Vado a fasi. Ci sono i periodi in cui le colazioni sono a base di biscotti (preciso: la parte dolce delle colazioni, che segue la parte vitaminica fruttosa e la parte salata e proteica, con il supporto della parte liquida e drenante), ora assolutamente dietetici, ora chiudendo un occhio se non due, ci sono periodi in cui le brioches e la pasticceria in genere prendono il sopravvento in formato monoporzione (sempre home made, ma chevvelodicoaffa’) e ci sono periodi in cui le torte vanno per la maggiore. Formato famiglia, laddove per famiglia si intende un boccone garantito per 10 giorni almeno ^_^ (salvo colazioni multiple). Questo è il periodo delle torte. Sono certa che dietro tutto questo vacillare di desideri ci sia una precisa spiegazione, ma lascio questi trastulli mentali alla parte di me che ho abbandonato con i sogni di psicologa (ai tempi mi sarei specializzata in criminologia, oggi penserei a fondare e approfondire una nuova branca della psicologia, la psicologia culinaria e le sue proiezioni comportamentali… ma queste sono altre faccende). Quello che conta è che se dico crostata, crostata deve essere. Passeggiando tra le corsie del mio negozio bio di fiducia (non faccio neanche più pubblicità gratuita per non sentirmi in dovere, chissà poi con quale diritto, di dover assecondare la richiesta di fornire un link) sono stata attratta da quel vasetto di frutta spalmabile alle bacche di Goji. Ammetto di non aver mai ceduto alla preziosità di quelle piccole pepite rosse unicamente per la resistenza al costo: saranno anche salutari, preziose e miracolose, ma con il costo di 100 g di prodotto ci mangio per una settimana!! Va beh, non mangio in grandi quantità, però è pur sempre una settimana!! Visto che quel vasetto, in cui la percentuale di bacche di Goji arrivava comunque al 55%, supportata dal 45% di polpa di mela, non aveva un costo così inaccessibile, mi sono convinta. Eccola nella mia crostata, dolce fin nella scelta delle farine. E deliziosa, tanto che ogni occasione è buona per fare colazione ^_^
Ingredienti
Per la frolla
145 g di burro di soia ammorbidito
85 g di farina d’orzo
65 g di farina di riso
130 g di farina di castagne
100 g di zucchero di canna grezzo
1 uovo + 1 tuorlo
7 g di cremor tartaro
1 pizzico di bicarbonato di sodio
1 pizzico di sale
Per il croccante
10 g di burro di soia
15 g di malto di riso
15 g di zucchero muscobado
25 g di succo di arancia
10 g di farro soffiato
20 g di nocciole
20 g di gherigli di noci
15 g di semi di girasole
20 ml di acqua
250 g di frutta spalmabile alle bacche di Goji (Baule Volante)
Partite preparando il croccante. Spezzettate grossolanamente noci e nocciole e unitele ai semi di girasole e al farro soffiato.
Mescolate il burro di soia, il malto di riso e lo zucchero. Unitevi il succo d’arancia e l’acqua e mettetelo sul fuoco, a fiamma media. Portate ad ebollizione. Abbassate, quindi, la fiamma e fate ridurre fino ad ottenere uno sciroppo.
Versatelo sul mix di frutta secca e mescolate bene, fino ad amalgamare perfettamente tutto.
Coprite una teglia con un foglio di carta forno e versateci sopra il composto. Livellatelo bene con un tarocco, in modo da ottenere uno strato di circa 1 centimetro di spessore.
Lasciate raffreddare completamente in frigo. Nel frattempo preparate la frolla.
Setacciate le farine e mescolatele tra loro (questo passaggio è fondamentale per la farina di castagne!!), aggiungendo il cremor tartaro e il bicarbonato.
In una terrina versate il burro ammorbidito e unitevi, poco alla volta, le farine. Per ultimo unitevi il sale e lo zucchero. Lavorate energicamente e piuttosto velocemente gli ingredienti, fino ad ottenere un impasto omogeneo e compatto.
Formate un panetto, avvolgetelo nella pellicola trasparente e lasciatelo riposare in frigorifero per almeno mezz’ora.
Versate la composta alle bacche di Goji in una scodella e sgretolateci sopra metà del croccante al farro. Mescolate amalgamando bene le due parti e tenete da parte.
Riprendete l’impasto e stendetelo, con il mattarello, su un ripiano infarinato, ottenendo una sfoglia di circa 1 centimetro. Posizionate nel centro la teglia che utilizzerete (io una teglia tonda dal diametro di 28 cm) e tagliate la circonferenza di circa 3 cm più larga.
Tenete da parte la pasta che avrete eliminato e trasferite il disco nella teglia rivestita da carta forno.
Coprite la superficie con la composta alle bacche di Goji che avete preparato in precedenza distribuendola uniformemente.
Ripiegate i bordi della crostata formando un corsone compatto.
Cospargete la superficie con la parte di croccante tenuto da parte e sbriciolatevi sopra la pasta rimasta in eccedenza dal taglio del disco.
Portate il forno a 180° e, quando sarà in temperatura, infortante la crostata, in un ripiano intermedio.
Fatela cuocere per 50 minuti circa, avendo cura di controllarne la doratura. Quando sarà piuttosto brunata sfornatela e lasciatela raffreddare. Estraetela, quindi, dalla teglia e procedete al taglio.
Io ho provveduto con la suddivisione in fette e della conservazione monoporzione dopo il giorno del primo taglio (e delle foto), momento in cui sono arrivata a mangiarne ancora un po’, dai un’ultima fettina, però lì si è rotta…
Ecco, questa sono io ^_^
Crostata con farina di castagne alla crema di mele e bacche di Goji: le valutazioni di una carriera sfumata
Vado a fasi. Ci sono i periodi in cui le colazioni sono a base di biscotti (preciso: la parte dolce delle colazioni, che segue la parte vitaminica fruttosa e la parte salata e proteica, con il supporto della parte liquida e drenante), ora assolutamente dietetici, ora chiudendo un occhio se non due, ci sono periodi in cui le brioches e la pasticceria in genere prendono il sopravvento in formato monoporzione (sempre home made, ma chevvelodicoaffa’) e ci sono periodi in cui le torte vanno per la maggiore. Formato famiglia, laddove per famiglia si intende un boccone garantito per 10 giorni almeno ^_^ (salvo colazioni multiple). Questo è il periodo delle torte. Sono certa che dietro tutto questo vacillare di desideri ci sia una precisa spiegazione, ma lascio questi trastulli mentali alla parte di me che ho abbandonato con i sogni di psicologa (ai tempi mi sarei specializzata in criminologia, oggi penserei a fondare e approfondire una nuova branca della psicologia, la psicologia culinaria e le sue proiezioni comportamentali… ma queste sono altre faccende). Quello che conta è che se dico crostata, crostata deve essere. Passeggiando tra le corsie del mio negozio bio di fiducia (non faccio neanche più pubblicità gratuita per non sentirmi in dovere, chissà poi con quale diritto, di dover assecondare la richiesta di fornire un link) sono stata attratta da quel vasetto di frutta spalmabile alle bacche di Goji. Ammetto di non aver mai ceduto alla preziosità di quelle piccole pepite rosse unicamente per la resistenza al costo: saranno anche salutari, preziose e miracolose, ma con il costo di 100 g di prodotto ci mangio per una settimana!! Va beh, non mangio in grandi quantità, però è pur sempre una settimana!! Visto che quel vasetto, in cui la percentuale di bacche di Goji arrivava comunque al 55%, supportata dal 45% di polpa di mela, non aveva un costo così inaccessibile, mi sono convinta. Eccola nella mia crostata, dolce fin nella scelta delle farine. E deliziosa, tanto che ogni occasione è buona per fare colazione ^_^
Ingredienti
Per la frolla
145 g di burro di soia ammorbidito
85 g di farina d’orzo
65 g di farina di riso
130 g di farina di castagne
100 g di zucchero di canna grezzo
1 uovo + 1 tuorlo
7 g di cremor tartaro
1 pizzico di bicarbonato di sodio
1 pizzico di sale
Per il croccante
10 g di burro di soia
15 g di malto di riso
15 g di zucchero muscobado
25 g di succo di arancia
10 g di farro soffiato
20 g di nocciole
20 g di gherigli di noci
15 g di semi di girasole
20 ml di acqua
250 g di frutta spalmabile alle bacche di Goji (Baule Volante)
Partite preparando il croccante. Spezzettate grossolanamente noci e nocciole e unitele ai semi di girasole e al farro soffiato.
Mescolate il burro di soia, il malto di riso e lo zucchero. Unitevi il succo d’arancia e l’acqua e mettetelo sul fuoco, a fiamma media. Portate ad ebollizione. Abbassate, quindi, la fiamma e fate ridurre fino ad ottenere uno sciroppo.
Versatelo sul mix di frutta secca e mescolate bene, fino ad amalgamare perfettamente tutto.
Coprite una teglia con un foglio di carta forno e versateci sopra il composto. Livellatelo bene con un tarocco, in modo da ottenere uno strato di circa 1 centimetro di spessore.
Lasciate raffreddare completamente in frigo. Nel frattempo preparate la frolla.
Setacciate le farine e mescolatele tra loro (questo passaggio è fondamentale per la farina di castagne!!), aggiungendo il cremor tartaro e il bicarbonato.
In una terrina versate il burro ammorbidito e unitevi, poco alla volta, le farine. Per ultimo unitevi il sale e lo zucchero. Lavorate energicamente e piuttosto velocemente gli ingredienti, fino ad ottenere un impasto omogeneo e compatto.
Formate un panetto, avvolgetelo nella pellicola trasparente e lasciatelo riposare in frigorifero per almeno mezz’ora.
Versate la composta alle bacche di Goji in una scodella e sgretolateci sopra metà del croccante al farro. Mescolate amalgamando bene le due parti e tenete da parte.
Riprendete l’impasto e stendetelo, con il mattarello, su un ripiano infarinato, ottenendo una sfoglia di circa 1 centimetro. Posizionate nel centro la teglia che utilizzerete (io una teglia tonda dal diametro di 28 cm) e tagliate la circonferenza di circa 3 cm più larga.
Tenete da parte la pasta che avrete eliminato e trasferite il disco nella teglia rivestita da carta forno.
Coprite la superficie con la composta alle bacche di Goji che avete preparato in precedenza distribuendola uniformemente.
Ripiegate i bordi della crostata formando un corsone compatto.
Cospargete la superficie con la parte di croccante tenuto da parte e sbriciolatevi sopra la pasta rimasta in eccedenza dal taglio del disco.
Portate il forno a 180° e, quando sarà in temperatura, infortante la crostata, in un ripiano intermedio.
Fatela cuocere per 50 minuti circa, avendo cura di controllarne la doratura. Quando sarà piuttosto brunata sfornatela e lasciatela raffreddare. Estraetela, quindi, dalla teglia e procedete al taglio.
Io ho provveduto con la suddivisione in fette e della conservazione monoporzione dopo il giorno del primo taglio (e delle foto), momento in cui sono arrivata a mangiarne ancora un po’, dai un’ultima fettina, però lì si è rotta…
Ecco, questa sono io ^_^
parole vegetali
sei un vero portento!bellissima l'idea del croccante.la crema che hai usato non l'ho ancora assaggiata.ma adoro le bacche di goji.le mangio (3/4) la mattina dentro al centrifugato di frutta.ne ho ancora una bella scorta, le avevo comprate in germania, dove come in tutte le cose, costano praticamente la metà che qua in italia.
buona giornata
28 Febbraio
Erica Di Paolo
Infatti Vale, il mio ragionamento è: sarà come l'olio di Argan, che in Marocco, PURO, ho acquistato con pochissimi spiccioli e qui te lo fanno passare per oro? Insomma…. ne faccio ancora a meno ^_^
Un bacione dolcezza e buona giornata.
28 Febbraio
Silvia Brisigotti
Erica, questa crostata è favolosa!! La addenterei all'istante!! Bravissima!!
28 Febbraio
Erica Di Paolo
^_^ Sì, dai, qualche fettina ne è ancora rimasta, ahahahahahahah
28 Febbraio
La cucina di Biscuter
Sicuramente è buonissima, ma attenzione alle bacche di goji (sono un consumatore di goji da circa un anno) non tutti possono mangiarle per via degli effetti collaterali, (Soggetti che assumono farmaci regolatori della pressione – Soggetti che assumono anticoagulanti – Soggetti che assumono farmaci per il controllo del diabete – Soggetti che assumono farmaci metabolizzati a livello epatico).Detto ciò non resta che assaggiare il dolce!! Ciao
28 Febbraio
Erica Di Paolo
Biscuter sto imparando a conoscerti sempre meglio e ti ringrazio per il sapere che condividi. Le tue sono perle preziose che mi arricchiscono.
Grazie di cuore ^_^
28 Febbraio
Claudia
Anche una mia amica giorni fa mi decantava la bontà della farina di castagne.. Se risco a trovarla quasi quasi la compro!!! Buonissimo il ripieno.. e poi a parte le mele.. adoroquelle bacche!! smack e buon w.e. 😀
28 Febbraio
Erica Di Paolo
Adesso credo sia un po' tardi trovarla, Claudia. E' una farina che, per essere buona, deve rispettare i cicli di stagione e quindi si trova in autunno. Io ce l'avevo in dispensa e la devo terminare prima dell'arrivo della stagione calda, in modo che non diventi amara e che non si guasti. Pensaci per il prossimo autunno ^_^
Un bacione!!
28 Febbraio
Meggy
Sai che non ho mai utilizzato la farina di castagne in una torta?Ok, non che io sforni torte in quantità però anche a me ne è stata decantata la bontà!Crema di mele e bacche goji, quanto amore!!!Un bacione cara e buon we
28 Febbraio
Erica Di Paolo
Io la uso da poco e devo dire che mi piace il suo sapore dolce. Ovviamente mi piace sperimentarne utilizzi differenti, come in questa crostata ^_^
Grazie Meggy, buon weekend anche a te!!
28 Febbraio
Roger B
Sembra davvero deliziosa!!!!!! 😀
Complimenti!!
Angela,
http://angolodiunatraduttrice.blogspot.it/
28 Febbraio
Erica Di Paolo
Ma grazie Angela e benvenuta!! Mi fa davvero molto piacere. Grazie, a presto!
28 Febbraio
Manuela Menini
giuro che se fondi la branca della psicologia culinaria vengo a fare una seduta 😀 questa crostata mi stuzzica proprio…magari averla avuta per colazione oggi! Anche la frutta spalmabile alle bacche di goji mi incuriosisce…proverò a cercarla anche io! se volessi sostituire la farina di castagne, invece, quale mi consiglieresti? intanto ti dico che qui http://vegeintable.blogspot.it/2014/02/about-versatile-blogger-award.html ho pensato di premiare anche il tuo blog…spero ti faccia piacere! a presto
28 Febbraio
Erica Di Paolo
Ahahahahah, la mia prima paziente!!!!! Evvai che ripartono i miei sogni di gloria : D
Grazie Manuela, sei davvero dolce. Grazie del pensiero, molto gradito e grazie per le tue parole.
Al posto della farina di castagne puoi dosare solo l'orzo e il riso, oppure mettere un mais fioretto, o ancora una farina di soia. Le strade delle farine speciali sono infinite, mia cara ^_^
Un bacione
28 Febbraio
Angelica M
Adoro i dolci con la farina di castagne! Questa torta è molto interessante e golosa! complimenti Erica!! Buon fine settimana!! 🙂
28 Febbraio
Erica Di Paolo
Grazie Angelica, sei sempre molto carina!!!
Buon weekend anche a te ; ))
28 Febbraio
Micol Cerruti
Grandissima la mia Erica……..mi sembra essere sulla scena di un film….perche due giorni fa mi trovavo anche io nel mio negozio bio di fiducia …..di fronte a "quello " scaffale…indecisa se optare per quella alle bacche di Goji o quella al mango…..pero c'era anche ananas e zenzero che mi attiravano ….insomma delle ore passate nel dubbio piu' totale….chi avra' avuto la meglio???????Mi piace molto la tua crostata,adoro gli ingredienti che usi…….ahhhh anche io da qualche tempo come te faccio solo cose home made (soprattutto per la colazione)…attualmente sono in fase biscotti………….Un bacione!!!
28 Febbraio
Erica Di Paolo
Giuro che inizio ad avere paura di questa intesa, ahahahahahahahahah
Ti adoro Micol!!!! Grande : D
Un bacione home made e un grande abbraccio ; )
28 Febbraio
parole vegetali
tutte giuste le considerazioni sulle bacche di goji sui "soggetti" che non possono assumerle.vogliamo parlare di un composto indigeribile a base di carboidrati (pasta), uova crude, panna e salmone?a che "soggetti" è rivolta?scusa stella, ma non potevo evitare di dire il mio pensiero.e chiudo qui, anche se avrei altre cose da dire ma non mi sembra corretto approfittare del tuo spazio.
28 Febbraio
Erica Di Paolo
Vale condivido il tuo pensiero e ti ringrazio per averlo reso pubblico proprio qui, nel "mio spazio". Io, e non lo dico per difendere la mia reazione, ho cercato di guardare in maniera obiettiva le caratteristiche di un alimento, senza dover sentenziare su altro. Non so, ma apprendo, se e quali controidicazioni possano avere le bacche di Goji. Di certo nella mia cucina non prenderanno vita piatti con quelle "cruditée" animali di cui fai menzione, e questo è dimostrato da ciò che pubblico (che poi è ciò che mangio). Credo che Biscutier volesse unicamente completare le informazioni legate alle bacche, argomento della mia ricetta, citandone anche i limiti. Al di là di quanto ha proposto lui, ha anche ammesso di farne uso ^_^
Ti abbraccio forte Vale, i tuoi sono sempre spunti preziosi.
28 Febbraio
parole vegetali
no è che mi viene un po da sorridere in questi casi.mi ricorda una mia amica che sbafava l'impossibile al ristorante, e poi chiedeva il dolcificante per il caffè perchè lo zucchero faceva ingrassare.evviva la coerenza.o uno è salutista, o non lo è.io la vedo così.
28 Febbraio
Erica Di Paolo
Ahahahahah, in fondo la coerenza è alla base della scelta vegana (non solo, sia chiaro) ed è una delle cose che ammiro maggiormente ^_^
La storia del dolcificante è un classico che mi fa sempre crepare dal ridere : D
28 Febbraio
Fr@
Sai che non ho mai mangiato le bacche di Goji, non so minimamente che sapore hanno. Detto ciò mi stuzzica la tua crostata.
Trovo molto interessante l'argomento "psicologia culinaria" 🙂
28 Febbraio
Erica Di Paolo
Anche io non le conosco. Credo che la composta che ho utilizzato avesse molto della mela a "stravolgere" il sapore delle bacche. Per quanto riguarda la psicologia culinaria, ahahahahahah, sarebbe da approfondire davvero ^_^
28 Febbraio
Maria Grazia
Wow!!!!!!!!! È tutto quello che riesco a dire, paralizzata dalla visione di cotanta bontà e bilanciamento perfetto tra gusto, sapore e sani ingredienti.
Baci grandi
MG
28 Febbraio
Erica Di Paolo
E' proprio l'obiettivo Cuocherelloso ^_^
Grazie tesoro mio!!
1 Marzo
Letizia Cicalese
Ma quanto sei brava!! E' una meraviglia questa torta, sapori e colori spettacolari.. brava, anche io ho usato spesso le bacche, e la loro confettura mi piace moltissimo 🙂
Un bacione :* :*
28 Febbraio
Erica Di Paolo
Grazie Letizia!!!! Chi l'ha assaggiata ha anche detto che la meraviglia è il sapore ^_^
Un abbraccio grande
1 Marzo
Costanza S.
Mamma mia che meraviglia! Mi piace tantissimo l'aspetto così rustico di questa torta e chissà come dev'essere il sapore! Le bacche di goji non le ho mai assaggiate neanche i, ma tutti gli altri ingredienti mi ispirano assai, specialmente il croccante! Ciao!
28 Febbraio
Erica Di Paolo
Quel croccante è un tocco in più e ci sta davvero bene.
Grazie Costanza, un abbraccio grande.
1 Marzo
conunpocodizucchero Elena
nel dolce le devo ancora provar ele bacche di goji e questa tua ricetta è un degnissimo e meraviglioso inizio! 🙂 adoro la frolla, amo le mele e stravedo per la frutta secca…. devo aggiungere altro? 🙂
28 Febbraio
Erica Di Paolo
Direi che possa bastare : D Ci vorrebbe un assaggio ^_^
Grazie Elena, un abbraccio.
1 Marzo
Anonimo
CIAO Erica,adoro le torte rustiche , grandioso il tuo modo di presentare i tuoi capolovori…nn conoscevo l esistenza delle bacche di Goji… Le provero'..sei una grande.. Bacio cucciola..
28 Febbraio
Erica Di Paolo
Questa è rustica all'ennesima potenza ^_^
Bella lei….
1 Marzo
Anonimo
Haaaaaaaa!!! Dimenticavo sono Enza..
28 Febbraio
Erica Di Paolo
"Cucciola" in quel modo solotu avresti potuto dirlo ^_^
1 Marzo
La cucina di Esme
questa crostata deve essere una delizia la frolla con quel mix di farine e poi il croccante…una goduria!!!!
baci
Alice
28 Febbraio
Erica Di Paolo
La farina di castagne domina come gusto, ma l'insieme è molto rustico.
Grazie Alice, un abbraccio.
1 Marzo
Lericettedi AnnaeFlavia
buongiorno Erica!! Con questa crostata si che è un buon inizio di giornata!! Noi abbiamo ceduto alle bacche, nonostante il costo, perchè sono veramente miracolose, ma mai sperimentate nella versione spalmabile!! Mi piace tantissimo la frolla, ma soprattutto il ripieno ricco di cereali! Bravissima, come sempre 🙂
1 Marzo
Erica Di Paolo
Volete dirmi che dovrò cedervi anche io??? ^_^
Grazie ragazze, un bacione e buon weekend.
1 Marzo
Peanut
Finalmente riesco a lasciare la traccia del mio passaggio anche qui! Non potevo non farlo dopo quanto questa crostata mi ha fatta sbavare 😀 anche per me le crostate sono tra i dolci preferiti, anche se non le preparo spesso. Questa è una perfetta rivisitazione di uno dei dolci più classici in chiave davvero originale, dalla confettura "moderna" alla parte croccante e più golosa. Beh, mi piacerebbe proprio trovarla questa marmellata con le goji, se provo la crostata la voglio fare come si deve! 😉
(una domanda sorge spontanea: ma quanto mangi a colazione?! :D)
un bacione :*
1 Marzo
Erica Di Paolo
Ahahahahahahahah, a colazione mangio quano un pranzo e una cena insieme (con annessi spuntini ^_^). Esattamente 1 bicchiere di acqua e aloe, 2 frutti, generalmente kiwi, una frittatina di albumi con semi di lino e crusca di avena, un pezzo dolce (uno si fa per dire, ahahahahahah) e 1 litro di tè verde (deteinato, se no do di matto!). E' il pasto più importante della mia giornata: se vuoi essere odiata, rovinamelo! Ahahahahahahahah
Questa crostata ha conquistato occhi e palati. Devi assolutamente provarla!!
Un bacione Lu
1 Marzo
Gelso
Che bella idea! Sai che non ho mai usato il burro di soia? Dove lo trovo? 😀 Anche al super? grazie….
1 Marzo
Erica Di Paolo
Non ti so dire…. io lo faccio in casa ^_^ E' semplice e neanche macchinoso.
Un bacione!!!!
2 Marzo
Silvia - In Cucina con il Naturopata
Wow wow! Che bontà, ma sai che giusto ieri stavo pensando che dovrei cucinare qualcosa con le bacche di goji? Questa torta è davvero pazzesca. Grande Erica!
1 Marzo
Erica Di Paolo
^_^ Grazie Silvia cara. Io non le avevo mai assaggiate prima (e continuo a non aver ancora assaggiato altro se non questa composta).
Un abbraccio.
2 Marzo
annalisa
Concordo con te che la Psicologia Culinaria sarebbe una branca molto interessante del sapere e ci sarebbe tantissimo da dire su ognuno di noi credo, con variazioni multiple in base alle varie fasi della vita e….questa preparazione (in base alla Psicologia di cui sopra) potrebbe essere stata cucinata da una giovane ed intelligente fanciulla che crea ogni giorno ottime ricette non lesinando consigli per una alimentazione sana e salutare…concordi??? MI PIACE e domani vado a cercare la frutta spalmabile Erica!!ciaooo
1 Marzo
Erica Di Paolo
Ahahahahahah, giovane e intelligente….. mi chiedi se concordi? Aahahahahahahahah : D
Ovvio che sì, ahahahahahahah
ella che sei ^_^ Grazie, ciao.
2 Marzo
Alice
Che meraviglia di crostata, golosa ed energetica…di quelle cose che ti fa alzare volentieri la mattina col pensiero della colazione 🙂 Quando hai tempo di passare da me nel mio ultimo post c'è un pensierino per te…buona domenica, a presto :*
2 Marzo
Erica Di Paolo
Effettivamente hai descritto bene quel momento del risveglio ^_^
Grazie Alice, sbircio subito!!
Un bacione.
2 Marzo
Tiziana Bontempi
la psicologia culinaria e le sue proiezioni comportamentali: interessantissimo e condivido appieno l'interazione. Potresti sempre metterlo tra i tuoi obiettivi! Nel mondo culinario troverebbe ampio spazio e sarebbe anche un bel business…Già ti vedo in Tv con un programma dedicato…oltre ai libri…Ti ci vedo, ti ci vedo eccome. Grande Erica.
2 Marzo
Erica Di Paolo
In fondo le cose più grandi nascono da un'idea balzana, no? Ahahahahahah
Grazie Tiziana, sei davvero carina ^_^
Un forte abbraccio.
2 Marzo
Erica Bonomo
appetitosa, fantastica per cominciare bene la giornata!
per il versatile blog award ho pensato a te…
http://ericaswelt.blogspot.it/2014/03/grazie-grazie-grazie.html
2 Marzo
Erica Di Paolo
Grazie Erica ^_^
2 Marzo
Latte e fiele
Non potrei vivere senza la colazione al bar. Vado al bar anche con l'influenza. Anche la domenica.Ammiro a molto la tenacia, la cura e il planning con cui ti dedichi alla salute del risveglio, con tutti gli alti e bassi che descrivi. Brava
2 Marzo
Erica Di Paolo
Credo di non fare una colazione al bar da…… uhm…… ecco…… vediamo…… sì……… credo almeno 6 o 7 mesi ^_^
Grazie infinite, un abbraccio.
2 Marzo
Pamela
Ho l'acquolina in bocca, questa crostata è sublime! *.*
5 Marzo
Erica Di Paolo
I palati che l'hanno assaggiata hanno proprio detto così ^_^
Grazie Pamela ^_^
5 Marzo