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Salmone marinato al lime e timo con pistacchi e spinacini freschi e una vittoria in tasca

Grande confusione in questi giorni: lo stomaco è un po' capriccioso e faccio davvero fatica a capire cosa desideri, quanto meno per stuzzicarlo e gratificarlo. Così succede che la ruota degli ingredienti giri per ore, prima di fermarsi sul prescelto. E poi, una volta definito, perché non può essere così semplice, ecco i ripensamenti, gli interrogativi su come trasformarlo, con cosa accompagnarlo. Insomma..... dire che questo piatto sia nato un po' in maniera estemporanea non è una grande novità, visto che la maggior parte dei miei piatti sono espressione di un preciso e temporaneo stato d'animo, ma questo salmone ha preso forma, la vera forma, strada facendo, girandolo e rigirandolo tra le mani e guardandolo da ogni prospettiva. E vi dirò che il mio stomaco mi ha dato una bella pacca sulla spalla: grande lavoro, Cuocherellona ! E se lui esulta..... esulto anche io!

Ingredienti

1 trancio di salmone
4 rametti di timo fresco
4 foglie di salvia
15 g di pistacchi tostati non salati
1 lime
100 g di foglie fresche di spinaci
olio
sale

Sciacquate il salmone, privatelo della pelle e tagliatelo a cubetti.
Preparate la marinatura grattugiando la scorza di mezzo lime in una boule. Aggiungete 1 cucchiaio di olio evo, la salvia, precedentemente lavata ed asciugata, tagliata a listarelle e il timo. Spremete mezzo lime e unitelo al composto. Aggiungete sale a piacere e mescolate tutto.
Unite il salmone tagliato e mescolate bene e delicatamente con le mani affinché tutto il condimento si distribuisca uniformemente. Coprite con la pellicola trasparente e lasciate marinare in frigo per almeno un'ora.
Nel frattempo lavate le foglie degli spinaci e passatele in padella, in poco olio, per un paio di minuti, salandole a piacere. Trasferitele subito in un piatto cercando di mantenerle intatte e fate raffreddare. Sgusciate i pistacchi, privateli della loro pellicina e tritateli. Fateli saltare in padella nel fondo lasciato dagli spinaci per pochi istanti, a fiamma moderata.
Riprendete il salmone e pulitelo dalla marinatura. Tritate gli aromi della marinatura stessa nella padella con i pistacchi e fate insaporire per un paio di minuti. Alzate quindi la fiamma e buttate in padella il salmone, facendolo saltare per pochi istanti, in modo che s formi una crosticina croccante.
Componete il piatto sistemando a raggiera gli spinaci, sopra cui metterete le fettine ottenute dalla rimanente metà del lime e nel mezzo i bocconcini di salmone.

Guarnite con foglioline fresche di spinaci e qualche rametto di timo.

Servite e deliziatevi: cuore crudo, esterno croccante..... si sciolgono in bocca e rapiscono letteralmente!!

abc

Farfalle ai porcini: il volo che si eleva da un fiorellone e che sa stupire

La cucina del qui non si butta via niente e del da un ritaglio può nascere un grande piatto sta per andare in scena. Sì, perché il giorno in cui preparai i fiorelloni dal cuore filante mi rimase un po' di pasta fresca. Quantità minima, ma per me più che abbondante. Sembrava quasi che fosse rimasta per chiedermi di sperimentare qualche formato diverso dal solito tagliolino, pappardella, spaghetto o quant'altro. E credete che mi sarei mai potuta tirare indietro? Una pazza che tira uno spaghettone alla volta (qui), o che arriccia uno ad uno degli strozzapreti (qui), potrà mai rinunciare ad una sfida del genere? Così ho iniziato a preparare queste farfalle fresche. Sì, avete capito bene.... sono freschissime farfalle di semola. Chiamatela anche cucina del riciclo...

Ingredienti

1 sfoglia di pasta fresca di semola (qui)
2 funghi porcini
1 bustina di zafferano
olio evo
sale

Inizio con dirvi che con le dosi della pasta che trovate sulla ricetta dei fiorelloni mi sono venuti 12 ravioli piuttosto grandi e una porzione di farfalle. Regolatevi, quindi, per le vostre porzioni!
Stendete bene la sfoglia, che sia spessa non più di un millimetro. Con una rotella tagliapasta dentato ricavate delle lunghe strisce, larghe circa 4 cm. Utilizzando, ora, una rotella liscia, dividete le strisce in tanti rettangoli alti un paio di centimetri.
Pizzicate l'impasto di ciascun rettangolo al centro, ricavandone tante farfalle.
Occupatevi ora del condimento. Pulite i funghi porcini, tagliateli a spicchi lunghi e fateli rosolare in padella con un filo di olio evo. Salateli e cuoceteli a fiamma moderata per circa 15 minuti. Sciogliete in un po' di acqua (io ho utilizzato l'acqua di cottura della pasta mentre arrivava a bollore) lo zafferano, unitelo ai porcini e mescolate delicatamente.
Cuocete la pasta in abbondante acqua salata per 4 minuti circa (assaggiatela, perché il tempo di cottura dipenderà dallo spessore della sfoglia). Scolatela senza asciugarla troppo dall'acqua di cottura e versatela nella padella con i funghi.
Saltatela per un minuto a fiamma viva e servite.
Ora ditemi: lo definireste mai un piatto di riciclo?abc

Toast di spinaci e occhio di bue in croccanti fette di pane home made: la soddisfazione che non ha eguali

Capita, di tanto in tanto, che niente, tra la miriade di cose che ho tra frigo e dispensa, riesca a catturare la mia attenzione e farmi propendere per quel piatto o per quell'altro. Sono i giorni in cui non ho voglia di spadellare più di tanto, di perdermi dietro esperimenti vari, di elaborare. Giorni in cui voglio semplicità e gusto.
Oggi è un giorno di quelli e.... no, forse sono ancora rapita dal successo del mio pane in cassetta e voglio assaporarmelo in una versione semplice e delicata. Sì, è davvero così. La stanchezza ha preso il sopravvento e sono affascinata da questa opera d'arte!! Allora tosto due fettine di pane, due le mangio morbide (così, pre e post cena) e le farcisco a modo. E sapete che vi dico? Cenerei così anche domani, e poi domani e domani ancora.....

Ingredienti

2 fettine di pane in cassetta
1 uovo
5 cimette di spinaci freschi
sale alle erbe
olio evo
1 spicchio d'aglio

Lavate bene le cime degli spinaci. Scaldate un filo di olio in una padella e, quando sarà caldo, aggiungeteci lo spicchio d'aglio tagliato a metà. Fate insaporire per un minuto circa e poi unite gli spinaci, saltandoli a fiamma viva per qualche istante. Aggiungete il sale speziato, abbassate leggermente il fuoco e procedete la cottura per cinque minuti circa. Non dovranno risultare troppo appassiti.
Nel frattempo tostate bene le due fette di pane in cassetta (a me piacciono schiacciate bene con la bistecchiera elettrica). Quando gli spinaci saranno cotti trasferiteli in un piattino e mettete nuovamente un filo d'olio nella padella. Approfittate della temperatura del tegame per cuocere l'uovo croccantissimo: rompetelo e versatelo nel centro della padella, insaporendolo con il sale speziato, facendo attenzione a non rompere il tuorlo. Dopo circa 2 minuti giratelo, per pochi secondi, dall'altra parte.
Mentre l'uovo cuocerà sistemate gli spinaci su una fettina di pane tostato e sopra poneteci il vostro occhio di bue, che intanto si sarà cotto a puntino (il rosso dovrà rimanere fluido).
Coprite con l'altra fetta di pane tostato e servite.

Sarà un tripudio di semplicità e vi ingolosirà morso dopo morso.
Il cuore cremoso del tuorlo, il croccante dell'albume e la morbidezza degli spinaci in una corazza di pane genuino domineranno i vostri sensi.abc

Fiorelloni di spinaci dal cuore fondente: il piacere di trovare la soluzione perfetta

L'ispirazione di questa pasta ripiena mi è venuta leggendo il post de le Pellegrine Artusi, in cui narravano e illustravano questi splendidi ravioli crema di crescenza e fiori di zucca. Geniale questo ripieno, ho pensato. E visto che la crescenza, seppur light, è un peccato a cui cedo volentieri, per non ricadere sempre sulla simil focaccia di Recco, che un giorno prometto vi presenterò, ho voluto seguire la loro idea. Ovviamente, non me ne vogliano queste splendide fanciulle dall'indiscussa bravura, ne ho fatto la mia versione. A partire dall'impasto, per finire al ripieno..... il risultato è stato strepitoso. Non si fa e non si dice, ma io ho leccato il piatto.... e ve lo dico!!

Ingredienti

Per la pasta
130 g di spinaci (pesati a crudo)
1 tuorlo d'uovo
160 g di semola rimacinata (io Mugnaio di Altamura)
sale alle erbe
olio evo

Per il ripieno
100 g di Certosa (io light)
20 g di semi di zucca non salati
20 g di parmigiano

Pulite e lavate accuratamente gli spinaci. Cuoceteli per circa 15 minuti in padella con un filo di olio evo e con sale speziato alle erbe. Quando avranno consumato parte della loro acqua, ma non tutta, spegnete il fuoco e fate raffreddare. Tritateli, quindi, creando una crema (senza strizzarli, con la loro acqua). Aggiungete la semola e il tuorlo d'uovo e impastate, fino a formare un panetto compatto. L'impasto dovrà rimanere piuttosto morbido, ma regolatevi in base alla quantità di acqua degli spinaci ed eventualmente adeguate la quantità di semola. Avvolgete la pasta in una pellicola trasparente e fate riposare in frigo per mezz'ora.
Nel frattempo preparate la farcia: sistemate in una scodella la crescenza e unite i semi di zucca tritati grossolanamente e il parmigiano grattugiato (o tritato, anche lui).
Aggiungete del sale (non troppo) e mescolate bene, fino ad ottenere una crema omogenea. Coprite il contenitore e lasciate riposare.
Riprendete la pasta, infarinate una spianatoia e stendete una sfoglia sottile (1 mm circa) con il mattarello.
Adesso sbizzarritevi a creare la forma di raviolo che preferite. Io ho utilizzato una forma piuttosto grande (circa 10 cm di diametro). Formate tante sagome quante ce ne staranno sulla sfoglia. Assicuratevi che siano pari.
Ponete al centro della metà delle forme il ripieno. Con queste quantità di ripieno mi sono venuti 12 ravioloni. Adeguate la quantità in base alla forma del vostro stampo.
Con le altre metà, rimaste libere, coprite le forme farcite, avendo cura di non far rimanere aria all'interno.
Schiacciate bene i bordi e, aiutandovi con i rebbi di una forchetta, formate una raggiera sui contorni di ciascun raviolo.
Portate a bollore l'acqua, salatela e fate cuocere i ravioli per circa 4 o 5 minuti.
Io li ho proposti in due versioni: al maturale con un filo di ottimo olio evo pugliese a crudo e parmigiano grattugiato, e con una cremina di zucca e porro. A voi la vostra versione preferite.

A posteriori dico che il sapore della sfoglia di pasta e il ripieno fondente e gustosissimo non necessitavano di altre aggiunte.
Ed è finita davvero così.... piatto pulitissimo!! ; )



abc

Sofficini di avena agli spinaci…. un desiderio prèt à porter

Se vi dicessi che non ho mai mangiato i famosissimi sofficini confezionati, nonostante fossero nei miei sogni di bambina? Mia madre era maggiormente propensa ad un'alimentazione sana e casalinga e difficilmente accontentava questi capricci! Così mi sono trovata in età matura ad esaudire questo fortissimo desiderio che, comunque, è rimasto intatto negli anni. Le mie ormai appurate fisime mentali mi portano a rivisitare tutto in chiave salutista, e quindi niente frittura e pochi alimenti raffinati. Insomma, il primo tentativo, risalente a qualche mese fa, è stato abbastanza fallimentare. Questa volta però, i miei sofficini sono belli, compatti, saporiti e...... appaganti!! Peraltro semplicissimi da preparare e congelabili. Come dire: un desiderio prèt à porter.

Ingredienti

250 ml di latte di avena (o vaccino)
100 g di farina di avena
100 g di farina 00
30 g di margarina
1 pizzico di sale
100 g di spinaci
100 g di certosa (io light) - per la versione vegana besciamella veg
noce moscata
sale
pangrattato (io di riso)

Mettete in un pentolino il latte di avena con la margarina e il sale e portate ad ebollizione. Mischiate le due farine e versate tutto nel latte. Mescolate energicamente con un cucchiaio di legno, fino a formare una massa omogenea. Spegnete il fuoco.
Prendete la pasta e lavoratela con le mani su un ripiano per pochi istanti, quindi stendetela in una base di 1 centimetro di spessore. Ritagliate dei dischi (io ho usato una scodella di 18 cm di diametro) fino all'utilizzo completo dell'impasto. Con queste dosi ve ne verranno 5.
Condite gli spinaci con un pizzico di sale e una grattugiata di noce moscata. Posizionate su una metà di ciascun disco una fettina di crescenza e un po' di spinaci. Bagnate con acqua i bordi di ogni disco e chiudeteli, pressando bene per farli aderire perfettamente, senza che si aprano in cottura.
Immergeteli velocemente in acqua (io non uso l'uovo per la panatura, e questo impasto non ne necessita.....vedrete!!) e passateli bene nel pangrattato.
Sistemate le mezzelune su una teglia, coperta da carta forno. Versateci sopra un filo d'olio e infornatele. Cuocete per 30 minuti a 180°.
Certo la doratura della frittura verrà sacrificata, ma..... il sapore vi conquisterà!!!

Attenzione.... un sofficino tira l'altro! E io vi ho avvisato...abc

La cura della semplicità: spinaci con semi di zucca e pinoli

Ci metto un po' prima di capire ciò che il mio palato voglia gustare, ma dal momento in cui decido cosa mangiare.....ecco sfilare in testa le mille differenti cotture. Sono gli step quotidiani con cui mi approccio ai pranzi e alle cene, perché ha poca importanza che un piatto giusto, se il giorno risulta essere quello sbagliato. Ero partita con l'idea di fare una bella insalata di spinacini freschi, appena cotti al vapore. Sapore delicato, ottimo accompagnamento, ideali, ho pensato. Ma c'era ancora qualcosa che non si adagiava perfettamente alle mie necessità. Trovo che gli spinaci, seppur lasciati al loro sapore naturale, si accostino molto bene ai semi di zucca. Anche i pinoli non disdegnano la compagnia. E allora perché non metterli insieme, in un piatto semplice, veloce e sfizioso?

Ingredienti

4 o 5 cespi di spinaci freschi 24 kcal
10 g di semi di zucca non salati 61,5 kcal
10 g di pinoli 62 kcal
1 cucchiaio di olio evo 108 kcal
sale
noce moscata < 1 kcal

Tagliate la radice ai cespi di spinaci e lavateli accuratamente in acqua. Cuoceteli al vapore per non più di 5 minuti. Scaldate in una padella l'olio e fate saltare gli spinaci, aggiungendo sale e noce moscata a piacere. Unire poi pinoli e semi di zucca, lasciare sul fuoco ancora un paio di minuti e servire. E' un velocissimo contorno che, con solo 256 kcal appagherà il palato e sarà fonte di un importantissimo apporto di proteine (i semi di zucca ne hanno il 18%, contro il 24% di carboidrati e i pinoli il 13%), di sali minerali e di acidi grassi insaturi. Tutto in estrema semplicità!



abc

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