Non c’è Lucifero che tenga, nessuna scusa che mi porti sulle rive di altre soluzioni: quando finisco le scorte di brioche per le mie colazioni domenicali, io impasto. E inforno.
Che tutto questo, poi, possa coincidere con la settimana più calda dell’estate è solo un dettaglio. Soffro così tanto il freddo invernale che non riesco a lamentarmi neanche con 31 gradi in casa e il forno a 200.
La colazione vince su tutto. Avevo salutato con una lacrimuccia l’ultimo nodino al cocco con la ricotta, forse l’impasto più riuscito di sempre, nel suo genere. E la testolina elucubrava già un impasto alternativo. Avevo in mente una danese, seppur, strano ma vero, reinterpretata dal mio solito bizzarro estro. Chiamiamolo pure fagottino, di certo è che l’impasto leggero e fragrante, assolutamente privo di uova e latticini, arricchito da un burro ottenuto dai semi di lino e di sesamo (unico vero esperimento della preparazione), racchiude un’anima di frutta intensa e deliziosa che rende questa nuova presenza una perfetta compagna per il risveglio domenicale. Io ci provo sempre e finché i risultati sono questi, non mi fermo mai!!
Ingredienti
Per il poolish
150 g di farina Petra 1
100 g di farina di Saragolla
100 g di farina di farro Monococco
20 g di lievito madre secco naturale
370 g di acqua
Per l’impasto
Poolish
150 g di farina Petra 1
150 g di farina di farro Monococco
20 g di lievito madre secco naturale
150 g di latte vegetale (per me di mandorle)
40 g di malto d’orzo in polvere
70 g di zucchero di canna grezzo Demerara
30 ml di olio di riso
Per il burro di semi
20 g di semi di lino
30 g di semi di sesamo
25 g di olio di riso
25 g di malto di riso
Per la farcitura
1 mango maturo
1 cucchiaio di uvetta sultanina
1 cucchiaio di bacche di Goji
Setacciate e mescolate le farine e il lievito per il poolish. Versate l’acqua, mescolate velocemente fino a bagnare tutta la farina, quindi coprite il contenitore con un foglio di pellicola trasparente e lasciatelo fermentare per 15 ore. Io ho preparato il poolish il pomeriggio del giorno prima (ho cotto le brioche domenica mattina, ho preparato il preimpasto il venerdì). Conservate in frigorifero se dovesse fare troppo caldo.
Inserite in un boccale i semi di lino, i semi di sesamo, il malto di riso e l’olio di riso. Azionate le lame ad intervalli, in modo da non surriscaldare troppo i semi. Procedete con molta pazienza fino a quando avrete ottenuto una pasta liscia e omogenea. Ben compatta. A questo punto formate un panetto, avvolgetelo in un foglio di pellicola trasparente e riponete in frigorifero. Potrete lasciarlo anche fino al giorno dopo, ma l’importante è che riposi almeno un’ora.
Quando il poolish sarà pronto e avrà le sue belle bollicine in superficie, inseritelo nell’impastatrice (io uso il Bimby) e aggiungete le farine mescolate al lievito madre, il malto d’orzo e lo zucchero. Iniziate ad impastare, aggiungendo il latte. Per ultimo, a filo, versate l’olio, facendo attenzione che venga assorbito perfettamente. Lavorate fivo ad ottenere una pasta elastica e incordata.
Rovesciate l’impasto in una terrina leggermente unta, coprite con un foglio di pellicola trasparente e lasciatelo lievitare per 7 ore. Io l’ho lasciato nel forno spento, ben protetto da correnti e da fonti di luce.
Pulite il mango e tagliatelo a dadini. Unite le bacche di Goji, l’uvetta e mescolate bene. Lasciate riposare e insaporire fino al suo utilizzo.
Quando l’impasto sarà lievitato, stendetelo su un piano infarinato, formando un rettangolo il cui lato più lingo dovrà essere il doppio di quello più corto.
Con il burro di semi formate n panetto della dimensione di metà rettangolo dell’impasto, quindi posizionatelo al centro dello stesso impasto e piegate i due lembi liberi laterali, verso il centro. In altre parole, dovrete praticare una chiusura a libro. Piegate ancora a metà, sempre nello stesso senso e avvolgete l’impasto nella pellicola. Lasciatelo riposare per un’ora, quindi riprendetelo e stendetelo nuovamente in un rettangolo. Prendete il lato più piccolo e avvolgetelo su se stesso, formando un salame. Avvolgete ancora nella pellicola e lasciate riposare per un’altra ora. Ripetete ancora una volta la piega arrotolata e fate riposare ancora per unìora.
Stendete la pasta in una sfoglia spessa circa mezzo centimetro e dai bordi piuttosto regolari. Ritagliate dei quadrati di circa 12 centimetri di lato. Posizionate Nel centro di ciascun quadrato un cucchiaio scarso di mango e bacche. Chiudete gli angoli verso il centro, praticando una leggera pressione affinché l’impasto si unisca e non si apra nuovamente. Trasferite tutto su una placca coperta da carta forno, leggermente infarinata. Coprite i fagottini con un foglio di pellicola trasparente e lasciate riposare in frigo per tutta la notte (oppure fuori frigo per un paio d’ore almeno).
Tirate fuori la teglia almeno mezz’ora prima di infornarla, in modo da risvegliare l’impasto e acclimatarlo. Accendete il forno e, quando avrà raggiunto i 190°, spennellate la superficie delle brioche con una miscela di malto di riso e latte vegetale e infornate.
Cuocete per circa 35 minuti, facendo attenzione che la cottura sia uniforme. Se fosse necessaio, dopo 20 minuti girate la teglia.
Quando saranno ben dorate, sfornatele, trasferitele su una gratella e lasciatele raffreddare. O intiepidire, come ho fatto io, visto che le prime le ho mangiate il mattino stesso ^_^ Ma ricordate che, per quanto irresistibilmente buono, il lievitato caldo non è mai così consigliato ^_^
Ed ora date il via alla vostra colazione. Tè, tisana, caffè, cappuccino, un frutto, un pezzo di cioccolato, qualsiasi cosa vogliate accompagnare a queste piccole gemme di meraviglia, sarà perfetta. La croccantezza in superficie, che racchiude la fragrante e soffice morbidezza dell’impasto, vi porteranno ad un cuore fresco, sfizioso e intenso, che vi stregherà!!!
Smettere di mangiarne è una prova di coraggio per persone forti di spirito (e non di gola!!).
Con queste quantità di farina e con le dimensioni di taglio indicate, ho ottenuto circa 25 pezzi. Drei che per un po’ sono a posto….. sempre che la gola non abbia il sopravvento!!
A me piace in benEssere….. si era forse notato?
Mancano 7 giorni per presentarmi le vostre ricette, quelle che raccontano un mondo di benEssere, il vostro.
Danesi al mango con burro di semi di lino: la forza di trasformare un addio in un nuovo inizio… sempre diverso
Non c’è Lucifero che tenga, nessuna scusa che mi porti sulle rive di altre soluzioni: quando finisco le scorte di brioche per le mie colazioni domenicali, io impasto. E inforno.
Che tutto questo, poi, possa coincidere con la settimana più calda dell’estate è solo un dettaglio. Soffro così tanto il freddo invernale che non riesco a lamentarmi neanche con 31 gradi in casa e il forno a 200.
La colazione vince su tutto. Avevo salutato con una lacrimuccia l’ultimo nodino al cocco con la ricotta, forse l’impasto più riuscito di sempre, nel suo genere. E la testolina elucubrava già un impasto alternativo. Avevo in mente una danese, seppur, strano ma vero, reinterpretata dal mio solito bizzarro estro. Chiamiamolo pure fagottino, di certo è che l’impasto leggero e fragrante, assolutamente privo di uova e latticini, arricchito da un burro ottenuto dai semi di lino e di sesamo (unico vero esperimento della preparazione), racchiude un’anima di frutta intensa e deliziosa che rende questa nuova presenza una perfetta compagna per il risveglio domenicale. Io ci provo sempre e finché i risultati sono questi, non mi fermo mai!!
Ingredienti
Per il poolish
150 g di farina Petra 1
100 g di farina di Saragolla
100 g di farina di farro Monococco
20 g di lievito madre secco naturale
370 g di acqua
Per l’impasto
Poolish
150 g di farina Petra 1
150 g di farina di farro Monococco
20 g di lievito madre secco naturale
150 g di latte vegetale (per me di mandorle)
40 g di malto d’orzo in polvere
70 g di zucchero di canna grezzo Demerara
30 ml di olio di riso
Per il burro di semi
20 g di semi di lino
30 g di semi di sesamo
25 g di olio di riso
25 g di malto di riso
Per la farcitura
1 mango maturo
1 cucchiaio di uvetta sultanina
1 cucchiaio di bacche di Goji
Setacciate e mescolate le farine e il lievito per il poolish. Versate l’acqua, mescolate velocemente fino a bagnare tutta la farina, quindi coprite il contenitore con un foglio di pellicola trasparente e lasciatelo fermentare per 15 ore. Io ho preparato il poolish il pomeriggio del giorno prima (ho cotto le brioche domenica mattina, ho preparato il preimpasto il venerdì). Conservate in frigorifero se dovesse fare troppo caldo.
Inserite in un boccale i semi di lino, i semi di sesamo, il malto di riso e l’olio di riso. Azionate le lame ad intervalli, in modo da non surriscaldare troppo i semi. Procedete con molta pazienza fino a quando avrete ottenuto una pasta liscia e omogenea. Ben compatta. A questo punto formate un panetto, avvolgetelo in un foglio di pellicola trasparente e riponete in frigorifero. Potrete lasciarlo anche fino al giorno dopo, ma l’importante è che riposi almeno un’ora.
Quando il poolish sarà pronto e avrà le sue belle bollicine in superficie, inseritelo nell’impastatrice (io uso il Bimby) e aggiungete le farine mescolate al lievito madre, il malto d’orzo e lo zucchero. Iniziate ad impastare, aggiungendo il latte. Per ultimo, a filo, versate l’olio, facendo attenzione che venga assorbito perfettamente. Lavorate fivo ad ottenere una pasta elastica e incordata.
Rovesciate l’impasto in una terrina leggermente unta, coprite con un foglio di pellicola trasparente e lasciatelo lievitare per 7 ore. Io l’ho lasciato nel forno spento, ben protetto da correnti e da fonti di luce.
Pulite il mango e tagliatelo a dadini. Unite le bacche di Goji, l’uvetta e mescolate bene. Lasciate riposare e insaporire fino al suo utilizzo.
Quando l’impasto sarà lievitato, stendetelo su un piano infarinato, formando un rettangolo il cui lato più lingo dovrà essere il doppio di quello più corto.
Con il burro di semi formate n panetto della dimensione di metà rettangolo dell’impasto, quindi posizionatelo al centro dello stesso impasto e piegate i due lembi liberi laterali, verso il centro. In altre parole, dovrete praticare una chiusura a libro. Piegate ancora a metà, sempre nello stesso senso e avvolgete l’impasto nella pellicola. Lasciatelo riposare per un’ora, quindi riprendetelo e stendetelo nuovamente in un rettangolo. Prendete il lato più piccolo e avvolgetelo su se stesso, formando un salame. Avvolgete ancora nella pellicola e lasciate riposare per un’altra ora. Ripetete ancora una volta la piega arrotolata e fate riposare ancora per unìora.
Stendete la pasta in una sfoglia spessa circa mezzo centimetro e dai bordi piuttosto regolari. Ritagliate dei quadrati di circa 12 centimetri di lato. Posizionate Nel centro di ciascun quadrato un cucchiaio scarso di mango e bacche. Chiudete gli angoli verso il centro, praticando una leggera pressione affinché l’impasto si unisca e non si apra nuovamente. Trasferite tutto su una placca coperta da carta forno, leggermente infarinata. Coprite i fagottini con un foglio di pellicola trasparente e lasciate riposare in frigo per tutta la notte (oppure fuori frigo per un paio d’ore almeno).
Tirate fuori la teglia almeno mezz’ora prima di infornarla, in modo da risvegliare l’impasto e acclimatarlo. Accendete il forno e, quando avrà raggiunto i 190°, spennellate la superficie delle brioche con una miscela di malto di riso e latte vegetale e infornate.
Cuocete per circa 35 minuti, facendo attenzione che la cottura sia uniforme. Se fosse necessaio, dopo 20 minuti girate la teglia.
Quando saranno ben dorate, sfornatele, trasferitele su una gratella e lasciatele raffreddare. O intiepidire, come ho fatto io, visto che le prime le ho mangiate il mattino stesso ^_^ Ma ricordate che, per quanto irresistibilmente buono, il lievitato caldo non è mai così consigliato ^_^
Ed ora date il via alla vostra colazione. Tè, tisana, caffè, cappuccino, un frutto, un pezzo di cioccolato, qualsiasi cosa vogliate accompagnare a queste piccole gemme di meraviglia, sarà perfetta. La croccantezza in superficie, che racchiude la fragrante e soffice morbidezza dell’impasto, vi porteranno ad un cuore fresco, sfizioso e intenso, che vi stregherà!!!
Smettere di mangiarne è una prova di coraggio per persone forti di spirito (e non di gola!!).
Con queste quantità di farina e con le dimensioni di taglio indicate, ho ottenuto circa 25 pezzi. Drei che per un po’ sono a posto….. sempre che la gola non abbia il sopravvento!!
A me piace in benEssere….. si era forse notato?
Mancano 7 giorni per presentarmi le vostre ricette, quelle che raccontano un mondo di benEssere, il vostro.
Silvia
tesoro dopo aver letto gli ultimi post a singhiozzo per rimettermi in pari, finalmente riesco a lasciarti anche un saluto.
Questi fagottini mi sa che sono deliziosi. Difficile metterli in tavola soltanto la domenica. :p
Mi spiace non aver preparato niente per il tuo contest. Spero mi perdonerai. Non so nemmeno se pubblicherò prima di settembre malgrado abbia già tutto pronto in congelatore. Il caldo e altre vicissitudini mi hanno paralizzato.
Un abbraccio dolcezza. :*
24 Luglio
Erica Di Paolo
Nuuuuuuuuu, Silvia!!!!!! Fai un bel respiro e affronta un passo alla volta, sempre a testa alta. Non ti preoccupare dolcezza, tu ci sei a prescindere da una ricetta. Il condominio, comunque, è presente ed ha onorato il progetto.
Grazie di cuore tesoro, ti abbraccio forte.
24 Luglio
Silvia
♥
24 Luglio
Claudia
A me invece le temperature mi hanno proprio bloccata in tutti i sensi.. Non ce la faccio a fare più nulla!!!! Buonissimi i tuoi dolcetti.. :-* e buon w.e.
24 Luglio
Erica Di Paolo
Sarà che qui la notte si respira, sarà che me ne fa un baffo la spossatezza che mi regala questo caldo, ma io al forno proprio non so rinunciare ^_^
Buon weekend tesoro, un bacio.
24 Luglio
edvige
Io non panifico perchè non lo so fare e poi nessuno mangerebbe ma men che meno con questo caldo sei ammirevole e queste sono deliziose. Buona fine settimana.
24 Luglio
Erica Di Paolo
: )) Io invece panifico per terapia, ahahahahahah. Scherzi a parte, è un piacere per me farlo e trovo sempre un motivo, anche con le temperature equatoriali di questi giorni ^_^
Un abbraccio cara, grazie.
24 Luglio
Marghe
Toglieteci tutto ma non le brioche 🙂
Con il ripienino esotico, che fa sognare le vacanze… meraviglia allo stato puro!
Un bacio… e un morso 😉
Manchi gioia mia!
24 Luglio
Erica Di Paolo
Se volessi…. un morso per te c'è eccome ^_^
Grazie gioia bella, ti stritolo d'affetto.
24 Luglio
paola
sei una santa determinata e decisa,complimenti carissima,buon weekend
24 Luglio
Erica Di Paolo
Hhihihihihihi, quando dico che non mi ferma nessuno….. non mi ferma nessuno ^_^
Grazie Paola, un bacione.
24 Luglio
http://chicchidimela.wordpress.com/
Erica io adoro il freddo e detto da una siciliana quasi fa paura! Ma come te se mi metto in testa di preparar qualcosa non mi ferma nulla neppure 40°! E poi come si fa a rinunciare alle tue brioche??? C'è ancora un po' per me??? ☺️☺️☺️
24 Luglio
Erica Di Paolo
Tutte quelle che vuoi, Melania. Le ho appena sfornate, le scorte sono consistenti 😀
Grazie siciliana mia, un bacione.
24 Luglio
Una Favola in tavola Il Mondo di Ortolandia
Che buone Erica, hanno un aspetto veramente sano e goloso! Brava, mi piace la tua fantasia nelle preparazioni dei lievitati: ti ruberò qualche idea! baci baci baci
24 Luglio
Erica Di Paolo
Sai che conquistare la ciurma per me è un emozione senza precedenti!! Quindi…. non mi fermerò mai ^_^ pur di accontentare tutti ^_^
Vi abbraccio tesoro. Grazie Manu.
24 Luglio
Paola Sabino
La capisco bene la disperazione da fine di cosine buone per la colazione. Capita spesso anche a me e nel mentre assaporo gli ultimi bocconi di quello che ho, penso già a cosa preparare poi. I nodini li ricordo e questi danesi sono dei validi sostituti 🙂 Baciotti e buon weekend 🙂
24 Luglio
Erica Di Paolo
Ecco, la lacrimuccia sui nodini mi ha portato a sfornare il meglio che potessi. Devo dire che sono proprio una delizia ^_^
Buona domenica tesoro bello, ti abbraccio.
25 Luglio
speedy70
Wow Erica con queste danesi mi hai steso, le adoro, bravissima!!!!
24 Luglio
Erica Di Paolo
Simona…. che piacere ^_^
Grazie!!
25 Luglio
Fr@
Devono essere deliziose. Quel burro di semi mi stuzzica molto.
24 Luglio
Erica Di Paolo
Eheheheheh, ce li metto ovunque, ormai, i semini!!
25 Luglio
Cucina con Raky
Non smetterò mai di ammirare la tua tenacia, il tuo estro, la tua voglia di fare! Sei assolutamente una ragazza fantastica! Mi incanto a guardare e leggere i tuoi esperimenti, le tue vittorie nel campo culinario sono davvero tante! E nonostante ciò non ti accontenti e continui. Un mare sempre in movimento. Ti ammiro!!! <3
un abbraccione, Raky.
24 Luglio
Erica Di Paolo
Non sai quanto, in questi giorni soprattutto, le tue parole mi scaldino il cuore.
Grazie Raky, ti abbraccio forte.
25 Luglio
Laura Failla
Eccolleee!!!! Sei esplosiva nelle ricette Erica 🙂 brava davvero. Parteciperei ad un bel corso di impasto organizzato da te 🙂 sei ammirevomente brava! Buon weekend!!!! 🙂
24 Luglio
Erica Di Paolo
Non credo proprio di essere sufficientemente brava da tenere un corso sui lievitati, ma sarebbe bello coinvolgerti nelle mie sperimentazioni.
Grazie Laura ^_^ Finalmente le ho svelate!
Un bacione, buona domenica.
25 Luglio
Silvia Brisigotti
Che spettacolo Erica!!! Che meraviglia di farine!! Che ripieno delizioso, esotico e naturalmente dolce!! Sei un mito, io il forno lo sto accendendo solo per il salato, a colazione si va di yogurt e cereali!!! Un bacione e buon fine settimana!!
24 Luglio
Erica Di Paolo
Io a colazione spadello sempre: uno yogurt servirebbe solo ad aprire la voragine nello stomaco, ahahahahahahah.
In ogni caso qui ce n'è, se volessi assaggiare prima dell'arrivo dell'inverno ^_^
Bacione Silvia, buona domenica.
25 Luglio
andreea manoliu
Sei forte Erica, hai sempre la soluzione giusta !
25 Luglio
Erica Di Paolo
^_^
25 Luglio
simona mirto
Sempre bravissima, originale e mai scontata… beh anche il burro ti sei fatta sola? che dire Eri, sei una forza della natura… Io mi sono un pochino assuefatta al caldo e confesso che il forno non lo accendo da un paio di settimane, ma forse più che il caldo che c'è ogni estate, sento la stanchezza più forte che mai.. però vuoi mettere svegliarsi al mattino con il profumo di Danesi? 🙂 complimenti di cuore… un abbraccio:*
25 Luglio
Erica Di Paolo
La stanchezza, credimi, la sento tanto anche io. Solo che non mi fermo…. bah 😀 E quel profumino è impagabile ^_^
Grazie dolcezza, sei carinissima. Ti abbraccio forte, buona domenica.
25 Luglio
Ely Mazzini
Che bontà Erica, delizioso l'involucro che racchiude il ripieno golosissimo…sempre troppo brava!!!
Buona serata
25 Luglio
Erica Di Paolo
E' sempre emozionante leggere i tuoi pensieri, Ely. Grazie di cuore, un bacione.
25 Luglio