Ci ho pensato un po’, prima di decidere di pubblicare questo pane. Non che non sia riuscito, anzi. E’ che non è riuscito come avrei voluto. Ricordate il mio
pane toscano, con cui avevo inaugurato il blog? Fu un tentativo decisamente riuscito, in occasione della visita dei miei genitori a casa. Bene, da quella volta i
vecchi ritornano solo ora. Certo nel frattempo ci siamo visti, e non poche volte, ma in queste quattro mura li rivedo dopo tutti questi mesi! E avrei potuto non celebrare la loro visita? Allora mi metto in testa di preparare un altro tipo di pane. Mio padre è un tradizionalista incallito e so che sfiderò la sorte!! Ma giorni fa avevo preso al negozietto bio la farina di canapa sativa e avevo visto il mio grande maestro creare questi meravigliosi
panini alla canapa. Mi sono detta che avrei potuto provarci anche io. In fondo non ho altre grandi occasioni per panificare a tutto spiano, visto che non sono solita cedere ai lievitati!! Chiedo lumi al maestro, seguo i suoi consigli, vedo l’impasto lievitare magnificamente, lo inforno e tutto sembra perfetto. Poi arriva il momento del taglio e quell’adrenalina che mi fa saltellare come una trottola impazzita. Affondo il coltello e…… morbido è morbido, profumato è profumato, buono è buono, alveolato è alveolato, ma…… avrebbe forse dovuto cuocere di più? Non lo so. Mio padre ne è rimasto soddisfatto (e vi garantisco che il suo assenso non è per pietà, ma è sincero), il maestro mi ha detto
devi impegnarti di più. Ecco, devo impegnarmi di più. Se lo dice il maestro, ascolto e imparo. Ah, questo pane lo pubblico a 6 mesi dalla nascita del blog. Non è per festeggiare, ma è… casualità!
Ingredienti
400 g di semola di grano duro
65 g di farina di Manitoba
35 g di farina di canapa sativa
300 g di acqua
9 g di lievito madre secco (io Antico Molino Rosso)
6 g di malto d’orzo (io Antico Molino Rosso)
5 g di sale
Setacciate e mescolate le farine, insieme al lievito e al malto d’orzo.
Sciogliete il sale nell’acqua e unite metà delle farine e mescolate, creando una pastella. Unite poca farina alla volta e impastate energicamente.
Quando otterrete un panetto compatto, ma piuttosto appiccicoso, mettetelo in una terrina infarinata, copritelo con un foglio di pellicola trasparente e ponete l’impasto in un luogo tiepido. Lasciatelo lievitare per un paio d’ore. L’impasto dovrà raddoppiare di volume.
Trascorso questo tempo, riprendete l’impasto, toglietelo dalla terrina e rovesciatelo su una spianatoia infarinata. Lavoratelo velocemente con le mani e ponetelo nuovamente nella terrina infarinata. Coprite ancora con un foglio di pellicola trasparente e lasciate che lieviti per altre 11 ore. Io l’ho fatto lievitare per tutta la notte, in modo da averlo pronto per il mattino seguente. In questo caso è necessario che lieviti in frigorifero.
Al termine della seconda lievitazione togliete ancora una volta l’impasto dalla terrina e dategli la forma gradita. Lavoratelo su un piano infarinato. Ponetelo su una placca da forno (io l’ho fatto cuocere su una pietra, per cui l’ho posto direttamente lì sopra), praticate un taglio secondo il vostro gusto e lasciate lievitare ancora per un paio d’ore. Indico questo tempo perché è probabile che la sola ora che abbia dedicato a quest’ultima fase abbia compromesso la vera riuscita. Purtroppo non ho avuto le due ore a disposizione e si sa, i lievitati non perdonano: hanno bisogno di tempo e di pazienza!!
Accendete il forno a 200° e, quando sarà in temperatura, infornate. Cuocete per 30 minuti, poi abbassate la temperatura a 180° e procedete per altri 20 minuti. Il tempo di cottura è indicativo: dipenderà dalla grandezza e dalla forma del vostro pane, oltre che dal forno stesso!
Quando sarà trascorso il tempo, sfornate il pane e lasciatelo raffreddare. Una volta che sarà tiepido procedete al taglio.
Si tratta di uno dei momenti più delicati e pieni di suspance. E’ il momento in cui ti accorgi se il lavoro è ben fatto oppure no. Io sono sempre severissima con me stessa e penso che possa sempre fare di meglio. Questa volta ne sono convinta, ma non posso dire di essere stata comunque soddisfatta. Ringrazio il maestro per il supporto tecnico e morale e vi offro un paio di fettine ^_^
La canapa conferisce un sapore ed una fragranza veramente particolari. Provare per credere!!
Pane di semola e farina di canapa sativa: un maestro severo e un padre soddisfatto
Ci ho pensato un po’, prima di decidere di pubblicare questo pane. Non che non sia riuscito, anzi. E’ che non è riuscito come avrei voluto. Ricordate il mio
pane toscano, con cui avevo inaugurato il blog? Fu un tentativo decisamente riuscito, in occasione della visita dei miei genitori a casa. Bene, da quella volta i
vecchi ritornano solo ora. Certo nel frattempo ci siamo visti, e non poche volte, ma in queste quattro mura li rivedo dopo tutti questi mesi! E avrei potuto non celebrare la loro visita? Allora mi metto in testa di preparare un altro tipo di pane. Mio padre è un tradizionalista incallito e so che sfiderò la sorte!! Ma giorni fa avevo preso al negozietto bio la farina di canapa sativa e avevo visto il mio grande maestro creare questi meravigliosi
panini alla canapa. Mi sono detta che avrei potuto provarci anche io. In fondo non ho altre grandi occasioni per panificare a tutto spiano, visto che non sono solita cedere ai lievitati!! Chiedo lumi al maestro, seguo i suoi consigli, vedo l’impasto lievitare magnificamente, lo inforno e tutto sembra perfetto. Poi arriva il momento del taglio e quell’adrenalina che mi fa saltellare come una trottola impazzita. Affondo il coltello e…… morbido è morbido, profumato è profumato, buono è buono, alveolato è alveolato, ma…… avrebbe forse dovuto cuocere di più? Non lo so. Mio padre ne è rimasto soddisfatto (e vi garantisco che il suo assenso non è per pietà, ma è sincero), il maestro mi ha detto
devi impegnarti di più. Ecco, devo impegnarmi di più. Se lo dice il maestro, ascolto e imparo. Ah, questo pane lo pubblico a 6 mesi dalla nascita del blog. Non è per festeggiare, ma è… casualità!
Ingredienti
400 g di semola di grano duro
65 g di farina di Manitoba
35 g di farina di canapa sativa
300 g di acqua
9 g di lievito madre secco (io Antico Molino Rosso)
6 g di malto d’orzo (io Antico Molino Rosso)
5 g di sale
Setacciate e mescolate le farine, insieme al lievito e al malto d’orzo.
Sciogliete il sale nell’acqua e unite metà delle farine e mescolate, creando una pastella. Unite poca farina alla volta e impastate energicamente.
Quando otterrete un panetto compatto, ma piuttosto appiccicoso, mettetelo in una terrina infarinata, copritelo con un foglio di pellicola trasparente e ponete l’impasto in un luogo tiepido. Lasciatelo lievitare per un paio d’ore. L’impasto dovrà raddoppiare di volume.
Trascorso questo tempo, riprendete l’impasto, toglietelo dalla terrina e rovesciatelo su una spianatoia infarinata. Lavoratelo velocemente con le mani e ponetelo nuovamente nella terrina infarinata. Coprite ancora con un foglio di pellicola trasparente e lasciate che lieviti per altre 11 ore. Io l’ho fatto lievitare per tutta la notte, in modo da averlo pronto per il mattino seguente. In questo caso è necessario che lieviti in frigorifero.
Al termine della seconda lievitazione togliete ancora una volta l’impasto dalla terrina e dategli la forma gradita. Lavoratelo su un piano infarinato. Ponetelo su una placca da forno (io l’ho fatto cuocere su una pietra, per cui l’ho posto direttamente lì sopra), praticate un taglio secondo il vostro gusto e lasciate lievitare ancora per un paio d’ore. Indico questo tempo perché è probabile che la sola ora che abbia dedicato a quest’ultima fase abbia compromesso la vera riuscita. Purtroppo non ho avuto le due ore a disposizione e si sa, i lievitati non perdonano: hanno bisogno di tempo e di pazienza!!
Accendete il forno a 200° e, quando sarà in temperatura, infornate. Cuocete per 30 minuti, poi abbassate la temperatura a 180° e procedete per altri 20 minuti. Il tempo di cottura è indicativo: dipenderà dalla grandezza e dalla forma del vostro pane, oltre che dal forno stesso!
Quando sarà trascorso il tempo, sfornate il pane e lasciatelo raffreddare. Una volta che sarà tiepido procedete al taglio.
Si tratta di uno dei momenti più delicati e pieni di suspance. E’ il momento in cui ti accorgi se il lavoro è ben fatto oppure no. Io sono sempre severissima con me stessa e penso che possa sempre fare di meglio. Questa volta ne sono convinta, ma non posso dire di essere stata comunque soddisfatta. Ringrazio il maestro per il supporto tecnico e morale e vi offro un paio di fettine ^_^
La canapa conferisce un sapore ed una fragranza veramente particolari. Provare per credere!!
Raffaele | ilcrudoeilcotto.it
A me non sembra male Erica.. non è l'impegno che ti manca, probabilmente le tue farine sono diverse dalle sue (lo vedo anche nel colore), anche i tempi di stoccaggio in negozio delle farine possono influire sui risultati finali.. continua così 😉 buona giornata!
30 Ottobre
Erica Di Paolo
Grazie, Raffaele, per la fiducia. Io di certo non mi perdo d'animo e ci riproverò assolutissimamente!! ^_^
Buona giornata anche a te!!
30 Ottobre
Max
Dall'inizio alla fine tutto è perfetto, Però manca qualcosa perchè quella mollica non rimanga umida ma bella soffice. Grazie ancora per la stima che è reciproca. Kiss mon amì…
30 Ottobre
Erica Di Paolo
Io ho pensato fosse colpa" dell'ultima lievitazione: magari avrei dovuto lasciarlo quell'oretta in più. Ma ci proverò mio caro amico, eccome!! ; )
Grazie di cuore, sei prezioso!!
30 Ottobre
Spike Rombobombo
Oggi so che avrò una giornata lunga, il mio lupetto mi ha svegliato alle 5 e concluderò la giornata solo dopo aver insegnato al serale della scuola di amministrazione aziendale… quindi non prima delle 9.30….. avevo bisogno di una coccola e come tutte le mattine l'ho trovata qui!! Grazie Erica, bellissimo iniziare la giornata con il profumo del pane appena sfornato e scoprire la farina di canapa sativa. ora so cosa cercherò negli scaffali del mio negozio bio preferito la prossima volta! 🙂 buona giornata e un grande abbraccio
30 Ottobre
Erica Di Paolo
Poterti essere vicina e darti il mio abbraccio mi rende felice, Angel. Spero che la giornata proceda al meglio e che tu possa trovare questa farina, con cui sono certa saprai fare opere deliziose!!
Ti stritolo di abbracci ^_^
30 Ottobre
Margherita N.
wow, i miei complimenti! anche a me piace pasticciare con il pane e devo dire ho imparato qualcosa in più leggendo questa tua interessante ricetta!!! i mastrei, si sa, vogliono trarre sempre il meglio dai loro allievi…quindi per questo lo considero uno sprono, non un rimprovero…. la farina di canapa sativa non l'ho mai vista in giro, mi metterò a cercarla! A risentirci presto! saluti
Marghe
30 Ottobre
Erica Di Paolo
E' assolutamente uno spunto, la critica del maestro. Guai la prendessi in modo diverso! ^_^
Ma ci pensi al tuo buon torrone qui, in mezzo a due fettine calde!!!! Ahhhhhh, goduria, hihihihihi
Grazie Marghe e benvenuta. Mi fa molto piacere leggerti. Un abbraccio e a presto ^_*
30 Ottobre
Silvia Brisigotti
Erica sei bravissima, se non sei pienamente soddisfatta riprova perchè vedrai che ti riuscirà!! Sei caparbia e brava, quindi sarà un successo come vorrai tu! E comunque l'aspetto promette benissimo comunque!!
Un abbraccio!
30 Ottobre
Erica Di Paolo
Beh, sono certa che saprò fare meglio, proprio per quella caparbietà che mi fa andare avanti e lottare, non solo in cucina, ma nella vita.
Grazie Silvia, sei davvero carina. Un abbraccio forte, a presto!!
30 Ottobre
valentina riboldi
per me sei stata bravissima chi si cimenta con la panificazione ha la mia totale stima perchè non è una cosa semplice senza l'utilizzo di macchinari..inoltre mi piace l'aggiunta della farina di canapa..infine l'aspetto è invitante 🙂
io ho provato solo i semi decorticati (ehheeh specifichiamo)e mi son piaciuti credo che la farina abbia più o meno lo stesso sapore :)no?
un abbraccio e buona giornata!
Vale
30 Ottobre
Erica Di Paolo
Ahahahahahah, bene, specifichiamo ^_^ Non so che sapore diano i semi, ma la farina è pazzesca!! Mi piace sperimentare, provare, cimentarmi…. e quando non viene perfettamente qualcosa non è mai un fallimento, ma uno spunto per capire ed imparare qualcosa di nuovo. Vedrai cosa arriverò a fare! Ahahahahahahah
Un abbraccio dolcezza, e grazie infinite
30 Ottobre
Federica Simoni
O_O non conosco la farina di canapa, interessante,dovrò cercarla anche perchè a me piace tanto il tuo pane!!! Baciiii
30 Ottobre
Erica Di Paolo
Impossibile che in qualcosa sia arrivata prima di te, ahahahahahahah!! Proprio dopo il tuo post di ieri, che ho voluto condividere con tutti i miei followers, mi inciampi sulla canapa sativa? Corri ai ripariiiiiiiiiiiiii ^_^
Grazie Fede, un abbraccio grande!!
30 Ottobre
Ely Mazzini
Ciao Erica, a me sembra davvero ottimo, complimenti sei stata bravissima!!!
Bacioni…
30 Ottobre
Erica Di Paolo
Non era male, non posso dire il contrario. Ma non era perfetto. Ecco, tutto qui ^_^
Grazie Ely, un bacione anche a te!!
30 Ottobre
Alessandra C.
ciao, io lo trovo fantastico sei bravissima 🙂
30 Ottobre
Erica Di Paolo
Troppo buona Alessandra, ma grazie!! ^_*
E benvenuta, mi fa molto piacere trovarti qui!!
30 Ottobre
Claudia
Bè..a me non sembra cotto male.. anzi!!!! chissà che buono.. non conosco la farina di canapa.. ma mi da idea di casareccio.. E sepoiè piaciuto a tuo papà… smackkkk
30 Ottobre
Erica Di Paolo
Effettivamente mio padre è un critico severo. Questa volta l'ho conquistato con tutto il pranzo, nonostante nulla fosse tradizionale come lui ama.
Grazie Claudia, ti abbraccio.
30 Ottobre
Silvia- Perle ai Porchy
Dai forza e coraggio, pensa a me che nemmeno ci provo a fare il pane!! 🙂
30 Ottobre
Erica Di Paolo
Ahahahahahah, pensa che a me dà così tante soddisfazioni!!!! ^_^
Certo che ho forza e coraggio: mi serve ben altro per scoraggiarmi!
Grazie Silvia, e benvenuta. ^_^
30 Ottobre
Elena
Mi sembra di sentire il profumo!!!!!
Complimenti è un incanto, ti è venuto benissimo!!!
Un grande bacio e a presto!!!
30 Ottobre
Erica Di Paolo
Ma decisamente perfezionabile ^_^
Grazie cara, un abbraccio!
30 Ottobre
Monsieur Tatin
Ciao Erica!
che bello questo pane alla canapa. Ho letto qualche settimana fa un servizio su una rivista (non ricordo se La Cucina Italiana o Sale&Pepe) dove si parlava proprio di questa farina dal profumo indimenticabile.
Io non l'ho mai provata, ma c'era una ricetta di biscottini che mi intrigava molto. Secondo te nei supermercati bio la trovo (tipo NaturaSi)? Tu dove la compri?
Mi piacerebbe sperimentare.
Ciao Leo
30 Ottobre
Erica Di Paolo
Io la compro proprio da NaturaSì, caro Leo. Allora trepido per l'attesa di ammirare qualche tua prelibatezza. Biscotti? Mi piace l'idea, da morire ^_^
30 Ottobre
ileana conti
Sembra moooolto buono…
30 Ottobre
Erica Di Paolo
^_^
30 Ottobre
Mamma Angela
Buonissimo il tuo pane …si mangia con gli occhi!!!!!!!
30 Ottobre
Erica Di Paolo
Troppo buona Angela ^_^
Grazie!!
30 Ottobre
Ileana Pavone
Ma quant'è bello il tuo pane? 😀 tanti baci mia cara!
30 Ottobre
Erica Di Paolo
Ma grazie!!!!!!! Un abbraccione tesoro!!
30 Ottobre
consuelo tognetti
Sono dell'idea che le cose non capitino mai x caso…secondo me è un segno che il tuo rapporto con i lievitati deve diventare + stretto e fare amicizia! Non so il risultato che avresti voluto ottenere ma secondo me è perfetto e con gli ingredienti che hai utilizzato anche star buono che è quello che conta alla fine, giusto??
Brava Erica e non arrenderti ^_*
la zia consu
30 Ottobre
Erica Di Paolo
No no no, non mollo di sicuro mia cara e lo sai bene!!! Io sono rimasta ampiamente soddisfatta di questo pane, solo quel dettaglio da perfezionare mi ha lasciato su chi va là ^_^
Un abbraccio tesoro
30 Ottobre
Chiarapassion
Sono sicure che non demordi e riproverai e verrà sicuramente come desideri tu, a volte può essere anche un problema di umidità o di forza diversa delle farine, comunque sei proprio brava brava
Buona serata
Enrica
30 Ottobre
Erica Di Paolo
Grazie Enrica!!!!!!!!!! Sei carinissima!! ^_^
Un abbraccio
30 Ottobre
Maria Grazia
E meno male che non sei in buoni rapporti con i lievitati…:) Straodinario!!!
Cosa sarebbe stato se la vostra liason fosse stata idilliaca? E va beh, capita anche ai migliori! Sarà anche, come dici tu, una cottura imperfetta, ma secondo me é un pane straordinario!!!
Farina di canapa sativa?! Geniale!!! Ma scommettiamo che se chiedo anche questa, la signora alla cassa stavolta mi sviene? 😀
P.S. A proposito, sono ancora in fiduciosa attesa della farina d'orzo per preparare le tue treccine…
Baci
MG
31 Ottobre
Erica Di Paolo
Credo fosse solo un piccolo dettaglio nell'ultima fase di lievitazione e nella cottura, ma mi ritengo soddisfatta. Se in quel NaturaSì non avessero neanche la canapa sativa…… che chiuda!!!!! ^_^
Ho davvero desiderio di venirti a trovare, ma non so bene quando. Sono stanchissima e lavoro sia venerdì sera che domenica sera. Dovrei fare un salto di sabato, un mordi e fuggi!!
31 Ottobre
Costanza S.
Che aspetto magnifico questo pane!! Mi hai fatto venir voglia di cercare questa farina di canapa, ho visto che qualcuno ci prepara anche la pasta fresca… Brava!
31 Ottobre
Erica Di Paolo
E qualcun altro anche i dolci. Sulla pasta fresca mi illumini, ma avendone testato il profumo…… non vedo l'ora di provarla!! ^_^
Grazie Costanza!!
31 Ottobre
Equilibrium
Grazie per la ricetta! C'è un mondo di sapori e proprietà benefiche legato alla canapa (sativa)! Ci permettiamo di segnalarvi il nostro sito a riguardo http://equilibrium-nutraceutica.it ove potrete trovare anche altre ricette e spunti! E il nostro blog ricco di curiosità in generale sul mondo della canapa http://www.equilibrium-bioedilizia.it/it/blog 😉
20 Novembre
Erica Di Paolo
Grazie!! ^_^
21 Novembre