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Croissant di farro e grano arso al burro vegetale e ripieno di cioccolato

Ormai da tempo, da molto tempo, avevo messo da parte lievito e farina. Troppe salite frapposte tra il desiderio di un buon croissant e....un buon croissant ^_^ Così, rassegnata al battere del tempo, ho atteso che le energie trasmesse agli impasti tornassero ad essere nuovamente quelle positive. Quelle che sono già un passo verso il successo. Alla fine anche la cucina, nella sua concezione più ampia, insegna. Insegna che spesso chiediamo troppo a noi stessi, insegna che per un successo servono decine di fallimenti, insegna l'arte della pazienza, e della costanza, insegna che talvolta è necessario fare un passo indietro, che tutto è vita e va ascoltato e rispettato: tempi, sapori, esigenze. E insegna che poi, non importa dopo quanta attesa, le soddisfazioni arrivano. In un incontro tra sogno e realtà ho sfornato i miei cornetti speciali. Non perfetti, ma sani e appetibili anche per una salutista incallita come me. Che adora la sfogliatura ricca e sconvolgente, ma che non ne sopporta  più neanche l'odore. Ho voluto, ho cercato ed ho trovato il mio burro. E la prossima volta ne aumenterò la dose per ottenere un risultato più stratificato. Vegetale. Sano. Di certo calorico, ma con l'attenuante. Questi croissant hanno il peso di una nuvola e la consistenza dello zucchero filato. E un cuore......un cuore.....un cuore intenso e fondente che strega!! Ingredienti Per l'impasto 300 g di farina di farro integrale 100 g di farina di Tipo 1 5 g di farina di grano arso 30 g di lievito madre secco 75 g di zucchero di canna Demerara 20 g di malto d'orzo 50 ml di olio evo delicato 1 uovo Per il burro vegetale 35 g di burro di arachidi* 75 g di olio di cocco Per il ripieno 100 g di cioccolato fondente 50 g di datteri 25 g di latte vegetale 1 cucchiaino di miele 1 cucchiaio di albume *Preparato con 65% di arachidi, 15% di olio evo e 20% di sciroppo di malto, o miele (più, a piacere, un pizzico di sale) Setacciate le farine insieme al lievito madre e inseritene metà nella ciotola dell'impastatrice. Aggiungete il latte vegetale tiepido, il malto d'orzo, lo zucchero di canna e l'uovo. Iniziate ad impastare, unendo la restante farine, un cucchiaio alla volta. Per ultimo versate l'olio a filo. Lavorate la pasta fino a quando otterrete un impasto incordato. Trasferite tutto in una terrina infarinata, coprite con un foglio di pellicola trasparente e lasciatelo lievitare fino al raddoppio. A me ci sono volute 6 ore. Preparate il ripieno fondendo il cioccolato vegetale insieme al latte. Unite i datteri privati del nocciolo e frullate tutto fino ad ottenere una crema omogenea. Tenete da parte. Raffreddando diventerà una pasta morbida. Sciogliete l'olio di cocco e versatelo sul burro di arachidi. Mescolate energicamente con una frusta fino ad ottenere un liquido omogeneo. Mettete in frigorifero e, ogni 10 minuti, girate, per amalgamare bene le parti che, poco alla volta, si rapprenderanno. Quando il vostro impasto satà lievitato, trasferitelo su un piano infarinato e stendetelo in un rettangolo 2:1. Coprite 2/3 della superficie con il burro, formando uno strato uniforme, quindi piegate il lembo di impasto rimasto pulito verso il centro, e chiudete con l'ultima piega anche la parte imburrata. Effettuate nuovamente la piega a tre nel verso opposto, avvolgete in un foglio di pellicola trasparente il panetto ottenuto e lasciate riposare in frigorifero per 1 ora. Riprendete l'impasto, stendetelo con un mattarello su una superficie infarinata ed effettuate una piega a tre. Impacchettate nuovamente e lasciatelo un'altra ora in frigorifero. Effettuate l'ultimo passaggio con una piega a quattro (prima in due in un verso. poi in due nell'altro) e lasciatelo ancora un'ora a riposo nel frigorifero. Stendete, a questo punto, il vostro impasto in una sfoglia lunga e rettangolare alta circa 20 centimetri. Tagliate i votri triangoli, a mano o con il mattarello sagomato) e sistemate alla base di ciascun triangolo un cucchiaino di farcitura al cioccolato. Arrotolate i triangoli e adagiateli, ben distanziati tra loro, su una placca rivestita da carta forno. Copriteli con un foglio di pellicola trasparente e lasciateli lievitare per 12 ore. Io li ho lasciati per l'intera notte. Accendete il forno e portatelo ad una temperatura di 180°. Nel frattempo mescolate l'albume con il miele e spennellate la miscelasu ciascun croissant. Infornate e cuocete per circa 30 minuti, controllando la doratura della superficie. Quando saranno pronti sfornateli e lasciateli raffreddare su una gratella. Resistere a questo passaggio è cosa assai difficile ^_^ ma è consigliato. Gustatevi i vostri soffici cornetti e, solo quando saranno perfettamente raffreddati, conservate quelli rimasti in un sacchetto ben chiuso, nel congelatore. Volendo potreste congelarli a crudo, prima della lievitazione delle 12 ore. All'occorrenza vi basterà estrarli, lasciarli una notte intera sulla placca e cuocerli al momento. Non serve aggiungere altro. Sapete cosa c'è dentro e non sono conservanti ^_^ Solo bontà, genuinità e taaaaaaaaaaanto sapore!

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Nuggets di pollo con finta frittura

Seppur nel tempo abbia imparato ad assaporare gli alimenti senza sottoporli a grandi trasformazioni, quella per i nuggets di pollo rimane una vera passione. A cui non cedo spesso, direi quasi mai, ma che mi stuzzica sempre appetito e curiosità. Ormai in simbiosi con la mia friggitrice ad aria calda, che rappresenta uno degli elettrodomestici più utili e utilizzati nella mia cucina, avrei potuto non rendere onore a queste polpettine meravigliose, alleggerendone la sostanza senza privarle del loro gusto caratteristico? Pochi ingredienti, passaggi veloci e la magia di una cottura salutare: il pasto è pratico, completo e appagante. Se poi tutto può essere assaporato sporcandosi le dita, in totale relax, o stuzzicando la curiosità dei più piccoli, magari ostili a certi tipi di alimenti, cosa poter chiedere di più? Non serve mangiare tanta carne, se la dieta quotidiana sa essere bilanciata e sa apportare i giusti nutrienti, ma per quella volta in cui si cede, scegliete bene: un pollo di cortile lo riconoscerete dal colore intenso e dal sapore pieno. E, soprattutto, una volta provato non lo barattere più con nient'altro!! Ingredienti 230 g di petto di pollo 10 g di maizena 1/2 limone biologico (con la scorza edibile) sale rosa q.b. paprika dolce q.b. noce moscata q.b. rosmarino 1 cucchiaino di farina di riso impalpabile latte vegetale pangrattato di riso olio evo Tagliate a tocchetti il petto di pollo e inseritelo in un boccale insieme al succo di mezzo limone, alla sua scorza grattugiata, alla maizena, al sale, alla paprika, alla noce moscata e al rosmarino. Frullate tutto, fino ad ottenere un composto omogeneo. Formate delle pallottoline e sistematele su un piatto. Miscelate la farina di riso con la paprika e un pizzico di sale. Aggiungete latte vegetale a sufficienza per ottenere una pastella piuttosto densa. Passateci dentro le polpette appena formate, quindi impanatele con il pangrattato di riso. Lasciate riposare i nuggets per circa mezz'ora, in modo che la panatura si consolidi. Irrorate le polpettine con un filo di olio evo e trasferitele nel cestello della friggitrice ad aria calda (in alternativa su una placca da forno). Cuocetele a 180° per circa 30 minuti. Quando saranno ben dorate trasferitele in un piatto e servitele, accompagnandole con verdura a piacere e, magari, una bella salsina. Io ho optato per una maionese di avocado e senape, una delle mie preferite ^_^ La croccantezza della crosticina sarà sfiziosa e lascerà il giusto spazio al cuore morbibo e pieno del cuore. Delicate, ma intense. Si mangeranno, una dietro l'altra, senza riuscire a fermarsi!! Se servisse, ma iniziate ad educare il vostro palato a sapori meno sapidi, aggiungete un po' di sale a fine cottura. Tuffare i vostri nuggets nella salsina preferita, sarà un divertente passatempo :D
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Tortini semifreddi di cioccolato e zucca con crumble speziato

Provate a convincermi, e a convincervi, che, sfiniti dai bagordi delle feste, da oggi non toccherete neanche un dolce! Non vi crederò mai ^_^ Primo: le decisioni drastiche non sono quasi mai le più efficaci. Il quasi lo elimino del tutto se limito l'affermazione al contesto "dieta", intesa come regime alimentare. Secondo: il dolce può essere appagante, avvolgente, sorprendente e magico anche con tutta quella sfilza di "senza" che per qualcuno può sembrare moda, per me è diventata quotidianità. Per bene personale, puro e smisurato bene per me stessa. Allora vi dico: alleggerite i vostri pasti con verdure, condimenti sani e circostritti alle quantità necessarie, bevete molto, integrate con gli alleati che madre natura ci mette a disposizione, ma non privatevi della coccola quotidiana. Cedetevi, però, con consapevolezza ^_^ Avevo già anticipato un assaggio qui, dopo essere rimasta stregata dalla torta di Letizia. Fatta e rifatta. Condivisa. Meditata. E trasformata secondo le mie necessità ^_^ L'anticipazione, anzi LE anticipazioni, sono state gradite, ma ora è arrivato il momento di svelare il segreto di tanta bontà. Qui c'è da leccare i piatti!! E le dita. E le ciotole. E la teglia. E. ovviamente, i cucchiai :D Miei cari golosoni bentornati alla quotidianità!! Io sono pronta, e voi? Ingredienti Per l'impasto 35 g di cacao amaro 60 g di malto d'orzo (agave o miele per la versione gluten free) 600 g di zucca cruda pulita 260 g di cioccolato fondente 50 g di olio di cocco cannella a piacere Per il crumble 35 g di fiocchi di avena (testati gluten free) 20 g di zucchero di canna integrale 25 g di burro di arachidi (per me fatto in casa) 5 bacche di cardamomo cannella a piacere zenzero a piacere Pulite la zucca, tagliatela a pezzi e cuocetela a vapore fino a farla diventare morbida. Nel frattempo spezzettate il cioccolato, unitevi l'olio di cocco e sciogliete tutto a bagno maria (o nel microonde, come preferite). Frullate i fiocchi d'avena con lo zucchero di canna e i semi di cardamomo estratti dalle bacche. Unite cannella, zenzero e burro di arachidi e frullate ancora, fino ad ottenere delle briciole di impasto. Tenetele da parte. Frullate la zucca, ormai cotta, con il malto, la cannella e il cacao, fino ad ottenere una crema omogenea. Versate il cioccolato fondente e messcolate, in modo da amalgamare perfettamente tutto. Versate l'impasto in uno stampo unico, o in più pirottini, come ho fatto io*. Livellate bene la superficie, quindi ricoprite con le briciole precedentemente preparate. Infornate a 180° e cuocete per circa 30 minuti, fino a quando cioè il crumble risulterà dorato. Estraete lo stampo e lasciate che arrivi a temperatura ambiente. A questo punto mettete il vostro dolce in frigorifero per almeno un paio di ore, prima di servirlo. E conservatelo sempre in frigo: se ne farete una grande scorta, vi durerà per almeno una settimana. Estraete i vostri tortini dallo stampo, lasciatelo a temperatura ambiente per una decina di minuti, quindi affondate il cucchiaino. Vi garantisco che sarà un'esperienza da togliere il fiato!!       * Le monoporzioni, come sono solita fare, aiutano a regolarsi sulla quantità. Sceglietele se volete evitare "ancora una fettina" ^_^
Ringrazio Letizia per i suoi soliti preziosissimi suggerimenti e spunti e invito ciascuno di voi, intolleranti al glutine e al lattosio in primis, a visitare il suo splendido mondo delle meraviglie ^_^
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Cioccolatini all’arancia con biscotto sablé salato

Fu una conversazione di qualche mese fa(*). Il mio interlocutore: cuoco, con una particolare propensione alla pasticceria, ai tempi collega. "Ci sono preparazioni che richiedono degli ingredienti precisi, quelli e basta: da lì non si scappa". Sorrido, ma neanche per troppo tempo, visto che la risposta mi è scivolata via dalla bocca nel giro di un battito di ciglia: "Come professionista tu sei tenuto a seguire certe regole, come appassionata di cucina io sono autorizzata ad infrangerle". Tutto si concluse con un'arresa, la sua, a mani alte. E tutto si perpetua con la mia voglia di sperimentare cose nuove, che nulla hanno a che vedere con le regole della cucina e della pasticceria, ma per cui, ogni tanto, sento ancora dirmi "beh, niente male questa scelta!!". La mia passione incontrollabile per il cioccolato non è un mistero. In questa stagione, poi, non faccio molto per trattenerla. E allora lo vesto per l'occasione: lo aromatizzo, lo accosto a sapori di stagione, lo interpreto, lo arrotondo. E ve lo offro. A qualcuno, fortunello, lo porgo sul palato, ad altri, ancora la maggioranza, davanti agli occhi. Ma senza mai risparmiarmi ^_^ Ingredienti Per il biscotto 85 g di farina di riso impalpabile 25 g di maizena 60 g di burro di arachidi (per me home made) 40 g di olio di cocco 45 g di malto di riso sale rosa Per il ripieno 180 g di datteri naturali 80 g di confettura di arance (per me arance e zucca fatta in casa) 15 g di cacao amaro farina di limoni cannella sale rosa 5 g di rhum Per la copertura 150 g di cioccolato fondente extra 25 g di olio di cocco

Iniziate a preparare il biscotto: impastate le farine con il burro di arachidi, l'olio di cocco, il malto di riso e il sale rosa (mezzo cucchiaino scarso). Formate un panetto compatto e lasciatelo riposare in frigorifero, avvolto in un foglio di pellicola trasparente, per circa un'ora. Sciogliete il cioccolato fondente con l'olio di cocco, a bagno maria o nel microonde, come preferite. Lasciatelo intiepidire. Versatene un cucchiaino circa in ogni incavo dello stampo in silicone e fate ruotare lo stesso stampo, in modo da coprire tutta la superficie. Lasciatelo riposare in frigorifero per qualche minuto, poi ruotate nuovamente. Proseguite fino a quando si sarà formato uno strato sufficientemente spesso. Lasciate solidificare completamente il cioccolato. Preparate quindi il ripieno, frullando i datteri, privati del nocciolo, la confettura di arance, il cacao, la cannella, la farina di limoni (o un po' di scorza grattugiata), il sale rosa e il rhum. Dovrete ottenere una crema uniforme. Riempite, con questa preparazione, le piccole conchiglie di cioccolato, lasciandole sempre nello stampo di silicone. Ponete in frigo e passate ai biscotti. Riprendete lo stampo, stendetelo in una sfoglia spessa circa mezzo centimetro e tagliatelo in dischi della grandezza dei cioccolatini. Sistemateli su una placca coperta da carta forno e cuocete, a 180°, per 15 minuti. Sfornateli e lasciateli raffreddare completamente. Passate all'assemblaggio. Estraete con attenzione i cioccolatini dallo stampo e sistemate sulla base di ciascuno un disco di biscotto. Fondete nuovamente il cioccolato rimasto. Sistemate i cioccolatini su una griglia e colateci sopra il cioccolato fuso. Lasciate raffreddare in frigorifero e, quando saranno pronti, spolverizzateli con del cacao amaro. A questo punto sono pronti per essere gustati e condivisi. Libidine pura. Lontana dall'alta pasticceria, ma dall'incontrollabile travolgenza.

(*) Le note del cuoco: Perché il cacao nell'impasto del ripieno? Avresti potuto giocare sui colori, molto importanti in cucina.   Mi piaceva l'idea di dare una nota amara al sapore della confettura di arance e poi..... chi lo guarda l'interno, si mangiano in un solo boccone!!! Perché il limone, visto che c'è giù l'arancia nel ripieno?   L'arancia ha un sapore piuttosto amaro e la nota agrumata del limone, a contrasto, mi sembrava desse una spinta in più. Io avrei messo del Cointreau al posto del rhum.   Alcolizzata non lo sono ancora e un'intera bottiglia di Cointreau, che diversamente non bevo, avrebbe dovuto sottointendere una produzione industiale di cioccolatini ^_^ Il rhum, invece, in casa non manca mai. Ma confermo che il Cointreau sarebbe stato meglio. Non condivido la scelta dell'olio di cocco: dà un sapore che non c'entra molto. Per ammorbidire il cioccolato ne serve una percentuale del 25% e si sente troppo, rispetto ai sapori che hai scelto.   In realtà ne ho messo poco più del 10%, si avverte appena e l'ho usato, come lo uso abitualmente, non per il sapore, seppur sapore dia, ma come sostituto del burro. Non dev'essere male, quella sablé. ....................salti di gioia fino al cielo!! abc

Roselline al limone e burro di arachidi con cuore di mandorla: il bello, il buono e l’irrinunciabile

img_5264Chiamatemi "snocciolina". E' il mio nuovo mestiere. Sguscio arachidi come se non ci fosse un domani. E frullo. E assaggio. Rigorosamente con il dito. La scusa è quella di nuovi biscotti, di nuovi esperimenti, di nuove idee. La realtà è che, avere un barattolo di burro di arachidi sempre pronto a deliziarmi, mi rassicura. Ma nascondo tutto questo dietro le mie incessanti elucubrazioni. Tante, ma tante, ne ho, a ronzarmi nella testolina. Una, ogni tanto, inciampa su queste pagine. E quindi nel mio forno, e poi nei miei mega barattoli di scorte. Scorte sane, piene e gustose. Insomma, per me è diventato un modo di essere. E' così stimolante sperimentare sapori diversi, mescolare ingredienti nuovi, creare chicche pronte a deliziare e stuzzicanti da condividere. E allora che posso fare, se non...... snocciolinare in continuazione? Questi biscotti mi si sono presentati davanti agli agli occhi dopo aver assaggiato i krumiri di Valentina, una splendida musa ispiratrice 😋 Ovviamente ho dato la mia interpretazione, dal momento che il burro qui non entra neanche per sbaglio, ma..... riuscite ad immaginare la delizia???? Forza, fatevi sotto, l'assaggio, qui, è d'obbligo. Ingredienti 150 g di burro di arachidi 50 g di olio di cocco 45 g di zucchero di canna (75 g per i palati viziati) 1 limone biologico (con la buccia edibile) 125 g di farina di riso impalpabile 75 g di farina di mais fioretto 30 g di maizena 75 g di latte di avena (o altro latte, vaccino o vegetale)img_5255 1 tuorlo 1/2 cucchiaino di vaniglia in polvere mandorle sgusciate. Inserite in un boccale il burro di arachidi, l'olio di cocco e lo zucchero di canna, quindi frullate fino a creare un composto soffice. img_5256Unite le farine, l'amido di mais, la polvere di vaniglia, la scorza grattugiata del limone e il succo di mezzo limone. Impastate, aggiungendo poi il tuorlo e, poco alla volta, il latte, fino ad ottenere un impasto morbido, ma compatto. img_5257Lasciate riposare per un'ora, in frigorifero. Preparate una teglia coperta con un foglio di carta forno. Trasferite i biscotti in una "sparabiscotti" e iniziate a fare la forma desiderata. Sistemate una mimg_5258andorla sopra ogni biscotto, quindi fate riposare ancora, in frigorifero, per mezz'ora circa. Portate il forno alla temperatura di 180° e infornate la teglia. Cuocete per circa 20 minuti, fino a quando i biscotti avranno preso un colore dorato. Quando saranno pronti sfornateli e lasciateli raffreddare completamente. A questo punto date sfogo alla vostra golosità e soddisfate le vostre voglie!! img_5259img_5260 Io amo gustarli con una crema di cioccolato, nelle mie durante le mie luculliane colazioni. Ma come dolcino che accompagna il caffè sono sfiziosissimi. E anche come coccola di metà mattina. Ma anche da regalare. E ancora...... img_5263Scusa? Non servono. Si mangiano prima con gli occhi, poi si finiscono!! img_5265img_5269abc

Crostata di segale alla zucca con nocciole: l’eclettica versatilità del gusto in un’implacabile conquista

Dichiaro ufficialmente di aver perso la testa per la zucca. Sarebbe meglio dire che confermo l'ipotesi già avvalorata in passato per cui il mio palato, e di conseguenza testa e cuore, abbiano un'evidente propensione al sapore dolce, delicato e avvolgente della zucca. E quando una cosa mi piace, mi piace davvero intendo, non c'è declinazione che possa risparmiare. Dolce, salata, cruda, cotta, al naturale, elaborata, condita, al cucchiaio, in fingerfood, cremosa, croccante. E sottoforma di budino, su una base di pasta friabile e leggera. Arricchita, in contrasto, con delle croccantissime nocciole pestate al mortaio. Credo che educare il palato a sapori veri e genuini, disintossicandolo da tutto quel genere di sapori a cui l'industria alimentare ci porta, sia un percorso tanto affascinante quanto sorprendente. Nel momento stesso in cui ho affondato il primo morso sulla fettina di crostata ho capito che tutte le mie piccole conquiste, in questo insieme, manifestavano una grandezza, tanto semplice, quanto esaltante. L'ho educato bene, il mio palato, e proprio per questo motivo non mi risparmio dal raccontarvi di quanto possa essere facile, e motivante, e appagante. Sia mai che vi convinca ad abbandonare qualche insana abitudine per un atto d'amore verso noi stessi ^_^
Ingredienti Per l'impasto 165 g di farina di segale Jurmano 85 g di farina di mais fioretto 50 g di farina di riso 50 g di zucchero di canna integrale 60 g di burro di arachidi 30 g di olio di cocco 50 g di zucca Delica 50 g di latte vegetale (per me di avena) 1 cucchiaino di farina di madarino Per la farcitura 350 g di zucca Delica pesata a crudo 300 g di latte di avena 40 g di olio di cocco 40 g di nocciole 30 g di maizena 25 g di malto di riso 1/2 cucchiaino di polvere di vaniglia scorza di 1/2 limone Pulite la zucca e fatela cuocere al vapore, fino a quando si sarà ammorbidita. Frullatene 250 g con 50 g di latte vegetale e tenetela da parte. Mescolate il brro di arachidi con l'olio di cocco, in modo da creare un burro e fatelo raffreddare bene. Inserite quindi in un boccale le farine, lo zucchero, il burro e il liquido. Impastate fino a creare un composto omogeneo. Rivestite una teglia con carta forno e versateci le briciole di impasto. Compattate bene sul fondo creando una base di circa un paio di centimetri di spessore. Lasciate riposare in frigorifero per circa un'oretta. Frullate la restante zucca con il latte, l'olio di cocco, il malto di riso, la polvere di vaniglia e la scorza grattugiata del limone. Stemperate la maizena, quindi portate tutto a bollore e fare sobbollire per un paio di minuti. Mentre la crema intiepidisce pestate al mortaio le nocciole e cospargetele sulla base della pasta. Versate sopra la crema di zucca e infornate, a 180°. Cuocete pr circa 40 minuti. Quando la superficie sarà leggermente dorata e compatta, spegnete il forno e lasciate raffreddare la crostata con lo sportello socchiuso. Una volta fredda estraetela dalla teglia e tagliatela in quadrotti. Sporverizzatela con scaglie di cocco, cannella, cacao, nocciole tritate o qualsiasi cosa possa piacervi. A questo punto non vi rimane che abbandonarvi all'assaggio.    Sentitevi liberi di aumentare la quantità di zucchero. Io ormai sono abituata a dolci decisamente poco dolci ^_^ ma per una pienezza di sapori il malto di riso della crema potrebbe tranquillamente raddoppiare. Come sempre si adatta a qualsiasi momento della giornata: colazione, spuntino, merenda, supporto per il caffè. Non ha limiti, se non quello di finire troppo in fretta ^_^ abc

Chicchi di shirataki al curry con crema di avocado e foglie di carota: le follie e le certezze del quotidiano

Shirtaki mania. Ormai lo è diventata. Come tutte quelle cose per cui si storce il naso e si ascolta la solita tiritera del non sa di niente, tutto si trasforma in missione, e quindi in principio. Non aprite un pacco di shirataki con l'intenzione di assaggiarli al naturale, sia pure dopo il lavaggio consigliato. Rimarreste profondamente delusi. Ma giocate d'astuzia, con pochi e semplici accorgimenti e vi sentirete confortati nell'averne la dispensa piena :D Io lascio a se stessi, sempre, i consigli di cottura. Faccio sempre di testa mia. A volte inciampo, altre volte ne esco vincente. Questa volta mi sento vincente. Il segreto per i miei shirataki, che siano in grani, in spaghetti o in noodles, è farli saltare a fiamma viva fino a renderli croccanti. Arricchiti di sapori che ogni volta invento e modifico, diventano un piatto sfizioso e magicamente low calories. Sentitevi, così, autorizzati ad aggiungere una buona salsa all'avocado. Che salutare lo è, sì, ma anche un tantino ricca ^_^ Quel ricco buono, però, che regala al piatto preziose declinazioni di nutrienti utili al nostro corpo. Un piatto innovativo. Sano. Buono. Per me il traguardo dei miei principi ^_^ Ingredienti 1 confezione di shirataki in grani 1 ciuffo di foglie di carote (da 1 kg di carote) 75 g di avocado 20 g di gherigli di noci 250 g di latte di cocco 20 ml di olio evo 2 cucchiaini di olio di sesamo 1 cucchiaino di fieno greco 1 spicchio d'aglio 1/2 cucchiaino di spirulina curry a piacere sale integrale    Inserite in un boccale le noci, il fieno greco, la spirulina, il sale e il curry. Tritate tutto, quindi inserite le foglie prelevate dai ciuffi di carote, precedentemente lavate e asciugate, unite l'olio evo, quello di sesamo e frullate tutto fino ad ottenere una crema più o meno uniforme. Pulite l'avocado e tagliatelo a pezzetti. Aggiungetelo alla crema appena preparata e frullate nuovamente. Assaggiate sapore e sapidità ed eventualmente correggete con spezie o sale. Per ultimo versate il latte di cocco e mescolate tutto in modo che l'insieme risulti ben amalgamato.
Scaldate in un wok un filo di olio evo. Schiacciate uno spicchio d'aglio e fate insaporire sul fuoco. Sciacquate gli shirataki sotto un getto di acqua corrente per un minuto circa. Scolate bene, quindi versateli nel wok. Aggiungete curry e sale a piacere e fate saltare tutto, a fiamma viva, per qualche minuto. Fino a quando risulteranno ben dorati. A questo punto unite la salsa preparata in precedenza (quanto basta, secondo i vostri gusti). Fate saltare ancora per un paio di minuti in modo che i sapori si armonizzino, quindi servite. Spolverizzate con del pepe e, se gradiste, irrorate con un filo di olio crudo. I sapori esploderanno sul vostro palato, regalandovi un'esperienza difficile da dimenticare!! E tutta la cremina, preziosissima, conservatela in un vasetto a chiusura ermetica. In frigorifero si manterrà per qualche giorno e per tutti i vostri sani capricci. abc

Choco crunch cookies alle nocciole e burro di arachidi: la scelta vincente di gusto e quotidianità

Eccomi nuovamente alle prese con il tempo tiranno. Sforno biscotti come se non esistesse un domani e poi li lascio "su carta" per giorni e giorni (ma nel barattolo durano poco). E non dico notti, perché a tutti gli effetti è l'unico momento in cui potrei avere il tempo per parlarvene. Ma tant'è. Sono alle prese con le mie molteplici attività, con gli immancabili intoppi e con tante idee per la testa. Come sempre, un frizzante caos esistenziale. Se c'è, però, un dettaglio che ho imparato a valutare è che ogni cosa parla. Ogni cosa comunica. Ogni cosa porta in sé un messaggio. Anche questi cookies, ve lo garantisco. Sono alla terza sfornata nel giro di pochi giorni. Della serie: o li pubblichi o inibiamo tutta la tua forza creativa. Perché ogni volta sono una conferma e più li impasto, più me ne convinco. Credo sia arrivato il momento di.... prendermi il tempo necessario per raccontarveli. Perfetta soluzione gluten free e interamente vegani, 'che quando scopri che è possibile....chi ti ferma più!!
E allora vi dico, ne avrò delle belle da raccontarvi: mettetevi comodi, sgranocchiate e preparatevi ^_^

Con questa ricetta partecipo alla raccolta
del blog Senza è buono


Ingredienti

140 g di burro di arachidi salato (per me home made)
100 g di farina di mais fioretto
70 g di farina di grano saraceno
150 g di cioccolato fondente
60 g di nocciole
40 g di noci
40 g di zucchero di canna integrale
40 g di latte vegetale (per me di avena)
2 g di vaniglia bourbon in polvere

Spezzettate grossolanamente le noci, le nocciole e il cioccolato fondente. Teneteli da parte.
Mescolate le farine allo zucchero e alla vaniglia in polvere, quindi unite il burro di arachidi, il latte e impastate fino ad ottenere delle briciole compatte.
Aggiungete noci, nocciole e cioccolato e impastate nuovamente, incorporando tutto in modo omogeneo.
Rivestita una teglia con carta forno. Prelevate poco impasto alla volta, trasferitelo in uno spampoper biscotti appoggiato alla teglia, pressate bene fino a compattare tutto e procedete fino ad ultimare l'impasto. Mettete la teglia in frigorifero a riposare per un'oretta.


Portate il forno alla temperatura di 180° e cuocete i biscotti per circa 20 minuti. Controllate la cottura: potrebbe volerci più o meno tempo in base al vostro forno.

Sfornateli quando saranno ben dorati e lasciateli raffreddare completamente. A questo punto il crunch è garantito e potrete divertirvi!!
Non mi perdo in chiacchiere dicendo che creano dipendenza, perché ve ne accorgerete da soli : D

Vi dico solo che queste sane abitudini possono davvero cambiare il nostro approccio alla quotidianità. Il cibo è medicina e fonte di energia.
Il cibo sano è il primo modo che abbiamo per scegliere di volerci bene.




abc

Crostata al cioccolato e burro di arachidi con nocciole: i sacrifici della diversità e le sue forme d’espressione

Strade. Percorsi. Scelte. Che portano a perfezionare un dolce, tanto come portano a preferire un certo tipo di ingrediente a discapito di altri. Se penso che c'è stato un tempo in cui il burro mi deliziava, nei croissant, come nella pasta, nelle sfoglie, come nei chicchi di mais saltati in padella, nelle frolle, come nei risotti, mi sento percorrere un brivido sulla schiena, ma allo stesso tempo mi sento pervadere da un senso di liberazione ed equilibrio che mi rasserena. Perché il percorso è stato lento, ma continuo. Mi ha fatto prendere confidenza con quelle "alternative" che oggi sono routine, consapevolezza e soddisfazione. E non è certo facile raggiungere un risultato perfetto, se si esclude la strada della tradizionalità. Quella ovvia. Ma a me le strade facili non sono mai piaciute, seppur costino minor fatica (o, forse, proprio perché costano minor fatica). Non è certo questo il caso, visto che la fatica più grande è stata quella di assaporare fiumi di cioccolato assemblati con qualche dettaglio di imperfezione. Ma la perfezione, secondo i canoni dettati dal mio palato, educato al salutismo, al sapore naturale di ingredienti genuini, è tutta qui, in questo quadrotto di crostata. Che vi offro dispensandovi dalla tortura di molteplici prove😊 Un atto di estrema e profonda generosità.

Ingredienti

Per la frolla
80 g di farina d'orzo
50 g di farina di mais fioretto
130 g di burro di arachidi salato (per me home made)
40 g di zucchero integrale di canna
25 g di latte vegetale (per me di avena)
1 cucchiaino di cannella in polvere

Per la farcitura
1 pera Williams
200 g di cioccolato fondente al 75%
50 g di burro di arachidi
25 g di nocciole
1 albume (60 g di aquafaba per la versione vegana)
15 g di cocco rapé + q.b.
Cacao q.b.

Mescolate tra loro le farine, la cannella e lo zucchero. Aggiungete il burro di arachidi freddo e impastate, versando poco alla volta il latte.
Versatelo in una teglia coperta da carta forno (per me uno stampo quadrato di 30 cm di lato), compattatelo sul fondo e sulle pareti, copritelo con un foglio di pellicola trasparente e lasciatelo riposare in frigorifero per un'ora almeno.
Nel frattempo occupatevi della farcitura.

Tritate finemente il cioccolato, quindi aggiungete il burro di arachidi e il cocco rapé. Mescolate tutto, fino a creare un impasto omogeneo.
Pestate le nocciole in un mortaio, lasciandole in una granella piuttosto grossolana. Unitele all'impasto e amalgamatele.

Affettate sottilmente la pera e coprite la base di pasta frolla. Le fettine in eccedenza tagliatele a tocchetti e aggiungetele al cioccolato. Montate a neve non troppo ferma il tuorlo d'uovo, o l'aquafaba nel caso scegliate la versione vegana. Unitelo al cioccolato e mescolate con molta cura. Versate il composto nella teglia, livellate bene, quindi infornate, a 180°. Cuocete per circa 30 minuti.

Quando sarà pronta sfornatela, cospargetela con cacao amaro, cocco rapé e qualche nocciola in granella.

Lasciatela raffreddare, e procedete al taglio.
Io ne ho ricavato 9 bei quadrotti, che ho conservato in frigorifero, ben chiusi in un contenitore di vetro.


Ma a nove giorni......non ci sono arrivati! 


abc

Biscotti al burro di mandorle con pop di amaranto: di stimoli, di spunti e di abituale “non quieto” vivere

Il mio folle amore per il cioccolato non può essere una giustificazione. Non posso pensare di iniziare le giornate, più e più volte, in un gesto ripetitivo, con dei tartufini di cioccolato e datteri al rum. Perché la percentale alcolica si avverte e.... forse al risveglio ci vorrebbe qualcosa di più delicato. Non vorrei trovarmi, nel giro di poco tempo, con un caffè corretto accanto al cuscino e un bianchino a metà mattina per un'assuefazione da alcool dai risvolti incontrollati. E' ora che torni a sfornare un po' di biscotti ^_^
Il periodo è molto strano, mi sento stravolta. Il tempo perde forme, la vita mi misura, la stanchezza mi travolge e non posso permettermi di mollare. Cucino poco. O meglio, cucino sempre, ma niente che poi finirà in queste pagine. Sono poco presente, o meglio lo sono poco sulle pagine delle mie amiche, ma vi spiattello tutti i miei piatti con foto estemporanee. Non so se tornerò ai ritmi di sempre. Se c'è una cosa che ho imparato dal mio passato prossimo è che tutto è mutevole e sopravvive solo chi si sa adattare, chi accetta il cambiamento e chi lo trasforma in stimolo. Allora vi dico che il mio equilibrio, appena trovato, è stato nuovamente messo a repentaglio (forse, inconsciamente, è per questo che ho ceduto ai miei amati tartufini al rum ^_^). Ma vi dico anche che questa volta ne verrò fuori "stracazzuta"! Al momento di panico è già seguito quello del risveglio. Se la vita per me vuole questo, io le dimostro che sono assolutamente all'altezza. Insomma, non ci si ferma mai ^_^
E anche i miei amati biscotti, nel tornare, non si fermano al già visto. Lo scoppiettio dei semi di amaranto è divertente e sorprendente. La mia amica Francesca mi ha incuriosito, qualche giorno fa, e visto che il sacchettino di semi era sul registro dei presenti nella mia dispensa, mi sono messa subito all'opera. E consiglio di provarci, perché sono buoni buonissimi ^_^



Ingredienti

75 g di fichi secchi
75 g di burro di mandorle*
15 g di semi di lino
30 g di fiocchi di avena
25 g di semi di amaranto
100 g di farina di mais fioretto
1 pizzico di bicarbonato

* Per il burro di mandorle, tostate in padella 100 g di mandorle pelate. Lasciatele raffreddare, quindi frullatele, a più riprese, con 25 g di latte vegetale, fino ad ottenere una crema liscia e compatta.

Mettete in ammollo i fichi secchi, privato del picciolo, per almeno un paio d'ore.
Scaldate una padella e versateci dentro i semi di amaranto.
Tenete la fiamma media (bruciano in fretta!!!!!), quindi lasciateli scoppiettare e trasformarsi in pop.
Tritate i semi di lino. Prelevate i fichi, tamponateli per eliminare l'acqua in eccesso e trasferiteli nel boccale insieme ai fichi. Aggiungete il burro di mandorle e iniziate ad impastare. Inserite, quindi, i popcorn di amaranto e i fiocchi di avena. Impastate, versando, poco alla volta, la farina di mais fioretto e il bicarbonato.
Compattate la pasta in un panetto, avvolgetelo in un foglio di pellicola trasparente e lasciatelo riposare in frigorifero per almeno un'ora. Trascorso il tempo stendetelo in una sfoglia spessa mezzo centimetro circa e ritagliate dei biscotti. Trasferite tutto su una teglia coperta da carta forno. Con queste dosi vi verranno circa 30 biscotti.
   Infornate a 170° e cuocete per circa 7 minuti, prestando attenzione che non scuriscano troppo.
Sfornateli quando saranno dorati e lasciateli raffreddare.

Ed ora divertitevi a contestualizzarli. Io li amo con una composta di mele (ma vedrete che li ho anche apprezzati con i famosi tartufini "cioccorumosi" ^_^). Deliziano la colazione, ma sono uno splendido spuntino per improvvisi cali glicemici ^_^

Sani, sfiziosi e diversi (che a me piace tanto). Non vale la pena sperimentare?



abc

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