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Gnocchi alla romana con pistacchi: unico richiamo concesso, il gusto

Ricordate gli gnocchi di semolino al pistacchio di cui vi parlai qualche giorno fa? Ecco, quell'impasto, in quantità eccessiva per un semplice piatto monoporzione, fu ampiamente valorizzato nella versione di uno dei piatti che maggiormente amo, da sempre: gli gnocchi alla romana.
E' inutile che mi dilunghi nuovamente su questo concetto e sui ricordi che mi legano al piatto. Passiamo al concreto. Il concetto della tradizione che incontra l'innovazione mi piace molto, lo sapete. E unire due sapori che amo fortemente è uno dei miei giochi preferiti. Allora volete mettere immaginare lo gnocco alla romana impreziosito dal pistacchio? Mmmmmm, io non solo l'ho immaginato, l'ho anche ricreato. E vi dirò..... l'assaggio mi ha letteralmente estasiato!! Tanto che una pirofila è stata archiviata nel congelatore.... pronta per un veloce richiamo di gusto.

Ingredienti

125 g di semolino
1/2 litro di latte di avena
1 tuorlo
20 g di olio evo
25 g di parmigiano grattugiato + q.b. per la copertura
1 cucchiaino raso di sale
noce moscata a piacere
15 g di pistacchi


Versate il latte, l'olio, la noce moscata e il sale in un pentolino e portatelo ad ebollizione. Versate, quindi il semolino a pioggia, mescolando con un cucchiaio di legno per evitare di formare grumi.
Cuocete per 10 minuti a fiamma bassa, sempre mescolando.
Sgusciate i pistacchi, privateli delle pellicine e tritateli. Quando il semolino sarà cotto spegnete il fuoco e aggiungete il tuorlo e il parmigiano e mescolate, incorporandoli bene. Unite i pistacchi e amalgamate tutto.Rovesciate l'impasto su una spianatoia e livellatelo bene, in modo da ottenere uno strato di circa due centimetri di spessore.
Lasciate raffreddare per almeno una mezz'ora, in modo da poterli lavorare bene. Quando saranno completmente freddi, e quindi compatti, tagliate delle forme a vostro piacimento, ci circa 10 centimentri di diametro. Abbiate la cura di bagnare lo stampo, in modo da non fare attaccare l'impastoUngete una pirofila con dell'olio.
Sistemate gli gnocchi appena tagliati in modo che siamo leggermente sovrapposti tra loro. Versate sopra un filo di olio evo.


Coprite con abbondante parmigiano grattugiato e infornate, a 190°, per cieca 20/25 minuti. Il formaggio si sarà dovuto sciogliere e la superficie dovrà risultare gratinata.

A questo punto sfornate la vostra pirofila e servite.


Fate attenzione al primo boccone: sono davvero molto caldi!!
Abbiate la forza di resistere almeno quei 5 minuti che vi permetteranno di assaporarne in pieno la fragranza!abc

Gnocchi di semolino al pistacchio saltati con le erbette: il caos metodico e il risultato avvincente

Una cena. Un'idea. Infinite strade tra cui scegliere. Ecco, ci risiamo: sembra che a scadenze definite debba avere a che fare con il caos cosmico. Per il semolino, ve l'ho già detto, ho un debole che parte da lontano, da quando, piccina, la mia mamma ci deliziava con i suoi gnocchi alla romana. E per quegli gnocchi ho un dolcissimo ricordo: la teglia delle frattaglie, tutti i rimasugli del taglio, che finivano in un coccio e che erano ambito bottino per mamma, mio nonno e.... me!!
Cedere a quella bontà è sempre come tornare a quei momenti. Prima di arrivare a questo piatto, lo confesso, sono passata a sfiorare molteplici versioni. Non so perché sia arrivata a questa, non so perché le altre non mi convincessero, ma so che il sapore delicato, incastonato in un bocconcino croccante, ha assolutamente appagato il mio deisdeio di bontà.

Ingredienti

Per gli gnocchi
125 g di semolino
1/2 litro di latte di avena
1 tuorlo
20 g di olio evo
25 g di parmigiano grattugiato
1 cucchiaino raso di sale
noce moscata a piacere
15 g di pistacchi

Per il condimento
100 g di erbette cotte
25 g di pomodori secchi
1 spicchio d'aglio
olio evo

Versate il latte, l'olio, la noce moscata e il sale in un pentolino e portatelo ad ebollizione. Versate, quindi il semolino a pioggia, mescolando con un cucchiaio di legno per evitare di formare grumi.
Cuocete per 10 minuti a fiamma bassa, sempre mescolando.
Sgusciate i pistacchi, privateli delle pellicine e tritateli. Quando il semolino sarà cotto spegnete il fuoco e aggiungete il tuorlo e il parmigiano e mescolate, incorporandoli bene. Unite i pistacchi e amalgamate tutto. Fate intiepidire per una decina di minuti.
Versate il composto su una spianatoia e prelevatene un pezzo alla volta. Lavoratelo con le mani formando un filoncino di circa 2 cm di diametro. Tagliatelo a tocchetti. Procedete con tutti l'impasto. Fate raffreddare bene gli gnocchi, sistemandoli sul piano in modo che siano ben separati tra di loro.
Nel frattempo prendete le erbette e i pomodori secchi e tagliuzzateli, con un coltello o con una mezzaluna.
Scaldate un po' d'olio in una padella e fate insaporire con lo spicchio d'aglio. Quando sarà ben caldo, alzate la fiamma e versate gli gnocchi. E' importante che la fiamma sia viva, poiché devono dorarsi e non sciogliersi.
Fate saltare per un paio di minuti, quindi aggiungete le erbette. Procedete la cottura, a fiamma media, per altri 3 o 4 minuti.
A questo punto non vi resta che impiattare e servire. Con queste dosi vi verranno due porzioni abbondanti.


Si possono anche congelare e saltare all'occorrenza!!



abc

Carotini dal cuore di mandorla: la virtù dell’ottimizzazione che incontra ed esaudisce un desiderio

Era davvero da tanto tempo che sentivo il desiderio di farmi dei dolcetti alla carota. Poi, sempre poco convinta dalla banalità della preparazione, ho continuato ad accantonare l'idea. Fino a quando mi sono trovata il frigo invaso da carote, cene sempre meno frequenti e la necessità di impiegare un consistente quantitativo di ortaggio in qualche preparazione. Così ritorna quel desiderio e cerco di dargli forma. Pensa e ripensa, ho trovato potesse essere un buon matrimonio quello con il semolino. Ecco!!!! Semolino dolce e carote. Mi piace! Ma come lo personalizzo oltremodo? Gli creo un cuore? Un cuore come? Ovvio, con me carote cosa sta meglio delle mandorle? Nella mia dispensa la frutta secca non manca mai: mandorle, noci, nocciole, pistacchi, anacardi, pinoli.... ho solo l'imbarazzo della scelta! Ci ho, così, provato e..... eccomi a parlarvene. Colazione genuina per un po' di mattine ^_^

Ingredienti

Per l'impasto al semolino
100 g di semolino
300 ml di latte di riso alla vaniglia
2 cucchiai di olio di semi di soia
25 g di zucchero grezzo di canna (raddoppiate tranquillamente, golosastri!)
250 g di carote (pulite)
2 uova

Per il cuore di mandorla
90 g di mandorle pelate
20 g di pasta di mandorle
100 g di carote (pulite)
100 ml di latte di riso alla vaniglia
2 g di farina di semi di carrube
10 g di zucchero grezzo di canna (io l'ho omesso, ma ve lo consiglio)

Versate in un pentolino 300 ml di latte, lo zucchero di canna e l'olio e mettetelo sul fuoco. Portate a bollore e, raggiunto, versate a pioggia il semolino. Mescolate energicamente e spegnete il fuoco. Fate raffreddare, mescolando di tanto in tanto.
Tritate finemente 250 g di carote e unitele al composto, mescolando bene in modo da amalgamare tutto in modo omogeneo.
Ora dedicatevi al cuore: tritate le restanti carote insieme alle mandorle, alla pasta di mandorle e allo zucchero. Stemperate la farina di semi di carrube con il latte. Unite tutto al trito di mandorle e carote e trasferite sul fuoco. Portate quasi a bollore (è un composto molto denso, per cui dovrete fare in modo che scaldi bene: ci vorranno almeno  minuti), mescolando continuamente affinché non attacchi sul fondo.
Stendete il composto ottenuto su un foglio di carta forno, o su una superficie piana. Stendete fino a creare uno strato liscio, dello spessore di un centimetro circa. Lasciate raffreddare (operazione che solidificherà  il preparato) e poi tagliate dei cerchi della grandezza leggermente inferiore alla base degli stampi da muffin che utilizzerete.
Riprendete l'impasto di semolino. Aggiungete due tuorli e incorporateli bene. Montate a neve fermissima gli albumi, uniteli al semolino e mescolate tutto con cura, dal basso verso l'alto, fino a rendere perfettamente omogeneo l'impasto.
Sistemate i pirottini nello stampo dei muffin. Versate in ciascuno un cucchiaio generoso di preparato. Adagiate, quindi, un disco di impasto alla mandorla e coprite con un ulteriore cucchiaio abbondante di impasto. Con queste dosi a me sono venuti 12 carotini.
Fate cuocere in forno, a 190°, per 50/55 minuti.


Sfornate, lasciate raffreddare e..... tuffatevici sopra: meritano sicuramente questo trattamento!! ^_^


Soffice dolce dal cuore fragrante. Colazione superba, ma anche merenda, capriccio, spuntino, dopo pasto, .....

abc

Si va in scena: dolcetti di semolino al cocco e pistacchio e una dispensa sempre pronta ad esaudire i desideri

Dal giorno in cui non sono riuscita a soddisfare l'impellente desiderio di mangiare un buon piatto di gnocchi alla romana ho sempre, in dispensa, una buona scorta di semola di grano duro. E insieme a questi importanti quantitativi c'è il desiderio di provarlo in una versione dolce. Credo che, l'ultima volta, nonché unica, in cui ho mangiato semolino dolce, fosse una sera di infiniti anni fa, quando, appena operata di tonsille e adenoidi, mia madre mi coccolò con qualcosa di morbido e piacevole da buttare giù. Ricordo un piatto e un cucchiaio e quella dolcezza invitante, che non ho mai più ritrovato. Qualche giorno fa leggo sul blog di Tiziana, amica de Il Peperoncino Dispettoso, una deliziosissima versione al cioccolato e mi dico "cara Cuocherellona datti da fare". Ringrazio Tiziana per lo spunto e vi propongo la mia versione.

Ingredienti

100 ml di latte di riso alla vaniglia
100 g di ricotta
35 g di semola di grano duro
1 uovo
10 g di fruttosio (in alternativa 15 g di zucchero di canna o bianco)
10 g di cocco in piccole scaglie
10 g di pistacchi tostati non salati
5 g di olio di soia

Portate ad ebollizione il latte di riso con l'olio. Versate a pioggia il semolino, mescolando. Quando l'avrete versato completamente mantenete sul fuoco per un minuto circa, poi spegnete e lasciate intiepidire.
In un recipiente a parte mescolate la ricotta, il fruttosio (o zucchero), i pistacchi tritati, il cocco e mescolate accuratamente per ottenere un composto omogeneo. Incorporate il tuorlo dell'uovo e continuate a mescolare. Unite quindi il semolino lasciato da parte e create una crema uniforme.
Accendete il forno a 190°. Montate a neve fermissima l'albume e con estrema delicatezza unitelo alla crema, mescolando con un cucchiaio di legno dal basso verso l'alto fino a rendere il composto liscio e omogeneo. Versate, a questo punto in una teglia, imburrata e infarinata (o, come ho fatto io, coperta con carta forno) creano una mattonella di circa 2 centimetri di spessore. Livellate bene la superficie e infornate per 40 minuti. Quando sarà ben dorato in superficie sfornatelo e lasciate intiepidire. Tagliate i bordi e dividete il tortino in quadratini.


Mangiati da soli, caldi, tiepidi o freddi sono prelibatissimi, ma vi potrete sbizzarrire come vorrete.
Qui vedete un paio di versioni in cui li ho proposti, ma sono così versatili che avrete l'imbarazzo della scelta!!

abc

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