Demerra 235 g di latte vegetale 35 g di olio di riso Per il ripieno 90 g di cioccolato fondente extra 25 g di pistacchi di Bronte tostati 50 g di fichi secchi 20 g di latte vegetale 10 g di olio di riso Per la sfogliatura 85 g di margarina 15 g di farina di riso Preparate il poolish mescolando la farina con il lievito madre. Quindi versate l'acqua e mescolate velocemente, fino a quando tutta la farina sarà bagnata, ma senza lavorare troppo.    Coprite la terrina con un foglio di pellicola e lasciate riposare, al riparo dalla luce, per un tempo che possa andare dalle 15 alle 18 ore. Il poolish sarà pronto quando vedrete tante bollicine in superficie e vedrete il centro dell'impasto affondare leggermente. Preparate le farine per l'impasto. Mescolatele con il malto, il lievito, la crsca e i semi di canapa. Trasferite il poolish nell'impastatrice (io utilizzo il Bimby), unite una parte di farina, lo zucchero e il latte. Iniziate a impastare. Unite, poco alla volta, la farina restante. In ultimo versate l'olio, a filo, flasciando che venga ben assorbito e che l'impasto incordi bene e acquisisca elasticità. Trasferite la pasta in una terrina leggermente infarinata, copritela con la pellicola e lasciatela risposare, al riparo da correnti di aria e dalla luce, fino al raddoppio. Io l'ho lasciata riposare per 7 ore. Nel frattempo occupatevi del ripieno. Inserite in un boccale il cioccolato e tritatelo finemente. Unite i fichi secchi, privati del picciolo, e i pistacchi. Tritate tutto fino ad ottenere una pasta. Unite il latte e portate ad ebollizione, a bagno maria (io utilizzo la cottura del Bimby). Versate l'olio e mescolate fino a farlo assorbire completamente. Dovrete ottenere una pasta lucida decisamente densa, che, raffreddando, diventerà una pasta modellabile. Tenetela da parte fino al momento dell'utilizzo. Mescolate la margarina con la farina di riso, quindi riprendete l'impasto lievitato e stendetelo, su un piano infarinato, in una sfoglia rettangolare. Versate la margarina al centro della sfoglia, in un quadrato che lasci due lembi di pasta liberi, ai lati.    Piegate a libro l'impasto: i lati esterni dovranno essere ripiegati verso il centro. Avvolgete tutto con un foglio di pellicola trasparente e lasciate riposare in frigorifero per un'ora. Riprendete l'impasto, stendetelo leggermente, quindi procedete con una piega a tre. Avvolgetelo nuovamente nella pellicola e lasciatelo nuovamente riposare. Procedete con un'altra piega a tre, quindi fate ancora riposare l'impasto in frigorifero.
Trascorso il tempo, stendete la sfoglia su una spianatoia, formando un rettangolo spesso poco meno di un centimetro. Con l'aiuto di una rotella, tagliate delle strisce di circa 10 cm per 25/30 cm di lunghezza (la dimensione la deciderete in base ai vostri gusti). Prendete la farcitura al cioccolato e formate, con poco impasto alla volta, dei cordoncino, che andrete a posare sulle estremità di ciascuna striscia di pasta. Iniziate ad arrotolare la pasta verso il centro, da entrambe le parti, fino a fare incontrare i due rotolini al centro. Trasferite i saccottini appena ottenuti su una teglia rivestita da carta forno, lasciando una buona distanza tra loro. Coprite con un foglio di pellicola trasparente e ponete in frigorifero per una notte intera, o per almeno una decina di ore. Estraete la teglia mezz'ora prima della cottura, in modo da fare acclimatare l'impasto. Portate il forno alla temperatura di 190°. Spennellate i saccottini con una parte di margarina mescolata ad un cucchiaino di latte vegetale. Infornate e lasciate cuocere per 30 minuti. Controllate che non scuriscano troppo in superficie. Sfornati, trasferite i saccottini su una gratella e lasciateli raffreddare. A questo punto non vi resterà altro che gustarli. Crosticina croccante e cuore soffice. L'assenza dell'uovo rende leggero l'impasto e il morso è assolutamente una coccola a cui cedere senza ripensamenti. E senza possibilità di resistenza. La farcitura sarà intensa e consistente, ma allo stesso tempo delicata e inebriante. Un binomio perfetto, per una colazione da signori e per una scelta di genuina golosità. A voi l'assaggio e la scelta di coccolarvi per molte e molte colazioni ^_^
 abc

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