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Chickpeas muffin alla birra con cime di broccolo: la forza del sorriso e la prospettiva del successo

Non c'è niente da fare: è così!! Potrei citare decine di massime, ciascuna con il medesimo significato. L'umore influenza l'esistenza. Avevo appena collezionato una piccola serie di "fallimenti" culinari (tanto da destare l'attenzione di mia madre, in un 'ma com'è possibile che accada?'), tutti a segnare un periodo piuttosto complicato. Poi arriva il sole (ancora lo stupore di mia madre per come, senza che nulla realmente sia cambiato, io sia d'un tratto l'espressione della felicità) et voilà, anche io non mi capacito di come qualsiasi ingrediente tocchi, si trasformi in opera. Ve lo dico, e non mi meraviglio: sentirsi parte di un mondo di infinita bellezza, cogliere dettagli di luce, sorridere alle più piccole sfumature, guardare alla vita come ad un sistema che produce energia e farsi porta bandiera di quella stessa forza...... aiuta a vivere meglio. Chiaro che i miei forconi sono ancora tutti puntati su di me, ma oggi mi sento così ed oggi sorrido, alla faccia di tutte le avversità. E così, dopo aver proiettato i miei influssi positivi su magie di cui vi parlerò, ecco che mi sono trovata a pensare a come deliziare il mio palato, in una delle poche cene che riesco a concedermi a casa. Poche idee, ma pungenti: pastella con la birra, broccoli, farina di ceci e.....???? Niente fritto, lo sapete. Allora che si fa? Si inforna, chiaro. E tutto prende la forma di... muffin!!!!!

Ingredienti

140 g di cime di broccolo (peso a crudo)
35 g di parmigiano
45 g di farima di ceci macinata a pietra (io Ecor)
60 g di birra chiara
50 g di acqua
10 g di olio evo
sale
1/2 cucchiaino raso di cremor tartato
la punta di 1 cucchiaino di bicarbonato di sodio

Prelevate le cime dal broccolo, lavatele accuratamente e bollentatele, per un paio di minuti, in acqua salata. Scolateli e passateli in acqua gelata per bloccare la cottura.
Tagliate il parmigiano in bastoncini lunghi circa 4 centimetri. Teneteli da parte e iniziatea preparare la pastella. Pesate tutti gli ingredienti e teneteli pronti.
Setacciate la farina di ceci (è essenziale questo passaggio per evitare che faccia grumi) in una ciotola. Versate, poco alla volta, acqua e birra mischiati. Iniziate a mescolare con una frusta, fino ad amalgamare tutto. Aggiungete un pizzico abbondante di sale, il cremor tartaro e il bicarbonato e continuate a mescolare.
Mantenendo sempre la frusta in funzione, versate l'olio a filo. Dovrete ottenere una pastella piuttosto densa.
Tagliate le cime di broccolo, ben scolate e asciutte, in piccoli pezzetti. Unitele alla pastella e mescolate. Sistemate i pirottini da muffin nella teglia e versate il composto. Io vi consiglio, essendo un impasto piuttosto liquido, di ungere e infarinare i pirottini, per evitare che si attacchino irrimediabilmente alla carta.
Versate il composto, un cucchiaio alla volta, nei diversi stampi. Con queste dosi dovrebbero uscirvene cinque. Infilate in ciascun muffin i bastoncini di parmigiano ed infornate. Cuocete a 200° per 35 minuti. Potrebbero essere necessari cinque minuti in più. Vi consiglio di non riporre la teglia nella metà superiore del forno, poiché dorerebbero subito, ma rimarrebbero crudi all'interno. Io li ho cotti appena sotto la metà del forno e sono risultati ben cotti e ben dorati.
Quando saranno ben dorati e quando, toccandoli con un coltello, risulteranno belli compatti, sfornate e lasciate intiepidire leggermente. A questo punto serviteli e gustatene la genuina bontà.

A volte basta davvero poco.....







abc

Bocconcini di semolino di riso con cuore di cavolini di Bruxelles: il vestito perfetto per un autunno inoltrato

Solito negozio. Stesso reparto. Scaffali, quattro. Metri due di lunghezza. Lui. Il semolino di riso. No, adesso ditemi, sono dovuta arrivare a 34 anni per scoprire il semolino di riso? Io che mangerei semolino fino a scoppiare!! Come avrei potuto lasciarlo lì, in quell'angolino stretto, soffocato da farine di ogni genere? Io, curiosa per natura (sempre di quella curiosità costruttiva e mai distruttiva), temeraria, pronta a sfidarmi sempre in nuove esperienze (ed esperimenti ^_^), avrei potuto negare ai miei amici celiaci una ricettina ad hoc? Allora ecco come quel pacchetto, senza toccare il carrello (è proprio quello il negozio, sempre lui, quello del gioco di equilibri dalle corsie alla cassa), è arrivato ad ispirare la mia creatività in un bocconcino che..... ha fatto breccia anche in chi, quei pazzoidi dei miei amici, in 30 anni non ha mai assaggiato un cavolino di Bruxelles. E se loro hanno apprezzato, perché non racontarvelo?
Ingredienti 11 cavolini di Bruxelles 90 g di semolino di riso (io Ecor) 100 g di acqua (quella di cottura dei cavolini) 220 g di latte di avena (di riso per i celiaci) 20  g di parmigiano grattugiato 1 tuorlo noce moscata pangrattato di riso q.b. Pulite i cavolini dalle foglioline più esterne, lasciandoli interi. Portate a bollore dell'acqua leggermente salata e fate cuocere i cavolini per 4 minuti circa. Scolateli e passateli in una terrina con acqua ghiacciata. In questo modo fermerete la cottura e manterrete vivo il colore. Mettete in un pentolino il latte e la parte di acqua di cottura dei cavolini. Portate ad una temperatura di 90° (poco prima dell'ebollizione, se non aveste un termometro). Grattugiate abbondante noce moscata. Quando avrà raggiunto la temperatura, versate, a pioggia, il semolino di riso, mescolando continuamente con un cucchiaio di legno. Abbassate la fiamma e, sempre mescolando, fate cuocere per 10 minuti. Quando sarà cotto spegnete il fuoco e aggiungete il parmigiano grattugiato. Amalgamatelo bene e lasciate intiepidire. Aggiungete, quindi, un tuorlo d'uovo e incorporatelo con il cucchiaio di legno. Asciugate bene i cavolini (a lavoro terminato vi consiglierei di passarli nella farina di riso, in modo da creare maggiore aderenza con il semolino). Inumiditevi le mani, prelevate mezzo cucchiaio di semolino, ponete nel mezzo il cavolino e avvolgetelo coprendolo interamente e formando una polpettina. Impanate ciascuna polpettina nel pangrattato. Lasciate, quindi, riposare i bocconcini in frigorifero per almeno mezz'ora. Accendete il forno a 190° e cuocete per 35 minuti circa. La superficie dovrà essere dorata. Io ho provato a farli cuocere sia in padella, sia in forno. Cottura perfetta in tutti i due casi, solo che in forno tendono a diventare delle campane e a perdere la loro rotondità.
Golosi e sfiziosi, però, lo sono in entrambi i casi ^_^
 abc

Involtini filanti di melanzana: gusto mediterraneo nella rivisitazione di un ricordo

Quando il palato richiede un certo sapore e una certa consistenza, non c'è molto da fare: devo appagarlo. Melanzane. Il mio palato desidera melanzane. Per molto tempo ho guardato la melanzana come un ortaggio poco versatile. Credo fosse per i modi in cui, in famiglia, l'ho sempre mangiata: pizzette al forno, parmigiana, in umido, e poi ancora pizzette, parmigiana, in umido.... Santa la mia mamma, è sempre stata molto brava, quando ancora aveva voglia di cucinare : ) ma non si è mai scostata più di tanto dalle sue abitudini. Devo anche dire che quello che mi ha sempre bloccato, di fronte al pensiero della melanzana, era quel gusto amarognolo che lasciava in bocca. Insomma, non le ho mai amate tanto, ma non ho neanche fatto molto per conoscerle meglio. Perché succede che, è sempre così nella vita..... le cose occorre volerle, la mia solita curiosità verso tutto ciò che potrebbe farmi superare i limiti personali mi fa scoprire la pozione magica per risolvere l'inconveniente. Ed è così che, lasciando per qualche ora le melanzane sotto sale, posso godere appieno di questa prelibatezza e fantasticare sulla loro preparazione. Questa volta sono partita da una crosticina croccante, merito della farina di mais fioretto, e da una cottura in forno, che mi ha permesso di ridurre notevolmente la quantità di olio necessaria!! Questa sì.... rimane sempre una necessità, un punto fermo nella mia ricerca di novità!

Ingredienti

5 fette di melanzana tagliate per la lunghezza (io violetta striata)
farina di mais fioretto
1 mozzarella (io light)
8 pomodorini Pizzutello
1 rametto di rosmarino
1/2 spicchio d'aglio
sale
olio evo
noce moscata
1 cucchiaio di parmigiano grattugiato

Iniziate tagliando le fettine della melanzana, di circa 1 centimetro di spessore. Mettetele su una superficie piatta alternando gli strati con del sale grosso. Ponete un peso che le schiacci leggermente (io le ho chiuse tra due piatti) e lasciatele riposare per un paio d'ore almeno. Perderanno, in questo modo, la loro acqua e il gusto amarognolo. Sciacquatele bene e asciugatele su un canovaccio pulito. Spennellatele con dell'olio evo e passatele della farina di mais fioretto su entrambi i lati. Ponetele su una placca da forno e cuocetele a 200° per circa 20 minuti, girandole a metà cottura.
Nel frattempo lavate e fate sbollentare in acqua, per un minuto circa, i pomodorini. Scolateli, privateli della loro pellicina e tagliateli a dadini. Metteteli in un colino, sopra un contenitore, e fate scolare il loro liquido.
Lavate il rametto di rosmarino, prelevate gli aghi e tritateli finemente con lo spicchio d'aglio. Trasferite i pomodorini in una ciotola e unite il trito appena ottenuto e mescolate bene. Lasciate riposare in modo che il pomodoro si insaporisca, per almeno mezz'ora.
Tagliate a fettine sottili la mozzarella e mettetela in uno scolapasta, condita con sale e noce moscata, in modo che insaporisca e perda la sua acqua. Io ho utilizzato una versione light, che sicuramente toglie il sapore della vera mozzarella. Sentitevi liberi di utilizzare una buona versione da papille in festa, ignorando le mie fisime salutiste, per una volta!!
Passate alla composizione del piatto: su ciascuna fettina di melanzana adagiate la mozzarella e poi i pomodorini. Arrotolate la fetta partendo dalla parte più stretta della melanzana, fermate l'involtino con uno stuzzicadenti e riponete in una pirofila, affiancate.
Cospargete gli involtini con dell'olio evo e con il parmigiano grattugiato e passateli sotto il grill del forno per dieci minuti circa.
Sfornate e decidete: sono buonissimi da gustare caldi e filanti, ma sono prelibatissimi anche da assaporare freddi.



Che le giornate di questa estate pazzerella siano fresche o roventi, il vostro palato verrà accontentato!
abc

Melanzana ripiena con ragù bianco di soia: l’abito che non fa il monaco

Metti una melanzana e immaginala ripiena. Ti verrà in mente di tutto, ma questo proprio no!! Niente uova, niente formaggio, niente carne. Eppure....
Il viaggio nel mondo del veganesimo continua con l'assemblaggio di due "veg-classici": verdura e ragù di soia. Questa volta bianco, leggero e gustosissimo. Il risultato è una pietanza che si scioglie in bocca, dal sapore armonioso, dove tutti gli ingredienti si intrecciano perfettamente.
E ci credereste mai che non c'è l'ombra di un tuorlo d'uovo?



Ingredienti

1/2 melanzana violetta striata, tagliata per il lungo
1 carota
80 g di fiocchi di soia disidratata (per burger)
5 g di semi di lino
100 ml di acqua
dado vegetale
pangrattato (io di riso)
3 gallette all'amaranto e sesamo (ma va bene del pane raffermo)
sale
olio

Pelate e tagliate la carota a dadini piccoli. Fatela bollire nel brodo vegetale (è importante che sia gustoso, perché la soia non ha sapore) per 15 minuti a fiamma bassa.
Aggiungete la soia alle carote e fatela bollire per 10 minuti. Spegnete e lasciate riposare tutto fino a raffreddamento.
Mettete a bollire 100 ml di acqua con i semi di lino macinati. Fate cuocere per 10 minuti. Spegnete e lasciate raffreddare.
Svuotate l'interno della melanzana lasciando un bordo di circa un paio di centimetri di spessore. Cospargetela con il sale e capovolgetela. Lasciate che perda il liquido per un'oretta circa, poi sciacquatela e cercate di asciugarla bene.
Versate il liquido dei semi di lino alla soia, aggiungete le 3 gallette sbriciolate finemente e mescolate bene. Assaggiate e correggete eventualmente di sale.
Tagliuzzate la polpa della melanzana e mescolatela al ragù di soia, poi riempite la pancia dell'ortaggio.
Versateci un filo di olio evo e coprite con una manciatina di pangrattato.
Cuocete in forno per mezz'ora a 180°. Sfornate quando in superficie sarà ben dorata. Servite e gustate calda!!


Io la trovo irresistibile.


abc

Trittico di verdure al gratin e un ruolo da comparsa che lascia il segno

Anche quando la verdura rappresenta solo un contorno senza interpretare un ruolo da protagonista, mi piace dare loro quel tocco in più: colore e gusto non devono mai essere sottovalutati. Le verdure saltate in padella sono tra le mie preferite. Se poi ci mettessimo un po' di farina a farle diventare croccanti acquisirebbero interesse. E se, alla fine, le facessimo anche gratinare..... sarebbero perfette! Ovviamente accanto alla mia interpretazione di verdura non può mancare la noce moscata: delicata, dolciastra, lega perfettamente con qualsiasi sapore e consistenza. Si tratta di un piatto molto semplice, veloce e sfiziosissimo. Come non potersene innamorare?

Ingredienti

1 zucchina
1 carota
1/3 di melanzana violetta striata
farina di riso
noce moscata
sale
olio evo

Pulite le verdure e tagliatele a fiammiferini. Sistemate ciascun ortaggio in una terrina diversa.
Su ognuna cospargete della noce moscata (io ho assolutamente abbondato!! Comunque nei limiti della salute).
Scaldate un cucchiaio di olio evo in padella. Cospargete sulle carote una piccola manciata di farina di riso e mescolate in fretta con le mani, in modo da uniformare la panatura. Versate le carote in padella e fare saltare a fiamma viva per un paio di minuti. Abbassate leggermente la fiamma e continuate la cottura per altri due minuti circa. Trasferite le carote in un piatto. Ripetete lo stesso procedimento per le zucchine (il tempo di cottura sarà inferiore rispetto a quello delle carote) e per le melanzane. Attenzione al potere di assorbimento dell'olio della melanzana: ne richiederà sicuramente di più, ma siate parsimoniosi.... potrebbe non sembrare mai sufficiente!
A questo punto il vostro trittico è pronto per passare alla fase finale: gratinatelo in forno per una decina di minuti e sarà pronto per essere portato in tavola!!
abc

Crocchette di carote: quando l’imperativo è mangiare con le mani!

Credo esistano cose, nell'immaginario della mente umana, che ci riportino ad essere bambini. Non che da bambina mi sia mai stato permesso di mangiare con le mani, chiarisco, ma davanti ad una crocchetta così..... al diavolo tutte le regole del buon caro Galateo: mi rimbocco le maniche e dimentico le posate!! Scontato dirlo, ma ciò che crea questa golosissima panatura non è niente che abbia a che fare con fritture varie e l'interno ha una sofficità che sorprende..... e che nasconde un piccolo segreto. L'assenza di uova le rende leggerissime..... Insomma, non avete scuse: su le maniche e zampine al lavoro!!
Ingredienti per 7 crocchette circa 3 carote piuttosto grandi 5 g di parmigiano grattugiato 1 cucchiaino colmo di farina di riso pangrattato (io di riso) sale olio Pulite le carote. Tagliatene una e mezza a rondelle e fatela bollire in acqua salata fino a quando non risulterà morbidissima. La restante carota e mezza grattugiatela in scaglie piuttosto grandi (ho usato una grattugia dai fori grossi). Quando la carota bollita sarà pronta, scolatela e ponetela in un bicchiere da mixer. Frullate fino a farla diventare una crema. Aggiungete il parmigiano grattugiato (di cui potrete ampiamente abbondare), la farina di riso e continuate a frullare fino a rendere tutto omogeneo. Seppur la quantità di carote grattugiate vi sembri eccessiva per la crema ottenuta, unitela al composto e mescolate bene in modo da amalgamare tutto perfettamente. Preparare il pangrattato su un piattino. Prendete un cucchiaio di composto (è normale che risulti morbido, molto morbido) e, adagiandolo sul pangrattato, lavoratelo facendogli assumente la forma di una crocchetta. Ripetete l'operazione fino a terminare l'impasto. Lasciate riposare su un piatto, coperto con un po' di pangrattato, per una mezz'ora circa. Scaldate ora, in una padella, due cucchiai di olio evo. Quando sarà a temperatura mettete le crocchette a cuocere, a fiamma media. Girate delicatamente in modo da farle dorare uniformemente. Se voleste il tocco in più, fate gratinare per 5 minuti in forno (microonde). Io questo passaggio l'ho omesso, ma non essendo una frittura vera potrebbe aiutare a rendere la panatura ancora più croccante. Servite e....gustate. Scoprirete che sette crocchette possono durare il tempo di un respiro. abc

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