“Ma perché quando l’ho vista, là, esposta magnificamente sul ripiano dello scaffale, non l’ho presa? Perché ho stuzzicato la fantasia senza creare i presupposti per renderla tangibile?”. Inizia così: ho un ossobuco di tacchino a cui ho creato un immaginario vestito e non ho la stoffa per confezionarlo. Non è che si possa adattare un qualsiasi altro tessuto quando l’effetto che vuoi ottenere è PROPRIO QUELLO!! Ma è in un confronto, in una battuta colta al volo, che si riaccende la speranza. Perché lo so….ricordo bene….in quel taschino….nella borsa usata un paio di giorni fa….qualcosa mi ricordava il suono delle maracas. Eccole!!!!! Pepite di liquirizia pura. E’ proprio vero che la borsa di una donna può contenere risorse infinite. Ora tutto prende forma….
Ingredienti
1 ossobuco di tacchino
1 finocchio
1 cucchiaino di farina di riso (io Baule Volante, impalpabile)
1 cucchiaino di polvere di liquirizia pura
50 ml di vino bianco secco
parmigiano grattugiato
sale
olio evo
Mischiate 1 cucchiaino di farina di riso con mezzo cucchiaino di liquirizia in polvere. Impanate l’ossobuco di tacchino in modo da coprirlo interamente.. Fate scaldare un filo di olio evo in padella e adagiate la carne, facendola rosolare a fiamma viva un minuto per parte. Bagnate con il vino bianco, salate e abbassate la fiamma. Coprite e cuocete a fiamma molto bassa per 1 ora e mezzo, aggiungendo un po’ di acqua di tanto in tanto, se risultasse troppo asciutto. Giratelo almeno un paio di volte in modo da farlo cuocere uniformemente.
Nel frattempo mondate i finocchi, tagliateli a fettine verticali di 1 centimetro di spessore, lavateli e passateli brevemente in padella con un po’ d’olio, un goccio d’acqua e sale. Quando si saranno ammorbiditi trasferiteli in un piatto. Grattugiate il parmigiano, unite il restante mezzo cucchiaino di liquirizia in polvere e mischiate bene. Cospargete il composto sui finocchi e fate gratinare per 15 minuti (io li ho gratinati nel microonde). Quando il fondo di cottura della carne si sarà addensato spegnete il fuoco e trasferite l’ossobuco nel piatto, accanto ai finocchi. Cospargetelo con la salsina ottenuta in cottura e servite.
La carne risulterà morbidissima, tanto da sciogliersi in bocca,
e si legherà curiosamente alla glassa di liquirizia.
Ossobuco di tacchino e finocchi gratinati alla liquirizia: la soluzione in un taschino
“Ma perché quando l’ho vista, là, esposta magnificamente sul ripiano dello scaffale, non l’ho presa? Perché ho stuzzicato la fantasia senza creare i presupposti per renderla tangibile?”. Inizia così: ho un ossobuco di tacchino a cui ho creato un immaginario vestito e non ho la stoffa per confezionarlo. Non è che si possa adattare un qualsiasi altro tessuto quando l’effetto che vuoi ottenere è PROPRIO QUELLO!! Ma è in un confronto, in una battuta colta al volo, che si riaccende la speranza. Perché lo so….ricordo bene….in quel taschino….nella borsa usata un paio di giorni fa….qualcosa mi ricordava il suono delle maracas. Eccole!!!!! Pepite di liquirizia pura. E’ proprio vero che la borsa di una donna può contenere risorse infinite. Ora tutto prende forma….
Ingredienti
1 ossobuco di tacchino
1 finocchio
1 cucchiaino di farina di riso (io Baule Volante, impalpabile)
1 cucchiaino di polvere di liquirizia pura
50 ml di vino bianco secco
parmigiano grattugiato
sale
olio evo
Mischiate 1 cucchiaino di farina di riso con mezzo cucchiaino di liquirizia in polvere. Impanate l’ossobuco di tacchino in modo da coprirlo interamente.. Fate scaldare un filo di olio evo in padella e adagiate la carne, facendola rosolare a fiamma viva un minuto per parte. Bagnate con il vino bianco, salate e abbassate la fiamma. Coprite e cuocete a fiamma molto bassa per 1 ora e mezzo, aggiungendo un po’ di acqua di tanto in tanto, se risultasse troppo asciutto. Giratelo almeno un paio di volte in modo da farlo cuocere uniformemente.
Nel frattempo mondate i finocchi, tagliateli a fettine verticali di 1 centimetro di spessore, lavateli e passateli brevemente in padella con un po’ d’olio, un goccio d’acqua e sale. Quando si saranno ammorbiditi trasferiteli in un piatto. Grattugiate il parmigiano, unite il restante mezzo cucchiaino di liquirizia in polvere e mischiate bene. Cospargete il composto sui finocchi e fate gratinare per 15 minuti (io li ho gratinati nel microonde). Quando il fondo di cottura della carne si sarà addensato spegnete il fuoco e trasferite l’ossobuco nel piatto, accanto ai finocchi. Cospargetelo con la salsina ottenuta in cottura e servite.
La carne risulterà morbidissima, tanto da sciogliersi in bocca,
e si legherà curiosamente alla glassa di liquirizia.
Federica Simoni
che bella proposta Erica!! sei sempre bravissima! ciao!
22 Maggio
Erica Di Paolo
🙂 Sai da quanto avevo in mente questa benedetta liquirizia? Ahahahah
Grazie Fede, un abbraccio!!
22 Maggio
Giovanni, Peccato di Gola
non posso vedere sto piatto… adesso… mi si è riaperto lo stomaco 🙁 complimenti 😀
22 Maggio
Erica Di Paolo
Ahahahahahah….facciamo uno scambio di assaggi? Tu porti il merluzzo su crema di ceci, io il tacchino alla liquirizia, ahahahahahah
22 Maggio
Micol Cerruti
E alla fine…..liquirizia fu……e che piatto !!!!Complimenti….chissa' che gusto particolare abbinata a carne e finocchi….e gia' dalla foto la carne si vede che e' morbidissima……mi sta tornando fame……!!!!!Comunque un gran bel piatto…..bisognerebbe sempre avere della liquirizia in borsa….hihihihihihihihi
22 Maggio
Erica Di Paolo
Ho immaginato il finocchio, come accompagnamento, perché trovo che abbia un gusto in linea con la liquirizia: delicato per non aggiungere forza a quella già dominante nel piatto, ma capace di mettere in risalto la particolarità della liquirizia stessa. E devo dire che la gratinatura con formaggio grattugiato mischiato alla polvere di liquirizia è ottimo, al di là del piatto che accompagnano!
Mai più senza liquirizia!! Ah, la scatolina di caramelle l'ho messa nella dispensa, ahahahahah
22 Maggio