Vi avevo avvisato: lo zafferano avrebbe ancora dipinto i miei piatti. Mi è sempre piaciuto, dai tempi in cui ero una bambina che apprezzava la cucina casalinga di famiglia. E mamma lo usava. Non spesso, ma nella misura perfetta per farmelo desiderare, e apprezzare. Provate, quindi, ad immaginare come mi sia sentita coinvolta, quando Zaffy e Fuudly hanno proposto il contest Cucina con Zaffy. Zafferano e fantasia, quale miglior richiamo?
Se mi sia divertita? Da morire!! Questo piatto mette insieme sapori tanto diversi, ma allo stesso tempo tanto affini e complementari. E mi ha proiettato nuovamente su uno strumento tanto semplice, quanto intriso di tradizione, che è la chitarra. Ricordo di famiglia, una parte di famiglia che non posso più abbracciare, ma che fa parte di me. La chitarra è quel tocco in più. E’ dare un sapore intenso alla pasta. E’ fascino. E’ semplicità. Gioia. Semplice e profonda gioia nel portare in tavola solo il buono. Attorno a questo nasce il piatto: colorato, delicato, eclettico, pieno, ricco e appagante. Meravigliosamente appagante. Condividerlo è solo un piacere. E l’assaggio? Toh, è toccato proprio a me 😀
Ingredienti
Per la pasta
100 g di farina di grano tenero tipo Maiorca
45 g di acqua
5 g di olio evo
1/3 di pistilli di zafferano (della confezione Bio di Zaffy)
Per la crema di zafferano
70 g di filetto di nasello
30 g di latte vegetale (per me di avena)
20 g di acqua
1/3 di pistilli di zafferano bio
1 cucchiaino di olio evo
sale rosa
Per le pere
1 pera William
1 cucchiaino di sciroppo d’agave
1/3 di pistilli di zafferano bio
Per la tartare
80 g di filetto di nasello
1/2 limone (succo e scorza)
sale rosa
pepe q.b.
Per il pesto
10 g di pistacchi tostati
5 figlie di basilico fresco
1 pizzico di sale rosa
Emulsionate 5 g di olio con un po’ dell’acqua che utilizzerete per la preparazione della pasta e mettete in ammollo 1/3 di pistilli di zafferano. A parte mettete in ammollo lo restante zafferano in 20 g di acqua.
Mettete la farina Maiorca a fontana su una spianatoia e versate nel centro l’emulsione di olio e zafferano. Aggiungete la restante acqua e impastate fino ad ottenere un panetto compatto. Avvolgetelo in un foglio di pellicola trasparente e lasciatelo riposare in frigorifero per almeno mezz’ora.
Scaldate una padella. Tagliate la pera a piccole fettine e fatele cuocere con metà dei pistilli lasciati ancora in ammollo. Aggiungete lo sciroppo di agave e un po’ di sale. Fate ammorbidire, a fuoco moderato, fino ad ottenere una confettura leggermente caramellata.
A parte cuocete il nasello con i restanti pistilli di zafferano e tutta l’acqua di ammollo. Salate a piacere e tenete sul fuoco per circa 20 minuti. Trasferite tutto in un boccale, aggiungete il latte e un cucchiaino di olio evo. Frullate, fino ad ottenere una crema vellutata.
Tagliate il filetto di nasello destinato alla tartare in piccoli dadini. Conditelo con la scorza grattugliata di 1/4 di limone, un cucchiaino di succo di limone e una spolverata di sale rosa. Lasciatelo marinare.
In un mortaio pestate le foglie di basilico con i pistacchi e il sale, fino ad ottenere un pesto non troppo fine.
Riprendete l’impasto e stendetelo con il mattarello in una sfoglia non troppo sottile. Tagliate i tagliolini alla chitarra e cuoceteli, in abbondante acqua salata, per pochi minuti.
Scolate i tagliolini, ancora al dente, e fateli saltare con la crema di nasello.
Procedete all’impiattamento creando una base di pesto. Unite i tagliolini e adagiatevi sopra una quenelle di tartare di nasello. A parte adagiate la confettura di pere allo zafferano.
Non vi rimane che gustare!!
Chitarrina di grani antichi allo zafferano con tartare di nasello e pere caramellate
Vi avevo avvisato: lo zafferano avrebbe ancora dipinto i miei piatti. Mi è sempre piaciuto, dai tempi in cui ero una bambina che apprezzava la cucina casalinga di famiglia. E mamma lo usava. Non spesso, ma nella misura perfetta per farmelo desiderare, e apprezzare. Provate, quindi, ad immaginare come mi sia sentita coinvolta, quando Zaffy e Fuudly hanno proposto il contest Cucina con Zaffy. Zafferano e fantasia, quale miglior richiamo?
Se mi sia divertita? Da morire!! Questo piatto mette insieme sapori tanto diversi, ma allo stesso tempo tanto affini e complementari. E mi ha proiettato nuovamente su uno strumento tanto semplice, quanto intriso di tradizione, che è la chitarra. Ricordo di famiglia, una parte di famiglia che non posso più abbracciare, ma che fa parte di me. La chitarra è quel tocco in più. E’ dare un sapore intenso alla pasta. E’ fascino. E’ semplicità. Gioia. Semplice e profonda gioia nel portare in tavola solo il buono. Attorno a questo nasce il piatto: colorato, delicato, eclettico, pieno, ricco e appagante. Meravigliosamente appagante. Condividerlo è solo un piacere. E l’assaggio? Toh, è toccato proprio a me 😀
Ingredienti
Per la pasta
100 g di farina di grano tenero tipo Maiorca
45 g di acqua
5 g di olio evo
1/3 di pistilli di zafferano (della confezione Bio di Zaffy)
Per la crema di zafferano
70 g di filetto di nasello
30 g di latte vegetale (per me di avena)
20 g di acqua
1/3 di pistilli di zafferano bio
1 cucchiaino di olio evo
sale rosa
Per le pere
1 pera William
1 cucchiaino di sciroppo d’agave
1/3 di pistilli di zafferano bio
Per la tartare
80 g di filetto di nasello
1/2 limone (succo e scorza)
sale rosa
pepe q.b.
Per il pesto
10 g di pistacchi tostati
5 figlie di basilico fresco
1 pizzico di sale rosa
Emulsionate 5 g di olio con un po’ dell’acqua che utilizzerete per la preparazione della pasta e mettete in ammollo 1/3 di pistilli di zafferano. A parte mettete in ammollo lo restante zafferano in 20 g di acqua.
Mettete la farina Maiorca a fontana su una spianatoia e versate nel centro l’emulsione di olio e zafferano. Aggiungete la restante acqua e impastate fino ad ottenere un panetto compatto. Avvolgetelo in un foglio di pellicola trasparente e lasciatelo riposare in frigorifero per almeno mezz’ora.
Scaldate una padella. Tagliate la pera a piccole fettine e fatele cuocere con metà dei pistilli lasciati ancora in ammollo. Aggiungete lo sciroppo di agave e un po’ di sale. Fate ammorbidire, a fuoco moderato, fino ad ottenere una confettura leggermente caramellata.
A parte cuocete il nasello con i restanti pistilli di zafferano e tutta l’acqua di ammollo. Salate a piacere e tenete sul fuoco per circa 20 minuti. Trasferite tutto in un boccale, aggiungete il latte e un cucchiaino di olio evo. Frullate, fino ad ottenere una crema vellutata.
Tagliate il filetto di nasello destinato alla tartare in piccoli dadini. Conditelo con la scorza grattugliata di 1/4 di limone, un cucchiaino di succo di limone e una spolverata di sale rosa. Lasciatelo marinare.
In un mortaio pestate le foglie di basilico con i pistacchi e il sale, fino ad ottenere un pesto non troppo fine.
Riprendete l’impasto e stendetelo con il mattarello in una sfoglia non troppo sottile. Tagliate i tagliolini alla chitarra e cuoceteli, in abbondante acqua salata, per pochi minuti.
Scolate i tagliolini, ancora al dente, e fateli saltare con la crema di nasello.
Procedete all’impiattamento creando una base di pesto. Unite i tagliolini e adagiatevi sopra una quenelle di tartare di nasello. A parte adagiate la confettura di pere allo zafferano.
Non vi rimane che gustare!!
Claudia
Ciaoooooooooooooo.. era tantissimo che non passavo a trovarti!!! Come stai??? che bel blog tutto rinnovato.. E che ricettina super sfiziosa.. sana.. ma sfiziosa!!! Un abbraccio
7 Giugno
Erica Di Paolo
La mia tartarughina!!!!!!!!!!!!!! Ciao bellezza, come stai????? E’ una vita che, anche io, non riesco a passare da te. Grazie per questo regalo grandissimo. Ti abbraccio forte.
7 Giugno
Zeudi
Ciao, è un po’ che ti leggo, senza commentare perché sono timida 🙂 Però questo piatto mi ha proprio incuriosito, dev’essere delicatissimo e quindi, niente, volevo farti i miei complimenti!
7 Giugno
Erica Di Paolo
Dolce che sei!!!!! Grazie di cuore, mamma Zeudi 🙂
E non essere timida, che questa è un po’ come se fosse anche casa tua. Sentiti libera di accomodarti e chiacchierare. Non può che essere un piacere.
8 Giugno