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Frittata dolce (senza uova) di frutta e pistacchi: viaggio panoramico tra consapevoli necessità

Folle, irrecuperabile, indomabile salutista. Non mi arrendo all'ovvio, non rincorro le certezze. Mi misuro, sperimento, scavalco i limiti e imparo. Non la chiamo torta, non la chiamo schiacciata. La chiamo frittata, seppur di fritto non abbia nulla. Ma è cotta in padella e la chiamo così. Frutta pura. In ogni forma. Fruttosa la dolcezza, fruttosa la consistenza, fruttoso il profumo  e fruttose le propretà. Un concentrato di genuina bontà e di insolita fragranza. E quel tocco in più, il mio. L'amore spropositato per quei frutti verdi, croccanti, dal sapore pieno. Polpa e croccantezza insieme. Niente di fotogenico, niente di alta pasticceria (io??? Ma quando???), ma una gradevole sensazione di aver raggiunto un altro piccolo traguardo. Lo zucchero entra sempre meno nella mia cucina e i grassi si riducono notevolmente. Il sapore no, quello rimane e delizia. A modo suo, con il suo carattere.

Ingredienti

240 g di polpa di mela (io Granny Smith)
160 g di prugne
200 g di yogurt al pistacchio
55 g di pistacchi tostati non salati
1 limone bio (succo e scorza)
230 g di farina integrale
30 g di zucchero di canna integrale grezzo
7 g di polvere lievitante bio
1 pizzico di sale
olio per ungere

Lavate le prugne, tagliatele a metà, eliminate il nocciolo e mettetele in una terrina. Lavate il limone, grattugiate la scorza e unitela alle prugne, insieme al succo del limone stesso. Lasciatele marinare per almno un paio di ore.
Pulite i pistacchi e tritateli non troppo finemente, insieme allo zucchero di canna. Teneteli da parte.
Sbucciate ora le mele e pulitele dal torsolo. Tagliatela a pezzi e tritatela finemente. Aggiungete lo yogurt e mescolate fino ad ottenere un composto omogeneo.
Mescolate la farina con la polvere lievitante e tenetela pronta per l'utilizzo.
Trascorso il tempo di marinatura delle prugne scaldate una padella. Ungetela con un foglio di carta assorbente impregnato di olio.
Sistemate le prugne con la polpa a contatto della padella e fatele caramellare una decina di minuti a fuoco medio, con il succo del limone. Dovranno ammorbidirsi e dovrà crearsi uno sciroppo denso. Abbassate la fiamma e fate consumare leggermente.
Aggiungete alla polpa della mela un po' di farina alla volta, incorporandola con una spatola. Per ultimo unite il pizzico di sale e il trito di pistacchi. Amalgamate tutto perfettamente.
Versate quindi il composto in padella, sopra le prugne.
   Livellate tutto con una spatola, cercando di ditribuire l'impasto uniformemente. Coprite la padella con un coperchio e cuocete a fiamma medio bassa, per circa 30 minuti. Quando vedrete che si sarà rappreso aiutatevi con una spatola e girate la frittata dal lato opposto.
Cuocetela ancora per una decina di minuti, sempre a fuoco medio basso. Quindi spegnete il fuoco e trasferite la torta su un piatto.
Lasciatela intiepidire, poi procedete al taglio.

E' intensa e avvolgente da calda, è appagante da fredda. Può essere rivisitata, magari tagliata a quadrotti e passata nella farina di pistacchio, o nel cocco in scaglie. Può essere farcita con della marmellata e, per i più golosi, del travolgente cioccolato bianco non potrà mancare.

Non lasciatevi fuggire la sua intensità e coccolatevi di genuina bontà!!

abc

Torta budinosa alle fragole con yogurt e limone: la mia concezione di traguardo nella corsa al miglioramento

Quando mi metto in testa qualcosa, non c'è verso. Posso anche ripetere, correggere, perfezionare, valutare, ma al traguardo ci devo arrivare. Non so dirvi se questa torta sia un traguardo. In fondo cercavo una consistenza decisamente diversa. Ma ragionando sugli ingredienti che ho voluto interpellare, beh, forse non è la torta attesa, ma un traguardo comunque l'ho raggiunto. Partiamo dal desiderio di preparare una buona torta di fragole per le mie colazioni. E le fragole ci sono, anche in quantità. Stabiliamo che debba essere yogurtosa e che debba avere il supporto di un aroma avvolgente come il limone. Mettiamoci anche che voglio farine speciali, le mie amate, le mie fedelissime amiche. Se non ci mettessi l'uovo? Ve lo dico, ci ho provato, ma il risultato non è stato decisamente all'altezza. I pastrocchi di fragole cotte non erano certamente degni di una condivisione (ma non per questo di una menzione). Allora vada per l'uovo. Farina.... quanta? Forse un po' di più, dai. Perché un po' di sostegno quei pastrocchi avrebbero dovuto averlo. Poco grasso e assolutamente niente burro, nessun lievito chimico, ma una buona polvere a base di cremor tartaro. Mah, io inforno e chiudo gli occhi. Santa Esperanza, protettrice della Cuocherellona, pensaci tu. Insomma, certo non si parla di una torta dalla consistenza di un pan di spagna, ma provate ad assaporare questa dolcezza fresca, con i suoi avvolgenti aromi e la sua morbidezza fragolosa. Non sarà certo il traguardo prefissato (e ci lavorerò ancora sopra), ma credo meriti davvero il suo posto in vetrina.

Ingredienti

250 g di fragole
170 g di yogurt greco al limone (0% di grassi)
250 g di farina 1 - Petra 5
75 g di latte vegetale
scorza grattugiata di mezzo limone
1 uovo
25 g di margarina
50 g di malto di riso
10 g di polvere lievitante naturale bio

Rompete l'uovo in una terrina e unitevi lo yogurt. Aggiungete il malto di riso e sbattete energicamente con una frusta.
Aggiungete il latte vegetale, la scorza del limone grattugiata e, poco alla volta, la farina e la polvere lievitante. Unite poco alla volta la margarina, facendola assorbire bene all'impasto.
Pulite e lavate le fragole e asciugatele delicatamente. Tagliatele a dadini non troppo grandi. Unitele all'impasto e mescolate fino a far diventare in composto ben amalgamato.
Rivestite una teglia (del diametro di 22 cm) con carta forno, quindi versateci all'interno l'impasto.
Accendete il forno a 180° e, una volta in temperatura, infornate la teglia. Cuocete per circa 1 ore e 50 minuti, pazientemente. L'interno rimarrà comunque molto umido, ma aspettate che si formi una bella crosticina scura in superficie.
   Quando sarà trascorso il tempo, spegnete il forno e sfornate. Lasciate raffreddare la tornta nello stampo, poi estraetela.

Tagliatela a fettine servitela. Se non aveste l'occasione per consumarla tutta, conservatela in frigorifero e gustatela a piacere. Si mantiene tranquillamente per una settimana. Assaporatela con una confettura di fragole (o quella che desiderate), con frutta fresca, con un bel quadrotto di cioccolato bianco o in purezza. In ogni caso la sua avvolgente consistenza saprà deliziarvi e stupirvi.

Io l'ho immaginata anche tagliata a cubotti, passata nelle scaglie di cocco e servita infilzata in piccoli spiedini.

Riusite ad immaginarla???
Deliziosa gente, davvero deliziosa ^_^


abc

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