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Crocchette di mozzarella e caviale di melanzana: il piacere a portata di…. fingers

L'attesa è stata lunga, lo so. Vi avevo anticipato che il tanto apprezzato caviale di melanzana era riuscito ad arrivare solo in una portata, prima di finire in semplici cucchiaiate prèt a manger e per questa proposta vi ho fatto attendere un.... pochino ^_^ Ma vi garantisco che ne varrà la pena!!
La crocchetta credo debba diventare un'istituzione. Che sia fritta, al forno, tonda, cilindrica o cubica, rapisce e ingolosisce solo all'idea. E ogni tanto me la concedo anche io.
Gli ingredienti sono pochi e semplici. Per certi piaceri non è necessario stravolgere troppo i sapori. L'accompagnamento è delicato e completa perfettamente un piatto che soddisfa l'esigenza sia di un pasto leggero, che sfizioso. Lo sapete, di fronte a certe cose le manine si fanno avanti, boicottando il galateo e snobbando rebbi e dentini, assolutamente superflui in situazioni come queste. Credo debba essere incluso nella lista degli ingredienti, l'utilizzo di indice e pollice ^_^ Contribuiscono sicuramente ad ottenere l'effetto piacere!!

Ingredienti

100 g di mozzarella (io light)
10 g di anacardi tostati non salati
100 g di caviale di melanzana
10 g di farina di soia bio tostata
5 foglie di salvia fresca
noce moscata
pepe
semolino di riso
2 cucchiai di acqua
1 cucchiaio di olio evo + q.b. per la cottura

Lavate le foglie di salvia e asciugatele bene. Pestatele in un mortaio con gli anacardi.
Tritate finemente la mozzarella, beln sgocciolata e unite tuto. Salate, pepate e mescolate bene.
Aggiungete, ora, il caviale di melanzana e continuate a mescolare, amalgamando bene i due composti tra di loro.
Assaggiate la sapidità ed eventualmente correggete di sale.
   Pesate e setacciate la farina di soia, quindi unitela all'impasto, incorporandola perfettamente.
Fate riposare una decina di minuti la crema appena ottenuta.
Quindi sistemate del semolino di riso su un piatto e versate in un contenitore due cucchiai di acqua e uno di olio.
Formate, con poco impasto alla volta, delle crocchette. Rotolatele nel semolino di riso, quindi immergetele velocemente nel liquido, poi ancora nel semolino di riso.
Dovrete ottenere una panatura piuttosto spessa e perfettamente compatta.
Sistemate le crocchette su un piatto e lasciatele in freezer per circa 15 minuti.
Scaldate un cucchiaio di olio evo in una padella e, quando sarà molto caldo, adagiatevi le crocchette appena estratte dal freezer. Lasciatele cuocere uniformemente a fiamma piuttosto vivace.
Quando satanno belle dorate trasferitele in un piatto e servitele.
Io le ho accompagnate con delle zucchine tagliate a rondelle e leggermente saltate in padella.

Il sapore della melanzana darà carattere alla mozzarella e trasformerà questa crocchetta in un'intenso momento di piacere ^_^
Preparate le mani e iniziate ad assaporarle: non riuscirete più a fermarvi!!
Potrete preferire anche la cottura in forno, ma abbiate cura di infornarle a temperatura elevata, poichè diversamente si scioglierebbero prima di riuscire ad avere la crosticina croccante.

abc

Torta di semolino di riso al pistacchio con crema all’ananas e cocco: l’insolito che diventa costante

Arriverà il giorno in cui dal mio forno uscirà una torta normale. Forse. Non riesco a seguire una ricetta, sono sempre alla ricerca di qualcosa di nuovo, di mio. Allora metto insieme, sperimento, assaggio e condivido. Sì, perché questa torta è nata dal piacere di portare qualcosa di mio ad una cara amica. Direi una sorella. La mia sorellina. Per lunghi mesi i nostri impegni ci hanno tenuto distanti, ma finalmente le nostre strade ci hanno concesso una serata come ai vecchi tempi, in cui solo noi e il nostro sushi sono i protagonisti. E la mia torta. Che protagonista non è, ma una parte fondamentale la interpreta. La torta di semolino mi è sempre piaciuta. Mi piace il semolino in sé, mi piace la sua consistenza, mi piace la sua delicatezza. Dopo aver scoperto il semolino di riso, di cui vi parlai in occasione di questi bocconcini, ho iniziato ad utilizzarlo al posto di quello di grano duro, in modo da poter dimostrare che l'intolleranza al glutine spesso è meno problematica di quanto possa sembrare. Questo è un dolce interamente gluten free. Peraltro è anche dietetico (davvero??): la crema è a base di pura frutta, non ho aggiunto zucchero e di grassi.... neanche l'ombra, se non fosse per quella manciata di pistacchi che donano la loro porzione di grassi salutari. Il cocco? Solo una chicca ^_^

Ingredienti

Per la torta
550 ml di latte di cocco
110 g di semolino di riso
25 g di malto di riso
40 g di pistacchi tostati non salati
35 g di cocco in scaglie
2 uova
1/2 limone non trattato - scorza grattugiata

Per la crema all'ananas
300 g di ananas fresco
100 g di latte di cocco
35 g di farina di riso
2 g di agar agar

Portate ad ebollizione il latte di riso, nel quale scioglierete il malto di riso, insieme alla scorza del limone grattugiata.
Nel frattempo pesate il semolino di riso e, quando il latte avrà raggiunto l'ebollizione, abbassate la fiamma e versatelo a pioggia, mescolando con una frusta.
   Continuate a cuocere il semolino per circa 4 o 5 minuti, mescolando continuamente. Quando sarà trascorso questo tempo, spegnete la fiamma e lasciatelo intiepidire.
Nel frattempo sgusciate i pistacchi e puliteli dalle pellicine. Pestateli in un mortaio, in modo da avere una granella non troppo fine. Teneteli da parte.
Separate i tuorli dagli albumi: mettete gli albumi in una ciotola, che lascerete momentaneamente in frigorifero, e unite i tuorli al semolino. Mescolate fino ad incorporarli completamente e a creare una crema perfettamente omogenea.
A questo punto unite alla crema di semolino i pistacchi pestati e il cocco in scaglie. Mescolate accuratamente e tenete da parte.
Accendete il forno e portatelo alla temperatura di 190°.
Con una frusta elettrica montate gli albumi a neve fermissima.
Quando sarà bello compatto (io non ho aggiunto né sale, né succo di limone, ma fate secondo le vostre abitudini), unitelo al semolino.
Con una spatola in silicone amalgamatelo, mescolando dal basso verso l'alto. Procedete con delicatezza, in modo da non smontare la neve, ma con accuratezza in odo da rendere tutto perfettamente omogeneo.
Rivestite una teglia con carta forno (io ho usato uno stampo dal diametro di 20 cm (più 3 ciambelline in silicone, perché la prova assaggio va sempre fatta!!).
Verate il composto all'interno della teglia e livellatelo in superficie.
Infornatelo quando il forno avrà raggiunto la temperatura e procedete con la cottura per circa 50 minuti (a me c'è voluta 1 ora, ma il mio forno è un po' pigro ^_^).
Quando sarà sufficientemente compatta sfornatela e lasciatela raffreddare.
Confesso che la ciambellina è rimasta molto sfiziosa da assaggiare: potrebbe essere un prossimo formato di cottura ^_^
Occupatevi, ora, della crema di ananas per la copertura.
Pulite l'ananas e tagliatelo a tocchetti. Mettetelo in un pentolino capiente, insieme al latte di cocco, e portate tutto ad ebollizione. Abbassate la fiamma e lasciate ammorbidire tutto per un paio di minuti.
Nel frattempo pesate la farina di riso e unitevi l'agar agar (diversamente potrete fare ammollare un foglio di colla di pesce nel latte di cocco prima della cottura dell'ananas).
Togliete per un attimo l'ananas dal fuoco e passatela con un frullatore ad immersione, fino ad ottenere una crema piuttosto liscia. Stemperate il mix di farina di riso e agar agar con poco liquido alla volta e mescolate bene fino a quando i due composti saranno completamente uniti.
Lasciate bollire per un paio di minuti, sul fuoco dolce, sempre mescolando, quindi spegnete la fiamma e lasciate intiepidire. Noterete subito come si addensa.
Riprendete ora la vostra torta, estraetela dalla teglia e capovolgetela su un piatto. Fate attenzione a rimuovere la carta forno, poiché rimarrà molto morbida e tenderà a rompersi.
Versateci sopra abbondante crema e distribuitela, con una spatola, su tutta la superficie, compresi i bordi laterali. La consistenza della crema, che inizierà a rapprendersi, vi renderà facile questa operazione.
Ora copritela con il cocco in scaglie, cercando di distribuirlo in maniera uniforme.
Ponete la torta in frigo e lasciatela riposare per un paio di ore. In questo modo acquisirà compattezza e gli aromi si armonizzeranno, creando un'avvolgente abbraccio di sapore sul palato.

Non vi rimane, ora, che tagliarla e servirla.
Se vi fosse avanzata un po' di crema, sarà gradevole gustarla insieme alla torta stessa.

Delicata, insolita e curiosa. Non la solita torta, ma qualcosa di speciale. Consiglio solo di aumentare la quantità di malto (o di aggiungere una parte di zucchero, preferibilmente di canna) a chi il dolce lo preferisce.... veramente dolce ^_^


abc

Bocconcini di semolino di riso con cuore di cavolini di Bruxelles: il vestito perfetto per un autunno inoltrato

Solito negozio. Stesso reparto. Scaffali, quattro. Metri due di lunghezza. Lui. Il semolino di riso. No, adesso ditemi, sono dovuta arrivare a 34 anni per scoprire il semolino di riso? Io che mangerei semolino fino a scoppiare!! Come avrei potuto lasciarlo lì, in quell'angolino stretto, soffocato da farine di ogni genere? Io, curiosa per natura (sempre di quella curiosità costruttiva e mai distruttiva), temeraria, pronta a sfidarmi sempre in nuove esperienze (ed esperimenti ^_^), avrei potuto negare ai miei amici celiaci una ricettina ad hoc? Allora ecco come quel pacchetto, senza toccare il carrello (è proprio quello il negozio, sempre lui, quello del gioco di equilibri dalle corsie alla cassa), è arrivato ad ispirare la mia creatività in un bocconcino che..... ha fatto breccia anche in chi, quei pazzoidi dei miei amici, in 30 anni non ha mai assaggiato un cavolino di Bruxelles. E se loro hanno apprezzato, perché non racontarvelo?
Ingredienti 11 cavolini di Bruxelles 90 g di semolino di riso (io Ecor) 100 g di acqua (quella di cottura dei cavolini) 220 g di latte di avena (di riso per i celiaci) 20  g di parmigiano grattugiato 1 tuorlo noce moscata pangrattato di riso q.b. Pulite i cavolini dalle foglioline più esterne, lasciandoli interi. Portate a bollore dell'acqua leggermente salata e fate cuocere i cavolini per 4 minuti circa. Scolateli e passateli in una terrina con acqua ghiacciata. In questo modo fermerete la cottura e manterrete vivo il colore. Mettete in un pentolino il latte e la parte di acqua di cottura dei cavolini. Portate ad una temperatura di 90° (poco prima dell'ebollizione, se non aveste un termometro). Grattugiate abbondante noce moscata. Quando avrà raggiunto la temperatura, versate, a pioggia, il semolino di riso, mescolando continuamente con un cucchiaio di legno. Abbassate la fiamma e, sempre mescolando, fate cuocere per 10 minuti. Quando sarà cotto spegnete il fuoco e aggiungete il parmigiano grattugiato. Amalgamatelo bene e lasciate intiepidire. Aggiungete, quindi, un tuorlo d'uovo e incorporatelo con il cucchiaio di legno. Asciugate bene i cavolini (a lavoro terminato vi consiglierei di passarli nella farina di riso, in modo da creare maggiore aderenza con il semolino). Inumiditevi le mani, prelevate mezzo cucchiaio di semolino, ponete nel mezzo il cavolino e avvolgetelo coprendolo interamente e formando una polpettina. Impanate ciascuna polpettina nel pangrattato. Lasciate, quindi, riposare i bocconcini in frigorifero per almeno mezz'ora. Accendete il forno a 190° e cuocete per 35 minuti circa. La superficie dovrà essere dorata. Io ho provato a farli cuocere sia in padella, sia in forno. Cottura perfetta in tutti i due casi, solo che in forno tendono a diventare delle campane e a perdere la loro rotondità.
Golosi e sfiziosi, però, lo sono in entrambi i casi ^_^
 abc

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